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domenica 28 aprile 2019

DIONE il secondo dei satelliti Lodicei di SATURNO. by Andreotti Roberto - INSA .

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Aggiornato il 26/08/2019

Dione

Parametri orbitali:
Dione orbita attorno a Saturno in 2,736915 giorni; il semiasse maggiore della sua orbita, di 377.396 km. Dione è in risonanza orbitale 1:2 con Encelado, ossia completa un'orbita attorno a Saturno mentre Encelado ne completa due.
Questa risonanza contribuisce a mantenere l'eccentricità orbitale di Encelado (0,0047), fornendo una fonte di calore per una vasta attività geologica di quest'ultimo, che presenta una rilevante attività criovulcanica sulla sua superficie.

Dati fisici:
Dione ha un diametro di 1122,8 km con una massa pari a 0,0001834 Mt ed una densità di 1,478 che fa ipotizzare che sia composto in egual misura di ghiaccio e roccia, differenziato in un nucleo roccioso ed un mantello ghiacciato senza che vi siano strati di acqua liquida.
Orbita a 377.896 km da Saturno in 2,7315 giorni in rotazione sincrona.
Come gli altri maggiori satelliti di Saturno, Dione è in rotazione sincrona e volge sempre la stessa faccia al pianeta.


Struttura e composizione:
Dione è composto principalmente di ghiaccio d'acqua, infatti nasconde un oceano di acqua ad una profondità di circa 100km . Ma trattandosi di uno dei più densi fra i satelliti naturali di Saturno (a parte Titano) si ritiene comunemente che al suo interno sia presente una quantità considerevole di materiale più denso, come ad esempio silicati, che costituiscono circa un terzo della massa del satellite.



Craterizzazione:
In passato l'emisfero posteriore di Dione è stato oggetto di un pesante bombardamento meteorico, che ha generato numerosi crateri più grandi di 100 km di diametro; al contrario, l'emisfero anteriore presenta crateri nell'ordine dei 30 km di diametro. Il dato contrasta con le previsioni dei planetologi; Eugene Shoemaker e Wolfe avevano avanzato un modello di craterizzazione per un satellite in rotazione sincrona che indicava un maggior tasso di craterizzazione per l'emisfero anteriore. La peculiarità della distribuzione dei crateri su Dione potrebbe suggerire che, durante il periodo di maggior bombardamento, l'oggetto presentasse un diverso emisfero anteriore; trattandosi di un corpo di dimensioni ridotte, qualsiasi impatto in grado di provocare un cratere di 35 chilometri avrebbe potuto causarne una rotazione, e dato l'alto numero di crateri di dimensioni simili Dione potrebbe essere stato soggetto più volte a rotazioni cataclismatiche nel corso delle prime fasi di vita del sistema solare. La struttura dei crateri e l'elevata albedo del lato anteriore suggeriscono che Dione è rimasto nell'orientamente attuale per diversi miliardi di anni.
Prima della Cassini, l'origine delle striature fatte da un sottile materiale brillante che caratterizza la superficie di Dione era ignota, ma la sue immagini, tuttavia, hanno mostrano che le strisce non sono depositi di ghiaccio, ma piuttosto rupi scoscese ricoperte di materiale ghiacciato, create da fratture tettoniche; Dione si è rivelato un corpo lacerato da enormi fratture sull'emisfero posteriore.

( Bacino di impatto polare sud Evander, 350 km di diametro, è di gran lunga il più grande cratere di Dione. Il cratere profondo in alto a sinistra è Sabinus ).


Tra i crateri più grandi, alcuni lasciano dei raggi luminosi attraverso la luna, richiamando l'attenzione sulla loro esistenza e sulla violenza della loro creazione.
Il cratere raggiato visto qui in foto su Dione è chiamato Creusa. I raggi sono materiale più luminoso fatto saltare fuori dall'impatto che ha formato il cratere. Gli scienziati possono utilizzare i modelli di eiezione, per contribuire a determinare l'ordine degli eventi geologici sulla superficie del satellite, esaminando quali caratteristiche si trovano sopra ad altre.
L'immagine è stata scattata con la telecamera ad angolo stretto della sonda Cassini, il 26 novembre 2016 utilizzando un filtro spettrale che ammette preferenzialmente lunghezze d'onda del vicino infrarosso centrato a 727 nanometri.

Linee:
Dione dispone di ' virgae ' lineari che sono fino a centinaia di km di lunghezza, ma meno di 5 km di larghezza. Queste linee corrono parallele all'equatore e sono evidenti solo a latitudini inferiori (a meno di 45 ° Nord o sud); caratteristiche simili sono noti su Rhea. Sono più brillanti di tutto intorno a loro e sembrano sovrapporre altre caratteristiche come creste e crateri, indicando che sono relativamente giovani. È stato proposto che queste linee siano di origine esogena, come risultato della collocazione del materiale sulla superficie da impatti a bassa velocità del materiale proveniente dagli anelli di Saturno, da lune co ‐ orbitali o da avvicinamenti ravvicinati delle comete.

( Fratture di dimensioni diverse e orientate all'interno del cratere di 60km Amastrus (picco centrale in basso a destra). Le fratture arcuato più grandi che corrono da basso a sinistra in alto a destra sono le Chasmata di Padova, mentre le fratture più piccole più parallele da basso a destra a sinistra superiore possono essere legate alla Aurunca Chasmata ).


Mappa:

SCHEDA RIASSUNTIVA DI DIONE:
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I Troiani di Dione

Dione ha due piccoli satelliti co-orbitali, o troiani, Elena e Polluce.
Essi si trovano all'interno dei punti lagrangiani L4 e L5 di Dione, rispettivamente 60 gradi davanti e dietro a Dione.
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Elena

Elena fu scoperto nel marzo 1980 all'osservatorio del Pic du Midi, e inizialmente denominato S/1980 S6, successivamente gli venne assegnato il nome della moglie di Menelao, che secondo la mitologia greca era la figlia di Leda e di Zeus e che causò la guerra di Troia.

E' il satellite troiano che precede Dione nel suo moto orbitale, trovandosi nel punto L4 dell'orbita comune, ad una distanza media da Saturno di 377.400 km.

Di questo satellite, fotografato per la prima volta dalla sonda Voyager 2 il 25 agosto 1981, si sa che è di forma leggermente irregolare, 36x32x30 km e con 0,5 kg/dm3 di densità, che ha un'orbita poco eccentrica di 0,0022, ed inclinata rispetto al Saturno di 0,199o, che la percorre in 2,736915 giorni come Dione, e che mostra una rotazione sincrona.
Il suo Albedo Superficiale è di 0,60.
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Polluce

È stato scoperto in immagini prese dalla sonda Cassini il 24 ottobre 2004 e gli è stato assegnato il nome di uno dei figli di Leda e Zeus, gemello di Castore e fratello di Elena di Troia.
Polluce è il satellite troiano che segue Dione, trovandosi nel punto L5 dell'orbita comune, inclinata rispetto a Saturno di 0.1774o e percorsa in 2.736915 giorni.
A causa dell'eccentricità dell'orbita, di 0,0192 , Polluce è soggetto a librazione, infatti a causa il satellite si allontana dal punto lagrangiano L5 fino a 31.4o in direzione opposta a Dione e fino a 26.1o verso Dione stesso, naturalmente a causa di ciò anche il raggio orbitale varia di ±7.660 km rispetto al valore medio di 377.400 km
Si stima abbia un diametro medio di 3.5 km e che abbia una rotazione sincrona, librazione permettendo.
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Tratto da:
SATURNO IL PIANETA DEGLI ANELLI E TUTTE LE SUE LUNE. by Andreotti Roberto.

Leggi anche, ENCICLOPEDIA DEL SISTEMA SOLARE
Clicca QUI :
IL SISTEMA SOLARE ELENCO POST di Andreotti Roberto - INSA
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