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Aggiornato il 06/01/2024
LE COMETE PERIODICHE
CAPITOLO 6
Introduzione:
In questo capitolo vi daremo un introduzione sulla composizione delle comete, poi seguirà l'elenco di 55 comete in ordine di numerazione, dalla 111P/Helin-Roman-Crockett, fino alla 165P/LINEAR 10.
Composizione delle comete:
Fino al 1970 le comete erano state osservate unicamente da Terra, fotografate o spettrografate.
Dopo quella data, invece, sono cominciate le prime osservazioni dallo spazio mediante l'uso di satelliti artificiali. La prima cometa analizzata in questo modo fu la Tago-Sato-Kosaka, indagata dal satellite OAO-2. La sua osservazione fu molto importante perché rivelò la presenza di una gigantesca nube di idrogeno che si estendeva attorno al nucleo fino ad una distanza di 1.700.000 Km.
Lo stesso fenomeno fu osservato poco tempo dopo sulla cometa Bennett, che si scoprì avere un involucro d'idrogeno di ben 10 milioni di Km di larghezza e di 14 milioni di Km di lunghezza.
Queste due osservazioni e le altre che seguirono dimostrarono come le comete siano in realtà molto più estese di quanto appare con la semplice osservazione visuale o al telescopio.
Grazie all'analisi spettroscopica iniziata nella seconda metà del secolo scorso sappiamo che il nucleo è costituito da ghiacci di CH4, NH3, H2O E C2N2 conglobati a materiale meteorico non volatilizzabile, quali silicati, metalli, ossidi e particelle di carbone.
Nella chioma sono presenti invece composti molecolari gassosi come : C2, CN, CH, NH, OH e altri. Nella coda sono state trovate molecole ionizzate di CO+ e N2+.
Nelle comete che si avvicinano molto al Sole, invece, compare spesso del sodio e altri metalli come il nickel e il ferro.
Il 4 luglio 2005 una parte della sonda statunitense Deep Impact colpì volontariamente la cometa 9P/Tempel, dopo un viaggio durato 7 mesi.
(in foto il momento dell'impatto).
Lo scopo di questa missione era quello di analizzare la composizione della cometa, e per fare ciò la sonda ha colpito il nucleo della cometa in modo da sollevare il maggior numero di materiale possibile. Subito dopo l'impatto i telescopi terrestri hanno analizzato la luce sprigionata dalla collisione, e hanno rilevato la presenza di acqua e di materiali organici come anidride carbonica, aldeide cianidrica, e composti più complessi come gli idrocarburi aromatici policiclici.
Nessuno si aspettava di trovare composti organici su una cometa, fondamentali per la nascita della vita. Successivamente il telescopio spaziale Spitzer ha rilevato minerali quali l'olivina e la calcite, ma anche argilla e carbonati, che si formano solo in presenza di acqua allo stato liquido.
Il nucleo della Halley, ad esempio, è stato osservato da soli 600 chilometri di distanza dalla sonda Giotto: si tratta di un blocco irregolare con dimensioni di circa 8 x 8 x 16 km.
Nella composizione chimica è predominante il ghiaccio d’acqua, insieme con quello di anidride carbonica, ed è ricoperta per il 90% da una crosta di materiali polimerici, che ne limitano fortemente l’albedo (cioè la capacità di riflettere la luce).
Di conseguenza, a elevate distanze la cometa è pressoché invisibile. Solo negli ultimi decenni, con l’impiego di CCD applicate a telescopi di grande apertura, si è riusciti ad osservare alcuni grandi nuclei cometari molto distanti dal Sole.
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111P/HELIN-ROMAN-CROCKETT
La Cometa Helin-Roman-Crockett, formalmente indicata 111P/Helin-Roman-Crockett, è una cometa periodica del sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete quasi-Hilda.
Per le sue dimensioni, si stima un diametro medio di circa 1,2 km.
Scoperta:
Il 5 gennaio 1989 è stato annunciato che Eleanor Helin aveva scoperto una cometa su lastre fotografiche ottenute da Ron Helin, Brian Roman e Randy Crockett con il telescopio Schmidt da 0,46 m al Palomar Observatory il 2,43 e 3,43 gennaio. La magnitudine è stata stimata in +15,5 in quest'ultima data e la cometa è stata descritta come "condensata con una chioma e una piccola coda a nord-ovest".
Storia osservativa:
Dopo l'acquisizione delle immagini ottenute dalla scoperta fino al 6 gennaio, Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato la prima orbita che è stata pubblicata il 7 gennaio e che ha ritenuto "estremamente incerta", era parabolica e indicava una data del perielio del 24 giugno 1988 e una distanza del perielio di 2,2 UA, ma ha aggiunto: "È almeno altrettanto probabile che l'oggetto sia una cometa distante di breve periodo con una [eccentricità] molto bassa".
La natura di breve periodo è stata confermata pochi giorni dopo, dopo che erano state fatte osservazioni fino all'11 gennaio, quando Marsden ha determinato la data del perielio come 30 giugno 1988, la distanza del perielio come 3,48 UA e il periodo orbitale come 8,20 anni. La grande distanza del perielio e il corto arco temporale rendevano comunque probabile che l'orbita fosse in qualche modo errata, difatti entro la fine di marzo, con oltre due mesi di osservazioni disponibili, l'orbita è stata nuovamente rivista, e la data del perielio risultante era il 9,9 settembre 1988 (poi affinata al 13 settembre 1988), la distanza del perielio era di 3,472 UA e il periodo orbitale era di 8,12 anni.
Diversi osservatori hanno stimato la luminosità intorno a +15 intorno a metà gennaio e questa è diventata la luminosità massima per questa apparizione. Sebbene la cometa stesse svanendo lentamente, le osservazioni sono comunque cessate l'8 maggio 1989.
La cometa è stata recuperata il 25,42 giugno 1993 ed è rimasta sotto osservazione fino al 28,50 febbraio 1998, con la data del perielio che era il 31,78 ottobre 1996, mentre la magnitudine totale massima era leggermente più luminosa di +19 all'inizio del 1997.
La cometa è passata 27 dicembre 2004 al perielio, ed è stata recuperata il 27,28 luglio 2001.
Da allora è stata sempre osservata per gran parte della sua orbita anche nei successivi ritorni al perielio del 30 gennaio 2013 e del 15 giugno 2021, seppur con magnitudini molto basse.
Parametri orbitali:
La cometa percorre un'orbita quasi circolare, caratterizzata da un periodo di circa 8,14 anni, da una distanza perielica di circa 3,5 UA e da una bassa inclinazione sul piano dell'eclittica, pari a circa 4°.
Kazuo Kinoshita ha calcolato che la cometa è transitata a 0,0117 UA da Giove nel 1976 e che l'incontrò sarà ripetuto nel 2071, quando i due corpi disteranno 0,0366 UA nel momento di massimo avvicinamento. Seiichi Yoshida ritiene che in queste occasioni la cometa sia catturata dall'attrazione gravitazionale di Giove e completi alcune rivoluzioni attorno al pianeta, prima di essere espulsa dal sistema gioviano su di un'orbita simile a quella posseduta precedentemente.
Tabelle con i dati orbitali dei vari passaggi osservati dalla sua scoperta, tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 3640 :
T = 1988 Sept.13.30302 TT Epoch = 1988 Aug. 27.0 TT Peri. = 10.21510 e = 0.1414062 Node = 92.00775 (2000.0) a = 4.0421158 AU Inc. = 4.23397 n'= 0.12128049 q = 3.4705355 AU P = 8.127 years T = 1996 Oct. 31.78654 TT Epoch = 1996 Nov. 13.0 TT Peri. = 10.13285 e = 0.1387093 Node = 91.98925 (2000.0) a = 4.0516084 AU Inc. = 4.23110 n'= 0.12085452 q = 3.4896127 AU P = 8.155 years T = 2004 Dec. 27.14713 TT Epoch = 2004 Dec. 21.0 TT Peri. = 10.56518 e = 0.1402625 Node = 91.93766 (2000.0) a = 4.0400478 AU Inc. = 4.23300 n'= 0.12137363 q = 3.4733806 AU P = 8.120 years
Epoch = 2013 Jan. 28.0 TT T = 2013 Jan. 30.63551 +/- 0.00186 (m.e.) TT Peri. = 3.37909 +/- 0.00042 Node = 89.79378 +/- 0.00031 (2000.0) Inc. = 4.22882 +/- 0.00003 q = 3.7042944 +/- 0.0000014 AU e = 0.1096227 +/- 0.0000005 a = 4.1603648 +/- 0.0000027 AU n' = 0.11614672 +/- 0.00000012 P = 8.486 +/- 0.0000081 years Y1 = -0.012 +/- 0.000 Y2 = -0.01002 +/- 0.00000
T = 2021 June 15.60847 TT Epoch = 2021 July 5.0 TT Peri. = 0.99416 e = 0.1060194 Node = 89.76604 (2000.0) a = 4.1473479 AU Inc. = 4.22690 n'= 0.11669396 q = 3.7076485 AU P = 8.446 years
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112P/URATA-NIIJIMA
La 112P/Urata-Niijima è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, la cui unica sua particolarità è di avere una MOID con il pianeta Giove di circa 0,3 UA e una ancor più piccola con Marte.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 1,8 km.
Scoperta:
La circolare IAU 4267 (3 novembre 1986) ha annunciato che Takeshi Niijima e Tsuneo Urata avevano scoperto un pianeta minore in rapido movimento su lastre fotografiche esposte il 30,58 ottobre 1986 con un riflettore da 0,30 mf / 5,8 a Ojima, e la magnitudine è stata stimata in +16, ed è stato denominato 1986 UD.
Il 5 novembre 1986 è stato annunciato che Tsutomo Seki (Geisei, Giappone) aveva osservato l'oggetto accorgendosi che era una cometa il 3 novembre e aveva notato ''una chioma molto debole e diffusa che circondava una condensazione centrale", per cui venne ri-denominata 1986o Urata-Niijima.
M. Lovas ha scoperto in modo indipendente l'oggetto a Piszkesteto il 4 novembre e l'ha descritto come un asteroide con ''una debole chioma asimmetrica".
A Brorfelde è stata trovata anche una fotografia di pre-scoperta del 29 ottobre 1986, dove ricevette la denominazione 1986 TD4.
Storia osservativa:
Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha pubblicato la prima orbita per questa cometa il 5 novembre 1986, usando le posizioni ottenute dal 30 ottobre al 4 novembre, ed ha determinato un'orbita parabolica con una data del perielio del 20 novembre 1986 e una distanza del perielio di 1,64 UA , ma dopo che la foto pre-scoperta è stata trovata, così come ulteriori osservazioni fino al 7 novembre, Marsden ha annunciato che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo, e la data del perielio risultante era il 23 novembre 1986, la distanza del perielio era di 1,44 UA e il periodo orbitale era di 6,42 anni, poi successivamente si è corretta la data al 22 novembre 1986.
Essendo già passata vicino sia al Sole che alla Terra, la cometa iniziò a svanire poco dopo la scoperta.
La cometa è stata recuperata da James V. Scotti (Kitt Peak, Arizona, USA) utilizzando il telescopio Spacewatch il 20,49 ottobre 1993.
Le posizioni precise indicavano che la previsione richiedeva una correzione di soli -0,24 giorni.
La cometa ha quindi mostrato una chioma di 11 secondi d'arco, che conteneva un nucleo di magnitudine +22,7, con una coda che si estendeva di 0,4 minuti d'arco verso PA 290-292 gradi.
Si era previsto che la cometa sarebbe arrivata al perielio il 4,38 marzo 2000, ed è stata recuperata l'8,61 settembre 1999 da P.L. Lamy e H.A. Weaver, mentre utilizzava il telescopio spaziale Hubble per un'indagine per determinare il raggio del nucleo di diverse comete, ed in questo caso, il raggio è stato dato come 0,90 chilometri.
Un recupero indipendente è stato effettuato il 13 novembre 1999, quando C. Hergenrother (Kitt Peak, Arizona, USA) ha indicato la magnitudo di +21,5.
In seguito è stata osservata ad ogni suo ritorno al perielio nelle seguenti date:
29 ottobre 2006 - 24 giugno 2013 - 7 febbraio 2020.
( Curva di luce del 2020, tratta dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
21 settembre 2036 - 3 aprile 2033 - 4 ottobre 2039 - 27 maggio 2046 - 7 febbraio 2053 -
21 ottobre 2059 - 5 luglio 2066 - 19 marzo 2073 - 16 novembre 2079 - 9 luglio 2086 -
10 gennaio 2093 - 16 luglio 2099 - 4 febbraio 2106.
Parametri orbitali:
Dal sito di Syuichi Nakano si riportano i dati orbitali dei vari passaggi osservati da dopo la scoperta, tratti dalla nota NK 3398 :
T = 1986 Nov. 22.93939 TT Epoch = 1986 Nov. 26.0 TT Peri. = 21.39397 e = 0.5891250 Node = 31.97329 (2000.0) a = 3.5271234 AU Inc. = 24.25631 n'= 0.14878978 q = 1.4492069 AU P = 6.624 years T = 1993 July 13.57384 TT Epoch = 1993 Aug. 1.0 TT Peri. = 21.48089 e = 0.5878663 Node = 31.91256 (2000.0) a = 3.5343923 AU Inc. = 24.21409 n'= 0.14833101 q = 1.4566421 AU P = 6.645 years T = 2000 Mar. 4.38835 TT Epoch = 2000 Feb. 26.0 TT Peri. = 21.45645 e = 0.5877740 Node = 31.94387 (2000.0) a = 3.5365611 AU Inc. = 24.20488 n'= 0.14819458 q = 1.4578624 AU P = 6.651 years T = 2006 Oct. 29.57867 TT Epoch = 2006 Nov. 1.0 TT Peri. = 21.44633 e = 0.5864899 Node = 31.92808 (2000.0) a = 3.5420956 AU Inc. = 24.16765 n'= 0.14784739 q = 1.4646923 AU P = 6.666 years
Epoch = 2013 July 7.0 TT T = 2013 June 24.31130 +/- 0.00029 (m.e.) TT Peri. = 21.45005 +/- 0.00011 Node = 31.92700 +/- 0.00002 (2000.0) Inc. = 24.20304 +/- 0.00001 q = 1.4553116 +/- 0.0000004 AU e = 0.5881238 +/- 0.0000001 a = 3.5333713 +/- 0.0000003 AU n' = 0.14839530 +/- 0.00000002 P = 6.642 +/- 0.0000010 years A1 = +0.000 +/- 0.010 A2 = +0.00639 +/- 0.00009
T = 2020 Feb. 7.96502 TT Epoch = 2020 Feb. 1.0 TT Peri. = 21.50014 e = 0.5897415 Node = 31.84993 (2000.0) a = 3.5261258 AU Inc. = 24.19086 n'= 0.14885292 q = 1.4466231 AU P = 6.621 years
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113P/SPITALER
La cometa Spitaler, formalmente 113P/Spitaler, è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 2,2 km.
Scoperta 1890:
È stata scoperta originariamente il 16 novembre 1890 da Rudolf Spitaler all'Osservatorio universitario di Vienna; in seguito gli astronomi non sono più riusciti a riosservarla per ben 14 passaggi al perielio, di conseguenza la cometa è stata considerata perduta, ma il 24 ottobre 1993, dopo oltre un secolo è stata riscoperta da James Vernon Scotti e da allora è stata osservata ad ogni successivo passaggio al perielio.
Storia osservativa:
La cometa era quasi perduta, perché era così debole che solo i grandi telescopi potevano vederla, e durante le notti successive alla scoperta, Spitaler e diversi importanti osservatori europei sono stati ostacolati dal maltempo. Si sperava che la cometa sarebbe stata confermata dagli osservatori statunitensi, ma il telegramma contenente l'annuncio dava una posizione di scoperta errata, tanto che stavano cercando in una parte diversa del cielo.
La mattina del 25 novembre, senza che vi fosse ancora alcuna conferma dell'esistenza della cometa, Spitaler fu accolto da cieli sereni poco prima dell'inizio del crepuscolo e iniziò a cercare la cometa, ed ha trovato un oggetto cometario a pochi gradi a nord-ovest della posizione della scoperta e ne ha stimato la posizione. Sfortunatamente, il crepuscolo mattutino ha rapidamente cancellato l'oggetto. Seguirono il chiaro di luna e il maltempo prima che Spitaler potesse nuovamente cercare la cometa.
Il 4 dicembre ha controllato la posizione dell'oggetto del 25 novembre e ha scoperto che era ancora lì. Questo oggetto non era la sua cometa del 17 novembre, ma una nebulosa. Spitaler iniziò a spazzare con il telescopio e presto trovò un oggetto che corrispondeva all'aspetto della sua cometa del 17 novembre. L'ha descritto come di circa magnitudine +13, con una chioma rotonda di 0,5 minuti d'arco e un nucleo distinto.
La cometa svanì durante il resto dell'apparizione del 1890-1891, allontanandosi sia dal Sole che dalla Terra, e fu osservata l'ultima volta il 4,77 febbraio 1891, quando Spitaler la vide con il rifrattore da 69 cm e la descrisse come abbastanza debole e diffusa. Spitaler ha cercato senza successo la cometa il 7 e 9 febbraio e il 6 e 7 marzo 1891.
La prima orbita è stata calcolata da G.M. Searle, che ha utilizzato le posizioni che abbracciano il periodo dal 17 novembre all'8 dicembre 1890 e ha determinato la data del perielio come 30,89 settembre 1890 e il periodo in 12,71 anni. Pochi giorni dopo, G. Rosmanith utilizzò posizioni che abbracciavano il periodo dal 17 novembre al 13 dicembre e determinò la data del perielio come 26,97 ottobre 1890 e il periodo di 6,4 anni. Orbite aggiuntive sono state calcolate da Spitaler, Searle, J.F. Tennant e John R. Hind.
La successiva apparizione era prevista nel 1897 e, nel 1896, Spitaler predisse che sarebbe passata al perielio il 12,74 marzo 1897. La cometa non è stata recuperata e, infatti, è rimasta persa per oltre un secolo.
La cometa è stata accidentalmente riscoperta da James Vernon Scotti (Spacewatch, Kitt Peak Observatory, Arizona, USA) il 24,30 ottobre 1993, che ha dato la magnitudine totale come +17,2 e la magnitudine nucleare come +19,6, ed ha anche notato una chioma lunga 18 secondi d'arco e una coda che si estendeva per 0,76 minuti d'arco in PA 234°.
Scotti ha suggerito che questa fosse la cometa di Spitaler e Brian G. Marsden è stato in grado di collegare approssimativamente le apparizioni del 1890 e del 28 gennaio 1994.
È interessante notare che, qualche tempo dopo la riscoperta di questa cometa, un'immagine diffusa e trascinata, che mostrava una coda, è stata trovata su una lastra esposta durante il secondo Palomar Sky Survey, il 30 settembre 1986, che riguardava il precedente passaggio al perielio del 26 dicembre 1986.
Il successivo passaggio al perielio osservato c'è stato il 25 febbraio 2001, ed al massimo la magnitudine era di circa +18, ed è stato simile al seguente del 23 marzo 2008.
Il passaggio al perielio del 23 aprile 2015, è stato ancora più sfavorevole con una luminosità massima di circa +19 mag.
Mentre il passaggio al perielio del 1 giugno 2022, è attualmente in corso di osservazione e la luminosità massima potrebbe arrivare fino a circa +17 mag.
LINK: ''113P da Seiichi Yoshida''.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, ci saranno nelle seguenti date:
7 luglio 2029 - 16 agosto 2036 - 19 settembre 2043 - 28 ottobre 2050 - 28 febbraio 2058 -
18 settembre 2065 - 4 aprile 2073 - 24 settembre 2080 - 1 marzo 2088 - 1 agosto 2095 -
3 gennaio 2103.
Parametri orbitali:
Dal sito di Syuichi Nakano, vi riportiamo i dati orbitali dei vari passaggi al perielio osservati, tratti dalla nota NK 3943 :
T = 1986 Dec. 26.56045 TT Epoch = 1987 Jan. 5.0 TT Peri. = 50.03614 e = 0.4239547 Node = 14.59846 (2000.0) a = 3.6838190 AU Inc. = 5.78493 n'= 0.13939803 q = 2.1220468 AU P = 7.070 years T = 1994 Jan. 28.25412 TT Epoch = 1994 Feb. 17.0 TT Peri. = 50.19408 e = 0.4222550 Node = 14.52679 (2000.0) a = 3.6925319 AU Inc. = 5.77700 n'= 0.13890494 q = 2.1333418 AU P = 7.096 years T = 2001 Feb. 25.87172 TT Epoch = 2001 Feb. 20.0 TT Peri. = 50.06249 e = 0.4235444 Node = 14.52544 (2000.0) a = 3.6902561 AU Inc. = 5.77673 n'= 0.13903345 q = 2.1272687 AU P = 7.089 years T = 2008 Mar. 23.42326 TT Epoch = 2008 Apr. 4.0 TT Peri. = 49.85179 e = 0.4230409 Node = 14.47332 (2000.0) a = 3.6891717 AU Inc. = 5.77551 n'= 0.13909476 q = 2.1285013 AU P = 7.086 years
Epoch = 2015 Apr. 8.0 TT T = 2015 Apr. 23.74330 +/- 0.00059 (m.e.) TT Peri. = 50.01816 +/- 0.00015 Node = 14.38677 +/- 0.00006 (2000.0) Inc. = 5.77617 +/- 0.00001 q = 2.1188457 +/- 0.0000007 AU e = 0.4244940 +/- 0.0000002 a = 3.6817095 +/- 0.0000017 AU n' = 0.13951786 +/- 0.00000010 P = 7.064 +/- 0.0000049 years A1 = +0.108 +/- 0.025 A2 = -0.00206 +/- 0.00024
T = 2022 June 1.43189 TT Epoch = 2022 May 21.0 TT Peri. = 115.51730 e = 0.4197049 Node = 306.67123 (2000.0) a = 3.6907667 AU Inc. = 5.28988 n'= 0.13900460 q = 2.1417337 AU P = 7.090 years
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114P/WISEMAN-SKIFF
La 114P/Wiseman-Skiff è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 1,56 km.
la piccola MOID con l'orbita di Marte permette di dare origine ad uno sciame meteorico, denominato Cefeidi di Marte.
Scoperta:
Questa cometa è stata trovata nel gennaio 1987 da Jennifer Wiseman su due lastre fotografiche esposte il 28,29 e 28,34 dicembre 1986 da Brian Skiff presso la stazione Anderson Mesa dell'Osservatorio Lowell, con la magnitudine che è stata stimata in +14.
Skiff e Wiseman sono stati in grado di confermare la cometa il 19 gennaio 1987, quando la cometa era svanita alla magnitudine +14,5 , in entrambe le occasioni la cometa è apparsa diffusa con una forte condensazione.
Storia osservativa:
La prima orbita preliminare è stata calcolata e pubblicata da Brian G. Marsden il 21 gennaio 1987, utilizzando 6 posizioni ottenute durante il periodo dal 28 dicembre al 21 gennaio e ha indicato che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo, ne ha determinato la data del perielio per il 22,76 novembre 1986, la distanza del perielio in 1,506 UA e il periodo orbitale di 6,53 anni. Marsden ha detto che l'orbita indicava che la cometa è passata a circa 0,25 UA da Giove nel 1984. Con quasi un mese di osservazioni, questa orbita era solo leggermente diversa dalle orbite successive calcolate con diversi mesi di osservazioni.
La cometa è stata tenuta sotto osservazione fino al 25,17 maggio 1987 quando Tom Gehrels e James Vernon Scotti (Steward Observatory, Arizona, USA) hanno ottenuto un'immagine di magnitudine +19,4 con il telescopio Spacewatch da 0,91 m.
Syuichi Nakano predisse che la cometa sarebbe arrivata al perielio il 4,39 giugno 1993. B. Schmidt ha ottenuto tre immagini CCD con il Multiple-Mirror Telescope sul monte Hopkins il 2 febbraio 1993, che hanno rivelato immagini deboli "sospette", e sfortunatamente, le immagini non erano abbastanza certe per stabilire che fosse stata effettuata un recupero.
Nessun altro tentativo riuscito è stato fatto fino a quando James Vernon Scotti ha annunciato di aver recuperato la cometa sulle immagini di Spacewatch esposte il 16 dicembre 1993, e la magnitudine era allora +20,8 e Scotti ha detto che la chioma aveva un diametro di 13 secondi d'arco, inoltre, la condensazione nucleare aveva una magnitudine di +22,6 e una debole coda si estendeva per 0,34 minuti d'arco verso PA 286°. Scotti ha successivamente trovato la cometa su una singola immagine CCD ottenuta con Spacewatch. Le posizioni hanno confermato che il debole oggetto rilevato da Schmidt a febbraio era la cometa. Le posizioni indicavano che la previsione di Nakano richiedeva una correzione di soli -0,08 giorni. Durante questa apparizione non sono state ottenute ulteriori osservazioni.
La cometa ha poi superato il perielio il 11,37 gennaio 2000, ed è stata recuperata dagli astronomi al Kitt Peak il 13,48 settembre 1999, con la magnitudine totale della cometa che ha superato +13 nel novembre del 1999. L'osservazione finale è stata ottenuta anche a Kitt Peak il 1,16 maggio 2000.
Il 13 settembre 2006 è stato un ritorno al perielio che al suo massimo la cometa ha registrato una magnitudine di circa +16,5.
Nel ritorno al perielio del 13 maggio 2013, come il precedente al massimo era +16,5 mag.
Molto più favorevole è stato il ritorno al perielio del 14 gennaio 2020 con tante osservazioni che al massimo hanno registrato una luminosità di circa +14,8 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
15 settembre 2026 - 3 maggio 2033 - 14 dicembre 2039 - il 27 giugno 2043 passerà a 0,2081 UA da Giove, il perielio passerà da 1,55 a 1,76 UA - 10 maggio 2046 - 9 giugno 2053 - 7 luglio 2060 -
8 settembre 2074 - il passaggio a 0,1785 UA da Giove, del 25 febbraio 2079 abbasserà il perielio a circa 1,29 - 17 giugno 2081 - 17 ottobre 2087 - nuovo passaggio a 0.5383 UA da Giove del 26 febbraio 2090, riporterà il perielio a circa 1,45 UA - 23 aprile 2094 - 15 dicembre 2100 -
11 agosto 2107.
Parametri orbitali:
Questa cometa nel corso del XXI secolo sperimenterà diversi incontri ravvicinati con Giove che renderanno la suo orbita un po' caotica.
114P/Wiseman-Skiff
da 397 osservazioni 1993 Feb 2-2019 Ago 23, residuo medio 0".67.
parameteri non-gravitazionali A1= +0.16, A2= -0.0010.
Epoca = 2020 Feb 1.0 TT JDT = 2458880.5
T = 2020 gen 14.0888940353 TT +/- 0.0002783725
Peri. = 172.8154772928 +/- 0.0001040275
Nodo = 271.0597487604 (2000.0) +/- 0.0000257126
Incl. = 18.2723307751 +/- 0.0000108233
q = 1.5793988104 UA +/- 0.0000005315
e = 0.5547853128 +/- 0.0000001350
A1 = 0.1593966574 +/- 0.0093176889
A2 = -0.0009586074 +/- 0.0000968327
a = 3.5474993428 UA +/- 0.0000004530
n = 0.1475097029 +/- 0.0000000283
P = 6.6816463529 anni +/- 0.0000012799
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115P/MAURY
La 115P/Maury è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 2,22 km.
Scoperta:
L'astronomo francese Alain Maury ha scoperto questa cometa su esposizioni fotografiche ottenute con il telescopio Schmidt da 1,2 m all'Osservatorio di monte Palomar (California, USA) da J. Schombert il 16 e 17 agosto 1985. L'ha descritta come diffusa, con una condensazione e una coda corta, e la magnitudine totale è stata data come +16.
Storia osservativa:
Con l'annuncio della cometa per la prima volta il 6 settembre 1985, circa tre settimane dopo l'ottenimento delle fotografie, la conferma è arrivata rapidamente da altri osservatori all'Osservatorio di Palomar. S. Singer-Brewster, D. Schneeberger e M. Gallup hanno trovato la scia di 15a magnitudine della cometa su una lastra esposta con il telescopio Schmidt da 0,46 m il 20 agosto 1985.
Nel frattempo, R. Windhorst ha trovato un'immagine di magnitudine +16 su un lastra esposta con il telescopio Schmidt da 1,2 m il 23 agosto.
In risposta all'annuncio iniziale della cometa, il 13 settembre sono state annunciate diverse conferme. Queste sono arrivate da J. Gibson (Osservatorio Palomar), che ha utilizzato il riflettore da 1,5 m e un CCD per rilevare la cometa il 7 e 8 settembre, e da G. Schwartz e C.-Y. Shao (Oak Ridge Observatory), che ha rilevato la cometa il 12 settembre. La cometa è stata seguita fino al 7 gennaio 1986,
Utilizzando le immagini fotografiche ottenute dal 16 al 23 agosto, Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato un'orbita ellittica che è stata pubblicata per la prima volta il 9 settembre, tale orbita indicava una data del perielio del 13 giugno 1985, una distanza del perielio di 2,02 AU e un periodo orbitale di 8,56 anni, ma dopo l'acquisizione delle immagini di settembre da Palomar e Oak Ridge, Marsden ha rideterminato l'orbita e ha derivato una data del perielio dell'8,6 giugno 1985, una distanza del perielio di 2,014 UA e un periodo orbitale di 8,835 anni. L'orbita calcolata dopo che le osservazioni erano state ottenute a gennaio indicava solo lievi correzioni.
James Vernon Scotti (Steward Observatory, Arizona, USA) ha rilevato la cometa con un telescopio da 0,91 m il 3 e 4 maggio 1994, con le magnitudini sono state date da +17,7 a +17,9 e si diceva che la cometa mostrasse una chioma di 9 secondi d'arco e una coda lunga 0,25 minuti d'arco che si estendeva verso ovest. Le posizioni precise indicavano la previsione richiedeva una correzione di -0,52 giorni, con il perielio avvenuto il 18 marzo 1984. La cometa è stata tenuta sotto osservazione fino al 25 ottobre 1994, quando è stata vista all'Osservatorio Kuma Kogen in Giappone.
La cometa è stata anche rilevata vicino al suo afelio dagli astronomi all'osservatorio di Mauna Kea (Hawaii, USA) il 30,53 dicembre 1997, facendo di essa una cometa osservabile per tutta la sua orbita.
La cometa ha superato il perielio il 23 dicembre 2002, ed è stata formalmente recuperata il 12 maggio 2002 all'Osservatorio di Kuma Kogen in Giappone, ed ha raggiunto una luminosità massima di circa +18 mag.
Il ritorno del 6 ottobre 2011, fu più favorevole e con molte osservazioni eseguite, al suo massimo la cometa ha raggiunto una magnitudine di circa +14,8.
Anche il più recente passaggio al perielio del 29 luglio 2020, è stato molto favorevole, e la cometa ha raggiunto, nei pressi del perielio, la magnitudine massima di circa +14,5.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
18 maggio 2029 - 31 dicembre 2037 - 9 agosto 2046 - 3 marzo 2055 - 25 ottobre 2063 - ecc.
Parametri orbitali:
115P/Maury
da 663 osservazioni 1985 Set 7-2011 Dic 16, residuo medio 0".68.
parametri non-gravitazionali A1= +0.67, A2= -0.0283.
Epoca = 2011 Ott 6.0 TT JDT = 2455840.5
T = 2011 Ott 6.9457013567 TT +/- 0.0001485501
Peri. = 120.0630181651 +/- 0.0000722877
Nodo = 176.6028985473 (2000.0) +/- 0.0000573834
Incl. = 11.7061238818 +/- 0.0000140311
q = 2.0350562326 UA +/- 0.0000006814
e = 0.5209602451 +/- 0.0000002079
A1 = 0.6749470087 +/- 0.0213939499
A2 = -0.0282937969 +/- 0.0007169714
a = 4.2481990522 UA +/- 0.0000005481
n = 0.1125632924 +/- 0.0000000218
P = 8.7560309209 anni +/- 0.0000016945
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116P/WILD 4
La cometa Wild 4, formalmente 116P/Wild, è una cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete gioviane.
Scoperta:
La cometa fu scoperta dall'astronomo Paul Wild , dell'Istituto di Astronomia, dell'Università di Berna, in Svizzera, il 21,98 gennaio 1990 nella posizione di AR= 9h 34m 31.69s, DEC= +20° 39' 39.5" (1950.0). Descrisse la cometa come fortemente condensata, con una magnitudine di +13,5 / +14,0 , e c'era una coda a forma di ventaglio che si estendeva per circa un minuto d'arco verso nord-ovest.
Storia osservativa:
Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha annunciato sulla circolare IAU 4956 (datata 31 gennaio 1990) che l'orbita della cometa era di breve periodo, e utilizzando 15 posizioni ottenute durante il periodo dal 21 al 26 gennaio 1990, ha determinato la data del perielio per il 4 luglio 1990, la distanza del perielio a 1,950 UA e il periodo orbitale in 6,25 anni.
Un'orbita successivamente rivista da Wild, con una data del perielio del 2 luglio 1990, ha indicato che la cometa è passata vicino a Giove nel luglio 1987. Il risultato è stato il cambio del semiasse maggiore da 4,6 a 3,4 e l'eccentricità che è cambiata da 0,17 a 0,41.
La magnitudine massima della cometa è stata costantemente stimata in circa +12, a causa della grande distanza del perielio, questo valore è rimasto praticamente invariato da circa la fine di febbraio fino alla fine di aprile 1990.
La seconda apparizione della cometa iniziò il 9,4 novembre 1994, quando fu recuperata da James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA). L'immagine della cometa era quindi indistinguibile da quella di una stella e Scotti ne stimò la magnitudine in +20,4 / +20,7.
La posizione indicava che l'orbita prevista necessitava di una correzione di -0,3 giorni.
La cometa si è costantemente illuminata mentre si avvicinava alla data del perielio del 31 agosto 1996. All'inizio del 1996 era già più luminosa della magnitudine +13, ed in estate aveva raggiunto una luminosità massima di +12, per poi iniziare a sbiadire lentamente.
La cometa ha raggiunto un allungamento solare minimo di soli 40' il 30 ottobre.
La cometa ha poi superato il perielio il 21 gennaio 2003 ed è arrivata entro 1,29 UA dalla Terra durante i primi giorni di maggio 2003. La cometa è stata più luminosa durante il periodo da aprile all'inizio di giugno, quando la magnitudine totale era tipicamente stimata nell'intervallo di +11,5 a +12, e la chioma era quindi di 1-1,5 minuti d'arco.
Tutti i successivi passaggi al perielio sono stati ben osservati, nel ritorno del 18 luglio 2009, al massimo è quasi arrivata a circa +10 mag, il perielio dell'11 gennaio 2016 invece ha visto una magnitudine massima di circa +12, infine l'osservazione in corso del perielio del 16 luglio 2022, anch'essa ha già visto un massimo di luminosità, tra febbraio e marzo, di circa +12 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
16 gennaio 2029 - 18 luglio 2035 - 20 gennaio 2042 - Il 4 novembre 2042 la cometa passerà a circa 0,029 UA (4.300.000 km) da Cerere - 13 luglio 2048 - 5 gennaio 2055 - seguiranno almeno 3 passaggi ravvicinati a Giove nei 25 anni successivi che renderanno particolarmente caotica l'orbita di questa cometa.
Parametri orbitali:
Dati attuali, all'incirca validi fino al perielio del 2055 :
116P/Wild
da 2453 osservazioni 2007 Ott 16-2016 Ott 11, residuo medio 0".51.
parametri non-gravitazionali A1= +0.85, A2= -0.6180, A3= +0.83.
Epoca = 2016 gen 13.0 TT JDT = 2457400.5
T = 2016 gen 11.5480390813 TT +/- 0.0001550332
Peri. = 173.3179859995 +/- 0.0001104670
Nodo = 20.9914096921 (2000.0) +/- 0.0000986871
Incl. = 3.6078190249 +/- 0.0000050768
q = 2.1870950862 UA +/- 0.0000003494
e = 0.3724296437 +/- 0.0000003460
A1 = 0.8517462531 +/- 0.0223563303
A2 = -0.6179961992 +/- 0.0121387442
A3 = 0.8301040164 +/- 0.0099360190
a = 3.4850197498 UA +/- 0.0000005740
n = 0.1514942706 +/- 0.0000000374
P = 6.5059072177 anni +/- 0.0000016074
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117P/HELIN-ROMAN-ALU 1
La Cometa Helin-Roman-Alu 1, formalmente 117P/Helin-Roman-Alu, è una cometa periodica che fa parte del gruppo di comete appartenenti alla famiglia dinamica delle comete quasi-Hilda, che è un sottogruppo della famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 9 km.
Scoperta:
Gli astronomi Eleanor F. Helin, Brian P. Roman e Jeff Alu (Osservatorio Palomar, California, USA) hanno scoperto questa cometa su immagini ottenute con il telescopio Schmidt da 0,46 m il 2,42 e 2,44 ottobre 1989, e lanno descritta come diffusa con una certa condensazione e ne hanno stimato la magnitudine come +17,5. La cometa è stata poi confermata il 5 e 6 ottobre 1989.
Storia osservativa:
Utilizzando le prime cinque posizioni dal 2 al 6 ottobre, Daniel W.E. Green del Central Bureau for Astronomical Telegrams ha calcolato e pubblicato un'orbita parabolica il 6 ottobre indicando una data del perielio del 20 aprile 1989, una distanza del perielio di 2,22 UA e un'inclinazione di 6,5 gradi, ma ha anche aggiunto che era probabile che si trattasse di una cometa di breve periodo.
Il 13 ottobre 1989, l'Ufficio centrale ha annunciato che Helin aveva trovato due immagini di prescoperta del 7,44 e 8,41 settembre 1989, con la magnitudine della cometa che è stata stimata in +16,5 e c'era una leggera coda si estendeva verso ovest-sudovest.
Le immagini pre-scoperta, così come le immagini acquisite altrove fino al 10 ottobre, hanno consentito a Green di confermare che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo, difatti l'orbita ellittica indicava che il perielio si era effettivamente verificato l'8 novembre 1987, con la distanza del perielio era di 3,67 UA e il periodo orbitale era di 9,64 anni. Green ha aggiunto che questa orbita era ancora alquanto indeterminata. Alla fine, si è scoperto che la data del perielio era il 12 ottobre 1987 e il periodo orbitale era di 9,50 anni.
Alla fine, le immagini pre-scoperta sono state trovate dal 10,40 - 10,83 - 12,39 agosto 1988, quando è stato fotografato con lo Schmidt da 0,46 m al monte Palomar.
La cometa è stata seguita solo fino all'1,15 dicembre 1989, quando gli astronomi di Palomar l'hanno fotografata con il telescopio da 1,5 m e hanno stimato la magnitudine di +17,5.
James Vernon Scotti (Steward Observatory, Kitt Peak, USA) ha rilevato la cometa con un telescopio da 0,91 m il 24.34 gennaio 1993, quando era vicina all'afelio, e la magnitudine è stata data come +21,2 e mentre era quindi a 5,25 AU dal Sole, questo ha mostrato che la cometa era visibile per tutta la sua orbita.
Quindi sempre osservabile è passata al perielio il 19 dicembre 2005 - 27 marzo 2014 - 7 luglio 2022.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, così come i dati orbitali riportati qui sotto, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
26 novembre 2030 - 24 maggio 2039 - 8 dicembre 2047 - 30 maggio 2056 - 22 settembre 2064.
Parametri orbitali:
117P/Helin-Roman-Alu
da 4119 osservazioni 1988 Ago 12-2018 Mar 10, residuo medio 0".69.
parametri non-gravitazionali A1= +0.08, A2= +0.0073.
Epoca = 2022 giu 30.0 TT JDT = 2459760.5
T = 2022 lug 7.7799677110 TT +/- 0.0003300675
Peri. = 222.9456423379 +/- 0.0000193636
Nodo = 58.8419010457 (2000.0) +/- 0.0000202768
Incl. = 8.7039639520 +/- 0.0000040864
q = 3.0396227495 UA +/- 0.0000005342
e = 0.2554828574 +/- 0.0000001026
A1 = 0.0800130005 +/- 0.0003365142
A2 = 0.0073061119 +/- 0.0000408699
a = 4.0826766442 UA +/- 0.0000002233
n = 0.1194776295 +/- 0.0000000098
P = 8.2493071940 anni +/- 0.0000006767
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118P/SHOEMAKER-LEVY 4
La cometa Shoemaker-Levy 4, formalmente 118P/Shoemaker-Levy, è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
La cometa è la quarta cometa periodica delle nove scoperte dal terzetto Eugene M. Shoemaker, Carolyn Jean Spellmann Shoemaker e David H. Levy.
(il terzetto ha scoperto anche altre quattro comete non periodiche).
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 4,8 km.
Scoperta:
Gli astronomi Carolyn Jean Spellmann Shoemaker, Eugene M. Shoemaker e David H. Levy (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) hanno scoperto questa cometa nella costellazione della Vergine su pellicole fotografiche esposte il 9,46 febbraio 1991 con il telescopio Schmidt da 0,46 m, ed è stata descritta come diffusa e di magnitudine +17, inoltre c'era anche una coda corta che si estendeva verso ovest.
Storia osservativa:
Daniel W.E. Green ha pubblicato la prima orbita parabolica per questa cometa il 13 febbraio 1991, utilizzando le posizioni ottenute al monte Palomar e altri osservatori, indicava una data del perielio dell'8 ottobre 1990, ma dopo l'arrivo di ulteriori osservazioni durante le due settimane successive, la cometa fu ufficialmente annunciata come una cometa di breve periodo il 26 febbraio, con Brian G. Marsden che aveva calcolato un'orbita ellittica con un data del perielio del 19 luglio 1990 e un periodo orbitale di 6,82 anni, poi affinata al 14 luglio 1990.
Con la cometa, che superò il perielio sette mesi prima della scoperta, è andata svanendo costantemente dopo febbraio, e l'osservazione finale è stata ottenuta il 19 aprile 1991 all'Osservatorio di Oak Ridge. Poco dopo un'orbita rivista indicò un periodo di 6,53 anni.
Syuichi Nakano predisse che la cometa sarebbe arrivata al perielio il 12 gennaio 1997, e la previsione permise a James Vernon Scotti di recuperare la cometa il 22,45 giugno 1995, utilizzando il telescopio Spacewatch da 0,9 m a Kitt Peak. La cometa è stata descritta come stellare con una magnitudine di +21,9. La posizione rilevata da Scotti indicava che la data del perielio prevista era errata solo di 0,6 giorni. L'apparizione del 1997 è stata piuttosto favorevole poiché la cometa è diventata più luminosa della magnitudine +13 dal novembre 1996 al marzo 1997.
( Curva di luce del 1997, dal sito di Seiichi Yoshida ).
Nel passaggio intorno al perielio del 16 luglio 2003, si è registrato uno sfogo un anno dopo che ha aumentato la sua luminosità di circa 2 magnitudini, arrivando fino a circa +14,5 mag.
Al passaggio al perielio del 16 giugno 2016, si è registrata una luminosità massima di circa +15,5 mag.
Le osservazioni del passaggio al perielio del 24 novembre 2022 sono attualmente già in corso e si ritiene che sarà un'osservazione favorevole con la luminosità che al suo massimo potrebbe arrivare fino a +11 mag.
Passaggi futuri:
I prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
11 gennaio 2029 - 13 maggio 2035 - 19 ottobre 2041 - 31 marzo 2048 - 28 settembre 2054 -
23 marzo 2061 - 18 settembre 2067 - 15 marzo 2074 - 30 agosto 2080 - 18 febbraio 2087 -
21 luglio 2093 - 1 dicembre 2099 - 23 luglio 2106.
Parametri orbitali:
Dati dal sito di Syuichi Yoshida, dalla nota NK 3971 :
T = 2003 July 16.78813 TT Epoch = 2003 July 20.0 TT Peri. = 302.09269 e = 0.4221885 Node = 152.03851 (2000.0) a = 3.4804536 AU Inc. = 8.48212 n'= 0.15179249 q = 2.0110463 AU P = 6.493 years T = 2010 Jan. 2.30492 TT Epoch = 2010 Jan. 4.0 TT Peri. = 302.14335 e = 0.4273477 Node = 151.80691 (2000.0) a = 3.4644287 AU Inc. = 8.50930 n'= 0.15284690 q = 1.9839131 AU P = 6.448 years
Epoch = 2016 June 21.0 TT T = 2016 June 16.96584 +/- 0.00018 (m.e.) TT Peri. = 302.33629 +/- 0.00005 Node = 151.72675 +/- 0.00003 (2000.0) Inc. = 8.51426 +/- 0.00000 q = 1.9800551 +/- 0.0000003 AU e = 0.4280951 +/- 0.0000001 a = 3.4622104 +/- 0.0000007 AU n' = 0.15299382 +/- 0.00000005 P = 6.442 +/- 0.0000020 years A1 = +0.746 +/- 0.011 A2 = -0.14974 +/- 0.00029
T = 2022 Nov. 24.31995 TT Epoch = 2022 Dec. 7.0 TT Peri. = 314.83440 e = 0.4534083 Node = 142.09520 (2000.0) a = 3.3461931 AU Inc. = 10.09200 n'= 0.16101917 q = 1.8290012 AU P = 6.121 years
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119P/PARKER-HARTLEY
La 119P/Parker-Hartley è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, nel sottogruppo delle Quasi-Hilda.
Scoperta:
Gli astronomi Quentin A. Parker e Malcolm Hartley (Siding Spring Observatory, Australia) hanno scoperto immagini di questa cometa su una lastra fotografica scattata da Parker il 2,54 marzo 1989 con il telescopio Schmidt del Regno Unito da 1,2 m. La cometa è apparsa come un oggetto condensato di magnitudine +16,5 e ha mostrato una coda che si estendeva per sei minuti d'arco verso PA 295 gradi.
Storia osservativa:
Poco dopo l'annuncio della cometa, R. H. McNaught (Siding Spring) ha trovato una scia debole e diffusa su una fotografia esposta da Parker l'11,63 di febbraio 1989, e poco tempo dopo, McNaught ha dimostrato che gli oggetti di febbraio e marzo erano la stessa cometa.
Ci si rese presto conto che questa cometa aveva superato il perielio quasi due anni prima della sua scoperta e gli astronomi iniziarono a cercare altre immagini della cometa.
Il 7 marzo è stato annunciato che Syuichi Nakano aveva identificato il pianeta minore 1986 TF con la cometa. Antonin Mrkos (Klet) e P. Jensen (Brorfelde) avevano entrambi segnalato questo come un pianeta minore ed era stata determinata un'orbita che indicava che si trattava di un pianeta minore di classe Hilda. Le nuove osservazioni hanno permesso una determinazione molto precisa dell'orbita a soli 5 giorni dalla sua scoperta iniziale. Jensen ha riesaminato le sue immagini del 1986 TF e ha scoperto che erano leggermente diffuse rispetto ad altri pianeti minori sulla stessa lastra fotografica.
McNaught ha calcolato la prima orbita di questa cometa poco dopo aver trovato l'immagine precedente alla scoperta di febbraio. Questa orbita indicava che la cometa era una cometa di breve periodo, con la data del perielio che è stata determinata per il 26 maggio 1987, la distanza del perielio era di 3,09 UA e il periodo orbitale era di 8,33 anni.
Dopo aver collegato la cometa al "pianeta minore" 1986 TF, Nakano ha calcolato un'orbita molto precisa che ha dato la data del perielio come 15,6 agosto 1987 (rivista poi al 16 agosto 1987), con la distanza del perielio di 3,025 UA, e il periodo orbitale in 8,885 anni.
Nakano ha anche rivelato che la cometa aveva superato Giove a 0,17 UA nel 1984 e che precedentemente aveva una distanza del perielio di 4,4 UA.
La cometa è stata recuperata da James Veernon Scotti (progamma Spacewatch, Arizona, USA) il 23,43 giugno 1995. La posizione precisa indicava che il perielio previsto necessitava di una correzione di soli +0,7 giorni, e cioè il 24 giugno 1996. Il nucleo della cometa era allora di magnitudine +20,5, mentre la magnitudine totale era di +19,2 , e la chioma era lunga sette secondi d'arco ed aveva una coda che si estendeva per 0,88 minuti d'arco verso PA 247 gradi.
La cometa è poi passata al perielio il 24 giugno 1996, anche in questo caso recuperata da Scotti, ed al suo massimo ha raggiunto una magnitudine di circa +15,5 , stessa luminosità raggiunta anche nei passaggi successivi del 24 maggio 2005, e del 2 aprile 2014.
Il successivo passaggio al perielio del 11 agosto 2022 è attualmente in corso, e si prevede che ad inizio del 2023 la sua luminosità possa raggiungere una magnitudine di circa +15, grazie anche al fatto che un incontro con Giove il 24 agosto 2019 a 0,1745 UA, ha ridotto il perielio da 3,03 a 2,32 UA, ed il periodo da 8,85 a 7,42 anni.
Passaggi futuri:
I prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
20 gennaio 2030 - 25 giugno 2037 - 12 novembre 2044 - 4 aprile 2052 - 28 agosto 2059 -
5 febbraio 2067 - 21 luglio 2074 - Il 28 giugno 2078 passerà di nuovo vicino a Giove a 0,2443 UA, che ne mofificherà di nuovo i parametri portando il perielio da 2,23 a 3,41 UA con un orbita un po' più circolare ed un periodo che passerà da 7,43 a 9,15 anni.
Gli altri perieli avverranno il 4 luglio 2082 - 19 agosto 2091 - 31 ottobre 2100 - 3 gennaio 2110.
Parametri orbitali:
Dati dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 3718 :
T = 2022 Aug. 11.98140 TT Epoch = 2022 Aug. 9.0 TT Peri. = 322.05740 e = 0.3881475 Node = 104.56912 (2000.0) a = 3.8040315 AU Inc. = 7.39394 n'= 0.13284277 q = 2.3275062 AU P = 7.419 years
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120P/MUELLER 1
La 120P/Mueller è una debole cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Per la sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 3 km.
Scoperta:
L'astronoma Jean Mueller (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) ha scoperto questa cometa su lastre fotografiche esposte il 18,27 ottobre 1987 durante il secondo Palomar Sky Survey.
La foto è stata ottenuta con il telescopio Schmidt da 1,22 m e indicava che la cometa aveva circa magnitudine +17. La conferma è stata ottenuta da N. Reid e Mueller il 19,30 ottobre.
Mueller ha descritto la cometa come diffusa con condensazione, e c'era una coda che si estendeva per 20-30 secondi d'arco verso sud-sudovest.
Storia osservativa:
La prima orbita è stata pubblicata da Daniel W.E. Green il 27 ottobre 1987, utilizzando 6 posizioni ottenute nel periodo dal 18 al 24 ottobre e ha indicato che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo, determinandone la data del perielio per il 18,32 ottobre 1987, la distanza del perielio come 2,707 UA e il periodo orbitale come 8,21 anni (data corretta poi al 4 dicembre 1987).
La cometa ha continuato a svanire all'inizio del 1988, ed è stata rilevata l'ultima volta dagli osservatori di Spacewatch al Kitt Peak il 17 febbraio 1988.
La volta successiva era attesa al perielio nell'aprile 1996, e James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) l'ha recuperata il 30,44 luglio 1995 ed era debolmente luminosa ad una magnitudine di +22.2 , ed ha notato che l'immagine era leggermente diffusa ed era vicina al limite di esposizione. Le posizioni precise indicavano che la previsione di Syuichi Nakano richiedeva una correzione di -0,75 giorni, indicando una data del perielio per il 24,67 aprile 1996.
La cometa è stata vista per l'ultima volta il 14,35 dicembre 1996 dagli osservatori di Spacewatch.
Nei successivi perieli, seppur con poche osservazioni con magnitudini tra +19 e +20, che sono avvenuti il 30 settembre 2004 - 22 febbraio 2013 - 7 maggio 2021.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
5 aprile 2029 - 28 febbraio 2037 - 25 novembre 2044 - 23 maggio 2052 - 14 novembre 2059.
Parametri orbitali:
I dati dei vari passaggi al perielio osservati e la previsione del prossimo, sono tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 4555 :
T = 1987 Dec. 4.09164 TT Epoch = 1987 Nov. 21.0 TT Peri. = 30.28278 e = 0.3376445 Node = 4.64556 (2000.0) a = 4.1467308 AU Inc. = 8.80052 n'= 0.11672001 q = 2.7466097 AU P = 8.444 years T = 1996 Apr. 24.64762 TT Epoch = 1996 Apr. 27.0 TT Peri. = 29.91507 e = 0.3373743 Node = 4.56315 (2000.0) a = 4.1343056 AU Inc. = 8.79617 n'= 0.11724659 q = 2.7394973 AU P = 8.406 years T = 2004 Sept.30.12848 TT Epoch = 2004 Oct. 2.0 TT Peri. = 30.17196 e = 0.3367620 Node = 4.46124 (2000.0) a = 4.1415281 AU Inc. = 8.78718 n'= 0.11694002 q = 2.7468189 AU P = 8.428 years T = 2013 Feb. 22.44139 TT Epoch = 2013 Mar. 9.0 TT Peri. = 30.11548 e = 0.3389861 Node = 4.45067 (2000.0) a = 4.1285755 AU Inc. = 8.79686 n'= 0.11749076 q = 2.7290456 AU P = 8.389 years
Epoch = 2021 May 26.0 TT T = 2021 May 7.14797 +/- 0.00149 (m.e.) TT Peri. = 36.55975 +/- 0.00029 Node = 358.67423 +/- 0.00012 (2000.0) Inc. = 8.49006 +/- 0.00002 q = 2.4778656 +/- 0.0000019 AU e = 0.3744993 +/- 0.0000003 a = 3.9614117 +/- 0.0000037 AU n' = 0.12500550 +/- 0.00000017 P = 7.885 +/- 0.0000110 years A1 = -2.786 +/- 0.280 A2 = -0.15769 +/- 0.00325
T = 2029 Apr. 5.41256 TT Epoch = 2029 Apr. 14.0 TT Peri. = 36.72291 e = 0.3732163 Node = 358.61697 (2000.0) a = 3.9747074 AU Inc. = 8.47692 n'= 0.12437879 q = 2.4912818 AU P = 7.924 years
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121P/SHOEMAKER-HOLT 2
La 121P/Shoemaker-Holt è una debole cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane e del sottogruppo delle Quasi-Hilda. Per la sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 3,24 km, con un periodo di rotazione più probabile di circa 10 ore, ma sono probabili pure periodi di 18 e 8 ore.
Scoperta:
Questa cometa è stata scoperta da Carolyn Spellmann-Shoemaker, Eugene M. Shoemaker e Henry E. Holt su lastre fotografiche ottenute il 9,336 marzo 1989 con il telescopio Schmidt da 0,46 m all'Osservatorio di monte Palomar, ed è stata descritta come diffusa, con una forte condensazione centrale, la sua magnitudine fotografica è stata stimata in +13 e c'era una coda a forma di ventaglio che si estendeva per due minuti d'arco verso sud-ovest.
Storia osservativa:
Daniel W.E. Green (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha pubblicato la prima orbita sulla circolare IAU 4756 (13 marzo 1989), e sebbene fosse parabolica, ha aggiunto "sembra probabile che si tratti di una cometa di breve periodo". Questo sospetto è stato confermato da Green due giorni dopo, quando ha pubblicato la prima orbita di breve periodo sulla circolare IAU 4758 (15 marzo 1989). Questa orbita indicava che la cometa potrebbe essere passata a circa 0,60 AU da Giove nel 1984, e le orbite successive indicavano che la cometa aveva superato il perielio il 7,47 agosto 1988.
La magnitudine visiva massima osservata dalla cometa era di circa +13,5, raggiunta all'incirca al momento della scoperta della cometa.
James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) ha recuperato questa cometa con il telescopio Spacewatch da 0,91 metri il 29,5 agosto 1995, ed ha detto che l'immagine della cometa era stellare e ha stimato la magnitudine in +21,0 / +21,6. Ha poi confermato il recupero il 31,4 agosto 1995, e la posizione indicava che l'orbita prevista necessitava di una correzione di -1,2 giorni.
Durante l'apparizione del 1996-1997 la cometa ha superato il perielio il 20 agosto 1996 (2.663 UA) ed è stata nel punto più vicino alla Terra il 10 febbraio 1997 (1.9245 UA). La magnitudo totale massima ha superato +14 durante i primi mesi del 1997.
La curva di luce è estremamente strana; diventa più luminoso circa 145 giorni dopo il passaggio del perielio. La luminosità massima è diminuita di 1 mag in ogni apparizione durante le ultime tre apparizioni nel 1988, 1996 e 2004. Ma la strana curva di luce, la cometa diventa più brillante circa 145 giorni dopo il passaggio del perielio, non è cambiata.
Il calcolo di Kazuo Kinoshita ha rivelato che passerà di nuovo vicino a Giove nel 2008 e la distanza del perielio aumenterà drasticamente fino a 3,75 AU Quindi sarà estremamente debole, al massimo più debole di +19 mag, come si è accertato nel ritorno nel 2013.
Nonostante la sua curva di luce asimmetrica, nel calcolo di Kazuo Kinoshita non si riscontra alcun effetto non gravitazionale.
( Curve di luce tratte dal sito di Seiichi Yoshida ).
Il passaggio al perielio del 28 giugno 2023, vede già osservazioni in atto, ma la cometa al massimo raggiungerà una magnitudine tra +20 e +19.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
5 maggio 2033 - 11 aprile 2043 - 3 marzo 2053 - 25 dicembre 2062.
Poi ci sarà un nuovo passaggio ravvicinato a Giove, che porterà il perielio da 3,7 a 4,4 UA, su un'orbita quasi circolare, questo fatto la renderà ancora più debole e difficilmente osservabile, i perieli proseguiranno il:
18 maggio 2071 - 16 novembre 2081 - 19 aprile 2092 - 13 giugno 2113.
Parametri orbitali:
Caratteristica orbitale di questa cometa è la relativamente piccola MOID con il pianeta Giove, di sole 0,162 UA, difatti il 15 gennaio 2008 i due corpi sono passati a sole 0,255 UA, e il 24 marzo 2067 passeranno a sole 0,1668 UA, e questi passaggi ravvicinati, hanno modificato, e determineranno in futuro cambiamenti, anche notevoli, dell'orbita della cometa.
121P/Shoemaker-Holt
da 545 osservazioni 1989 Mar 4-2016 giu 4, residuo medio 0".63.
Epoca = 2013 Set 25.0 TT JDT = 2456560.5
T = 2013 Set 8.2755975587 TT +/- 0.0000930512
Peri. = 12.5169043755 +/- 0.0000122431
Nodo = 94.2253528354 (2000.0) +/- 0.0000168006
Incl. = 20.1666341794 +/- 0.0000075694
q = 3.7549470787 UA +/- 0.0000003343
e = 0.1875470404 +/- 0.0000000830
a = 4.6217409075 UA +/- 0.0000001355
n = 0.0991963473 +/- 0.0000000044
P = 9.9359270272 anni +/- 0.0000004370
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122P/DE VICO
La 122P/de Vico o Cometa de Vico è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla gruppo cometario delle comete del tipo Halley.
Scoperta & recupero:
Fu scoperta il 20 febbraio 1846 da Roma dall'astronomo italiano Francesco de Vico, non è stata riosservata al passaggio del 1922 e pertanto considerata persa, ed infine riscoperta casualmente nel 1995, dagli astrofili giapponesi Yuji Nakamura, Masaaki Tanaka e Syogo Utsunomiya.
( Un eccellente mosaico di due esposizioni a 180s è stato scattato da H. Mikuz il 1 ottobre 1995 presso l'Osservatorio Crni Vhr, in Slovenia, con la fotocamera Baker-Schmidt da 20 cm, f/2, CCD ST-6 e filtro V ).
Parametri orbitali:
La cometa corre su un'orbita quasi perpendicolare al piano dei pianeti, ed il periodo orbitale è variato ad ogni passaggio, da in minimo di circa 73,7 ad un massimo di circa 76 anni, qui di seguito vi forniamo i parametri attuali, quelli dei precedente passaggi, e di quello futuro li trovate nei comma più sotto.
122P/de Vico
da 280 osservazioni 2 Marzo 1846-25 giugno 1995, Residuo medio 1".29.
Parametri non-gravitazionali A1= -0.30, A2= +0.0226.
Epoca = 1995 Ottobre 10.0 TT JDT = 2450000.5
T = 1995 Ottobre 6.0238080417 TT +/- 0.0002512738
Peri. = 12.9768354847 +/- 0.0007563730
Node = 79.6182961982 (2000.0) +/- 0.0000843002
Incl. = 85.3911251976 +/- 0.0001033870
q = 0.6588933470 UA +/- 0.0000013811
e = 0.9627559874 +/- 0.0000007608
A1 = -0.2997603380 +/- 0.0640759218
A2 = 0.0225983497 +/- 0.0016061026
a = 17.6912556002 UA +/- 0.0000205342
n = 0.0132454308 +/- 0.0000000231
P = 74.4111447336 anni +/- 0.0001295530
( Diagramma orbitale - JPL ).
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Passaggi storici:
Prima della sua scoperta, grazie ai calcoli fatti da Kazuo Kinoshita, sappiamo che questa cometa è passata al perielio inosservata il 19 dicembre 1697 dopo essere passata a soli 0,3275 UA dalla Terra il 12 dicembre 1697 e si ritiene che fosse debolmente visibile anche ad occhio nudo ma nessuno la vide, e poi ritornò al perielio, sempre senza essere vista, quasi 74 anni dopo, il 13 settembre 1771.
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1846
Passaggio al perielio il 6 marzo 1846. (evento 122P/1846 D1).
Fu Francesco de Vico (Osservatorio del Collegio Romano, Roma, Italia) che scoprì questa cometa nella Balena (Cetus) il 20 febbraio 1846. La descrisse come abbastanza luminosa, con una sostanziale condensazione e una coda. Si stava muovendo rapidamente verso nord.
Una scoperta indipendente fu stata fatta anche da William C. Bond (Harvard Observatory, Massachusetts) il 26 febbraio.
La cometa ha raggiunto una magnitudine massima di circa +5 a metà marzo e poi è svanita.
È stata vista l'ultima volta il 20 maggio.
Orbita:
Diversi astronomi hanno calcolato le orbite negli anni successivi. Alla fine i calcoli hanno rivelato periodi orbitali compresi tra 69,7 e 75,7 anni rivelandone comunque la natura periodica.
T = 1846 Marzo 6.04729 TT Epoca = 1846 Marzo 5.0 TT Peri. = 12.91314 e = 0.9630224 Node = 79.70030 (2000.0) a = 17.9508484 UA Inc. = 85.11064 n'= 0.01295915 q = 0.6637792 UA P = 76.055 anni
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1922
Passaggio al perielio non osservato, avvenuto il 5 aprile 1922.
Nel 1887, von Hepperger predisse che la cometa sarebbe arrivata al perielio durante la seconda metà del 1921. A causa dell'incertezza nel periodo orbitale, disse che il perielio poteva effettivamente verificarsi in qualsiasi momento tra il 1919 e il 1925.
Le ricerche non hanno rivelato nulla.
Buckley ha riesaminato l'orbita di questa cometa nel 1976 e ha concluso che il periodo orbitale era di 76,30 anni, indicando un passaggio del perielio all'inizio del 1922. Ma ha detto che l'incertezza era ancora di circa 2 anni.
T = 1922 Apr. 8.47240 TT Epoca = 1922 Apr 16.0 TT Peri. = 12.98138 e = 0.9631683 Node = 79.79901 (2000.0) a = 17.9423629 UA Inc. = 85.09774 n'= 0.01296835 q = 0.6608478 UA P = 76.001 anni
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1995
Passaggio al perielio il 6 ottobre 1995: (evento 122P/1995 S1).
Tre astronomi giapponesi hanno trovato questa cometa a pochi minuti l'uno dall'altro intorno al 17,8 settembre 1995. Erano Yuji Nakamura (Suzuka, Mie), Masaaki Tanaka (Iwaki, Fukushima) e Shougo Utsunomiya (Minamioguni, Kumamoto).
La cometa aveva un diametro di circa cinque minuti d'arco con una condensazione centrale.
Tanaka ha ottenuto un'esposizione di 2 minuti con una fotocamera Schmidt da 0,20 m che ha rivelato una coda di ioni lunga 25 minuti d'arco in PA 260° e una coda di polvere lunga cinque minuti d'arco in PA320°. Scoperte indipendenti sono state fatte anche da T. Seki (Geisei, Giappone) il 17.82 settembre e da Don E. Machholz (Colfax, California, USA) il 18.5 settembre. Seki ha stimato la magnitudine come +5, mentre Machholz l'ha data come +6.
Dopo il recupero intorno alla metà di settembre del 1995, la cometa è stata oggetto di un'osservazione diffusa da parte di astronomi dilettanti di tutto il mondo. Charles S. Morris (California, USA) ha visto la cometa il 18 settembre. Ha stimato la magnitudine +6,5 e ha visto una chioma fortemente condensata di circa quattro minuti d'arco, oltre a due deboli code: una lunga 70 minuti d'arco in PA 295°, l'altra di 45 minuti d'arco in PA 5°. Entro la fine del mese, gli osservatori stimavano generalmente la magnitudine leggermente più luminosa di +6, mentre la chioma aveva un diametro di circa cinque minuti d'arco. La coda era di aspetto stretto ed era lunga oltre 2°.
( Questa immagine è stata ottenuta da Kazuyuki Ito il 6 ottobre 1995, presso l'Osservatorio Sengamine, in Giappone, con il riflettore da 20 cm, f/6.0 e un CCD ST-6 )
La cometa ha raggiunto il suo picco di luminosità durante la prima metà di ottobre. Gli osservatori stavano stimando costantemente una luminosità di +5,5. Il diametro della chioma era compreso tra 6 e 7 minuti d'arco e c'era una condensazione centrale di quasi un minuto d'arco. Quasi 2° della coda erano facilmente visibili agli osservatori, mentre la fotografia indicava che la lunghezza era di oltre 8°.
La cometa è svanita costantemente durante la seconda metà del mese, con stime di magnitudine vicine a +6,5 entro la fine del mese. Le stime del diametro della chioma hanno continuato ad aumentare, con diversi osservatori che hanno riportato una dimensione compresa tra 7 e 8 minuti d'arco entro la fine del mese. Circa mezzo grado della coda era ancora facilmente visibile con un binocolo. La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 25 giugno 1996, quando Hergenrother l'ha rilevata con un telescopio da 120 cm. Ha determinato la magnitudine come +22.4.
Orbita:
Dopo aver ricevuto sufficienti osservazioni, ci si rese conto che questa cometa era la stessa della cometa periodica di de Vico del 1846. Queste osservazioni indicavano che la cometa era apparentemente tornata al perielio nell'aprile 1922.
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Passaggi futuri:
Sempre grazie al lavoro di Kazuo Kinoshita, possiamo prevedere i suoi 2 prossimi passaggi al perielio con un margine d'errore molto basso, il primo avverrà il 21 ottobre 2069.
(in tabella i dati orbitali forniti sal sito di Seiichi Yoshida).
T = 2069 Oct. 14.00479 TT Epoca = 2069 Ott 21.0 TT Peri. = 12.95863 e = 0.9631480 Node = 79.51196 (2000.0) a = 17.8968498 UA Inc. = 85.21152 n'= 0.01301785 q = 0.6595340 UA P = 75.712 anni
Mentre il successivo passaggio al perielio ci sarà il 25 giugno 2145.
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123P/WEST-HARTLEY
La 123P/West-Hartley, o anche cometa West-Hartley, è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 4 km, con un periodo di rotazione di 3,7 h.
Scoperta:
L'astronomo Richard M. West (European Southern Observatory) ha scoperto questa cometa l'11 maggio 1989 mentre esaminava le lastre fotografiche esposte da G. Pizarro (La Silla) il 14,32 marzo 1989 per l'estensione della Quick Blue Survey dell'ESO.
Ha descritto la cometa come una condensa avvolta in un alone diffuso e ha notato una coda che si estende per 0,5 minuti d'arco verso PA 310°. Inizialmente ha dato il movimento giornaliero come 210 secondi d'arco, ma con una sola lastra disponibile la direzione del movimento era ambigua ed è stata quindi indicata come PA 45° o PA 225°.
Storia osservativa:
Dopo aver ricevuto le informazioni, Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato una serie di effemeridi sulla base di ipotesi di moto sia parabolico che ellittico.
R.H. McNaught ha notato che una lastra fotografica esposta con lo Schmidt del Regno Unito il 28 aprile 1989 copriva l'area prevista se la cometa si stesse dirigendo verso PA 225°, e la sua incapacità di localizzare la cometa, tuttavia, sembrava eliminare la soluzione ellittica e una delle soluzioni paraboliche.
Malcolm Hartley ha scoperto una cometa su una lastra di rilevamento esposta con lo Schmidt britannico il 28,47 maggio 1989 da S.M. Hughes. McNaught ha successivamente notato che la posizione era effettivamente vicina a quella prevista se la cometa di West avesse seguito la soluzione ellittica di Marsden e che se le due comete fossero state le stesse, la cometa sarebbe stata appena fuori dal campo visivo della Lastra del 28 aprile. La lastra di Hartley ha rivelato che la magnitudine totale della cometa era +17,0 e che una coda si estendeva per quattro minuti d'arco verso PA 305°.
Successivamente Marsden ha preso le posizioni precise misurate da West e Hartley e le ha collegate con successo, indicando che la cometa aveva superato il perielio il 1,6 ottobre 1988. La distanza del perielio era di 2,42 UA e il periodo orbitale era di 6,61 anni.
Marsden riteneva che l'orbita fosse molto incerta.
Con la cometa scoperta diversi mesi dopo il perielio ed essendo piuttosto debole, le osservazioni non furono numerose. Le indagini su fotografie ottenute presso altri osservatori hanno rivelato che la cometa era presente su una lastra ottenuta all'Osservatorio di Palomar il 7,30 maggio.
Dopo l'annuncio della scoperta della cometa, Tsutomo Seki (Geisei, Giappone) l'ha fotografata il 30 maggio e Pizarro il 31 maggio e ne ha stimato la magnitudine di +18. Gli osservatori di La Silla hanno ulteriormente rilevato la cometa l'1 e l'8 giugno, e l'ultima osservazione della cometa è stata effettuata all'Osservatorio di Mount John il 30,46 giugno 1989.
Dopo l'osservazione del 1 giugno 1989, Marsden ha rivisto la sua orbita ellittica pubblicata in precedenza. La data del perielio era il 6,2 ottobre 1988, la distanza del perielio era di 2,133 UA e il periodo orbitale era di 7,56 anni. Le orbite successive che utilizzavano più di un'apparizione indicavano solo lievi modifiche a questa orbita.
Syuichi Nakano ha studiato le posizioni ottenute nel 1989, ed ha determinato una nuova orbita e l'ha integrata in avanti fino al prossimo passaggio al perielio della cometa, e predisse che ciò sarebbe avvenuto il 12,04 maggio 1996.
Tom Gehrels e James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) hanno recuperato la cometa il 21,47 settembre 1995 con il telescopio Spacewatch da 0,9 m a Kitt Peak, e la magnitudine totale è stata stimata tra +18,8 e +19,1, con la magnitudine della condensazione nucleare era +21,1, ed il diametro della chioma era di 11 secondi d'arco, mentre la coda si estendeva per 22 secondi d'arco verso PA 268°. Le posizioni precise indicavano che la previsione di Nakano richiedeva una correzione di +0,91 giorni. La cometa è stata seguita da vari osservatori fino al 5,48 agosto 1996, momento in cui la cometa è stata rilevata a Yatsuka, e la magnitudine totale è stata quindi data come +14.2.
La cometa ha superato il perielio l'ultima volta il 9 dicembre 2003, e le stime di magnitudine generalmente hanno superato +15 all'inizio del 2004 e hanno raggiunto il picco tra la magnitudine +14 e +14,5 nel mese di febbraio del 2004.
La cometa è ritornata al perielio il 4 luglio 2011 in una posizione non favorevole ed al suo massimo ha raggiunto una magnitudine di circa +15.
Infine ha fatto un passaggio al perielio il 5 febbraio 2019 in una posizione favorevole che ha permesso di fare osservazioni che alla massima luminosità, hanno registrato valori di circa +12 mag.
( Curve di luce del 2011 e 2019, dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
21 settembre 2026 - 22 maggio 2034 - 28 gennaio 2042 - 16 ottobre 2049 - 14 agosto 2057 -
14 giugno 2065 - 19 marzo 2073 - 12 febbraio 2081 - 11 gennaio 2089 - 11 novembre 2096.
Parametri orbitali:
123P/West-Hartley
da 2217 osservazioni 1989 Mar 14-2018 Ott 12, residuo medio 0".71.
parametri non-gravitazionali A1= +0.08, A2= +0.0071.
Epoca = 2019 Feb 6.0 TT JDT = 2458520.5
T = 2019 Feb 5.1159929133 TT +/- 0.0002968408
Peri. = 103.0103069571 +/- 0.0000879517
Nodo = 46.4994153298 (2000.0) +/- 0.0000161992
Incl. = 15.3595962880 +/- 0.0000046142
q = 2.1268818114 UA +/- 0.0000001666
e = 0.4486451336 +/- 0.0000000445
A1 = 0.0801222677 +/- 0.0148703436
A2 = 0.0071317281 +/- 0.0001652974
a = 3.8575551631 UA +/- 0.0000001125
n = 0.1300875864 +/- 0.0000000057
P = 7.5764928513 anni +/- 0.0000003314
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124P/MRKOS
La 124P/Mrkos, o cometa Mrkos, è una cometa periodica del nostro sistema solare, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
Fu scoperta il 16 marzo 1991 dall'astronomo ceco Antonín Mrkos.
Storia osservativa:
Antonin Mrkos (Osservatorio Klet) ha riferito la scoperta di un oggetto in rapido movimento al Central Bureau for Astronomical Telegrams il 17 marzo 1991. L'oggetto era apparso su lastre fotografiche esposte il 16.96 e il 17,04 marzo 1991, ma non era certo se questo fosse un pianeta minore o una cometa, e ne ha stimato la magnitudine in +15.
Dopo l'annuncio, Mrkos ha confermato la sua scoperta il 17,98 e il 18,03 marzo, ma ha notato che l'oggetto era diffuso, con una condensazione centrale, stabilendo così la natura cometaria, e la magnitudine è stata nuovamente stimata in +15. Prima che arrivasse la conferma di Mrkos, gli astronomi del Palomar Observatory in California hanno confermato indipendentemente l'oggetto con il telescopio Schmidt da 0,46 m, ed hanno anche notato che era alquanto diffusa e hanno indicato la magnitudine totale in +14,0.
Le immagini di prescoperta sono state annunciate da Y. Kushida e O. Muramatsu (Yatsugatake South Base Observatory). Hanno trovato immagini della cometa su lastre fotografiche esposte il 16,74 e il 17,60 marzo e hanno stimato la magnitudine di +14.
Mrkos inizialmente non ha riconosciuto che l'oggetto fosse una cometa, ed è interessante notare che il 20 marzo 1991, R.H. McNaught riferì che la cometa era estremamente condensata con una chioma molto piccola e il 21 marzo Alan Hale riferì che la cometa appariva come una stella con una certa diffusione. La cometa ha raggiunto una magnitudine massima compresa tra +13,8 e +14,0 durante la sua apparizione nel 1991 ed è passata al perielio il 18 marzo 1991.
Il recupero della cometa è stato annunciato nell'ottobre 1995, quando C.W. Hergenrother (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) ha trovato la cometa su immagini CCD ottenute da S. Larson il 20,42 settembre 1995. La magnitudine nucleare (luce rossa) era compresa tra +21,7 e +22,3.
Nel frattempo, W. Offutt (Cloudcroft, New Mexico, USA) aveva ottenuto indipendentemente immagini CCD molto scarse della cometa il 28,37 settembre 1995, ma non fu confermata fino al 21,22 ottobre. La magnitudine totale è stata quindi determinata tra +19,1 e +20,6.
La cometa ha raggiunto la sua declinazione più settentrionale di +45,5° a metà maggio 1996, e poi stata situata entro 20° dal sole dall'inizio di luglio fino all'inizio di ottobre 1996.
La cometa ha superato il perielio il 9 novembre 1996 (1,413 UA) ed è stata nel punto più vicino alla Terra il 16 giugno 1997 (1,7968 UA).
Durante il ritorno al perielio del 27 luglio 2002, la magnitudine massima è stata di circa +19.
Più favorevole è stato il passaggio al perielio del 27 aprile 2008 quando la cometa, al suo massimo, ha raggiunto una luminosità di circa +15,8 mag, ma ancora migliore fu il ritorno del 9 aprile 2014 quando raggiunse una magnitudine di circa +14,5 , nonostante un incontro con Giove nel 2010 abbia fatto allontanare il perielio da 1,46 a 1,64 UA.
Infine nel passaggio al perielio del 26 aprile 2020, ha toccato i circa +16 mag.
Passaggi futuri:
La cometa il 12 luglio 2022 passerà a 0,9809 UA da Giove, questo incontro prolungato modificherà la distanza del perielio portandola a circa 1,75 UA ed il periodo sarà aumentato fino a circa 6,25 anni.
Quindi i prossimi ritorni, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
23 giugno 2026 - 10 settembre 2032 - 6 dicembre 2038 - 15 marzo 2045 - 21 giugno 2051 -
3 ottobre 2057 - 13 gennaio 2064 - 26 aprile 2070 - 7 agosto 2076 - 16 novembre 2082 -
27 febbraio 2089 - 2 giugno 2095 - 7 settembre 2101.
Parametri orbitali:
Dall'estate 2022 i nuovi dati prevedono un perielio a 1,735 UA con un'eccentricità di 0,4863, con un'inclinazione del piano orbitale di 31,3° rispetto all'eclittica, con l'Argomento del perielio di 185,12°, mentre la Longitudine del nodo ascendente che sarà di 359,9°.
Il semiasse maggiore dell'orbita sarà di 3,38 con un periodo di rivoluzione di 6,21 anni.
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125P/SPACEWATCH 1
La 125P/Spacewatch, indicata anche come cometa Spacewatch 1, è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 1,6 km.
Scoperta & storia osservativa:
Questa cometa è stata scoperta in Acquario da Tom Gehrels (Steward Observatory, Arizona, USA) su immagini CCD ottenute con il telescopio Spacewatch da 0,91 m il 26 settembre 1991, era situata a 1,70 UA dalla Terra, la cometa era stata nel punto più vicino alla Terra ad agosto (1,64 UA).
James Vernon Scotti ha misurato la sua posizione iniziale e ne ha determinato la magnitudine nucleare come +21,1 l'8,28 settembre 1991.
Ulteriori immagini sono state ottenute il 9 settembre, con la magnitudine nucleare determinata come +20,9. Scotti ha descritto la condensazione come essenzialmente stellare, mentre una coda si estendeva per più di 5 minuti d'arco verso PA 258°. Questa cometa detiene il primato di essere la cometa più debole mai scoperta.
La cometa è stata tenuta sotto osservazione fino al 9.,20 novembre 1991, quando Beatrice Mueller (Kitt Peak Observatory, Arizona, USA) l'ha fotografata con un riflettore di 2,1 m. La cometa era situata a 2,50 UA dalla Terra e a 3,03 UA dal Sole. La magnitudine nucleare è stata determinata come +22.0.
Utilizzando 15 posizioni ottenute durante il periodo dall'8 al 12 settembre 1991, Brian G. Marsden ha calcolato un'orbita parabolica e poi una ellittica e ha affermato che le posizioni erano soddisfatte "comparabilmente bene". L'orbita parabolica indicava una data del perielio dell'8,45 dicembre 1991 e una distanza del perielio di 0,526 UA, mentre l'orbita ellittica indicava una data del perielio del 18,45 dicembre 1990, una distanza del perielio di 1,535 UA e un periodo orbitale di 5,58 anni.
Poco dopo la metà di settembre, Marsden confermò che l'orbita ellittica era corretta e a metà ottobre determinò una data del perielio del 22,27 dicembre 1990, una distanza del perielio di 1,541 UA e un periodo orbitale di 5,59 anni.
La cometa ha poi superato il perielio il 14,59 luglio 1996, ed è stata recuperato da Tsutomo Seki (Geisei, Giappone) l'11,58 marzo 1996 ed è stata rilevato l'ultima volta il 2,45 settembre 1996 da Akimasa Nakamura (Osservatorio astronomico Kuma Kogen, Giappone).
Sebbene la cometa non dovesse superare la magnitudine +16 durante questa apparizione, ha subito uno sfogo durante la seconda metà di luglio 1996 durante la quale la magnitudine ha quasi raggiunto +14,5.
La cometa è stata poi passata al perielio il 28 gennaio 2002, quando è stata recuperata il 12,84 marzo 2002 a Toyonaka, ed è stata rilevata l'ultima volta il 4,35 settembre 2002 dall'indagine Near-Earth Asteroid Tracking al Palomar Observatory (California, USA). La magnitudine massima ha raggiunto circa +18 nel marzo del 2002.
Nel perielio del 10 agosto 2007, la luminosità massima è arrivata a circa +16 mag.
Molto simile in luminosità al precedente, è stato pure il ritorno del 16 febbraio 2013, ma va segnalato un nuovo sfogo a fine agosto del 2013 con un picco di circa +17.
Nel passaggio al perielio del 27 agosto 2018, la magnitudine, al suo massimo ha sfiorato i +16.
Passaggi futuri:
I prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
7 marzo 2024 - 15 settembre 2029 - 31 marzo 2035 - 13 ottobre 2040 - 6 maggio 2046 (il 4 giugno passerà nel punto più vicino alla Terra di sempre a 0,6040 UA) - 7 dicembre 2051 - 21 luglio 2057 -
Seguiranno fino a fine secolo 4 passaggi ravvicinati a Giove che vedranno continue variazione dei dati orbitali che alla fine porteranno la cometa ad avere una distanza del perielio di 1,92 UA con un periodo di rivoluzione di 6,21 anni.
Parametri orbitali:
125P/Spacewatch
da 495 osservazioni 1991 Set 8-2018 Feb 26, residuo medio 0".62.
parametri non-gravitazionali A1= +0.01, A2= +0.0070.
Epoca = 2018 Ago 30.0 TT JDT = 2458360.5
T = 2018 Ago 27.9539535045 TT +/- 0.0000923551
Peri. = 87.1786525870 +/- 0.0000438746
Nodo = 153.1782321389 (2000.0) +/- 0.0000323227
Incl. = 9.9887630490 +/- 0.0000112228
q = 1.5201731842 UA +/- 0.0000001365
e = 0.5135540500 +/- 0.0000000405
A1 = 0.0128942506 +/- 0.0027500905
A2 = 0.0070325729 +/- 0.0000261283
a = 3.1250608301 UA +/- 0.0000001225
n = 0.1784088364 +/- 0.0000000105
P = 5.5244330291 anni +/- 0.0000003249
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126P/IRAS 1
La cometa IRAS, formalmente 126P/IRAS, è una cometa periodica scoperta dal satellite IRAS, ed è una delle prime comete scoperte da un satellite. La cometa fa parte della famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le dimensioni si stima un diametro medio di circa 3,2 km.
(Questa immagine in falsi colori di 126P/IRAS è stata scattata il 2,79 UT di novembre 1996 (inizio) da Herman Mikuz. È stato ottenuto con il telescopio SC da 36 cm, f/6.8, filtro V e Wright CCD. Il tempo di esposizione è stato di 5 minuti. Il campo visivo del fotogramma è 10,7 per 9,0 minuti d'arco).
Scoperta 1983:
Questa cometa è stata scoperta su tre immagini ottenute dal satellite astronomico a infrarossi IRAS il 28,76 , 28,83 e 28,90 di giugno del 1983. J. Davies annunciò la scoperta e misurò la posizione della cometa. Una conferma è stata subito ottenuta da J. Gibson (Osservatorio Palomar, California, USA) il 30.48 giugno. La sua fotografia con il telescopio Schmidt da 1,2 m indicava una magnitudine totale di +15. La cometa stessa appariva come un oggetto essenzialmente stellare, senza condensa o coda, e dopo aver esposto altre fotografie l'1 e il 3 luglio, Gibson ha osservato che la cometa "non era ovviamente una cometa".
Storia osservativa:
La natura di breve periodo della cometa è stata annunciata per la prima volta il 26 luglio 1983, quando Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha rilasciato i dettagli di un'orbita calcolata dalle posizioni ottenute dal 30 giugno 1983 al 21 luglio. L'orbita preliminare indicava un periodo orbitale di 13,32 anni.
La cometa ha raggiunto una luminosità massima di +11 a metà settembre 1983. J. Bortle (New York, USA) ha rilevato una coda il 9 settembre con il suo riflettore da 0,32 m, estesa di 3,5 minuti d'arco in direzione PA 230°.
Apparizione del 1996:
Utilizzando 95 osservazioni ottenute dal 30 giugno 1983 al 22 febbraio 1984, K. Muraoka predisse che la cometa sarebbe tornata al perielio il 31,65 ottobre 1996. Il periodo orbitale è stato dato come 13,30 anni. La cometa è stata recuperata l'8,71 agosto 1996, quando Q.A. Parker (Siding Spring, Australia) l'ha fotografata con il telescopio Schmidt del Regno Unito, e la magnitudine è stata quindi stimata in +13 e la posizione indicava che la data del perielio prevista doveva essere corretta di -1,65 giorni.
La cometa è passata più vicino alla Terra il 21 settembre 1996 (0,9715 UA), ma ha continuato a illuminarsi mentre si avvicinava al perielio. La magnitudine massima ha appena superato di poco +12 alla fine di ottobre e la cometa è sbiadita solo leggermente durante la prima metà di novembre.
È stata rilevata l'ultima volta il 1,81 marzo 1997 dagli astronomi dell'Osservatorio astronomico e geofisico di Modra (Slovacchia).
Apparizione del 2010:
Utilizzando le posizioni delle apparizioni del 1983 e del 1996, il Minor Planet Center ha predetto che la cometa avrebbe raggiunto il perielio il 22,79 febbraio 2010.
Il recupero di questa cometa è stato effettuato da Leonid Elenin (Osservatorio Tzec Maun, Pingelly, Australia) il 27,59 maggio 2009, utilizzando un rifrattore da 15 cm e una camera CCD.
Le sue posizioni indicavano che l'orbita prevista richiedeva una correzione di soli -0,13 giorni.
La cometa è stata descritta come stellare e di magnitudine +19,2 e la cometa ha raggiunto una magnitudine massima di circa +13 / +14 all'inizio del 2010.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
5 luglio 2023 - 10 ottobre 2036 - 12 dicembre 2049 - 21 gennaio 2063 - 7 marzo 2076 -
5 maggio 2089 - 1 agosto 2102.
Parametri orbitali:
Questa cometa ha il nodo discendente nei pressi dell'orbita di Saturno, e ciò potrebbe in futuro modificarne i suoi parametri, mentre l'elevata inclinazione la tiene lontano da incontri con Giove.
126P/IRAS
da 274 osservazioni 1983 giu 30-2010 Ago 22, residuo medio 0".88.
parametri non-gravitazionali A1= +0.23, A2= -0.0656.
Epoca = 2010 Feb 13.0 TT JDT = 2455240.5
T = 2010 Feb 22.6625188020 TT +/- 0.0003969490
Peri. = 356.7296329783 +/- 0.0002231348
Nodo = 357.7606840839 (2000.0) +/- 0.0000183180
Incl. = 45.8303560069 +/- 0.0000236554
q = 1.7134080395 UA +/- 0.0000006638
e = 0.6966040654 +/- 0.0000000872
A1 = 0.2280873416 +/- 0.0419615287
A2 = -0.0656300510 +/- 0.0001183054
a = 5.6474324279 UA +/- 0.0000004823
n = 0.0734391276 +/- 0.0000000094
P = 13.4207431524 anni +/- 0.0000017192
Previsione per il passaggio al perielio del 2036 (NK 4996):
T = 2036 Ottobre 10.65697 TT Epoca = 2036 Settembre 24.0 TT
Peri. = 356.48644 e = 0.6958209
Nodo = 357.82531 (2000.0) a = 5.5959002 UA
Incl. = 46.02195 n'= 0.07445590
q = 1.7021561 UA P = 13.237 anni
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127P/HOLT-OLMSTEAD
La cometa Holt-Olmstead, formalmente 127P/Holt-Olmstead, è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
Questa cometa è stata scoperta da Henry E. Holt e C. Michelle Olmstead (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) su lastre fotografiche esposte il 14 e 17 settembre 1990, con il telescopio Schmidt da 0,46 m, e ne hanno determinato la magnitudine in +17.2 quando la cometa si trovava nella costellazione dei Pesci. La cometa è stata trovata anche su fotografie ottenute il 16 settembre utilizzando lo stesso telescopio e la magnitudine è stata determinata in +17.0.
Storia osservativa:
La cometa è stata annunciata per la prima volta il 18 settembre 1990, ed entro il 21 settembre erano diventate disponibili posizioni sufficienti affinchè Brian G. Marsden (Ufficio centrale per i telegrammi astronomici) potesse calcolare un'orbita di breve periodo, trovando una data del perielio per il 28 settembre 1990, con una distanza del perielio di 2,04 UA e un periodo orbitale di 6,20 anni.
La cometa è stata seguita fino al 14 dicembre 1990.
Dopo che tutte le posizioni erano diventate disponibili, l'orbita è stata perfezionata per indicare una data del perielio per il 4,5 ottobre 1990, con una distanza del perielio di 2,043 UA e un periodo orbitale di 6,16 anni.
Marsden ha integrato l'orbita della cometa in avanti e ha predetto che il seguente ritorno al perielio sarebbe avvenuto il 6,68 febbraio 1997, e che non sarebbe stata un'apparizione favorevole.
James Vernon Scotti (Kitt Peak, Arizona, USA) l'ha recuperata il 19 e 20 settembre 1996, ed ha detto che la cometa era essenzialmente stellare con un leggero accenno di diffusione.
Le sei immagini CCD disponibili indicavano una magnitudine compresa tra +20,1 e +20,6.
Le posizioni precise indicavano che la previsione richiedeva una correzione di soli -0,02 giorni, il che è eccellente considerando che la previsione era basata su meno di tre mesi di osservazioni.
La posizione finale di Scotti del 20,23 settembre 1996 è stata l'ultima osservazione di questa apparizione. Gli astronomi di Mauna Kea hanno trovato tre immagini di pre-recupero il 16 giugno 1996, mentre gli astronomi del Whipple Observatory (Mt. Hopkins) trovarono 2 immagini per il 19 settembre 1996.
Un'altra apparizione sfavorevole un il ritorno al perielio del 12 giugno 2003, quando si registrarono poche osservazioni che indicavano una magnitudine massima di circa +19,5.
Più favorevole fu il ritorno al perielio del 21 ottobre 2009, quando fu registrata una magnitudine massima di circa +14,3.
Il passaggio al perielio del 17 marzo 2016, fu estremamente sfavorevole con magnitudini di circa +20.
Attualmente si attende il recupero a breve appena passato il perielio del 10 agosto 2022, che non sarà particolarmente favorevole.
Passaggi futuri:
I successivi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno con la seguente cronologia:
10 gennaio 2029 - 12 giugno 2035 - 7 novembre 2041 - 6 aprile 2048 - 20 agosto 2054 -
2 gennaio 2061 - 2 maggio 2067 - 29 luglio 2073 - 9 gennaio 2080 - 30 aprile 2086 -
6 settembre 2092 - 30 gennaio 2099 - 25 giugno 2105.
Parametri orbitali:
127P/Holt-Olmstead
da 534 osservazioni 1990 Set 16-2010 Feb 14, residuo medio 0".68.
parametri non-gravitazionali A1= +0.38, A2= -0.0076.
Epoca = 2009 Ott 16.0 TT JDT = 2455120.5
T = 2009 Ott 21.3557844836 TT +/- 0.0025364816
Peri. = 6.5369688145 +/- 0.0009669229
Nodo = 13.6843252101 (2000.0) +/- 0.0000592972
Incl. = 14.3213194387 +/- 0.0000355121
q = 2.1956977650 UA +/- 0.0000010113
e = 0.3624028382 +/- 0.0000008392
A1 = 0.3845674279 +/- 0.1676917227
A2 = -0.0076275709 +/- 0.0025179632
a = 3.4437069307 UA +/- 0.0000013945
n = 0.1542285576 +/- 0.0000000937
P = 6.3905653012 anni +/- 0.0000038817
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128P/SHOEMAKER-HOLT
La cometa Shoemaker-Holt 1, formalmente 128P/Shoemaker-Holt, è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, del sottogruppo delle Quasi-Hilda.
La possiamo definire una cometa ''temporanea'', in quanto prima del 1982 aveva un perielio a circa 4,1 UA dal Sole, con un periodo di circa 13 anni, poi il passaggio ravvicinato a Giove ha abbassato il perielio a circa 3 UA, ma un nuovo passaggio ravvicinato con il pianeta gigante del 5 luglio 2029 a 0,2841 UA riporterà l'astro su un'orbita simile a quella precedente al 1982, rendendo molto difficoltose le sue osservazioni.
Scoperta:
La scoperta di questa cometa è stata annunciata per la prima volta sulla circolare IAU 4472 (19 ottobre 1987). La cometa è stata trovata da Carolyn jean Spellmann-Shoemaker, Eugene M. Shoemaker e Henry E. Holt su lastre fotografiche ottenute il 18,3 e il 19,5 ottobre 1987 con il telescopio Schmidt da 0,46 m all'Osservatorio di monte Palomar, fu descritta come "fortemente condensata, con una leggera chioma asimmetrica verso sud-ovest". La sua magnitudine fotografica è stata stimata in +14,5.
Storia osservativa:
Daniel W.E. Green (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha pubblicato la prima orbita sulla circolare IAU 4479 (26 ottobre 1987), utilizzando 7 posizioni ottenute nel periodo dal 18 al 23 ottobre, Green ha calcolato un'orbita ellittica con un periodo orbitale di 9,04 anni, poi un'orbita rivista è stata successivamente calcolata da Brian G. Marsden ed è stata pubblicata sulla circolare IAU 4508 (5 dicembre 1987), ed indicava una data del perielio per il 21 maggio 1988, una distanza del perielio di 3,05 UA e un periodo orbitale di 9,6 anni.
James Vernon Scotti (University of Arizona, USA) ha recuperato questa cometa con il telescopio Spacewatch al Kitt Peak il 19 settembre 1996. Le sue posizioni precise indicavano che la data del perielio prevista richiedeva una correzione di -0,89 giorni, rendendo la data del perielio effettiva il 20,25 novembre 1997 (3,0470 AU). Scotti ha descritto la cometa di magnitudine compresa tra +20,7 e +21,1 al momento della scoperta. È interessante notare che le immagini di Scotti ottenute il 20 settembre hanno rivelato un compagno secondario ''Nucleo B'' diffuso situato a circa 4 secondi d'arco a nord-nordest del nucleo principale. La cometa è passata nel punto più vicino alla Terra (2,06 UA) il 27 novembre 1997, e la magnitudine massima non doveva essere molto più luminosa di +15, ma le osservazioni durante il dicembre 1997 e il gennaio 1998 hanno indicato che la cometa aveva raggiunto la magnitudine 14,9, ed il diametro della chioma era di circa 0,8 minuti d'arco.
Per il passaggio al perielio del 13 giugno 2007, le osservazioni hanno fatto registrare una magnitudine massima di circa +17,2.
( Curve di luce dei passaggi al perielio del 1988, 1997, 2007 e la previsione da dopo il 2039, grafico tratto dal sito di Seiichi Yoshida ).
Nel ritorno al perielio del 10 gennaio 2017 è stato abbastanza favorevole, ed al massimo la cometa ha raggiunto la luminosità di circa +16,5 mag.
Passaggi futuri:
Dopo il prossimo passaggio al perielio del 17 luglio 2026, come annunciato nell'introduzione la cometa tornerà ad essere un oggetto difficilmente osservabile.1
Dopo il prossimo passaggio al perielio del 17 luglio 2026, come annunciato nell'introduzione la cometa tornerà ad essere un oggetto difficilmente osservabile.1
Parametri orbitali:
128P/Shoemaker-Holt
da 902 osservazioni 1987 Set 24-2017 Mar 24, residuo medio 0".74.
parametri non-gravitazionali A1= -0.08, A2= -0.0012.
Epoca = 2017 gen 7.0 TT JDT = 2457760.5
T = 2017 gen 10.7995258971 TT +/- 0.0016427096
Peri. = 210.5811150137 +/- 0.0003309355
Nodo = 214.2926841735 (2000.0) +/- 0.0000929230
Incl. = 4.3645497497 +/- 0.0000114147
q = 3.0558711167 UA +/- 0.0000011395
e = 0.3211847405 +/- 0.0000001076
A1 = -0.0800629963 +/- 0.0059751161
A2 = -0.0012321608 +/- 0.0000262605
a = 4.5017713934 UA +/- 0.0000004052
n = 0.1031879342 +/- 0.0000000139
P = 9.5515786398 anni +/- 0.0000012896
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129P/SHOEMAKER-LEVY 3
La cometa Shoemaker-Levy 3, formalmente 129P/Shoemaker-Levy, è una cometa periodica del Sistema solare, la terza di nove comete che portano il nome "Shoemaker-Levy", è appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane nonché alla sottogruppo delle comete quasi-Hilda.
Scoperta:
Gli astronomi Caroline Spellmann Shoemaker, Eugene M. Shoemaker e David H. Levy (Osservatorio di monte Palomar) hanno riferito di aver scoperto questa cometa su immagini ottenute con un telescopio Schmidt da 0,46 m il 7,34 febbraio e il 26,8 febbraio 1991. La magnitudine è stata stimata in +16,5 e la cometa è stata descritta come "moderatamente diffusa, con un accenno di coda verso nord-ovest".
Storia osservativa:
Dopo l'acquisizione di immagini fino all'11 febbraio 1991, Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato la prima orbita che indicava che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo.
Questa orbita preliminare indicava una data del perielio del 26 febbraio 1991 e un periodo orbitale di 7,26 anni. La cometa è stata ignorata nelle settimane successive e nuove osservazioni non sono diventate disponibili fino ad aprile. A quel tempo Marsden riuscì a rivedere l'orbita, che indicava una data del perielio del 26,8 dicembre 1990 e un periodo di 7,25 anni. Le orbite finali in seguito all'acquisizione di ulteriori osservazioni indicavano una data del perielio del 12,8 dicembre 1990.
Come notato sopra, la cometa è stata in gran parte ignorata durante la sua apparizione alla scoperta. Poiché era già passato il perielio, la magnitudine è svanita da +16,5 alla scoperta a +17,5 a metà aprile. La cometa è stata vista l'ultima volta il 5 maggio 1991, quando la magnitudine era scesa a +19.
S. Nakano fornì una previsione per il ritorno del 1998, ma, prima che si potesse cercare un recupero, giunse la notizia che A. Maury, M. Lundstrom e G. Hahn avevano accidentalmente recuperato la cometa su lastre fotografiche di rilevamento dei pianeti minori ottenute con il Telescopio Schmidt da 0,9 m a Caussols il 17,99 ottobre 1996. La cometa è stata descritta come diffusa, con una magnitudine di +19,3. La posizione indicava che la previsione di Nakano richiedeva una correzione di -0,1 giorni.
I calcoli rivisti indicavano che la cometa sarebbe arrivata al perielio il 4,9 marzo 1998, con una distanza del perielio di 2,82 UA, non ci si aspettava che diventasse più luminosa della magnitudine +16, sebbene ciò fosse basato sulla copertura incompleta dell'apparizione del 1991, ma alla fine di gennaio del 1998, alcuni osservatori stimavano una luminosità maggiore di +15.
Anche nel ritorno al perielio del 4,73 giugno 2005, la sua luminosità ha superato di poco i +16 mag.
Poi dopo il cambio radicale dell'orbita su una traiettoria quasi circolare la cometa è divenuta sempre osservabile per tutta la sua orbita.
Poi negli anni intorno al passaggio al perielio del 11,55 febbraio 2014, le luminosità sono state registrate in circa +19 nel 2013 e nel 2014, mentre era +18 nel 2015.
Ma l'evento più interessante è stato lo sfogo avuto nei pressi del suo afelio nei mesi di luglio ed agosto del 2018 quando ha raggiunto una luminosità massima di +15.8 mag, adesso si sta dirigendo verso il perielio del 30 novembre 2022, con osservazioni che registrano valori di luminosità tra +20 e +19 mag.
Passaggi futuri:
Nell'attuale orbita quasi circolare, la cometa risulta sempre osservabile per tutto il suo percorso, fino al 15 luglio 2047 quando un incontro ravvicinato con Giove a 0,3557 UA , ne modificherà radicalmente l'orbita rendendola simile a quella della 29P/Schwassmann-Wachmann, con un perielio a circa 5,3 UA dal Sole ed un afelio a 9,9 UA nei pressi dell'orbita di Saturno, ed un periodo di rivoluzione di circa 21 anni.
Parametri orbitali:
I dati attuali sono tratti dal sito di Kazuo Kinoshita, e rimarranno pressoché stabili fino al 2047.
129P/Shoemaker-Levy
da 593 osservazioni 1991 Feb 8-2016 giu 7, residuo medio 0".74.
parametri non-gravitazionali A1= +6.83, A2= -2.2101.
Epoca = 2014 gen 23.0 TT JDT = 2456680.5
T = 2014 Feb 11.5473802672 TT +/- 0.0004769161
Peri. = 309.4955009971 +/- 0.0001437830
Nodo = 184.9617251648 (2000.0) +/- 0.0000899672
Incl. = 3.4374417357 +/- 0.0000100964
q = 3.9137303882 UA +/- 0.0000003436
e = 0.0878490105 +/- 0.0000001010
A1 = 6.8265647365 +/- 0.1355934455
A2 = -2.2101146081 +/- 0.0090643826
a = 4.2906606834 UA +/- 0.0000001414
n = 0.1108964944 +/- 0.0000000055
P = 8.8876359325 anni +/- 0.0000004392
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130P/McNAUGHT-HUGHES
La cometa McNaught-Hughes, formalmente 130P/McNaught-Hughes, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 4,2 km.
Scoperta:
Robert H. McNaught ha scoperto questa cometa su una lastra fotografica esposta il 30,51 settembre 1991 con il telescopio Schmidt del Regno Unito da Shaun M. Hughes a Siding Spring.
La luminosità della cometa è stata stimata in magnitudine 16,5 ed è stata descritta come fortemente condensata con una coda diffusa che si estendeva per 2 minuti d'arco verso PA 250 gradi.
McNaught ha confermato la scoperta l'1,46 ottobre 1991 quando la cometa è stata fotografata con il telescopio Uppsala Southern Schmidt.
Storia osservativa:
Dopo l'acquisizione di altre immagini, fino al 5 ottobre 1991, Daniel W.E. Green (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato la prima orbita che indicava che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo. Sebbene questa orbita fosse preliminare, Green ha determinato la data del perielio come 29,2 giugno 1991, la distanza del perielio come 2,173 UA e il periodo orbitale come 6,82 anni, successivamente ha rivisto la sua orbita il 24 ottobre, dopo aver ricevuto le posizioni ottenute fino al 12 ottobre. La data del perielio risultante era il 16,32 giugno 1991, la distanza del perielio era 2,125 UA e il periodo orbitale era 6,70.
Questa cometa è stata recuperata indipendentemente da James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) e Akimasa Nakamura (Kuma Kogen Astronomical Observatory) nell'aprile 1997. Scotti ha trovato la cometa su immagini ottenute con il telescopio Spacewatch da 0,9 m sul Kitt Peak, le immagini sono state ottenute il 16,45, 16,47 e 16,49 di aprile 1997, e la magnitudine totale è stata stimata in +20,6 sulle prime due immagini e +20,1 nell'ultima immagine.
Nakamura ha rilevato la cometa su immagini ottenute con un telescopio Richey Chretien da 0,60 m il 29,66, 29,67 e 29,68 aprile 1997. Nakamura ha detto che la cometa sembrava stellare e aveva una magnitudine totale di +20,3. Le posizioni precise indicavano la data del perielio prevista richiedeva una correzione di soli +0,02 giorni, difatti la cometa passò il perielio il 23,76 febbraio 1998, ed ha raggiunto una magnitudine massima vicino a +18,5 negli ultimi mesi del 1998.
Durante il passaggio al perielio del 23 ottobre 2004, la cometa ha raggiunto l'avvicinamento massimo di 1,266 UA alla Terra il 2 luglio, e nello stesso periodo è stata misurata una magnitudine apparente di circa +16,4.
Il ritorno al perielio del 24 giugno 2011, fu molto favorevole e la cometa raggiunse una luminosità massima di circa +14 mag.
Il 10 gennaio 2015 un incontro con Giove a 0,5890 UA, ne ha modificato i parametri orbitali abbassando il perielio da 2,09 a 1,82 UA ed il periodo da 6,65 a 6,22 anni.
Il passaggio al perielio del 21 gennaio 2018, pur non essendo ben posizionato, ma grazie alla più vicina distanza del perielio, non è stato molto sfavorevole, e la cometa ha raggiunto una luminosità massima di circa +16 mag.
Ritornerà al perielio il 14 aprile 2024, ma le osservazioni di questo passaggio sono già attualmente in corso.
Passaggi futuri:
I prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
12 settembre 2030 - 5 marzo 2037 - 26 agosto 2043 - 1 marzo 2050 - 2 settembre 2056 -
10 marzo 2063 - 16 settembre 2069 - 11 marzo 2076 - 2 settembre 2082 - 19 gennaio 2089 -
20 marzo 2095 - 30 settembre 2101.
Parametri orbitali:
130P/McNaught-Hughes
da 743 osservazioni 1991 Set 14-2017 Mag 5, residuo medio 0".61.
Epoca = 2018 gen 2.0 TT JDT = 2458120.5
T = 2018 gen 21.7591507050 TT +/- 0.0000611735
Peri. = 245.9087582752 +/- 0.0000619123
Nodo = 70.2563295444 (2000.0) +/- 0.0000607486
Incl. = 6.0653276386 +/- 0.0000048442
q = 1.8236340298 UA +/- 0.0000002126
e = 0.4607785267 +/- 0.0000000602
a = 3.3819759043 UA +/- 0.0000001614
n = 0.1584704570 +/- 0.0000000113
P = 6.2195041733 anni +/- 0.0000004452
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131P/MUELLER 2
La 131P/Mueller è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
Durante il secondo Palomar Sky Survey, L'astronoma Jean E. Mueller ha trovato questa cometa su una lastra fotografica ottenuta il 15,35 settembre 1990. L'immagine è stata ottenuta con il telescopio Oschin Schmidt da 1,2 m. Mueller ha stimato la magnitudine in +17 e ha detto che c'era una coda visibile verso sud-sud-ovest.
Storia osservativa:
Dopo l'acquisizione delle immagini fino al 20 settembre 1990, Daniel W.E. Green (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato la prima orbita parabolica, che indicava una data del perielio del 24,85 febbraio 1991 e una distanza del perielio di 1,633 UA, ma ha anche aggiunto che era possibile che si trattasse di una cometa di breve periodo.
Entro la fine di settembre, vari osservatori avevano preso posizioni sufficientemente precise per consentire a Green di confermare il movimento di breve periodo della cometa, e la sua nuova orbita indicava una data del perielio dell'8,8 novembre 1990, una distanza del perielio di 2,078 UA e un periodo orbitale di 6,42 anni. In definitiva, il periodo si è rivelato essere poco più di 7 anni, e la data del perielio è risultata essere il 19 novembre 1990.
La cometa si è illuminata a circa +16 mag tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre mentre si avvicinava sia al Sole che alla Terra, e poi in seguito è svanita lentamente. È stata rilevata per l'ultima volta il 9 febbraio 1991.
La cometa è stata recuperata indipendentemente da due astronomi giapponesi nel 1997, quando A. Sugie (Dynic Astronomical Observatory) utilizzando un riflettore da 0,60 mf/4,0 e una telecamera CCD ha ripreso la cometa il 29,75 giugno 1997, mentre Akimasa Nakamura (Kuma Kogen) ha utilizzato un 0,60-mf/6,0 Ritchey-Chretien e una telecamera CCD per riprendere la cometa il 5,77 luglio 1997. Sugie ha dato la magnitudine di +18,9, mentre Nakamura ha detto che era +19,9. Quest'ultimo astronomo ha aggiunto che c'era una chioma debolmente condensata che aveva un diametro di 15 secondi d'arco e una possibile coda debole si estendeva verso PA di 260 gradi.
Le posizioni precise indicavano che il pronostico di K. Muraoka richiedeva una correzione di soli -0,26 giorni, difatti la cometa ha superato il perielio il 22 novembre 1997. La luminosità massima ha raggiunto la magnitudine +17,5.
Per il ritorno del 17 dicembre 2004, al massimo è arrivata a circa +17 mag.
Per il passaggio al perielio del 7 gennaio 2012 la luminosità massima è stata intorno ai +17,5 mag.
Nell'ultimo passaggio osservato del 24 gennaio 2019, le varie osservazioni hanno fatto registrare una magnitudine massima di circa +17.
Passaggi futuri:
Dopo il prossimo passaggio al perielio del 15 febbraio 2026, un incontro ravvicinato con Giove il 31 dicembre 2029 ad una distanza di 0,3760 UA, modificherà i parametri orbitali, aumentando la distanza del perielio da 2,40 a 2,58 UA, ed il periodo da 7,04 a 7,28 UA, rendendo maggiormente difficoltose le condizioni osservative.
I successivi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia;
5 gennaio 2034 - 24 aprile 2041 - 8 agosto 2048 - 8 novembre 2055 - 16 febbraio 2063 - 10 giugno 2070 - 3 novembre 2077 - 30 marzo 2085 - 22 luglio 2092 - 18 settembre 2099 - 11 novembre 2106.
Parametri orbitali:
131P/Mueller
da 560 osservazioni 1990 Set 15-2018 Ott 15, residuo medio 0".72.
parametri non-gravitazionali A1= +0.91, A2= -0.0452.
Epoca = 2019 Feb 6.0 TT JDT = 2458520.5
T = 2019 gen 24.2313839924 TT +/- 0.0005369411
Peri. = 179.0778131188 +/- 0.0002225925
Nodo = 214.1921728965 (2000.0) +/- 0.0001307001
Incl. = 7.3537645489 +/- 0.0000312571
q = 2.4175105701 UA +/- 0.0000029361
e = 0.3433107993 +/- 0.0000005627
A1 = 0.9107989096 +/- 0.0855843480
A2 = -0.0452106014 +/- 0.0004382850
a = 3.6813618489 UA +/- 0.0000014864
n = 0.1395376206 +/- 0.0000000845
P = 7.0633830835 anni +/- 0.0000042778
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132P/HELIN-ROMAN-ALU 2
La 132P/Helin-Roman-Alu è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Una caratteristica di questa cometa è di avere una piccola MOID con il pianeta Giove, di sole 0,0106 UA, vale a dire all'interno dell'orbita di Callisto, che porterà in futuro la cometa a cambiare drasticamente orbita. I passaggi ravvicinati ci sono stati:
- il 4 maggio 1995 la cometa e Giove passarono a 0,493 UA.
- il 27 gennaio 2017 a 0,331 UA.
- il 21 ottobre 2148 passeranno a 0,230 UA.
Scoperta:
La cometa è stata scoperta il 26 ottobre 1989 dagli astronomi statunitensi Eleanor Francis Helin, Brian P. Roman e Jeff T. Alu, utilizzando il telescopio Schmidt da 0,46 m al monte Palomar Observatory, e ne hanno stimato la magnitudine in +16.
Storia osservativa:
Utilizzando le posizioni disponibili, Daniel W.E. Green (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha pubblicato un'orbita ellittica il 30 ottobre 1989, che indicava una data del perielio del 5 ottobre 1989, una distanza del perielio di 1,69 UA e un periodo orbitale di 5,55 anni.
Green ha rivisto l'orbita il 2 novembre, ed il risultato è stato una data del perielio del 31,7 ottobre 1989, una distanza del perielio di 1,976 UA e un periodo di 9,06 anni. Dopo molti altri mesi di osservazioni, il periodo si è rivelato essere di 8,19 anni.
La cometa ha cambiato poco di luminosità dopo la sua scoperta, e poi ha iniziato a svanire lentamente dopo la metà di novembre 1989 mentre si allontanava sia dal Sole che dalla Terra, è stata rilevata l'ultima volta il 27 febbraio 1990.
La cometa è tornata al perielio nel 1997, ed è stata recuperata da C.W. Hergenrother utilizzando il riflettore da 1,2 m dello Smithsonian Astrophysical Observatory sul monte Hopkins il 13,46 luglio 1997, e l'immagine mostrava una leggera diffusione. Ulteriori immagini del 14 luglio hanno confermato che si trattava di questa cometa e la magnitudine nucleare è stata determinata come +19,6 con una coda corta che era visibile in PA 250 gradi. Le posizioni precise indicavano che la previsione di Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) richiedeva una correzione di -0,6 giorni. La cometa ha superato il perielio il 10 novembre 1997, ma non ha mai superato una luminosità di magnitudine +17.
I ritorni del 14 febbraio 2006 e del 21 maggio 2014, sono stati estremamente difficili da osservare con picchi di magnitudine di +18 per il primo e +19 per il secondo, poi un passaggio ravvicinato a Giove il 27 gennaio 2017 ha fatto calare il perielio da 1,91 a 1,69 UA, rendendo il passaggio al perielio del 13 novembre 2021 molto più favorevole, con molte osservazioni che hanno registrato al suo massimo una luminosità di circa +13 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
19 luglio 2029 - 24 marzo 2037 - 21 settembre 2044 - 2 agosto 2052 - 10 giugno 2060 -
2 marzo 2068 - 9 settembre 2075 - 13 marzo 2083 - 6 settembre 2090 - 25 febbraio 2098 -
8 settembre 2105.
Parametri orbitali:
Dati dei vari passaggi osservati e previsione del prossimo, dalla nota NK 4501 di Syuichi Nakano:
T = 1989 Oct. 31.29608 TT Epoch = 1989 Nov. 10.0 TT Peri. = 200.33238 e = 0.5253846 Node = 203.07925 (2000.0) a = 4.0657839 AU Inc. = 7.42714 n'= 0.12022302 q = 1.9296838 AU P = 8.198 years T = 1997 Nov. 10.09417 TT Epoch = 1997 Nov. 8.0 TT Peri. = 220.95957 e = 0.5316492 Node = 178.47956 (2000.0) a = 4.0781837 AU Inc. = 5.77566 n'= 0.11967513 q = 1.9100206 AU P = 8.236 years T = 2006 Feb. 14.97570 TT Epoch = 2006 Mar. 6.0 TT Peri. = 221.09907 e = 0.5299914 Node = 178.38758 (2000.0) a = 4.0938950 AU Inc. = 5.76595 n'= 0.11898687 q = 1.9241657 AU P = 8.283 years T = 2014 May 21.68883 TT Epoch = 2014 May 23.0 TT Peri. = 221.12864 e = 0.5320522 Node = 178.36914 (2000.0) a = 4.0769722 AU Inc. = 5.77729 n'= 0.11972847 q = 1.9078102 AU P = 8.232 years
Epoch = 2021 Nov. 2.0 TT T = 2021 Nov. 13.11028 +/- 0.00023 (m.e.) TT Peri. = 216.34666 +/- 0.00012 Node = 173.99733 +/- 0.00011 (2000.0) Inc. = 5.38266 +/- 0.00001 q = 1.6917721 +/- 0.0000015 AU e = 0.5646567 +/- 0.0000003 a = 3.8860642 +/- 0.0000041 AU n' = 0.12865869 +/- 0.00000020 P = 7.661 +/- 0.0000122 years A1 = +0.092 +/- 0.010 A2 = -0.00329 +/- 0.00055
T = 2029 July 19.67332 TT Epoch = 2029 July 3.0 TT Peri. = 216.45315 e = 0.5631941 Node = 173.93228 (2000.0) a = 3.8985047 AU Inc. = 5.37409 n'= 0.12804334 q = 1.7028897 AU P = 7.697 years
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133P/(7968) Elst-Pizarro
1979 OW7 - P/1996 N2Classificazione:
La cometa Elst-Pizarro è un corpo che mostra le caratteristiche sia degli asteroidi che delle comete , ed è il prototipo delle comete della fascia principale .
La sua orbita si mantiene all'interno della fascia degli asteroidi , eppure mostra una coda di polvere come una cometa mentre si trova vicino al perielio.
Come cometa è formalmente designata 133P / Elst – Pizarro .
Come asteroide è designato 7968 Elst – Pizarro .
L'oggetto fa parte della famiglia Themis.
( Una doppia natura ).
Scoperta:
Il 7 agosto 1996 Eric W. Elst annunciò la scoperta di una cometa P/1996 N2 , su una lastra esposta da Guido Pizarro con il telescopio da 1,0 metri dell'Osservatorio europeo meridionale il 14 luglio 1996.
( Vedi sotto ).
La magnitudine totale fu determinata come +18,3 e una coda stretta si estendeva per circa 1 arcmin verso il quadrante sud-occidentale.
Altre immagini sono state trovate su lastre esposte il 16 luglio.
Altre immagini di pre-scoperta sono state trovate su lastre esposte nel 1979 e nel 1985 , la cometa era stata fotografata negli osservatori Siding Spring e Palomar il 24 e il 25 luglio 1979.
Era stimata come magnitudine +19,5 ed era completamente stellare in apparenza.
Era stato segnalato all'epoca ed è stato successivamente classificato come asteroide ed è stato designato 1979 OW7. I calcoli rivelarono che la cometa aveva superato il perielio il 13 luglio 1979. RH McNaught (Osservatorio anglo-australiano) successivamente trovò un'immagine strisciata della cometa su un'esposizione di 75 minuti ottenuta con il telescopio Schmidt del Regno Unito il 15 settembre 1985 da M. S. R. Hawkins, ed era di nuovo completamente asteroide e di circa magnitudine +19.
( 1996 di J. Ticha, M. Tichy e Z. Moravec - Osservatorio di Klet, Repubblica Ceca ).
Dati fisici:
Il corpo ha una dimensione di circa 3,8 ± 0,6 km , con una magnitudine assoluta (H) di +15,7 mag ed un albedo di 0,074 ± 0,013.
Presenta un periodo di rotazione di 3,471 h (0.1446 giorni) determinato dalla sua curva di luce.
Attività cometaria:
Successivamente alla scoperta, al perielio successivo, nel novembre 2001, l'attività cometaria riapparve e persistette per 5 mesi.
È tornata di nuovo al perielio dell'8 febbraio 2013.
La degassificazione però, è stata riscontrata solo su una piccola parte della superficie che misurava meno di 600 m di diametro effettivo, probabilmente in un cratere da impatto relativamente recente (meno di 100 milioni di anni) che avvicinandosi ed esponendo i ghiacci sottostanti alla radiazione solare, sublima formando una chioma ed una coda.
Analisi spettrale:
Osservazioni:
( Variazione della magnitudine osservativa ).
Parametri orbitali:
Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) calcolò la prima orbita e riconobbe immediatamente che la cometa si muoveva in un'orbita di breve periodo. Ciò che fu inaspettato fu che l'orbita era molto simile a quella trovata per gli asteroidi della fascia principale, così che rimane sempre tra le orbite di Marte e Giove. L'orbita iniziale di Marsden indicava una data del perielio del 16 aprile 1996, una distanza del perielio di 2.618 UA e un periodo orbitale di 5.605 anni.
Presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 3,1621533 UA e da un'eccentricità di 0,1572492, inclinata di 1,38926° rispetto all'eclittica.
Parametri orbitali | |
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(all'epoca JD 2458600,5 27 aprile 2019) | |
Semiasse maggiore | 473058134 km 3,1621533 UA |
Perielio | 398670117 km 2,6649072 UA |
Afelio | 547446150 km 3,6593994 UA |
Periodo orbitale | 2053,87 giorni (5,62 anni) |
Inclinazione sull'eclittica | 1,38926° |
Eccentricità | 0,1572492 |
Longitudine del nodo ascendente | 160,13463° |
Argomento del perielio | 131,51779° |
Anomalia media | 38,23649° |
( Grafico dell'orbita - JPL ).
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134P/KOWAL-VAVROVA
La 134P/Kowal-Vávrová è una cometa periodica. appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. L'orbita della cometa ha una MOID con il pianeta Saturno relativamente piccola, ed il 16 dicembre 2118 i due corpi celesti passeranno a una distanza di 0,635 UA.
Scoperta:
Nel settembre del 1983, Charles Thomas Kowal annunciò che da un esame di lastre fotografiche ottenute a maggio con il telescopio Schmidt da 1,2 m all'Osservatorio di monte Palomar aveva rivelato un oggetto di aspetto cometario. La cometa è apparsa come una scia diffusa e condensata sulle tre lastre, che sono state ottenute l'8,23, 9,30 e 15,26 maggio, con la magnitudine stimata in +16.
Alla fine di settembre Marsden ha annunciato che l'asteroide 1983 JG, che era stato scoperto dall'astronoma ceca Zdenka Vavrova (Klet' Observatory, Repubblica Ceca) e precedentemente pubblicato nella Minor Planet Circular 8008, era in realtà identico alla cometa di Kowal, era apparsa come una traccia su un'immagine ottenuta il 14,95 maggio 1983. Vavrova non ha notato alcuna diffusione e ha riportato una magnitudo di +16,5.
Storia osservativa:
Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato sia un'orbita parabolica che un'orbita ellittica dalle posizioni iniziali di Kowal, che indicavano entrambe una grande distanza del perielio vicino a 3 UA, e sebbene abbia commentato che si trattava probabilmente di una cometa di breve periodo, il breve arco e l'ampia distanza del perielio rendevano il periodo "completamente indeterminato". Marsden ha fornito le due orbite, più tre serie di effemeridi per aiutare gli astronomi a rintracciare immagini aggiuntive nel periodo compreso tra giugno e ottobre 1983. L'orbita parabolica indicava una data del perielio del 30 maggio 1984, mentre l'orbita ellittica indicava il 20 giugno 1983. L'orbita ellittica indicava anche un periodo orbitale di 18,80 anni, ma le posizioni rilevate successivamente indicarono che il periodo era di 15,94 anni, con il perielio il 2 aprile 1983.
Con così tanti mesi trascorsi e con così poche osservazioni disponibili, le possibilità di ottenere ulteriori osservazioni sembravano scarse, tuttavia, il 20 e 22 settembre 1983 il satellite IRAS ha fotografato una cometa candidata che, sebbene molto vicina alla posizione prevista della cometa Kowal-Vavrova, non si muoveva alla velocità corretta.
Nel tentativo di confermare l'oggetto IRAS, Kenneth S. Russell ha preso due lastre fotografica con lo Schmidt del Regno Unito in Australia il 28 settembre 1983, ma non è stata trovata alcuna cometa. Quasi tre settimane dopo, Antonin Mrkos (Osservatorio Klet) annunciò di aver trovato un'ulteriore immagine della cometa su lastre scattate il 31,88 maggio 1983, ed ha aggiunto che questa immagine e quelle di Vavrova del 14 maggio erano decisamente più grandi di altri asteroidi sulle lastre, con un pizzico di diffusione, questa immagine ha consentito un grande miglioramento della definizione dell'orbita e Russell ha successivamente identificato una scia cometaria di 18a magnitudine nelle sue immagini del 28 settembre 1983.
Sebbene l'orbita del 1983 sia ormai ben definita, le immagini dell'IRAS del 20 e 22 settembre sono ancora un enigma, e sebbene l'oggetto del 22 settembre fosse molto più vicino alla posizione prevista di Kowal-Vavrova rispetto all'oggetto del 20 settembre, si trova ancora a oltre 15 minuti d'arco dalla posizione prevista della cometa, ed in un articolo del 1986 per il Quarterly Journal della Royal Astronomical Society , Marsden disse che le osservazioni dell'IRAS "rimangono inspiegabili".
Quando la cometa ha fatto il suo primo ritorno previsto, James Vernon Scotti l'ha recuperata con il telescopio Spacewatch al Kitt Peak il 5 e 6 dicembre 1997, con la magnitudine totale che è stata data tra +20,8 a +21,8 il 5 dicembre, mentre la magnitudine nucleare è stata data da +22,3 il 6 dicembre.
Le posizioni precise indicavano che la previsione di Syuichi Nakano richiedeva una correzione di +5,3 giorni, con il perielio il 18 novembre 1998, nell'estate del 1999 si è registrata la magnitudine massima in circa +15.
Per il ritorno centrato intorno al passaggio al perielio del 21 maggio 2014, la cometa ha toccato una luminosità massima di circa +12 mag.
( Curva di luce del 2014, tratta dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
5 gennaio 2030 - 10 agosto 2045 - 13 gennaio 2061 - 7 agosto 2076 - 21 aprile 2092 -
27 novembre 2107.
Parametri orbitali:
134P/Kowal-Vavrova
da 1029 osservazioni 1983 Mag 8-2015 Set 8, residuo medio 0".57.
parametri non-gravitazionali A1= +9.65, A2= +0.1001.
Epoca = 2014 Mag 23.0 TT JDT = 2456800.5
T = 2014 Mag 21.4937641892 TT +/- 0.0011540021
Peri. = 18.5840677260 +/- 0.0003286657
Nodo = 202.1205085046 (2000.0) +/- 0.0000533791
Incl. = 4.3487422967 +/- 0.0000106020
q = 2.5713185614 UA +/- 0.0000013398
e = 0.5873498444 +/- 0.0000000747
A1 = 9.6464161791 +/- 0.4983826367
A2 = 0.1001111886 +/- 0.0038685785
a = 6.2312312904 UA +/- 0.0000005516
n = 0.0633640994 +/- 0.0000000084
P = 15.5546702053 anni +/- 0.0000020654
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135D/SHOEMAKER-LEVY 8
La cometa Shoemaker-Levy 8, formalmente 135D/Shoemaker-Levy, è un cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, nonché alla famiglia di comete quasi-Hilda.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 3,8 km.
Scoperta:
Questa cometa è stata scoperta da Carolyn ed Eugene M. Shoemaker e David H. Levy su lastre fotografiche esposte con il telescopio Schmidt da 0,46 m all'Osservatorio di monte Palomar il 5 aprile 1992. La magnitudine è stata determinata come +17,0 e forse c'era un debole coda verso ovest.
Questo team ha poi ottenuto immagini di conferma il 7 e 8 aprile.
Storia osservativa:
Pochi giorni dopo l'annuncio della scoperta, A. Savage (Siding Spring, Australia) ha trovato un'immagine pre-scoperta ottenuta su una lastra fotografica esposta con lo Schmidt del Regno Unito da 1,2 m il 30 marzo 1992, con una coda che si estendeva per 30 secondi d'arco verso nord-ovest.
La cometa è stata ufficialmente annunciata dal Central Bureau for Astronomical Telegrams il 9 aprile 1992. Il gruppo Palomar aveva ottenuto posizioni sufficienti per consentire a Brian G. Marsden di calcolare un'orbita parabolica con una data del perielio del 28 ottobre 1992, una distanza del perielio di 1,44 UA e un inclinazione di 8 gradi, e Marsden ha aggiunto: "È molto probabile che la cometa sia di breve periodo", poi a seguito dell'acquisizione di ulteriori posizioni, inclusa quella di prescoperta del 30 marzo, Syuichi Nakano ha confermato il sospetto di Marsden calcolando un'orbita di breve periodo con una data del perielio del 21 maggio 1992, una distanza del perielio di 2,72 UA e un periodo orbitale di 7,59 anni. Sebbene l'orbita fosse generalmente corretta, la grande distanza del perielio rendeva questi primi calcoli alquanto incerti, difatti in realtà il perielio avvenne il 13 giugno 1992.
Al successivo ritorno questa cometa è stata recuperata il 22 gennaio 1998 da C.W. Hergenrother, mentre stava usando il riflettore da 1,2 m dello Smithsonian Astrophysical Observatory a Mt. Hopkins. La magnitudine è stata data tra +21,7 e +22,0. Le posizioni precise indicavano la previsione richiedeva una correzione di soli +0,03 giorni, con quindi il perielio al 10 dicembre 1999. Hergenrother ha confermato la cometa con il riflettore da 1,5 m del Lunar and Planetary Laboratory presso la stazione Catalina il 28 gennaio 1998, ed ha detto che la chioma è apparsa moderatamente diffusa e larga 5 secondi d'arco.
Per il ritorno del 30 maggio 2007, la cometa fu recuperata solo poco prima del perielio con un'unica incerta osservazione non confermata con una magnitudine di circa +18.
Nei 2 successivi passaggi al perielio non è stata osservata e quindi è stata considerata perduta, ma poi è stata recuperata nella primavera del 2022, quando è passata al perielio il 7 aprile 2022.
Passaggi futuri:
Le nuove osservazioni in atto, affineranno meglio la sua orbita, ma comunque i prossimi passaggi al perielio ci saranno il:
31 agosto 2029 - 5 febbraio 2037 - 23 luglio 2044 - ecc.
Parametri orbitali:
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136P/MUELLER 3
La 136P/Mueller è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
L'astronoma Jean E. Mueller (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) ha scoperto questa cometa su 2 lastre fotografiche esposte il 24 e 25 settembre 1990 con il telescopio Oschin Schmidt da 1,2 m nel corso del secondo Palomar Sky Survey, e ne ha stimato la magnitudine come +18 ed ha notato una debole coda che si estendeva verso ovest.
Storia osservativa:
Entro un paio di giorni dall'annuncio, E. Bowell (Lowell Observatory, Arizona, USA) ha annunciato che le immagini di pre-scoperta erano state trovate su lastre esposte il 17 e 19 settembre 1990 da H.E. Holt, H.R. Holt, C.M. Olmstead e J.A. Brown con il Telescopio Schmidt da 0,46 m all'Osservatorio di Palomar, quando la cometa è apparsa con una magnitudine di +17,5.
Dopo il ritrovamento delle posizioni di pre-scoperta, Bowell calcolò un'orbita che fu pubblicata per la prima volta il 28 settembre 1990, e indicava che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo con un periodo di 8,56 anni, poi ulteriori revisioni, utilizzando un numero maggiore di osservazioni hanno dimostrato che l'orbita iniziale di Bowell non era lontana, poiché il periodo orbitale si è rivelato essere di 8,65 anni, con una data del perielio del 1 agosto 1990.
La cometa non è diventata più luminosa, ma è rimasta stabile a circa magnitudine +17,5 fino a metà ottobre, e successivamente, la dissolvenza è diventata più rapida con l'aumentare delle distanze della cometa sia dal Sole e sia dalla Terra. La cometa è stata vista l'ultima volta il 15 dicembre 1990 dagli astronomi dell'Osservatorio di Oak Ridge.
Nell'apparizione intorno al passaggio al perielio del 20 marzo 1999, la cometa è stata recuperata da James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory) il 24 maggio 1998 con il telescopio Spacewatch da 0,91 m sul Kitt Peak, le immagini CCD indicavano una magnitudine nucleare compresa tra +20,6 e +21,4.
Il 26 maggio Scotti ha detto che la cometa era leggermente diffusa, con un diametro della chioma di 12 secondi d'arco. Le posizioni precise indicavano che la previsione di Syuichi Nakano richiedeva una correzione di -0,7 giorni. La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 26,56 dicembre 1999 dagli astronomi alla stazione YGCO di Chiyoda (Giappone).
Nell'apparizione intorno al passaggio al perielio del 22 ottobre 2007, la cometa è stata recuperata da L. Donato, Ernesto Guido e Giovanni Sostero (Osservatorio di Remanzacco, Italia) su immagini ottenute il 21,06 - 21,07 - 21,08 luglio 2007, nonché la sua conferma il 22,04 luglio. Stavano usando un riflettore newtoniano da 45 cm e una telecamera CCD. Le immagini hanno rivelato una chioma larga circa 20 pollici e un'ampia coda lunga quasi 15 pollici verso sud-ovest, e la magnitudine totale era di circa +18,3, mentre la magnitudine nucleare era di circa +18,9. Un recupero indipendente è stato effettuato da F. Fratev (Zvezdno Obshtestvo Observatory, Plana, Bulgaria) sulle immagini ottenute il 22,04 - 22,05 - 22,06 luglio ottenute utilizzando un riflettore da 25 cm e una telecamera CCD, e ne hanno dato la magnitudine nucleare di circa +18,9.
Durante il passaggio al perielio del 31 maggio 2016, le osservazioni della cometa hanno fornito una magnitudine massima di circa +16,5.
Passaggi futuri:
I Prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno con la seguente cronologia:
3 gennaio 2025 - 22 ottobre 2033 - 1 ottobre 2042 - 29 settembre 2051 - 19 settembre 2060 -
29 settembre 2069 - 5 novembre 2078 - 29 dicembre 2087 - 22 febbraio 2097 - 29 marzo 2106.
Parametri orbitali:
Di seguito vi riportiamo i dati dei vari passaggi al perielio osservati, e del prossimo previsto, tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 3243 :
T = 1990 Aug. 1.73448 TT Epoch = 1990 Aug. 17.0 TT Peri. = 225.98548 e = 0.2882810 Node = 138.01356 (2000.0) a = 4.2121770 AU Inc. = 9.43137 n'= 0.11401032 q = 2.9978864 AU P = 8.645 years T = 1999 Mar. 20.32615 TT Epoch = 1999 Mar. 3.0 TT Peri. = 225.41069 e = 0.2886911 Node = 137.96945 (2000.0) a = 4.2324847 AU Inc. = 9.41434 n'= 0.11319076 q = 3.0106041 AU P = 8.707 years T = 2007 Oct. 22.21453 TT Epoch = 2007 Oct. 27.0 TT Peri. = 224.86007 e = 0.2929674 Node = 137.56407 (2000.0) a = 4.1874059 AU Inc. = 9.42751 n'= 0.11502347 q = 2.9606327 AU P = 8.569 years
Epoch = 2016 May 12.0 TT T = 2016 May 31.18652 +/- 0.00112 (m.e.) TT Peri. = 225.16763 +/- 0.00023 Node = 137.45366 +/- 0.00005 (2000.0) Inc. = 9.41590 +/- 0.00001 q = 2.9790771 +/- 0.0000004 AU e = 0.2912491 +/- 0.0000005 a = 4.2032783 +/- 0.0000007 AU n' = 0.11437256 +/- 0.00000003 P = 8.618 +/- 0.0000020 years Y1 = -0.211 +/- 0.023 Y2 = -0.01004 +/- 0.00017
T = 2025 Jan. 3.26675 TT Epoch = 2025 Jan. 5.0 TT Peri. = 225.28064 e = 0.2930607 Node = 137.42184 (2000.0) a = 4.1847331 AU Inc. = 9.42745 n'= 0.11513369 q = 2.9583523 AU P = 8.561 years
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137P/SHOEMAKER-LEVY 2
La 137P/Shoemaker-Levy è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Dati fisici:
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 5,8 km.
Questa è una delle poche comete di cui conosciamo il periodo di rotazione in 7,7 ore.
La magnitudine assoluta totale è di +12,5, mentre quella del nucleo è di +15,5 mag.
Scoperta:
Durante l'ultima metà di novembre del 1990, Carolyn Jean Spellmann Shoemaker (Osservatorio di Palomar, California, USA) ha scoperto le immagini di un oggetto asteroidale su lastre scattate il 25, 13 e 15 ottobre 1990, con la magnitudine che è stata stimata in +17 il 25 ottobre e +17,7 il 13 novembre. Le lastre sono state ottenute da Eugene M. Shoemaker, David H. Levy e lei stessa.
Storia osservativa:
Le immagini di prescoperta sono state quindi localizzate su lastre fotografiche esposte al Palomar Observatory da H.E. Holt, H.R. Holt, C.M. Olmstead e J.A. Brown il 17 e 20 settembre 1990, con la magnitudine è stata determinata in +17,6.
Gareth V. Williams ha preso le posizioni disponibili e ha calcolato un'orbita ellittica con una data del perielio del 25 settembre 1990 e un periodo orbitale di 9,27 anni, ed ha detto che l'orbita indicava che si trattava di un oggetto che sfiorava Giove.
L'oggetto ritenuto un asteroide ha ricevuto la designazione di pianeta minore del 1990 UL3.
Brian Skiff (Lowell Observatory, Arizona, USA) ha annunciato che le immagini CCD ottenute con un riflettore da 1,1 m il 7 dicembre 1990, hanno rivelato una coda diritta che si estendeva per 29 secondi d'arco verso PA 67°. Prima di questo annuncio, S. Larson e Levy (Università dell'Arizona) hanno ottenuto immagini CCD della cometa con il telescopio Catalina da 1.5m il 19 dicembre e hanno rilevato una coda che si estendeva per 28 secondi d'arco verso PA 58°.
Pertanto, il "pianeta minore" si è rivelato una cometa.
Durante l'apparizione della scoperta la cometa fu seguita solo fino al 15 gennaio 1991, quando gli astronomi della stazione Anderson Mesa del Lowell Observatory la rilevarono, determinandone la magnitudine nucleare come +18.2.
Dopo aver acquisito tutte le posizioni disponibili, Syuichi Nakano ha determinato un'orbita rivista che indicava che la cometa sarebbe tornata al perielio il 5 febbraio 2000.
Le ricerche sono iniziate effettivamente nel 1998 e il 19 e 20 maggio C.W. Hergenrother ha recuperato la cometa con il riflettore da 1,2 m a Monte Hopkins. Le sue posizioni precise indicavano che la previsione di Nakano richiedeva una correzione di soli -0,5 giorni. Hergenrother ha detto che la cometa sembrava di aspetto stellare e aveva una magnitudine di +21,0 e nel prosieguo è arrivata a circa +17.
Nel ritorno del 13 maggio 2009, la cometa è stata ben osservata tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010, raggiungendo al massimo una magnitudine di circa +16.
Intorno al passaggio al perielio del 13 dicembre 2018, le molte osservazioni della cometa hanno fornito una magnitudine massima di circa +16 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, così come i dati orbitali riportati qui sotto, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
29 luglio 2028 - 9 marzo 2038 - 30 ottobre 2047 - 2 maggio 2057 - 6 gennaio 2067 -
18 settembre 2076 - 5 giugno 2086 - 5 febbraio 2096 - 26 giugno 2105.
Parametri orbitali:
La caratteristica peculiare della sua orbita è di avere una piccola MOID col pianeta Giove, di sole 0,0779 UA. Un evento di tale tipo, accaduto nell'agosto 1757, dovrebbe aver immesso la cometa nell'attuale orbita.
Questa piccola distanza non è mai stata avvicinata nel secolo scorso né sarà raggiunta nel corso dell'attuale secolo, ma quando ciò accadrà nuovamente porterà ad un nuovo notevole cambiamento dell'orbita attuale.
137P/Shoemaker-Levy
da 764 osservazioni 1990 Set 16-2018 Ott 14, residuo medio 0".41.
Epoca = 2018 Dic 28.0 TT JDT = 2458480.5
T = 2018 Dic 13.3905817551 TT +/- 0.0000388602
Peri. = 141.0159929113 +/- 0.0000748948
Nodo = 233.0806521152 (2000.0) +/- 0.0000757142
Incl. = 4.8538581294 +/- 0.0000027873
q = 1.9302217127 UA +/- 0.0000001453
e = 0.5728761092 +/- 0.0000000332
a = 4.5191143700 UA +/- 0.0000001082
n = 0.1025944990 +/- 0.0000000037
P = 9.6068276404 anni +/- 0.0000003451
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138P/SHOEMAKER-LEVY 7
La 138P/Shoemaker-Levy è una debolissima e piccola cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Si ritiene che abbia dimensioni sub-chilometriche.
Scoperta:
Questa cometa è stata scoperta da Carolyn Spellmann-Shoemaker, Eugene Merle Shoemaker e David H. Levy su lastre fotografiche esposte con il telescopio Schmidt da 0,46 m al Palomar Observatory (California, USA) il 13 novembre 1991, ed è stata descritta come diffusa, con una condensazione ed è stato stimato che fosse di magnitudine +16,5.
Un'immagine del 15 novembre, ha agito come ulteriore conferma.
Storia osservativa:
Daniel W.E. Green (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato la prima orbita che è stata pubblicata il 25 novembre 1991, ed era un'orbita parabolica con una data del perielio al 15 settembre 1991, con una distanza del perielio di 1,23 UA e un'inclinazione di circa 10 gradi.
Ha poi aggiunto: "Questa potrebbe essere una cometa di breve periodo".
Questo suggerimento è stato confermato dal collega di Green, Brian G. Marsden, che ha utilizzato posizioni aggiuntive ottenute a dicembre e ha pubblicato un'orbita di breve periodo il 5 dicembre, che indicava come data del perielio il 27 ottobre 1991, la distanza del perielio era 1,63 UA e il periodo orbitale era 6,72 anni, ma alla fine il periodo orbitale è stato raffinato a 6,73 anni.
La conferma è arrivata quando James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) ha recuperato questa cometa su immagini CCD ottenute il 25,43 luglio 1998.
La cometa è stata descritta come magnitudine +20,7 con una chioma larga 6 secondi d'arco, e c'era una coda che si estendeva per 0,5 minuti d'arco in PA 264 gradi. Le posizioni precise indicavano che la previsione pubblicata da Marsden richiedeva una correzione di -0,7 giorni, quindi la data del perielio era il 24 agosto 1998.
La cometa è stata poi osservata anche nei successivi ritorni al perielio del 19 luglio 2005, 11 giugno 2012, 2 maggio 2019, quando ci sono state 4 immagini di recupero l'8 agosto 2018 da parte della survey Pan-STARRS quando la cometa aveva una magnitudine di circa 21,5.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
24 marzo 2026 - 18 gennaio 2033 - 2 ottobre 2039 - 27 giugno 2046 - 9 aprile 2053 - ecc.
Parametri orbitali:
138P/Shoemaker-Levy
da 81 osservazioni 1991 Nov 13-2012 Set 15, residuo medio 0".58.
parametri non.graviazionali A1= +0.02, A2= -0.0100.
Epoca = 2012 giu 2.0 TT JDT = 2456080.5
T = 2012 giu 11.7312777964 TT +/- 0.0006628361
Peri. = 95.6223564665 +/- 0.0003073589
Nodo = 309.4083812400 (2000.0) +/- 0.0001691594
Incl. = 10.0833205089 +/- 0.0000250390
q = 1.7005727402 UA +/- 0.0000020061
e = 0.5307030311 +/- 0.0000006913
A1 = 0.0197932090 +/- 0.0247331010
A2 = -0.0100447256 +/- 0.0003786499
a = 3.6236601832 UA +/- 0.0000018872
n = 0.1428837625 +/- 0.0000001116
P = 6.8979683279 anni +/- 0.0000053887
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139P/VAISALA-OTERMA
La 139P/Väisälä-Oterma, chiamata anche cometa Väisälä-Oterma, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta & storia osservativa:
La cometa ha avuto una storia osservativa piuttosto travagliata.
Fu scoperta il 7 ottobre 1939 da Yrjö Väisälä dall'Osservatorio di Turku, in Finlandia, nel corso di una campagna di ricerca fotografica di asteroidi, e difatti fu identificata come tale, fu designata 1939 TN, ed appariva come un oggetto di magnitudine +15,8.
In un arco temporale di 35 giorni, furono eseguite altre quattro osservazioni dallo stesso Väisälä e dalla sua collega Liisi Oterma, che poi ne calcolò l'orbita, ma dati raccolti furono pubblicati solo nel 1979. In questa circostanza, Oterma suggerì che potesse trattarsi di una cometa, inoltre, allo scopo di confermare tale ipotesi ricontrollò le lastre fotografiche del 1939, e nel 1981 comunicò che l'oggetto presentava un aspetto diffuso, compatibile con l'identificazione cometaria.
Dal 1939 al 1998, comunque, l'oggetto non fu più osservato finché non venne riscoperto il 18 novembre 1998 dal programma di ricerca LINEAR e nuovamente fu identificato come un asteroide (con designazione 1998 WG22), ma D. Balam (Dominion Astrophysical Observatory) ha osservato l'oggetto il 6,3 dicembre utilizzando un riflettore da 1,8 m e ha notato una chioma lunga 8 secondi d'arco e una coda che si estende per 18 secondi d'arco verso PA 260 gradi, difatti il seguente 7 dicembre si confermò l'aspetto cometario e l'astronomo giapponese Syuichi Nakano la identificò correttamente come una nuova apparizione della cometa Väisälä-Oterma.
Di questa cometa sono stati osservati anche i successivi 2 ritorni al perielio, il primo del 19 aprile 2008 quando arrivò alla magnitudine di circa +17,3 e il secondo il 10 dicembre 2017 quando arrivo ad una magnitudine di circa +17,5.
( Curva di luce del 2017, dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I prossimi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, ci saranno il 23 luglio 2027 ed il 9 febbraio 2037, poi il 4 maggio 2042, la cometa transiterà a sole 0,0710 UA dal pianeta e ne risulteranno nuovamente cambiamenti significativi dell'orbita, ma di segno opposto a quelli precedenti, ovvero un incremento del perielio fino a 4,93 UA, e dell'afelio fino a 6,60 UA, e quindi con un conseguente allungamento del periodo orbitale, che diverrà di quasi 17 anni, inoltre ci sarà un'ulteriore riduzione di circa 1° dell'inclinazione orbitale, mentre l'eccentricità subirà minime variazioni.
I prossimi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, ci saranno il 23 luglio 2027 ed il 9 febbraio 2037, poi il 4 maggio 2042, la cometa transiterà a sole 0,0710 UA dal pianeta e ne risulteranno nuovamente cambiamenti significativi dell'orbita, ma di segno opposto a quelli precedenti, ovvero un incremento del perielio fino a 4,93 UA, e dell'afelio fino a 6,60 UA, e quindi con un conseguente allungamento del periodo orbitale, che diverrà di quasi 17 anni, inoltre ci sarà un'ulteriore riduzione di circa 1° dell'inclinazione orbitale, mentre l'eccentricità subirà minime variazioni.
Quindi i successivi passaggi avverranno nelle seguenti date:
28 luglio 2043 - 20 dicembre 2057 - 10 agosto 2072 - 27 marzo 2087 - ecc.
Parametri orbitali:
La Cometa Väisälä-Oterma percorre un'orbita moderatamente eccentrica, inclinata di solo circa 2° rispetto al piano dell'eclittica, con l'afelio, esterno all'orbita di Giove, a 5,6 UA dal Sole, mentre il perielio, compreso tra le orbite di Giove e di Marte, si trova a circa 3,4 UA dal Sole, e completa un'orbita in circa 9 anni e mezzo.
La cometa si trova ad attraversare il piano dell'orbita di Giove in prossimità all'orbita stessa e periodicamente subisce incontri ravvicinati con il pianeta. Kazuo Kinoshita ha calcolato che nel 1935 è transitata a 0,1868 UA da Giove e che l'orbita ha subito rilevanti cambiamenti, in particolare la riduzione delle distanze al perielio e all'afelio, dell'inclinazione e del periodo orbitale e il raddoppiamento dell'eccentricità.
139P/Vaisala-Oterma
da 506 osservazioni 1939 Ott 7-2018 Mar 11, residuo medio 0".68
Epoca = 2017 Nov 23.0 TT JDT = 2458080.5
T = 2017 Dic 10.8309069345 TT +/- 0.0005053179
Peri. = 166.0679930320 +/- 0.0002944037
Nodo = 242.2072992304 (2000.0) +/- 0.0002986898
Incl. = 2.3329410921 +/- 0.0000158590
q = 3.4144041019 UA +/- 0.0000007251
e = 0.2462966242 +/- 0.0000001660
a = 4.5301695752 UA +/- 0.0000003060
n = 0.1022191783 +/- 0.0000000104
P = 9.6421012699 anni +/- 0.0000009769
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140P/BOWELL-SKIFF
La 140P/Bowell-Skiff è una debole cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, del sottogruppo che si spinge fino a Saturno.
Scoperta:
L'astronomo Edward L.G Bowell (Lowell Observatory, Arizona, USA) ha trovato una cometa sulle esposizioni ottenute dal collega Brian A. Skiff l'11 febbraio 1983. Per le fotografie è stato utilizzato il telescopio fotografico da 0,33 m presso la stazione Anderson Mesa, e la magnitudine è stata determinata come +16,2 e la cometa è stata descritta come diffusa con una leggera condensazione. Bowell e Skiff hanno confermato la cometa il 15 febbraio e hanno determinato la sua magnitudine in +16,5. Un'immagine di pre-scoperta è stata trovata su lastre fotografiche esposte l'8 febbraio 1983 al Purple Mountain Observatory (Nanchino, Cina).
Storia osservativa:
La cometa è stata osservata da diversi osservatori nei giorni successivi e il 22 febbraio 1983, Brian G. Marsden aveva stabilito che si trattava di una cometa di breve periodo, con la data del passaggio perielio per il 15 marzo 1983 e il periodo orbitale era di 15,2 anni, anche se ha annotato che il periodo era ancora alquanto incerto. La cometa è stata vista l'ultima volta il 10 giugno da Everhart (stazione sul campo dell'Osservatorio di Chamberlin, Colorado, USA) e, infine, il periodo orbitale è stato determinato in 15,67 anni.
I calcoli per la successiva apparizione indicavano una data del perielio intorno al 27,8 aprile 1999, e quindi già negli ultimi mesi del 1998 sono state effettuate alcune ricerche, ma della cometa non c'era traccia. Infine, il 28 dicembre 1998, Gareth V. Williams ha annunciato che, durante l'elaborazione dei dati recenti ricevuti dal programma LINEAR, ha trovato un oggetto luminoso di magnitudine +18,5 che sembrava muoversi ad una velocità e con una direzione paragonabili a quelle previste per la cometa Bowell-Skiff, l'oggetto era apparso su immagini LINEAR ottenute il 14 e 17 dicembre 1983. Marsden ha collegato con successo le osservazioni del 1983 e del 1998 e ha scoperto che la cometa avrebbe superato il perielio il 14,9 maggio 1999.
Al successivo passaggio al perielio previsto per l'8 agosto 2015, la cometa non è stata riosservata.
Passaggi futuri:
Secondo i calcoli di Kazuo Kinoshita, si prevede un nuovo ritorno al perielio per il 7 ottobre 2031, dopo aver avuto un prolungato incontro con Saturno durante l'arco dell'anno 2024.
Viste le incertezze altre previsioni risultano azzardate.
Parametri orbitali:
I dati dei 2 passaggi al perielio osservati, e di quello non osservato del 2015, sono tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 2313 :
T = 1983 Mar. 15.19829 TT Epoch = 1983 Mar. 7.0 TT Peri. = 169.00670 e = 0.6899705 Node = 346.30480 (2000.0) a = 6.2736949 AU Inc. = 3.79898 n'= 0.06272187 q = 1.9450303 AU P = 15.714 years
Epoch = 1999 May 22.0 TT T = 1999 May 14.81475 +/- 0.00069 (m.e.) TT Peri. = 173.09964 +/- 0.00047 Node = 343.44600 +/- 0.00056 (2000.0) Inc. = 3.83636 +/- 0.00004 q = 1.9718331 +/- 0.0000111 AU e = 0.6917689 +/- 0.0000013 a = 6.3972548 +/- 0.0000439 AU n' = 0.06091351 +/- 0.00000066 P = 16.180 +/- 0.0001649 years (+/- 0.06 day)
T = 2015 Aug. 8.64532 TT Epoch = 2015 Aug. 6.0 TT Peri. = 172.94636 e = 0.6919915 Node = 343.39284 (2000.0) a = 6.4534747 AU Inc. = 3.82143 n'= 0.06011926 q = 1.9877250 AU P = 16.394 years
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141P/MACHHOLZ 2
Frammenti A - B - C - D - E - F - G - H - I
La 141P/Machholz, o anche cometa Machholz 2, è una cometa periodica della famiglia dinamica di Giove, che ha subito un processo di frammentazione, di cui attualmente si conoscono 9 frammenti.
Ha un perielio interno all'orbita della Terra, e può passarci molto vicino, nel suo passato potrebbe anche essere stato possibile vederla anche ad occhio nudo, e quindi è possibile che sia stata rilevata in una delle cronache storiche, ma viste le incertezze ad oggi non è possibile determinarlo.
( La fotografia è stata scattata il 8 settembre 1994 alle 8:09 UT, da Michael Jager, utilizzando una fotocamera Schmidt da 8 pollici. Mostra quattro dei nuclei visti durante quell'apparizione. Oltre al luminoso frammento principale con la coda, c'è una piccola e debole cometa sopra e un po' a sinistra che sta quasi toccando la chioma di quella più grande, mentre le altre due comete sono vicino all'angolo in alto a sinistra ).
Scoperta 1994:
Questa cometa è stata scoperta da Donald E. Machholz (Colfax, California, USA) il 13,42 agosto 1994 con un riflettore di 0,25 m , e ne ha stimato la luminosità come magnitudine +10 , dicendo che il diametro della chioma era di 3-4 minuti d'arco. Machholz ha aggiunto che la cometa era diffusa con poca condensa. La cometa è stata confermata al crepuscolo da T. Kojima (YGCO Chiyoda Observatory, Giappone) il 13,80 aprile 1994, che ha detto che la cometa era diffusa con condensa.
Storia osservativa:
1994
La prima orbita è stata determinata da Syuichi Nakano (Sumoto, Giappone) ed è stata pubblicata il 15 agosto 1994, ed era parabolica e indicava una data del perielio del 13,76 settembre 1994, una distanza del perielio di 0,757 UA e un'inclinazione di 15 gradi.
La prima orbita ellittica è stata calcolata da Daniel W.E. Green del Central Bureau for Astronomical Telegrams ed è stata pubblicata il 23 agosto 1994, ed indicava una data del perielio del 17,82 settembre 1994, una distanza del perielio di 0,753 UA e un periodo orbitale di 6,81 anni. Entro la fine di settembre, ulteriori osservazioni hanno generalmente confermato questa orbita iniziale di breve periodo, sebbene il periodo fosse stato rivisto a 5,23 anni, ed il perielio al 18 settembre 1994.
Michael Jäger (Vienna, Austria) ha riferito la sua scoperta di una seconda cometa a soli 48 minuti d'arco dalla cometa Machholz 2 il 28,04 agosto 1994, ed ha detto che sembrava avere lo stesso movimento di Machholz 2 e ne ha stimato la magnitudine in +11. Questa cometa ha continuato ad essere osservata nei giorni successivi. Un terzo oggetto è stato trovato indipendentemente il 2,11 settembre da Petr Pravec (Osservatorio Ondrejov) e il 3,51 settembre da Wayne Johnson (Anza, California, USA), era a 43 secondi d'arco dal secondo oggetto e circa di 1 magnitudine più debole.
Il quarto e il quinto oggetto sono stati trovati da Pravec il 4,1 settembre e confermati altrove.
Le designazioni delle lettere sono state assegnate alle 5 comete il 21 settembre.
La cometa primaria era la più a ovest ed era designata "A", poi verso est, i nuclei secondari sono stati denominati rispettivamente B, C, D e E, il 5 ottobre dal nucleo D si sono staccati ulteriori 2 frammenti poi denominati F e G.
Sebbene le stime iniziali della luminosità indicassero che la cometa avrebbe appena superato la magnitudine +10, la cometa ha continuato a illuminarsi quando sono state scoperte le varie componenti, probabilmente indicando una maggiore riflettività a causa dell'eccessiva produzione di polvere a seguito della rottura.
La magnitudine massima della cometa principale ''A'' ha raggiunto il picco di circa +7 durante i primi giorni di settembre del 1994.
1999
La cometa è stata recuperata da R.H. McNaught (Siding Spring Observatory, Australia) il 3,55 agosto 1999. La cometa è quindi apparsa stellare, con una magnitudine stimata tra +20,3 e +20,8.
I calcoli hanno rivelato che si trattava della cometa "A", come designata dal 1994, con l'orbita prevista che richiedeva una correzione di soli +0,8 giorni, con il passaggio al perielio il 9 dicembre 1999.
La cometa si è illuminata lentamente e alla fine è arrivata nel raggio dei grandi telescopi amatoriali alla fine di ottobre e all'inizio di novembre, quando le stime della luminosità erano vicine a +12.
È interessante notare che McNaught ha riportato che una singola immagine ottenuta a Siding Spring il 17 ottobre 1999 mostrava che era apparsa anche la componente ''D''.
Ciò è stato confermato da Jäger e Gerald Rhemann il 27 ottobre 1999, che hanno affermato che ''D'' era di circa una magnitudine più debole di ''A''.
Alla fine di novembre entrambe le componenti ''A'' e ''D'' erano vicine a magnitudine +12, con un diametro di 2 minuti d'arco, ma con il progredire di dicembre, la componente ''A'' si è illuminata, mentre la ''D'' ha iniziato a sbiadire. Verso metà mese la componente ''A'' era vicina alla magnitudine +11,5 e alla fine del mese si era illuminata a circa +10. La componente ''D'' è rimasta vicina a +12 fino a quasi metà mese, momento in cui è scesa a +13, ed era vicina a +13,5 alla fine del mese.
Alla fine del 1999, la componente ''A'' aveva un diametro di circa 5 minuti d'arco, mentre ''D'' era tipicamente stimata in un diametro di 3-4 minuti d'arco.
Non furono riosservati gli altri frammenti minori, che potrebbero essersi competamente disgregati.
2005
Al passaggio al perielio del 28 febbraio 2005 è stato osservato solo il frammento ''A'', che nel corso delle osservazioni ha raggiunto una luminosità massima di circa +11 mag.
2010
Questo passaggio al perielio avvenuto il 24 maggio 2010, era in una posizione molto sfavorevole e quindi non fu osservato.
2015
Nel passaggio del 25 agosto 2015 fu invece possibile una buona osservazione e venne individuato un ulteriore frammento di nucleo a cui fu attribuito la lettera ''H''. Il frammento principale raggiunse all'incirca +11 mag , mentre l'altro era intorno ai +14 mag.
2020
Anche questo passaggio al perielio del 16 dicembre 2020 ha permesso una buona serie di osservazioni tra il 4 dicembre 2020 e il 26 gennaio 2021, in cui è stata osservata la componente pricipale ''A'' che raggiunse una magnitudine di circa +10, di nuovo accompagnata dal frammento ''H'' e da un nuovo ulteriore componente denominato ''I'', entrambi con magnitudini intorno a +14.
Dalle osservazioni fatte dai soci di AstroCampania, Ernesto Guido, Antonio Catapano e Francesco Coccia del gruppo Ricerca che si occupa di astrometria dei corpi minori del sistema solare, hanno ripreso nelle serate del 14-15-16 dicembre 2020 il frammento principale della cometa 141P Machholz rilevando un possibile sospetto di ulteriore disgregazione.
( Le riprese sono state effettate in remoto tramite il telescopio da 50 cm L07 dell’Osservatorio Astronomico Salvatore Di Giacomo (OASDG di Agerola) . In tutte e 3 le sere sembra evidente una sorta di allungamento della zona centrale ).
Passaggi futuri:
I prossimi passaggi al perielio sono previsti per il 23 aprile 2026 - 19 agosto del 2031 - 18 novembre 2036, ed un mese dopo il 17 dicembre 2036 il frammento ''A'' dovrebbe passare a circa 18 milioni di km dalla Terra. Ulteriori previsioni, visti gli episodi di frammentazione che incrementano i parametri non gravitazionali, sono da considerarsi azzardate.
Parametri orbitali:
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142P/GE-WANG
La 142P/Ge-Wang è una debole cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, con un periodo di poco più di 11 anni.
Scoperta:
Gli astronomi Ge Yong-Liang e Wang Qi (stazione Xinglong dell'Osservatorio di Pechino, Cina) stavano conducendo un'indagine sugli asteroidi vicini alla Terra con un telescopio Schmidt da 0,60 m, e durante l'esame stereoscopico delle lastre fotografiche, hanno confrontato un'esposizione di 15 minuti ottenuta il 4,60 novembre 1988 e un'esposizione di 8 minuti ottenuta il 4,64 novembre e hanno trovato "un'immagine in movimento lento, debole e sfocata con una magnitudine stimata +16", e l'hanno preliminarmente accertata come una debole cometa.
Non appena il rapporto ha raggiunto l'Ufficio centrale per i telegrammi astronomici, gli avvisi sono stati inviati ad altri osservatori per la conferma, e quasi immediatamente, i coniugi Shoemaker (Osservatorio Palomar, California, USA) hanno riportato immagini pre-scoperta su lastre esposte con il telescopio Schmidt da 0,46 m l'11,48 ottobre, 11,52 ottobre e 4,37 novembre 1988, e ne hanno stimato la magnitudine in +16,5 in ottobre e in +16 in novembre, mentre la cometa era sempre diffusa, con una forte condensazione, ma senza coda. Alla fine di novembre, T. Kojima (YGCO Chiyoda Station, Giappone) ha trovato immagini di prescoperta su lastre esposte il 3,54 novembre e il 3,58 novembre 1988, stimadone la magnitudine come +17.
Storia osservativa:
La cometa è stata stimata con una magnitudine di +17 nei mesi di novembre e dicembre del 1988, l'osservazione finale è arrivata il 13 dicembre ed è stata ottenuta all'Osservatorio di Oak Ridge.
Dalle posizioni di scoperta iniziale, oltre a quelle di prescoperta di Palomar, Brian G. Marsden ha calcolato un'orbita ellittica con data del perielio per il 22,77 giugno 1988, una distanza del perielio di 2,392 UA, un'inclinazione di 10,4° e un periodo orbitale di 9,91 ann, e Marsden ha aggiunto:
"La scarsa distribuzione delle osservazioni introduce una sostanziale incertezza, ma una soluzione parabolica sembra fuori questione".
L'orbita è stata ulteriormente affinata da Marsden dopo l'acquisizione delle immagini pre-scoperta di Kojima e degli Shoemaker. Dopo le osservazioni finali della cometa, vari calcoli hanno rivelato un periodo orbitale compreso tra 11,37 e 11,39 anni, con il perielio il 23 giugno 1988.
Per la cometa si calcolò che avrebbe superato il perielio il 26,86 giugno 1999 da Syuichi Nakano e il 27,01 giugno 1999 da Kenji Muraoka. James Vernon Scotti (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) ha recuperato la cometa il 15,44 settembre 1999, mentre utilizzava il telescopio Spacewatch da 0,9 m, ed ha dato la magnitudine totale di +20,3 e ha notato una chioma di 12 secondi d'arco e una coda che si estende per 0,53 minuti d'arco verso PA 266°. Le sue posizioni precise indicavano che la previsione di Syuichi Nakano, richiedeva una correzione di -5,5 giorni, e cioè il 21 giugno 1999.
Nel ritorno al perielio del 30 maggio 2010, la magnitudine massima registrata è stata di circa +17, ma mediamente le altre osservazioni erano intorno a +19 mag.
Più recentemente è passata al perielio il 12 maggio 2021, dove si sono registrate osservazioni simili alle precedenti.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, così come i dati orbitali riportati qui sotto, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
20 giugno 2032 - 10 dicembre 2043 - 20 febbraio 2055 - 8 aprile 2066 - 19 giugno 2077 -
3 ottobre 2088 - 8 febbraio 2100.
Parametri orbitali:
142P/Ge-Wang
da 65 osservazioni 1988 Ott 11-2010 Ott 17, residuo medio 0".84.
parametri non-gravitazionali A1= -2.15, A2= -0.4355.
Epoca = 2010 giu 13.0 TT JDT = 2455360.5
T = 2010 Mag 30.4859222202 TT +/- 0.0089483681
Peri. = 175.7342920519 +/- 0.0026154216
Nodo = 176.5185574861 (2000.0) +/- 0.0010296319
Incl. = 12.3064193634 +/- 0.0003364164
q = 2.4881173004 UA +/- 0.0000574093
e = 0.5000117868 +/- 0.0000100553
A1 = -2.1488494614 +/- 4.0657546812
A2 = -0.4355275028 +/- 0.0290644500
a = 4.9763519110 UA +/- 0.0000306078
n = 0.0887845600 +/- 0.0000008191
P = 11.1011156459 anni +/- 0.0001024187
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143P/KOWAL-MRKOS
La 143P/Kowal-Mrkos è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 11,4 km, quindi sopra la media, con un periodo di rotazione di 17,21 h.
Scoperta:
Nel settembre del 1984, Charles Thomas Kowal (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) stava esaminando delle lastre fotografiche esposte all'inizio dell'anno con il telescopio Schmidt da 1,2 m, quando trovò l'inconfondibile scia di una cometa, la traccia è apparsa su immagini esposte il 23,30 e 30,26 aprile 1984. Kowal ha stimato la magnitudine come +15 e ha descritto la cometa come "quasi stellare, con una chioma debole ma definita". Brian G. Marsden si rese presto conto che l'oggetto di Kowal era identico ad un pianeta minore trovato da Antonin Mrkos (Klet Observatory, Repubblica Ceca) su una lastra fotografica esposta il 2,89 maggio 1984. Mrkos aveva notato che il pianeta minore (designato 1984 JD) era stellare nella prima immagine, ma leggermente diffuso nella seconda, con la magnitudine che è stata data in +16.0.
Storia osservativa:
È stata segnalata solo un'osservazione aggiuntiva per questo passaggio, quando dopo l'annuncio della sua scoperta, Mrkos ha riferito di aver fotografato di nuovo l'oggetto il 19 maggio 1984, indicandone la magnitudine in +16,0.
Dalle posizioni iniziali, Marsden calcolò un'orbita ellittica con una data del perielio del 16,04 maggio 1984 e un periodo orbitale di 7,21 anni, ma a seguito delle posizioni aggiuntive fornite da Mrkos per il 19 maggio, Marsden ha rivisto l'orbita e ha indicato la data del perielio come 7,63 giugno 1984 e il periodo come 7,32 anni.
Nell'agosto del 1987, Syuichi Nakano ha riesaminato l'orbita di questa cometa, ed ha confermato la correttezza dell'orbita precedente di Marsden e ha fornito una previsione per il ritorno della cometa, dando la probabile data del perielio come 19,07 luglio 1991. Ha anche notato che il periodo orbitale era aumentato a 9,33 anni, e ciò era dovuto ad un passaggio ravvicinato a Giove nel marzo del 1989, ma la cometa non è stata recuperata, ed in realtà il passaggio al perielio avvenne il 2 agosto 1991.
Nakano ha dato un'altra occhiata all'orbita nel maggio del 1997 e ha fornito una previsione per il suo prossimo ritorno, con la data del perielio risultante che era il 3,07 novembre 2000.
Nel marzo del 2000, il progetto Lincoln Laboratory Near-Earth Asteroid Research (LINEAR) ha fornito osservazioni di un oggetto asteroidale ill 9,30 e il 13,32 marzo, che è stato successivamente designato 2000 ET90. A seguito di ulteriori osservazioni di LINEAR il 4 e 8 aprile, G.V. Williams (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha notato l'orbita apparentemente cometaria e ha richiesto ulteriori osservazioni. Le immagini di prescoperta sono state successivamente riportate da LINEAR per 7,42 febbraio (magnitudo +19,2 / +19,7) e dal Catalina Sky Survey per 1,32 marzo (magnitudo +17,2 / +17,4). Un'altra osservazione è stata successivamente trovata dal programma LONEOS (Lowell Observatory Near-Earth Object Search) per il 2,23 aprile (magnitudo +16,9).
Dalle osservazioni durate quasi due mesi, Marsden sospettava che si trattasse della cometa Kowal-Mrkos e un suggerimento indipendente fu avanzato anche da C.W. Hergenrother, difatti Marsden ha rapidamente confermato che 2000 ET90 era identico alla Kowal-Mrkos, ed ha anche notato che la previsione per il ritorno del 2000 era in ritardo di ben 125 giorni.
Successivamente la cometa è stata osservata per tutta la sua orbita incentrata sul perielio del 12 giugno 2009, fino all'afelio successivo e di nuovo al perielio del 7 maggio 2018, quindi possiamo affermare che la cometa è una di quelle che possono essere osservate per tutta quanta la loro orbita.
Passaggi futuri:
Dai calcoli di Kazuo Kinoshita, si evince che nei pressi del suo afelio la cometa il 2 settembre 2024 passerà a 0,2755 UA da Giove, ciò comporterà un aumento della distanza del perielio da 2,53 a 2,96 UA, oltre all'incremento del periodo di rivoluzione da 8,91 a 10,32 anni, e si ritornerà a parametri simili ai precedenti con il successivo incontro ravvicinato con il pianeta gigante del 10 giugno 2107 ad una distanza di 0,3705 UA, comunque la cometa resterà osservabile perennemente nel corso della sua orbita.
Parametri orbitali:
I nuovi parametri orbitali di questa cometa dal 2024 all'incirca saranno:
Perielio 2,96 UA - semiasse maggiore 4,75 UA - eccentricità 0,375 - Argomento perielio 305,0° - Nodo ascendente 241,9° - Inclinazione 5,4° - periodo di rivoluzione 10,35 anni.
( Diagramma orbitale - JPL ).
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144P/KUSHIDA
La 144P/Kushida è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
L'astronomo giapponese Yoshio Kushida (Yatsugatake South Base Observatory, Giappone) ha scoperto questa cometa nel film di pattugliamento Technical Pan 6415 girato con un telescopio da 0,10 mf/4,0 l'8,81 gennaio 1994, ed ha stimato la magnitudine come +13,5.
La cometa era vicino al bordo della fotografia e mostrava una forte condensazione centrale all'interno di una chioma di 1-2 minuti d'arco.
Storia osservativa:
La prima orbita rilasciata per questa cometa era parabolica, e fu calcolata da Syuichi Nakano e pubblicata sulla circolare IAU 5919 (11 gennaio 1994), sulla base di 25 posizioni raccolte durante il periodo dal 9 all'11 gennaio 1994, ha determinato la data del perielio come 5,33 dicembre 1993 e la distanza del perielio come 1,36 UA.
La bassa inclinazione ha spinto Nakano a suggerire che la cometa "potrebbe essere una cometa di breve periodo". Il 14 gennaio Daniel W.E. Green ha confermato il suggerimento di Nakano e ha pubblicato un'orbita di breve periodo sulla circolare IAU 5922, e sulla base di 29 posizioni ottenute nel periodo dal 9 al 13 gennaio, Green ha determinato una data del perielio del 12,99 dicembre 1993, una distanza del perielio di 1,37 AU e un periodo orbitale di 7,20 anni.
Sebbene la maggior parte delle immagini CCD acquisite da vari osservatori nei giorni successivi alla scoperta indicassero che la magnitudine totale della cometa era compresa tra +12,5 e +13, R. Keen (Colorado, USA) è stato il primo osservatore visivo a vedere la cometa, ed ha riferito che il suo riflettore da 0,32 m ha rivelato la cometa di magnitudine +10,7 per l'11 gennaio 1994, con una chioma di circa 2,5 minuti d'arco. Nei giorni successivi altri osservatori indicarono che la cometa era molto più luminosa di +12, con la maggior parte che forniva una magnitudine di +11 o più luminosa.
Sebbene l'orbita indicasse che la cometa avrebbe dovuto svanire in seguito alla scoperta mentre si allontanava sia dal Sole che dalla Terra, gli osservatori hanno riportato poche differenze nella luminosità per il resto di gennaio e per tutto febbraio. All'inizio di marzo, le stime di magnitudine erano ancora comprese tra +11 e +12, ma alla fine del mese sono scese a +13.
Dopo le osservazioni finali di questa cometa, Patrick Rocher ha rideterminato un'orbita, utilizzando 325 posizioni ottenute tra il 7 gennaio e il 9 luglio 1994 e ha determinato la data del perielio per il 12,862 dicembre 1993, la distanza del perielio di 1,367 UA e il periodo orbitale in 7,366 anni, infine ha stimato l'incertezza del periodo in ±0,2324 giorni.
La successiva data del perielio della cometa era il 27 giugno 2001 ed è stata recuperata da C.E. Delahodde e O.R. Hainaut (European Southern Observatory, La Silla) il 25 luglio 2000, ma la loro osservazione del 27 luglio 2000 è stata anche l'ultima ottenuta durante questa apparizione.
Ci si aspettava che la terza apparizione della cometa fosse buona quasi quanto la prima, con il passaggio del perielio in arrivo il 26.86 gennaio 2009, ma sebbene l'annuncio del recupero sia stato fatto l'8 luglio 2008, si riferiva alle osservazioni fatte nei mesi di giugno e luglio 2007, quando la cometa è stata ufficialmente recuperata da Karen Meech e Jana Pittichova (Mauna Kea, Hawaii, USA) utilizzando il riflettore Keck II da 10 metri il 18 giugno 2007. Sono state ottenute tre immagini nel corso di 54 minuti, e lo scopo di queste immagini era aiutare lo Spitzer Space Telescope a osservare questa cometa, cosa che ha fatto il 9 e 10 luglio 2007. La successiva osservazione di questa cometa non è avvenuta fino al 9 settembre 2008, quando W. Hasubick ha ottenuto un'immagine della cometa utilizzando il suo riflettore da 44 cm e una telecamera CCD, ed ha fornito la magnitudine totale come +20,4. In seguito le osservazioni sono proseguite fino al giugno del 2009 ed al suo massimo la luminosità della cometa è arrivata a toccare +9 mag.
Il passaggio al perielio del 31 agosto 2016, è stato un po' meno favorevole, e al suo massimo la luminosità dell'astro è stata intorno ai +10 mag.
Passaggi futuri:
In futuro la cometa sperimenterà vari passaggi ravvicinati a Terra, Marte e Giove, che renderanno i suoi parametri orbitali un po' caotici, i prossimi ritorni, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
2 agosto 2031 - 5 febbraio 2039 - 13 luglio 2046 - 29 agosto 2053 -
4 novembre 2060 - 22 gennaio 2068 - 12 aprile 2075 - 29 maggio 2082 - 18 ottobre 2089 -
10 marzo 2097 - 28 luglio 2104.
La sua caratteristica è di avere MOID con i pianeti Marte e Giove molto piccole, quella con Giove è attualmente di 0,00986 UA, quella con Marte la porterà a passare il 18 maggio 2119 a sole 0,056 UA dal pianeta rosso, dal quale sarà visibile ad occhio nudo.
La MOID con Giove porterà la cometa a subire in futuro un drastico cambiamento di orbita.
Parametri orbitali:
144P/Kushida
da 2753 osservazioni 1994 gen 7-2016 Ott 21, residuo medio 0".54.
parametri non-gravitazionali A1= +0.64, A2= +0.0099.
Epoca = 2016 Set 9.0 TT JDT = 2457640.5
T = 2016 Ago 31.0770366276 TT +/- 0.0000665826
Peri. = 216.1505329761 +/- 0.0000466016
Nodo = 245.4897729354 (2000.0) +/- 0.0000261108
Incl. = 4.1149643136 +/- 0.0000025474
q = 1.4314355835 UA +/- 0.0000002145
e = 0.6288617803 +/- 0.0000000606
A1 = 0.6438922136 +/- 0.0050980754
A2 = 0.0098991459 +/- 0.0000179245
a = 3.8568800180 UA +/- 0.0000002216
n = 0.1301217456 +/- 0.0000000112
P = 7.5745038941 anni +/- 0.0000006527
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145P/SHOEMAKER-LEVY 5
La 145P/Shoemaker-Levy è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. La sua MOID con il pianeta Giove è di sole 0,239627 UA, il che comporta passaggi ravvicinati con questo pianeta e la possibilità che la sua orbita, in futuro, sia anche radicalmente modificata.
Scoperta:
La cometa è stata scoperta il 2 ottobre 1991 da Eugene Shoemaker, Carolyn Spellman-Shoemaker,
David H. Levy, poco tempo dopo furono scoperte immagini di pre-scoperta risalenti al 12 settembre 1991.
Altre osservazioni:
Per il ritorno del 17 agosto 2000, la cometa fu recuperata dal sondaggio LINEAR dopo il passaggio al perielio, al suo massimo ha raggiunto una magnitudine di crica +16.
Per il passaggio al perielio del 26 marzo 2009, la cometa è stata recuperate ed ha raggiunto una luminosità massima di circa +17 mag.
Il passaggio al perielio intorno al 31 agosto 2017, è stato più favorevole, e la cometa ha raggiunto una magnitudine massima di circa +14,5.
Passaggi futuri:
I prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
31 gennaio 2026 - 11 gennaio 2034 - 26 febbraio 2042 - 17 aprile 2050 - 23 settembre 2058 -
28 marzo 2067 - 11 ottobre 2075 - 12 aprile 2084 - 18 agosto 2092 - 20 febbraio 2101.
Parametri orbitali:
Dati dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 2730 :
T = 2017 Aug. 31.89926 TT Epoch = 2017 Sept. 4.0 TT Peri. = 10.36648 e = 0.5407849 Node = 26.81031 (2000.0) a = 4.1464593 AU Inc. = 11.25976 n'= 0.11673147 q = 1.9041166 AU P = 8.443 years
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146P/SHOEMAKER-LINEAR
La cometa Shoemaker-LINEAR, formalmente 146P/Shoemaker-LINEAR, è una cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete gioviane.
Scoperta:
Fu scoperta per la prima volta il 21 novembre 1984 da Carolyn e Eugene Shoemaker, ma non fu osservata al successivo passaggio al perielio nel 1992 e pertanto è stata considerata persa, fu riscoperta nel 2000 dal programma LINEAR.
Storia osservativa:
Quando fu scoperta nel 1984 fu descritta così:
'' L'oggetto è diffuso con una forte condensazione ed eventualmente a coda corta a nord-est ''.
Poi il 27 settembre 2000, gli astronomi F. Shelly e R. Huber, del MIT Lincoln Laboratory, riferiscono il
scoperta da parte del programma LINEAR di una cometa con una coda in PA di circa 280 gradi, e si è avuta conferma dell'apparizione della cometa il 29 settembre da parte di P. Pravec e P. Kusnirak a Ondrejov, con una chioma di diametro 0,2' con una coda lunga 0,2' in PA 260 gradi, mentre da J.
Ticha e M. Tichy a Klet hanno descritto l'oggetto come diffuso e con una coda di 14'' in PA 265 gradi.
Con i primi dati orbitali disponibili Syuichi Nakano (Sumoto, Giappone), ha identificato la cometa C/2000 S2 ( IAUC 7498 ) con la cometa D/1984 W1 (Shoemaker 2), la cometa ora è risultata fuori dalla sua previsione di +23,2 giorni o circa 7,5 gradi in posizione nel cielo.
Al successivo ritorno fu recuperata dopo aver già passato il perielio del 21 maggio 2008, con le osservazioni che riportano magnitudini di circa +19.5.
Il passaggio al perielio del 30 giugno 2016 fu più favorevole e le osservazioni fatte registrano una luminosità massima di circa +15,5 mag.
( Curva di luce del 2016, dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
5 agosto 2024 - 15 agosto 2032 - 19 ottobre 2040 - 23 dicembre 2048 - 2 febbraio 2057 -
17 aprile 2065 - 6 luglio 2073 - 22 settembre 2081 - 22 dicembre 2089 - 20 marzo 2098.
Parametri orbitali:
146P/Shoemaker-LINEAR
da 120 osservazioni 1984 Nov 27-2016 Nov 1, residuo medio 0".72.
parametri non-gravitazionali A1= +0.11, A2= -0.0219.
Epoca = 2016 giu 21.0 TT JDT = 2457560.5
T = 2016 giu 30.1354061531 TT +/- 0.0004492896
Peri. = 316.9845086444 +/- 0.0002631361
Nodo = 53.4532712419 (2000.0) +/- 0.0000718648
Incl. = 23.0727141673 +/- 0.0000421531
q = 1.4301184109 UA +/- 0.0000016292
e = 0.6460279597 +/- 0.0000002976
A1 = 0.1149573467 +/- 0.0225964123
A2 = -0.0218920727 +/- 0.0001789656
a = 4.0402016205 UA +/- 0.0000014159
n = 0.1213666924 +/- 0.0000000638
P = 8.1209073878 anni +/- 0.0000042689
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147P/KUSHIDA-MURAMATSU
La Cometa Kushida-Muramatsu, formalmente indicata 147P/Kushida-Muramatsu, è una piccola cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Secondo un articolo che è stato pubblicato da K. Ohtsuka, T. Ito, M. Yoshikawa, DJ Asher e H. Arakida sulla rivista Astronomy and Astrophysics nell'ottobre 2008, hanno mostrato che con un attento esame dell'orbita passata di questa cometa indicasse che era stata una luna temporanea di Giove dal 14 maggio 1949 al 15 luglio 1961 circa. I risultati sono stati presentati anche a una conferenza tedesca sulla scienza planetaria nel settembre 2009.
Un comportamento simile è stato determinato anche per altre comete, ad esempio 111P/Helin-Roman-Crockett e 82P/Gehrels, tutte classificate come QHC (quasi-Hilda comets), ossia comete con elementi orbitali simili a quelli degli asteroidi appartenenti alla famiglia di Hilda.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 420 metri.
Scoperta:
Gli astronomi Yoshio Kushida e Osamu Muramatsu (Yatsugatake South Base Observatory, Giappone) hanno scoperto fotograficamente questa cometa l'8,65 dicembre 1993, mentre stavano usando il riflettore da 25 cm f/3.4.
La cometa è stata descritta come diffusa, di circa 1-2 minuti d'arco e condensata al centro, mentre la magnitudine è stata stimata in +16,5. Hanno ottenuto una fotografia di conferma il 9,54 dicembre, che indicava anch'essa una magnitudine di +16,5.
Storia osservativa:
La prima orbita è stata calcolata da Syuichi Nakano, utilizzando le posizioni che abbracciano il periodo dall'8 al 12 dicembre, ed ha determinato un'orbita parabolica con una data del perielio del 26,16 novembre 1994, anche se è stata anche espressa la possibilità che questa potesse essere una cometa di breve periodo. La natura di breve periodo è stata confermata da Nakano il 16 dicembre quando ha assunto posizioni che coprono il periodo dall'8 al 15 dicembre e ha calcolato una data del perielio del 4,46 novembre 1993 e un periodo di 6,92 anni, ma durante le settimane successive, la data del perielio fu infine determinata per il 10,25 dicembre 1993, mentre il periodo era di 7,40 anni.
La cometa ha raggiunto una luminosità massima di magnitudine +15 nel dicembre 1993, ed è stata rilevata l'ultima volta da James Vernon Scotti (Spacewatch) il 23,19 giugno 1995, quando le immagini sono state ottenute utilizzando il riflettore da 91 cm, mentre la magnitudine totale è stata stimata in +21,2, mentre la magnitudine nucleare è stata data come +22,6.
Apparizione del 2001:
Durante il 1998, Nakano ha preso 204 posizioni coprendo l'intera apparizione della cometa 1993-1994, ha applicato le perturbazioni di Mercurio a Nettuno, così come i pianeti minori Cerere, Pallade e Vesta, e ha predetto che la cometa sarebbe poi arrivata al perielio il 29,55 aprile 2001.
La cometa è stata recuperata il 3,72 ottobre 2000, quando T. Oribe (Osservatorio Saji) ha ottenuto immagini CCD con il riflettore da 103 cm. Oribe ha detto che la magnitudine della cometa era +20,2 e la chioma aveva un diametro di 10 secondi d'arco. La sua posizione precisa indicava che la previsione di Nakano era in ritardo di soli 0,04 giorni. La cometa è diventata solo leggermente più luminosa della magnitudine +20 al suo massimo, ed è stata rilevata l'ultima volta il 20,17 marzo 2002, quando è stata ripresa utilizzando il riflettore Spacewatch da 91 cm, e la magnitudine è stata quindi data come +21,2.
Un team internazionale guidato da PL Lamy (Francia) ha utilizzato il telescopio spaziale Hubble per osservare diverse comete nel periodo da luglio 2000 a giugno 2001, con lo scopo di caratterizzare i loro nuclei. Per 147P, hanno determinato che il nucleo aveva un diametro di 0,42 km.
Apparizione del 2008:
La cometa è stata recuperata il 21,30 dicembre 2008, utilizzando il riflettore Spacewatch da 91 cm, e la magnitudine è stata data come +19,8. La cometa ha raggiunto una luminosità massima di circa +19 verso la fine di dicembre 2008 e l'inizio di gennaio 2009. La cometa è stata osservata l'ultima volta da Hasubick il 28 febbraio 2009, e la magnitudine è stata quindi stimata in +20.
Mancata osservazione del 2016:
Il passaggio al perielio del 27 febbraio 2016, non è stato osservato.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, così come i dati orbitali riportati qui sotto, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
7 dicembre 2023 - 11 gennaio 2040 - 9 febbraio 2048 - 2 maggio 2056 - 17 agosto 2064 - ecc.
Parametri orbitali:
147P/Kushida-Muramatsu
da 75 osservazioni 1994 Dic 8-2009 Feb 28, residuo medio 5".84.
parametri non-gravitazionali A1= -0.20, A2= -0.0108, A3= +0.15.
Epoca = 2008 Set 11.0 TT JDT = 2454720.5
T = 2008 Set 22.9408978804 TT +/- 0.0213433347
Peri. = 346.8588736642 +/- 0.0036896519
Nodo = 93.7638475515 (2000.0) +/- 0.0013849750
Incl. = 2.3683796929 +/- 0.0000899275
q = 2.7564074394 UA +/- 0.0000047269
e = 0.2759117438 +/- 0.0000048961
A1 = -0.2028949920 +/- 0.0435637267
A2 = -0.0107718286 +/- 0.0010022920
A3 = 0.1498211598 +/- 0.0121937351
a = 3.8067285525 UA +/- 0.0000069758
n = 0.1327016154 +/- 0.0000003648
P = 7.4272469540 anni +/- 0.0000204156
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148P/ANDERSON-LINEAR
La 148P/Anderson-LINEAR è una cometa, periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
La particolarità della cometa è di avere una piccola MOID con il pianeta Giove, e questa caratteristica comporta che può passare vicino a Giove potendo così subire anche grandi alterazioni della sua orbita, difatti i prossimi passaggi ravvicinati accadranno l'8 marzo 2092 quando i due corpi celesti arriveranno a sole 0,171 UA di distanza e il 22 novembre 2186 quando perverranno a sole 0,197 UA.
Un precedente passaggio, a sole 0,105 UA, avvenne il 13 agosto 1961, e fu questo passaggio che ha modificato l'orbita seguita in precedenza dalla cometa e l'ha immessa in quella attuale permettendo così la sua scoperta al successivo passaggio al perielio del 1963.
Scoperta e storia osservativa:
La cometa è stata scoperta per caso, ossia mentre si cercava altre cose, in questo caso l'astronoma Jean Hales Anderson dell'Università del Minnesota, nel 1967 sulle lastre ottenute da W.J. Luyten il 22,53, 23,49, 24,50 e 25,50 del novembre 1963, per cercare stelle con grande moto proprio, scoprì una cometa di 16a magnitudine, che mostrava una coda lunga circa 3 minuti d'arco.
La cometa fu denominata 1963 IX Anderson, ma poiché fu scoperta troppo tempo dopo la ripresa delle lastre fotogragfiche, non fu possibile determinare se la cometa era periodica o non periodica, difatti K. Aksnes e Brian G. Marsden (Smithsonian Astrophysical Observatory) hanno calcolato un'orbita parabolica con una data del perielio del 29 ottobre 1963, e Marsden ha aggiunto: "Non è improbabile che la cometa sia di breve periodo", poiché ha notato che un'orbita ellittica presunta con un periodo di 5,5 anni si adatta alle quattro posizioni disponibili meglio dell'orbita parabolica.
L'orbita ellittica presunta aveva una data al perielio del 1963 novembre 7,87, ed il periodo di 5,5 anni è stato scelto da Marsden "come limite inferiore ragionevole", ma comunque il periodo era troppo incerto per permettere le ricerche ai ritorni successivi, in segiuto si è determinata la data del perielio per il 28 ottobre 1963.
Il 24 settembre 2000 il programma di ricerca astronomica LINEAR scopriva un oggetto che venne ritenuto un asteroide e come tale denominato 2000 SO253, ma nel novembre 2000 ci si rese conto che in effetti l'oggetto era una cometa e quindi venne ridenominato P/2000 SO253 LINEAR.
Nel dicembre 2000 l'astronomo giapponese Syuichi Nakano identificava la cometa P/2000 SO253 LINEAR con la 1963 IX Anderson. La cometa passò al perielio il 1 maggio 2001.
Fu recuperata anche in previsione del passaggio al perielio del 22 maggio 2008, quando raggiunse al suo massimo una magnitudine di circa +17, e molto simile fu il passaggio al perielio del 13 giugno 2015. Infine è ritornata al perielio esattamente 7 anni dopo il 13 giugno 2022, e le osservazioni sono attualmente in corso, per adesso si è registato una magnitudine massima di circa +18, ma si stima possa arrivare a +17.
Passaggi futuri:
I successivi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
5 maggio 2029 - 19 maggio 2036 - 28 giugno 2043 - 6 agosto 2050 - 29 agosto 2057 - 15 settembre 2064 - 9 febbraio 2072 - 14 agosto 2079 - 15 febbraio 2087 - 10 giugno 2094 - 12 ottobre 2102.
Parametri orbitali:
Dal sito di Syuichi Nakano vi riportiamo i dati dell'ultimo passaggio al perielio completato e di quello in corso, tratti dalla nota NK 3973 :
Epoch = 2015 June 27.0 TT T = 2015 June 13.78433 +/- 0.00070 (m.e.) TT Peri. = 6.69822 +/- 0.00073 Node = 89.78381 +/- 0.00068 (2000.0) Inc. = 3.68210 +/- 0.00001 q = 1.6919675 +/- 0.0000006 AU e = 0.5394888 +/- 0.0000002 a = 3.6741070 +/- 0.0000018 AU n' = 0.13995112 +/- 0.00000010 P = 7.043 +/- 0.0000053 years A1 = +0.163 +/- 0.009 A2 = -0.00439 +/- 0.00026
T = 2022 June 13.67572 TT Epoch = 2022 June 30.0 TT Peri. = 8.03047 e = 0.5497922 Node = 89.20947 (2000.0) a = 3.6176164 AU Inc. = 3.65804 n'= 0.14324198 q = 1.6286791 AU P = 6.881 years
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149P/MUELLER 4
La 149P/Mueller è una cometa periodica. appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
La cometa è una delle poche comete di cui si ha indicazione del suo periodo di rotazione in 11,88 h.
Scoperta:
Un'esposizione IIIa-J di 90 minuti è stata ottenuta da Jean E. Mueller e C. Brewer (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) con il telescopio Oschin Schmidt da 1,2 m il 9,35 aprile 1992.
Dopo aver esaminato la lastra fotografica un paio di giorni dopo, Mueller ha trovato la debole scia di una possibile cometa, ed ha stimato la magnitudine come +17,5 e ha notato un "possibile accenno di una coda a ovest", inoltre ha notato che è stata ottenuta un'esposizione di 30 minuti della stessa regione con lo stesso telescopio l'11,40 aprile ed è stata in grado di individuare una scia, che però si è rivelata troppo debole per confermare se si trattava di una cometa o di un pianeta minore.
Storia osservativa:
R.H. McNaught (Siding Spring Observatory, Australia) ha fotografato l'oggetto con il telescopio Uppsala Schmidt il 12 aprile 1992, ed ha confermato la sua natura cometaria, stimandone la magnitudine in +17. Anche Tsutomo Seki (Geisei, Giappone) ha rilevato la cometa il 14 aprile ed ha annotato una magnitudine di +17.
La prima orbita è stata calcolata da Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams), utilizzando le posizioni che abbracciano il periodo dal 9 al 14 aprile, ed ha scoperto che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo, con una data del perielio del 27,56 gennaio 1992 e un periodo di 9,26 anni. Alla fine la data del perielio è risultata essere il 16,11 febbraio 1992, mentre il periodo era di 8,97 anni.
Mentre la cometa si stava allontanando sia dal Sole che dalla Terra, è lentamente svanita. Seki ha indicato la magnitudine +17,5 il 20 aprile e +18,0 il 22 aprile, mentre la cometa è stata rilevata l'ultima volta il 2,10 luglio 1992 dagli astronomi dell'Osservatorio di Oak Ridge.
La cometa è stata recuperata da T. Oribe (Osservatorio Saji) il 22,85 dicembre 2000 con il riflettore da 1,03 m. Le immagini del CCD hanno rivelato che la cometa era debole e stellare, con una magnitudine nucleare di +20,5. Oribe ha ottenuto ulteriori immagini CCD il 30,83 gennaio 2001, che indicava una magnitudine di +19,6. Seki ha anche annunciato di aver rilevato la cometa il 27,78 gennaio 2001.
Il passaggio al perielio è stato effettuato il 7 febbraio 2001.
La cometa è stata seguita fino al 28,88 giugno 2001, quando è stata rilevata da Pepe Manteca (Observatorio de Begues, Spagna) utilizzando uno Schmidt-Cassegrain da 30 cm f/6.3 e una camera CCD, e ne ha dato la magnitudine come +18,0.
Nel passaggio al perielio del 19 febbraio 2010, si è registrata una magnitudine massima di circa +17,2.
Nel ritorno del 16 febbraio 2019, al massimo la magnitudine era di circa +17,5.
Passaggi futuri:
La cometa ha avuto un incontro estremamente ravvicinato con Giove a sole 0,097 UA il 28 luglio 2021, che ne ha modificato la distanza del perielio da 2,63 a 2,81 UA ed il periodo da 8,97 a 8,43 anni.
I successivi ritorni al perielio, Calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
29 dicembre 2026 - 5 giugno 2035 - 9 ottobre 2060 - 24 marzo 2069 - 27 agosto 2077 - Un nuovo incontro con Giove del 10 novembre 2080 a 0,5429 UA abbasserà il perielio a 2,57 UA con un periodo di 8 anni - 22 agosto 2085 - 26 agosto 2093 - 4 settembre 2101.
Parametri orbitali:
149P/Mueller
da 399 osservazioni 1992 Apr 12-2019 Mag 13, residuo medio 0".65.
Epoca = 2019 Feb 6.0 TT JDT = 2458520.5
T = 2019 Feb 16.9853869226 TT +/- 0.0014640635
Peri. = 43.7944039121 +/- 0.0004293905
Nodo = 145.2342152633 (2000.0) +/- 0.0000731995
Incl. = 29.7710134094 +/- 0.0000304047
q = 2.6335376812 UA +/- 0.0000030339
e = 0.3898710317 +/- 0.0000007042
a = 4.3163623073 UA +/- 0.0000016308
n = 0.1099074766 +/- 0.0000000623
P = 8.9676125707 anni +/- 0.0000050821
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150P/LONEOS 3
La 150P/LONEOS è una cometa periodica. appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. La cometa è stata scoperta il 25 novembre 2000 dal programma di ricerca astronomica dell'osservatorio Lowell LONEOS.
Inizialmente ritenuta un asteroide e come tale denominata 2000 WT168, nel febbraio 2001 ci si accorse che presentava attività cometaria e quindi fu ridenominata P/2000 WT168 LONEOS, nel marzo 2001 furono rinvenute immagini di prescoperta risalenti al marzo 1978 e al marzo 1986, che hanno permesso di numerarla come 150P.
Storia osservativa:
Il programma di indagine LONEOS (Lowell Observatory Near-Earth Object Search) ha scoperto questo oggetto apparentemente asteroidale il 25 novembre 2000, e la magnitudine è stata data come +17,2 ed è stato designato 2000 WT168.
Diverse immagini di prescoperta sono state trovate dal programma Lincoln Near Earth Asteroid Research (LINEAR) che risalivano al 27 settembre 2000. Al momento della prima osservazione di prescoperta, la magnitudine era data come +18,9. C.W. Hergenrother (Catalina) ha ottenuto esposizioni CCD con il riflettore da 1,5 m il 13,3 febbraio 2001, che hanno rivelato una chioma altamente condensata di 9,7 secondi d'arco di diametro, con una magnitudine rossa di +16,3, e c'era anche una coda che si estendeva per 8,0 secondi d'arco verso PA 110°.
L'attività cometaria è stata confermata il 16,9 febbraio da J. Ticha e M. Tichy (Osservatorio Klet, Repubblica Ceca) e M. Hicks e B. Buratti (Osservatorio Palomar, California, USA).
Ticha e Tichy hanno ottenuto immagini CCD con il riflettore da 57 cm, e le immagini hanno rivelato una debole chioma asimmetrica che mostrava una coda che si estendeva per 9 secondi d'arco verso PA 155°.
Hicks e Buratti hanno ottenuto immagini CCD con il riflettore da 1,5 m il 17,2 febbraio 2001, ed hanno trovato una debole coda a forma di lacrima che si estendeva per circa 15 secondi d'arco verso PA 60°.
E' poi passata al perielio il 23 marzo 2001.
La prima orbita è stata calcolata da G.V. Williams utilizzando posizioni che vanno dal 27 settembre al 20 dicembre del 2000, ed i suoi calcoli hanno rivelato un'orbita cometaria con un periodo di 7,65 anni.
La cometa è tornata al perielio il 26 novembre 2008, e nel corso delle osservazioni la magnitudine massima registrata è stata di circa +17, come peraltro accaduto anche al successivo passaggio al perielio del 14 luglio 2016.
Il ritorno del 12 marzo 2024 è già in corso di osservazione dato che dopo afer passato l'afelio la cometa è già stata rilevata con una magnitudine di poco più debole di +22.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
28 ottobre 2031 - 16 giugno 2039 - 4 febbraio 2047 - 3 ottobre 2054 - 10 luglio 2062 - 1 maggio 2070 - 27 febbraio 2078 - 23 dicembre 2085 - 3 novembre 2093 - 21 settembre 2101.
Parametri orbitali:
150P/LONEOS
da 323 osservazioni 1978 Mar 6-2015 Nov 21, residuo medio 0".54.
Epoca = 2016 lug 31.0 TT JDT = 2457600.5
T = 2016 lug 24.9377854819 TT +/- 0.0000933851
Peri. = 245.6783219361 +/- 0.0000270827
Nodo = 272.4267224071 (2000.0) +/- 0.0000228125
Incl. = 18.5061445885 +/- 0.0000092208
q = 1.7597032499 UA +/- 0.0000002890
e = 0.5469557065 +/- 0.0000000732
a = 3.8841748483 UA +/- 0.0000002303
n = 0.1287525729 +/- 0.0000000115
P = 7.6550522180 anni +/- 0.0000006810
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151P/HELIN
La 151P/Helin è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, appartenente ad un sottogruppo che si spinge fino all'orbita di Saturno.
Per le sue dimensioni si stima un diametro medio di circa 8,4 km.
Scoperta:
Nel settembre 1987, Eleanor Francis Helin scoprì questa cometa su lastre fotografiche esposte il 24,43 agosto e il 26,42 agosto 1987, nel corso del Second Palomar Observatory Sky Survey (Palomar Observatory, California, USA). Le lastre sono state originariamente esposte da J. Mueller utilizzando il telescopio Oschin Schmidt da 48 pollici. Helin ha descritto la cometa come magnitudine +16,5 e condensata, con una debole diffusione verso PA 235°. A. Maury (Osservatorio Palomar) ha successivamente riferito che immagini deboli sono state trovate su esposizioni di Mueller e J. Phinney il 17 e 18 settembre.
Storia osservativa:
La prima orbita è stata calcolata da Brian G. Marsden utilizzando posizioni che abbracciano il periodo dal 24 agosto al 18 settembre 1987, ed ha rivelato che la cometa si stava muovendo in un'orbita di breve periodo con una data del perielio del 16,49 agosto 1987, una distanza del perielio di 2,58 UA e un periodo di 14,2 anni. Questa orbita era molto vicina a ciò che i calcoli successivi avrebbero rivelato una volta che sarebbero diventate disponibili ulteriori posizioni, con la data del perielio effettiva del 12,20 agosto 1987. La cometa è stata seguita nell'anno successivo ed è stata vista l'ultima volta il 13,14 febbraio 1988 dagli osservatori dello Spacewatch (Steward Observatory, Kitt Peak, Arizona, USA).
La cometa è stata recuperata da M. Busch, A. Seib, F. Hormuth, R. Stoss, A. Gnadig e A. Doppler il 20,14 giugno 2001, utilizzando l'Estacion de Observacion de Calar Alto (EOCA) Riflettore da 1,52 m (Calar Alto, Almería, Spagna). La magnitudine è stata stimata in +20. La previsione di Brian G. Marsden era in ritardo di solo 1 giorno, quindi la data effettiva del perielio era il 23,72 settembre 2001. La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 17 dicembre 2001, quando è stata rilevata dal programma LONEOS (Lowell Observatory Near-Earth Object Search).
E' tornata al perielio l'8 ottobre 2015, raggiungendo alla fine di settembre, una luminosità massima di circa +16,5 mag.
( Curva di luce del 2015, tratta dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
18 agosto 2029 - 24 luglio 2043 - 6 giugno 2057 - 28 giugno 2071 - 16 settembre 2084 -
5 dicembre 2097 - 17 gennaio 2111.
Parametri orbitali:
Caratteristiche della sua orbita sono le piccole MOID con i pianeti Giove (0,235 UA) e Saturno (il 14 gennaio 1981 la cometa è passata a sole 0,365 UA da Saturno): i passaggi ravvicinati originati da queste MOID determineranno in futuro, come hanno fatto in passato, un drastico cambiamento dell'attuale orbita della cometa, come nel 2073 che vedrà calare ancora la distanza del perielio, oltretutto allontando la cometa dall'influenza di Saturno.
151P/Helin
da 389 osservazioni 1987 Set 18-2016 gen 6, residuo medio 0".54.
Epoca = 2015 Ott 25.0 TT JDT = 2457320.5
T = 2015 Ott 8.0777797670 TT +/- 0.0002303613
Peri. = 216.2662538196 +/- 0.0001963045
Nodo = 143.1553838030 (2000.0) +/- 0.0001928108
Incl. = 4.7195299943 +/- 0.0000231623
q = 2.4737754695 UA +/- 0.0000022538
e = 0.5721632578 +/- 0.0000003640
a = 5.7820547542 UA +/- 0.0000012466
n = 0.0708893140 +/- 0.0000000229
P = 13.9034730687 anni +/- 0.0000044964
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152P/HELIN-LAWRENCE
La 152P/Helin-Lawrence è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
Gli astronomi Eleanor Helin e K. Lawrence (Osservatorio Palomar, California, USA) hanno scoperto le scie diffuse di questa cometa su pellicola fotografica esposta da Helin, Lawrence e M. Nassar con il telescopio Schmidt da 46 cm il 17,44 maggio e il 19,35 maggio 1993.
La magnitudine totale è stata data in +16,5 alla prima data e la cometa è stata descritta come diffusa con una condensazione centrale.
Helin, Lawrence e Nassar hanno trovato immagini pre-scoperta su una pellicola esposta con lo Schmidt da 46 cm il 21,49 aprile e il 22,49 aprile, e la magnitudine è stata quindi stimata in +17,0.
Storia osservativa:
Poco dopo l'annuncio della scoperta della cometa il 2 giugno 1993, Brian G. Marsden ha preso 9 posizioni ottenute durante il periodo che va dal 21 aprile al 4 giugno e ha calcolato un'orbita ellittica, che ha dato la data del perielio per il 18,06 giugno 1993 e con il periodo di 9,44 anni.
Alla fine, si è scoperto che l'orbita aveva una data del perielio del 30,35 giugno 1993.
R.H. McNaught (Siding Spring, Australia) ha individuato la cometa durante l'eclissi lunare totale il 4 giugno, mentre stava usando il telescopio Uppsala Southern Schmidt e ha stimato la magnitudine in +16. La cometa è stata seguita fino al 30,48 dicembre 1997, quando è stata rilevata all'osservatorio sul Mauna Kea (Hawaii, USA).
La cometa è stata recuperata il 24,86 dicembre 2001 da T. Oribe (Osservatorio Saji) utilizzando il riflettore da 1,0 m, e la magnitudine è stata data in +19,5 e la posizione era entro 2 secondi d'arco dalla previsione pubblicata da Marsden, ed è passata al perielio il 22 dicembre 2002.
Oribe ha aggiunto che la chioma aveva un diametro di 0,15 minuti d'arco , mentre la coda si estendeva per 8 secondi d'arco verso PA 295°. Un recupero indipendente è stato effettuato anche da K. Sarneczky e Z. Heiner (Piszkesteto), l'11,19 gennaio 2002 utilizzando lo Schmidt da 0,6 m, e la magnitudine è stata data in +20, mentre la cometa è stata descritta come diffusa, con una chioma larga 8 secondi d'arco e una coda debole e stretta che si estende per 13 secondi d'arco verso PA 283°.
Queste posizioni hanno anche confermato che l'osservazione effettuata da C.W. Hergenrother e D. Means (Kitt Peak, Arizona, USA) il 23 gennaio 2001 con il riflettore da 2,3 m era questa cometa, ed è stata descritta come stellare, con una magnitudine di +21,5.
Nel passaggio al perielio del 9 luglio 2012, ha raggiunto una magnitudine massima di circa +15.
Per il passaggio al perielio del 13 gennaio 2022, ci sono già state osservazioni nella prima metà del 2021, poi si prevede che verso la fine dell'estate 2022 la cometa arriverà a circa +16 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
Dopo il prossimo passaggio del 9 luglio 2031, la cometa il 13 dicembre 2037 incontrerà Giove ed il suo perielio passerà da 3,11 a 2,61 UA, ed il suo periodo di rivoluzione calerà di circa un anno.
18 settembre 2040 - 28 febbraio 2049 - 15 agosto 2057 - 15 marzo 2066 - 30 ottobre 2074 -
29 giugno 2083 - 11 febbraio 2092 - 6 marzo 2100 - 28 settembre 2108.
Parametri orbitali:
Dal grafico dell'orbita qua sotto si può vedere che la cometa può avere prolungati incontri con Giove, che rendono la sua orbita soggetta a modifiche radicali.
Dal sito di Syuichi Nakano, vi riportiamo i dati orbitali dei vari passaggi al perielio osservati, tratti dalla nota NK 3284 :
T = 1993 June 30.34059 TT Epoch = 1993 June 22.0 TT Peri. = 163.72902 e = 0.3088464 Node = 92.03533 (2000.0) a = 4.4710124 AU Inc. = 9.88345 n'= 0.10425461 q = 3.0901565 AU P = 9.454 years T = 2002 Dec. 22.44426 TT Epoch = 2003 Jan. 1.0 TT Peri. = 163.68926 e = 0.3077406 Node = 92.01625 (2000.0) a = 4.4926786 AU Inc. = 9.87161 n'= 0.10350136 q = 3.1100989 AU P = 9.523 years
Epoch = 2012 July 12.0 TT T = 2012 July 9.22862 +/- 0.00022 (m.e.) TT Peri. = 163.79968 +/- 0.00008 Node = 91.91002 +/- 0.00007 (2000.0) Inc. = 9.86735 +/- 0.00001 q = 3.1164534 +/- 0.0000007 AU e = 0.3073567 +/- 0.0000001 a = 4.4993627 +/- 0.0000003 AU n' = 0.10327081 +/- 0.00000001 P = 9.544 +/- 0.0000010 years Y1 = +0.001 +/- 0.006 Y2 = +0.01786 +/- 0.00024
T = 2022 Jan. 13.68811 TT Epoch = 2022 Jan. 21.0 TT Peri. = 163.94362 e = 0.3086095 Node = 91.85803 (2000.0) a = 4.4763755 AU Inc. = 9.88054 n'= 0.10406731 q = 3.0949237 AU P = 9.471 years
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153P/IKEYA-ZHANG
La Cometa Ikeya-Zhang (Giapponese, Cinese: 池谷-張彗星), formalmente 153P/Ikeya-Zhang, è una cometa periodica del Sistema solare, che grazie a ricostruzioni e simulazioni orbitali, abbiamo ritrovato registrata in varie cronache astronomiche del passato.
Combinazione di 10 immagini di 30 secondi, SBIG ST-8E CCD.
8"f / 6.3 Meade LX200 schmidt-cassegrain a fuoco primario ).
Scoperta:
Le prime osservazioni forse sono del 77 d.C. ma le relazioni sono incerte, molto più probabili quelle del 877 e del 1273.
La cometa è stata osservata nel 1661 dall'astronomo polacco Johannes Hevelius ed una cometa luminosa era stata anche registrata da astronomi cinesi sempre nel 1661.
È stata riscoperta il 1º febbraio 2002 indipendentemente da due astronomi: il cinese Zhang Daqing dalla città di Kaifeng e il giapponese Kaoru Ikeya dalla prefettura di Shizuoka.
La cometa è stata inizialmente identificata come C/2002 C1 (Ikeya-Zhang).
( Questa immagine è stata ottenuta da G. Bront, S. Garzia e G. Sostero il 2,75 febbraio 2002. Si tratta di una combinazione di 20 esposizioni di 60 secondi ottenute con un Celestron Schmidt-Cassegrain da 0,2 mf / 3,3 e una fotocamera Hi-Sis 24 CCD ).
Denominazione:
La cometa prende il nome dai cognomi dei 2 scopritori del 2002, con l'aggiunta del prefisso 153P in quanto è stato accertato che la cometa C/1661 C1 (Hevelius), era una precedente osservazione del solito oggetto, quindi si tratta di una cometa periodica.
( Cometa 153P / Ikeya-Zhang. Foto del 26 marzo 2002.
Combinazione di 11 immagini di 30 secondi, SBIG ST-8E CCD.
8"f / 6.3 Meade LX200 schmidt-cassegrain a fuoco primario ).
Dati fisici:
La cometa ha raggiunto nel 2002, la magnitudine apparente di +3,5 mentre il passaggio riferito alla cometa C/1661 C1 raggiunse una magnitudine non superiore alla 2, e una coda doppia che si sviluppò per 6° e fu scoperta nella luce dell'alba.
( Curva della luminosità della 153P nel 2002 ).
Spettro e Composizione:
L'osservazione spettroscopica ad alta risoluzione della cometa 153P / 2002 C1 Ikeya-Zhang è stata eseguita il 20 aprile 2002 con lo spettrografo echelle SARG sul Telescopio Nazionale Galileo di 3,5 m a La Palma. Le linee di emissione atomica dell'Ossigeno a 5577, 6360 e 6363 Å sono chiaramente visibili nello spettro. Abbiamo determinato i vari rapporti di intensità per verificare l'ipotesi che l'acqua sia la principale specie madre di queste emissioni, il risultato è stato confrontato con il valore ottenuto da un modello accoppiato chimica-trasporto. Il valore misurato per il rapporto verde/rosso 0,12 ± 0,1, concorda abbastanza bene con il valore ottenuto dal modello. Questo ci ha portato a concludere che durante il periodo di osservazione l'acqua era la specie madre delle linee dell'Ossigeno atomico.
Ioni cometari rilevati dalla sonda Cassini lontana 6.5 UA dalla cometa 153P/Ikeya-Zhang:
Durante il marzo-aprile 2002, mentre si trovava tra le orbite di Giove e Saturno, la sonda Cassini ha rilevato un significativo aumento del flusso di protoni di raccolta.
La spiegazione più probabile per questo miglioramento è stata l'aggiunta di protoni al vento solare mediante la ionizzazione dell'idrogeno neutro nella corona della cometa 153P / Ikeya-Zhang. Questa cometa è passata relativamente vicino alla linea Sole-Cassini durante quel periodo, consentendo agli ioni di raccolta di essere trasportati a Cassini dal vento solare.
Questo flusso di protoni pickup avrebbe potuto essere ulteriormente modulato dal passaggio delle controparti interplanetarie delle espulsioni di massa coronale oltre la cometa e la sonda. La distanza radiale di 6,5 unità astronomiche (UA) percorsa dai protoni rilevatori e la lunghezza totale della coda implicita di> 7,5 UA rendono questa coda ionica cometaria la più lunga mai misurata.
LINK : '' https://arxiv.org/pdf/2006.00500.pdf ''.
Parametri orbitali:
Ha il periodo orbitale più lungo conosciuto di qualsiasi cometa periodica (in media 366,51 anni).
La sua velocità orbitale attorno al Sole varia da 59 km/s al perielio a 0,29 km/s all'afelio.
La cometa ha, da pochi anni, superato il perielio il 18 marzo 2002 , e con un'orbita pluricentenaria, e tenendo conto che le simulazioni orbitali di S. Nakano coinvolgono il degassamento asimmetrico, risulta che il successivo passaggio del perielio è previsto il 1° settembre 2362.
La cometa ha una MOID col pianeta Giove di sole 0,0115 UA.
Parametri orbitali | |
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(all'epoca 13 ottobre 2002) | |
Semiasse maggiore | 51,2136 UA |
Perielio | 0,507141 UA |
Afelio | 101,9200 UA |
Periodo orbitale medio | 366,5101 anni |
Inclinazione orbitale | 28,120° |
Eccentricità | 0,990098 |
Longitudine del nodo ascendente | 93,370° |
Argomento del perielio | 34,673° |
Par. Tisserand (TJ) | 0,878 (calcolato) |
Ultimo perielio | 18 marzo 2002 |
Prossimo perielio | giugno 2369 |
MOID da Terra | 0,330976 UA |
( L'orbita della 153P confrontata con la Halley e con la cometa gioviana Borrelly ).
Identificazione con la C/1661 C1 e possibile correlazione familiare con la C/1532 R1:
L'orbita determinata per la cometa Ikeya-Zhang da B.G. Marsden e S. Nakano è corrispondente con le osservazioni storiche di una cometa assai luminosa la C/1661 C1, registrata nel 1661 da astronomi cinesi e dall'astronomo polacco Johannes Hevelius.
Nei giorni subito a seguire la scoperta, Nakano e Marsden avevano proposto l'identificazione della cometa Ikeya-Zhang con un'altra cometa storica, la C/1532 R1, del 1532.
Mark R. Kidger ha recuperato questa identificazione ed ha confrontato le curve di luce delle tre comete. È giunto alla conclusione che l'identificazione basata sui parametri orbitali è essenzialmente corretta, ma che la cometa Ikeya-Zhang e la cometa C/1532 R1 sembrano essere comunque imparentate tra di loro. In particolare, potrebbe trattarsi di due frammenti dello stesso oggetto cometario, di cui la cometa C/1532 R1 sarebbe la porzione principale del nucleo.
Una conferma a questa ipotesi potrà giungere con il ritorno della cometa C/1532 R1, previsto per la fine del XXI secolo, quando anche di questa cometa avremmo dati tali da poter simulare la sua orbita nel passato, in modo ca capire se e quando è avvenuta questa ipotetica separazione.
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PASSAGGI STORICI
Gli studi dei vari astronomi, in primis quelli di Syuichi Nakano, ci hanno fornito una ricostruzione plausibile dei suoi passaggi storici dal 926 a.C. fino al prossimo passaggio futuro del 2362.
Dai parametri del passaggio del 926 aC, possiamo anche ipotizzare che precedentemente la cometa possa essere passata al perielio nell'intervallo tra il 1274 e il 1278 aC, mentre per quanto riguarda il futuro remoto è plausibile un passaggio tra il 2715 e il 2719. Le incertezze sono dovute alle Forze non gravitazionali che agiscono sul nucleo cometario, come l'asimmetria dei getti durante i passaggi al perielio.
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926 a.C.
Passaggio al perielio il 2 marzo -925.
Nessuna registrazione di una cometa osservata in questo anno è giunta fino a noi, e quindi non abbiamo prova del suo passaggio al perielio.
[nota: la data 926 aC corrisponde al -925 TT dopo l'introduzione dell'anno ZERO].
T = -925 Mar. 2.25844 TT Epoch = -925 Mar. 21.0 TT Peri. = 33.65668 e = 0.9898179 Node = 95.54526 (2000.0) a = 50.2277198 AU Inc. = 28.85292 n'= 0.00276878 q = 0.5114215 AU P = 355.971 years
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601 a.C.
Passaggio al perielio il 29 marzo -600
Nessuna registrazione di una cometa osservata in questo anno è giunta fino a noi, e quindi non abbiamo prova del suo passaggio al perielio.
T = -600 Mar. 29.03573 TT Epoch = -600 Apr. 3.0 TT Peri. = 33.73095 e = 0.9894621 Node = 95.19630 (2000.0) a = 48.0357770 AU Inc. = 28.81976 n'= 0.00296044 q = 0.5061943 AU P = 332.926 years
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269 a.C.
Passaggio al perielio il 21 maggio -268
Osservazione sfavorevole.
Nessuna registrazione di una cometa osservata in questo anno è giunta fino a noi, e quindi non abbiamo prova del suo passaggio al perielio.
T = -268 May 21.64818 TT Epoch = -268 May 30.0 TT Peri. = 34.03434 e = 0.9896209 Node = 94.75472 (2000.0) a = 49.1417659 AU Inc. = 28.61005 n'= 0.00286107 q = 0.5100471 AU P = 344.490 years
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77 d.C.
Passaggio al perielio il 26 novembre 77
Indentificare con certezza il resoconto storico di una cometa con il passaggio al perielio della Ikeya-Zhang non è possibile per la mancanza di osservazioni più precise, ma dai resoconti riportati dai vari cometografi, c'è stata un osservazione compatibile con il passaggio al perielio della 153P come calcolato nelle simulazioni orbitali fatte indietro nel tempo.
T = 77 Nov. 26.05892 TT Epoch = 77 Dec. 5.0 TT Peri. = 34.73299 e = 0.9900587 Node = 93.80764 (2000.0) a = 51.8950929 AU Inc. = 28.30774 n'= 0.00263642 q = 0.5159053 AU P = 373.843 years
Vicino al tempo del perielio nel 77, una cometa è apparsa nel gennaio del 78. È andata nella regione del polo nord dall'Ariete.
Dalla cronaca imperiale cinese She-Ke:
'' Durante il regno di Chang Te, nel 2° anno, l'undicesimo mese lunare, giorno Woo Yin, una cometa apparve a 3 gradi da Lew (Alfa, Beta, Gamma Arietis). La sua lunghezza era da 8 a 9 cubiti. Entrò lentamente in Tsze Kung fino al centro (circolo delle apparizioni perpetue). Dopo 106 giorni è gradualmente scomparsa ''.
[vedi Williams (1871, p. 13), Ho (1962, p. 150), Beijing Observatory (1988, p. 389) e Kronk (1999, p. 36)].
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459
Passaggio al perielio il 18 aprile 459
Osservazione sfavorevole.
Non esistono registrazioni di comete in questo anno, che siano corrispondenti ai parametri della cometa 153P forniti dai calcoli fatti al simulatore riferiti al suo passaggio al perielio, pubblicati qui di seguito.
T = 459 Apr. 18.12282 TT Epoch = 459 Apr. 4.0 TT Peri. = 34.81467 e = 0.9906271 Node = 93.61568 (2000.0) a = 55.7933757 AU Inc. = 28.14434 n'= 0.00236499 q = 0.5229436 AU P = 416.748 years
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877
C/877 C1 = 153P/877 C1
Passaggio al perielio il 12 febbraio 877
La cometa del 877 è stata registrata in Giappone e in Europa ed è possibile che venga identificata con la cometa Ikeya–Zhang.
Di seguito alle previsioni di Nakano, sono riportati i record storici.
T = 877 Feb. 12.99768 TT Epoch = 877 Feb. 28.0 TT Peri. = 35.11566 e = 0.9907549 Node = 93.38188 (2000.0) a = 56.6137544 AU Inc. = 28.00244 n'= 0.00231378 q = 0.5233998 AU P = 425.974 years
Giappone : '' il venticinquesimo giorno, di hinoto-tori (ding-you, 34), nel primo mese del primo anno del periodo di regno di Gen-Kei, durante le ore di tori e inu (tra le 6 e le 8 della sera, 877 febbraio 11,4 UT ), una cometa era nella Bi (la quattordicesima dimora lunare), ed è stata vista a ovest. È la cosiddetta stella fortunata (Nihon Sandai Jitsuroku) ''.
[Vedi Kanda (1935, p. 484), Ho (1962, p. 176) e Kronk (1999, p. 138)].
Valutazioni : sia Ho (1962) che Kronk (1999) hanno tradotto che la cometa era stata vista ad ovest di Bi; tuttavia, la cometa è stata vista tra Bi (Tung-Pi) e Kui (la quindicesima dimora lunare).
Non è quindi "a ovest di Bi", ma è stata vista sull'orizzonte occidentale come mostrato in figura qui sopra. Contrariamente a quanto affermato da His (1958) , questo oggetto non è una nova, perché la sua posizione è lontana dalla Via Lattea.
La stella determinante (stella nel punto di partenza di una villa lunare; Kiang 1972) della dimora lunare Bi è γ Peg (α = 0 h 13 m 2, δ = + 15 ° 15 ′, J2000.0), e questa dimora lunare è centrata circa in α And (α = 0 h 08 m 4, δ = + 29 ° 05, J2000.0), e la stella determinante della prossima dimora lunare Kui è ζ And (α = 0 h 47 m 3, δ = + 24 ° 16 ′, J2000.0) ( Kiang 1972).
Il probabile valore dell'ascensione retta della cometa per l'11 febbraio 877 è stimato nell'intervallo tra α= 0h 08m e 0h 47m (J2000.0), quindi, con elementi orbitali preliminari, si assume che il tempo del perielio sia il 13,0 febbraio 877 ±3d TT .
( Effemeridi della cometa 153P/Ikeya-Zhang per l'anno 877. Notare che Elong è la distanza angolare dal Sole, e mag = 6.0 + 5 log Δ + 10 log r ).
( Coordinate orizzontali calcolate della cometa 153P / Ikeya – Zhang nell'877 vista nella parte centrale del Giappone: (a) sera durante l'11 febbraio-3 marzo; (b) cielo mattutino dal 21 febbraio al 13 marzo. Il Sole è mostrato a circa 10° sotto l'orizzonte in ciascuna data indicata tra parentesi ).
La cometa era nota per essere stata vista sopra l'orizzonte occidentale per più di 15 giorni, e sarebbe stata vista nel cielo mattutino prima dell'alba. Tuttavia, dopo il 21 febbraio circa, non abbiamo registrazioni della cometa nel cielo mattutino, è possibile che non siano state fatte osservazioni, oppure che nebbie o nubi ne abbiano impedito la visione.
( Posizioni della C/1661 C1 riportate da Hevelius ).
Europa : '' nel secondo anno dall'ingresso di Carlo il Calvo in Italia, una cometa è stata vista nel mese di marzo a ovest, e nel segno della Bilancia. È durata 15 giorni ''.
[Vedi: Pingrė (1783, Vol.1, p. 350), Chambers (1889, p. 570) e Kronk (1999, p. 138)].
Valutazioni : al momento di questa cometa, la Bilancia si trovava vicino all'opposizione, quindi il nome della costellazione sarebbe sbagliato.
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1273
C/1273 C1 = 153P/1273 C1
Passaggio al perielio il 12 febbraio 1273
Una cometa apparve nel 1273 e ancora una volta è possibile identificarla con la cometa Ikeya–Zhang.
T = 1273 Feb. 12.18764 TT Epoch = 1273 Mar. 1.0 TT Peri. = 35.07070 e = 0.9904381 Node = 93.33559 (2000.0) a = 54.2101261 AU Inc. = 28.04242 n'= 0.00246935 q = 0.5183500 AU P = 399.136 years
I documenti storici sono i seguenti:
Giappone : '' il sedicesimo giorno del primo mese del decimo anno del periodo di regno di Bun-Ei, circa all'ora di inu (8 di sera, 1273 febbraio 5.4 UT ), una cometa apparve a ovest . Era lunga una decina di gradi e di colore bianco. Dopo di che, è apparso ogni notte (Moromori-ki) ''.
[Vedi Kanda (1935, p. 547), Ho (1962, p. 194), Kronk (1999, p. 223)].
Corea : '' nel giorno di ren-mu (19) nel primo mese del quattordicesimo anno di Wonjong (1273, 17 febbraio), una cometa fu vista ad est (Koryo-sa, capitolo 47).
[Vedi Ho (1962, p. 194), Kronk (1999, p. 223)].
( Coordinate orizzontali calcolate della cometa 153P/Ikeya-Zhang nel 1273 vista nella parte centrale del Giappone ( T = 19,0 marzo 1273 TT ): (a) sera dal 5 all'11 febbraio; (b) mattina dal 13 al 21 febbraio. Il Sole è mostrato a circa 10° sotto l'orizzonte in ogni data indicata tra parentesi ).
Valutazioni:
Nella figura qui sopra, si riportano le coordinate orizzontali calcolate della cometa osservata vicino alla parte centrale del Giappone (longitudine = 135°, latitudine = + 35°) sono mostrate rispettivamente un'ora dopo il tramonto e un'ora prima dell'alba. Si assume che il tempo del perielio sia il 5,06 febbraio 1273 TT. Inoltre, è confermato che, se il tempo del perielio non è compreso nell'intervallo tra il 31 gennaio 1273 e il 9 febbraio, le registrazioni delle comete in Giappone e in Corea non sarebbero coerenti con i calcoli.
( Effemeridi della cometa 153P/Ikeya-Zhang per l'anno 877. Notare che Elong è la distanza angolare dal Sole, e mag = 6.0 + 5 log Δ + 10 log r ).
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1661
C/1661 C1 (Hevelius) = 153P/1661 C1 (Ikeya-Zhang)
Passaggio al perielio il 29 gennaio 1661
Per questo passaggio al perielio, ormai certificato con certezza con la cometa 153P/Ikeya-Zhang, abbiamo resoconti storici da Europa, Corea, Cina e Giappone.
T = 1661 Jan. 29.00464 TT Epoch = 1661 Feb. 2.0 TT Peri. = 35.06489 e = 0.9902690 Node = 93.40825 (2000.0) a = 52.7118571 AU Inc. = 28.06888 n'= 0.00257538 q = 0.5129383 AU P = 382.704 years
EUROPA:
L'astronomo polacco Johannes Hevelius fornì la più ampia serie di osservazioni di questa cometa, la scoprì il 3 febbraio 1661, poco dopo l'inizio del crepuscolo mattutino. I calcoli che portano all'orbita indicano che la cometa stava uscendo dal crepuscolo dopo aver superato un'elongazione di soli 17° dal sole il 28 gennaio.
Nel giro di pochi giorni Hevelius stimò la lunghezza della coda in 6° e notò che la cometa appariva più debole di Alfa Aquilae. Hevelius notò una struttura multipla del nucleo in diverse occasioni fino al 20 febbraio.
La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 28 marzo da Hevelius.
La cometa è stata osservata dall'astronomo polacco Hevelius che ne riporta con precisione, ben 35 posizioni, con un errore massimo in declinazione di 0,1° ed in ascensione retta di 0,3°.
Le osservazioni di Eberhard Welper (Strasburgo) furono incluse nel volume del 1788 della Berliner Astronomisches Jahrbuch. Welper vide per la prima volta la cometa l'8 febbraio e disse che la coda si estendeva di 5° ed era perpendicolare all'orizzonte. Ha notato lo stesso orientamento il 9.
Il 10 Welper disse che la coda si stava fondamentalmente estendendo perpendicolarmente all'orizzonte, anche se notò una leggera inclinazione verso ovest. Le osservazioni di Welper dell'11 febbraio sono state le sue ultime, a causa di un lungo periodo di maltempo.
Nel 46° volume dei viaggi ed esplorazioni in nuova Francia dei gesuiti missionari (1899), Jerome Lalemant, scrive di questa cometa: '' la cometa che qui è stata visibile dalla fine di gennaio, fino agli inizi di marzo, è stata presto seguita da disastri di cui queste stelle del diavolo, sono i precursori ''.
Nella descrizione di questa apparizione egli dice: '' la sua coda, estesa verso ovest, puntava verso di noi, come un brillante ma fatale portento. si è infatti spostata da ovest a est, seguendo il volo della costellazione dell'aquila, alla cui testa è apparsa, anche se con un altro movimento tendeva un po' verso nord da noi ''.
Marie de l'incarnation (1671), Madre superiora del convento di Quebec, Canada, in una lettera descrive questa cometa: '' una cometa è stata vista, la sua asta puntava verso terra. Appariva tra le 2 e le 3 del mattino e scompariva tra le 6 e le 7 del giorno. In aria è stato visto un uomo di fuoco, avvolto nel fuoco. Anche una canoa di fuoco è stato vista, e verso Montreal una grande corona allo stesso modo infuocata ''.
( Percorso calcolato della cometa 153P/Ikeya-Zhang durante il 1661 dal 3 febbraio al 28 marzo (T= 29,0 gennaio 1661 TT). Il Sole è circa 10° sotto l'orizzonte la sera del 3 febbraio nella parte centrale del Giappone ).
( Copyright © 2002 di Shigemi Numazawa (Kamijinai, città di Shibata, Niigata, Giappone. Queste quattro fotografie sono state ottenute entro un periodo di 37 minuti il 18 aprile e rivelano un evento di disconnessione della coda. Le immagini sono state ottenute con una Schmidt Camera 200/220.300 F/1.5 ).
( Percorso in cielo della 153P dal 2001 al 2003 ).
ASIA:
Corea : '' nel giorno di bing-chen (53) nel primo mese del secondo anno di Hongjong (1661, 4 febbraio), alla quinta guardia nella notte (appena prima dell'alba), una cometa apparve ad est, ai gradi di Niu (la nona dimora lunare), tra l'Hegu (vicino a α Aql) e il Baigua (intorno a ɛ Del). Il corpo assomigliava alla piccola stella nell'Hegu e la coda era lunga circa due cubiti (due gradi). Puntava a nord-ovest ed era di colore bianco. Dopo una decina di giorni, è scomparsa (Choson Wanjo Sillok, Storia della dinastia Yi) ''.
[Vedi Sekiguchi (1917, n. 59)].
Cina : '' il quarto giorno del primo mese del diciottesimo anno del periodo di regno di Shun-Zhi (1661, 2 febbraio), fu vista una cometa nel sud-est. Puntava verso nord-ovest (Wujiang Xian Zhi) ''.
'' L'ottavo giorno del primo mese (1661, 6 febbraio) apparve una cometa. Ha spazzato da sud-est a nord-ovest (Huangjing Zhigao) ''.
[Vedi Beijing Observatory (1988, p. 464)].
Giappone : '' dal decimo giorno del primo mese del quarto anno del periodo di regno di Man-Ji (1661, 9 febbraio), una cometa fu vista nel nord-est tra le 4 e le 6 del mattino (Diario di Seian Ishibashi) ''.
Il Diario di Ishibashi ha uno schizzo della cometa vicino alla costellazione dell'Aquila il 9 febbraio 1661. Nella Figura qui sotto, il percorso calcolato della cometa è dato per riferimento.
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2002
C/2002 C1 = 153P/2002 C1
Passaggio al perielio il 18 marzo 2002
Parametri orbitali dati dalle osservazioni dirette:
Epoch = 2002 Mar. 27.0 TT T = 2002 Mar. 18.97989 +/- 0.00001 (m.e.) TT Peri. = 34.66706 +/- 0.00003 Node = 93.37043 +/- 0.00002 (2000.0) Inc. = 28.12067 +/- 0.00001 q = 0.5070701 +/- 0.0000003 AU e = 0.9900650 +/- 0.0000001 a = 51.0388299 +/- 0.0000000 AU n' = 0.00270304 +/- 0.00000000 P = 364.629 +/- 0.0000000 years A1 = +0.248 +/- 0.012 A2 = -0.02350 +/- 0.00023
Prime osservazioni:
Nella sera del 1° febbraio 2002, il cacciatore di comete giapponese Kaoru Ikeya scoprì visivamente una cometa con il suo riflettore di 0,25 m, e l'ha descritta come di magnitudo +9.0, con un coma condensato debole di circa 2 arcmin di diametro.
Circa 1,5 ore dopo, anche l'astronomo dilettante cinese Daqing Zhang, vicino alla città di Kaifeng, nella provincia di Henan, trovò indipendentemente la stessa cometa con un riflettore di 0,20 m, e ha descritto la cometa come di magnitudine +8,5 e circa 3 arcmin di diametro.
Dopo che il Central Bureau of Astronomical Telegrams di Cambridge, USA ha designato questa cometa come C / 2002 C1 e ha annunciato la sua scoperta, Paulo M. Raymundo, a Salvador, Brasile ha scoperto la cometa indipendentemente circa 0,5 giorni dopo Ikeya, l'ha descritta come di magnitudine +7,5 con un coma di 5 arcmin, inoltre ci sono state tre osservazioni precedenti alla scoperta il 25 agosto 2001 da parte del team di Palomar Mountain / NEAT.
Febbraio:
La cometa si è costantemente illuminata dopo la scoperta, ma la sua bassa quota e il parziale coinvolgimento nel crepuscolo serale ne hanno reso piuttosto difficile l'osservazione.
Il risultato era tipicamente una vasta gamma di stime di luminosità ogni giorno.
Prendendo le medie di queste stime, sembrerebbe che la cometa sia diventata più luminosa della magnitudine 7 intorno al 16 febbraio e più luminosa della magnitudine 6,5 il 22 febbraio.
La cometa era compresa tra la magnitudine 6 e 6,5 il 24 febbraio, quando il chiaro di luna ha iniziato a causare seri problemi.
Le osservazioni diffuse sono riprese il 27 febbraio, momento in cui gli osservatori riportavano la magnitudo da 5,0 a 5,4. La distanza segnalata era aumentata da 4,9 a 5,3 entro il 28, momento in cui diversi osservatori stavano segnalando che la cometa era visibile ad occhio nudo. L'apparente aumento della luminosità ha fatto sì che Andrew Pearce (Australia) notasse che durante l'ultimo giorno del mese si era verificato un "notevole aumento della luminosità".
Marzo:
All'inizio di marzo la cometa stava diventando sempre più facile da vedere e la coda veniva avvistata con l'aiuto del binocolo anche in aree poco inquinate.
La maggior parte degli osservatori riportava la luminosità intorno alla magnitudine 4 il 12, con una lunghezza media della coda visibile compresa tra 1,5° e 2°.
Le lunghezze di coda più lunghe riportate per gli osservatori con orizzonti occidentali molto scuri erano tipicamente intorno ai 4°.
Ancora più interessante, tuttavia, è stato il verificarsi di eventi di interruzione della coda. Il primo è stato rilevato il 3 ed è illustrato nell'archivio immagini dalle immagini di Michael Jäger (Austria) e Andrea Aletti e Simone Di Filippo (Italia). Il secondo evento è avvenuto l'11 ed è illustrato nell'archivio immagini dalle immagini di Paolo Candy (Italia), Gilbert Jones (USA) e Alfredo Garcia, Jr. (USA).
Nella seconda metà di marzo, la maggior parte degli osservatori riportava che la luminosità della cometa era compresa tra la magnitudine 3,3 e 3,5. La maggior parte delle stime visive della lunghezza della coda erano comprese tra 2,5° e 4°. Il chiaro di luna ha interferito con le osservazioni durante questo stesso periodo, ma dopo che si era lasciato il cielo della prima serata durante gli ultimi giorni di marzo, gli osservatori hanno segnalato una coma più ampia e la crescente prominenza della coda di polvere.
( Questa fotografia è stata ottenuta da Michael Jäger il 10.77 marzo 2002. È un'esposizione di 12 minuti ottenuta con una pellicola Deltagraph 300/1000 e Kodak Ektachrome 100. Le immagini mostrano che la coda è composta da numerosi filamenti ).
Aprile:
La luminosità della cometa era ancora compresa tra la magnitudine 3,3 e 3,5 all'inizio di aprile, mentre il diametro della chioma generalmente rientrava nell'intervallo da 5 a 10 minuti d'arco , come si vede con un binocolo. La lunghezza della coda era generalmente stimata tra 3 e 5 gradi.
La cometa è svanita con il progredire di aprile ed era compresa tra la magnitudine 4,5 e 4,8 entro la fine del mese.
La chioma era aumentata fino a un diametro compreso tra 15 e 20 arcmin , mentre la coda era diminuita in lunghezza a circa 2 gradi.
Maggio:
Le stime di magnitudo il 1° maggio in genere rientravano nell'intervallo 4,6 e 4,8, mentre il diametro della chioma era compreso tra 15 e 22 arcmin. Le stime della lunghezza della coda visiva erano praticamente inesistenti, con le poche disponibili che andavano da 0,5 a 5 gradi.
Entro la metà del mese, le stime di magnitudo variavano tipicamente da 5,5 a 6,0, mentre il diametro della chioma stava ancora mantenendo un grande diametro compreso tra 13 e 18 arcmin .
Ancora una volta, le stime della lunghezza della coda visiva erano scarse, con le poche disponibili che indicavano che si estendeva per meno di 1 grado.
Alla fine di maggio, le stime di magnitudo andavano da 6,1 a 6,7.
Stime del diametro della coma che coprono un intervallo più ampio rispetto a prima, con una distribuzione abbastanza uniforme tra 9 e 20 arcmin .
Non sono state riportate stime della lunghezza della coda visiva.
( Questa è un'immagine inviata da Rolando Ligustri (del CAST: Circolo AStrofili Talmassons), ottenuta il 30 maggio 2002 ).
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2362
Passaggio al perielio previsto per il 2 settembre 2362
Osservazione ad occhio nudo non favorevole.
Futuro passaggio al perielio, in base alle previsioni di S. Nakano.
T = 2362 Sept. 1.95883 TT Epoch = 2362 Aug. 27.0 TT Peri. = 34.81367 e = 0.9899182 Node = 93.35197 (2000.0) a = 50.1439399 AU Inc. = 28.07280 n'= 0.00277572 q = 0.5055406 AU P = 355.081 years
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LINK :
'' Previsioni di Syuichi Nakano ''.
'' Orbit of periodic comet 153P/Ikeya–Zhang '' (Nakano, Hasegawa).
'' 153P in Cometography of Gary Kronk ''. LIBRO: ''QUI''.
'' Immagini della cometa Ikeya-Zhang '' (Circolo AStrofili Talmassons - CAST).
e diverse pagine di Wikipedia in varie lingue oltre al sito del JPL.
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154P/BREWINGTON
La Cometa Brewington, formalmente 154P/Brewington, è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
L'astronomo Howard J. Brewington (Cloudcroft, New Mexico, USA) ha scoperto questa cometa con il suo riflettore da 40 cm il 28,41 agosto 1992, ed ha dato la magnitudine in +10 e l'ha descritta come "molto piccola e diffusa". A. Sugie (Dynic Astronomical Observatory) ha confermato la scoperta il 28,74 agosto utilizzando uno Schmidt da 25 cm, stimandone la magnitudine in +13 e ha descritto la cometa come molto debole e diffusa.
Storia osservativa:
La prima orbita pubblicata è arrivata il 1 settembre 1992, quando Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha calcolato un'orbita parabolica utilizzando 11 posizioni dal 28 al 31 agosto, con la data del perielio che era il 20,97 giugno 1992.
Marsden considerava l'orbita "piuttosto incerta", ma a seguito dell'osservazione di Syuichi Nakano (Sumoto, Giappone) "che la cometa è evidentemente di breve periodo", Marsden calcolò un'orbita ellittica che fu pubblicata il 27 settembre, utilizzando 18 posizioni ottenute nel periodo dal 28 agosto al 26 settembre, e determinò la data del perielio per il 4,05 giugno e il periodo come 8,65 anni.
Alla fine la cometa ha dimostrato di avere un periodo di 10,72 anni, con il perielio avvenuto il 7,79 giugno 1992. Gli osservatori hanno indicato che la cometa dall'inizio è svanita abbastanza lentamente, con Tsutomo Seki (Geisei, Giappone) che ha fornito la magnitudine di +11,3 il 29 agosto, C.S. Morris (Pine Mountain Club, California, USA) l'ha fornita come +11,5 il 30 agosto, A. Hale (Alamogordo, New Mexico, USA) ha dato +11,5 il 31 agosto, e H. Mikuz (Lubiana, Slovenia) ha dato +11,2 per l'8 settembre. Il 29 agosto, Seki ha anche notato una chioma lungo 3,5 minuti d'arco e una coda che si estendeva 5 minuti d'arco verso PA 300°. La cometa è svanita in seguito, con Mikuz che ha fornito la magnitudine visiva di +14,4 il 9 ottobre. Seki ha continuato a seguire fotograficamente la cometa con il suo riflettore da 60 cm e ha stimato la magnitudine in +16 il 5, 27 e 30 ottobre e in +17,5 il 31 dicembre 1992, poi gli osservatori di Spacewatch (Kitt Peak, Arizona, USA) hanno continuato a seguire la cometa nei mesi di gennaio e marzo del 1993, ed hanno dato la magnitudine totale come +17,4 / +17,5 il 24 gennaio e +19,9 il 30 marzo 1993, che è stata anche l'osservazione finale.
Syuichi Nakano ha pubblicato una nuova orbita, così come una previsione per il ritorno di questa cometa, il 12 maggio 2000 in NK 707, dove ha preso 82 posizioni ottenute durante il periodo che va dal 28 agosto 1992 al 30 marzo 1993 e ha applicato le perturbazioni da Mercurio a Nettuno, così come i pianeti minori Cerere, Pallade e Vesta. Il risultato fu che la cometa aveva superato il perielio il 7,79 giugno 1992, poi Nakano ha quindi integrato il movimento in avanti e ha predetto che la cometa sarebbe arrivata al perielio il 18,84 di febbraio 2003, questa cometa è stata recuperata da Fernanda Artigue, Herbert Cucurullo e Gonzalo Tancredi (Molinos Astronomical Observatory, Montevideo, Uruguay) il 26 agosto 2002, nel corso del progetto Búsqueda Uruguaya de Supernovas, Cometas y Asteroides (BUSCA). Stavano usando un telescopio da 46 cm e una camera CCD.
La cometa è stata descritta come una chioma diffusa e condensata centralmente di circa 20 secondi d'arco. La conferma del gruppo BUSCA del 27,98 agosto indicava anche che la magnitudine era +16,8. Le posizioni precise indicavano che la previsione di Nakano era anticipata di soli 0,53 giorni.
Si prevedeva che la cometa raggiungesse una magnitudine massima di +10,5, ma gli osservatori visivi alla fine di febbraio e all'inizio di marzo hanno riportato magnitudini comprese tra +11,5 e +12,5, e la cometa è rimasta piccola e debolmente condensata per tutta l'apparizione.
La cometa è poi tornata al perielio il 12 dicembre 2013, quando si sono registrate delle luminosità massime di circa +9,5 mag.
( Curva di luce del 2013, tratta dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
13 giugno 2024 - 15 novembre 2034 - 4 maggio 2045 - 12 dicembre 2055 - 25 luglio 2066 -
30 marzo 2077 - 5 dicembre 2087 - 31 luglio 2098 - 24 marzo 2109.
Parametri orbitali:
Dal sito di Syuichi Nakano, si riportano i dati orbitali dei passaggi osservati e la previsione per il prossimo del 2024, tratti dalla nota NK 2554 :
T = 1992 June 7.79879 TT Epoch = 1992 June 27.0 TT Peri. = 47.83828 e = 0.6707130 Node = 343.73770 (2000.0) a = 4.8620312 AU Inc. = 18.05835 n'= 0.09193428 q = 1.6010035 AU P = 10.721 years T = 2003 Feb. 19.36281 TT Epoch = 2003 Feb. 10.0 TT Peri. = 48.00277 e = 0.6716212 Node = 343.64237 (2000.0) a = 4.8431531 AU Inc. = 18.05920 n'= 0.09247233 q = 1.5903888 AU P = 10.658 years
Epoch = 2013 Dec. 14.0 TT T = 2013 Dec. 12.45809 +/- 0.00040 (m.e.) TT Peri. = 49.02263 +/- 0.00018 Node = 343.49011 +/- 0.00003 (2000.0) Inc. = 17.83145 +/- 0.00003 q = 1.6078571 +/- 0.0000008 AU e = 0.6705120 +/- 0.0000004 a = 4.8798648 +/- 0.0000014 AU n' = 0.09143077 +/- 0.00000004 P = 10.780 +/- 0.0000047 years A1 = +2.792 +/- 0.035 A2 = +0.16654 +/- 0.00026 A3 = -0.99497 +/- 0.01331
T = 2024 June 13.61809 TT Epoch = 2024 June 19.0 TT Peri. = 47.96232 e = 0.6763559 Node = 343.01115 (2000.0) a = 4.7984628 AU Inc. = 17.63265 n'= 0.09376718 q = 1.5529942 AU P = 10.511 years
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155P/SHOEMAKER 3
La 155P/Shoemaker è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane che si spinge oltre Saturno.
Unica sua particolarità è di avere una piccola MOID con l'asteroide Vesta, che ha portato i due oggetti celesti il 15 luglio 1901, quindi oltre ottanta anni prima della scoperta della cometa, a sole 0,0278 UA (4,16 milioni di km) di distanza.
Scoperta:
I coniugi Caroline ed Eugene Shoemaker (Osservatorio Palomar, California, USA) hanno scoperto questa cometa su una lastra fotografica ottenuta con il telescopio Schmidt da 0,46 m il 10,47 gennaio 1986, ed hanno stimato la magnitudine come +10 (sebbene sia stata successivamente rivista a +12) e hanno descritto la cometa come moderatamente condensata, con una coda corta.
La cometa è stata poi confermata da B.A. Skiff (Lowell Observatory, Anderson Mesa Station, Arizona, USA) il 12,37 gennaio, che ha dato la magnitudine come +13 e ha notato che una coda corta si estendeva verso PA 86°.
Storia osservativa:
La prima orbita è stata calcolata da Brian G. Marsden e pubblicata sulla circolare IAU 4166 (21 gennaio 1986). Basandosi su 14 posizioni raccolte durante il periodo dal 10 al 20 gennaio 1986, Marsden ha notato che la cometa si stava muovendo su un'orbita ellittica con una data del perielio del 20,92 dicembre 1985 e un periodo di 15,3 anni, ma ha aggiunto:
"Il periodo di rivoluzione è ancora piuttosto incerto".
Marsden ha rivisto la sua orbita sulla circolare IAU 4171 (31 gennaio 1986), e sulla base di 28 posizioni ottenute nel periodo dal 10 al 22 gennaio, ha indicato la data del perielio come 19,10 dicembre e il periodo come 16.34 anni, ma poi in definitiva, la data del perielio è risultata essere il 18,56 dicembre 1985, mentre il periodo era di 16,91 anni.
Per questa apparizione, diversi osservatori fornivano stime di magnitudo di +13 poco dopo la metà di gennaio 1986. Diversi osservatori hanno seguito la cometa nei mesi successivi mentre svaniva costantemente, ed è stata rilevata per l'ultima volta con il telescopio Spacewatch (Steward Observatory, Arizona, USA) il 14,20 maggio 1986.
Per l'apparizione del 14 dicembre 2002, questa cometa è stata recuperata indipendentemente il 9,78 settembre 2002 da T. Oribe (Osservatorio Saji) e il 12,81 settembre 2002 da Akimasa Nakamura (Osservatorio Kuma Kogen, Giappone), e la magnitudine è stata indicata rispettivamente come +18,0 e +18,6. Le immagini di pre-scoperta sono state successivamente trovate su fotografie ottenute da Tsutomo Seki (Geisei, Giappone) il 4,80 e il 7,81 settembre 2002.
La cometa è stata ben osservata in questa apparizione e numerosi osservatori hanno indicato che la luminosità ha raggiunto un valore massimo compreso tra +13 e +14.
Infine la cometa è tornata al perielio il 15 novembre 2019, quando ha raggiunto una luminosità massima di circa +14,5 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
22 settembre 2036 - 18 novembre 2053 - 2 dicembre 2070 - 31 maggio 2087 - 10 agosto 2103.
Parametri orbitali:
155P/2002 R2 (Shoemaker 3)
da 877 osservazioni 1986 gen 10-2003 Mag 23, residuo medio 0".68.
Epoca = 2003 gen 1.0 TT JDT = 2452640.5
T = 2002 Dic 14.8714644850 TT +/- 0.0001887571
Peri. = 14.9269032877 +/- 0.0001207456
Nodo = 97.2706801548 (2000.0) +/- 0.0000701197
Incl. = 6.3862791676 +/- 0.0000097583
q = 1.8135570974 UA +/- 0.0000007567
e = 0.7268152868 +/- 0.0000001167
a = 6.6385745969 UA +/- 0.0000005972
n = 0.0576224625 +/- 0.0000000078
P = 17.1045738945 anni +/- 0.0000023083
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156P/RUSSELL-LINEAR
La 156P/Russell-LINEAR è una debole cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete gioviane con una scoperta estremamente travagliata.
Scoperta:
Fu scoperta inizialmente il 3 settembre 1986 da Russell come P/1986 R1, persa per l'imprecisione dell'orbita preliminare dovuta al fatto che erano disponibili solo due osservazioni, fu fotografata ma non riconosciuta in due immagini prese il 25 settembre 1986.
Riosservata il 19 novembre 1993 e il 20 novembre 1993, fu ritenuta un asteroide e come tale denominata 1993 WU.
Riosservata nuovamente il 31 agosto 2000 e il 5 settembre 2000, fu ritenuta un nuovo asteroide e come tale denominata 2000 QD181.
Riosservata nuovamente il 6 novembre 2000, il 5 dicembre 2000, il 7 dicembre 2000, il 18 dicembre 2000, il 15 gennaio 2001 e il 19 gennaio 2001 fu ritenuta ancora un asteroide, diverso dai precedenti, ricevendo un'ulteriore sigla asteroidale, 2000 XV43.
A questo punto furono riesaminate le due immagini del 25 settembre 1986 e ci si accorse che effettivamente avevano registrato la cometa (le due immagini, a grande campo, furono riprese originariamente per ritrovare la cometa osservata il 3 settembre 1986, ma la stessa fu cercata in punti sbagliati delle due immagini per cui non ci si accorse della sua presenza): riesaminato l'insieme delle posizioni si poté stabilire che si trattava di una cometa e si poterono calcolare gli elementi orbitali dell'orbita; questi risultati furono ottenuti e pubblicati nell'aprile 2003 e due settimane più tardi la cometa, in considerazione del fatto che erano stati osservati tre passaggi al perielio, ricevette la denominazione e la numerazione definitiva, 156P/Russell-LINEAR.
Successive osservazioni:
E' stata ri-osservata in tutti i suoi ritorni al perielio dopo la scoperta, avvenuti:
- il 17 giugno 2007 un'osservazione sfavorevole che ha raggiunto una magnitudine tra +20 e +19.
- il 16 aprile 2014, osservazione sfavorevole, come la precedente.
- il 17 novembre 2020, osservazione favorevole grazie anche all'abbassamento del perielio da 1,58 a 1,33 UA dopo il passaggio ravvicinato con Giove del 1 marzo 2018 a 0,3612 UA, furono fatte molte oseervazioni, e la cometa ha raggiunto una luminosità massima di circa +9,5 mag.
( Curva di luce del 2020, tratta dal sito di Seiichi Yoshida ).
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
30 aprile 2027 - 29 novembre 2033 - 25 luglio 2040 - 22 marzo 2047 - 19 novembre 2053 -
20 luglio 2060 - 8 marzo 2067 - 18 ottobre 2073 - 2 marzo 2080 - 19 luglio 2086 - ecc.
Parametri orbitali:
L'orbita della cometa è caratterizzata da due MOID relativamente piccole con il pianeta Giove e con la Terra. Con Giove la MOID è di sole 0,168 UA, difatti il 1 marzo 2018 la cometa e Giove sono arrivati a una distanza di sole 0,361 UA. Con la Terra l'attuale MOID è 0,600 UA, una distanza che non presenta problemi per la cometa ma in futuro il valore di questa MOID diminuirà notevolmente tanto da permettere il 24 ottobre 2198 un passaggio tra i due corpi a sole 0,228 UA.
Le perturbazioni combinate dei due pianeti, in particolare quelle di Giove, comportano un'alta probabilità che in futuro l'orbita della cometa venga cambiata drasticamente.
Di seguito vi riportiamo i dati orbitali dei vari passaggi osservati, tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 4226 :
T = 1986 Dec. 4.80542 TT Epoch = 1986 Nov. 26.0 TT Peri. = 357.72720 e = 0.5572608 Node = 39.05510 (2000.0) a = 3.6037005 AU Inc. = 20.75232 n'= 0.14407249 q = 1.5954995 AU P = 6.841 years T = 1993 Oct. 11.54392 TT Epoch = 1993 Oct. 20.0 TT Peri. = 357.74787 e = 0.5557208 Node = 39.04146 (2000.0) a = 3.6120806 AU Inc. = 20.71947 n'= 0.14357140 q = 1.6047722 AU P = 6.865 years T = 2000 Aug. 17.62028 TT Epoch = 2000 Aug. 4.0 TT Peri. = 357.74221 e = 0.5570548 Node = 39.04676 (2000.0) a = 3.6050345 AU Inc. = 20.74950 n'= 0.14399252 q = 1.5968327 AU P = 6.845 years T = 2007 June 17.36517 TT Epoch = 2007 June 29.0 TT Peri. = 357.67778 e = 0.5576187 Node = 39.04957 (2000.0) a = 3.6012062 AU Inc. = 20.74790 n'= 0.14422219 q = 1.5931063 AU P = 6.834 years T = 2014 Apr. 16.56184 TT Epoch = 2014 Apr. 13.0 TT Peri. = 357.80596 e = 0.5590042 Node = 38.98153 (2000.0) a = 3.5938340 AU Inc. = 20.77822 n'= 0.14466619 q = 1.5848656 AU P = 6.813 years
Epoch = 2020 Nov. 7.0 TT T = 2020 Nov. 17.87320 +/- 0.00004 (m.e.) TT Peri. = 0.42763 +/- 0.00002 Node = 35.36924 +/- 0.00003 (2000.0) Inc. = 17.26319 +/- 0.00001 q = 1.3330190 +/- 0.0000003 AU e = 0.6147277 +/- 0.0000001 a = 3.4599395 +/- 0.0000011 AU n' = 0.15314447 +/- 0.00000008 P = 6.436 +/- 0.0000032 years
T = 2027 Apr. 30.65119 TT Epoch = 2027 Apr. 25.0 TT Peri. = 0.53653 e = 0.6145341 Node = 35.30949 (2000.0) a = 3.4621296 AU Inc. = 17.25493 n'= 0.15299918 q = 1.3345328 AU P = 6.442 years
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157P/TRITTON
La cometa Tritton, formalmente 157P/Tritton, è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, e presenta due tipi di particolarità:
1) - Una MOID relativamente piccola, circa 20 milioni di km col pianeta Giove ed una ancor più piccola col pianeta Marte, circa 5 milioni di km, con quest'ultimo pianeta la cometa avrà incontri ravvicinati il 13 gennaio 2102 ed il 9 dicembre 2115.
2) - Aumenti improvvisi, anche notevoli, di luminosità attorno al perielio come quelli avvenuti attorno al 15 febbraio 1978 e a fine settembre - inizio ottobre 2003 quando raggiunse la magnitudine apparente di +12,4. È possibile che questi aumenti improvvisi di luminosità preannuncino una futura frammentazione della cometa.
( Foto di Giovanni Sostero (Osservatorio Remanzacco, Italia). Questa immagine è stata ottenuta il 16 ottobre 2003 UT con il riflettore newtoniano da 0,45 mf/4,5 e una camera CCD. Sono state combinate venti esposizioni di 30 secondi non filtrate ).
Scoperta:
L'astronomo Keith Peter Tritton (UK Schmidt Telescope Unit, Coonabarabran) ha scoperto questa cometa durante un'esposizione profonda IIIa-J effettuata con il telescopio Schmidt da 122 cm l'11,66 febbraio 1978, e la magnitudine totale è stata stimata in +20, ed un'immagine aggiuntiva è stata ottenuta il 13,67 febbraio, e Tritton ha detto che la cometa mostrava un nucleo sfocato e una coda.
La conferma è arrivata da C.Y. Shao (stazione Agassiz dell'Osservatorio di Harvard) il 15,28 febbraio, ed ha detto che la cometa era "molto ben condensata" con una magnitudine totale di circa +19.
Una coda si estendeva da 10 a 15 secondi d'arco.
Tritton ha ottenuto un'altra immagine il 15,69 febbraio 1978.
Storia osservativa:
La prima orbita è stata calcolata da M.P. Candy utilizzando le posizioni ottenute da Tritton l'11, 13 e 15 febbraio 1978, era un'orbita ellittica con una data del perielio del 30,07 ottobre 1977 e un periodo orbitale di 7,30 anni. Brian G. Marsden ha rivisto l'orbita utilizzando cinque posizioni che coprono il periodo dall'11 febbraio al 13 marzo, e ha fornito un'orbita ellittica con una data del perielio del 28,51 ottobre 1977 e un periodo orbitale di 6,33 anni.
Successivamente alle prime osservazioni, il chiaro di luna ha reso impossibili le osservazioni durante l'ultima metà di febbraio e durante i primi giorni di marzo, tuttavia, la cometa è stata osservata di nuovo da J.H. Bulger (stazione Agassiz dell'Osservatorio di Harvard) il 27 marzo, che ha dato la magnitudine nucleare come +20. Le ultime tre osservazioni della cometa sono state ottenute da Shao l'11,28, il 13,20 e il 14,21 marzo 1978, e sulla circolare IAU n. 3194, emessa il 15 marzo 1978, Marsden scrisse: "È possibile che la cometa abbia subito uno scoppio intorno al periodo dell'osservazione di Harvard il 15 febbraio ..." Nessuna osservazione è stata ottenuta in seguito.
Il B.A.A. Handbook per il 1984 pubblicò una previsione di Syuichi Nakano per l'imminente apparizione del 1984. Nakano aveva preso sette posizioni ottenute durante il periodo dall'11 febbraio al 14 marzo 1978 e ha applicato perturbazioni da tutti e nove i pianeti. Il risultato è stato una data del perielio del 3,12 marzo 1984 e un periodo di 6,36 anni, ma la cometa non è stata recuperata. Successivamente, D.W.E. Green ha pubblicato le previsioni nel Comet Handbook pubblicato dall'International Comet Quarterly, dove ha previsto le date per il perielio il 8,57 luglio 1990 e il 5,02 novembre 1996. Nel 1994, Patrick Rocher fornì anche una previsione per l'apparizione del 1996, fornendo la data del perielio per il 4,11 novembre 1996 e il periodo orbitale come 6,34 anni, ma anche in questo caso, la cometa non è stata recuperata.
Quindi questa cometa è stata persa alle apparizioni previste del 1984, 1990 e 1996, e quando il nuovo sistema di designazione delle comete è stato introdotto dall'Unione Astronomica Internazionale nell'agosto del 1994, questa cometa non ha ricevuto una designazione "P/", ma ricevette una designazione "D/", che significava "che sarebbe sconsiderato o impossibile prendere seriamente in considerazione una previsione per un futuro ritorno ..."
Tuttavia, si fecero le previsioni anche per l'apparizione prevista nel 2003.
Utilizzando la stessa manciata di osservazioni fatte durante il periodo di 32 giorni nel 1978, Syuichi Nakano ha previsto una data del perielio del 4 marzo 2003 su Nakano Note NK 412R (5 maggio 1999). Sebbene Seiichi Yoshida abbia emesso avvisi mensili agli osservatori di comete durante i primi 7 mesi dell'anno, nessuna notizia di questa cometa è giunta fino a ottobre, fino a che C.W. Juels (Fountain Hills, Arizona, USA) ha rilevato un oggetto in rapido movimento su immagini CCD ottenute con un rifrattore da 0,12 m il 6,44 ottobre 2003, il suo collega, P. Holvorcem (Campinas, Brasile) ha aggiunto tre delle immagini non filtrate e ha notato una chioma lunga 2 minuti d'arco e una coda debole che si estende per 1,5 minuti d'arco verso P.A. 257° circa.
Nelle successive 24 ore la natura cometaria fu confermata da numerosi altri individui, che misurarono anche posizioni precise, Maik Meyer (Germania) ha calcolato un'orbita approssimativa sulla base delle posizioni ottenute il 6 e 7 ottobre, dalla quale S. Hoenig (Germania) ha notato una somiglianza con la cometa perduta Tritton, quindi Brian G. Marsden (Smithsonian Astrophysical Observatory) è stato avvisato del possibile collegamento e più tardi il 7 ottobre i suoi calcoli hanno confermato che questa cometa era identica alla cometa Tritton del 1978.
Come si è scoperto, la data effettiva del perielio per questo ritorno era il 24,31 settembre 2003, quindi la previsione era in anticipo di oltre sei mesi.
Al passaggio successivo intorno al perielio del 20 febbraio 2010, la cometa è statra recuperata, e le osservazioni hanno fatto registrare una luminosità massima di circa +15 mag.
Poi fu recuperata nell'autunno del 2015, circa 9 mesi prima del passaggio al perielio del 10 giugno 2016, ma l'evento particolarmente interessante di questo ritorno avvenne tra la primavera e l'estate dell'anno successivo, quando fu registrato uno sfogo con un forte aumento della luminosità della cometa di circa 6 magnitudini, ed al massimo si sono registrati valori di luminosità di circa +15 mag.
Il passaggio al perielio del 9 settembre 2022 è in corso di osservazione e le prime osservazioni dell'estate 2021 hanno registrato magnitudini tra +21,5 e +19,8. Questo ritorno avviene dopo che la cometa ha avuto un passaggio ravvicinato con Giove il 10 febbraio 2020 a 0,2641 UA, che ha fatto aumentare la distanza del perielio da 1,36 a 1,57 UA rendendola quindi più debole.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
18 maggio 2029 - 3 febbraio 2036 - 4 novembre 2042 - 4 agosto 2049 - 27 aprile 2056 -
20 gennaio 2063 - poi la cometa incontrerà di nuovo Giove che la riporterà su un'orbita con un perielio di circa 1,40 UA - 13 settembre 2069 - 19 dicembre 2075 - ecc.
Parametri orbitali:
Dati tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 3974 :
T = 2022 Sept. 9.81585 TT Epoch = 2022 Sept.18.0 TT Peri. = 155.05792 e = 0.5565542 Node = 287.54960 (2000.0) a = 3.5445477 AU Inc. = 12.42115 n'= 0.14769399 q = 1.5718149 AU P = 6.673 years
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158P/KOWAL-LINEAR
La 158P/Kowal-LINEAR è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta & storia osservativa:
1978
L'astronomo Charles Thomas Kowal (Osservatorio di monte Palomar, California, USA) ha trovato immagini di questa cometa alla fine di agosto del 1979 su lastre fotografiche esposte un mese prima con il telescopio Schmidt da 1,20 m. La prima immagine è stata ottenuta il 24,21 luglio, mentre due immagini aggiuntive sono state ottenute il 25,21 luglio e il 27,22 luglio.
Le tre immagini della cometa sono state trovate su lastre fotografiche esposte per un periodo di quattro giorni, ma queste immagini non sono state analizzate prima che fosse trascorso più di un mese.
Due giorni dopo l'annuncio iniziale di scoperta, Brian G. Marsden calcolò un'orbita parabolica con una data del perielio del 23,28 gennaio 1978 e fornì le effemeridi che coprivano il periodo dal 15 agosto al 24 settembre, ed ha osservato: "È piuttosto probabile che la cometa sia una periodica".
Marsden ha aggiunto che se la cometa fosse periodica, le effemeridi potrebbero essere incerte fino a un grado, ma viste le enormi incertezze non furono acquisite ulteriori osservazioni.
2002
Questa cometa è stata recuperata dal progetto Lincoln Laboratory Near-Earth Asteroid Research (LINEAR) il 26 settembre 2001 ma è stata segnalata come un pianeta minore di magnitudine +19,1. Successivamente è stata trovata su ulteriori immagini del LINEAR ottenute il 25 agosto 2001, infine dopo che l'orbita è stata ben stabilita, un'immagine di pre-scoperta è stata trovata su una lastra fotografica esposta con lo Schmidt da 1,2 m a Siding Spring (Australia) il 23 settembre 1990.
Questo "pianeta minore" è stato osservato a intermittenza per i due anni successivi, dopo la sua scoperta. poi il 26,4 novembre 2003, A.E. Gleason (Kitt Peak Observatory, Arizona, USA) ha ripreso l'oggetto con il riflettore Spacewatch da 0,9 m e ha notato una chioma condensata di 6 secondi d'arco che mostrava una coda che si estendeva per 18 secondi d'arco verso PA 265°.
Il Minor Planet Center ha presentato una richiesta di conferma e J. Young (Table Mountain Observatory, California, USA) ha ottenuto un'immagine CCD il 27 novembre 2003 che ha rivelato una chioma larga 4 secondi d'arco e una coda ampia e debole che si estendeva per 12 secondi d'arco verso PA 265°. Sapendo che ora si trattava di una cometa che dovrebbe essere rilevabile per tutta quanta la sua orbita, è stata effettuata una ricerca per immagini più vecchie, e presto furono riportate immagini a Siding Spring dal 23 settembre 1990 e all'Osservatorio Palomar dall'11 novembre 1993.
Il 2 dicembre 2003, Syuichi Nakano collegò questa cometa (P/2001 RG100 LINEAR) alla cometa perduta segnalata da Kowal nel 1979 (1979h Kowal).
Altre osservazioni & passaggi futuri:
La cometa, che si trova su un'orbita quasi circolare, è osservabile per tutta la sua orbita, ma il 24 luglio 2022 un passaggio ravvicinato a Giove la manderà ad orbitare poco oltre il pianeta gigante rendendola più debole e quindi più difficile da osservare, infine un successivo incontro con Giove il 21 aprile del 2104 cambierà drasticamente la sua orbita con un perielio nei pressi dell'orbita gioviana e l'afelio poco oltre quella di Saturno.
Parametri orbitali:
Dati attuali e passati dalla nota NK 3644 di Syuichi Nakano:
Epoch = 2021 May 26.0 TT T = 2021 May 10.91966 +/- 0.00139 (m.e.) TT Peri. = 172.16050 +/- 0.00015 Node = 135.52473 +/- 0.00006 (2000.0) Inc. = 8.01691 +/- 0.00001 q = 4.7991425 +/- 0.0000004 AU e = 0.0354867 +/- 0.0000001 a = 4.9757140 +/- 0.0000006 AU n' = 0.08880163 +/- 0.00000002 P = 11.099 +/- 0.0000020 years
Dati futuri dopo l'incontro con Giove del 24 luglio 2022, dalla solita nota:
T = 2036 Nov. 8.80336 TT Epoch = 2036 Nov. 3.0 TT Peri. = 238.57970 e = 0.1015418 Node = 123.96842 (2000.0) a = 5.8170037 AU Inc. = 7.47188 n'= 0.07025141 q = 5.2263346 AU P = 14.030 years
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159P/LONEOS 7
La 159P/LONEOS è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, ed è stata scoperta il 16 ottobre 2003 ma fu ritenuta un asteroide, e come tale denominata 2003 UD16, poco più di un mese più tardi veniva appurato che in effetti si trattava di una cometa, e pertanto veniva ridenominata P/2003 UD16 (LONEOS).
Il 3 gennaio 2004, veniva reso noto il ritrovamento di immagini di prescoperta risalenti fino al 17 dicembre 1989, e quindi alcuni giorni dopo veniva numerata definitivamente.
Storia osservativa:
Il programma di indagine LONEOS Lowell Observatory Near-Earth Object Search (Arizona, USA) ha scoperto questo oggetto apparentemente asteroidale il 16,40 di ottobre 2003, e la magnitudine è stata data come +18,8, ed è stato designato 2003 UD16.
C.W. Hergenrother (Whipple Observatory, Mt. Hopkins, Arizona, USA) ha ottenuto immagini della cometa il 30 novembre con il riflettore 1,2m e una camera CCD, e la magnitudine è stata data come +18,5, ma dopo aver aggiunto insieme esposizioni CCD in banda R da 900 secondi, Hergenrother ha notato una chioma circolare condensata di 11 secondi d'arco .
La cometa è stata anche rilevata accidentalmente il 30 novembre dal progetto Lincoln Laboratory Near-Earth Asteroid Research (LINEAR), che ha dato la magnitudine come +19.3 / +19.6.
Le immagini di pre-scoperta di questa cometa sono state trovate da Maik Meyer (Germania) mentre esaminava le lastre Palomar Sky Survey. La scoperta è stata annunciata il 7 gennaio 2004 e le immagini sono state trovate su lastre esposte il 17 dicembre 1989 e il 19 febbraio 1991, e poiché le osservazioni provenivano da due notti separate, il collegamento con 2003 UD16 era saldamente stabilito e ciò ha consentito l'assegnazione della numerazione permanente in 159P.
La prima orbita è stata effettivamente pubblicata mentre si pensava ancora che questa cometa fosse un pianeta minore, e secondo la Minor Planet Electronic Circular (MPEC) 2003-U57 (pubblicata il 24 ottobre 2003) e la Minor Planet Circulars Orbit (MPO) 53844 (pubblicata il 9 novembre 2003), l'orbita era basata su 14 posizioni ottenute il 16, 21 e 23 ottobre, che ha indicato una data del perielio del 27 aprile 2004 e un periodo di 14,76 anni.
Una nuova orbita è stata pubblicata il 3 dicembre, quando l'oggetto è stato ufficialmente annunciato come una cometa, è stata calcolata da Brian G. Marsden e ha utilizzato 31 posizioni ottenute durante il periodo dal 16 ottobre al 30 novembre 2003, che ha dato la data del perielio per il 3,63 marzo 2004 e il periodo in 14,33 anni. Questa orbita è stata sostanzialmente confermata nelle settimane successive.
Diverse stime di magnitudine sono state ottenute nel dicembre 2003, che hanno dato come valore + 19 da L. Buzzi (Osservatorio Schiaparelli, Monte Campo dei Fiori, Varese, Italia) l'8 dicembre, poi in +19.0 da M.E. Van Ness (Osservatorio Lowell, Arizona, USA) il 17 dicembre, di +18.9 da W. Hasubick (Buchloe , Germania) il 23 dicembre e infine +19.5 da Akimasa Nakamura (Osservatorio Kuma Kogen, Giappone) il 28 dicembre. Nakamura ha dato la magnitudine +19,6 il 12 febbraio 2004 e Buzzi l'ha data in +19,7 il 17 marzo 2004. Sia a dicembre che a febbraio, Nakamura ha indicato il diametro della chioma come 0,25 minuti d'arco.
La cometa poi è tornata al perielio il 22,8 maggio 2018, ed al suo massimo, tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019, ha raggiunto una luminosità massima di circa +16,5 mag.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
28 luglio 2032 - 3 dicembre 2046 - 30 dicembre 2060 - 24 marzo 2075 - 4 maggio 2089 -
27 maggio 2103.
Parametri orbitali:
La cometa non presenta passaggi ravvicinati con Giove a meno di circa 1,5 UA, di seguito riportiamo i dati orbitali tratti dal sito di Kinoshita:
159P/LONEOS
da 672 osservazioni 1989 Dic 17-2019 Mag 5, residuo medio 0".52.
Epoca = 2018 giu 11.0 TT JDT = 2458280.5
T = 2018 Mag 22.8000079909 TT +/- 0.0006665976
Peri. = 4.7622295849 +/- 0.0000921656
Nodo = 55.0242361948 (2000.0) +/- 0.0000159367
Incl. = 23.4627021042 +/- 0.0000091930
q = 3.6252070230 UA +/- 0.0000003843
e = 0.3816168283 +/- 0.0000000629
a = 5.8623959853 UA +/- 0.0000001469
n = 0.0694370639 +/- 0.0000000026
P = 14.1942589966 anni +/- 0.0000005336
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160P/LINEAR 43
La 160P/LINEAR è una cometa periodica appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Unica particolarità di questa cometa è di avere una piccola MOID col pianeta Giove, di sole 0,08187 UA che la porterà in futuro a subire notevoli cambiamenti degli attuali elementi orbitali.
E' stata scoperta nell'ambito del programma LINEAR il 15 luglio 2004.
Storia osservativa:
Al momento della sua scoperta iniziale del 15 luglio 2004, da parte del programma LINEAR, la cometa è stata ritenuta un asteroide con la designazione 2004 NL21, ma il 6 settembre 2004 si è scoperto che in effetti era una cometa.
Lo stesso giorno in cui veniva annunciata la sua natura cometaria, venivano scoperte dall'astrofilo tedesco Maik Meyer immagini di pre-scoperta risalenti all'8 settembre 1996, per cui nel tempo di record di soli quindici giorni la cometa venne numerata definitivamente come 160P.
Successivamente è stata ri-osservata anche intorno ai passaggi al perielio del 18 settembre 2012 e del 2 dicembre 2019, in queste sessioni osservative la cometa, rispettivamente, ha raggiunto una magnitudine di circa +16 nel primo caso, e +14 nel secondo più favorevole, a causa dell'abbassamento del perielio da 2,07 a 1,79 UA, a causa del passaggio ravvicinato a Giove del 17 settembre 2015 a sole 0,3114 UA dal pianeta gigante.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio ed incontri ravvicinati, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
7 aprile 2027 - 7 agosto 2034 - 30 novembre 2041 - 18 marzo 2049 - 30 luglio 2056 -
2 gennaio 2064 - 10 giugno 2071 - Passaggio ravvicinato a Giove il 3 settembre 2075 a 0,7710 UA, riduzione perielio da 1,82 a 1,70 UA, e del periodo da 7,41 a 7,18 anni - 8 settembre 2078 -
19 novembre 2085 - 28 gennaio 2093 - 14 aprile 2100 - 30 giugno 2107.
Parametri orbitali:
Di seguito vi riportiamo i dati dei vari passaggi osservati e la previsione per il prossimo, tratti dal sito di Syuichi Nakano, dalla nota NK 3869 :
T = 1996 Nov. 9.67012 TT Epoch = 1996 Nov. 13.0 TT Peri. = 17.93862 e = 0.4786754 Node = 337.10241 (2000.0) a = 3.9668280 AU Inc. = 17.29212 n'= 0.12474956 q = 2.0680049 AU P = 7.901 years T = 2004 Oct. 13.04650 TT Epoch = 2004 Oct. 2.0 TT Peri. = 18.00380 e = 0.4769353 Node = 337.06207 (2000.0) a = 3.9817753 AU Inc. = 17.25661 n'= 0.12404777 q = 2.0827262 AU P = 7.945 years T = 2012 Sept.18.52525 TT Epoch = 2012 Sept.30.0 TT Peri. = 18.19945 e = 0.4790997 Node = 337.00182 (2000.0) a = 3.9672535 AU Inc. = 17.27614 n'= 0.12472949 q = 2.0665435 AU P = 7.902 years
Epoch = 2019 Nov. 13.0 TT T = 2019 Dec. 2.27534 +/- 0.00031 (m.e.) TT Peri. = 12.64499 +/- 0.00005 Node = 333.36874 +/- 0.00003 (2000.0) Inc. = 15.61572 +/- 0.00003 q = 1.7873475 +/- 0.0000003 AU e = 0.5261043 +/- 0.0000001 a = 3.7716049 +/- 0.0000008 AU n' = 0.13455963 +/- 0.00000004 P = 7.325 +/- 0.0000024 year
T = 2027 Apr. 7.18351 TT Epoch = 2027 Apr. 25.0 TT Peri. = 12.75530 e = 0.5248667 Node = 333.30776 (2000.0) a = 3.7816814 AU Inc. = 15.58897 n'= 0.13402218 q = 1.7968026 AU P = 7.354 years
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161P/HARTLEY-IRAS
La 161P/Hartley-IRAS è una cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete halleidi.
Scoperta 1983:
L'astronomo Malcolm Hartley (UK Schmidt Telescope Unit, Australia) ha trovato la scia di una cometa su una lastra fotografica esposta il 4,47 novembre 1983, e ne ha stimato la magnitudine in +15.
Prima che fosse possibile ottenere una foto di conferma, J. Davies e S. Green (Università di Leicester, Inghilterra) hanno riferito che l'11 novembre 1983 l'Infrared Astronomy Satellite (IRAS) aveva ripreso una cometa il 10,35 novembre, e ne hanno stimato la magnitudo come +15,5.
A Kenneth S. Russell (UK Schmidt Telescope Unit) gli fu chiesto dal Central Bureau for Astronomical Telegrams di provare a confermare la cometa, e Russell ha notato che la cometa di Hartley e la cometa IRAS potrebbero essere identiche. Russell ha esposto una lastra fotografica il 14 novembre, attraverso le nuvole e al chiaro di luna, ma non ha trovato nulla, infine riuscì finalmente a confermare la cometa e l'identità suggerita il 23,44 novembre 1983.
Storia osservativa:
1984
La prima orbita parabolica è stata pubblicata con l'annuncio della scoperta il 25 novembre 1983, quando Brian G. Marsden (Central Bureau for Astronomical Telegrams) ha preso le cinque posizioni disponibili e ha determinato la data del perielio come 31,14 dicembre 1983. L'orbita è stata descritta come "ruvida", ed il 5 dicembre, Marsden e Daniel W.E. Green hanno notato che sebbene questa orbita rappresentasse ancora adeguatamente le posizioni, erano "necessari ulteriori osservazioni per indagare su una possibile deviazione indicata dal moto parabolico".
L'orbita ellittica è stata confermata il 9 dicembre, quando Marsden ha dato la data del perielio come 8,93 gennaio 1984, ed il periodo in circa 20,7 anni, ma ha detto che il periodo era molto incerto e che se fosse stato di 28 anni la cometa potrebbe essere passata vicino a Giove nel 1957. Come si è scoperto in seguito l'orbita ellittica aveva una data al perielio dell'8,71 gennaio 1984 e un periodo di 21,45 anni. La cometa era passata vicino a Giove il 21 agosto 1921 a una distanza di 0,44 UA.
Ci sono indicazioni che la cometa si sia rapidamente illuminata.
B. Skiff (Lowell Observatory, Arizona, USA) ha riportato una magnitudine fotografica di +12 il 30 novembre, mentre D. Levy (Tucson, Arizona, USA) e J. Bortle (Stormville, New York, USA) hanno stimato la magnitudine di circa +11,5 e +10,6 rispettivamente, per il 1° dicembre.
Inoltre, un'osservazione fotografica di J. Gibson (Osservatorio Palomar, California, USA) il 28 novembre ha mostrato un accenno di coda. Si prevedeva che la cometa sarebbe svanita lentamente, ma la cometa aveva altre idee. Dopo aver apparentemente mantenuto circa la magnitudine +11 per la maggior parte del gennaio 1984, C.S. Morris (California, USA) ha riportato la magnitudine di +10,5 il 29 gennaio, +10,3 il 5 febbraio e +9,9 l'11 febbraio. La cometa ha raggiunto il picco circa due settimane dopo, quando la magnitudine è stata data come +7,8 da Bortle il 23 febbraio, +7,4 da Morris il 24 febbraio, e +7,7 da Green il 25 febbraio. Green ha notato che la magnitudine era già scesa a +8,6 il 27 febbraio e ciò è stato confermato nelle notti successive da molti altri osservatori. Bortle ha notato che la cometa era più debole di +9 l'8 marzo e più debole di +10 il 27 marzo. Sebbene la luminosità sia cambiata molto poco durante il mese di aprile, ha raggiunto una magnitudine di +11 dopo la prima settimana di maggio ed era più debole di +12 entro la fine del mese. La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 4.10 giugno 1984 da R.E. McCrosky, G. Schwartz e C.Y. Shao all'Osservatorio di Oak Ridge.
2005
La cometa è stata recuperata il 3 novembre 2004, quando Robert H. McNaught (Siding Spring Observatory) ha stimato la magnitudine di +19,5. La cometa ha superato il perielio il 20 giugno 2005, ed è passata nel punto più vicino alla Terra l'11 luglio 2005 (1,48 UA).
La cometa era più luminosa della magnitudine +11 intorno a metà luglio 2005.
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno con la seguente cronologia:
27 novembre 2026 - 13 aprile 2047 - 25 agosto 2067 - 24 febbraio 2088 - 2 settembre 2108.
Parametri orbitali:
La cometa presenta un moto retrogrado con un'orbita quasi perpendicolare all'eclittica.
161P/2004 V2 (Hartley-IRAS)
da 95 osservazioni 1984 gen 9-2005 giu 19, residuo medio 0".76.
Epoca = 2005 lug 9.0 TT JDT = 2453560.5
T = 2005 giu 20.8443652826 TT +/- 0.0001939157
Peri. = 47.0755457144 +/- 0.0000757085
Nodo = 1.3973800983 (2000.0) +/- 0.0000561034
Incl. = 95.6980621667 +/- 0.0000407557
q = 1.2751408046 UA +/- 0.0000014584
e = 0.8350816875 +/- 0.0000001874
a = 7.7319539894 UA +/- 0.0000016121
n = 0.0458426994 +/- 0.0000000143
P = 21.4997738396 anni +/- 0.0000067242
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162P/SIDING SPRING 2
La 162P/Siding Spring, o anche cometa Siding Spring 2, è una cometa periodica, che appartiene alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Dati fisici:
Lo spettro della cometa assomiglia a quello degli asteroidi troiani, ed uno studio sulla sua emissione termica quando il nucleo non era attivo, ha permesso di stimarne le dimensioni, con un diametro medio di circa 12 +/- 1,6 km , che la pone tra le maggiori comete conosciute di questo gruppo.
Scoperta:
Fu scoperta il 10 ottobre 2004 da Robert H. McNaught all'osservatorio di Siding Spring, inizialmente fu ritenuta un asteroide, ma il 12 novembre 2004 gli astrofili Franco Mallia, Gianluca Masi e Roger Wilcox scoprirono che in effetti era una cometa, e pochi giorni più tardi, grazie alle immagini di pre-scoperta risalenti al 1988 e al 1999, le veniva assegnata la denominazione definitiva, 162P.
Storia osservativa:
Un mese dopo la sua scoperta la cometa è passata al perielio il 10 novembre 2004, toccando una luminosità massima intorno ai +14 mag, poi viste le sue dimensioni è stata seguita fin nei pressi del suo afelio, rendendola un oggetto osservabile nel corso di tutta la sua orbita.
Anche nel corso dell'orbita con perielio il 8 marzo 2010, è stata osservata lungo tutto il tragitto e si è registrata una magnitudine massima di circa +16,8.
Lorbita centrata al perielio dell'11 luglio 2015, ha visto una magnitudine massima di circa +15.
Nel più favorevole ritorno al perielio del 7 dicembre 2020, invece la cometa al suo massimo è arrivata a circa +14 mag.
Passaggi futuri:
Nonostante che la cometa sia osservabile nel corso di tutta la sua orbita, i seguenti passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, terranno la seguente cronologia:
17 maggio 2026 - 17 ottobre 2031 - 10 febbraio 2037 - 30 maggio 2042 - 14 settembre 2047 -
25 dicembre 2052 - 9 aprile 2058 - 26 luglio 2063 - 19 novembre 2068 - 26 marzo 2074 -
23 agosto 2079 - 4 dicembre 2084 - 10 marzo 2090 - 9 giugno 2095 - 4 settembre 2100 - ecc.
Parametri orbitali:
162P/Siding Spring
da 2015 osservazion1 1990 Mar 23-2018 giu 5, residuo medio 0".43.
Epoca = 2020 Dic 17.0 TT JDT = 2459200.5
T = 2020 Dic 7.8197974663 TT +/- 0.0000294725
Peri. = 357.1341842049 +/- 0.0000072148
Nodo = 30.9111534724 (2000.0) +/- 0.0000045674
Incl. = 27.5549652089 +/- 0.0000033865
q = 1.2891348844 UA +/- 0.0000000571
e = 0.5828688477 +/- 0.0000000194
a = 3.0904785638 UA +/- 0.0000000642
n = 0.1814117741 +/- 0.0000000057
P = 5.4329862182 anni +/- 0.0000001693
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163P/NEAT 21
La 163P/NEAT è una piccola cometa periodica, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane. Attualmente la cometa ha una MOID particolarmente stretta con il pianeta Giove di sole 0,0943132 UA che in un prossimo futuro permetterà un incontro ravvicinato il 17 novembre 2114 a sole 0,117 UA, e questo incontro causerà un drastico cambio dei parametri orbitali.
Scoperta:
Fu scoperta il 5 novembre 2004 dal programma NEAT (Near-Earth asteroid tracking), ed è stata numerata a tempo di record dopo poco più di due mesi dalla sua scoperta grazie al ritrovamento di immagini di pre-scoperta relative ai due precedenti passaggi al perielio da partre di Maik Meyer.
Storia osservativa:
Nel passaggio al perielio subito dopo la sua scoperta, del 31 gennaio 2005, le varie osservazioni hanno fatto registrare una luminosità massima di circa +16,2 mag.
Il passaggio al perielio del 12 aprile 2012, è stato più sfavorevole ed al suo massimo, la cometa ha raggiunto una magnitudine di circa +19.5.
Ancora peggiori sono state le condizioni osservative intorno al perielio del 5 agosto 2019, quando la cometa al massimo è stata rilevata con una debole magnitudine di circa +20,5.
Passaggi futuri:
i successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avranno la seguente cronologia:
24 novembre 2026 - 22 febbraio 2034 - 9 maggio 2041 - 29 luglio 2048 - 2 novembre 2055 -
7 febbraio 2063 - Poi un incontro ravvicinato a 0.7281 UA con Giove il 22 gennaio 2068, ne abbasserà il perielio da 2,03 a 1,82 UA, ed il periodo da 7,25 a 6,80 anni.
Parametri orbitali:
Dati dalla nota NK 2129 di Syuichi Nakano:
Epoch = 2012 Apr. 23.0 TT T = 2012 Apr. 12.75033 +/- 0.00049 (m.e.) TT Peri. = 349.63720 +/- 0.00011 Node = 102.11733 +/- 0.00007 (2000.0) Inc. = 12.71733 +/- 0.00002 q = 2.0566758 +/- 0.0000018 AU e = 0.4533566 +/- 0.0000004 a = 3.7623722 +/- 0.0000012 AU n' = 0.13505524 +/- 0.00000006 P = 7.298 +/- 0.0000034 years
T = 2019 Aug. 5.23479 TT Epoch = 2019 Aug. 25.0 TT Peri. = 349.69949 e = 0.4519996 Node = 102.09156 (2000.0) a = 3.7712095 AU Inc. = 12.70779 n'= 0.13458079 q = 2.0666241 AU P = 7.324 years
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164P/CHRISTENSEN 2
La 164P/Christensen è una cometa periodica, appartenente alla famiglia delle comete gioviane.
Scoperta:
La cometa è stata scoperta da Eric J. Christensen il 21 dicembre 2004 ma già al momento dell'annuncio della scoperta erano state trovate immagini di pre-scoperta risalenti al 9 dicembre 2004, e già tre giorni dopo la scoperta furono rinvenute immagini risalenti fino al 24 gennaio 1998, epoca del precedente passaggio al perielio, per cui il 1 febbraio 2005 fu numerata a tempo di record.
Storia osservativa:
La cometa fu scoperta ben 6 mesi dopo il passaggio al perielio del 21 giugno 2004, e toccò una magnitudine massima di circa +15,3.
Fu recuperata dopo il passaggio al perielio del 2 giugno 2011, e le osservazioni regiustrarono una magnitudine massima di circa +16.
Al ritorno al perielio del 31 maggio 2018, la cometa fu recuperata anche prima del perielio ma il massimo fu toccato successivamente ad esso arrivando anche in questo caso ad una magnitudine di circa +16.
Passaggi futuri:
I successivi passaggi al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, avverranno nelle seguenti date:
27 maggio 2025 - 10 maggio 2032 - 18 aprile 2039 - 27 aprile 2046 - 16 giugno 2053 -
3 agosto 2060 - 12 settembre 2067 - 22 ottobre 2074 - 31 dicembre 2081 - 26 aprile 2089 -
19 agosto 2096 - 26 novembre 2106.
Parametri orbitali:
164P/Christensen
da 921 osservazion1 1998 gen 24-2018 Ott 13, residuo medio 0".66.
parametri non-gravitazionali A1= -0.10, A2= +0.0100.
Epoca = 2018 giu 11.0 TT JDT = 2458280.5
T = 2018 Mag 31.4082536908 TT +/- 0.0006798632
Peri. = 325.9308254398 +/- 0.0001501703
Nod0 = 88.3058630254 (2000.0) +/- 0.0000811612
Incl. = 16.2527546616 +/- 0.0000149780
q = 1.6852523033 UA +/- 0.0000006046
e = 0.5397364939 +/- 0.0000001450
A1 = -0.1010032150 +/- 0.0156353477
A2 = 0.0099525417 +/- 0.0001812453
a = 3.6614945152 UA +/- 0.0000004774
n = 0.1406748601 +/- 0.0000000275
P = 7.0062814897 anni +/- 0.0000013703
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165P/LINEAR 10
La cometa LINEAR 10, formalmente 165P/LINEAR, è una cometa periodica scoperta il 29 gennaio 2000, dal programma LINEAR quando aveva una magnitudine di +19,4.
Al momento della scoperta fu ritenuta un asteroide centauro, ma poco tempo dopo fu notata la sua natura cometaria, anche se può essere catalogato in entrambi gli elenchi.
La cometa dinamicamente fa parte dei centauri ed è del tipo Chirone, con un perielio maggiore della distanza di Giove, ed un afelio nei pressi dell'orbita di Nettuno.
Si stima che possa essere un oggetto di notevoli dimensioni per essere una cometa, vista la sua magnitudine assoluta di +5,9.
Passaggi futuri:
I prossimi ritorni al perielio, calcolati da Kazuo Kinoshita, seguiranno questa cronologia:
17 ottobre 2075 - 8 novembre 2151 - 16 dicembre 2227 - 20 maggio 2301.
Parametri orbitali:
Dati del passaggio al perielio del 14 giugno 2000, dal sito di Kinoshita:
165P/2000 B4 (LINEAR)
da 139 osservazion1 2000 gen 2-2003 Apr 25, residuo medio 0".59.
Epoca = 2000 giu 25.0 TT JDT = 2451720.5
T = 2000 giu 14.7629862101 TT +/- 0.0070455309
Peri. = 126.1471753071 +/- 0.0004854255
Nodo = 0.6265144828 (2000.0) +/- 0.0000921501
Incl. = 15.9093772029 +/- 0.0000251574
q = 6.8296165627 UA +/- 0.0000269293
e = 0.6207216786 +/- 0.0000192222
a = 18.0068729936 UA +/- 0.0000508342
n = 0.0128987202 +/- 0.0000000546
P = 76.4112760067 anni +/- 0.0003235686
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A cura di Andreotti Roberto.
Con la consulenza di Giovanni Donati.
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