COMUNICATO STAMPA
"Figliolo, una volta qui era tutta campagna... elettorale". La canzone di Caparezza ci è venuta in mente alla lettura delle ultime uscite del sindaco Bonini e della sua Giunta.
Superata la fase dei "numeri e regole non contano", adesso pare giunta quella del sindaco Indiana Jones in difesa di presunti edifici di archeologia industriale.
Nel 2014 l'amministrazione comunale, guidata da Bonini, ha approvato un Regolamento Urbanistico, tuttora in vigore, che non contiene alcun vincolo di archeologia all'interno del sito KME, neppure per la cosiddetta "casa Buglia", rudere di civile abitazione abbandonata dal 1915.
Adesso, a soli fini strumentali, al limite (forse oltre, verificheremo in altra sede) dell'abuso d'ufficio, si cerca di reintrodurre a posteriori certi vincoli pretendendo di opporli al progetto.
Il regolamento urbanistico declina nella pratica gli indirizzi del piano strutturale e quindi è l'unico strumento a cui tutti, cittadini e aziende, devono attenersi.
Strana invece la "sequenza Bonini" che:
1) nel 2010 fa un piano strutturale;
2) nel 2014 lo attua nel regolamento urbanistico;
3) il regolamento urbanistico fa variante al piano strutturale;
3) nel 2019 richiama il piano strutturale in modo contraddittorio col regolamento urbanistico.
Come primo contribuente di questo Comune siamo un pochino preoccupati delle logiche di amministrazione del territorio.
L'Azienda è sempre a disposizione per recepire le osservazioni non strumentali e le correzioni migliorative da apportare al suo progetto. Sarebbe bene che anche da parte della politica locale ci fosse lo stesso rispetto verso le verifiche scientifiche e le procedure di legge.
Il terreno per un confronto corretto è già stabilito: è quello della Conferenza dei Servizi, nei tempi e nei modi indicati dalla legge.
Il resto, come dicevamo all'inizio, "è tutta campagna, elettorale".
Fornaci di Barga, 12/04/2019
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