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martedì 18 luglio 2023

Europa Verde - Verdi Lucca: Il caldo devastante non ferma l'aggressione agli Spalti delle Mura

Arrivati al picco di calore dovuto all'anticiclone africano, potenziato dalla crisi climatica in corso, a Lucca si continua imperterriti con una "manutenzione" del verde pubblico basata su schemi vecchi, superata dalla storia, dalla scienza e persino da quel "buonsenso" che la parte politica attualmente dominante a Lucca e nel Paese richiama in continuazione.

Dopo la Commissione Lavori Pubblici riguardante il progetto "Le Mura della Biodiversità", come Europa Verde – Verdi Lucca eravamo intervenuti in loco e sulla stampa per esortare, anche alla luce delle buone pratiche continuate, grazie alla consulenza della ditta Nemo, con la manutenzione gentile ed ecologica dei fossati delle Mura presenti tra Porta Elisa e Porta S. Iacopo, ad evitare nuovi sfalci invasivi in tutto il resto degli spalti, con abbandono dell'erba tagliata in acqua e conseguente imputridimento, ipossia per le specie acquatiche e rischio idraulico per possibile otturazione dei condotti. Siamo quindi costernati nel notare che il Comune di Lucca ha fatto orecchie da mercante anche stavolta, e sta continuando a sfalciare i fossati anche in questi giorni di temperature elevatissime, aggravando il fenomeno dell'ipossia e mettendo a rischio anche gli operai incaricati, costretti a lavorare in condizioni proibitive per un lavoro dannoso per la collettività, che implica uno spreco di denaro pubblico soltanto per compiacere chi resta abbarbicato ad un'idea di decoro anacronistica e antropocentrica. Il tutto condito da tagli a raso in aiuole già messe a dura prova dalla calura estiva, e dall'immagine patetica dei lecci mutilati di Villa Bottini, che lasciano quasi del tutto esposto al Sole il piano superiore della RSA "Pia Casa". E' "decoro" questo?

In questo contesto, in cui il Centro Storico è oggetto di attenzioni e confezionato (seppure in modo stantio) per il turismo mordi e fuggi, le aree periferiche e di campagna risultano sempre più abbandonate a se stesse. Allora, forse, non sarebbe meglio lasciare in pace il fossato degli Spalti e optare per una manutenzione gentile, meno onerosa e rispettosa dell'ambiente (per esempio anche riguardo alle potature che vengono effettuate sulle alberature delle Mura); e contemporaneamente curarsi della manutenzione nelle periferie, magari per liberare marciapiedi invasi da erbacce e rifiuti? Scelta meno appariscente forse, ma sicuramente più utile e funzionale al benessere di chi il Comune lo vive!

Luca Fidia Pardini, Marta Glenda Lugano

Co-portavoce Europa Verde – Verdi Lucca

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mercoledì 12 luglio 2023

Europa Verde - Verdi: Seravezza favorisce Henraux passando sulle comunità locali, serve una svolta sulla questione Alpi Apuane.


Ancora una volta il conflitto attorno all'escavazione delle Alpi Apuane, distrutte dalla monocoltura del marmo e del carbonato di calcio, continua a dividere il territorio. 
Questa volta parliamo del Monte Altissimo e dei suoi usi civici che il comune di Seravezza con un colpo di mano ha deciso di affidare alla Henraux passando sulla testa delle comunità locali, comunità troppo piccole davanti ad un business troppo grande. 

Tutto questo avviene per far continuare in modo dissennato una pseudo-economia che arricchisce i soliti noti (lontani e avulsi dal territorio che sfruttano), devasta il territorio, ha alte emissioni climalteranti, distrugge le falde acquifere, massacra ed inquina le montagne (in questo caso l'ex Picco Falcovaia, ora cava Cervaiole) e le relega ad un lavoro, quello del cavatore, primo nella lista dei lavori usuranti e con alto rischio infortuni e mortalità e che i giovani, per ovvi motivi, non vogliono fare e così se ne vanno verso le città limitrofe. Insomma le amministrazioni che continuano su questa linea non si preoccupano del territorio, ma sembrano invece più preoccupate di mantenere lo status quo mentre tutta la comunità scientifica ci chiede di andare verso una transizione ecologica ed energetica pena la nostra stessa sopravvivenza.

Noi come Europa Verde - Verdi, continuiamo a sostenere la nostra proposta, già contenuta nel Manifesto delle Alpi Apuane e nella prima stesura del piano paesaggistico regionale (poi massacrato su pressione delle lobby del marmo) ovvero avviare un piano di riconversione economica che possa aumentare i posti di lavoro creando economie durevoli andando a dismettere progressivamente le cave all'interno del parco, tutelando e includendo anche i lavoratori attualmente attivi. Per i motivi sopra esposti, infatti, è evidente che le cave non siano più fonte di nuova occupazione, portando invece ad un impoverimento generale dei territori. 

Chiediamo alla rinnovata segreteria regionale del PD e a tutta la maggioranza in consiglio regionale di aprire un tavolo in regione sulla "questione Apuana" dove poter coinvolgere tutte le parti in causa, non solo gli industriali e gli ambientalisti, ma anche le comunità locali e gli stakeholders delle economie sostenibili già esistenti che pagano il duro prezzo di confrontarsi con una pseudo economia che per produrre deve distruggere e desertificare. 

La nuova linea del PD regionale e nazionale diano segno di discontinuità su questa questione, ricordando che a breve dovrà essere eletto un nuovo presidente del Parco delle Alpi Apuane. Chiediamo a gran voce anche l'approvazione del Piano integrato del Parco che sembra di colpo sparito dall'orizzonte: non vorremmo che venisse stravolto in senso peggiorativo se non addirittura dimenticato in qualche cassetto.

Eros Tetti - Co-portavoce Europa Verde - Verdi Toscana
Luca Fidia Pardini - Co-portavoce Europa Verde - Verdi per la Provincia di Lucca

sabato 1 luglio 2023

PD TOSCANA: Difendiamo il diritto alla casa.