La Lega Nord della montagna pistoiese ha ricevuto la risposta del sindaco Marmo sulla nota della stessa riguardante il centro profughi di Lizzano e il numero dei richiedenti asilo presenti sul territorio. A seguito oggi è stata protocollata la valutazione di questa risposta insoddisfacente e che apre nuovi quesiti.
LA RISPOSTA DI MARMO
LA RISPOSTA DELLA LEGA NORD PROTOCOLLATA IL 24 AGOSTO 2017
Data: 24
Agosto 2017
A: Luca
Marmo Sindaco di San Marcello Piteglio e per conoscenza a tutti i
consiglieri di maggioranza e minoranza
Oggetto: Considerazioni
sulla sua risposta alla nota sul centro profughi di Lizzano P.se e
verifica quote migranti del 14 agosto 2017 prot.n°11062 e nuovi
quesiti.
Spett.
Sindaco
Innanzitutto
la ringrazio per la risposta. Purtroppo devo riscontrare che ai buoni
propositi riscontrati nel nostro incontro del 12 luglio scorso, è
seguita una risposta e fatti per nulla soddisfacenti.
La
sua nota inizia riferendo che anche l'attuale amministrazione ha
ricevuto nel tempo numose lamentele riguardo l'oggetto della nostra
(inteso come Lega Nord) nota,ovvero le maleodoranze del sistema
fognario del centro di accoglienza. Questo primo passaggio è già
grave di per se, in quanto sembra
che il problema fosse noto,ma si sia preferito nascondere la testa
sotto la sabbia,finchè la Lega Nord della Montagna Pistoiese,non ha
posto la questione all'attenzione mediatica.
Proseguendo si legge che è stato effettuato un primo
sopralluogo che ha verificato in prima approssimazione la vetustà
dell'impianto. In seguito a questa si è pensato di informare sia la
cooperativa che la diocesi,concordando un sopralluogo congiunto
per...verificare ancora una volta la conformità dell'impianto??? Che
l'impianto non sia a norma è ormai palese,non penso che ci sia
bisogno di ulteriori controlli. A questo punto è lecito domandarsi
se non si stia semplicemente tentando di allungare i tempi per
prendere i necessari provvedimenti nella speranza che chi scrive si
stanchi e smetta di interessarsi al problema. Mi domando infatti,ma
se le maleodoranze fossero provenute invece che da un centro
profughi,da una abitazione privata si sarebbero fatte tutte queste
“verifiche” o si sarebbe proceduto a imporre l'adeguamento entro
un breve tempo,pena la perdita dell'abitabilità dell'immobile?
Ripeto il tutto sa di un allungamento dei tempi.
Soprassedendo sulla risposta della curia che imputa il
problema al caldo torrido, quantomeno ridicola visto che i cattivi
odori ci sono anche in inverno, trovo poco utile anche il sopralluogo
congiunto in quanto basterebbe che si facessero svuotare le vasche il
giorno prima per ridurre o fare sparire momentaneamente le
maleodoranze. La questione mi riporta alla mente un altra vicenda di
cui ci siamo occupati insieme anche se su fronti opposti,quella di
Tana Termini. Anche al tempo c'era il problema dell'odore non
misurabili,ma ora come allora le dico che le lamentele dei cittadini
che vi abitano sono già un indice del malessere che crea la
struttura.
Venendo al tema del numero dei profughi presenti sul
territorio,la risposta sarebbe anche accettabile,se non fosse che
mancano i tempi. In quanto tempo si pensa alla ripartizione sul
territorio da lei indicata? Inoltre sembra che la condizione per la
diminuzione dei profughi,sembra sia lo stop di nuovi arrivi a livello
provinciale,ma se così non fosse,questo vorrebbe dire che ci
dovremmo tenere il numero di richiedenti asilo sul territorio? La
richiesta sia mia sia come Lega Nord, andava nel passare dagli
attuali 88 profughi presenti nel comune (numero secondo me da
verificare) ai 29 che dovrebbero esserci secondo accordi
ANCI-Ministero degli interni del dicembre 2016,non dall'oggi al
domani (nessuno ha la bacchetta magica)ma in tempi congrui si.La sua
risposta non chiarisce il quesito posto.
Inoltre sono stato informato dal consigliere Carlo
Vivarelli del Partito Indipendentista, che l'unione dei comuni
avrebbe fatto un bando per l'ex vivaio di Maresca per assegnarlo ad
una cooperativa che gestisce i profughi. Personalmente leggendo il
bando non ho trovato nulla che vincoli il bando verso tale tipo di
cooperative. Però l'ho mandato a studiare a una persona di mia
fiducia, molto capace in tema di conti e mi ha confermato che il
bando sembra fatto a sommo studio per darlo a tale tipo di
cooperative. Resta da vedere se il tutto è stato intenzionale o per
incompetenza degli uffici preposti. Però questo apre un altro
interrogativo, se il bando fosse vinto effettivamente da una
cooperativa che gestisce richiedenti asilo,questo aprirebbe le porte
a nuovi arrivi o sfrutterebbero quelli già presenti sul territorio?
Per la teoria del rasoio di Occam verrebbe da pensare che una
eventuale nuova cooperativa porterebbe nuovi profughi che
probabilmente risiederebbero nel comune stesso. Se dovesse accadere
mi opporrò insieme alla Lega Nord all'arrivo di eventuali nuovi
profughi, mettendo in campo tutte le iniziative lecite e legali
possibili,supportando chiunque voglia aiutarci in tale battaglie.
Auspico infine che il Vivaio sia utilizzato per creare nuovi posti di
lavoro che vadano prima agli italiani,preferibilmente residenti del
posto.
Sulla parte finale della sua risposta,la parte riferita
ai 45.000 euro per la creazione di borse di studio da destinarsi a
persone bisognose, per fare fare lavori socialmente utili ai
profughi,mi trova decisamente contrario. Tale compito sarebbe già
infatti un compito che spetta alle cooperative che gestiscono i
richiedenti asilo. Il costo per tale operazione è già previsto nei
35 euro giornalieri che percepiscono per ogni profugo che hanno in
gestione.
Sarebbe auspicabile che le cooperative presenti sul
territorio fossero obbligate ad adempiere i loro doveri senza questa
operazione da lei indicata,che servirebbe sostanzialmente solo a far
risparmiare soldi a queste. Tale denaro pubblico potrebbe essere si
destinato a borse di studio per persone bisognose per fargli fare
lavori socialmente utili,ma che esulino dai richiedenti asilo.
Rimanendo in attesa di una sua ulteriore risposta
ricambio i suoi saluti.
Cordiali
saluti
Marco
Poli
Lega
Nord Montagna Pistoiese
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