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Aggiornato il 28/02/2023
19P/BORRELLY
La cometa Borrelly, formalmente 19P/Borrelly, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane.
Scoperta:
Fu scoperta da Alphonse Louis Nicolas Borrelly durante una normale ricerca di comete a Marsiglia, il 28 dicembre 1904.
Esplorazione:
È stata analizzata da vicino dalla sonda Deep Space 1.
Il 21 dicembre 2001 la sonda Deep Space 1, lanciata per testare nuove tecnologie spaziali, effettuò un Sorvolo ravvicinato (fly-by) della cometa Borrelly, passando entro 2171 km dalla cometa e ad una distanza di 1,36 UA dal Sole. Il sorvolo della cometa fu programmato nell'estensione della missione e rappresentò un bonus inaspettato. A dispetto del guasto al sistema di orientamento, Deep Space 1 riuscì a rimandare a terra ciò che all'epoca furono considerate le migliori immagini e dati scientifici riguardanti una cometa. Inoltre, durante l'incontro furono programmate osservazioni della cometa dalla Terra per mezzo del Telescopio spaziale Hubble e di altri strumenti osservativi, anche radar.
A differenza delle altre comete e secondo i dati inviati dalla sonda, la superficie sarebbe secca e priva di ghiaccio.
Attività cometaria:
Una tipicità della cometa Borrelly è l'asimmetria della sua coda, riportata nelle osservazioni storiche e riscontrata anche durante il sorvolo della sonda Deep Space 1.
Al momento dell'incontro (otto giorni dopo il passaggio al perielio), dal nucleo fuoriusciva un potente getto in direzione del Sole, perpendicolarmente all'asse di rotazione. Il getto principale era accompagnato da due getti più deboli, uno nell'emisfero della cometa in direzione del Sole e l'altro in direzione della coda.
Riportiamo le misurazioni dello spettrometro di massa ionica in situ dalla chioma della cometa 19P/Borrelly, ottenute durante il sorvolo della navicella spaziale Deep Space 1 il 22 settembre 2001. Gli ioni cometari sono stati rilevati a distanze da ∼5,5 × 10E5 km a 2200 km dal nucleo della cometa. Gli ioni pesanti predominanti osservati durante l'intervallo di sette minuti circa l'approccio più vicino a Borrelly includevano OH+ (al 57% della densità ionica totale del gruppo idrico), H2O+ (al 29%), O+ (al 13%), CH3+ (al 5%) e CH2+ (al 4%).
Di particolare nota è la piccola quantità di H3O+ (<9%), poiché questo era lo ione molecolare più abbondante osservato all'approccio più vicino alla cometa di Halley. Questa differenza è dovuta alla differenza nei tassi di produzione di acqua tra le due comete.
Massa atomica | Specie di ioni | Abbondanza | ||
---|---|---|---|---|
12 | C + | 0,019 | ± | 0,005 |
13 | CH + | <0,023 | ||
14 | N + | <0,046 | ||
CH 2 + | 0,036 | 0,010 | ||
15 | CH 3 + | 0,052 | 0,020 | |
16 | O + | 0.131 | 0,041 | |
17 | OH + | 0,566 | 0,087 | |
18 | H 2 O + | 0.293 | 0.111 | |
19 | H 3 O + | 0,010 | 0.078 |
LINK : https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1029/2002GL016840
Dati fisici:
Le osservazioni ravvicinate rivelarono un nucleo di 8x4x4 km, attivo.
Le variazioni topografiche e fotometriche (vedi sotto), misurate hanno permesso di stimare un periodo di rotazione di circa 25 ore.
( Mappa altimetrica ).
( Mappa dell'albedo ).
Movimento di precessione:
La cometa 19P/Borrelly è caratterizzata dalla presenza di un prominente getto polare quasi allineato con il suo asse di rotazione. Il modello del getto polare è stato quindi utilizzato in passato da diversi autori per determinare l'orientamento dell'asse di rotazione della cometa, e per verificare se l'asse di rotazione durante l'apparizione del 2021-22 fosse nelle posizioni previste secondo le coordinate del polo che erano state precedentemente pubblicate, gli angoli di posizione (PA) del getto polare sono stati accuratamente misurati, risultando che erano in un orientamento dell'asse di rotazione in AR = 206,1° e DEC = -5,0° (λ = 206.0°, β = 5.4°, con un'inclinazione sul piano orbitale della cometa di circa −24.4°).
Queste coordinate sono diverse da tutte quelle pubblicate da altri autori durante precedenti apparizioni, difatti il confronto delle misurazioni delle PA del getto effettuate da altri autori durante le precedenti apparizioni (1911-1932 e dal 1994 al 2008) con le ipotetiche PA calcolate secondo le nuove coordinate polari ha mostrato differenze significative, confermando così che l'asse della cometa sta attualmente indicando una posizione diversa. La mancanza di immagini adeguate dell'ultimo passaggio al perielio del 2015 non consente di chiarire se lo spostamento dell'asse di rotazione osservato nel 2021-22 sia avvenuto durante questa orbita o sia il risultato di una lenta deriva secolare o di una precessione.
L'analisi delle osservazioni effettuate dalla navicella spaziale Deep Space 1 (DS1) durante il sorvolo ravvicinato del 22 settembre 2001, ha confermato la presenza di una caratteristica polvere prominente, simile a un getto, emanata dal polo esposto esposto al Sole del nucleo, e quasi allineato con l'asse di rotazione. Si stima che l'asse di questo getto, e quindi l'asse di rotazione della cometa, punti a AR = 218° ± 2°, DEC = −12° ± 2°, gli studi pubblicati, hanno proposto che il gas supersonico e il flusso di polvere da geyser, che si sprigionano da una cavità sotterranea e accelerano attraverso uno stretto orifizio, possano essere responsabili di questo getto altamente collimato.
In occasione del recente passaggio vicino alla Terra, avvenuto a cavallo tra settembre 2021 e aprile 2022, un team italiano formato da astronomi professionisti e non, guidato dall’astrofilo Virginio Oldani (in foto) della Stazione astronomica di Sozzago, in provincia di Novara, ha raccolto numerose immagini riprese con vari telescopi, tra i quali lo Schmidt da 92 cm dell’Osservatorio astrofisico di Asiago. «Le analisi delle immagini», spiega Oldani, «focalizzate sulle misure con elevato grado di precisione dell’orientamento del jet primario, e di conseguenza dell’asse di rotazione, hanno permesso di stimare in maniera inequivocabile uno spostamento del polo nord dell’asse della 19P di circa 8 gradi rispetto alle misure effettuate nel 2001-2 e nel successivo passaggio del 2008-9. La modellizzazione della morfologia della chioma interna della cometa mediante un software appositamente sviluppato dal nostro team ha confermato la nuova posizione dell’asse».
LINK: '' Comet 19/P Borrelly in 2021–22: Change in the spin axis orientation versus previous apparitions ''. Virginio Oldani, Federico Manzini, Paolo Ochner, Andrea Reguitti, Luigi R. Bedin, Raoul Behrend, Jean Gabriel Bosch.
Parametri orbitali:
La cometa ha effettuato diversi passaggi moderatamente ravvicinati con Giove che ne hanno perturbato l'orbita nel corso dei secoli. L'ultimo incontro, previsto per il 14 maggio 2019, è avvenuto ad una distanza di 0,44 UA e ha causato una riduzione della distanza perielica e una riduzione del periodo orbitale. Si prevede che il nuovo valore della distanza al perielio sarà compreso tra le 1,35 e le 1,31 UA, mentre il nuovo valore del periodo orbitale tra i 6,83 ed i 6,57 anni.
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A cura di Andreotti Roberto.
Parametri orbitali:
La cometa ha effettuato diversi passaggi moderatamente ravvicinati con Giove che ne hanno perturbato l'orbita nel corso dei secoli. L'ultimo incontro, previsto per il 14 maggio 2019, è avvenuto ad una distanza di 0,44 UA e ha causato una riduzione della distanza perielica e una riduzione del periodo orbitale. Si prevede che il nuovo valore della distanza al perielio sarà compreso tra le 1,35 e le 1,31 UA, mentre il nuovo valore del periodo orbitale tra i 6,83 ed i 6,57 anni.
Caratteristiche orbitali | |
---|---|
Epoca 2015 | |
Afelio | 5,854 UA |
Perielio | 1,3489497 UA |
semiasse-maggiore | 3,6013319 UA |
Eccentricità | 0,6254303 |
Periodo orbitale | 6,83 anni |
Anomalia media | 358.29847° |
Inclinazione | 30,36809° |
Longitudine del nodo ascendente | 74.24751° |
Argomento del perielio | 351.91409° |
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A cura di Andreotti Roberto.
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