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Aggiornato il 26/12/2020
Encelado
Encelado è uno dei quattro corpi celesti del sistema solare esterno (assieme ad Io ed Europa, satelliti di Giove e la luna Tritone di Nettuno) (su Titano devono ricevere conferma) , dove sono state osservate delle eruzioni attive.
Le analisi dei gas emessi suggeriscono che siano stati generati da acqua liquida situata sotto la superficie.
Assieme alle analisi chimiche del pennacchio, queste scoperte hanno alimentato le ipotesi che Encelado sia un importante soggetto di studio nel campo dell'esobiologia.
Inoltre è stato suggerito che Encelado sia anche la fonte dei materiali dell'anello E.
Dati:
Encelado orbita a 238.020 km da Saturno con un'eccentricità di 0,0045 in 32h 53' 07' che corrisponde al periodo di rotazione sincrona, ha un diametro medio di 504,2 km ( 513.2 × 502.8 × 496.6 km ) e con una densità di 1,609 kg/dm3, risulta avere una massa pari a 0,000018 Mt, ne deriva una gravità di 0,113 m/s2.
Possiede un albedo di 0,99 riflettendo in pratica tutta la luce che riceve dal Sole difatti la sua temperatura è più bassa degli altri satelliti di Saturno con un valore intorno ai -200°c.
La risonanza orbitale è in rapporto di 2:1 con quella di Dione, compiendo due orbite per ogni orbita effettuata da Dione. Questa risonanza aiuta a mantenere l'eccentricità orbitale di 0,0047 e fornisce l’energia per l'attività geologica.
Superficie:
Almeno cinque tipi diversi di terreno sono stati identificati su Encelado. Oltre ai crateri, ci sono pianure lisce, estese fessure lineari e catene montuose.
Una parte della sua superficie è relativamente giovane, probabilmente ha meno di 100 milioni di anni. Questo significa che Encelado è attivo con processi di criovulcanismo e forse pure altri processi di rinnovamento superficiale.
(Fratture e crepacci indicano una superficie abbastanza giovane, rinnovata da fenomeni endogeni).
Ne sono una prova le dettagliate immagini che vedete qui sopra: cinque viste a infrarossi a latitudini e longitudini che forniscono nuove informazioni sull’attività geologica del satellite. Si tratta della mappa globale a infrarossi più dettagliata mai prodotta della luna saturniana.
Crateri:
Dai dati della Voyager sono stati identificate tre diverse unità geologiche nella topografia dei crateri in base alla densità dei crateri stessi, da ct1 e ct2 che contengono crateri di diametro variabile tra i 10 e 20 km e diversi gradi di degradazione a cp che si riferisce a pianure caratterizzate da pochi crateri, che fa ipotizzare che la superficie ha subito recenti processi rimodellanti.
Molti crateri di Encelado sono stati fortemente deformati attraverso delle fratture e dei rilassamenti viscosi, che provocano la deformazione di strutture geologiche come i crateri che si sono formati sul ghiaccio d'acqua durante periodi geologici a causa degli effetti gravitazionali.
I crateri che subiscono questo effetto tendono ad avere il fondo a forma di cupola o sono costituiti solo dal rialzamento del bordo circolare dalla superficie. ( vedi immagine ).
Quasi tutti i crateri di Encelado ripresi dalla sonda Cassini nella unità geologica ct2 mostrano segni di deformazione tettonica. Queste deformazioni dimostrano che, anche i terreni che presentano molti crateri in regioni più antiche, quasi tutti presentano qualche fase di degradazione.
Spostamento asse:
L’asse di rotazione del satellite di Saturno Encelado si ipotizza che possa essersi riorientato in un lontano passato, presumibilmente a causa di una collisione con un corpo più piccolo, come un asteroide, secondo un recente studio basato sui dati della missione Cassini.
( Nel grafico si riporta l'ipotesi dello spostamento dell'asse, il polo sud originale si è spostato di circa 60° posizionandosi sui ''graffi di tigre'' i crepacci da dove fuoriescono i geyser di vapore ).
Mappa:
( In foto i geyser del polo sud ripresi dalla sonda Cassini ).
Geyser:
I dati forniti dai numerosi strumenti a bordo della sonda Cassini hanno permesso di rilevare nel 2005 fenomeni di criovulcanismo.
Encelado
Encelado è uno dei quattro corpi celesti del sistema solare esterno (assieme ad Io ed Europa, satelliti di Giove e la luna Tritone di Nettuno) (su Titano devono ricevere conferma) , dove sono state osservate delle eruzioni attive.
Le analisi dei gas emessi suggeriscono che siano stati generati da acqua liquida situata sotto la superficie.
Assieme alle analisi chimiche del pennacchio, queste scoperte hanno alimentato le ipotesi che Encelado sia un importante soggetto di studio nel campo dell'esobiologia.
Inoltre è stato suggerito che Encelado sia anche la fonte dei materiali dell'anello E.
Dati:
Encelado orbita a 238.020 km da Saturno con un'eccentricità di 0,0045 in 32h 53' 07' che corrisponde al periodo di rotazione sincrona, ha un diametro medio di 504,2 km ( 513.2 × 502.8 × 496.6 km ) e con una densità di 1,609 kg/dm3, risulta avere una massa pari a 0,000018 Mt, ne deriva una gravità di 0,113 m/s2.
Possiede un albedo di 0,99 riflettendo in pratica tutta la luce che riceve dal Sole difatti la sua temperatura è più bassa degli altri satelliti di Saturno con un valore intorno ai -200°c.
La risonanza orbitale è in rapporto di 2:1 con quella di Dione, compiendo due orbite per ogni orbita effettuata da Dione. Questa risonanza aiuta a mantenere l'eccentricità orbitale di 0,0047 e fornisce l’energia per l'attività geologica.
Superficie:
Almeno cinque tipi diversi di terreno sono stati identificati su Encelado. Oltre ai crateri, ci sono pianure lisce, estese fessure lineari e catene montuose.
Una parte della sua superficie è relativamente giovane, probabilmente ha meno di 100 milioni di anni. Questo significa che Encelado è attivo con processi di criovulcanismo e forse pure altri processi di rinnovamento superficiale.
(Fratture e crepacci indicano una superficie abbastanza giovane, rinnovata da fenomeni endogeni).
La più dettagliata mappa globale nell’infrarosso della luna di Saturno Encelado, prodotta da un team di astronomi, utilizzando l’eredità scientifica costituita dalla mole di dati sulla luna ottenuti dalla sonda Cassini, rivela tracce di attività geologica anche nell'emisfero settentrionale del satellite naturale.
( Le immagini a infrarosso della gelida luna di Saturno Encelado. Le aree rossastre indicano ghiaccio fresco che si è depositato di recente sulla superficie. Crediti: Nasa/ Jpl-Caltech / University of Arizona / Lpg / Cnrs / University of Nantes / Space Science Institute ).
La prima cosa che si nota osservando il polo sud (Immagine qua sopra), e nell’ultima delle cinque immagini, è un segnale infrarosso proprio lì dove si trovano queste “tiger stripes”, letteralmente “graffi di tigre”, i crepacci attraverso i quali si manifesta il fenomeno, scoperto dallo stesso orbiter Cassini, del criovulcanismo: getti simili a geyser che emettono vapore acqueo e particelle di ghiaccio dall’oceano di acqua liquida sotto la crosta ghiacciata della luna.
La nuova mappa mostra come i segnali infrarossi siano chiaramente correlati con l’attività geologica, indicando nello specifico la presenza di ghiaccio fresco giunto di recente in superficie.
Fin qui nulla di nuovo.
La sorpresa arriva però guardando la parte opposta, nell’emisfero Nord, a 90 gradi di longitudine ovest (la prima immagine in alto a sinistra del collage sopra): sebbene più deboli, segnali nell’infrarosso compaiono anche lì.
Secondo i ricercatori, si tratta di aree con attività geologica collegata a una sorgente endogena.
Ciò significa che, come il polo Sud, anche l’emisfero settentrionale è ricoperto di ghiaccio fresco, frutto di una attività geologica “recente” del satellite. Un’attività geologica che i ricercatori ipotizzano possa essere dovuta sia a getti idrotermali che a movimenti più graduali di ghiaccio d’acqua dall’oceano sottostante verso la superficie attraverso fratture nella crosta.
«L’infrarosso ci mostra che la superficie del polo sud è giovane, il che non è una sorpresa: sapevamo dei getti che espellono materiale ghiacciato in quel punto», dice Gabriel Tobie dell’Università di Nantes, in Francia, coautore della pubblicazione. «Ora, grazie a questi occhi a infrarossi, si può tornare indietro nel tempo e dire che anche una grande regione dell’emisfero settentrionale appare giovane. Una regione che probabilmente era attiva non molto tempo fa, su scala temporale geologica».
Crateri:
Dai dati della Voyager sono stati identificate tre diverse unità geologiche nella topografia dei crateri in base alla densità dei crateri stessi, da ct1 e ct2 che contengono crateri di diametro variabile tra i 10 e 20 km e diversi gradi di degradazione a cp che si riferisce a pianure caratterizzate da pochi crateri, che fa ipotizzare che la superficie ha subito recenti processi rimodellanti.
Molti crateri di Encelado sono stati fortemente deformati attraverso delle fratture e dei rilassamenti viscosi, che provocano la deformazione di strutture geologiche come i crateri che si sono formati sul ghiaccio d'acqua durante periodi geologici a causa degli effetti gravitazionali.
I crateri che subiscono questo effetto tendono ad avere il fondo a forma di cupola o sono costituiti solo dal rialzamento del bordo circolare dalla superficie. ( vedi immagine ).
Quasi tutti i crateri di Encelado ripresi dalla sonda Cassini nella unità geologica ct2 mostrano segni di deformazione tettonica. Queste deformazioni dimostrano che, anche i terreni che presentano molti crateri in regioni più antiche, quasi tutti presentano qualche fase di degradazione.
Spostamento asse:
L’asse di rotazione del satellite di Saturno Encelado si ipotizza che possa essersi riorientato in un lontano passato, presumibilmente a causa di una collisione con un corpo più piccolo, come un asteroide, secondo un recente studio basato sui dati della missione Cassini.
( Nel grafico si riporta l'ipotesi dello spostamento dell'asse, il polo sud originale si è spostato di circa 60° posizionandosi sui ''graffi di tigre'' i crepacci da dove fuoriescono i geyser di vapore ).
Mappa:
( In foto i geyser del polo sud ripresi dalla sonda Cassini ).
Geyser:
I dati forniti dai numerosi strumenti a bordo della sonda Cassini hanno permesso di rilevare nel 2005 fenomeni di criovulcanismo.
In questi fenomeni i materiali eruttati sono acqua e altri elementi volatili, invece di magma.
Dalle immagini riprese tra gennaio e febbraio dalla sonda Cassini venne osservato infatti un pennacchio di particelle ghiacciate dal polo sud del satellite, anche se in un primo momento venne ipotizzata la presenza di un artefatto sull'immagine.
I dati provenienti dai magnetometri fornirono un indizio che il fenomeno potesse essere reale quando trovarono i segni di un'esile e transitoria atmosfera su Encelado.
Il magnetometro infatti registrò un aumento dell'energia delle onde elettrostatiche degli ioni nei pressi di Encelado.
Queste onde sono prodotte dall'interazione delle particelle ionizzate con i campi magnetici e la loro frequenza può essere usata per identificare la composizione, che in questo caso era vapore acqueo.
( Illustrazione artistica della sezione trasversale della luna di Saturno Encelado che mostra i processi chimici studiati mediante modelli geochimici da Ray et al. In uno di essi, gli ossidanti, prodotti nello strato di ghiaccio superficiale quando le molecole d’acqua vengono scisse dalle radiazioni, possono combinarsi con i riducenti prodotti dall’attività idrotermale nel cuore roccioso e da altre reazioni acqua-roccia, creando una fonte di energia potenzialmente in grado di sostenere la vita nell’oceano sotterraneo della luna. Crediti: Southwest Research Institute ).
Leggi qui:
LINK : https://www.media.inaf.it/2020/12/17/energia-metabolismo-encelado/
( Nell'immagine grafica, l'emissione di ioni neutri dai geyser di Encelado modificano le linee del campo magnetico di Saturno ).
Nelle emissioni dal polo sud di Encelado, oltre al vapore acqueo sono state osservate anche molecole organiche e clarati di metano, i clarati si formano da una molecola di metano intrappolata in una gabbia di molecole d'acqua, mentre il metano si forma in modo non biotico dalla reazione tra acqua ed olivine all'interno delle sorgenti idrotermali sul fondo dell'oceano. ( vedi sotto ).
( In grafico - La composizione molecolare delle emissioni di Encelado ).
L'anello E:
L'anello E è il più esterno ed esteso tra gli anelli principali di Saturno ( molto all'esterno esiste anche l'anello di Febe ).
Costituito da materiali microscopici composti da polvere e ghiaccio, si estende dall'orbita di Mimas e Teti, anche se alcune osservazioni suggeriscono che possa estendersi oltre l'orbita di Titano, con una larghezza di 1.000.000 km.
I modelli matematici hanno tuttavia mostrato che un tale anello sarebbe instabile, e avrebbe una vita media compresa tra 10.000 e 1.000.000 di anni. Per questo motivo dovrebbe essere costantemente rifornito di particelle.
Encelado orbita all'interno di questo anello, nel punto dove è più stretto ma possiede maggiore densità, ed è stato ipotizzato che ne sia la fonte principale delle particelle.
Questa ipotesi è stata poi confermata da un sorvolo della sonda Cassini.
Interno:
Le stime della massa effettuate dalle sonde Voyager suggerivano che Encelado fosse costituito quasi interamente di ghiaccio. In base agli effetti gravitazionali sulla sonda Cassini è stata stimata una massa molto superiore rispetto ai dati precedenti, ricavando una densità di circa 1,61 g/cm3. Questo dato è superiore a quello delle altre lune ghiacciate di media dimensione di Saturno, indicando che Encelado possiede una percentuale superiore di silicati e ferro. Ne consegue che l'interno del satellite potrebbe aver generato una maggiore quantità di calore dal decadimento degli elementi radioattivi.
SCHEDA RIASSUNTIVA DI ENCELADO:
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Leggi anche :
LIBRO del SISTEMA SOLARE
APPROFONDIMENTI:
IL SOLE , LA NOSTRA STELLA. by Andreotti Roberto
I PIANETI TERRESTRI: MERCURIO, VENERE. by Andreotti Roberto.
MERCURIO IL PIANETA PIU' VICINO AL SOLE. by Andreotti Roberto.
VENERE IL PIANETA PIU' CALDO. by Andreotti Roberto.
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CALENDARIO ARESIANO, UNA PROPOSTA PER MARTE, 22 mesi divisi in 3 ''stagioni''.
LA FASCIA PRINCIPALE DEGLI ASTEROIDI. by Andreotti Roberto.
(1) CERERE, PIANETA NANO . by Andreotti Roberto.
(4) VESTA, L'ASTEROIDE PIU' LUMINOSO. by Andreotti Roberto.
6478 GAULT , QUANDO UN ASTEROIDE METTE LA CODA
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SATURNO IL PIANETA DEGLI ANELLI E TUTTE LE SUE LUNE. by Andreotti Roberto.
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229762 Gǃkúnǁ’hòmdímà ed il suo satellite Gǃò’é ǃ Hú . OGGETTI DEL DISCO DIFFUSO.
2013 FY27
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SEDNA e SEDNOIDI, NUBE DI OORT, CONFINI e CORPI INTERSTELLARI.
1I/'OUMUAMUA - IL PRIMO ASTEROIDE INTERSTELLARE SCOPERTO.
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( Nell'immagine grafica, l'emissione di ioni neutri dai geyser di Encelado modificano le linee del campo magnetico di Saturno ).
Nelle emissioni dal polo sud di Encelado, oltre al vapore acqueo sono state osservate anche molecole organiche e clarati di metano, i clarati si formano da una molecola di metano intrappolata in una gabbia di molecole d'acqua, mentre il metano si forma in modo non biotico dalla reazione tra acqua ed olivine all'interno delle sorgenti idrotermali sul fondo dell'oceano. ( vedi sotto ).
( In grafico - La composizione molecolare delle emissioni di Encelado ).
L'anello E:
L'anello E è il più esterno ed esteso tra gli anelli principali di Saturno ( molto all'esterno esiste anche l'anello di Febe ).
Costituito da materiali microscopici composti da polvere e ghiaccio, si estende dall'orbita di Mimas e Teti, anche se alcune osservazioni suggeriscono che possa estendersi oltre l'orbita di Titano, con una larghezza di 1.000.000 km.
I modelli matematici hanno tuttavia mostrato che un tale anello sarebbe instabile, e avrebbe una vita media compresa tra 10.000 e 1.000.000 di anni. Per questo motivo dovrebbe essere costantemente rifornito di particelle.
Encelado orbita all'interno di questo anello, nel punto dove è più stretto ma possiede maggiore densità, ed è stato ipotizzato che ne sia la fonte principale delle particelle.
Questa ipotesi è stata poi confermata da un sorvolo della sonda Cassini.
Interno:
Le stime della massa effettuate dalle sonde Voyager suggerivano che Encelado fosse costituito quasi interamente di ghiaccio. In base agli effetti gravitazionali sulla sonda Cassini è stata stimata una massa molto superiore rispetto ai dati precedenti, ricavando una densità di circa 1,61 g/cm3. Questo dato è superiore a quello delle altre lune ghiacciate di media dimensione di Saturno, indicando che Encelado possiede una percentuale superiore di silicati e ferro. Ne consegue che l'interno del satellite potrebbe aver generato una maggiore quantità di calore dal decadimento degli elementi radioattivi.
SCHEDA RIASSUNTIVA DI ENCELADO:
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