ulivi

ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

martedì 26 settembre 2023

ALBIANO MAGRA: Folla da stadio alla giornate di prevenzione sul fegato !!!


Folla da stadio alla giornata di prevenzione del fegato alla Cri di Albiano Magra: circa il 50% delle persone di mezz’età risulta (anche se asintomatica e non in sovrappeso) affetta da steatosi epatica.


Definire successo la giornata di prevenzione a valenza nazionale “Albiano in  salute” che, come annunciato ,si è tenuta nella sede del Comitato locale della Croce Rossa di Albiano Magra (presieduto da Rita Peroni) è poco, anzi riduttivo. 104 gli esami effettuati sul fegato ed oltre 80 con l’Abi per la prevenzione del piede diabetico.  
Intensa l’attività del gruppo dei professionisti coordinati dal Prof. Dott. Ferruccio Bonino epatologo  di fama internazionale autore principale, co-autore o senior  delle pubblicazioni originali sulle scoperte del virus dell’epatite, D,C e B-HBeAg negativa: coadiuvato dall’’epatologo Dott. Gabriele  Ricco dell’Unità Operativa Complessa  di Epatologia, Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Croniche e il Tumore del Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana diretta dalla Prof. Maurizia Brunetto,dal Dott. l’Ing. Francesco Faita anche Phd e dala Dott.  Ing. Laura Di Lascio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr e della squadra degli esperti di Movi Group di Milano (che ha messo a disposizione la strumentazione per eseguire gli esami) Dott. Luca Bassani, Dott. Vittorio Rubino, Dott. Ing. Marco Scotti. Lo “squadrone è stato affiancato dal Dott. Eugenio Pina medico di medicina generale molto noto ad Aulla e frazioni e dal Dott. Nino Giordano Giudicelli anch’egli medico di medicina generale e specialista in Medicina Interna, Reumatologia e Medicina Nucleare. 


Oltre agli specialisti una vera e propria “flotta” altamente professionale di volontari della Cri con testa la presidente Rita Peroni. Dicevamo un  successo perché sensibile l’affluenza di persone.  Cosa è stato riscontrato lo spiega il Prof. Dott. Ferruccio Bonino. “Questa  nuova “edizione” gratuita del nuovo modello di screening della salute in Lunigiana – spiega  il Prof. Dott. Bonino - mediante esame fisico obiettivo corredato delle misure obiettive automatiche del contenuto lipidico (steatosi) e dell’elasticità del fegato e in chi soffre di diabete anche della misura dell’indice pressorio arterioso braccio/caviglia (ABI) per la prevenzione del “piede diabetico è stata un successo”. Grazie alle nuove tecnologie non invasive di imaging così dette “digitale” coadiuvato da algoritmi elaborati dall’intelligenza artificiale è oggi possibile condurre molti screening della salute con notevolmente sensibilità, specificità e accuratezza diagnostica; occorre però personalizzare gli screening in base alla storia individuale e famigliare come abbiamo fatto qui ad Albiano Magra. Per fare ciò è stata una indispensabile  la sinergia operativa virtuosa tra medici di famiglia, organizzazioni del volontariato, specialisti del sistema sanitario , esperti di comunicazione sociale e inter-specialistica. 


Come responsabile scientifico di una collaudata squadra multi-competente con queste specifiche caratteristiche desidero ringraziare molto tutti gli operatori e mi complimento vivamente con gli organizzatori e soprattutto la presidente della Cri di Albiano Magra Rita Peroni e tutti i suoi volontari per la perfetta gestione e riuscita dell’evento. Mi preme sottolineare che è  stata indispensabile l’attiva collaborazione dell’Epatologo Ricco Gabriele dell’UOC di Epatologia, Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Croniche e il Tumore del Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana diretta dalla Prof. Maurizia Brunetto e della squadra degli esperti di Movi Group che ha messo a disposizione la strumentazione per eseguire i suddetti esami. Con l’Ing. Francesco Faita e la collaboratrice Ing. Laura Di Lascio dell’IFC-CNR che hanno organizzato e gestito il data base per l’analisi scientifica dei dati valuteremo gli esiti della serie di screening finora organizzati in varie località della Lunigiana in quanto abbiamo raggiunto una significativa numerosità del campione epidemiologico. I risultati saranno presentati in occasione di un prossimo convegno internazionale.” Cosa è scaturito? “Dall’evidenza operativa diretta  - spiega lo studioso - risulta però già evidente come circa il 50% delle persone di mezz’età risulti (anche se asintomatica e non in sovrappeso) affetta da steatosi epatica (accumulo di lipidi nel fegato). In tali soggetti già portatori del fattore di rischio (steatosi) ma non ancora di malattia lo screening dell’elasticità epatica permette di identificare la presenza di un aumentata rigidità del fegato che segnala precocemente (anche in presenza di esami del sangue normali) l’incipiente infiammazione epatica (steato-epatite) che può evolvere anche in malattia epatica progressiva verso la fibrosi, cirrosi e tumore nel fegato. Inoltre la steato-epatite si associa al rischio d’insorgenza/o progressione delle più gravi e frequenti patologie sistemiche: cardiovascolari, digestive, metaboliche e neuro-degenerative e neoplastiche. Questo tipo di eventi promozionali ha permesso di sperimentare, verificare, validare e ottimizzare un modello sostenibile di interventi preventivi sul territorio che può essere facilmente riprodotto con costo-beneficio favorevole per i cittadini e il sistema sanitario in quanto sole la cura preventiva “giusta al momento giusto” - conclude il prof. Dott. Bonino - garantisce i migliori esiti con i minori costi.” Gli fa eco Rita Peroni “ mi auguro che giornate come questa si ripetano. Soddisfatta soprattutto la popolazione che è venuta da noi anche da varie località, una folla, da grandi occasioni. Abbiamo già avanzato al Prof. Dott. Bonino che ringraziamo vivamente (ringraziamento esteso anche ai suoi collaboratori)  la richiesta di altre giornate anche poli specialistiche qui da noi da lui accolta. Grazie di nuovo a tutti e soprattutto ai miei volontari”.


Nelle foto: uno scorcio del pubblico; esame ecografico; gruppo specialisti con il prof. Bonino il terzo da dx gruppo volontari Cri Albiano Magra; altro gruppo volontari Cri Albiano Magra


Alberto Ruffini.
------------------------


giovedì 21 settembre 2023

ALBIANO MAGRA IN SALUTE, sabato 23 settembre giornata di screening gratuito del FEGATO.


Torna in Lunigiana, ad Albiano Magra alla Cri lo screening nazionale del fegato

Albiano Magra in salute” così si chiama la giornata di prevenzione che, organizzata dal Comitato locale della Croce Rossa di Albiano Magra in Lunigiana presieduto da Maria Peroni si terrà nella mattinata di sabato prossimo 23 settembre inizio ore 9 (fino alle 13) nei locali dello stesso Comitato in via Don Pietro Corsini ad Albiano.


Lo screening segue quelli effettuati nei scorsi mesi a Bagnone a cura della locale Misericordia ed è di valenza nazionale. Questi screening sono stati ideati dal professor dottor Ferruccio Bonino, epatologo di fama internazionale autore principale, co-autore o senior delle pubblicazioni originali sulle scoperte del virus dell’epatite, D, C e B-HBeAg negativa. 

(in foto il Dott. Ferruccio Bonino).

Il professore sarà affiancato da altri specialisti. 
Saranno presenti anche medici di medicina generale quali il dottor Eugenio Pina, molto noto in Lunigiana, il dottor Nino Giordano Giudicelli peraltro specialista in Medicina Interna, Reumatologia, Medicina Nucleare ed altri. 
Un ringraziamento alla società Movi di Milano per le sofisticate apparecchiature concesse ed a Daniele Terzoni che ha curato la grafica del manifesto e ovviamente a tutti i volontari ed alla presidente della Cri per l’organizzazione. 

Le visite saranno effettuate come dicevamo da specialisti con in testa il prof. Dott. Bonino e sono a titolo completamente gratuito , non occorre prenotazione  preventiva ma dalle 8,30 alle 9,30 volontari consegneranno a chi si presenterà i bigliettini per la prenotazione. 
Per informazioni 0187 415493. Verrà anche effettuato un importante esame non a tutti però. Si chiama ABI e serve per la misurazione dell’indice ABI come poi spiegherà il prof. Dott. Ferruccio Bonino.

A che cosa serve lo Screening Preventivo di Albiano Magra? 
Lo spiega il prof. Dott. Ferruccio Bonino:
Lo screening non invasivo (non si eseguiranno prelievi di sangue) di Sabato 23 Settembre propone un innovativo modello preventivo consolidato nell’ultimo anno in una serie di eventi promozionali condotti nella Provincia di Massa-Carrara da una squadra multi-competente di esperti (medici, infermieri, ingegneri biomedici e operatori socio-sanitari). Si tratta di un esame obiettivo della salute fisica del fegato, la più grande ghiandola (circa 1500 grammi) del corpo umano. Il fegato sintetizza proteine vitali come l’albumina, secerne la bile indispensabile per la digestione e assorbimento degli alimenti acquisisce, raffina, utilizza, immagazzina e smaltisce le sostanze assorbite dall’intestino svolgendo contemporaneamente il ruolo di centrale energetica, catalizzatore, depuratore, sintetizzatore e smaltitore ecologico. Un difetto di smaltimento dei rifiuti lipidici (accumulo intracellulare di grasso o steatosi) costituisce un precocissimo segno di disfunzione epatica e si associa a molte condizioni come sovrappeso/obesità, abuso di bevande alcoliche o zuccherate, sindrome metabolica e/o delle apnee notturne, terapie prolungate con farmaci epatotossici e al rischio di sviluppo della maggior parte delle patologie sistemiche che sono oggi causa di ridotta aspettativa di vita (malattie cardiovascolari, epato-digestive, metaboliche, neoplastiche e neurodegenerative). L’accumulo di grasso epatico lieve o moderato non è di per sé una malattia, ma solo un fattore di rischio che diventa malattia quando si complica con l’infiammazione (steato-epatite) e può progredire anche rapidamente verso la cirrosi epatica e/o tumore del fegato. L’accumulo di grasso epatico è oggi facilmente diagnosticabile in modo automatico e senza errori dovuti alla variabilità dell’osservazione individuale utilizzando innovativi strumenti ecografici portatili che permettono contemporaneamente anche la misura non invasiva dell’elasticità o rigidità epatica. L’incremento della rigidità del fegato è condizionata da 3 principali meccanismi di danno epatico: congestione, infiammazione e fibrosi. La rilevazione di un incremento della rigidità del fegato permette perciò di rivelare precocemente qualsiasi patologia del fegato e in particolare l’infiammazione e l’incipiente fibrosi intraepatica o steatoepatite che costituisce l’acceleratore sia dell’evoluzione del danno epatico che delle malattie sistemiche. La misura dell’elasticità epatica è perciò molto utile non solo nei soggetti normali ma anche in soggetti che già soffrono di malattie patologie croniche come i pazienti diabetici in quanto la steato-epatite non è solo il segno di una complicazione epatica, ma anche della progressione del diabete con rischio di patologia cardiovascolare.  Per questa ragione nella giornata di screening gratuito del 23 Settembre nei soggetti diabetici verrà anche valutato l’indice ABI che è il rapporto tra le pressioni arteriose ai polsi e alle caviglie e serve a monitorizzare precocemente il rischio delle complicazioni vascolari periferiche del diabete (Piede Diabetico). In conclusione con la determinazione automatica di alcuni parametri fisici del fegato come la misura contemporanea del grasso ed elasticità del fegato costituisce un semplice ed efficace screening della salute del fegato che è indirettamente un indice di salute generale e adeguatezza dello stile di vita e/o delle cure“. 

Gli fa eco la presidente Peroni che, nell’occasione, presenta l’attività del Comitato:
"Il Comitato C.R.I. di Albiano Magra - dice - è nato nel 1997, oggi è composto da 121 volontari e 1  dipendente a tempo indeterminato. Il territorio di competenza comprende Albiano Magra, Caprigliola, Stadano, Isola e Montedivalli. Le principali attività che vengono svolte sono: Servizi emergenza  112; Servizi di urgenza; Protezione civile; Attività sociali; Trasporto di dializzati; Trasporto disabili alle rispettive scuole e centri di socializzazione; Trasporto per trattamenti terapeutici; Distribuzione di alimenti alle famiglie che si trovano in particolari situazioni economiche; Progetto sorveglianza anziani fragili; Corsi di formazione per DAE laici; Corsi di disostruzione pediatrica. Inoltre  durante l’anno sono programmate varie manifestazioni con lo scopo di aggregare giovani e meno giovani, far conoscere la realtà di Croce Rossa e fare qualcosa per tenere viva la nostra Comunità. Comunque le principali attività che si svolgono durante l’anno sono: L’Università della terza Età “Accademia Popolare”, che ha lo scopo di aggregare i meno giovani e trascorrere delle piacevoli ore con docenti di varie materie e unendo così l’utile al dilettevole. Ad oggi 31 iscritti; Il “Progetto 8-13”, per i piccolissimi che iniziano a far parte della Croce Rossa e - conclude la presidente - prevede incontri con tematiche interessanti, giochi e brevi escursioni. Torneo estivo di pallavolo; Torneo estivo “Giochi sul Prato” per bambini; Spettacolo  di arte varia  “Sosia & Friends”; Marcia podistica della Croce Rossa".

Alberto Ruffini.

martedì 19 settembre 2023

MISERICORDIE: INTERVISTA A MONS. AGOSTINELLI, PER LA SUA VISITA IN LUNIGIANA.


Nella Misericordia nasce una nuova figura quella del “custode” che affiancherà il correttore, Un successo la visita di Mons, Agostinelli in Lunigiana.



Grande mobilitazione delle Misericordie e della popolazione  in Lunigiana per la visita di due giorni di S.E. Franco Agostinelli vescovo emerito di Grosseto e di Prato ed oggi Correttore Nazionale delle Misericordie d’Italia. Mons. Agostinelli ha come obiettivo di visitare  nel Paese tutte le 700 Misericordie in particolare quelle piccole. Fino ad oggi  ha attuato, come lui stesso dice, "visite a macchia di leopardo”: è  stato in Calabria ma deve ritornarci per  incontrare le Misericordie di Reggio Calabria. E’ stato in Campagna, Puglia, Umbria, Liguria, Emilia Romagna, Molise, Abruzzo, nei prossimi giorni sarà in Basilicata, poi in Piemonte e in altre regioni. Ha iniziato anche la visita in Toscana, la regione dove si registra il maggior numero di  Misericordie;  è stato  in Versilia, a Livorno, a Grosseto,  all’isola d’Elba e del Giglio, in Garfagnana,  parte della provincia di Arezzo (dove ho iniziato  il suo ministero sacerdotale e)e  in Lunigiana. Gli incontri qui sono iniziati a Fivizzano dove, accompagnato dal coordinatore provinciale Fausto Casotti e dal Consigliere Nazionale Mareno Barbieri (Governatore anche della Misericordia di Bagnone) ha incontrato il responsabile Pier Luigi Vegniuti affiancato dal   correttore Don Bernardo ed un gruppo di persone; dopo aver tenuto una interessante ed articolata relazione; a Villafranca accolto dall’avvocato Ezio Tomellini in rappresenta di Gigliola Bazzali priore della locale Misericordia e dal correttore don Pietro Giglio, presente anche il locale parroco Don Giovanni e da un gruppo di persone. Anche qui relazione e ha preso atto con soddisfazione dell’esistenza a Villafranca da anni  un centro Alzheimer gestito dall’Asl e di proprietà della Misericordia, In paese l'associazione ha anche un “Baby Center”. Da Villafranca alla Misericordia di Mulazzo (che effettua anche i servizi 118). Ad accoglierlo il Governatore Giuliano Fanti ed il correttore Don Marco oltre a dirigenti e ad un gran numero di volontari. Il. Mons. Agostinelli ha svolto la sua relazione  al termine della quale Governatore a nome dell’Amministrazione comunale ha donato un’artistica targa ed una pubblicazione .Infine a Pontremoli  (che effettua anche  i servizi 118)Misericordia tra le più antiche d’Italia, fondata nel 1262. Ad accoglierlo il Priore Avvocato Paolo Angella, dirigenti e  volontari. Il presule ha visitato prima l’interessante e storico museo allestito nei locali di via Pietro Cocchi e dopo si è incontrato con i dirigenti e volontari. Infine domenica a Bagnone  dove ha celebrato l’Eucarestia, assieme a padre Jack (che ogni anno viene a Bagnone dal Congo assieme a Suor Graziana delle Suore Missionarie del Lieto Messaggio di Pontremoli anche lei da anni in Congo), nella chiesa di San Niccolò,  in occasione dei festeggiamenti della Beata Vergine Addolorata ,Patrona della locale associazione e dei  147 anni della fondazione. Una grande manifestazione con una folla da grandi occasioni. Monsignor Agostinelli attorno a sé un gran numero di chierichetti molto giovani; molto ben coordinati con i celebranti anche  il Coro “San Niccolò” di Bagnone (10 elementi) diretti da Michela Ferrari Vivaldi, all’organo il maestro Pier Francesco Carnesecca a cui il presule ha fatto pubblici complimenti; una messa a detta dei presenti  con una stupenda omelia.



Monsignore dalla visita in Lunigiana che cosa ha riscontrato? 

“Innanzitutto l’impegno e la grande dedizione con cui dirigenti e volontari portano avanti queste Misericordie anche se, purtroppo, anche loro debbono affrontare difficoltà di vario genere, non escluso quelle di carattere economico. Le Istituzioni pubbliche ci gratificano spesso  con parole di elogio, a cui però non sempre fanno  seguito, quei sostegni concreti, anche di natura economica, di cui anche le Misericordie hanno bisogno per attendere efficacemente al servizio richiesto. La Regione È debitrice nei nostri confronti, per servizi resi, che tardano ad essere soluti. Tutto ciò crea grosse difficoltà perché le spese vive, oggi più di ieri, sono notevoli per garantire i servizi che ogni giorno  ci vengono richiesti. Questa situazione sta mettendo in difficoltà anche le Misericordie della Lunigiana. Al di là di questa considerazione però, nella “due giorni lunigianese”, ho riscontrato tra le Misericordie di questo vasto comprensorio, una grande e reciproca solidarietà che fa bene sperare per il futuro.  In Lunigiana la Misericordia rappresenta l’Istituzione principale, essenziale per i molteplici bisogni di questa collettività, in gran parte formata da anziani che risiedono in frazioni spesso molto lontane dalle sedi. I Comuni e le altre Istituzioni del  territorio, trovano nelle Misericordie un valido supporto per attendere ai bisogni e alle urgenze  che forse non potrebbero essere risolte.



Monsignore ma cosa ha riscontrato dai vari incontri effettuati nel Paese?: 

“innanzitutto ho trovato tanta brava gente, persone molto motivate; ho  riscontrato anche difficoltà, criticità, non dovute alle persone, ma alle contingenze del momento. Una difficoltà è quella di reperire volontari, soprattutto tra i più giovani. Nel passato la Misericordia era esente da questo problema, che oggi, invece, esiste ed è comune a tutto l’associazionismo, sia laico che cattolico.” 


Perché questo?

“ L’individualismo oggi non risparmia più nessuno e anche i giovani  non ne sono esenti;  con difficoltà accettano di diventare volontari “.



”Perché vuol visitare soprattutto le piccole Misericordie?” 

Come dicevo sono in giro per visitare le 700 Misericordie d’Italia, senza trascurare quelle “piccole”. L’invito che vorrei giungesse a tutti, è quello di impegnarsi nel cammino formativo di tutti volontari, che attendesse alla formazione tecnica, professionale, e alla formazione umana, psicologica e spirituale per fare memoria delle nostre origini, che nascono all’interno della vita della Chiesa, sollecitati dall’ascolto della Parola di Dio. Come diceva Monsignor Tonino Bello per volare occorrono due ali , una sola non è assolutamente sufficiente. Importante dunque la formazione tecnica,  ma non meno quella spirituale. Le persone che vengono soccorse nel momento del bisogno debbono avvertire che hanno accanto chissà dire loro una parola di conforto, di incoraggiamento, di vicinanza ; debbono poter sentire che accanto hanno c’è chi si prende veramente cura di loro, senza lesinare tempo o fatica; chi vuole loro bene con quella carità samaritana  piena di premura, che sa vedere nel volto del fratello o sorella indigente, il volto stesso di Gesù”. Il Monsignore aggiunge “siamo fortunati perché ogni anno vengono da noi alcune migliaia di giovani per il servizio civile. Una fortuna ma allo stesso tempo un grande responsabilità, perché la Provvidenza e la Società ce li consegna  perché noi glieli restituiamo come uomini  e donne  capaci di prendere in mano il loro destino, e viverlo alla luce di quei valori fondamentali che sono alla base di qualsiasi cammino, sia umano che cristiano. Ma per questo occorrono volontari inseriti nelle nostre fila. Vorrei che mi sia consentito ancora una nota di carattere storico: la Misericordia è nata per una priorità ben precisa, il soccorso agli ammalati, il seppellimento dei morti e queste erano le priorità delle origini. Per cui spesso nell’immaginario collettivo si pensa la Misericordia abbinandola al “carro funebre” e all'ambulanza"; oggi il mondo è cambiato e non possiamo pensare che la Misericordia sia solo questo! I problemi del  mondo sono tanti,  credo allora, che sia importante che ogni Misericordia faccia opera di discernimento per capire quali siano nel territorio dove opera i problemi emergenti, prioritari e quindi fare un quadro completo di tutti questi e scegliere, poi, quelli che affrontabili in base alle nostre capacità. Questo è in linea con quanto la Chiesa ci dice quando si parla di opere di carità corporale e di opere di carità spirituale.. ” 


Monsignore si dice che nelle Misericordie  piccole o grandi spesso manca il correttore

“E’ vero, le Misericordie più piccole hanno a tal riguardo qualche difficoltà in più ; il correttore  spesso non c’è  e questa è una figura determinante per ogni Misericordia. Tant’è che non potremmo pensare una Misericordia che volesse far meno del Correttore,   il cui compito è quello di essere la garanzia del cammino formativo che fa capo ai valori cristiani su cui la Misericordia si basa. Mi preme sottolineare  che correttore non significa che è colui che….corregge! dall’etimologia latina  significa cumregere e cioè è colui che governa insieme al Governatore o Priore della Misericordia del territorio. ” 


Come risolvere?

”Abbiamo introdotto la figura del custode per venire incontro anche a queste problematiche. Diverse nostre Misericordie non hanno il correttore ,o se ce l’hanno, causa la carenza di sacerdoti, è oberato da tanti impegni che  gli impediscono di  attendere in modo adeguato alla formazione dei volontari. Abbiamo pensato allora  di affiancare al correttore delle persone, uomini o donne che siano, giovani o meno giovani, scelte all’interno delle singole Misericordie e segnalate dai vari Governatori, i quali, dopo apposito corso formativo, affiancano il correttore nell’opera formativa ,o lo sostituirla qualora dove questa figura mancasse.“ 


Perché li avete chiamati custodi? 

“Sono come dice Papa Francesco dei “viri probati”, da noi chiamati custodi, non perché hanno le chiavi per aprire o chiudere le porte della Misericordia, ma perché , dall’etimologia latina “custos”, abbiano premura, sollecitudine, interesse, per svolgere questo delicato compito.”



Il terzo settore: spina dorsale del volontariato: lo dice il Governatore di Bagnone Barbieri

Interessante la relazione che si è tenuta dopo la Messa da Mareno Barbieri “In una società dove la solitudine è la condizione esistenziale di molti dice Barbieri, le persone sono alla ricerca di punti di riferimento credibili. Si contesta tutto: la politica, il sistema sanitario, i medici e gli insegnanti, chi più ne ha più ne metta, ma se c'è qualcosa che nessuno mette in discussione è proprio il Terzo Settore, settore del volontariato. Il terzo settore conta in Italia quasi 5 milioni e mezzo di volontari, poco meno di un milione di lavoratori e pesa quasi il 5%del prodotto interno lordo grazie alla sua capacità di generare beni e servizi. Ecco quindi che la Misericordia di Bagnone, nel suo piccolo, rappresenta un ingranaggio essenziale di questo meccanismo e si incanala in questa visione con le sue iniziative di aiuto al nostro territorio e di aggregazione sociale. Voglio ricordare le nostre attività principali: Taxi sociale;  Bagnone in salute..: la nostra campagna di prevenzione sanitaria nell'ambito della quale abbiamo organizzato due giornate di prevenzione in gennaio e marzo con screening gratuiti su circa 600;  Gruppi di cammino:  grazie all'idea di alcuni dei nostri volontari e la collaborazione con l'ASL Nord Ovest.

Ci siamo occupati anche dei più giovani fornendo ai ragazzi delle scuole medie di Villafranca e Bagnone  nozioni basilari di primo intervento. Questi incontri hanno suscitato entusiasmo tra i ragazzi ed il plauso degli operatori scolastici. Per ultimo abbiamo avuto incontri con le istituzioni; Nello specifico con l'assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli alla quale abbiamo prospettato le problematiche riscontrate dalle Misericordie del nostro territorio notando  in lei un'attenzione concreta ed una volontà di intervento. Finisco con un appello ai giovani dai 18 ai 29 anni. Fate domanda per prestare servizio civile presso le Misericordie. Oltretutto un recente decreto legislativo ha stabilito una riserva di posti per tutti concorsi presso gli enti pubblici a favore di questi volontari, e non mi pare cosa da sottovalutare.

Alberto Ruffini.

venerdì 15 settembre 2023

Due importanti appuntamenti sabato 16 e domenica 17 in Lunigiana.


Due importanti appuntamenti sabato e domenica prossimi in Lunigiana. Grande festa a Bagnone Lunigiana con il correttore Nazionale delle Misericordie d'Italia Mons. Franco Agostinelli  

Due importanti appuntamenti sabato e domenica prossimi in Lunigiana attendono le Misericordie  di quel comprensorio e Bagnone soprattutto:  “Il prossimo  sabato  16 settembre e la successiva domenica  17 per il nostro coordinamento provinciale – dice Fausto Casotti responsabile appunto del Coordinamento apuano delle Misericordie -   saranno due giorni   molto  impegnativi.  Il correttore Nazionale delle Misericordie d'Italia Mons. Franco Agostinelli  vescovo emerito di Prato visiterà le misericordie della Lunigiana. Mons. Agostinelli – spiega Casotti -   sta effettuando  un “percorso itinerante” in  tutta l'Italia per portare la  la vicinanza alle Misericordie più piccole quelle che solitamente sono “fuori dal coro” vuoi per ubicazione geografica vuoi per dimensioni numeriche e dove spesso  anche il solo partecipare ad una riunione a Firenze diventa difficile. L' encomiabile iniziativa per portare una testimonianza di vicinanza a tutte i confratelli e le consorelle di Misericordia da parte di Confederazione che già la settimana scorsa ha onorato il nostro territorio con la presenza del Presidente Nazionale Domenico Gian a Bagnone dove ha tenuto un’affollatissima e riuscitissima conferenza.

E’ indubbiamente un piacere vedere Mons. Agostinelli  e sapere che nessuna delle numerose Misericordie d'Italia è dimenticata ma è ancora più piacevole constatare che, anche in questo caso" gli ultimi saranno i primi" con chiaro riferimento a quelle Misericordie che abitudinariamente sono le ultime ma solamente per volume e non per impegno dedizione e amore per il prossimo.” Gli fa eco Mareno Barbieri Governatore della Misericordia di Bagnone  e Consigliere Nazionale delle Misericordie d’Italia”. Mons. Franco Agostinelli- dice- dopo aver già visitato le Misericordie di Sicilia, Calabria , Campania, Lazio, Lombardia ed Emilia,  sarà da noi  in Lunigiana dove accompagnato da me  e dal Coordinatore provinciale Fausto Casotti sabato 16 sarà, in mattinata, a Fivizzano ed avrà modo di  confrontarsi con i dirigenti neo eletti dopo la morte recente del Priore Francesco Jacomelli e visitare la Sede ed il bel Museo lì presente. Successivamente farà tappa a Villafranca Lunigiana  dove sicuramente desidererà  certamente  vedere  il Centro Alzheimer della locale Misericordia. Nel pomeriggio  visiterà  la Misericordia di Mulazzo , una delle più attive per i servizi di emergenza territoriale per  concludere il suo giro a Pontremoli, dove incontrerà il Priore Paolo Angella ed i numerosi volontari e dipendenti di quella Misericordia che ricordiamo è la terza più vecchia d’Italia perchè fondata nel 1266. Sicuramente a Pontremoli  visiterà il locale museo della Misericordia  unico nel suo genere e alle 18 celebrerà la  Messa prefestiva nella chiesa adiacente, dedicata alla Madonna di San Luca protettrice dell’Associazione. Certamente  Mons. Franco Agostinelli  richiamerà tutti gli iscritti a riconoscersi nel messaggio cristiano dal quale sono nate le Misericordie, di aiuto ai fratelli sofferenti, ai bisognosi, e a quelli afflitti da guerre e calamità naturali. Sarà lanciato poi un messaggio forte di fratellanza e di collaborazione a tutte le istituzioni affinché si uniscono alla ricerca di livelli di vita dignitosi, specialmente in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo. 


Domenica 17, invece,  sarà da noi  a Bagnone  alla grande manifestazione organizzata  in occasione del 147° anniversario della fondazione  della nostra Confraternita di Misericordia fondata 1876, celebrerà la messa che si terrà  nella  chiesa di San Niccolò. Questo il programma nel dettaglio:  ritrovo dei partecipanti in  Piazza Marconi  alle 10.30, seguirà alle 11.15 la Messa in San Nicolò  che per l’occasione  appunto sarà celebrata da Monsignor  Mons. Franco Agostinelli,  la festa anche  in onore della BVM Addolorata  protettrice della Confraternita,  alle 12.15  terrò la relazione  dove illustrerò i risultati ottenuti e gli  obiettivi futuri in relazione anche alla situazione nazionale e locale delle associazioni del terzo settore. Nell’occasione, come di consueto, alla manifestazione  abbiamo  invitato : popolazione, volontari, sindaco, assessore. al sociale consiglieri, carabinieri, rappresentanti associazioni del territorio.”

Nella foto 1: Mons. Agostinelli; foto due al centro Casotti, a sx il presidente Giani a dx Barbieri; foto 3 gruppo di volontari.

ALBERTO RUFFINI.
--------------------------------

mercoledì 13 settembre 2023

Comunicato stampa Europa Verde - Verdi Lucca: Richiesta di adeguamento del trasporto pubblico locale alle esigenze della popolazione.


Come Europa Verde - Verdi Lucca, abbiamo inviato al Sindaco di Lucca Mario Pardini, all'assessore Remo Santini, al Presidente della Provincia Luca Menesini e al Presidente di Autolinee Toscane S.p.A. la seguente proposta, relativa al miglioramento del trasporto pubblico locale.

Oggetto: Richiesta di adeguamento del trasporto pubblico locale alle esigenze della popolazione

Come Europa Verde – Verdi Lucca ci appelliamo alle autorità territoriali e ai dirigenti della società Autolinee Toscane riguardo una tematica che ci appare sempre più centrale: la necessità di un trasporto pubblico funzionale e appetibile.

A Lucca la popolazione non crede nel trasporto pubblico, è evidente. Le corse dei mezzi pubblici sono poche, spesso in ritardo e poco frequentate, ad eccezione degli orari di entrata e uscita dalle scuole. Eppure il trasporto pubblico potrebbe rappresentare una risorsa fondamentale per combattere il traffico che ammorba costantemente la città, un problema molto sentito dalla cittadinanza, che porta inquinamento e degrado. Se più persone utilizzassero i mezzi pubblici, è evidente che vi sarebbero meno vetture private circolanti, e la diminuzione di queste è l'UNICO modo per risolvere il problema del traffico, oltre a non rendere necessaria la falsa soluzione della costruzione di nuove strade, un approccio obsoleto e distruttore.

Purtroppo, allo stato attuale, utilizzare abitualmente i mezzi pubblici è molto difficile. Le corse non sono distribuite in modo omogeneo durante il giorno, sono insufficienti soprattutto nelle zone periferiche e quasi del tutto assenti la domenica o dopo le 20. Troppo spesso, il cittadino medio considera l'auto privata l'unico mezzo possibile per spostarsi, e questo genera anche una disuguaglianza perché, sebbene quasi del tutto invisibilizzate, ci sono persone che non possono permettersi di guidare un'auto, per motivi economici, di salute o di età. Per queste persone, l'unica possibilità è affidarsi ai mezzi pubblici, che però sovente non rappresentano un'alternativa affidabile.

Come ecologisti, considerando anche e soprattutto la terribile crisi climatica in atto, causata dalle crescenti emissioni di gas serra dovute alle attività antropiche, rifiutiamo il modello di mobilità basato sull'uso dell'auto privata. Un modello insostenibile, individualista e in pieno accordo con il modello economico-produttivo che sta portando la nostra specie e gli ecosistemi alla rovina. Un modello iniquo, in cui l'auto non rappresenta solo un mezzo di trasporto, ma anche un indicatore dello status sociale che rende una persona valida o meno per la società. Un modello che, come detto, marginalizza e ridicolizza chi, per impossibilità o per scelta, decida di usufruire di altre modalità di spostamento. Ecco perché CREDIAMO nel trasporto pubblico, ma per convincere la cittadinanza, e in particolare per incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico soprattutto per gli spostamenti periodici (come il raggiungimento del posto di lavoro) è necessario apportare urgenti migliorie, tra cui:


1) Omogeneizzazione degli orari delle corse durante la giornata, e aumento della frequenza delle corse, anche nelle zone periferiche.

2) Estensione degli orari limite delle corse ai giorni festivi e fino almeno alle ore 00.00

3) Realizzazione di parcheggi scambiatori in zone già cementificate per consentire alla cittadinanza di integrare l'uso del mezzo privato con l'uso del mezzo pubblico.

A proposito dell'ultimo punto, vogliamo rilanciare una proposta relativa alla zona dell'Oltreserchio, una delle zone più periferiche del comune di Lucca, che soffre particolarmente della mancanza di mezzi pubblici. In zona S. Maria a Colle ex Casina Rossa esiste un parcheggio privato di grandi dimensioni che potrebbe essere acquisito per farne un parcheggio scambiatore, allungando contestualmente il tragitto della LAM Blu (che arriva attualmente nella vicina frazione di Nave). Tale proposta, avanzata anche dall'Associazione Uniti per l'Oltreserchio e recentemente discussa anche nell'ambito dell'Assemblea pubblica organizzata dal Centrosinistra "Ascolto e Partecipazione" a Balbano, allevierebbe notevolmente uno degli snodi più critici del traffico della Piana di Lucca, quello di Ponte S. Pietro.

Un'altra proposta importante riguarda il ripristino di un servizio LAM che colleghi il centro di Lucca con Pontetetto senza passare da Mugnano. Tale provvedimento aiuterebbe a sgravare dal traffico un'altra arteria fondamentale, quella del Viale S. Concordio – Pontetetto, sede di importanti attività produttive, ed è già stata oggetto di una petizione popolare (https://www.change.org/p/appello-per-una-navetta-a-pontetetto-e-san-donato?redirect=false). Rilanciando questa proposta, aggiungiamo che sarebbe opportuno fissare il capolinea di questo servizio LAM nella zona industriale di Guamo, in cui attualmente il servizio di trasporto pubblico è gravemente carente.

Ci auguriamo che quanto da noi espresso sia valutato attentamente e rimaniamo a disposizione per chiarimenti e incontri, sempre con l'obiettivo di operare per una società più equa e per un ecosistema più equilibrato che sia in grado di sostenere la nostra vita e quella delle generazioni future.

Luca Fidia Pardini

Co-portavoce Europa Verde – Verdi Lucca

--------------------------------------

venerdì 8 settembre 2023

Documento dell'Unione Comunale 08.08.2023 su Funivia e Casetta Pulledrari (San Marcello Piteglio)

 





Riceviamo e pubblichiamo integralmente il testo così com'è stato mandato, ma segnaliamo un probabile refuso nella data,che non è 08.08.2023,ma 08.09.2023

Partito Democratico San Marcello Piteglio
Newsletter

Si invia in allegato la decisione assunta dall'Unione Comunale nella riunione dell 08.08.2023 con oggetto le tematiche relative alla Funivia Doganaccia Corno alle Scale e rilancio della Casetta Pulledrari.
Si precisa che ogni diversa posizione, pur legittima di singoli iscritti, non rappresenta la posizione del partito, specialmente quando espresse da chi da oltre un anno non partecipa e riunioni degli organismi comunali.

San Marcello 08.09.2023

Il Segretario Comunale
Valerio Sichi


L’Unione Comunale di San Marcello Piteglio del Partito Democratico, riunitasi in data 8 Agosto

2023, in relazione al progetto di realizzazione della nuova funivia di collegamento fra la Doganaccia

e il Corno alle Scale ed al progetto di ristrutturazione della Casetta dei Pulledrari nella Foresta del

Teso approva la seguente posizione:

1. Dal momento che l’idea progettuale del collegamento funiviario Toscana-Emilia nasce

diverse decine di anni fa, è oggi necessario rivalutarla e collocarla in un contesto

profondamento mutato dal punto di vista ambientale-climatico, economico e sociale che

tenga conto anche della necessità di ridefinire le priorità per la nostra montagna, nell’ottica

di un uso ottimale delle risorse disponibili. Non a caso sta crescendo un vasto movimento di

associazioni e cittadini che contestano questo progetto.

2. Il progetto della nuova funivia è stato rilanciato negli ultimi anni senza un adeguato

coinvolgimento del territorio e delle istituzioni interessate. Infatti l’allora Comune di San

Marcello Pistoiese, nel quale ricade il 90% del progetto, non è stato coinvolto nella fase

decisionale, ma solo informato successivamente.

3. Non possiamo aderire ad una posizione che si limita a dire che le risorse vanno spese per

non perderle. Un progetto di queste dimensioni e di questo importo (circa 15 milioni di

euro) richiede una scelta consapevole.

4. E’ per questi motivi che abbiamo sostenuto con forza la scelta di un percorso partecipativo,

che il Comune di San Marcello Piteglio si è fatto carico di intraprendere. Ci teniamo a

sottolineare che di questo percorso e delle sue conclusioni si deve tener conto nella

decisione finale; decisione che dovrà essere presa dalle istituzioni competenti, senza

condizionamenti e senza ricatti.

5. Risulta per noi inaccettabile la posizione espressa dalla Regione Toscana, tramite una nota a

firma di una dirigente/funzionaria, che condiziona il finanziamento al progetto per il

recupero dell’immobile Casetta dei Pulledrari (peraltro di proprietà della Regione Toscana)

al buon esito del progetto della funivia. Un ricatto inaccettabile. Tra l’altro i due progetti

sono assolutamente slegati e insistono su territori diversi. Non a caso il Comune di San

Marcello Piteglio ha posto con forza alla Regione il recupero della Casetta per il rilancio

della Foresta del Teso (tutto patrimonio regionale in gran parte abbandonato e da

valorizzare) e per dare impulso ad un turismo basato sulle risorse ambientali e storiche del

territorio comunale.

6. Chiediamo alla Segreteria regionale del Partito Democratico di approfondire queste

tematiche, di ascoltare i territori, di far superare vecchie logiche nella direzione di una

politica che punti alla valorizzazione delle aree interne, non con progetti faraonici e costosi

non solo nella fase di realizzazione ma anche nella manutenzione successiva. Con le stesse

risorse si possono finanziare più progetti di recupero e sviluppo del territorio. Questo è

quello che chiediamo noi. I risultati delle elezioni amministrative locali nel nostro Comune

dimostrano, più di ogni altra cosa, il forte collegamento con i nostri cittadini e le categorie

produttive. Aiutateci a non disperdere questo patrimonio.

San Marcello Piteglio, 08.08.2023


domenica 3 settembre 2023

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A LOURDES CON L’UNITALSI DI MASSA CARRARA E CON IL VESCOVO FRA MARIO.


Tra alcuni giorni la nostra diocesi, guidata dal Vescovo Mario, parteciperà al pellegrinaggio toscano con l’Unitalsi di Massa Carrara. Al pellegrinaggio parteciperà anche il vescovo della Diocesi di Massa Carrara Pontremoli: Fra Mario oltre ad altri vescovi come poi diremo.



Quest’anno si è riscontrato un eccezionale successo di partecipazione con oltre 650 persone, tra cui 150 ammalati, 250 pellegrini e 250 volontari circa.

Per organizzare una tale presenza saranno impiegati un aereo con volo esclusivo Unitalsi da Pisa con servizio disabili, dieci pullman di cui quattro attrezzati con pedane per accogliere lettighe e carrozzine, con posti letto e poltrone modulari, con bagni per disabili.

Sarà altrettanto nutrita la presenza ecclesiastica rappresentata da quattro Vescovi: Mons. Rodolfo Cetoloni, assistente Unitalsi toscana, il nostro Mons. Mario Vaccari, Mons. Stefano Manetti della diocesi di Fiesole (anch’essa partecipa come pellegrinaggio diocesano) e Mons. Fausto Tardelli della diocesi di Pistoia, con oltre decine di sacerdoti e diaconi.

A prendersi cura della numerosa delegazione toscana saranno le dame, i barellieri ed i medici dell’Unitalsi, i quali accompagneranno gli ammalati, i bisognosi ed i fragili durante tutte le funzioni religiose e le varie iniziative organizzate nella splendida cornice del Santuario di Nostra Signora di Lourdes, garantendo una costante assistenza, anche notturna.

Ogni anno si recano a Lourdes circa 1 milioni di pellegrini – tra malati e accompagnatori – da ogni parte del mondo, la maggior parte dei quali proviene dall’Europa, con una sempre più crescente presenza di quelli provenienti dall’Asia e dall’Africa.

 “Il pellegrinaggio - dice il presidente Mutti – è il cuore dell’Unitalsi. Lourdes con la grotta di Massabielle, in particolare, sono la genesi della storia di carità e di servizio che anima la missione dell’Associazione sin dal 1903. 

Verso la fine di agosto di 120 anni fa, infatti, il giovane nobile Giovanni Battista Tomassi, affetto da artrite deformante irreversibile, decise di dare vita all’Unitalsi dopo aver preso parte ad un pellegrinaggio a Lourdes ed aver capito, pur non avendo ottenuto alcuna guarigione, l’importanza del messaggio mariano di conforto e speranza per chi soffre. L’intento del giovane, dapprima, era quello di togliersi la vita nella città mariana qualora non avesse ricevuto alcuna guarigione. Il vero miracolo fu quello della fede, della speranza, dell’amore, del conforto e della serenità. Gli stessi sentimenti che ancora oggi accompagnano l’animo di chi partecipa ad un pellegrinaggio a Lourdes. Ogni anno, come ormai da 120 anni, vogliamo far vivere a tutti coloro che lo desiderano un’esperienza forte di fede e condivisione fraterna che lasci il segno nella mente e nel cuore. La nostra preparazione ci consente di organizzare pellegrinaggi in treno, pullman, aereo e nave dove, anche chi ha dei problemi di qualsivoglia natura, non sente il peso della sua condizione ed è sempre amorevolmente assistito.

È un’esperienza di carità che accompagna il nostro agire quotidiano per essere sostegno, vicinanza e solidarietà nella vita di ogni giorno. La missione dell’Unitalsi si alimenta dell’operosità gratuita di volontari che si impegnano per organizzare, accompagnare, assistere durante i pellegrinaggi le persone con disabilità, malate, anziane o bisognose di aiuto. Per questo l’Unitalsi non solo è un’associazione ecclesiale, ma è anche un’associazione di promozione sociale nonché organizzazione di volontariato facente parte del Servizio nazionale della protezione civile. Dame, barellieri, famiglie, operatori sanitari, giovani, sacerdoti, persone con disabilità, benefattori sono tutte le anime che muovono e danno senso all’Associazione e grande è il nostro impegno anche qui a Massa Carrara da sempre. 

Tutto questo perché il nostro spirito di condivisione favorisce anche la realizzazione di moltissime iniziative locali finalizzate ad alleviare i disagi degli anziani e dei disabili, come l’assistenza domiciliare, l’organizzazione di soggiorni estivi e invernali, gite di una o più giornate, attività di tempo libero ed altro.”


----------------------------------------------

Seravezza, circuito naturale per il MotoGP?

---------------------------------------------------------

Seravezza, circuito naturale per il MotoGP? 

Da tempo alcuni centauri hanno deciso che Seravezza è il luogo ideale dove fare le loro scorribande. In particolare via Lombardi, via Buonarroti, via Marconi, via del Palazzo e viale Amadei sono stati elevati a circuiti degni del MotoGP. Soprattutto la notte, si sentono sfrecciare moto di grossa cilindrata che, a occhio e croce, raggiungono e superano i 190-200 Km/h. 

Un'autentica follia. 

E lo fanno indisturbati. Oltre al fatto che la sera e la notte i vigili urbani non sono in servizio, questi motociclisti approfittano di una legge assai strana che proibisce d'installare autovelox nei centri urbani. Quindi: pronti, attenti, via! Io personalmente li sento passare la sera tardi e la notte davanti casa mia, e altri cittadini di Seravezza si sono lamentati sui social dello stesso problema. 

Dovrà scapparci il morto prima che si possa fare qualcosa? Confesso che se a schiantarsi fosse solo il motociclista non me ne importerebbe niente: nel suo caso potremmo davvero dire che se l'è cercata. Ma se facesse dal male a qualcuno che passa di lì per caso, qualcuno che attraversa la strada o che sta tornando a casa in scooter?

Francesco Speroni