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aggiornato il 01/04/2024
12P/PONS-BROOKS
Introduzione:
La Cometa Pons-Brooks, formalmente 12P/Pons-Brooks, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia cometaria della cometa di Halley.
Scoperta:
La cometa è stata scoperta il 12 luglio 1812 da Jean-Louis Pons dall'Osservatorio di Marsiglia ed, indipendentemente, il 1º agosto da Vincent Wisniewski ed il 2 agosto da Alexis Bouvard.
Subito dopo la scoperta il periodo orbitale fu calcolato in 70 anni, con un'approssimazione di 5 anni, in seguito Johann Franz Encke calcolò un'orbita definitiva con un periodo di 70,68 anni.
L'orbita calcolata da Encke fu utilizzata per calcolare le effemeridi per il ritorno del 1883, ma le ricerche furono infruttuose.
La cometa fu invece riscoperta accidentalmente nello stesso anno da William Robert Brooks e successivamente identificata correttamente.
Dati fisici:
Di questa cometa iniziamo a scoprire la sua storia, ma sulle dimensioni, forma e composizione, sappiamo poco o nulla.
Conosciamo solo la magnitudine assoluta del nucleo, di +11 mag.
Luminosità:
( Curva di luce dei vari passaggi storici confermati del 1812, 1884, 1954 ).Correlazioni con piogge di meteore:
La 12P/Pons–Brooks potrebbe essere il corpo genitore della pioggia di meteoriti κ-Draconidi che avviene nel mese di dicembre.
Parametri orbitali:
Con una ripida inclinazione orbitale di 74,2° questa cometa non trascorre molto tempo vicino all'eclittica, ed ha un moto progrado.
L'orbita percorsa dalla cometa presenta una notevole stabilità nel periodo compreso tra il 1740 ed il 2167, con nessuna alterazione significativa da parte dei vari pianeti.
Infatti, il principale avvicinamento riscontrato nel periodo è avvenuto il 9 gennaio 1884, quando la cometa è transitata a 0,634 UA dalla Terra, tuttavia l'attrazione gravitazionale esercitata dal nostro pianeta ha avuto un effetto trascurabile sul suo moto.
Il sito web del Jet Propulsion Laboratory (JPL) mostra che tra gli anni 1900 e 2200 la cometa è stata perturbata in modo più significativo da Saturno il 29 luglio 1957, che a quel punto è passata entro le 1,6 UA dal pianeta gigante, ma anche questo approccio ha avuto un effetto trascurabile.
Caratteristiche orbitali | |
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Epoca | 15/09/1954 |
Afelio | 33.468 UA |
Perielio | 0.77366 UA |
Semiasse maggiore | 17.121 UA |
Eccentricità | 0.95481 |
Periodo orbitale | 70,85 anni |
Inclinazione | 74,176 ° |
Terra MOID | 0.187 AU |
Argomento del perielio | 199,094° |
Longitudine del nodo ascendente | 255.96° |
( Orbita vista da sopra - JPL ).
( Diagramma completo dell'orbita - JPL ).
PARAMETRI ORBITALI ATTUALI:
DATI del MPC dalla MPEC 2023-E68:Epoca 2023 Febbraio 25.0 TT = JDT 2460000.5
T 2024 Aprile 21.15676 TT da Rudenko
q 0.7811556 UA (2000.0) P Q
n 0.01384362 Peri. 198.98263 +0.14530429 -0.32941168
a 17.1778792 UA Nodo 255.84453 +0.98562468 +0.13034944
e 0.9545255 Incl. 74.18650 +0.08620124 -0.93514543
P 71.2 anni da 123 osservazioni 2020 Giu 10 - 2023 Mar 12, residuo medio 0".7. |
Passaggi storici:
Il 3 marzo 2020 è stato reso noto che l'astrofilo tedesco Maik Meyer ha stabilito una correlazione tra la Cometa Pons-Brooks e le comete C/1457 A1 e C/1385 U1, che risulterebbero dunque delle precedenti apparizioni della cometa, successivi studi, con Nakano e Kobayashi, hanno ricostruito il percorso orbitale a ritroso nel tempo, per adesso fino al 33 d.C. , trovando altre correlazioni con cronache osservativa del passato.
Nonostante la magnitudine assoluta della cometa abbastanza alta di circa 4-5 e l'apparente tendenza ad avere scoppi occasionali, sembra che nessuna ricerca di apparizioni precedenti sia stata effettuata utilizzando i resoconti storici.
Nel febbraio 2020, Maik Meyer ha integrato l'orbita di 12P all'indietro fino a circa l'anno 1000.
I calcoli hanno utilizzato i dati delle apparizioni del 1883-1884 e del 1953-1954 (presi da Minor Planet
Database). Dall'integrazione a ritroso, era evidente che l'orbita di questa cometa è molto stabile e non subisce forti perturbazioni gravitazionali planetarie nel periodo coperto.
Da un controllo di diverse cometografie, è emerso che la prima cometa del 1457 e la cometa del 1385 erano corrispondenze quasi perfette per quanto riguarda il tempo del perielio.
Come nel passaggio successivo, questi file sono integrati a ritroso le orbite sono state confrontate con le orbite catalogate per le comete 1385 e 1457, utilizzando un software planetario
programma ("GUIDE", di B. Gray) che mostrava che le orbite integrate per 12P erano completamente compatibili con i percorsi osservati e le circostanze di osservazione delle comete del 1457 e del 1385. Non solo 12P appariva posizionato all'interno dell'area indicata dagli antichi resoconti, le osservazioni ma anche il senso del movimento si adattavano perfettamente. Regolando il tempo del perielio di alcuni giorni per ciascuna di queste apparizioni, la somiglianza potrebbe essere ancora più ravvicinata.
E' ipotizzabile che in alcuni passaggi al perielio questa cometa risultasse invisibile ad occhio nudo, ma fare stime non è semplice in quanto è un oggetto che presenta anche fenomeni esplosivi che ne aumentano di molto la luminosità, quindi si deve pure cercare anche resoconti di fenomeni visti anche per un solo giorno, le cometografie fatte fino ad adesso tendono a scartare gli eventi che non appaiono sicuramente come una cometa.
Il fattore meteorologico può influire, visto che il migliore periodo osservativo per un passaggio al perielio va dalla fine del mese di ottobre ai primi del mese di febbraio, unito al fatto che la cometa resta visibile per pochi giorni, può capitare che i cieli risultassero coperti da nubi.
Nell'era pre-cristiana sicuramente c'è stato un passaggio al perielio intorno al 39 a.C. poi con sempre maggior margine d'errore nel 110/11 a.C. , nel 180/82 a.C. , nel 250/54 a.C. oltre le forbici si allargano e gli errori sono troppo grandi, i prossimi studi basati con i dati del passaggio del 245 d.C. potranno integrare meglio i passaggi precedenti.
Attualmente di questi tre ipotetici passaggi, si hanno cronache di comete solo negli anni 109 e 110 a.C. che andranno verificate, mentre non si hanno resoconti di comete negli altri periodi citati, va detto che oltre l'anno 213 a.C. le cronache si fanno incerte a causa del rogo dei libri ordinato dall'imperatore cinese in quell'anno.
Ipotetici passaggi precedenti, esulano dal rigore di essere scientificamente provati.
ELENCO PASSAGGI:
39 a.C.
Passaggio al perielio con dati approssimativi.
Non si hanno resoconti storici del passaggio di una cometa in questo anno, ne nei precedente e seguente.
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33 d.C.
Passaggio al perielio avvenuto il 24 marzo.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno.
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105
Passaggio al perielio avvenuto il 27 agosto.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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176
Passaggio al perielio avvenuto il 17 maggio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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245
X/245 S1 = 12P/245 S1
Passaggio al perielio il 15 settembre.
Quasi sicuramente confermata da un'osservazione ad occhio nudo.
Una cometa osservata nell'anno 245 è probabilmente un precedente avvistamento della cometa 12P / Pons-Brooks. Pankenier et al. (2008, p. 40) recita:
" nel 6° anno del periodo di regno di Zheng-shui del re Qi di Wei, 8° mese, giorno wu-wu [55]; in Qi-Xing [25a Dimora Lunare] è apparsa una stella di scopa bianca di 2 cubiti. È avanzata fino a Zhang [26a Dimora Lunare] per 23 giorni in totale, poi si è spenta. [Song shu: tianwen zhi] ch. 23 ".
Altri autori (Kronk 1999; Ho 1962; Williams 1871; Pingre 1783) usano una formulazione leggermente diversa come mostrato come esempio nel rapporto di Ho:
" Nel un giorno wu-wu dell'ottavo mese del sesto anno del Periodo di regno di Cheng-Shih una cometa bianca (hui) che misura 2 cubiti (chhih) apparve al Chhi-Hsing (25° palazzo lunare) in movimento verso il Chang (26° palazzo lunare) e scomparve dopo 23 giorni. "
Ciò significa che una cometa apparve il 18 settembre 245 (probabilmente 17,9 UT) vicino ad α, ι e τ Hya (Qi-Xing o Chhi-Hsing), e si spostò verso κ, λ, µ e ν Hya (Zhang o Chang).
La coda era lunga circa 3°.
La seguente posizione derivata presume che la cometa fosse situata all'interno di Qi-Xing.
Data: 17.9 settembre 245 - coordinate: 09h 35m −05° 00' (2000,0).
Usando l'orbita di Kobayashi per quell'epoca, la cometa si trovava a circa 8° dalla posizione sopra indicata, ma regolando il tempo del perielio di +2,9 giorni la differenza in Qi-Xing sarebbe di circa 6,5°, e la luminosità sarebbe stata di magnitudine 2-3 in quel periodo.
la cometa è stata vista il 17,9 settembre 245 UT. Viene mostrata la posizione basata sull'orbita collegata nominale di Kobayashi e dopo un aggiustamento di t + 2,9 giorni per il perielio ).
La direzione generale del movimento quindi porta la cometa proprio nella direzione di κ, λ, µ, ν Hya
(anche a circa 7° di distanza). Il problema qui è che Pankenier et al. dicono che la cometa è scomparsa dopo 23 giorni nella regione di Zhang, e non avrebbe dovuto essere così.
Dopo 23 giorni (10 ottobre), sarebbe dovuta essere già nel Centauro, a circa 23° da Zhang (o anche più lontano, usando la data del perielio del 9 settembre). Tutte le altre fonti non collegano Zhang con la data dell'ultimo avvistamento e possono essere intese come uno scenario in cui la cometa si stava muovendo in direzione di Zhang e scompariva dopo 23 giorni, il che sarebbe d'accordo con il percorso previsto della cometa 12P/Pons-Brooks.
Apparentemente il testo originale contiene alcune ambiguità nell'interpretazione, e può effettivamente essere espresso in entrambi i modi. Su richiesta degli autori di questo articolo, una traduzione parola per parola di Ye (2020b) dà:
"... avanzato e arrivato a Zhang e si stabilì per 23 giorni e poi si estinse."
Da un punto di vista linguistico, non è del tutto chiaro se la parola "stabilita" si riferisca all'apparizione o alla posizione della cometa rispetto a Zhang.
Riteniamo tuttavia che l'identificazione di 12P/Pons-Brooks con la cometa del 245 d.C. sia altamente probabile e questo fatto la renderebbe la cometa con il terzo arco di osservazione più lungo dopo la 1P/Halley e la 109P/Swift-Tuttle.
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315
Passaggio al perielio il 12 marzo.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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386
Passaggio al perielio il 8 settembre.
Osservazione favorevole ma purtroppo, non risulta che sia stata vista.
Il ritorno al perielio nel 386 dovrebbe aver prodotto un'apparizione abbastanza favorevole.
Con la fine di luglio, la cometa sarebbe apparsa nel cielo mattutino con magnitudine +6 circa, con un'elongazione di 46°.
Al perielio, la cometa avrebbe raggiunto una magnitudine massima di circa +3,5 con un'elongazione di 44°. Poi dopo ha iniziato a spostarsi verso sud e sarebbe presumibilmente diventata più debole della magnitudine +6 entro la fine di ottobre con un'elongazione di 45°.
Pingrè (1783, p. 303) riporta una cometa vista quest'anno in Sagittario ma dice che era un resoconto con una data errata della cometa C/390 Q1.
Ho (1962) riporta documenti asiatici che affermano che c'era una cometa vista da aprile / maggio e scomparsa in luglio / agosto e situata in Sagittario.
Biot (1843b) notò una cometa vista in Cina in Sagittario in aprile che era visibile fino a luglio (vedi anche Carl 1864, p. 18).
Hasegawa (1980) ha considerato che questo evento potrebbe essere una nova.
Poiché i periodi e le posizioni non corrispondono, un'identità con la 12P è impossibile.
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459
Passaggio al perielio il 16 luglio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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532
Passaggio al perielio il 28 giugno.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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603
Passaggio al Perielio il 3 luglio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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673
C/673 E1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 8 gennaio.
Osservazione favorevole, le cronache dell'epoca citano una cometa, non si può dare conferma certa, ma è molto probabile che sia stata osservata.
Il 673 ritorno al perielio della cometa 12P cade geometricamente tra le apparizioni favorevoli come nel 1385 e 1497. Si è calcolato che la cometa sia diventata più luminosa della magnitudine +6 all'inizio del novembre 672, con un'elongazione di circa 75°. Trovandosi quasi a +50° di declinazione, si è poi spostata verso sud, raggiungendo una luminosità massima di forse magnitudine +2 alla fine dell'anno. L'elongazione era quindi intorno a 50° / 55° e la declinazione intorno a 0°. La cometa ha poi continuato a muoversi verso sud e avrebbe dovuto diventare più debole della magnitudine +6 nel marzo 673.
Pingrè (1783, p. 331) elenca una cometa per quest'anno, tuttavia, senza dettagli che aiutino a decidere se l'identità con la cometa 12P/Pons-Brooks possa essere confermata.
Dapprima cita due frasi di cronache antiche:
“ Nella primo anno del regno di Thierry, abbiamo visto una cometa. Un fuoco è apparso nel cielo per dieci giorni. Un'iride straordinaria ha causato così tanto spavento, che si credeva che l'ultimo giorno fosse vicino ".
Il re citato fu Teodorico III, divenuto re di Neustria nel 673 e re d'Austrasia (e quindi di tutti i Franchi) nel 679. Pingrè poi conclude:
“ Tutto questo si può ridurre ad un'aurora boreale. Degli Autori citati [...] solo uno la chiama cometa; sebbene sia contemporaneo, la parola cometa a volte è molto ambigua ".
Stryuck (1740, p. 209) ha scritto:
“ Nell'anno 673, nel mese di marzo, un fuoco ha brillato per 10 giorni nel cielo ''.
(Centuria. Magdeburg., Cent. 7, cap. 13, p. 564); suggerì anche l'identità della cometa del 673 con le comete Stryuck del 1337 e del 1558 (1753, pp. 19-20). Anche Hevelius (1668, p. 812) e Funccius (p. 124) menzionano una cometa vista per 10 giorni nel 673.
Lubinietz (1667, p. 116) fornisce una cometa per 674 e si riferisce ad Alstedius (1650, p. 506) e Berckringeri (1665, p. 32). Le due ultime fonti si basano su de Cesarea (1483) che riporta anche la frase con il fuoco nei cieli per dieci giorni.
Le fonti asiatiche non aiutano in questo caso. Per l'anno 672 dal 27 settembre al 25 ottobre, il coreano
Samguk sagi e Jeungbo munheon bigo parlano di una "stella di scopa" che "è emersa sette volte nel nord". (Pankenier et al.2008, p. 74; Ho 1962).
In conclusione:
Questa potrebbe essere stata la cometa 12P se fosse stata insolitamente luminosa e avesse avuto un'esplosione, come peraltro sembra aver avuto in tutti i suoi passaggi.
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742
Passaggio al perielio il 28 ottobre.
Osservazione favorevole, ma non è possibile indentificarla in modo certo in nessuna cronaca dell'epoca.
Il ritorno del 742 al perielio fu piuttosto favorevole. All'inizio di settembre, la cometa 12P dovrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine +6, con un'elongazione di 65° e una declinazione
di circa + 62°.
Si è poi spostata verso sud e ha raggiunto una magnitudine massima di forse +1,5 in ottobre, con un'elongazione di 50°/55° e spostandosi in declinazione da 0° a −20° intorno al suo passaggio più vicino alla Terra.
Nonostante queste favorevoli condizioni di osservazione, nessun oggetto storico può essere identificato in modo univoco dai documenti storici.
Pingrè (1783, p. 336) cita diverse fonti per oggetti intorno a quest'anno.
Per il 742 ed il 743, Cedreni (1647, pp. 460-461) menziona “un segno nel cielo” e “un segno nel cielo che appare verso Nord, che cadeva a terra come polvere ”, rispettivamente.
Per 743, Hoyland (2011, p. 242) fornisce quattro cronache diverse che descrivono un “segno nel cielo” che più o meno concordano tra loro probabilmente per il motivo che sono copie. Si dice che questo segno sia apparso a giugno e assomigliasse a tre “colonne di fuoco che tremolavano e poi è rimasto costante ”. Questo suona, come i precedenti resoconti, simile ad un'aurora boreale.
A giugno la cometa 12P sarebbe stata forse magnitudine di +10 ed un'identificazione con queste cronache, se fosse reale, sarebbe molto improbabile.
Due delle cronache continuano dicendo che un altro segno simile è stato visto a settembre.
Qui il mese sarebbe corrispondere alla visibilità ad occhio nudo della 12P ma i dettagli sono troppo scarsi per sospettare che si tratti di una descrizione errata di una cometa.
Pingrè, Cedreni e Hoyland menzionano un'altra cometa vista dalla Siria nel 744 o 745, forse a gennaio.
Questo oggetto potrebbe essere stato visto anche dall'Asia (Ho, p. 171) Lubienietz dice che nel 745 fu vista una cometa nel Cancro secondo un rapporto anonimo dalla città tedesca di Norimberga.
La cometa sarebbe stata vista per 39 giorni. Tutti questi oggetti, se reali, probabilmente non hanno alcuna relazione con la cometa 12P.
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813
Passaggio al perielio il 6 agosto.
Identificazione incerta e non confermata, l'osservazione era al limite del visibile ad occhio nudo.
Il ritorno dell'813 al perielio non fu perfetto per quanto riguarda le condizioni geometriche.
La cometa potrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine +6 a luglio con un'elongazione di circa 30°. La luminosità massima con magnitudo +4 forse è stata raggiunta all'inizio di agosto con un'elongazione simile. La cometa si è poi spostata verso sud ed è diventata più debole della magnitudine +6 a settembre.
È interessante notare che Pingreè (1783, pp. 337-338) elenca una cometa per l'813 del 4 agosto, ma la sua descrizione (basata sull'autore medievale Teofane il Confessore) lascia grandi dubbi sul fatto che si trattasse effettivamente di una cometa:
" Il 4 agosto una cometa è stata vista, che assomigliava a due lune unite insieme; si separarono e, avendo assunto forme diverse, alla fine apparvero come un uomo senza testa ”.
(traduzione da Chambers 1889, p. 568).
La descrizione suona più come quella di un fenomeno transitorio di breve durata come una meteora luminosa o una palla di fuoco.
Questo oggetto di Teofane non è stato incluso nei cataloghi di Williams (1871), Ho (1962) e Hasegawa (1980), e probabilmente non è correlato a 12P.
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886
Passaggio al perielio il 2 aprile.
Osservazione non confermata.
Questa apparizione è paragonabile a quella del 1241. La cometa era già ad un'elongazione inferiore a 40° quando è diventata più luminoso della magnitudine +6 alla fine di febbraio.
La magnitudine massima di +4,5 è stata raggiunta con un'elongazione di 22°.
Quindi si spostata verso sud ed è diventata più debole della magnitudine +6 a metà maggio con un'elongazione di circa 45°.
Tre testi cinesi menzionano una cometa vista tra il 6 giugno e il 5 luglio (Pankenier 2008, p. 102).
Lo Xin Tang shu: Xizong ji, lo Xin Tang shu: tianwen zhi e il Jiu Tang shu: Xizong ji , riportano che una "stella è diventata sfocata" in JI (settimo palazzo lunare, vicino a γ Sgr) e WEI (sesto palazzo lunare, vicino Alfa Peg). Ha poi attraversato Bei-Dou (vicino a α UMa) e She-Ti (vicino a ø e η Boo). Questa cometa non può essere la 12P poiché secondo le simulazioni era già situata all'estremo sud.
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959
X/959 U1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 24 gennaio.
Possibile osservazione, non confermabile per la mancanza di riferimenti.
Il ritorno del 959 al perielio della 12P è simile a quello del 1457, quando Toscanelli vide la cometa dall'Italia. C'è una cometa nei documenti storici nell'anno 959, ma i dettagli sono molto incerti. Provengono da un testo bizantino datato 990 e non forniscono dettagli osservativi, ma piuttosto lo collegano alla morte di Costantino VII Porphyrogenitus (morto il 9 novembre 959; Kronk 1999).
La cometa dovrebbe quindi essere luminosa a gennaio.
Hasegawa (1980) fornisce la data del 17 ottobre 959 per questa cometa e ne elenca un'altra per maggio dello stesso anno, vista dall'Arabia.
Stryuck (1740, p. 217) scrisse: " Nell'anno 959, una cometa era vista come una debole [letteralmente" triste e oscura"] luce. (Constantin. Porphyr. Incerti Continuat., P. 289 [ad esempio, cfr. Niebuhr 1838]; Symeon Magist & Logoth. Annal., P. 496). Quando la cometa fu vista alla morte del citato imperatore, quello che doveva avere è apparso a metà novembre ".
Chambers (1889, p. 572) cita due fonti per una cometa nel 959, una dicendo "una stella cupa e oscura" (citando l'estensione della Chronographia of Theophanes il Confessore di Costantino VII, probabilmente prendendo la sua citazione direttamente da Struyck) e l'altro dicendo che appariva
dal 17 ottobre al 1 novembre [ma un'attenta lettura della seconda fonte, Tackio (1653), non sembra menzionare la cometa del 959 in queste date specifiche].
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1030
Passaggio al Perielio il 12 luglio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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1100
Passaggio al Perielio il 12 giugno.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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1170
Passaggio al Perielio il 27 febbraio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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1241
X/1241 D1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 11 aprile.
Osservazione difficoltosa e indicazioni dei resoconti molto incerte che non permettono una conferma.
Un'altra apparizione sfavorevole con la cometa che diventa più luminosa della magnitudine +6 ma con una piccola elongazione inferiore a 35°.
La luminosità massima di circa +4,5 magnitudine è stata raggiunta con un'elongazione di 20°.
A maggio la cometa aveva viaggiato verso sud ed era diventata più debole di magnitudine 6 con un'elongazione di circa 45°.
Il testo giapponese Dai Nihon shi riporta che il 17 febbraio "è stata vista una stella di scopa'' (Pankenier 2008, p. 149). A quel tempo la cometa avrebbe potuto essere brillante come magnitudine 6,5-7 e con un'elongazione di 43° avrebbe dovuto essere visibile solo se ci fosse stato uno sfogo come peraltro mostrato nei successivi passaggi.
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1313
X/1313 H1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 1 maggio.
Osservazione difficoltosa e resoconti incerti non permettono una conferma.
Questo perielio è stato ancora un'apparizione sfavorevole per la Terra paragonabile al 1668.
La cometa è rimasta a basse elongazioni e il perielio è stato raggiunto con una magnitudine forse di +4 ad elongazioni inferiori a 15°.
C'era una cometa vista il 13 aprile 1313, circa 1,5 mesi prima del passaggio del perielio per 12P (quando forse sarebbe stata di magnitudine +5 e con 15° di elongazione). Park e Chae l'hanno suggerita come candidato per la 12P. Sfortunatamente, la posizione indicata in Gemelli non è coerente con la posizione in Ariete data dalla nostra orbita.
Quindi questo oggetto può essere chiaramente escluso.
Pingrè (p. 425) fornisce una descrizione dello stesso o di un altro oggetto seguendo resoconti basati su i manoscritti dello storico Mussati (1727, p. 554) vissuto dal 1261 al 1329:
“ In Europa, il 16 aprile, Giove e Venere erano in congiunzione nel segno dei Gemelli. Quattro giorni dopo una cometa è stata vista in Italia verso il punto nel cielo dove è apparso il Sole, quando stava per entrare nelle acque dell'oceano: la sua coda pelosa, simile a un fumo biancastro, si estendeva per una distanza di sei metri sul lato ovest (dovrebbe essere letto, sul lato est). Dopo essersi gradualmente indebolito per due settimane, questa cometa finalmente è svanita. Altri storici testimoniano similmente che la cometa è stata vista dal lato ovest; perciò la sua coda non poteva guardare a ovest. "
In quella data 17 aprile la 12P/Pons-Brooks avrebbe raggiunto un'elongazione di soli 13° e sarebbe stata visibile sopra l'orizzonte occidentale al crepuscolo con una magnitudine di forse +4,5.
Se la cometa avesse sperimentato uno sfogo in quel periodo potrebbe essere stato visibile anche in tali condizioni, ma la descrizione della coda lunga sembra contraddire un recente sfogo.
Probabilmente anche questo racconto si riferisce all'oggetto visto in asia nei Gemelli.
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1385
C/1385 U1 = 12P/1385 U1
Passaggio al perielio il 6 novembre.
Osservazione favorevole e confermata.
Per l'apparizione del 1385, abbiamo solo la descrizione del movimento apparente della cometa da fonti asiatiche: il Ming Taizu shilu, cap. 175 e Ming shi: tianwen zhi, cap. 27 (Pankenier et. Al. 2008).
'' Il 23 ottobre 1385, la cometa apparve vicino alla Coma di Berenice, Leone e Vergine, e successivamente si spostò verso β Vir e ha lasciato l'area di β e η Vir. Il 30 ottobre 1385, la cometa entrò nel Cratere; il 4 novembre è passato contro un asterismo in Hydra ''.
La cometa aveva una coda di 10 gradi secondo Biot (1843a; vedi anche Carl 1864, p. 42).
L'orbita ampiamente citata da Hasegawa (1979) ricorda ovviamente questo movimento generale.
L'orbita di 12P è perfettamente coerente con la descrizione sopra e si muove in modo simile alla cometa C/1385 U1 , l'apparente percorso nel cielo si adatta ancora meglio alla descrizione dei registri cinesi. Utilizzando i parametri di magnitudine dell'apparizione del 1953, la luminosità era forse intorno alla magnitudine +2 (assumendo nessuno sfogo), poiché l'apparizione è stata molto favorevole a causa di un passaggio ravvicinato alla terra.
Anche questo concorda con le osservazioni cinesi.
In passato sono state calcolate diverse orbite dalle descrizioni cinesi.
Le orbite (2000.0) derivate di Peirce (1846), Hind (1846) e Hasegawa sono qui forniti per riferimento.
Peirce: q = 0,755 UA, ω = 155 °, Ω = 270 °, i = 105 °.
Hind: q = 0,738 UA, ω = 130 °, Ω = 296 °, i = 52 °.
Hasegawa: q = 0,79 UA, ω = 289 °, Ω = 103 °, i = 103 °.
Come notato per la cometa del 1457, né Struyck né Lubienietz menzionarono affatto la cometa del 1385, quindi non doveva essere molto luminosa e quindi non facilmente visibile dall'Europa.
Tuttavia, la cometa non è stata completamente persa in Europa. J. Meyerus Baliolanus (1561) fornisce un racconto di una cometa vista nella festa dei Santi Cosma e Damiano, che corrisponde al 27 settembre 1385, quando la cometa sarebbe stata di magnitudine +5, ma potrebbe essere stata un'esplosione allora. Però, il suo testo dice anche che la cometa è apparsa in ottobre. Continua dicendo che la cometa brillava di molti colori. Un resoconto simile può essere trovato in un annale successivo di E. Sueyro (1624) con l'unica differenza che lo mise nell'anno 1386 e dalla descrizione potrebbe riferirsi anche a un'aurora. Un'altra menzione può essere trovata negli annali la città tedesca di Treviri (1838). Gli editori di questa edizione fanno commenti su un manoscritto in cui si afferma che nel 1385 apparve una terribile cometa. La cometa può essere trovata anche negli annali dell'Islanda (1847) che dice semplicemente per il 1385 che è apparsa una cometa.
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1457
C/1457 A1 = 12P/1457 A1
Passaggio al perielio il 30 gennaio.
Osservazione favorevole e confermata.
Nel 1864 un manoscritto del cartografo e astronomo italiano Paolo Dal Pozzo Toscanelli è stato trovato nella Biblioteca Nazionale a Firenze. I manoscritti contenevano osservazioni di sei comete viste da Toscanelli nel XV secolo, con le loro posizioni tracciate in mappe celesti disegnate dallo stesso Toscanelli. Dopo la scoperta dei manoscritti, Giovanni Celoria ha eseguito indagini approfondite sui manoscritti di Toscanelli e sulle orbite derivate dalle posizioni disegnate da Toscanelli.
La prima cometa del 1457 fu osservata quotidianamente per cinque notti tra il 23 e il 27 gennaio 1457. Celoria pubblicò più volte le sue analisi, comprese le orbite derivate (Celoria 1884, 1894, 1921).
La sua orbita si basa su tre delle cinque osservazioni e tramite confronto con le altre due osservazioni. Afferma correttamente che l'orbita non è molto precisa a causa dell'arco temporale molto corto.
I disegni di Toscanelli mostrano una coda corta che si estende per circa 0,5°. Ci sono indicazioni di una griglia di coordinate nei disegni di Toscanelli che a volte sembra incompleta, ma ha aiutato Celoria a identificare l'area del cielo dove è stata vista la cometa. Un'analisi più contemporanea delle mappe di Toscanelli si può trovare in Jervis (1985).
Le figure 1 e 2 mostrano il disegno originale di Toscanelli e la rappresentazione di Celoria, rispettivamente.
Si può vedere dalle immagini che la precisione può essere buona solo forse di pochi gradi, e ogni orbita che ne deriva è soggetta a qualche considerevole incertezza, qualcosa che Celoria (1894) aveva riconosciuto abbastanza chiaramente:
“ Le osservazioni, nonostante la loro natura, sono abbastanza ben rappresentate dai miei elementi orbitali, ma essi, anche se di notevole precisione per quel tempo, sono troppo vicini tra loro e troppo pochi per giudicare con certezza quanto gli stessi elementi orbitali siano vicini a quelli reali ".
Ma Toscanelli non era apparentemente l'unico osservatore di questa cometa.
Esiste un'osservazione cinese della cometa del gennaio 1457 che però porta un problema. I rapporti cinesi sono i seguenti (Pankenier, Xu e Jiang 2008) e sono dati per il 1457 14 gennaio:
" il 7° anno del periodo di regno di Jingtai dell'Imperatore Ying-Zong della dinastia Ming, 12° mese, giorno Jia-Yin [51], di notte, una stella di scopa con raggi luminosi lunghi 5 cun (circa 0.5°) riapparve nella villa lunare Bi [19a Dimora Lunare], viaggiando lentamente verso sud-est. I suoi raggi luminosi si sono gradualmente allungati da questo giorno fino al giorno Gui-Hai [60] ''.
[Ming Ying-Zong shilu] cap. 273.
Un'altra fonte cinese (Ming shi: tianwen zhi, cap. 27) fornisce fondamentalmente le stesse informazioni.
Stryuck (1740, p. 247) ha scritto:
" Oltre alla storia della cometa che si trova nell'ultima cronaca menzionata [Antonio de Ripalta - Annales Placentia, Col. 905] che nell'anno 1456, nel mese di dicembre, e nell'anno 1457, in gennaio, apparvero quattro strane Stelle, che si muovevano da Est a Ovest, quasi a forma di croce. Potrebbe trattarsi facilmente di alcune stelle fisse o di uno o più pianeti.
Ludovico Cavitelli, negli Cremonensis Annales (col.1456, tom. 3, par. 2) racconta di una cometa che fu vista nell'anno 1456, il 5 Dicembre e un altro a gennaio ... ''.
È interessante notare che sia Struyck che Lubienietz (1667) menzionano comete del giugno 1456 e giugno 1457, ma niente sulla cometa del gennaio 1457 (oltre all'appunto riportato sopra). E nessuno di questi due cometografi menzionò affatto la cometa del 1385, poiché entrambi avevano accesso a molti materiali storici europei sulle comete, possiamo dire che queste comete non erano apparentemente ampiamente conosciute in Europa, quindi non dovevano essere molto luminose e ne facilmente visibili dall'Europa.
Cosa si può dedurre quindi dai testi cinesi? Innanzitutto, l'oggetto è stato visto già nel il 14 gennaio, ma forse anche prima, poiché si usa la parola "riapparso". In secondo luogo, la coda era di circa 0,5°
di lunghezza (1 cun è circa 0,1°). Ciò concorda piacevolmente con la lunghezza derivata da Celoria dai disegni di Toscanelli. Terzo, l'oggetto è stato visto per circa 10 giorni, fino al 23 gennaio.
Il problema principale con l'osservazione cinese (che è stata discussa a lungo anche da Celoria) è la posizione nella villa lunare Bi (o Pi), che corrisponde alla villa lunare 19 e si riferisce all'area intorno alle Iadi e ε Tau, chiamata anche la "Rete di caccia". Tuttavia, utilizzando gli elementi orbitali di 12P, la cometa sarebbe stata vicina a ω Psc e γ Peg in quella data. Si può concludere che la posizione cinese non è affatto compatibile con le osservazioni di Toscanelli, salvo che vi sia un errore nelle fonti cinesi (si veda anche l'osservazione simile di Celoria). Per la cometa cinese, 12P sarebbe stata nella quattordicesima dimora lunare, chiamata Dongbi o Tung-bi ma a volte anche indicata come Pi (Ho 1962). Se il 14° e il 19° palazzo lunare fossero stati confusi, la 12P sarebbe stata correttamente posizionata il 14 gennaio; ma, naturalmente, questo non può essere dimostrato più, anche se l'errore sulla confusione dei nomi tra le varie trascrizioni e traduzioni è plausibile.
In conclusione, un altro argomento per l'identità con 12P è basato sui parametri di magnitudo derivati dall'apparizione del 1953, la magnitudine di 12P nel 1457 era forse a magnitudo 3-4 (assumendo nessun fenomeno esplosivo), con la cometa vicina al perielio e a circa 0,95 UA dalla terra. Questo spiegherebbe perché non era un oggetto così evidente. Se l'orbita di Celoria fosse corretta, la cometa si sarebbe schiarita ulteriormente con l'elongazione crescente nei giorni successivi, il che solleva la questione del perché non sia stata ulteriormente osservata da Toscanelli. L'orbita simulata della cometa 12P mostra che in effetti è diventata più debole con un'elongazione lentamente crescente, il che spiega il breve periodo di osservazione.
Come nota a margine, va detto che la cometa del gennaio 1457 è stata a lungo sospettata di essere identica a quella che in seguito divenne nota come cometa 27P / Crommelin (Schulhof 1885; Galle 1894, p. 157; Procter e Crommelin 1937). I calcoli moderni non sono stati in grado di confermarlo e quindi, quell'identità può essere esclusa (Marsden 1975; Festou, Morando e Rocher 1985).
L'orbita di Celoria è data qui per riferimento:
q = 0,703 UA, peri = 195 °, nodo = 258 °, i = 13 °.
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1527
Passaggio al perielio il 12 marzo.
Osservazione sfavorevole e non confermata.
Nel novembre 1526, la cometa potrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine 10 con un'elongazione appena inferiore ai 70°
Ha continuato fino al perielio nel marzo 1527, che è stato raggiunto con un'elongazione di poco superiore a 30° e con una luminosità forse di magnitudine +4 al limite della visibilità ad occhio nudo. Ci sono documenti storici di comete dal 1523 al 1529, ma le descrizioni di esse fornite dagli osservatori, non si adattano ai parametri orbitali della 12P.
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1597
Passaggio al perielio il 3 luglio.
L'anno 1597 vide un altro ritorno sfavorevole al perielio per la cometa 12P, simile o addirittura peggiore del 1740.
Non ci sono nemmeno documenti candidati nelle fonti storiche.
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1668
Passaggio al perielio il 17 aprile.
Anche questo ritorno al perielio non era favorevole, poiché la geometria osservativa era molto scarsa.
A gennaio la cometa potrebbe essere stata di magnitudine +9 con elongazioni appena inferiori a 60°.
Al perielio è stata raggiunta solo un'elongazione di 22° con una magnitudo di forse +4.
È stata osservata una cometa nel 1668 dal 3 al 30 marzo, nota come C/1668 E1, ma la sua orbita non era compatibile con la 12P ed è chiaramente escludibile, difatti questa era una cometa molto luminosa, e deve essere sottolineato che la 12P era probabilmente vicina alla magnitudine +11 nel marzo 1668.
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1740
Passaggio al perielio il 14 luglio.
Questa apparizione non era favorevole riguardo alla geometria osservativa.
La cometa potrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine 10 in aprile, ma già con un'elongazione inferiore a 50°. A maggio la luminosità può aver raggiunto la magnitudine 7, ma l'elongazione era quindi inferiore a 40°.
Il perielio è stato raggiunto quasi dietro il sole, e l'elongazione era quindi di circa 16°, la luminosità forse di magnitudine 4.
La cometa si mosse quindi rapidamente verso sud con elongazioni inferiori a 45°.
Inoltre, non esiste alcun candidato promettente in nessun resoconto noto.
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1812
12P/1812 O1
Passaggio al perielio il 15 settembre.
Jean Louis Pons (Marsiglia, Francia) ha scoperto questa cometa il 21 luglio 1812 UT. Ha detto che si trovava nella Lynx. Pons la descrisse come una piccola nebulosità mal definita, senza coda e non visibile ad occhio nudo.
Durante l'apparizione della scoperta, la cometa divenne visibile per la prima volta ad occhio nudo il 13 agosto e alla fine di agosto mostrava una coda lunga circa 2 gradi . Sebbene le stime di magnitudine non siano state fatte in questo momento, la cometa ha probabilmente raggiunto la sua massima luminosità intorno alla metà di settembre, con una magnitudine intorno a 4. La cometa è stata vista l'ultima volta il 28 settembre quando il suo movimento meridionale l'ha nascosta sotto l'orizzonte meridionale.
Dopo l'apparizione della cometa sono stati fatti diversi tentativi per determinare la sua orbita e gli astronomi hanno rapidamente convenuto che l'orbita fosse di breve periodo.
Le stime del periodo di orbita variavano da 65 a 75 anni. Johann Encke ha determinato un'orbita definitiva con un periodo di 70,68 anni.
Questa orbita è stata utilizzata per generare effemeridi per il ritorno del 1883, che risultò leggermente errato di alcuni mesi.
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1884
12P/1883 R1
Passaggio al perielio il 26 gennaio.
La cometa è stata riscoperta accidentalmente da Brooks a settembre del 1883.
La cometa fu facilmente vista dagli astronomi dopo la sua "riscoperta" del 1883, eppure rimase una piccola nebulosità senza coda. Ma le osservazioni del 23 settembre rivelarono che si era verificato un cambiamento rapido e insolito poiché la cometa era diventata un oggetto stellare di magnitudine 7 o 8. Successivamente, la chioma ricomparve, oltre a una coda corta.
La cometa è tornata alla normalità e ha continuato a illuminarsi.
Ha raggiunto la visibilità a occhio nudo il 20 novembre e all'inizio di gennaio ha raggiunto la sua massima luminosità di magnitudine +3.
È interessante notare che Muller (Germania) ha notato un aumento di 0,7 magnitudini del nucleo durante 1,75 ore il 1° gennaio e diversi astronomi hanno riferito che la cometa si è illuminata di una magnitudine il 19 gennaio. La cometa svanì costantemente da allora in poi ed è stata vista l'ultima volta il 2 giugno a magnitudine +9.5.
Parametri orbitali:
DATI dalla CBET 5369: Epoca = 1884 gennaio 25.0 TT
T(per)= 1884 gennaio 26.21729 TT Peri. = 199.17783
e = 0.9550365 Nodo = 255.77477 (2000.0)
q = 0.7757415 UA Incl. = 74.04076
a = 17.2527107 UA n = 0.01375365 P = 71.66 anni |
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1954
12P/1953 M1
Passaggio al perielio il 22 maggio.
Osservazione telescopica confermata.
Diverse revisioni dell'orbita furono fatte dopo l'apparizione del 1883-4 e una previsione che la cometa avrebbe raggiunto il perielio il 27 maggio 1954 fu pubblicata da P. Herget e P. Musen nel 1953. Elizabeth Roemer (Lick Observatory) usò le loro effemeridi e recuperò la cometa il 20 giugno 1953 a una magnitudo 17,5 con quasi un anno di anticipo rispetto al perielio.
La cometa si trovava solo a 25 minuti d'arco dalla posizione prevista.
Come per l'apparizione del 1883-4, la cometa subì diversi scoppi di luminosità. La prima, il 1 luglio, ha portato la cometa alla magnitudine 13. La cometa era tornata alla luminosità prevista di 18 entro il 16 luglio e un lento rischiaramento si è verificato quando la cometa si avvicinava al perielio.
Entro il 15 settembre la cometa aveva finalmente raggiunto la magnitudine 16, ma un altra esplosione ha preso il via e ha portato la cometa fino alla magnitudine 12 entro il 28.
Un'altra esplosione si è verificata a dicembre e poi la cometa ha continuato come previsto da allora in poi. Ha raggiunto la sua magnitudine massima di 6 durante la fine di aprile.
Un'analisi del famoso osservatore visivo Max Beyer (1958) includeva 76 osservazioni fatte da lui stesso usando l'equatoriale di 26 cm dell'osservatorio di Amburgo-Bergedorf (Germania) e mostra numerose esplosioni; lui osserva che l'ampiezza di queste esplosioni diminuisce al diminuire della distanza dal sole. Almeno cinque esplosioni con ampiezze di almeno una magnitudine possono essere viste nella sua curva di luce combinata delle sue osservazioni visive e di quelle fotografiche di G. van Biesbroeck. Infine fornisce i parametri della curva di luce di H0 = 4,66 mag e n = 4,33.
Questo generalmente concorda con i parametri derivati da Green (2020) dalle osservazioni nel database dell'ICQ (H0 = 4.0 mag, n = 3.2), che concordano anche grosso modo con le informazioni sulla luminosità limitata per le apparizioni del XIX secolo.
Un'analisi delle informazioni storiche sulla luminosità in Kronk (2003) ha confermato solo la tendenza agli scoppi, ma ha anche mostrato che la cometa mostra un calo di luminosità piuttosto ripido dopo il perielio, suggerendo un'asimmetria della curva della luce. Va anche preso in considerazione che la cometa non era mai stata osservata a distanze superiori a 4,5 UA dal pre-perielio solare e 2,2 UA dopo il perielio. Soprattutto per il comportamento pre-perielio, le previsioni sono molto complicate.
Una nuova analisi dell'apparizione del 1954 utilizzando i dati del database ICQ e comprese le osservazioni di Beyer mostrano una netta differenza tra le parti pre- e post- perielio della curva di luce (vedi sotto).
( Curva di luce della 12P/1953 M1 ).
pre-perielio: H0 = 4.5, n = 5.2
post-perielio: H0 = 5.2, n = 5.1
Va notato, tuttavia, che tutte le stime post-perielio provengono da un solo osservatore (A. Jones) ed è possibile che la differenza tra pre e post perielio sia dovuta al bias dell'osservatore. La curva di luce
mostra anche che la tendenza a piccole esplosioni è molto più evidente prima del perielio.
Al momento del passaggio del perielio il 22 maggio 1954, la cometa era a 1,7 UA dalla Terra.
Il successivo 10 dicembre 1954, la Terra passò a 0,12 UA dal centro della scia di gas e polvere della cometa, in modo che le potenziali meteore di questa cometa potessero volare nell'atmosfera terrestre a una velocità relativa di 45 km/s.
La cometa è passata a circa 1,62 UA da Saturno il 29 luglio 1957 UT.
Parametri orbitali:
DATI dalla CBET 5369: Epoca = 1954 Maggio 18.0 TT
T(per)= 1954 Maggio 22.88479 TT Peri. = 199.02853
e = 0.9548315 Nodo = 255.89120 (2000.0)
q = 0.7736660 UA Incl. = 74.17716
a = 17.1284520 UA n = 0.01390359 P = 70.89 anni |
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2024
12P/(2024)
Passaggio al perielio previsto per il 21 aprile.
Osservazione sfavorevole ad occhio nudo, telescopicamente è già stata recuperata dal Lowell Discovery Telescope da 4,3m il 10,40 giugno 2020 con una magnitudine di circa +23, cioè quasi 4 anni prima del suo perielio, mentre si trovava a circa 11,9 UA dal Sole.
Eventi eruttivi-esplosivi:
Il 20 luglio 2023 grazie ad una eruzione esplosiva, si è improvvisamente illuminata dalla 16a alla 11a magnitudine in poco tempo.
( Foto INSA di Ambrogio Sartirano del 25 luglio 2023 CCI-2023O09 ).
Comunicato Cometografia INSA del 21 novembre 2023: [CCI-2023W07].
Velocità di espansione della 12P/Pons-Brooks, attualmente in esplosione:
- Nelle ultime settimane abbiamo ripreso immagini della cometa 12P/Pons-Brooks, utilizzando l'osservatorio remoto Viestikallio da 0,3m in Finlandia e il nuovo osservatorio remoto Makroskooppi da 0,3m. in Spagna. Queste osservazioni hanno facilitato la determinazione dei parametri fisici dell'ambiente polveroso, compresi i tassi di espansione. Considerando il tempo di esplosione riportato in ATel#16270 (5,16 ottobre 2023 UT), si è determinato le seguenti velocità di espansione dell'alone di polvere: 330 m/s (9,74 ottobre UT), 250 m/s (12,76 ottobre UT), 220 m/s (17,74 ottobre UT) e 200 m/s (20,71 ottobre UT).
La cometa 12P/Pons-Brooks sta attualmente attraversando la sua quarta esplosione significativa in questa orbita:
- Quest’ultima esplosione è iniziata intorno al 14,5 novembre 2023 UT. La cometa è anche più vicina al Sole, causando la ionizzazione e la fluorescenza dei gas durante l'esplosione. Nell'immagine a colori RGB, è visibile una coda blu debole ma relativamente lunga e larga, che indica gli ioni CO+, insieme a un forte alone verde attorno al centro ottico della cometa, che indica le molecole C2. Nell'immagine ingrandita in bianco e nero del nucleo è riconoscibile un'interessante struttura curva a getto. È stata aggiunta un'immagine UV a banda stretta invertita (filtro Semrock CN 3883A banda passante 380 nm - 395 nm). Nell'immagine della banda CN è visibile un ampio alone luminoso. È visibile anche una coda ionica distinta, che non è costituita da molecole CN ma da qualche altro ione.
di : Jorma Ryske (Ursa Astronomical Association, Finlandia), Maria Gritsevich (Università di Helsinki), Markku Nissinen (Ursa Astronomical Association), Ignacio Perez-Garcia (IAA-CSIC Granada, Spagna) e Alberto J. Castro-Tirado (iAA-CSIC).
( Collage fotografico dell'evento eruttivo-esplosivo del 14,5 novembre 2023 [CCI-2023W04] ).
Condizioni osservative:
Come nel 1954, la geometria della visione nel 2024 è stata relativamente sfavorevole. Durante la corsa fino al perielio la cometa rimane sul lato opposto del Sole dalla Terra, sebbene si troverà ben a nord del sole e quindi osservabile dall'emisfero settentrionale nel cielo serale. Nell'approccio finale al perielio l'elongazione è rimasta piuttosto piccola, essendo di circa 37 gradi a metà marzo, e si è restrinta a 29 gradi all'inizio di aprile, ed infine a 21 gradi al momento del passaggio del perielio.
Poiché la cometa è, intrinsecamente, piuttosto luminosa, può raggiungere un picco di luminosità di circa +5 magnitudini.
Dopo il perielio si è spostata verso sud ed era visibile dall'emisfero meridionale. anche se ancora con un'elongazione relativamente piccola, all'inizio mentre si allontanava e svaniva.
( Percorso della cometa per questo ritorno ).
Parametri orbitali:
DATI dalla CBET 5369: Epoca = 2024 Maggio 10.0 TT
T(per)= 2024 Aprile 21.12327 TT Peri. = 198.98832
e = 0.9545913 Nodo = 255.85620 (2000.0)
q = 0.7807748 UA Incl. = 74.19169
a = 17.1943741 UA n = 0.01382371 P = 71.30 anni |
Dov'è la cometa? '' https://theskylive.com/where-is-12p ''.
STUDI ORBITALI di SYUICHI NAKANO: NK 5196 .
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2095
Il previsto passaggio al perielio avverrà l'11 agosto.
Difficilmente sarà visibile ad occhio nudo.
Previsione per il 2095 dalla CBET 5369: Epoca = 2095 Agosto 26.0 TT
T(per)= 2095 Agosto 11.10082 TT Peri. = 198.89080
e = 0.9548918 Nodo = 255.92870 (2000.0)
q = 0.7836218 UA Incl. = 74.04384
a = 17.3720510 UA n = 0.01361217 P = 72.41 anni |
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2168
Passaggio al perielio con parametri ancora incerti, previsto per i primi di gennaio, il recente passaggio del 2024 potrà fornirci maggiori e più precisi dati per calcolare i suoi passaggi anche per 1000 anni nel futuro con limitati margini d'errore.
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2239
Passaggio al perielio con parametri ancora incerti, il recente passaggio del 2024 potrà fornirci maggiori e più precisi dati per calcolare i suoi passaggi anche per 1000 anni nel futuro con limitati margini d'errore.
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Per i passaggi storici ci siamo basati sugli studi di Meyer, Nakano, Kobayashi, Green.
TRADOTTO, ADATTATO ed INTEGRATO da:
ed altri: Wikipedia in varie lingue ed altri siti vari...
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A cura di Andreotti Roberto.
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