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Aggiornato il 29/04/2024
LE COMETE PERIODICHE
CAPITOLO 2
In questo capitolo sono trattate le comete dalla 7P/Pons-Winnecke alla 25D/Neujmin 2.
Introduzione:
Le comete periodiche dopo il secondo passaggio al perielio ricevono in sostituzione della sigla iniziale un numero progressivo seguito dai nomi degli scopritori fino a un massimo di tre.
Ecco perché molte comete periodiche cambiano denominazione nel tempo, come la P/1990 V1 (Shoemaker-Levy 1), scoperta nel 1990 e rinominata 192P/Shoemaker-Levy nel 2007 a seguito dell'osservazione del suo secondo passaggio al perielio.
Oltre che una persona fisica lo scopritore può anche essere un programma di ricerca o un satellite artificiale che ha effettuato la scoperta: a volte nomi di scopritori si trovano accanto a nomi di programmi o satelliti come nel caso della cometa 11P/Tempel-Swift-LINEAR.
In alcuni rari casi, come per la 2P/Encke e la 27P/Crommelin, la cometa porta il nome di colui che ne ha calcolato l'orbita. Calcolare l'orbita di una cometa periodica è piuttosto complicato a causa di tutte le possibili perturbazioni planetarie a cui possono essere soggette.
Prima dell'avvento dei computer alcune persone dedicavano l'intera carriera a questo compito.
Nonostante questo di non poche comete periodiche se ne sono perse le tracce perché sono influenzate anche da effetti non gravitazionali come il rilascio di gas e altri materiali che formano la chioma e la coda della cometa.
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7P/PONS-WINNECKE
La 7P/Pons-Winnecke, è una cometa periodica della famiglia di Giove, che nel ritorno del 1927 è stata visibile ad occhio nudo raggiungendo la luminosità di +3,5 mag.
Scoperta del 1819:
Jean Louis Pons (Osservatorio di Marsiglia, Francia) ha scoperto questa cometa il 12 giugno 1819.
La cometa si trovava allora in Leone ed è stata descritta come piccola, con una condensazione centrale.
La cometa era particolarmente ben posizionata durante la sua apparizione di scoperta, ma il suo evento più significativo, un avvicinamento ravvicinato alla Terra il 21 agosto 1819 (0,1318 UA) è stato perso. Dopo la sua scoperta il 12 giugno, la cometa è stata seguita fino a perdersi nel crepuscolo serale dopo il 22 luglio. Da allora in poi la cometa ha assunto un movimento sudoccidentale ed era nei cieli meridionali quando è emersa dal bagliore del sole. Il 31 agosto ha raggiunto la sua declinazione più meridionale di -43,6°.
Scoperta del 1858:
Friedrich August Theodor Winnecke (Bonn, Germania) riscoprì casualmente questa cometa il 9 marzo 1858. Era localizzata in Ofiuco e fu descritta come una nebulosità pallida e diffusa, di circa 3 minuti d'arco di diametro.
Utilizzando solo tre posizioni ottenute durante il periodo dal 9 al 13 marzo 1858, Krüger calcolò un'orbita parabolica che riconobbe immediatamente come così simile alla cometa di Pons del 1819 da suggerire che fossero identiche. Poco dopo, Winnecke applicò l'orbita della cometa del 1819 alle posizioni disponibili e trovò un accordo quasi perfetto assumendo una data del perielio del 1858 maggio 2,47 e aumentando leggermente l'inclinazione.
Passaggi del 1863 e 1869
Furono fatte previsioni per il ritorno del 1863, ma rivelarono che la cometa era in una posizione molto inadeguata per il recupero e la cometa fu successivamente persa.
Le previsioni per il ritorno del 1869 mostravano che la cometa sarebbe stata in una posizione molto più favorevole, difatti la cometa fu successivamente recuperata il 10 aprile 1869 da Winnecke.
Era molto vicino alle posizioni previste.
La cometa ha superato 0,25 UA dalla Terra l'8 luglio e gli osservatori hanno visto una chioma di 10 minuti d'arco attraverso il quale conteneva un nucleo di magnitudine +8.
È stata anche vista una breve coda.
( foto realizzata da George Van Biesbroeck, presso lo Yerkes Observatory, il 27 giugno 1927, conservata presso University of Chicago Library, Special Collections Research Center ).
Osservazioni del 1927:
L'apparizione del 1927 fu la migliore dalla prima scoperta della cometa. Passò solo 0,0404 UA / 6,044 milioni di km dalla Terra il 26 giugno 1927 e raggiunse una luminosità massima di +3,5 mag.
Fu accompagnata da un flusso di meteoriti noto come Boötidi di giugno, ma occasionalmente era anche conosciuto come Pons-Winneckidi, in questo anno il flusso ha raggiunto i 500 all'ora al suo massimo, sono stati appena percettibili negli ultimi anni, se non in rare occasioni.
Fu fatto il tentativo di misurare otticamente le dimensioni del raggio del nucleo, ma fallì perché il dato fu risolto, ma risultò in un limite superiore di 5 km (che oggi sappiamo essere di 2,24 ± 0,02 km di raggio).
Altre osservazioni:
LINK : ''Observations by Bernhard H. Dawson''.
Dall'apparizione nel 1869, la cometa ha mancato di essere osservata solo in tre occasioni nei passaggi al perielio degli anni: 1880, 1904 e 1957.
( Questa immagine è una combinazione di tre immagini ottenute dal programma Near Earth Asteroid Tracking (NEAT) utilizzando il telescopio Oschin da 48 pollici e una camera CCD il 27 maggio 2002, 27 maggio 55 e 27 maggio 2002. Ogni immagine è stata esposta per 20 secondi ).
Passaggio del 2021:
Il passaggio al perielio è avvenuto il 27 maggio 2021, quando la cometa aveva un'elongazione solare di 107 gradi, con una magnitudine apparente approssimativamente +11.
E' passata a circa 0,44 AU (66 milioni di km) dalla Terra il 12 giugno 2021.
Evoluzione dell'orbita:
La sua distanza perielica nel corso del XIX secolo e del XX secolo è aumentata, passando da un valore inferiore a 1 UA, quindi interno all'orbita della Terra, ad un valore superiore a 1 UA; attualmente è di circa 1,25 UA. La cometa è passata alla minima distanza dalla Terra, meno di 6 milioni di km, il 26 giugno 1927, tale distanza è notevolmente inferiore all'attuale MOID, la discrepanza è dovuta al continuo aumento della distanza perielica che per l'orientamento orbitale di questa cometa comporta come conseguenza un continuo aumento della MOID.
Un passaggio ravvicinato a Giove nel luglio 2037, riporterà il perielio a 0,982 UA.
Distanza del perielio in epoche diverse | |||||||
Epoca | Perielio ( UA ) | ||||||
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1819 | 0,77 | ||||||
1875 | 0.83 | ||||||
1886 | 0.89 | ||||||
1898 | 0.92 | ||||||
1909 | 0,97 | ||||||
1921 | 1.04 | ||||||
1933 | 1.10 | ||||||
1945 | 1.16 |
Sciame meteorico:
Questo spostamento ha fatto sì che in passato (nel 1916, nel 1921 e nel 1927) la cometa abbia dato origine a uno sciame meteorico, le Bootidi di Giugno: si pensava che essendo divenuto il perielio esterno all'orbita della Terra non ci sarebbero state più altre piogge originate da questo sciame meteorico, invece a sorpresa nel 1998 ci fu una nuova pioggia di Bootidi di Giugno, con la caratteristica molto rara per una pioggia meteorica, di una durata di quasi 24 ore.
Parametri orbitali:
Il 27 ottobre 2021 sono stati pubblicati, dal JPL, i calcoli recentemente fatti da Davide Farnocchia, che forniscono un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,6375446615111708 , mentre il piano orbitale risulta inclinato di 22,33493360831021° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 172,5066157721776°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 93,41611910140992° (2000.0).
Il perielio attualmente è di 1,239210604011178 UA tra le orbite di Terra e Marte, mentre l'afelio si trova a 5,598655871774613 UA cioè ben oltre l'orbita di Giove la cui influenza rende questi parametri ottimali per solo questa rivoluzione intorno al Sole.
Dal valore del semiasse-maggiore dell'orbita di 3.418933237892896 UA se ne deriva il periodo di rivoluzione attuale in 6,321849210249982 anni.
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8P/TUTTLE
La 8P/Tuttle è una cometa periodica con molti passaggi al perielio che ha un periodo di rivoluzione che varia tra i 13,5 ed i 13,9 anni. E' una cometa che può essere vista solo telescopicamente.
La cometa è responsabile della pioggia delle meteore Ursidi a fine dicembre.
Scoperta:
1790
La cometa è stata scoperta per la prima volta il 9 gennaio 1790 nel cielo serale vicino a Omicron Piscium, dall'astronomo francese Pierre Méchain. La cometa rimase visibile solo per un breve periodo, diversi osservatori, tra cui Charles Messier e William Herschel, osservarono la cometa per le successive tre settimane, e l'ultima osservazione fu raccolta da Mechain il 1º febbraio.
Méchain ne calcolò un'orbita parabolica, ma il numero di osservazioni insufficienti non permise di riconoscere il comportamento periodico della cometa.
1858
La cometa fu quindi riscoperta da Horace Parnel Tuttle il 5 gennaio 1858 e successivamente da Karl Bruhns l'11 gennaio. Sebbene Bruhns non ne avesse avuto nota, la segnalazione di Tuttle aveva già dato inizio alla campagna osservativa e, di conseguenza, il suo nome non fu associato alla cometa. Charles W. Tuttle, fratello di Horace, calcolò una prima orbita della cometa ed ipotizzò che poteva trattarsi del ritorno della cometa allora designata come: 1790 II (Méchain).
Cosa che fu confermata dopo ulteriori osservazioni.
Il diametro della chioma ha raggiunto un massimo di 3,5-4 minuti d'arco nel mese di febbraio e all'inizio di marzo. La magnitudine totale della cometa è stata leggermente più luminosa della settima al suo massimo.
Dati fisici:
Le osservazioni radar della cometa Tuttle nel gennaio 2008 dall'Osservatorio di Arecibo mostrano che si tratta di una binaria di contatto.
Il nucleo della cometa è stimato a circa 4,5 km di diametro, utilizzando il diametro equivalente di una sfera avente un volume pari alla somma di una sfera di 3 km e 4 km (come la forma della 67P/Churyumov-Gerasimenko).
Il periodo di rotazione del nucleo della cometa è stato determinato nelle osservazioni di Arecibo, ed è risultato che il nucleo ruota su se stesso in circa 7,5 ore.
Composizione:
Riportiamo la composizione della cometa della famiglia della Halley (HFC) 8P/Tuttle, studiata con osservazioni spettroscopiche nel vicino infrarosso ad alta dispersione. Le osservazioni sono state effettuate al VLT (Very Large Telescope) dell'ESO con lo strumento CRIRES come parte di una campagna di osservazione multi-lunghezza d'onda di 8P/Tuttle eseguita tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2008. Osservazioni radar hanno suggerito che 8P/Tuttle è una cometa binaria a contatto, ed è stato ipotizzato che questi componenti potrebbero essere chimicamente eterogenei. Noi abbiamo determinato rapporti di miscelazione delle sostanze volatili organiche rispetto a H2O e abbiamo scoperto che i rapporti di miscelazione erano coerenti con le precedenti osservazioni spettroscopiche nel vicino infrarosse ottenute alla fine di dicembre 2007 e alla fine di gennaio 2008. È stato suggerito che poiché 8P/Tuttle è una binaria di contatto, potrebbe essere chimicamente eterogeneo. Tuttavia, non troviamo prove di eterogeneità chimica all'interno del nucleo di 8P/Tuttle. Abbiamo anche confrontato i rapporti di miscelazione delle molecole organiche in 8P/Tuttle con quelli di altri HFC e comete di lungo periodo (LPC) e abbiamo scoperto che i composti HCN, C2H2 e C2H6 sono impoveriti mentre CH4 e CH3OH hanno abbondanze normali.
Ciò potrebbe indicare che 8P/Tuttle si è formato in una regione diversa della prima nebulosa solare rispetto ad altri HFC e LPC. Abbiamo stimato l'efficienza di conversione da C2H2 a C2H6 mediante reazioni di addizione di idrogeno su grani freddi impiegando il rapporto C2H6/(C2H6+C2H2).
Il rapporto C2H6/(C2H6+C2H2) in 8P/Tuttle è coerente con i rapporti trovati in altri HFC e LPC all'interno delle barre d'errore. Noi abbiamo anche cercato di trovare la fonte di C2 e CN sulla base delle nostre osservazioni e abbiamo concluso che le abbondanze di C2H2 e C2H6 sono insufficienti
per spiegare le abbondanze di C2 nella cometa 8P/Tuttle e che l'abbondanza di HCN è insufficiente per spiegare le abbondanze di CN nella cometa, quindi è necessario almeno un composto genitore in più per ogni specie molecolare.
LINK (pdf):
Meteore:
Questa cometa è la madre della pioggia delle meteore Ursidi , che raggiunge il massimo il 22 dicembre. I tassi sono in genere vicini a 15, anche se nel 1945 e nel 1986 si sono verificate esplosioni di circa 100 all'ora, mentre nel 1973 si è verificato un aumento inaspettato di 30 meteore all'ora.
Parametri orbitali:
Gli ultimi calcoli di Davide Farnocchia, pubblicati sul sito del JPL il 30 novembre 2021, sono stati ottenuti da 1721 osservazioni nell'arco di 20.044 giorni (54,88 anni), e ne risulta un'orbita ellittica prograda con un'eccentricità di 0.8197979722463699 ed un'inclinazione del piano orbitale di 54.98262814795704° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 207.5086332181791°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 270.3415078242364°.
Attualmente il suo periodo di rivoluzione è di 13.60956922079110 anni (4970.89515789395 giorni), che porta la cometa da un perielio di 1.027189231945678 UA ad un afelio di 10.37322889597947 UA, quindi oltre l'orbita di Saturno, ne risulta un semiasse maggiore di 5.700209063962574 UA.
[Reference: JPL K215/19 (heliocentric IAU76/J2000 ecliptic)].
( Diagramma orbitale animato ).
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Passaggi osservati:
Ad eccezione del passaggio al perielio del 1953, è stata osservata ogni volta che è ritornata fin da quello previsto del 1871 . Non è mai stata visibile ad occhio nudo fino al 2008.
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2021
Il suo ultimo passaggio al perielio è stato il 27 agosto 2021, quando ha avuto un'elongazione solare di 26 gradi con una luminosità apparente di circa +9 mag. Due settimane dopo, il 12 settembre 2021, era di circa 1,8 AU (270 milioni di km) dalla Terra, quindi un'osservazione tra le più sfavorevoli.
2008
Passaggio al perielio: il 27 Gennaio 2008.
Sotto un cielo scuro la cometa era un oggetto visibile ad occhio nudo. Il passaggio al perielio era alla fine di gennaio del 2008, ed a partire da febbraio è stata visibile solo telescopicamente agli osservatori dell'emisfero meridionale nella costellazione Eridano. Il 30 dicembre 2007 era in stretta congiunzione con la galassia a spirale M33 (vedi sotto).
Il 1 gennaio 2008 ha superato la Terra a una distanza minima di 0,25282 AU (37.821.000 km).
In occasione di questo ritorno, 8P/Tuttle è stata regolarmente osservato da molti astronomi dalla metà di luglio 2007. A metà novembre 2007 la sua luminosità era di circa +11 mag, intorno al 20 dicembre +7,5 mag e il 27 dicembre 2007 circa +6,5 mag.
Quel giorno, il 27 dicembre, fu segnalato anche il primo avvistamento ad occhio nudo (Ed è stato l'unico passaggio nella storia di questa cometa ad essere così visibile, seppur con cieli molto scuri), e si hanno riscontri che è stata vista ad occhio nudo per circa 10 giorni, fino ai primi giorni di gennaio del 2008.
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1994
Ben 2 anni prima, G. Tancredi e M. Lindgren (La Palma, Isole Canarie) hanno ottenuto le esposizioni CCD della cometa, utilizzando il Nordic Optical Telescope da 2,56 metri, il 29 luglio 1992. Hanno notato un aspetto stellare e hanno dato la magnitudine di +21,2/+21,3. Altre immagini sono state ottenute con lo stesso telescopio, il 30 luglio e il 31 luglio. La cometa ha mantenuto il suo aspetto stellare in ogni data e la magnitudine è rimasta tra +21,2 e +21,4. Le posizioni indicavano che l'orbita prevista richiedeva una correzione di soli -1,7 giorni. È interessante notare che la cometa non è stata più osservata, ma non per negligenza. Sebbene la cometa fosse a circa 130 gradi dal sole quando fu osservata, alla fine ha passato il perielio era dall'altra parte del sole rispetto alla Terra, rendendo l'apparizione una delle peggiori mai osservate.Dopo queste osservazioni, l'elongazione della cometa dal Sole generalmente è diminuito e alla fine ha raggiunto un valore minimo di 8 gradi l'8 giugno 1994. Sebbene l'elongazione poi sia aumentata a 37 gradi entro il 12 settembre 1994, in realtà è scesa a 27 gradi entro il 27 novembre. Quando la cometa si è finalmente allontanata dal bagliore del Sole nel 1995, era troppo debole per essere osservata.
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1980
Passaggio al perielio: il 14 dicembre 1980.
Durante questa campagna osservativa la cometa era favorevolmente posizionata rispetto al nostro pianeta e la cometa ha raggiunto una luminosità di +6,5 mag.
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1967
Passaggio al perielio: il 31 marzo 1967.
La cometa fu ritrovata il 3,48 gennaio 1967, nella costellazione della Lucertola, mentre si trovava a 1,42 UA dalla Terra e a 1,62 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 82°, poi fu possibile trovare immagini di pre-scoperta su una fotografia del 2,42 dicembre 1966, quando era a 1,62 UA dalla Terra e a 1,95 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 93°, nella costellazione del Cigno. Il 10 gennaio entrava nella costellazione di Andromeda, mentre l'8 febbraio passava nei Pesci per restarci fino al 23 febbraio, in questa costellazione, il 20 febbraio 1967, effettuò il passaggio alla minima distanza dalla Terra ad una distanza che però fu abbastanza grande di ben 1,2941 UA.
Successivamente il 23 febbraio passo in Ariete fino al 19 marzo dove passò per la Balena per soli 3 giorni per poi entrare nel Toro il 22 marzo, dove il 31 fece il suo passaggio al perielio. Il 6 aprile la cometa entro in Eridano, per passare poi in Orione il 24 aprile, successivamente passò per le costellazioni di Lepre (28 aprile), Cane Maggiore (13 maggio) ed infine nella Poppa (3 giugno).
L'ultima volta fu vista il 7,74 giugno 1967, mentre si trovava ancora nella costellazione della Poppa, quando era ormai ad una distanza di 1,55 UA dalla Terra e a ben 1,44 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 64°.
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1953
Passaggio al perielio non osservato, calcolato per il 4 luglio 1953.
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1939
Passaggio al perielio: il 10 novembre 1939.
Il 14 agosto 1939 l'Harvard College Obsrvatory annuncia il recupero della cometa periodica Tuttle, fatto il 12 agosto al Lick Observatory da parte di H. M. Jeffers, che all'epoca aveva avuto molto successo nel fotografare comete molto deboli con il riflettore da 36 pollici.
La cometa risulta senza coda e con una luminosità di +18 mag.
DATA: 12 agosto 1939 - 11:20:12 UT - AR= 5h 55' 48'' - DEC= +57° 22'.
La cometa ha poi guadagnato luminosità mentre si avvicinava al Sole.
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1926
Passaggio al perielio: il 28 aprile 1926.
La cometa fu ritrovata da W. Baade a Bergedorf la sera del 12 gennaio 1926, alla seguente posizione:
AR= 22h 27' 52'' - DEC= +40° 18'.
La sua magnitudine era di +15, ed era all'incirca vicina alla posizione indicata dalle effemeridi di previsione in base ai calcoli effettuati dall'ultimo passaggio al perielio.
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1912
Passaggio al perielio: il 28 ottobre 1912.
Osservazioni:
Dalla relazione di Bernhard H. Dawson all'osservatorio di La Plata (ARG), del 1 marzo 1913:
- 3 novembre 1912: '' La cometa nel puntatore appariva come una stella di ottava magnitudine, nel telescopio si vedeva un nucleo di 12esima magnitudine, ed alla prima traccia di luce solare bastò a coprirla ''.
- 9 novembre: '' La chioma era di circa 40'' in diametro. La luminosità totale era vicina ad una stella di settima magnitudine. Non c'era un nucleo definito ''.
- 10 novembre: '' La chioma era di circa 80''. La nebbia interruppe le misurazioni ''.
- 15 novembre: '' La cometa appariva come una massa nebulosa, con una condensazione centrale di circa 25'' di diametro, più o meno distinta da una larga e debole nebulosità ''.
- 19 novembre: '' Luminosità totale come una stella di +8,5 mag. con una scarsa condensazione ''.
- 30 novembre: '' Luminosità +9,5 mag. Diametro circa 10'', ed era più estesa all'opposto del Sole ''.
- 7 dicembre: '' Luminosità +10,5 mag. Nebulosità rintracciabile per circa 2,5'. Scarsa condensazione, un oggetto estremamente difficile da misurare ''.
- 19 dicembre: '' La cometa era di circa +10,5 mag. di forma ovale 30''x50'', con una condensazione di circa 3'' in diametro ''.
- 22 dicembre: '' Misure interrotte dalla luce del giorno, circa +11,5 mag. Si estendeva da 15'' a 20'' con un debole punto brillante verso il centro ''.
Parametri orbitali:
Epoch = 1912 Nov. 14.0 TT T = 1912 Oct. 28.96905 +/- 0.00031 (m.e.) TT Peri. = 206.94133 +/- 0.00023 Node = 270.98038 +/- 0.00011 (2000.0) Inc. = 55.04835 +/- 0.00013 q = 1.0299988 +/- 0.0000016 AU e = 0.8183798 +/- 0.0000002 a = 5.6711676 +/- 0.0000019 AU n' = 0.07297857 +/- 0.00000004 P = 13.505 +/- 0.0000068 years A1 = +0.104 +/- 0.030 A2 = +0.01274 +/- 0.00003
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1899
Passaggio al perielio: il 4 maggio 1899.
Osservazioni:
- 9 marzo: Magnitudine tra +11,5 e +12. Si può vedere un debole punto stellare in mezzo.
- 10 marzo: la cometa appare rada e diffuse, sempre di magnitudine +11.5/+12. E' visibile il nucleo di 16esima magnitudine.
- 4 aprile: Magnitudine tra +10,5 e +11. Diametro angolare 1' con un debole nucleo.
- 5 aprile: Magnitudine +10, diametro tra 1,5' e 2'.
- 11 aprile: Appare rotonda, di 2' di diametro e magnitudine +10, con un debole punto di condensazione centrale.
- 13 aprile: Facile da osservare di decima magnitudine.
Nei giorni seguenti è restata di decima magnitudine fino al 19 aprile, poi è andata indebolendosi fino al primo maggio quando è stata vista per l'ultima volta.
Parametri orbitali:
T = 1899 May 4.55594 TT Epoch = 1899 Apr. 16.0 TT Peri. = 206.63026 e = 0.8222605 Node = 271.24462 (2000.0) a = 5.7038932 AU Inc. = 54.48860 n'= 0.07235141 q = 1.0138070 AU P = 13.623 years
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1885
Passaggio al perielio: il 11 settembre 1885.
Fu ritrovata il 9,13 agosto 1885, mentre si trovava a 1,91 UA dalla Terra e a 1,15 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 30°. Fu vista per l'ultima volta il 17,40 settembre 1885, mentre era a 1,70 UA dalla Terra e a 1,03 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 34°.
Non fu un'osservazione favorevole.
Parametri orbitali:
T = 1885 Sept.11.80020 TT Epoch = 1885 Sept.16.0 TT Peri. = 206.76811 e = 0.8215488 Node = 271.24702 (2000.0) a = 5.7422479 AU Inc. = 54.32991 n'= 0.07162773 q = 1.0247110 AU P = 13.760 years
_____________________________________1871
Passaggio al perielio: il 2 dicembre 1871.
Il primo ritorno previsto della cometa fu quello del 1871. Il 13 ottobre Alphonse Louis Nicolas Borrelly (Marsiglia, Francia) la recuperò mentre si trovava a 1,09 UA dalla Terra e a 1,27 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 90°. Recuperi indipendenti sono stati effettuati da Winnecke (Karlsruhe) il 16 ottobre e H. P. Tuttle (Osservatorio di Harvard) il 22.
La cometa il 23 novembre 1871 toccò la minima distanza di 0,6875 UA dalla Terra.
La cometa potrebbe aver superato la magnitudine +8 quando era più luminosa.
Fu vista per l'ultima volta 30,95 gennaio 1872, mentre era a 1,33 UA dalla Terra e a 1,36 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 70°.
Parametri orbitali:
T = 1871 Dec. 2.29842 TT Epoch = 1871 Nov. 29.0 TT Peri. = 206.77741 e = 0.8211100 Node = 271.11392 (2000.0) a = 5.7583256 AU Inc. = 54.28147 n'= 0.07132795 q = 1.0301070 AU P = 13.818 years
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Passaggi precedenti alla scoperta:
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(Anno della scoperta in NERO , passaggi riconosciuti in ROSSO , ipotetici con sfondo GIALLO ).
Dal lavoro di Suichi Nakano (NK 1481):
T/TT q e P Peri. 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277.693 54.379 5.71804 678 2 2.280 1.098704 0.806801 13.562 205.056 277.855 54.363 5.68692 664 7 5.936 1.111707 0.806093 13.728 205.250 277.876 54.127 5.73318 650 10 6.227 1.118570 0.805644 13.807 205.284 277.783 54.066 5.75528 636 12 24.202 1.117962 0.805395 13.769 205.284 277.664 54.107 5.74479 623 4 22.672 1.110818 0.805429 13.641 205.337 277.735 54.282 5.70905 609 9 24.350 1.110556 0.804946 13.586 205.337 277.920 54.382 5.69358 596 3 9.084 1.113299 0.804325 13.571 205.328 278.041 54.424 5.68952 582 8 15.393 1.109443 0.806563 13.736 205.246 278.278 53.904 5.73544 568 11 9.677 1.128971 0.804637 13.892 205.375 278.297 53.751 5.77885 554 12 15.402 1.132976 0.804218 13.921 205.352 278.195 53.740 5.78691 541 2 5.136 1.139783 0.802263 13.839 205.429 278.239 53.925 5.76414 527 5 10.704 1.134453 0.802097 13.725 205.441 278.444 54.103 5.73236 513 9 7.274 1.136349 0.801236 13.670 205.407 278.656 54.394 5.71708 500 1 14.706 1.114189 0.804378 13.593 204.827 278.861 54.244 5.69561 486 6 7.269 1.125792 0.803751 13.740 204.986 278.876 54.074 5.73655 472 9 3.283 1.131642 0.803331 13.803 205.004 278.780 54.032 5.75405 458 11 27.010 1.129238 0.803252 13.750 205.010 278.670 54.102 5.73951 445 4 3.623 1.121240 0.803373 13.617 205.062 278.768 54.292 5.70238 431 9 14.461 1.121340 0.802888 13.569 205.069 278.938 54.379 5.68883 418 3 5.389 1.121850 0.802585 13.547 205.048 279.048 54.426 5.68269 404 8 18.087 1.122685 0.804233 13.733 205.065 279.260 53.923 5.73479 390 11 13.541 1.139536 0.802708 13.881 205.174 279.245 53.762 5.77589 376 12 22.404 1.143475 0.802287 13.909 205.154 279.137 53.748 5.78352 363 2 19.055 1.145992 0.800997 13.819 205.199 279.168 53.897 5.75867 349 5 28.876 1.141476 0.800768 13.714 205.207 279.373 54.063 5.72937 335 9 28.867 1.155920 0.798135 13.702 205.285 279.600 54.247 5.72620 322 1 22.754 1.134307 0.801421 13.652 204.729 279.825 54.033 5.71211 308 5 23.753 1.144822 0.800794 13.777 204.833 279.865 53.977 5.74694 294 8 7.202 1.149857 0.800465 13.834 204.841 279.769 53.949 5.76269 280 10 23.416 1.145276 0.800505 13.755 204.839 279.676 54.066 5.74089 267 2 27.662 1.137050 0.800628 13.620 204.885 279.804 54.264 5.70316 253 8 7.551 1.137120 0.800193 13.577 204.903 279.959 54.344 5.69108 240 1 23.144 1.135160 0.800214 13.544 204.840 280.064 54.403 5.68187 226 7 7.236 1.142981 0.800811 13.745 204.991 280.226 53.964 5.73816 212 9 27.006 1.156605 0.799743 13.880 205.087 280.175 53.815 5.77561 198 11 8.709 1.159823 0.799325 13.895 205.068 280.060 53.808 5.77961 185 1 13.860 1.158451 0.798562 13.791 205.104 280.081 53.947 5.75090 171 5 2.627 1.155346 0.798172 13.696 205.107 280.286 54.091 5.72441 157 9 7.941 1.165865 0.796293 13.692 205.167 280.478 54.169 5.72326 144 1 4.464 1.147616 0.799715 13.716 204.716 280.733 53.823 5.72991 130 4 8.828 1.171296 0.796924 13.852 204.854 280.827 53.870 5.76777 116 5 27.652 1.175319 0.796610 13.891 204.844 280.731 53.862 5.77864 102 7 28.926 1.167566 0.796832 13.777 204.809 280.690 54.092 5.74681 88 11 23.943 1.160092 0.796875 13.649 204.839 280.859 54.287 5.71122 75 4 23.494 1.159514 0.796617 13.613 204.869 280.999 54.372 5.70114 61 9 22.240 1.151902 0.797268 13.544 204.642 281.109 54.441 5.68190 48 3 1.565 1.165190 0.796886 13.740 204.861 281.186 54.114 5.73662 34 5 27.294 1.175116 0.796191 13.845 204.928 281.106 54.011 5.76577 20 7 25.783 1.176455 0.795833 13.832 204.916 280.986 54.026 5.76221 6 10 27.962 1.171387 0.795529 13.712 204.969 281.022 54.174 5.72887 -7 3 8.559 1.169918 0.795088 13.642 204.970 281.218 54.291 5.70936 -21 8 3.416 1.176417 0.793867 13.634 204.990 281.373 54.337 5.70709 -35 12 17.954 1.164889 0.796834 13.729 204.712 281.627 53.905 5.73369 -48 3 15.770 1.190508 0.794035 13.897 204.893 281.684 53.782 5.78015 -62 4 18.719 1.194185 0.793714 13.928 204.874 281.587 53.780 5.78897 -76 6 6.621 1.195111 0.792282 13.801 204.855 281.638 54.155 5.75352 -90 9 22.746 1.188695 0.792220 13.684 204.874 281.829 54.338 5.72093
Prima del 17° secolo era impossibile qualsiasi avvistamento in quanto non era possibile vederla ad occhio nudo, anche perché più si va indietro nel passato, più ai suoi perieli aumenta la distanza dal Sole.
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Passaggi futuri:
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PASSAGGI AL PERIELIO PREVISTI:
(Dai calcoli di Kazuo Kinoshita).
Il 18 aprile del 2035; Il 21 gennaio del 2049; Il 23 novembre del 2062; Il 24 agosto del 2076;
Il 5 marzo del 2090; Il 28 settembre del 2013;
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9P/TEMPEL 1
Il 4 luglio 2005, un giorno prima del perielio, alle 05:52 UTC la sonda Deep Impact della NASA ha colpito la cometa Tempel 1 con un proiettile impattatore.
(vedi foto a lato).
Osservazioni dalla Terra e con i telescopi spaziali hanno mostrato un aumento di alcune magnitudini dopo l'impatto.
Il cratere che si è formato ha un diametro che raggiunge i 200 metri ed una profondità di 30-50 metri.
( Vedi sotto ).
Lo spettrometro del telescopio ha rilevato particelle di polvere più fini di un capello umano ed ha scoperto la presenza di silicati, carbonati, smectite, solfuri metallici (come la pirite), carbonio amorfo e idrocarburi policiclici aromatici.
La Tempel 1 è stata nuovamente visitata il 14 febbraio 2011 dalla sonda Stardust nell'ambito della missione Stardust-NExT. L'estensione della missione è stata approvata nell'intenzione di osservare in modo migliore il cratere creato dalla Deep Impact. ( vedi sopra e sotto ).
La Tempel 1 è stata la prima cometa ad essere visitata due volte da una sonda spaziale.
(sopra in foto la 9/P Tempel, sotto il centro a sinistra si nota la zona dell'esplosione).
Dati fisici:
La Tempel 1 non è una cometa luminosa; finora non ha mai superato l'undicesima magnitudine, ben lontano dal limite di visibilità ad occhio nudo. In base a misure ottenute in luce visibile con il telescopio spaziale Hubble e nell'infrarosso con il Telescopio spaziale Spitzer, si è calcolato che le sue dimensioni siano di 14x4 km. Combinando queste osservazioni si è ottenuto un'albedo del 4% e un periodo di rotazione di circa due giorni.
Le osservazioni ravvicinate delle due sonde hanno dato una dimensione di 7,6 x 4,9 km, con un periodo di rotazione sul proprio asse di 40,7h.
( Nello schema le analisi delle pendenze gravitazionali e l'analisi statistica della sua densità ).
( Animazione impatto ).
Orbita:
L'orbita della Tempel1 ha un semiasse maggiore dell'orbita di 3,145 UA e spazia da un perielio di 1,542 UA, fino ad un afelio di 4,748 UA, quindi è classificabile come cometa Gioviana.
La sua eccentricità orbitale è di 0,5096, e la sua inclinazione corrisponde a 10,474° rispetto all'eclittica.
Percorre la sua orbita con un periodo di rivoluzione pari a 5,58 anni (2.038 giorni).
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Il 4 luglio 2005, un giorno prima del perielio, alle 05:52 UTC la sonda Deep Impact della NASA ha colpito la cometa Tempel 1 con un proiettile impattatore.
(vedi foto a lato).
Osservazioni dalla Terra e con i telescopi spaziali hanno mostrato un aumento di alcune magnitudini dopo l'impatto.
Il cratere che si è formato ha un diametro che raggiunge i 200 metri ed una profondità di 30-50 metri.
( Vedi sotto ).
Lo spettrometro del telescopio ha rilevato particelle di polvere più fini di un capello umano ed ha scoperto la presenza di silicati, carbonati, smectite, solfuri metallici (come la pirite), carbonio amorfo e idrocarburi policiclici aromatici.
La Tempel 1 è stata nuovamente visitata il 14 febbraio 2011 dalla sonda Stardust nell'ambito della missione Stardust-NExT. L'estensione della missione è stata approvata nell'intenzione di osservare in modo migliore il cratere creato dalla Deep Impact. ( vedi sopra e sotto ).
La Tempel 1 è stata la prima cometa ad essere visitata due volte da una sonda spaziale.
(sopra in foto la 9/P Tempel, sotto il centro a sinistra si nota la zona dell'esplosione).
Dati fisici:
La Tempel 1 non è una cometa luminosa; finora non ha mai superato l'undicesima magnitudine, ben lontano dal limite di visibilità ad occhio nudo. In base a misure ottenute in luce visibile con il telescopio spaziale Hubble e nell'infrarosso con il Telescopio spaziale Spitzer, si è calcolato che le sue dimensioni siano di 14x4 km. Combinando queste osservazioni si è ottenuto un'albedo del 4% e un periodo di rotazione di circa due giorni.
Le osservazioni ravvicinate delle due sonde hanno dato una dimensione di 7,6 x 4,9 km, con un periodo di rotazione sul proprio asse di 40,7h.
( Nello schema le analisi delle pendenze gravitazionali e l'analisi statistica della sua densità ).
( Animazione impatto ).
Orbita:
L'orbita della Tempel1 ha un semiasse maggiore dell'orbita di 3,145 UA e spazia da un perielio di 1,542 UA, fino ad un afelio di 4,748 UA, quindi è classificabile come cometa Gioviana.
La sua eccentricità orbitale è di 0,5096, e la sua inclinazione corrisponde a 10,474° rispetto all'eclittica.
Percorre la sua orbita con un periodo di rivoluzione pari a 5,58 anni (2.038 giorni).
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10P/TEMPEL 2
La cometa Tempel 2, formalmente 10P/Tempel, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane.
Può avere incontri particolarmente ravvicinati con Marte, le due orbite si sfiorano presso il nodo discendente della traiettoria della cometa.
Scoperta:
La cometa 10P/1873 N1 Tempel 2 fu scoperta da William Ernst Liebrecht Tempel all'Osservatorio di Brera a Milano il 3 luglio 1873, mentre si trovava nei Pesci, ed è la decima cometa riconosciuta come periodica, da cui deriva la sigla 10P.
La descrisse semplicemente come debole, con un lento movimento a sud-est. Nessuna osservazione è stata possibile il 4, ma Tempel ha visto di nuovo la cometa il 5. Ha osservato che era più luminosa del previsto e mostrava un diametro del coma di 5 minuti d'arco .
Al momento della scoperta, nel 1873, l'astro era di magnitudine +9,5 e le osservazioni furono eseguite sia da Tempel sia da altri sino al 20 ottobre, quindi per circa quattro mesi.
I calcoli del matematico Schulhof determinarono, all'epoca, un periodo di rivoluzione di 5,16 anni.
Dati Fisici:
Si stima che il nucleo della cometa abbia all'incirca le dimensioni della cometa di Halley con un diametro medio di 10,6 chilometri e con un albedo basso di 0,022.
Il nucleo è molto scuro perché gli idrocarburi sulla superficie sono stati convertiti in una sostanza scura, simile al catrame, dalla radiazione ultravioletta solare .
Il nucleo è abbastanza grande, e difatti anche vicino all'afelio (la distanza più lontana dal Sole che è vicino all'orbita di Giove ) la cometa rimane osservabile, sempre più luminosa all'incirca della magnitudine +21.
Il periodo di rotazione del nucleo, è di 8,93 ore, secondo Warner (2009, rev. giugno 2021).
( Linea HCN J(3–2) a 265,886 GHz osservata nella cometa 10P/Tempel 2 con il telescopio IRAM 30-m il 10–11 luglio 2010. Vengono mostrate la posizione e le intensità relative delle componenti iperfini e uno spettro sintetico che include il degassamento asimmetrico (vedi testo) e la struttura iperfine è sovrastampata ).
Attività:
Nonostante le grandi dimensioni non è una cometa particolarmente attiva, e dalla sua scoperta non è mai stata visibile ad occhio nudo, su ciò influisce il fatto di avere il perielio all'incirca vicino all'orbita di Marte, ma potrebbe anche essere una cometa ''vecchia'' con moltissimi passaggi al perielio ed oggi quasi esaurita dei suoi componenti volatili, difatti in alcuni passaggi non è stato possibile osservare la sua chioma, a riprova del fatto che il confine tra comete ed asteroidi è quanto mai labile.
Il 6 settembre 1983 il telescopio spaziale infrarosso IRAS ha osservato una grande coda di polveri associata alla cometa, che non era stata rilevata da terra.
La cometa ha costantemente mostrato un aspetto fisico molto prevedibile ad ogni ritorno, sebbene salti occasionali di luminosità non siano rari. Questi salti di solito si verificano circa una o due settimane dopo il perielio e possono ammontare a 2 o 3 magnitudini. I casi più pronunciati di questo fenomeno si sono verificati nel 1873 e nel 1967.
Evoluzione dell'orbita:
L'orbita percorsa dalla cometa è molto stabile e la rende un ottimo candidato per missioni esplorative in loco per mezzo di sonde spaziali.
La distanza perieliaca cambia in maniera abbastanza regolare a causa degli incontri orbitali con Giove, con un andamento che ricorda abbastanza fedelmente una sinusoide.
L'inclinazione del piano orbitale e il nodo ascendente stanno diminuendo in maniera costante, anche se con un andamento irregolare.
Parametri orbitali:
Il 5 gennaio 2022, il JPL ha pubblicato i calcoli di Davide Farnocchia, determinati da 4252 osservazioni nell'arco di 18,83 anni, ne risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,5362803054722677 , con un moto progrado.
Il piano orbitale risulta poco inclinato, con un angolo di 12,02602140191875° rispetto a quello dell'eclittica, ha un Argomento del perielio di 195,5611696519991°, con una Longitudine del nodo ascendente di 117,8014854794337° (2000.0).
Con un semiasse maggiore di 3,065067154799953 UA, spazia da un perielio di 1,42133200473082 UA, fino ad un Afelio di 4,708802304869086 UA, con un periodo di rivoluzione di 5,366216540964022 UA.
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Passaggi storici:
La cometa è stata osservata ad ogni ritorno favorevole, essendo stata persa solo in 5 occasioni a causa di un posizionamento particolarmente disagiato al momento del perielio. L'ultima apparizione mancata è stata quella del 1941 e, sebbene da allora si siano verificate apparizioni altrettanto pessime, l'uso di telescopi più grandi ha consentito di rilevare la cometa per tutta la sua orbita.
Precedenti alla scoperta, ma non osservati ci sono stati dei passaggi al perielio calcolati da Kazuo Kinoshita, che vado ad elencare qui di seguito:
13 novembre 1846 - 26 marzo 1852 - 16 agosto 1857 - 16 gennaio 1863 - 10 ottobre 1868.
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1878
10P/1878 O1 (Tempel 2). La previsione di Schulhof che la cometa sarebbe tornata nel 1878 portò al suo recupero da parte dello stesso Tempel il 19 luglio di quell'anno. Anche A. Winnecke ha fatto un recupero indipendente.
Quindi con il secondo passaggio riconosciuto si ebbe definitivamente la prova della periodicità della sua orbita.
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1883 e 1889
Questi 2 passaggi al perielio furono molto sfavorevoli e la cometa non fu osservata.
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Altri passaggi: 1894 III; 1899 IV; 1904 III;
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1910
Il passaggio al perielio fu molto sfavorevoli e la cometa non fu osservata.
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Altri passaggi: 1915 I; 1920 II;
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1925
L'apparizione più favorevole della cometa fino ad oggi è stata nel 1925. Il perielio di inizio agosto della cometa ha quasi coinciso con l'approccio più vicino alla Terra (0,35 UA), facendo sì che la magnitudine totale raggiungesse +6,5.
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Altro passaggio: 1930 VII;
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1935 e 1941
Questi 2 passaggi al perielio furono molto sfavorevoli e la cometa non fu osservata.
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Altri passaggi: 1946 III; 1951 VIII;
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1957
Il perielio del febbraio 1957 era così brutto che le osservazioni furono fatte solo il 6, 7 e 9 maggio 1956. La cometa era allora di magnitudine +19,0.
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Altri passaggi: 1962 VI; 1967 X; 1972 X; 1978 V; 1983 X; 1988 XIV;
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1994
( Foto di A. Nakamura (Osservatorio astronomico Kuma Kogen, Giappone). Questa immagine CCD è stata scattata il 15.78 luglio 1994, utilizzando un telescopio Ritchey-Chretien da 0,60 mf/6 ).
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1999
Nell'apparizione della cometa nel 1999, era vicina alla magnitudine +19 a fine febbraio e ha raggiunto la magnitudine +18 a fine marzo e +15 a fine aprile. Alla fine di maggio gli osservatori la riportavano ampiamente come leggermente più debole di +13, con un diametro della chioma di circa 1 minuto d'arco.
Il perielio di questo transito è avvenuto l'8,423380 settembre 1999. I passaggi ai nodi si sono avuti il 25 ottobre 2001 e il 9 marzo 2007, per il nodo ascendente, mentre il 16 agosto 1999 e il 24 gennaio 2005 per il nodo discendente.
2005
Passaggio al perielio il 15 febbraio 2005.
2010
Durante l'apparizione del 2010 la cometa si è illuminata a circa magnitudine apparente +8.
2015
Passaggio al perielio il 14 novembre 2015.
2021
Il passaggio del perielio del 24 marzo 2021, la cometa aveva un'elongazione solare di circa 30 gradi con una magnitudine apparente di circa +11. Il passaggio più vicino alla Terra non è avvenuto fino a molti mesi dopo, il 3 novembre 2021 a una distanza di 1,6 UA (240 milioni di km).
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Passaggi futuri:
2026
Il 2 agosto ci sarà il passaggio al perielio, e il giorno successivo (3 agosto 2026), la cometa 10P/Tempel 2 avrà un altro passaggio ravvicinato entro circa 0,41 UA (61 milioni di km) dalla Terra.
Altri sono: 11 dicembre 2031 - 26 aprile 2037 - 14 settembre 2042 - 11 febbraio 2048
- 17 settembre 2053 - 26 aprile 2059 - 11 novembre 2064 - 22 aprile 2070 - 17 settembre 2075
- 6 febbraio 2081 - 27 giugno 2086 - 14 novembre 2091 - 6 aprile 2097 - 29 agosto 2102.
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11P/TEMPEL-SWIFT-LINEAR
La 11P/Tempel-Swift-LINEAR è una debole cometa periodica facente parte del gruppo dinamico delle comete gioviane, fu considerata perduta per quasi un secolo.
Scoperta:
Ernst Wilhelm Tempel scoprì la cometa dall'Osservatorio di Marsiglia il 27 novembre 1869.
Dati fisici:
Di questo oggetto sappiamo davvero poco, anche per le sue dimensioni possiamo fornire solo i dati di magnitudine assoluta, qui di seguito vi riportiamo i dati presenti sul sito del JPL:
Parametri | Valore | Unità | Sigma | Referenze | |
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[M1] comet total magnitude | 15.3 | 0.7 | K204/10 | ||
[K1] comet total magnitude slope | 19.75 | K204/10 | |||
[M2] comet nuclear magnitude | 18.6 | 0.6 | K204/10 | ||
[K2] comet nuclear magnitude slope | 5. | K204/10 | |||
[PC] comet nuclear phase coefficient | 0.03 | K204/10 |
Parametri orbitali:
Il 27 ottobre 2021 il sito del JPL, ha pubblicato i calcoli eseguiti da Davide Farnocchia che ha utilizzato 1167 osservazioni nell'arco di 19,17 anni, ne risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,5774377408661975 con un semiasse maggiore di 3,288855796926402 UA da cui deriva un periodo di rivoluzione di 5,964519324812640 anni, con un perielio di 1,389746335514523 UA ed un afelio di 5,187965258338282 UA.
Il suo piano orbitale risulta inclinato di 14,43670047375901° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 167,7597703549141°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 238,9903171415307°.
Questi parametri sono provvisori e cambieranno notevolmente il 22 luglio 2030, grazie all'influenza gravitazionale del pianeta Giove.
( Diagramma orbitale - JPL ).
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Passaggi calcolati precedenti alla scoperta:
11 maggio 1842 - 24 novembre 1847 (il 10/12 a 0,3428 UA dalla Terra) - 30 maggio 1853 -
29 novembre 1858 (il 18/12 a 0,4240 UA dalla Terra) - 25 maggio 1864.
( Dai calcoli di Kazuo Kinoshita ).
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Passaggi riconosciuti:
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1869
11P/1869 W1
Passaggio al perielio avvenuto il 19 novembre 1869.
Il 7 dicembre 1869 passò alla minima distanza dalla Terra, a sole 0,2485 UA.
Ernst Wilhelm Liebrecht Tempel (Marsiglia, Francia) scoprì questa cometa il 27 novembre 1869 nella costellazione di Pegaso. Poco dopo, altri osservatori la descrivevano come diffusa e circolare, con una chioma di circa 5 minuti d'arco . La cometa è stata osservata solo per 39 giorni e, sebbene fosse stata riconosciuta come una cometa di breve periodo, gli astronomi erano incerti sul periodo esatto.
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1875
Un tentativo di trovare la cometa nel 1875 non ha avuto successo.
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1880
11P/1880 T1
Passaggio al perielio avvenuto l'8 novembre 1880.
Il 17 novembre 1880, effettuò il più stretto passaggio ravvicinato dalla sua scoperta, ad una distanza di sole 0,1277 UA dal nostro pianeta.
Lewis Swift (Warner Observatory, New York) scoprì una cometa circolare diffusa in Pegaso l'11 ottobre 1880. Entro la metà di novembre, gli astronomi si resero conto che la cometa di Swift era un ritorno della cometa di Tempel del 1869.
Una scoperta indipendente fu effettivamente fatta nel 1880, in seguito all'annuncio della scoperta iniziale di Swift, difatti l'8 novembre J.G. Lohse (Dun Echt Observatory) ha trovato una cometa nella Lacerta. Dopo qualche altro giorno di osservazioni fu calcolata un'orbita. All'incirca nello stesso periodo le posizioni corrette e un'orbita arrivarono dagli Stati Uniti e la cometa di Lohse si rivelò identica a quella di Swift.
L'osservazione finale dell'apparizione del 1880-1 avvenne il 26 gennaio 1881. Poco dopo fu stabilito che il periodo orbitale della cometa era di 5,5 anni, rendendo ogni altro ritorno, alternativamente favorevole e sfavorevole.
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1891
Passaggio al perielio avvenuto il 17 novembre 1891.
Il 2 dicembre 1891 passò alla minima distanza dalla Terra, a 0,2385 UA.
Si prevedeva che l'apparizione del 1891 fosse favorevole e E.E. Barnard (Lick Observatory) recuperò la cometa il 28 settembre, a circa 4 gradi dalla previsione. W.F. Denning (Bristol, Inghilterra) ha effettuato un recupero indipendente il 30 settembre. Durante il mese di ottobre la cometa è stata spesso descritta come una grande nebulosa informe, con una debole condensazione.
La cometa è stata rilevata l'ultima volta il 21 gennaio 1892.
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1897 e 1903
La cometa era di nuovo situata in una posizione sfavorevole durante il ritorno del 1897 e non fu trovata, poi c'è stato un avvicinamento entro 1,16 UA da Giove durante il maggio 1899, che aumentò il periodo orbitale a 5,68 anni, e ciò portò anche l'apparizione del 1903 ad essere sfavorevole e la cometa non fu recuperata nemmeno a questo passaggio.
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1908
Passaggio al perielio avvenuto il 5 ottobre 1908.
La cometa fu poi recuperata il 30 settembre 1908, quando Javelle (Osservatorio di Nizza) la trovò a circa due gradi dalla posizione prevista.
La cometa era più debole durante questa apparizione, perché l'approccio di Giove del 1899 aveva alterato le condizioni di osservazione e la cometa fu vista l'ultima volta il 30 dicembre.
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Dal 1908 al 2001
Un avvicinamento entro 0,61 UA da Giove nel 1911 aumentò nuovamente il periodo orbitale e rese sfavorevole il successivo avvicinamento della cometa. La cometa passò quindi a 0,50 UA da Giove nel 1923. Questi due incontri alterarono il periodo orbitale a quasi esattamente 6 anni e ci si aspettava che rendessero la cometa quasi impossibile da vedere poiché avrebbe raggiunto il perielio sul lato opposto del Sole rispetto alla Terra. Le previsioni erano ancora fornite per i passaggi del 1925 e del 1932, con A.C.D. Crommelin che ha notato per l'ultimo anno:
"Le condizioni per questo ritorno sono ancora sfavorevoli, ma non del tutto disperate".
Tuttavia, la cometa non fu trovata. Un altro avvicinamento ravvicinato a Giove nel 1935 (0,53 UA) aumentò la distanza del perielio da 1,33 a 1,49 UA e fece aumentare il periodo orbitale fino a quasi 6,2 anni. Il cambiamento della distanza del perielio farebbe apparire la cometa molto più debole ai ritorni futuri, e non furono fornite ulteriori previsioni negli anni successivi.
Kanda fornì la previsione successiva nel 1949, indicando un ritorno piuttosto favorevole nel 1950. Sfortunatamente, questa previsione in seguito si rivelò errata di quasi 6 settimane.
Brian G. Marsden ha fornito la previsione successiva sulla circolare IAU 1838 (3 agosto 1963). Usando le posizioni delle apparizioni del 1891 e del 1908, applicò le perturbazioni di Venere a Saturno e predisse un ritorno molto favorevole nel 1963, con la data del perielio che si sarebbe verificata il 29 agosto, ma le ricerche non sono riuscite a rivelare la cometa.
Marsden ha lavorato per determinare gli effetti non gravitazionali sull'orbita della cometa e ha pubblicato i dettagli sulla circolare IAU 2164 (1969 28 agosto). Trovò probabile che l'apparizione del 1963 fosse in errore di tre o quattro settimane a causa di questi effetti e predisse che la cometa sarebbe tornata al perielio il 29 dicembre 1969. Anche in questo caso le ricerche non sono riuscite a rivelare la cometa. Marsden ha poi collaborato con Z. Sekanina nel 1971 e ha pubblicato un articolo sull'Astronomical Journal che ha tentato di determinare con maggiore precisione le forze non gravitazionali di questa cometa. Sebbene abbiano previsto i passaggi per il 25 maggio 1976 e il 22 ottobre 1982, hanno ammesso:
"il carattere sconosciuto degli effetti non gravitazionali dal 1908 introduce ovviamente una certa incertezza nelle previsioni attuali".
Ulteriori previsioni furono pubblicate da Nakano nel 1989, 1995 e 1996, ma senza successo.
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2001
11P/2001 X3
La cometa è stata riscoperta fortuitamente il 7 dicembre 2001 per mezzo del progetto LINEAR, il programma di ricerca degli asteroidi Near-Earth del MIT, ed in seguito rintracciata in altre due immagini precedenti scattate il 10 settembre ed il 17 ottobre dello stesso anno.
Al suo massimo in questo passaggio ha raggiunto una luminosità di circa +17,3 mag.
Le previsioni per il ritorno del 2001 sono state pubblicate da diversi astronomi. Kazuo Kinoshita ha pubblicato una previsione sul suo sito web il 29 aprile 1998 che indicava una data del perielio del 21.2 dicembre. S. Nakano ha previsto una data del perielio del 27,3 dicembre su Nakano Note 686 (2 maggio 1998). K. Muraoka (Kochi, Giappone) ha pubblicato una previsione sul suo sito web il 26 giugno 1998 che indicava una data del perielio del 12.1 dicembre.
In seguito alla riscoperta accidentale della cometa il 7 dicembre 2001, Marsden e Nakano hanno stabilito indipendentemente che la cometa avrebbe superato il perielio il 30 dicembre 2001.
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2008
La cometa non fu osservata nel successivo passaggio del 2008.
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2014
Passaggio al perielio avvenuto il 26 agosto 2014.
( Questa immagine è stata ottenuta da J.-F. Soulier il 1 settembre 2014, utilizzando un riflettore da 30 cm e una telecamera CCD SBIG ST8 XME. La magnitudine nucleare è stata determinata come +20,5 / +20,7, mentre la cometa aveva un diametro di circa 9''. Nessuna coda era visibile ).
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2020
Passaggio al perielio avvenuto il 26 novembre 2020.
La cometa ha raggiunto una luminosità massima di circa +10,5 mag-
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Passaggi futuri:
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2026
Passaggio al perielio previsto per il 10 novembre 2026.
Il giorno successivo, l'11 novembre, passerà alla minima distanza dalla terra, a 0,4012 UA, e sarà uno dei suoi passaggi più favorevoli.
Il 22 luglio 2030, la cometa effettuerà un altro passaggio ravvicinato a Giove, passando a 0,5190 UA, che ne modificherà l'orbita riportando il periodo di rivoluzione a circa 5,5 anni.
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Altri passaggi previsti:
13 ottobre 2032 - 1 giugno 2038 - 6 gennaio 2044 - 24 luglio 49 - 2 febbraio 2055 - 8 agosto 2060 -
13 ottobre 2032 - 1 giugno 2038 - 6 gennaio 2044 - 24 luglio 49 - 2 febbraio 2055 - 8 agosto 2060 -
8 febbraio 2066 - 11 agosto 2071 - 9 febbraio 2077 - 12 agosto 2082 - 18 febbraio 2088 -
1 settembre 2093 - 26 marzo 2099 - 20 novembre 2104.
( Dai calcoli di Kazuo Kinoshita ).
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12P/PONS-BROOKS
Introduzione:
La Cometa Pons-Brooks, formalmente 12P/Pons-Brooks, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia cometaria della cometa di Halley.
Scoperta:
La cometa è stata scoperta il 12 luglio 1812 da Jean-Louis Pons dall'Osservatorio di Marsiglia ed, indipendentemente, il 1º agosto da Vincent Wisniewski ed il 2 agosto da Alexis Bouvard.
Subito dopo la scoperta il periodo orbitale fu calcolato in 70 anni, con un'approssimazione di 5 anni, in seguito Johann Franz Encke calcolò un'orbita definitiva con un periodo di 70,68 anni.
L'orbita calcolata da Encke fu utilizzata per calcolare le effemeridi per il ritorno del 1883, ma le ricerche furono infruttuose.
La cometa fu invece riscoperta accidentalmente nello stesso anno da William Robert Brooks e successivamente identificata correttamente.
Dati fisici:
Di questa cometa iniziamo a scoprire la sua storia, ma sulle dimensioni, forma e composizione, sappiamo poco o nulla.
Conosciamo solo la magnitudine assoluta del nucleo, di +11 mag.
Luminosità:
( Curva di luce dei vari passaggi storici confermati del 1812, 1884, 1954 ).Correlazioni con piogge di meteore:
La 12P/Pons–Brooks potrebbe essere il corpo genitore della pioggia di meteoriti κ-Draconidi che avviene nel mese di dicembre.
Parametri orbitali:
Con una ripida inclinazione orbitale di 74,2° questa cometa non trascorre molto tempo vicino all'eclittica, ed ha un moto progrado.
L'orbita percorsa dalla cometa presenta una notevole stabilità nel periodo compreso tra il 1740 ed il 2167, con nessuna alterazione significativa da parte dei vari pianeti.
Infatti, il principale avvicinamento riscontrato nel periodo è avvenuto il 9 gennaio 1884, quando la cometa è transitata a 0,634 UA dalla Terra, tuttavia l'attrazione gravitazionale esercitata dal nostro pianeta ha avuto un effetto trascurabile sul suo moto.
Il sito web del Jet Propulsion Laboratory (JPL) mostra che tra gli anni 1900 e 2200 la cometa è stata perturbata in modo più significativo da Saturno il 29 luglio 1957, che a quel punto è passata entro le 1,6 UA dal pianeta gigante, ma anche questo approccio ha avuto un effetto trascurabile.
Caratteristiche orbitali | |
---|---|
Epoca | 15/09/1954 |
Afelio | 33.468 UA |
Perielio | 0.77366 UA |
Semiasse maggiore | 17.121 UA |
Eccentricità | 0.95481 |
Periodo orbitale | 70,85 anni |
Inclinazione | 74,176 ° |
Terra MOID | 0.187 AU |
Argomento del perielio | 199,094° |
Longitudine del nodo ascendente | 255.96° |
( Orbita vista da sopra - JPL ).
( Diagramma completo dell'orbita - JPL ).
PARAMETRI ORBITALI ATTUALI:
DATI del MPC dalla MPEC 2023-E68:Epoca 2023 Febbraio 25.0 TT = JDT 2460000.5
T 2024 Aprile 21.15676 TT da Rudenko
q 0.7811556 UA (2000.0) P Q
n 0.01384362 Peri. 198.98263 +0.14530429 -0.32941168
a 17.1778792 UA Nodo 255.84453 +0.98562468 +0.13034944
e 0.9545255 Incl. 74.18650 +0.08620124 -0.93514543
P 71.2 anni da 123 osservazioni 2020 Giu 10 - 2023 Mar 12, residuo medio 0".7. |
Passaggi storici:
Il 3 marzo 2020 è stato reso noto che l'astrofilo tedesco Maik Meyer ha stabilito una correlazione tra la Cometa Pons-Brooks e le comete C/1457 A1 e C/1385 U1, che risulterebbero dunque delle precedenti apparizioni della cometa, successivi studi, con Nakano e Kobayashi, hanno ricostruito il percorso orbitale a ritroso nel tempo, per adesso fino al 33 d.C. , trovando altre correlazioni con cronache osservativa del passato.
Nonostante la magnitudine assoluta della cometa abbastanza alta di circa 4-5 e l'apparente tendenza ad avere scoppi occasionali, sembra che nessuna ricerca di apparizioni precedenti sia stata effettuata utilizzando i resoconti storici.
Nel febbraio 2020, Maik Meyer ha integrato l'orbita di 12P all'indietro fino a circa l'anno 1000.
I calcoli hanno utilizzato i dati delle apparizioni del 1883-1884 e del 1953-1954 (presi da Minor Planet
Database). Dall'integrazione a ritroso, era evidente che l'orbita di questa cometa è molto stabile e non subisce forti perturbazioni gravitazionali planetarie nel periodo coperto.
Da un controllo di diverse cometografie, è emerso che la prima cometa del 1457 e la cometa del 1385 erano corrispondenze quasi perfette per quanto riguarda il tempo del perielio.
Come nel passaggio successivo, questi file sono integrati a ritroso le orbite sono state confrontate con le orbite catalogate per le comete 1385 e 1457, utilizzando un software planetario
programma ("GUIDE", di B. Gray) che mostrava che le orbite integrate per 12P erano completamente compatibili con i percorsi osservati e le circostanze di osservazione delle comete del 1457 e del 1385. Non solo 12P appariva posizionato all'interno dell'area indicata dagli antichi resoconti, le osservazioni ma anche il senso del movimento si adattavano perfettamente. Regolando il tempo del perielio di alcuni giorni per ciascuna di queste apparizioni, la somiglianza potrebbe essere ancora più ravvicinata.
E' ipotizzabile che in alcuni passaggi al perielio questa cometa risultasse invisibile ad occhio nudo, ma fare stime non è semplice in quanto è un oggetto che presenta anche fenomeni esplosivi che ne aumentano di molto la luminosità, quindi si deve pure cercare anche resoconti di fenomeni visti anche per un solo giorno, le cometografie fatte fino ad adesso tendono a scartare gli eventi che non appaiono sicuramente come una cometa.
Il fattore meteorologico può influire, visto che il migliore periodo osservativo per un passaggio al perielio va dalla fine del mese di ottobre ai primi del mese di febbraio, unito al fatto che la cometa resta visibile per pochi giorni, può capitare che i cieli risultassero coperti da nubi.
Nell'era pre-cristiana sicuramente c'è stato un passaggio al perielio intorno al 39 a.C. poi con sempre maggior margine d'errore nel 110/11 a.C. , nel 180/82 a.C. , nel 250/54 a.C. oltre le forbici si allargano e gli errori sono troppo grandi, i prossimi studi basati con i dati del passaggio del 245 d.C. potranno integrare meglio i passaggi precedenti.
Attualmente di questi tre ipotetici passaggi, si hanno cronache di comete solo negli anni 109 e 110 a.C. che andranno verificate, mentre non si hanno resoconti di comete negli altri periodi citati, va detto che oltre l'anno 213 a.C. le cronache si fanno incerte a causa del rogo dei libri ordinato dall'imperatore cinese in quell'anno.
Ipotetici passaggi precedenti, esulano dal rigore di essere scientificamente provati.
ELENCO PASSAGGI:
39 a.C.
Passaggio al perielio con dati approssimativi.
Non si hanno resoconti storici del passaggio di una cometa in questo anno, ne in quello precedente e seguente.
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33 d.C.
Passaggio al perielio avvenuto il 24 marzo.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno.
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105
Passaggio al perielio avvenuto il 27 agosto.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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176
Passaggio al perielio avvenuto il 17 maggio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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245
X/245 S1 = 12P/245 S1
Passaggio al perielio il 15 settembre.
Quasi sicuramente confermata da un'osservazione ad occhio nudo.
Una cometa osservata nell'anno 245 è probabilmente un precedente avvistamento della cometa 12P / Pons-Brooks. Pankenier et al. (2008, p. 40) recita:
" nel 6° anno del periodo di regno di Zheng-shui del re Qi di Wei, 8° mese, giorno wu-wu [55]; in Qi-Xing [25a Dimora Lunare] è apparsa una stella di scopa bianca di 2 cubiti. È avanzata fino a Zhang [26a Dimora Lunare] per 23 giorni in totale, poi si è spenta. [Song shu: tianwen zhi] ch. 23 ".
Altri autori (Kronk 1999; Ho 1962; Williams 1871; Pingre 1783) usano una formulazione leggermente diversa come mostrato come esempio nel rapporto di Ho:
" Nel un giorno wu-wu dell'ottavo mese del sesto anno del Periodo di regno di Cheng-Shih una cometa bianca (hui) che misura 2 cubiti (chhih) apparve al Chhi-Hsing (25° palazzo lunare) in movimento verso il Chang (26° palazzo lunare) e scomparve dopo 23 giorni. "
Ciò significa che una cometa apparve il 18 settembre 245 (probabilmente 17,9 UT) vicino ad α, ι e τ Hya (Qi-Xing o Chhi-Hsing), e si spostò verso κ, λ, µ e ν Hya (Zhang o Chang).
La coda era lunga circa 3°.
La seguente posizione derivata presume che la cometa fosse situata all'interno di Qi-Xing.
Data: 17.9 settembre 245 - coordinate: 09h 35m −05° 00' (2000,0).
Usando l'orbita di Kobayashi per quell'epoca, la cometa si trovava a circa 8° dalla posizione sopra indicata, ma regolando il tempo del perielio di +2,9 giorni la differenza in Qi-Xing sarebbe di circa 6,5°, e la luminosità sarebbe stata di magnitudine 2-3 in quel periodo.
la cometa è stata vista il 17,9 settembre 245 UT. Viene mostrata la posizione basata sull'orbita collegata nominale di Kobayashi e dopo un aggiustamento di t + 2,9 giorni per il perielio ).
La direzione generale del movimento quindi porta la cometa proprio nella direzione di κ, λ, µ, ν Hya
(anche a circa 7° di distanza). Il problema qui è che Pankenier et al. dicono che la cometa è scomparsa dopo 23 giorni nella regione di Zhang, e non avrebbe dovuto essere così.
Dopo 23 giorni (10 ottobre), sarebbe dovuta essere già nel Centauro, a circa 23° da Zhang (o anche più lontano, usando la data del perielio del 9 settembre). Tutte le altre fonti non collegano Zhang con la data dell'ultimo avvistamento e possono essere intese come uno scenario in cui la cometa si stava muovendo in direzione di Zhang e scompariva dopo 23 giorni, il che sarebbe d'accordo con il percorso previsto della cometa 12P/Pons-Brooks.
Apparentemente il testo originale contiene alcune ambiguità nell'interpretazione, e può effettivamente essere espresso in entrambi i modi. Su richiesta degli autori di questo articolo, una traduzione parola per parola di Ye (2020b) dà:
"... avanzato e arrivato a Zhang e si stabilì per 23 giorni e poi si estinse."
Da un punto di vista linguistico, non è del tutto chiaro se la parola "stabilita" si riferisca all'apparizione o alla posizione della cometa rispetto a Zhang.
Riteniamo tuttavia che l'identificazione di 12P/Pons-Brooks con la cometa del 245 d.C. sia altamente probabile e questo fatto la renderebbe la cometa con il terzo arco di osservazione più lungo dopo la 1P/Halley e la 109P/Swift-Tuttle.
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315
Passaggio al perielio il 12 marzo.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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386
Passaggio al perielio il 8 settembre.
Osservazione favorevole ma purtroppo, non risulta che sia stata vista.
Il ritorno al perielio nel 386 dovrebbe aver prodotto un'apparizione abbastanza favorevole.
Con la fine di luglio, la cometa sarebbe apparsa nel cielo mattutino con magnitudine +6 circa, con un'elongazione di 46°.
Al perielio, la cometa avrebbe raggiunto una magnitudine massima di circa +3,5 con un'elongazione di 44°. Poi dopo ha iniziato a spostarsi verso sud e sarebbe presumibilmente diventata più debole della magnitudine +6 entro la fine di ottobre con un'elongazione di 45°.
Pingrè (1783, p. 303) riporta una cometa vista quest'anno in Sagittario ma dice che era un resoconto con una data errata della cometa C/390 Q1.
Ho (1962) riporta documenti asiatici che affermano che c'era una cometa vista da aprile / maggio e scomparsa in luglio / agosto e situata in Sagittario.
Biot (1843b) notò una cometa vista in Cina in Sagittario in aprile che era visibile fino a luglio (vedi anche Carl 1864, p. 18).
Hasegawa (1980) ha considerato che questo evento potrebbe essere una nova.
Poiché i periodi e le posizioni non corrispondono, un'identità con la 12P è impossibile.
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459
Passaggio al perielio il 16 luglio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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532
Passaggio al perielio il 28 giugno.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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603
Passaggio al Perielio il 3 luglio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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673
C/673 E1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 8 gennaio.
Osservazione favorevole, le cronache dell'epoca citano una cometa, non si può dare conferma certa, ma è molto probabile che sia stata osservata.
Il 673 ritorno al perielio della cometa 12P cade geometricamente tra le apparizioni favorevoli come nel 1385 e 1497. Si è calcolato che la cometa sia diventata più luminosa della magnitudine +6 all'inizio del novembre 672, con un'elongazione di circa 75°. Trovandosi quasi a +50° di declinazione, si è poi spostata verso sud, raggiungendo una luminosità massima di forse magnitudine +2 alla fine dell'anno. L'elongazione era quindi intorno a 50° / 55° e la declinazione intorno a 0°. La cometa ha poi continuato a muoversi verso sud e avrebbe dovuto diventare più debole della magnitudine +6 nel marzo 673.
Pingrè (1783, p. 331) elenca una cometa per quest'anno, tuttavia, senza dettagli che aiutino a decidere se l'identità con la cometa 12P/Pons-Brooks possa essere confermata.
Dapprima cita due frasi di cronache antiche:
“ Nella primo anno del regno di Thierry, abbiamo visto una cometa. Un fuoco è apparso nel cielo per dieci giorni. Un'iride straordinaria ha causato così tanto spavento, che si credeva che l'ultimo giorno fosse vicino ".
Il re citato fu Teodorico III, divenuto re di Neustria nel 673 e re d'Austrasia (e quindi di tutti i Franchi) nel 679. Pingrè poi conclude:
“ Tutto questo si può ridurre ad un'aurora boreale. Degli Autori citati [...] solo uno la chiama cometa; sebbene sia contemporaneo, la parola cometa a volte è molto ambigua ".
Stryuck (1740, p. 209) ha scritto:
“ Nell'anno 673, nel mese di marzo, un fuoco ha brillato per 10 giorni nel cielo ''.
(Centuria. Magdeburg., Cent. 7, cap. 13, p. 564); Stryuck suggerì anche l'identità della cometa del 673 con le comete del 1337 e del 1558 (1753, pp. 19-20). Anche Hevelius (1668, p. 812) e Funccius (p. 124) menzionano una cometa vista per 10 giorni nel 673.
Lubinietz (1667, p. 116) fornisce una cometa per 674 e si riferisce ad Alstedius (1650, p. 506) e Berckringeri (1665, p. 32). Le due ultime fonti si basano su de Cesarea (1483) che riporta anche la frase con il fuoco nei cieli per dieci giorni.
Le fonti asiatiche non aiutano in questo caso. Per l'anno 672 dal 27 settembre al 25 ottobre, il coreano
Samguk sagi e Jeungbo munheon bigo parlano di una "stella di scopa" che "è emersa sette volte nel nord". (Pankenier et al.2008, p. 74; Ho 1962).
In conclusione:
Questa potrebbe essere stata la cometa 12P se fosse stata insolitamente luminosa e avesse avuto un'esplosione, come peraltro sembra aver avuto in tutti i suoi passaggi.
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742
Passaggio al perielio il 28 ottobre.
Osservazione favorevole, ma non è possibile indentificarla in modo certo in nessuna cronaca dell'epoca.
Il ritorno del 742 al perielio fu piuttosto favorevole. All'inizio di settembre, la cometa 12P dovrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine +6, con un'elongazione di 65° e una declinazione
di circa + 62°.
Si è poi spostata verso sud e ha raggiunto una magnitudine massima di forse +1,5 in ottobre, con un'elongazione di 50°/55° e spostandosi in declinazione da 0° a −20° intorno al suo passaggio più vicino alla Terra.
Nonostante queste favorevoli condizioni di osservazione, nessun oggetto storico può essere identificato in modo univoco dai documenti storici.
Pingrè (1783, p. 336) cita diverse fonti per oggetti intorno a quest'anno.
Per il 742 ed il 743, Cedreni (1647, pp. 460-461) menziona “un segno nel cielo” e “un segno nel cielo che appare verso Nord, che cadeva a terra come polvere ”, rispettivamente.
Per 743, Hoyland (2011, p. 242) fornisce quattro cronache diverse che descrivono un “segno nel cielo” che più o meno concordano tra loro probabilmente per il motivo che sono copie. Si dice che questo segno sia apparso a giugno e assomigliasse a tre “colonne di fuoco che tremolavano e poi è rimasto costante ”. Questo suona, come i precedenti resoconti, simile ad un'aurora boreale.
A giugno la cometa 12P sarebbe stata forse magnitudine di +10 ed un'identificazione con queste cronache, se fosse reale, sarebbe molto improbabile.
Due delle cronache continuano dicendo che un altro segno simile è stato visto a settembre.
Qui il mese sarebbe corrispondere alla visibilità ad occhio nudo della 12P ma i dettagli sono troppo scarsi per sospettare che si tratti di una descrizione errata di una cometa.
Pingrè, Cedreni e Hoyland menzionano un'altra cometa vista dalla Siria nel 744 o 745, forse a gennaio.
Questo oggetto potrebbe essere stato visto anche dall'Asia (Ho, p. 171) Lubienietz dice che nel 745 fu vista una cometa nel Cancro secondo un rapporto anonimo dalla città tedesca di Norimberga.
La cometa sarebbe stata vista per 39 giorni. Tutti questi oggetti, se reali, probabilmente non hanno alcuna relazione con la cometa 12P.
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813
Passaggio al perielio il 6 agosto.
Identificazione incerta e non confermata, l'osservazione era al limite del visibile ad occhio nudo.
Il ritorno dell'813 al perielio non fu perfetto per quanto riguarda le condizioni geometriche.
La cometa potrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine +6 a luglio con un'elongazione di circa 30°. La luminosità massima con magnitudo +4 forse è stata raggiunta all'inizio di agosto con un'elongazione simile. La cometa si è poi spostata verso sud ed è diventata più debole della magnitudine +6 a settembre.
È interessante notare che Pingreè (1783, pp. 337-338) elenca una cometa per l'813 del 4 agosto, ma la sua descrizione (basata sull'autore medievale Teofane il Confessore) lascia grandi dubbi sul fatto che si trattasse effettivamente di una cometa:
" Il 4 agosto una cometa è stata vista, che assomigliava a due lune unite insieme; si separarono e, avendo assunto forme diverse, alla fine apparvero come un uomo senza testa ”.
(traduzione da Chambers 1889, p. 568).
La descrizione suona più come quella di un fenomeno transitorio di breve durata come una meteora luminosa o una palla di fuoco.
Questo oggetto di Teofane non è stato incluso nei cataloghi di Williams (1871), Ho (1962) e Hasegawa (1980), e probabilmente non è correlato a 12P.
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886
Passaggio al perielio il 2 aprile.
Osservazione non confermata.
Questa apparizione è paragonabile a quella del 1241. La cometa era già ad un'elongazione inferiore a 40° quando è diventata più luminoso della magnitudine +6 alla fine di febbraio.
La magnitudine massima di +4,5 è stata raggiunta con un'elongazione di 22°.
Quindi si spostata verso sud ed è diventata più debole della magnitudine +6 a metà maggio con un'elongazione di circa 45°.
Tre testi cinesi menzionano una cometa vista tra il 6 giugno e il 5 luglio (Pankenier 2008, p. 102).
Lo Xin Tang shu: Xizong ji, lo Xin Tang shu: tianwen zhi e il Jiu Tang shu: Xizong ji , riportano che una "stella è diventata sfocata" in JI (settimo palazzo lunare, vicino a γ Sgr) e WEI (sesto palazzo lunare, vicino Alfa Peg). Ha poi attraversato Bei-Dou (vicino a α UMa) e She-Ti (vicino a ø e η Boo). Questa cometa non può essere la 12P poiché secondo le simulazioni era già situata all'estremo sud.
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959
X/959 U1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 24 gennaio.
Possibile osservazione, non confermabile per la mancanza di riferimenti.
Il ritorno del 959 al perielio della 12P è simile a quello del 1457, quando Toscanelli vide la cometa dall'Italia. C'è una cometa nei documenti storici nell'anno 959, ma i dettagli sono molto incerti. Provengono da un testo bizantino datato 990 e non forniscono dettagli osservativi, ma piuttosto lo collegano alla morte di Costantino VII Porphyrogenitus (morto il 9 novembre 959; Kronk 1999).
La cometa dovrebbe quindi essere luminosa a gennaio.
Hasegawa (1980) fornisce la data del 17 ottobre 959 per questa cometa e ne elenca un'altra per maggio dello stesso anno, vista dall'Arabia.
Stryuck (1740, p. 217) scrisse: " Nell'anno 959, una cometa era vista come una debole [letteralmente" triste e oscura"] luce. (Constantin. Porphyr. Incerti Continuat., P. 289 [ad esempio, cfr. Niebuhr 1838]; Symeon Magist & Logoth. Annal., P. 496). Quando la cometa fu vista alla morte del citato imperatore, quello che doveva avere è apparso a metà novembre ".
Chambers (1889, p. 572) cita due fonti per una cometa nel 959, una dicendo "una stella cupa e oscura" (citando l'estensione della Chronographia of Theophanes il Confessore di Costantino VII, probabilmente prendendo la sua citazione direttamente da Struyck) e l'altro dicendo che appariva
dal 17 ottobre al 1 novembre [ma un'attenta lettura della seconda fonte, Tackio (1653), non sembra menzionare la cometa del 959 in queste date specifiche.
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1030
Passaggio al Perielio il 12 luglio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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1100
Passaggio al Perielio il 12 giugno.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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1170
Passaggio al Perielio il 27 febbraio.
Osservazione ad occhio nudo sfavorevole.
Non si hanno report storici del passaggio di una cometa in questo anno, corrispondente ai parametri della 12P/Pons-Brooks.
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1241
X/1241 D1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 11 aprile.
Osservazione difficoltosa e indicazioni dei resoconti molto incerte che non permettono una conferma.
Un'altra apparizione sfavorevole con la cometa che diventa più luminosa della magnitudine +6 ma con una piccola elongazione inferiore a 35°.
La luminosità massima di circa +4,5 magnitudine è stata raggiunta con un'elongazione di 20°.
A maggio la cometa aveva viaggiato verso sud ed era diventata più debole di magnitudine 6 con un'elongazione di circa 45°.
Il testo giapponese Dai Nihon shi riporta che il 17 febbraio "è stata vista una stella di scopa'' (Pankenier 2008, p. 149). A quel tempo la cometa avrebbe potuto essere brillante come magnitudine 6,5-7 e con un'elongazione di 43° avrebbe dovuto essere visibile solo se ci fosse stato uno sfogo come peraltro mostrato nei successivi passaggi.
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1313
X/1313 G1 = 12P ?
Passaggio al perielio il 1 maggio.
Osservazione difficoltosa e resoconti incerti non permettono una conferma.
Questo perielio è stato ancora un'apparizione sfavorevole per la Terra paragonabile al 1668.
La cometa è rimasta a basse elongazioni e il perielio è stato raggiunto con una magnitudine forse di +4 ad elongazioni inferiori a 15°.
C'era una cometa vista il 13 aprile 1313, circa 1,5 mesi prima del passaggio del perielio per 12P (quando forse sarebbe stata di magnitudine +5 e con 15° di elongazione). Park e Chae l'hanno suggerita come candidato per la 12P. Sfortunatamente, la posizione indicata in Gemelli non è coerente con la posizione in Ariete data dalla nostra orbita.
Quindi questo oggetto può essere chiaramente escluso.
Pingrè (p. 425) fornisce una descrizione dello stesso o di un altro oggetto seguendo resoconti basati su i manoscritti dello storico Mussati (1727, p. 554) vissuto dal 1261 al 1329:
“ In Europa, il 16 aprile, Giove e Venere erano in congiunzione nel segno dei Gemelli. Quattro giorni dopo una cometa è stata vista in Italia verso il punto nel cielo dove è apparso il Sole, quando stava per entrare nelle acque dell'oceano: la sua coda pelosa, simile a un fumo biancastro, si estendeva per una distanza di sei metri sul lato ovest (dovrebbe essere letto, sul lato est). Dopo essersi gradualmente indebolito per due settimane, questa cometa finalmente è svanita. Altri storici testimoniano similmente che la cometa è stata vista dal lato ovest; perciò la sua coda non poteva guardare a ovest. "
In quella data 17 aprile la 12P/Pons-Brooks avrebbe raggiunto un'elongazione di soli 13° e sarebbe stata visibile sopra l'orizzonte occidentale al crepuscolo con una magnitudine di forse +4,5.
Se la cometa avesse sperimentato uno sfogo in quel periodo potrebbe essere stato visibile anche in tali condizioni, ma la descrizione della coda lunga sembra contraddire un recente sfogo.
Probabilmente anche questo racconto si riferisce all'oggetto visto in asia nei Gemelli.
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1385
C/1385 U1 = 12P/1385 U1
Passaggio al perielio il 6 novembre.
Osservazione favorevole e confermata.
Per l'apparizione del 1385, abbiamo solo la descrizione del movimento apparente della cometa da fonti asiatiche: il Ming Taizu shilu, cap. 175 e Ming shi: tianwen zhi, cap. 27 (Pankenier et. Al. 2008).
'' Il 23 ottobre 1385, la cometa apparve vicino alla Coma di Berenice, Leone e Vergine, e successivamente si spostò verso β Vir e ha lasciato l'area di β e η Vir. Il 30 ottobre 1385, la cometa entrò nel Cratere; il 4 novembre è passato contro un asterismo in Hydra ''.
La cometa aveva una coda di 10 gradi secondo Biot (1843a; vedi anche Carl 1864, p. 42).
L'orbita ampiamente citata da Hasegawa (1979) ricorda ovviamente questo movimento generale.
L'orbita di 12P è perfettamente coerente con la descrizione sopra e si muove in modo simile alla cometa C/1385 U1 , l'apparente percorso nel cielo si adatta ancora meglio alla descrizione dei registri cinesi. Utilizzando i parametri di magnitudine dell'apparizione del 1953, la luminosità era forse intorno alla magnitudine +2 (assumendo nessuno sfogo), poiché l'apparizione è stata molto favorevole a causa di un passaggio ravvicinato alla terra.
Anche questo concorda con le osservazioni cinesi.
In passato sono state calcolate diverse orbite dalle descrizioni cinesi.
Le orbite (2000.0) derivate di Peirce (1846), Hind (1846) e Hasegawa sono qui forniti per riferimento.
Peirce: q = 0,755 UA, ω = 155 °, Ω = 270 °, i = 105 °.
Hind: q = 0,738 UA, ω = 130 °, Ω = 296 °, i = 52 °.
Hasegawa: q = 0,79 UA, ω = 289 °, Ω = 103 °, i = 103 °.
Come notato per la cometa del 1457, né Struyck né Lubienietz menzionarono affatto la cometa del 1385, quindi non doveva essere molto luminosa e quindi non facilmente visibile dall'Europa.
Tuttavia, la cometa non è stata completamente persa in Europa. J. Meyerus Baliolanus (1561) fornisce un racconto di una cometa vista nella festa dei Santi Cosma e Damiano, che corrisponde al 27 settembre 1385, quando la cometa sarebbe stata di magnitudine +5, ma potrebbe essere stata un'esplosione allora. Però, il suo testo dice anche che la cometa è apparsa in ottobre. Continua dicendo che la cometa brillava di molti colori. Un resoconto simile può essere trovato in un annale successivo di E. Sueyro (1624) con l'unica differenza che lo mise nell'anno 1386 e dalla descrizione potrebbe riferirsi anche a un'aurora. Un'altra menzione può essere trovata negli annali la città tedesca di Treviri (1838). Gli editori di questa edizione fanno commenti su un manoscritto in cui si afferma che nel 1385 apparve una terribile cometa. La cometa può essere trovata anche negli annali dell'Islanda (1847) che dice semplicemente per il 1385 che è apparsa una cometa.
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1457
C/1457 A1 = 12P/1457 A1
Passaggio al perielio il 30 gennaio.
Osservazione favorevole e confermata.
Nel 1864 un manoscritto del cartografo e astronomo italiano Paolo Dal Pozzo Toscanelli è stato trovato nella Biblioteca Nazionale a Firenze. I manoscritti contenevano osservazioni di sei comete viste da Toscanelli nel XV secolo, con le loro posizioni tracciate in mappe celesti disegnate dallo stesso Toscanelli. Dopo la scoperta dei manoscritti, Giovanni Celoria ha eseguito indagini approfondite sui manoscritti di Toscanelli e sulle orbite derivate dalle posizioni disegnate da Toscanelli.
La prima cometa del 1457 fu osservata quotidianamente per cinque notti tra il 23 e il 27 gennaio 1457. Celoria pubblicò più volte le sue analisi, comprese le orbite derivate (Celoria 1884, 1894, 1921).
La sua orbita si basa su tre delle cinque osservazioni e tramite confronto con le altre due osservazioni. Afferma correttamente che l'orbita non è molto precisa a causa dell'arco temporale molto corto.
I disegni di Toscanelli mostrano una coda corta che si estende per circa 0,5°. Ci sono indicazioni di una griglia di coordinate nei disegni di Toscanelli che a volte sembra incompleta, ma ha aiutato Celoria a identificare l'area del cielo dove è stata vista la cometa. Un'analisi più contemporanea delle mappe di Toscanelli si può trovare in Jervis (1985).
Le figure 1 e 2 mostrano il disegno originale di Toscanelli e la rappresentazione di Celoria, rispettivamente.
Si può vedere dalle immagini che la precisione può essere buona solo forse di pochi gradi, e ogni orbita che ne deriva è soggetta a qualche considerevole incertezza, qualcosa che Celoria (1894) aveva riconosciuto abbastanza chiaramente:
“ Le osservazioni, nonostante la loro natura, sono abbastanza ben rappresentate dai miei elementi orbitali, ma essi, anche se di notevole precisione per quel tempo, sono troppo vicini tra loro e troppo pochi per giudicare con certezza quanto gli stessi elementi orbitali siano vicini a quelli reali ".
Ma Toscanelli non era apparentemente l'unico osservatore di questa cometa.
Esiste un'osservazione cinese della cometa del gennaio 1457 che però porta un problema. I rapporti cinesi sono i seguenti (Pankenier, Xu e Jiang 2008) e sono dati per il 1457 14 gennaio:
" il 7° anno del periodo di regno di Jingtai dell'Imperatore Ying-Zong della dinastia Ming, 12° mese, giorno Jia-Yin [51], di notte, una stella di scopa con raggi luminosi lunghi 5 cun (circa 0.5°) riapparve nella villa lunare Bi [19a Dimora Lunare], viaggiando lentamente verso sud-est. I suoi raggi luminosi si sono gradualmente allungati da questo giorno fino al giorno Gui-Hai [60] ''.
[Ming Ying-Zong shilu] cap. 273.
Un'altra fonte cinese (Ming shi: tianwen zhi, cap. 27) fornisce fondamentalmente le stesse informazioni.
Stryuck (1740, p. 247) ha scritto:
" Oltre alla storia della cometa che si trova nell'ultima cronaca menzionata [Antonio de Ripalta - Annales Placentia, Col. 905] che nell'anno 1456, nel mese di dicembre, e nell'anno 1457, in gennaio, apparvero quattro strane Stelle, che si muovevano da Est a Ovest, quasi a forma di croce. Potrebbe trattarsi facilmente di alcune stelle fisse o di uno o più pianeti.
Ludovico Cavitelli, negli Cremonensis Annales (col.1456, tom. 3, par. 2) racconta di una cometa che fu vista nell'anno 1456, il 5 Dicembre e un altro a gennaio ... ''.
È interessante notare che sia Struyck che Lubienietz (1667) menzionano comete del giugno 1456 e giugno 1457, ma niente sulla cometa del gennaio 1457 (oltre all'appunto riportato sopra). E nessuno di questi due cometografi menzionò affatto la cometa del 1385, poiché entrambi avevano accesso a molti materiali storici europei sulle comete, possiamo dire che queste comete non erano apparentemente ampiamente conosciute in Europa, quindi non dovevano essere molto luminose e ne facilmente visibili dall'Europa.
Cosa si può dedurre quindi dai testi cinesi? Innanzitutto, l'oggetto è stato visto già nel il 14 gennaio, ma forse anche prima, poiché si usa la parola "riapparso". In secondo luogo, la coda era di circa 0,5°
di lunghezza (1 cun è circa 0,1°). Ciò concorda piacevolmente con la lunghezza derivata da Celoria dai disegni di Toscanelli. Terzo, l'oggetto è stato visto per circa 10 giorni, fino al 23 gennaio.
Il problema principale con l'osservazione cinese (che è stata discussa a lungo anche da Celoria) è la posizione nella villa lunare Bi (o Pi), che corrisponde alla villa lunare 19 e si riferisce all'area intorno alle Iadi e ε Tau, chiamata anche la "Rete di caccia". Tuttavia, utilizzando gli elementi orbitali di 12P, la cometa sarebbe stata vicina a ω Psc e γ Peg in quella data. Si può concludere che la posizione cinese non è affatto compatibile con le osservazioni di Toscanelli, salvo che vi sia un errore nelle fonti cinesi (si veda anche l'osservazione simile di Celoria). Per la cometa cinese, 12P sarebbe stata nella quattordicesima dimora lunare, chiamata Dongbi o Tung-bi ma a volte anche indicata come Pi (Ho 1962). Se il 14° e il 19° palazzo lunare fossero stati confusi, la 12P sarebbe stata correttamente posizionata il 14 gennaio; ma, naturalmente, questo non può essere dimostrato più, anche se l'errore sulla confusione dei nomi tra le varie trascrizioni e traduzioni è plausibile.
In conclusione, un altro argomento per l'identità con 12P è basato sui parametri di magnitudo derivati dall'apparizione del 1953, la magnitudine di 12P nel 1457 era forse a magnitudo 3-4 (assumendo nessun fenomeno esplosivo), con la cometa vicina al perielio e a circa 0,95 UA dalla terra. Questo spiegherebbe perché non era un oggetto così evidente. Se l'orbita di Celoria fosse corretta, la cometa si sarebbe schiarita ulteriormente con l'elongazione crescente nei giorni successivi, il che solleva la questione del perché non sia stata ulteriormente osservata da Toscanelli. L'orbita simulata della cometa 12P mostra che in effetti è diventata più debole con un'elongazione lentamente crescente, il che spiega il breve periodo di osservazione.
Come nota a margine, va detto che la cometa del gennaio 1457 è stata a lungo sospettata di essere identica a quella che in seguito divenne nota come cometa 27P / Crommelin (Schulhof 1885; Galle 1894, p. 157; Procter e Crommelin 1937). I calcoli moderni non sono stati in grado di confermarlo e quindi, quell'identità può essere esclusa (Marsden 1975; Festou, Morando e Rocher 1985).
L'orbita di Celoria è data qui per riferimento:
q = 0,703 UA, peri = 195 °, nodo = 258 °, i = 13 °.
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1527
Passaggio al perielio il 12 marzo.
Osservazione sfavorevole e non confermata.
Nel novembre 1526, la cometa potrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine 10 con un'elongazione appena inferiore ai 70°
Ha continuato fino al perielio nel marzo 1527, che è stato raggiunto con un'elongazione di poco superiore a 30° e con una luminosità forse di magnitudine +4 al limite della visibilità ad occhio nudo. Ci sono documenti storici di comete dal 1523 al 1529, ma le descrizioni di esse fornite dagli osservatori, non si adattano ai parametri orbitali della 12P.
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1597
Passaggio al perielio il 3 luglio.
L'anno 1597 vide un altro ritorno sfavorevole al perielio per la cometa 12P, simile o addirittura peggiore del 1740.
Non ci sono nemmeno documenti candidati nelle fonti storiche.
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1668
Passaggio al perielio il 17 aprile.
Anche questo ritorno al perielio non era favorevole, poiché la geometria osservativa era molto scarsa.
A gennaio la cometa potrebbe essere stata di magnitudine +9 con elongazioni appena inferiori a 60°.
Al perielio è stata raggiunta solo un'elongazione di 22° con una magnitudo di forse +4.
È stata osservata una cometa nel 1668 dal 3 al 30 marzo, nota come C/1668 E1, ma la sua orbita non era compatibile con la 12P ed è chiaramente escludibile, difatti questa era una cometa molto luminosa, e deve essere sottolineato che la 12P era probabilmente vicina alla magnitudine +11 nel marzo 1668.
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1740
Passaggio al perielio il 14 luglio.
Questa apparizione non era favorevole riguardo alla geometria osservativa.
La cometa potrebbe essere diventata più luminosa della magnitudine 10 in aprile, ma già con un'elongazione inferiore a 50°. A maggio la luminosità può aver raggiunto la magnitudine 7, ma l'elongazione era quindi inferiore a 40°.
Il perielio è stato raggiunto quasi dietro il sole, e l'elongazione era quindi di circa 16°, la luminosità forse di magnitudine 4.
La cometa si mosse quindi rapidamente verso sud con elongazioni inferiori a 45°.
Inoltre, non esiste alcun candidato promettente in nessun resoconto noto.
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1812
12P/1812 O1
Passaggio al perielio il 15 settembre.
Jean Louis Pons (Marsiglia, Francia) ha scoperto questa cometa il 21 luglio 1812 UT. Ha detto che si trovava nella Lynx. Pons la descrisse come una piccola nebulosità mal definita, senza coda e non visibile ad occhio nudo.
Durante l'apparizione della scoperta, la cometa divenne visibile per la prima volta ad occhio nudo il 13 agosto e alla fine di agosto mostrava una coda lunga circa 2 gradi . Sebbene le stime di magnitudine non siano state fatte in questo momento, la cometa ha probabilmente raggiunto la sua massima luminosità intorno alla metà di settembre, con una magnitudine intorno a 4. La cometa è stata vista l'ultima volta il 28 settembre quando il suo movimento meridionale l'ha nascosta sotto l'orizzonte meridionale.
Dopo l'apparizione della cometa sono stati fatti diversi tentativi per determinare la sua orbita e gli astronomi hanno rapidamente convenuto che l'orbita fosse di breve periodo.
Le stime del periodo di orbita variavano da 65 a 75 anni. Johann Encke ha determinato un'orbita definitiva con un periodo di 70,68 anni.
Questa orbita è stata utilizzata per generare effemeridi per il ritorno del 1883, che risultò leggermente errato di alcuni mesi.
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1884
12P/1883 R1
Passaggio al perielio il 26 gennaio.
La cometa è stata riscoperta accidentalmente da Brooks a settembre del 1883.
La cometa fu facilmente vista dagli astronomi dopo la sua "riscoperta" del 1883, eppure rimase una piccola nebulosità senza coda. Ma le osservazioni del 23 settembre rivelarono che si era verificato un cambiamento rapido e insolito poiché la cometa era diventata un oggetto stellare di magnitudine 7 o 8. Successivamente, la chioma ricomparve, oltre a una coda corta.
La cometa è tornata alla normalità e ha continuato a illuminarsi.
Ha raggiunto la visibilità a occhio nudo il 20 novembre e all'inizio di gennaio ha raggiunto la sua massima luminosità di magnitudine +3.
È interessante notare che Muller (Germania) ha notato un aumento di 0,7 magnitudine del nucleo durante 1,75 ore il 1° gennaio e diversi astronomi hanno riferito che la cometa si è illuminata di una magnitudine il 19 gennaio. La cometa svanì costantemente da allora in poi ed è stata vista l'ultima volta il 2 giugno a magnitudine +9.5.
Parametri orbitali:
DATI dalla CBET 5369: Epoca = 1884 gennaio 25.0 TT
T(per)= 1884 gennaio 26.21729 TT Peri. = 199.17783
e = 0.9550365 Nodo = 255.77477 (2000.0)
q = 0.7757415 UA Incl. = 74.04076
a = 17.2527107 UA n = 0.01375365 P = 71.66 anni |
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1954
12P/1953 M1
Passaggio al perielio il 22 maggio.
Osservazione telescopica confermata.
Diverse revisioni dell'orbita furono fatte dopo l'apparizione del 1883-4 e una previsione che la cometa avrebbe raggiunto il perielio il 27 maggio 1954 fu pubblicata da P. Herget e P. Musen nel 1953. Elizabeth Roemer (Lick Observatory) usò le loro effemeridi e recuperò la cometa il 20 giugno 1953 a una magnitudo 17,5 con quasi un anno di anticipo rispetto al perielio.
La cometa si trovava solo a 25 minuti d'arco dalla posizione prevista.
Come per l'apparizione del 1883-4, la cometa subì diversi scoppi di luminosità. La prima, il 1 luglio, ha portato la cometa alla magnitudine 13. La cometa era tornata alla luminosità prevista di 18 entro il 16 luglio e un lento rischiaramento si è verificato quando la cometa si avvicinava al perielio.
Entro il 15 settembre la cometa aveva finalmente raggiunto la magnitudine 16, ma un altra esplosione ha preso il via e ha portato la cometa fino alla magnitudine 12 entro il 28.
Un'altra esplosione si è verificata a dicembre e poi la cometa ha continuato come previsto da allora in poi. Ha raggiunto la sua magnitudine massima di 6 durante la fine di aprile.
Un'analisi del famoso osservatore visivo Max Beyer (1958) includeva 76 osservazioni fatte da lui stesso usando l'equatoriale di 26 cm dell'osservatorio di Amburgo-Bergedorf (Germania) e mostra numerose esplosioni; lui osserva che l'ampiezza di queste esplosioni diminuisce al diminuire della distanza dal sole. Almeno cinque esplosioni con ampiezze di almeno una magnitudine possono essere viste nella sua curva di luce combinata delle sue osservazioni visive e di quelle fotografiche di G. van Biesbroeck. Infine fornisce i parametri della curva di luce di H0 = 4,66 mag e n = 4,33.
Questo generalmente concorda con i parametri derivati da Green (2020) dalle osservazioni nel database dell'ICQ (H0 = 4.0 mag, n = 3.2), che concordano anche grosso modo con le informazioni sulla luminosità limitata per le apparizioni del XIX secolo.
Un'analisi delle informazioni storiche sulla luminosità in Kronk (2003) ha confermato solo la tendenza agli scoppi, ma ha anche mostrato che la cometa mostra un calo di luminosità piuttosto ripido dopo il perielio, suggerendo un'asimmetria della curva della luce. Va anche preso in considerazione che la cometa non era mai stata osservata a distanze superiori a 4,5 UA dal pre-perielio solare e 2,2 UA dopo il perielio. Soprattutto per il comportamento pre-perielio, le previsioni sono molto complicate.
Una nuova analisi dell'apparizione del 1954 utilizzando i dati del database ICQ e comprese le osservazioni di Beyer mostrano una netta differenza tra le parti pre- e post- perielio della curva di luce (vedi sotto).
( Curva di luce della 12P/1953 M1 ).
pre-perielio: H0 = 4.5, n = 5.2
post-perielio: H0 = 5.2, n = 5.1
Va notato, tuttavia, che tutte le stime post-perielio provengono da un solo osservatore (A. Jones) ed è possibile che la differenza tra pre e post perielio sia dovuta al bias dell'osservatore. La curva di luce
mostra anche che la tendenza a piccole esplosioni è molto più evidente prima del perielio.
Al momento del passaggio del perielio il 22 maggio 1954, la cometa era a 1,7 UA dalla Terra.
Il successivo 10 dicembre 1954, la Terra passò a 0,12 UA dal centro della scia di gas e polvere della cometa, in modo che le potenziali meteore di questa cometa potessero volare nell'atmosfera terrestre a una velocità relativa di 45 km/s.
La cometa è passata a circa 1,62 UA da Saturno il 29 luglio 1957 UT.
Parametri orbitali:
DATI dalla CBET 5369: Epoca = 1954 Maggio 18.0 TT
T(per)= 1954 Maggio 22.88479 TT Peri. = 199.02853
e = 0.9548315 Nodo = 255.89120 (2000.0)
q = 0.7736660 UA Incl. = 74.17716
a = 17.1284520 UA n = 0.01390359 P = 70.89 anni |
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2024
12P/(2024)
Passaggio al perielio previsto per il 21 aprile.
Osservazione sfavorevole ad occhio nudo, telescopicamente è già stata recuperata dal Lowell Discovery Telescope da 4,3m il 10,40 giugno 2020 con una magnitudine di circa +23, cioè quasi 4 anni prima del suo perielio, mentre si trovava a circa 11,9 UA dal Sole.
Eventi eruttivi-esplosivi:
Il 20 luglio 2023 grazie ad una eruzione esplosiva, si è improvvisamente illuminata dalla 16a alla 11a magnitudine in poco tempo.
( Foto INSA di Ambrogio Sartirano del 25 luglio 2023 CCI-2023O09 ).
Comunicato Cometografia INSA del 21 novembre 2023: [CCI-2023W07].
Velocità di espansione della 12P/Pons-Brooks, attualmente in esplosione:
- Nelle ultime settimane abbiamo ripreso immagini della cometa 12P/Pons-Brooks, utilizzando l'osservatorio remoto Viestikallio da 0,3m in Finlandia e il nuovo osservatorio remoto Makroskooppi da 0,3m. in Spagna. Queste osservazioni hanno facilitato la determinazione dei parametri fisici dell'ambiente polveroso, compresi i tassi di espansione. Considerando il tempo di esplosione riportato in ATel#16270 (5,16 ottobre 2023 UT), si è determinato le seguenti velocità di espansione dell'alone di polvere: 330 m/s (9,74 ottobre UT), 250 m/s (12,76 ottobre UT), 220 m/s (17,74 ottobre UT) e 200 m/s (20,71 ottobre UT).
La cometa 12P/Pons-Brooks sta attualmente attraversando la sua quarta esplosione significativa in questa orbita:
- Quest’ultima esplosione è iniziata intorno al 14,5 novembre 2023 UT. La cometa è anche più vicina al Sole, causando la ionizzazione e la fluorescenza dei gas durante l'esplosione. Nell'immagine a colori RGB, è visibile una coda blu debole ma relativamente lunga e larga, che indica gli ioni CO+, insieme a un forte alone verde attorno al centro ottico della cometa, che indica le molecole C2. Nell'immagine ingrandita in bianco e nero del nucleo è riconoscibile un'interessante struttura curva a getto. È stata aggiunta un'immagine UV a banda stretta invertita (filtro Semrock CN 3883A banda passante 380 nm - 395 nm). Nell'immagine della banda CN è visibile un ampio alone luminoso. È visibile anche una coda ionica distinta, che non è costituita da molecole CN ma da qualche altro ione.
di : Jorma Ryske (Ursa Astronomical Association, Finlandia), Maria Gritsevich (Università di Helsinki), Markku Nissinen (Ursa Astronomical Association), Ignacio Perez-Garcia (IAA-CSIC Granada, Spagna) e Alberto J. Castro-Tirado (iAA-CSIC).
( Collage fotografico dell'evento eruttivo-esplosivo del 14,5 novembre 2023 [CCI-2023W04] ).
Condizioni osservative:
Come nel 1954, la geometria della visione nel 2024 è stata relativamente sfavorevole. Durante la corsa fino al perielio la cometa rimane sul lato opposto del Sole dalla Terra, sebbene si troverà ben a nord del sole e quindi osservabile dall'emisfero settentrionale nel cielo serale. Nell'approccio finale al perielio l'elongazione è rimasta piuttosto piccola, essendo di circa 37 gradi a metà marzo, e si è restrinta a 29 gradi all'inizio di aprile, ed infine a 21 gradi al momento del passaggio del perielio.
Poiché la cometa è, intrinsecamente, piuttosto luminosa, può raggiungere un picco di luminosità di circa +5 magnitudini.
Dopo il perielio si è spostata verso sud ed era visibile dall'emisfero meridionale. anche se ancora con un'elongazione relativamente piccola, all'inizio mentre si allontanava e svaniva.
( Percorso della cometa per questo ritorno ).
Parametri orbitali:
DATI dalla CBET 5369: Epoca = 2024 Maggio 10.0 TT
T(per)= 2024 Aprile 21.12327 TT Peri. = 198.98832
e = 0.9545913 Nodo = 255.85620 (2000.0)
q = 0.7807748 UA Incl. = 74.19169
a = 17.1943741 UA n = 0.01382371 P = 71.30 anni |
Dov'è la cometa? '' https://theskylive.com/where-is-12p ''.
STUDI ORBITALI di SYUICHI NAKANO: NK 5196 .
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2095
Il previsto passaggio al perielio avverrà l'11 agosto.
Difficilmente sarà visibile ad occhio nudo.
Previsione per il 2095 dalla CBET 5369: Epoca = 2095 Agosto 26.0 TT
T(per)= 2095 Agosto 11.10082 TT Peri. = 198.89080
e = 0.9548918 Nodo = 255.92870 (2000.0)
q = 0.7836218 UA Incl. = 74.04384
a = 17.3720510 UA n = 0.01361217 P = 72.41 anni |
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2168
Passaggio al perielio con parametri ancora incerti, previsto per i primi di gennaio, il recente passaggio del 2024 potrà fornirci maggiori e più precisi dati per calcolare i suoi passaggi anche per 1000 anni nel futuro con limitati margini d'errore.
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2239
Passaggio al perielio con parametri ancora incerti, il recente passaggio del 2024 potrà fornirci maggiori e più precisi dati per calcolare i suoi passaggi anche per 1000 anni nel futuro con limitati margini d'errore.
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Per i passaggi storici ci siamo basati sugli studi di Meyer, Nakano, Kobayashi, Green.
TRADOTTO, ADATTATO ed INTEGRATO da:
ed altri: Wikipedia in varie lingue ed altri siti vari...
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13P/OLBERS
La 13P/Olbers è una cometa periodica di tipo Halley, che è stata scoperta il 6 marzo 1815 da Heinrich Olbers. Questa cometa può compiere passaggi molto ravvicinati al pianeta rosso, difatti essa passò a sole 0,081 UA da Marte il 28 luglio 1887
Dati fisici:
Della natura di questo oggetto sappiamo ben poco, dal sito del JPL, vi riportiamo una tabella con i parametri degli ultimi 2 passaggi conosciuti.
Passaggio del 1956:
Parametri | Valore | Unità | Sigma | Referenze | Note |
---|---|---|---|---|---|
[M1] comet total magnitude | 5. | MPC data tape | |||
[K1] comet total magnitude slope | 15.0 | MPC data tape | |||
[M2] comet nuclear magnitude | 11.5 | MPC data tape | |||
[K2] comet nuclear magnitude slope | 10.0 | MPC data tape |
Passaggio del 2024:
Parametri | Valore | Unità | Sigma | Referenze | Note |
---|---|---|---|---|---|
[M1] comet total magnitude | 16.1 | 0.6 | 11 | ||
[K1] comet total magnitude slope | 4.5 | 11 | autocmod 3.0f |
Meteore:
Alcune speculazioni riferiscono che la 13P/Olbers potrebbe essere associata ad uno sciame meteorico su Marte, con radiante in prossimità della stella β CMa, nei primi giorni del mese di Hrad del Calendario Aresiano.
Parametri orbitali:
Sul sito del JPL viene fornita la seguente orbita, calcolata su 91 osservazioni nell'arco di 141,49 anni, ne risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,930297147462082 , con una traiettoria prograda, ma inclinata di ben 44,609885733805° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 64,64120651677283°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 86,10312835462277°.
L'ultimo passaggio al perielio è avvenuto il 19,13533105 luglio 1956, mentre si trovava ad una distanza di 1,17845061442612 UA dal Sole, ed il prossimo avverrà il 30 giugno 2024.
L'orbita della cometa ha un semiasse maggiore di 16,9067774347548 UA da cui ne deriva un periodo di rivoluzione di 69,51834997782358 anni, che la spinge fino ad un afelio posto a ben 32,63510425508353 UA, cioè nella zona della Fascia di Kuiper.
I dati dei vari passaggi vengono da Syuichi Nakano, nota NK 5066 .
Passaggi storici precedenti alla scoperta:
Sono stati ricostruiti i 2 precedenti passaggi al perielio che non sono stati osservati, grazie ai calcoli eseguiti da Kazuo Kinoshita:
08/10/1668 - 27/10/1740.
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Passaggi storici osservati:
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1815
Heinrich Wilhelm Matthäus Olbers (Brema, Germania - In foto a lato, la statua che gli ha dedicato la sua città), scoprì questa cometa il 6,89 marzo 1815 UT. L'ha semplicemente descritta come una piccola cometa. Era allora nella costellazione della Giraffa.
Ha poi confermato la scoperta ed il suo movimento il 7.80 marzo UT, e ha commentato:
"La cometa va così lentamente a nord e ad est fino al corpo di Perseo. È piccola, ha un nucleo mal definito e una chioma trasparente molto pallida, ed era visibile nel cercatore di comete".
La cometa raggiunse una magnitudine massima di circa +5 durante l'apparizione del 1815 e la coda raggiunse una lunghezza massima di circa un grado.
Orbita:
La prima orbita della cometa fu calcolata da Gauss il 31 marzo 1815. Era parabolica e indicava una data del perielio del 25.17 aprile 1815 UT. Alla metà di luglio del 1815, F.W. Bessel notò che le osservazioni acquisite nel periodo dall'11 marzo al 20 maggio non potevano essere ben rappresentate da un'orbita parabolica, quindi determinò la prima orbita ellittica. Il suo primo risultato, utilizzando lo stesso arco di osservazione, ha rivelato una data del perielio del 26,50 aprile e un periodo orbitale di 73,00 anni. Ha poi aggiunto un'osservazione ottenuta alla fine di giugno del 1815 e ha rivisto il periodo orbitale a 73,90 anni. I calcoli di altri astronomi negli anni successivi hanno rivelato in genere periodi da 72 a 77 anni.
T = 1815 Apr. 26.48769 TT Epoch = 1815 Apr. 17.0 TT Peri. = 65.59157 e = 0.9317009 Node = 86.03353 (2000.0) a = 17.7590448 AU Inc. = 44.49588 n'= 0.01316966 q = 1.2129275 AU P = 74.839 years
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1887
Osservazioni:
Le ricerche furono in gran parte infruttuose, fino a quando la cometa fu trovata accidentalmente da William R. Brooks (Phelps, New York) il 25 agosto 1887, il signor Brooks ha descritto la cometa come luminosa con una condensazione eccentrica. Successivamente è stato sviluppato un corto inviluppo.
La sua massima luminosità è stata raggiunta in ottobre, poi sebbene la cometa fosse ancora in posizione favorevole, era diventata molto debole, ma poteva essere seguita ancora per un po'.
Orbita:
Un'orbita definitiva fu calcolata da Bessel dopo il passaggio del 1815, che diede il periodo di 74,10 anni e predisse che la cometa sarebbe tornata al perielio il 9 febbraio 1887.
Ginzel riesaminò l'orbita e diede la data del perielio al 17 dicembre 1886, con un probabile errore di +/- 1,6 anni!
Un'orbita rivista, successiva a questo passaggio, rivelò che la cometa aveva superato il perielio l'8 ottobre 1887.
T = 1887 Oct. 8.97348 TT Epoch = 1887 Oct. 16.0 TT Peri. = 65.35576 e = 0.9309542 Node = 86.05833 (2000.0) a = 17.3666626 AU Inc. = 44.56950 n'= 0.01361851 q = 1.1990949 AU P = 72.373 years
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1956
Introduzione:
La cometa è stata rilevata l'ultima volta nel 1956. Ha raggiunto una magnitudine massima di +6,5, mentre la coda ha raggiunto una lunghezza massima di un grado.
Osservazioni:
Fu ritrovata il 4 gennaio 1956 da Antonin Mrkos su una lastra fotografica fatta con il suo telescopio privato a Lomnicky Stit, l'immagine risultava diffusa, con una condensazione centrale, all'incirca di magnitudine +16 ed era più debole rispetto alle aspettative.
Successivamente fu ritrovata anche in altre immagini, scattate il 12 novembre 1955 all'Osservatorio McDonald, ed il 2 gennaio 1956 a Tokyo.
Elizabeth Roemer, al Lick Observatory, il 4 febbraio l'ha descritta di magnitudine +16,3, con una debole chioma di 24'' di diametro.
George Van Biesbroeck, il 31 marzo, presso lo Yerkes, riporta una chioma di circa 4' in diametro che si estende in P.A. 85° formando poi una piccola coda lunga 5', la cometa aveva una luminosità di circa +9,8 mag.
Alla fine di aprile la magnitudine era +14,3 e la chioma solo un po' più ampia.
Beyer fece osservazioni dalla fine di marzo fino a settembre, e la cometa guadagnò luminosità in estate arrivando fino a +6,5/+7 mag. con una traccia di coda che dal nucleo si estendeva per circa 1°.
Orbita:
Nel 1948 l'astronomo danese Hans Rasmusen calcolò che nel 1889 la cometa si era avvicinata ad una distanza di soli 1,5 UA dal pianeta Giove, accorciando il suo periodo di quasi quattro anni e prevedendo il suo ritorno per il 1956 con il perielio che avvenne il 19 giugno.
La data del perielio calcolata era errata di soli 5,5 giorni.
T = 1956 June 19.13771 TT Epoch = 1956 June 16.0 TT Peri. = 64.64231 e = 0.9303124 Node = 86.10516 (2000.0) a = 16.9107454 AU Inc. = 44.60846 n'= 0.01417294 q = 1.1784698 AU P = 69.542 years
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2024
Passaggio al perielio, il 30 giugno 2024.
L'astronomo Alan Hale ha comunicato il recupero della storica cometa 13P/Olbers, mentre era vicina alla 22a magnitudine. Le sue osservazioni sono state prese in remoto utilizzando la rete dell'osservatorio di Las Cumbres, dagli osservatori K91 - Sutherland-LCO A, Q64 - Siding Spring-LCO B, e K93 - Sutherland-LCO C, per diverse notti tra il 13 agosto 2023 e il 27 agosto 2023.
Le previsioni per la sua luminosità, indicavano che al massimo sarebbe potuta arrivare ad una magnitudine di poco inferiore all'ottava, dato che sarà mal posizionata rispetto alla Terra.
Osservazioni:
Hidetaka Sato (Bunkyo-ku, Tokyo, Giappone) ha riportato che la cometa 13P aveva una chioma fortemente condensata di 8'' di diametro nelle esposizioni CCD scattate il 14,76 ottobre 2023 UT con un astrografo da 0,51m-f/6,8 a Siding Spring, NSW; la magnitudine era di +19,5.
Il 3,11 dicembre 2023 UT, utilizzando l'astrografo "Deep Sky Chile" da 0,51m-f/6,8 a Rio Hurtado,
Cile, Sato ha trovato una chioma fortemente condensata di 25'' di diametro con una coda debole di 1,8' verso PA circa 0 gradi, e la magnitudine misurata era +16,6.
Hirohisa Sato riporta le seguenti magnitudini totali dalle immagini CCD della cometa 13P ripresa da T. Ikemura a Shinshiro, Giappone: 14,48 gennaio 2024 UT, +15.3 (chioma fortemente condensata di circa 0',9 di diametro, con una coda lunga circa 1',0 verso PA circa 67 gradi in venticinque esposizioni sovrapposte di 60 secondi); 12.47 febbraio, +12.8 (chioma interna fortemente condensata di circa 2'.2 di diametro e una debole chioma esterna di circa 9',9 di diametro in ventisette esposizioni sovrapposte di 60 secondi); 2,49 Marzo, +12.4 (chioma interna fortemente condensata di circa 2'.3 di diametro e una chioma esterna debole di circa 10'.1 di diametro, su ventisette esposizioni).
K. Yoshimoto (Kumage, Yamaguchi, Giappone), ha trovato una chioma di magnitudine totale +11,3 e un diametro di 4'.0 sulle immagini ottenute il 10,47 marzo 2024 UT con un riflettore Ritchey-Chretien da 0,2m-f/8; successivamente trovò una chioma di 4'.5 di magnitudine totale +10.5 su immagini CCD ottenute in remoto il 2,14 aprile UT con un riflettore da 0,43m-f/6,8 situato presso lo Utah Desert Remote Observatory (vicino a Beryl Junction, UT, USA).
K. Kadota (Ageo), riporta le seguenti magnitudini totali CCD ottenute con un riflettore 0,25-mf/5, il 18,71 ottobre 2023 UT, +18.8; 13.65 novembre +17.9; 3.57 dicembre +17.2; 17.48 dicembre +16.6;n 1.51 gennaio +15.5; 15.46 gennaio +15.2; 27,42 gennaio +14,5; 12.39 febbraio +13.1; 28.46 febbraio +12.3; 14.45 marzo +11.6; 29,47 marzo +10,9; 14,45 aprile +10.3; 19,44 aprile +9.9.
Stime visive della magnitudine totale e del diametro della chioma:
- 5.84 febbraio 2024 UT, +13.4 / 0',9 (W. Hasubick, Buchloe, Germania, riflettore da 0,44 m);
- 12.42 febbraio 2024 UT, +13.0, -- (S. Yoshida, Ibaraki, Giappone, riflettore da 0,40 m);
- 5.84 marzo 2024 UT, +10.9, 3'.5 (J.J. Gonzalez, Leon, Spagna, riflettore da 0,20 m);
- 8.89 aprile 2024 UT, +9.5, 3' (Gonzales);
- 12,86 aprile 2024 UT, +9,2, 3' (Gonzalez, binocolo 20x80).
Percorso:
Orbita:
Epoch = 2024 June 19.0 TT T = 2024 June 30.02023 +/- 0.00347 (m.e.) TT Peri. = 64.41161 +/- 0.00053 Node = 85.84836 +/- 0.00025 (2000.0) Inc. = 44.66460 +/- 0.00021 q = 1.1754968 +/- 0.0000047 AU e = 0.9302910 +/- 0.0000021 a = 16.8629037 +/- 0.0005060 AU n' = 0.01423330 +/- 0.00000064 P = 69.247 +/- 0.0031167 years A1 = +1.071 +/- 0.096 A2 = +0.05895 +/- 0.00006 (+/- 1.14 days)
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Passaggi futuri:
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Sono stati ricostruiti i 2 successivi passaggi al perielio, previsti:
20/03/2094 - maggio/2165.
La cometa farà il suo passaggio più vicino alla Terra il 10 gennaio 2094, ad una distanza di 0,756 UA, quando potrebbe essere visibile anche ad occhio nudo.
Epoca = 2094 Marzo 24.0 TT T(per) = 2094 Marzo 20.46759 TT Peri. = 64.49629 e = 0.9308261 Nodo = 85.65483 (2000.0) q = 1.1832168 UA Incl. = 44.57697 a = 17.1049702 UA n = 0.01393223 P = 70.74 anni
dalla CBET 5389 .
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14P/WOLF
La 14P/Wolf è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente al gruppo dinamico delle comete gioviane.
Scoperta:
Fu scoperta il 17 settembre 1884 dall'astronomo tedesco Max Wolf all'Osservatorio di Heidelberg in Germania, ed indipendentemente da Ralph Copeland, il 23 settembre, al Dun Echt Observatory, ad Aberdeen, in Scozia.
Dati fisici:
Si stima che il nucleo della cometa abbia un diametro medio di 6,32 chilometri (altri studi danno un valore di 4,66 km), con un periodo di rotazione di 7,53 ore.
Dalla curva di luce si evince che il rapporto tra l'asse maggiore e quello minore sia di circa 1,7 volte, e ciò implica una densità minima di 0,32 kg/dm3.
Gli indici di colore sono risultati essere V-R= 0,57 e R-I= 0,51.
LINK : ''https://arxiv.org/abs/astro-ph/0509115v1''.
Correlazioni:
È possibile trovare alcune coincidenze tra lo sciame meteorico delle α-Capricornidi e tra la cometa Wolf e la 206P/Barnard-Boattini = D/1892 T1. Entrambe le comete seguivano, prima del 1922, orbite tanto simili che il nucleo della cometa Barnard-Boattini è ritenuto un frammento di quello della cometa Wolf, separatosi prima del 1892.
Studiando la dinamica dei flussi meteorici associati alle comete 14P/Wolf (nell'orbita nota prima di una grande perturbazione di Giove nel 1922) e D/1892 T1 esclusivamente sulla base dell'azione gravitazionale, è possibile dimostrare che la parte rilevabile del flusso di 14P/Wolf è stato diviso in due filamenti piuttosto diversi da disturbi planetari. Il primo di questi filamenti è sovrapposto dalla parte rilevabile del flusso di D/1892 T1, mentre il secondo filamento coincide con il flusso meteorico alfa-Capricornidi. Il risultato è stato delineato confrontando le orbite teoriche (modellate) dei flussi di entrambe le comete con le orbite delle meteore reali, osservate fotograficamente, che sono contenute nel catalogo del Meteor Data Center IAU di Lund.
Evoluzione orbitale:
Incontri ciclici con Giove hanno determinato e determineranno in futuro significative variazioni dei parametri dell'orbita della cometa.
L'orbita seguita al momento della scoperta era diversa da quella attuale, ma prima della sua scoperta la cometa raggiungeva una distanza perielica di 2,74 UA e possedeva un periodo orbitale di 8,84 anni, poi calcoli moderni rivelano che la cometa è stata spostata nella sua orbita di scoperta dopo un avvicinamento entro 0,116 UA a Giove avvenuto il 9 giugno 1875, che ha modificato il periodo orbitale a 6,77 anni e la distanza del perielio a 1,57 UA.
Dal 27 settembre 1922, dopo che la cometa è transitata a 0,125 UA da Giove, la cometa ha percorso un'orbita avente il perielio a 2,43 UA e il periodo orbitale di 8,28 anni, poi un nuovo incontro a 0,541 UA da Giove del 13 agosto 2005, l'ha spostata sull'orbita attuale con una distanza del perielio di 2,72 UA e un periodo orbitale di 8,75 anni, fino al prossimo incontro con il gigante gassoso, previsto per il 10 marzo 2041 ad una distanza di 0,601 UA da Giove, che riporterà la cometa su un'orbita avente parametri simili a quella del periodo compreso tra il 1925 ed il 2000.
Parametri orbitali:
L'orbita attuale è stata calcolata da Javier Roa il 19 marzo 2021, usando 361 osservazioni nell'arco di 28,58 anni, ne risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,357453296269419 ed un semiasse maggiore di 4,246851619117988 UA da cui si determina un periodo di rivoluzione di 8,752030720408378 anni, in cui la cometa spazia da un perielio di 2,728800509097144 UA fino ad un afelio di 5,764902729138832 UA quindi un'orbita a cavallo di quella di Giove.
Il suo piano orbitale risulta avere un'inclinazione di 27,94263968532118° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 159,1964068959347°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 202,1079779976616° (2000.0).
( Diagramma orbitale - JPL ).
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Passaggi storici precedenti alla scoperta:
I seguenti passaggi al perielio sono stati ricostruiti grazie ai calcoli di Kazuo Kinoshita, e risalgono fino al passaggio al perielio del 7 aprile 1835, quando la cometa aveva un perielio di circa 2,21 UA, poi dopo un passaggio ravvicinato a Giove fino a 0,286 UA del 29 novembre 1839, il perielio si spostò a 2,74 UA circa, per i successivi passaggi non osservati:
15 marzo 1843 - 18 gennaio 1852 - 3 dicembre 1860 - 5 ottobre 1869.
Poi ci fu il già citato passaggio a 0,116 UA da Giove il 9 giugno del 1875, che immise la cometa nell'orbita in cui fu scoperta dopo un primo passaggio al perielio inosservato l'8 febbraio 1878.
Le osservazioni più favorevoli avvengono quando i passaggi al perielio avvengono in autunno.
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Passaggi storici osservati:
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1884-1885
Passaggio al perielio il 18 novembre 1884.
Max Wolf (Heidelberg, Germania) scoprì questa cometa il 17 settembre 1884, mentre si stava muovendo lentamente attraverso il Cigno e fu descritta come tra magnitudine +9 e +10, con un diametro della chioma di circa 2,5 minuti d'arco .
A partire dal 21 settembre, gli osservatori hanno riportato la luminosità più vicina alla magnitudine +7, indicando che la stima iniziale di Wolf rappresentava la condensazione centrale della cometa.
( In foto a lato, Max Wolf ).
Ralph Copeland (Dun Echt Observatory, Aberdeen, Scozia) ha scoperto indipendentemente questa cometa alle 23:00 UT di settembre, mentre stava esplorando il cielo alla ricerca di "tracce spettrali notevoli". Usando un rifrattore Simms da 6,06 pollici, con un prisma di vetro, stava guardando principalmente nella Via Lattea e aveva trovato alcune nebulose e stelle interessanti, quando si sono presentati gli interessanti spettri della cometa Wolf. Sarebbero passate altre 12 ore prima che la notizia della scoperta di Wolf raggiungesse anche l'Osservatorio di Dun Echt.
La cometa è stata scoperta a pochi giorni dal suo massimo avvicinamento alla Terra (0,80 UA il 2 ottobre 1884), ma ancora a due mesi dal perielio. Il risultato è stato che la cometa è svanita molto lentamente durante ottobre e novembre mentre si allontanava costantemente dalla Terra ma si avvicinava al Sole. Il diametro della chioma è stato segnalato come 2 minuti d'arco in ottobre e 4 minuti d'arco in novembre. Dopo il perielio del 18 novembre, lo sbiadimento è diventato più rapido.
È stata descritta come estremamente debole all'inizio di gennaio ed è stata vista per l'ultima volta il 7 aprile 1885.
Cronologia:
SCOPERTA: il 17,9 settembre 1884, mentre si trovava nella costellazione della Volpetta, ad una distanza di 0,82 UA dalla Terra e a 1,69 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 135°.
PASSAGGIO RAVVICINATO: il 2 ottobre 1884, a 0,8028 UA dalla Terra, in Pegaso.
ULTIMA OSSERVAZIONE: il 7,04 aprile 1885, mentre era nel Toro, a 2,57 UA dalla Terra e a 2,08 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 50°.
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1891
Passaggio al perielio il 3 settembre 1891.
Una previsione di Thraen permise a R. Spitaler (Vienna, Austria) di recuperare la cometa al suo successivo ritorno nel 1891.
Quella del 1891 fu la seconda osservazione più luminosa di sempre, quando la cometa raggiunse la magnitudine di circa +8.
Barnard la osservò dal 4,48 maggio, quando era di +13,5 mag con un diametro angolare tra 5 e 10 secondi d'arco.
L'8 luglio Fabry a Marsiglia la descrisse con una magnitudine di +12,5 e circondata da una chioma di circa 40'' di diametro.
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1898-1899
Passaggio al perielio il 5 luglio 1898.
Anche in questo passaggio i calcoli di Thraen hanno permesso il recupero della cometa da parte di Hussey il 16,9666 giugno 1898 GMT, nella posizione:
AR= 2h 16' 18,9'' - DEC= +19° 42' 44''.
Al momento della scoperta si trovava in Ariete, a 2,10 UA dalla Terra e a 1,61 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 48°.
Il 15 Luglio fu osservata da Antonio Abetti ad Arcetri, e la descrisse come tranquilla e debole, di decima magnitudine, nella costellazione del Toro.
Passò nel punto più vicino alla Terra il 29 novembre 1898, alla distanza di 1,3960 UA, nella costellazione del Cane Maggiore.
Fu vista per l'ultima volta l'11,24 marzo 1899, mentre si trovava nell'Unicorno, ad una distanza di 2,33 UA dalla Terra e a 2,75 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 103°.
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1905
Il passaggio al perielio del 4 maggio 1905, non fu osservato.
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1911-1912
Passaggio al perielio il 24 febbraio 1912.
In questo passaggio ha raggiunto la luminosità massima di +12 mag.
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1918-1919
Passaggio al perielio il 13 dicembre 1918.
In questo passaggio ha raggiunto la luminosità massima di +10,5 mag.
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1925
Passaggio al perielio il 8 novembre 1925.
La cometa ha raggiunto la magnitudine +14,5 durante l'apparizione del 1925, e da allora in poi non è mai diventata più luminosa della magnitudine +17.
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1933-1934
Passaggio al perielio il 27 febbraio 1934.
Fu ritrovata da Jeffers al Lick Observatory, il 7 e 14 settembre 1933, con una luminosità estremamente debole di +19,1 mag.
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1942
Passaggio al perielio il 23 giugno 1942.
La cometa fi ritrovata in modo fortunoso da W. Baade su una lastra fotografica scattata con il riflettore da 100 pollici dell'osservatorio di Mt. Wilson, il 5 novembre 1942, con una magnitudine di +18,6.
Il 6 e 8 novembre la descrisse con un nucleo stellare ed una piccola coda lunga solo 16'' in direzione PA= 300°.
La cometa fu di nuovo osservata all'inizio di dicembre da Walter Baade presso Mt. Wilson, che la descrisse come estremamente debole e con una piccola chioma.
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1950
Passaggio al perielio il 23 ottobre 1950.
Fu ritrovata da L.E. Cunningham su 2 foto scattate il 20 e 24 luglio 1950, all'incirca dove indicavano le previsioni orbitali, appariva come una stella di magnitudine +18,8.
Successivamente a queste foto, una ricerca a posteriori ha ritrovato la cometa anche su foto scattate durante il mese di giugno.
La maggiore luminosità è stata registrata intorno al perielio, ma non ha mai superato la diciottesima magnitudine.
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1958-1959
Passaggio al perielio il 21 marzo 1959.
L'osservazione di questo passaggio fu estremamente sfavorevole e la cometa potè essere osservata solo parecchi mesi prima o dopo il perielio.
Fu ritrovata il 13 giugno 1958 da W.A. Baum presso il Mt. Wilson con una magnitudine di +20,4, esattamente nella posizione predetta dai calcoli di M. Kamiensky (Cracovia), e ben 9 mesi prima del passaggio al suo perielio.
Fu osservata anche il 24 giugno ed il 10 luglio 1958, su due lastre fotografiche presso il Naval Observatory.
E per riosservarla a questo passaggio occorrerà attendere fino verso la metà del 1959.
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1967-1968
Passaggio al perielio il 30 agosto 1967.
La cometa fu ritrovata da Elizabeth Roemer (Lunar and Planetary Laboratory, Catalina Station, Arizona, USA) il 30,21 settembre 1967, mentre si trovava nella costellazione dei Pesci, ad una distanza di 1,54 UA dalla Terra e a 2,52 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 163°.
La cometa al momento era un oggetto di 19esima magnitudine.
Fu poi osservata da K.Tomita (Tokyo Astronomical Observatory, Yokohama, Giappone) il 5,54 ottobre, ne stimò la magnitudine in +18, e la descrisse come diffusa con una condensazione, e ne prese la posizione in AR= 1h 04' 30'' - DEC= +13° 29'.
Tomita effettuò altre due osservazioni fotografiche il 7 e l'8 ottobre valutando la luminosità, rispettivamente in +18 e +17 mag.
Il 9 ottobre passò nel punto più vicino alla Terra ad una distanza di 1,5263 UA.
Il 4 novembre, E. Roemer grazie ad una osservazione fotografica la stimò in +18,5 mag.
Il 17 novembre passò dai Pesci alla costellazione della Balena.
L'ultima osservazione fu fatta il 19,4 gennaio 1968 presso il Tokyo Astronomical Observatory, mentre si trovava a 2,62 UA dalla Terra e a 2,68 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 83°.
[Kronk, Cometography vol.5 (1999) p.195].
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1975-1976
Passaggio al perielio il 25 gennaio 1976.
La cometa fu ritrovate da E. Roemer ed L.M. Vaughn (Steward Observatory, Kitt Peak, Arizona, USA) il 17,30 maggio 1975, mentre si trovava nella costellazione del Delfino con una magnitudine nucleare di +22, ad una distanza di 2,78 UA dalla Terra e a 3,00 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 93°, rilevandone la posizione in:
AR= 21h 00' 54'' - DEC= +13° 59'.
Passò nel punto più vicino alla Terra il 30 agosto 1976, ad una distanza di 1,8299 UA.
Al massimo della sua luminosità arrivò a +19,8 mag il 7 ottobre.
Fu vista l'ultima volta il 28,27 novembre 1976, mentre si trovava alla distanza di 2,34 UA dalla Terra e a 3,19 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 144°.
[Kronk, Cometography vol.5 (1999) p.453-455].
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1984
Passaggio al perielio il 31 maggio 1984.
Fu ritrovata il 1,23 agosto 1983, mentre si trovava ad una distanza di 2,37 UA dalla Terra e a 3,14 UA dal Sole, con un'elongazione di 132°.
Fu vista per l'ultima volta il 23,22 novembre 1984, mentre era ad una distanza di 1,77 UA dal nostro pianeta e a 2,70 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 155°.
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1992
Passaggio al perielio il 28 agosto 1992.
Fu recuperata da Tsutomo Seki quando aveva una magnitudine fotografica +20 il 10,8 luglio 1992 UT. La cometa era visibile al mattino, vicino all'alba, in quadratura sul confine Pesci-Andromeda.
[IAUC 5567, 27 luglio 1992].
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2000
Passaggio al perielio il 21 novembre 2000.
Luminosità massima rilevata +18,2 mag.
( Foto di Akimasa Nakamura. Questa immagine è stata ottenuta il 4,65 agosto 2000 UT, utilizzando un riflettore F6 da 60 cm e una telecamera CCD. La cometa si trovava allora a circa tre mesi e mezzo dal perielio e aveva un aspetto stellare ).
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2009
Passaggio al perielio il 27 febbraio 2009.
Questa è stata un'osservazione particolarmente sfavorevole, con valori di magnitudine tra +18 e +20.
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2017
Passaggio al perielio il 1 dicembre 2017.
Osservazione favorevole, la cometa è arrivata alla luminosità massima di +16,8 mag.
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Passaggi futuri:
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2026
Passaggio al perielio, previsto per il 19 settembre 2026.
( Posizione in cielo al passaggio al perielio del 19 settembre 2026 ).
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Altri:
Successivamente al 2026, i calcoli effettuati sempre da Kazuo Kinoshita, ci permettono di prevedere i seguenti passaggi al perielio qui sotto elencati:
19 giugno 2035 - 4 febbraio 2044 - 9 aprile 2052 - 12 giugno 2060 - 7 settembre 2068 -
26 febbraio 2077 - 28 agosto 2085 - 13 febbraio 2094 - 26 luglio 2102.
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15P/FINLAY
La Cometa Finlay, formalmente 15P/Finlay, è una cometa periodica del Sistema solare che finora non è mai stata visibile ad occhio nudo, appartiene alla famiglia cometaria di Giove, un gruppo di comete dinamicamente influenzato dal pianeta gigante.
Nel 2060 passerà a circa 12 distanze lunari dal nostro pianeta è potrebbe diventare uno spettacolo interessante.
Scoperta:
Fu scoperta da William Henry Finlay, presso l'Osservatorio del Capo di Buona Speranza, il 26 settembre 1886.
Dati fisici:
Le stime per le sue dimensioni danno un diametro medio di circa 1,8 km, con una magnitudine assoluta totale di +12,6 mag. (+16,0 mag del nucleo).
Meteore:
È stato previsto che gli incontri tra la Terra e la cometa possano originare sciami meteorici nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2050, negli anni corrispondenti al passaggio al perielio della cometa, difatti i detriti espulsi durante il passaggio del perielio del 1995 hanno generato una pioggia di meteoriti il 29-30 settembre 2021 che si è irradiata dalla costellazione meridionale dell'Ara (Aridi), sono state registrate 13 meteore molto deboli con una velocità di ingresso di 10,8 km/s. Queste piogge sono state registrate dalla IAU con il numero 1130.
Un altro evento c'è stato il 6/7 ottobre 2021 dai flussi provenienti dai passaggi del 2008 e 2014, sono stati registrati 33 meteoroidi e una velocità di 10,5 km/s. 10 osservazioni radar hanno prodotto una frequenza oraria Zenith di 80 ± 10 meteore/ora.
Evoluzione dell'orbita:
L'incontro con Giove a 0,45 UA del 1910 aveva posto la cometa in un'orbita che causava apparizioni in costante peggioramento dopo il 1919, aumentando il periodo orbitale da 6,54 anni a 6,69 anni.
La cometa ha sperimentato un altro incontro con Giove nel settembre 1993 (0,96 UA), che ha ridotto la distanza del perielio da 1,09 UA a 1,04 UA. Un incontro significativo con Giove l'8 maggio 2004 ridurrà la distanza del perielio da 1,03 AU a 0,97 AU, il che potrebbe ancora una volta consentire alla cometa di diventare relativamente brillante con ritorni favorevoli.
Parametri orbitali:
Sul sito del JPL troviamo i recenti calcoli di Davide Farnocchia, pubblicati il 4 febbraio 2022, che usano 1645 osservazioni nell'arco di 13,76 anni, i risultati ci forniscono un'orbita ellittica con una eccentricità di 0,7201940718682411 e con un semiasse maggiore di 3,490136657468859 UA da cui si ricava un periodo di rivoluzione di 6,520364145287570 anni, che fa spaziare la cometa da un perielio di 0,9765609267497488 UA ,fino ad un afelio di 6,00371238818797 UA, in pratica passa da intersecare l'orbita terrestre fino a scavallare quella di Giove e questo comporta che essa sia molto caotica a causa dei suoi incontri ravvicinati con il pianeta gigante.
L'inclinazione orbitale risulta essere di soli 6,800260832943983° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 347,6164415751433°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 13,75700164627788° (2000.0).
( Diagramma orbitale - JPL ).
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Passaggi calcolati precedenti alla scoperta:
Dai Calcoli di Kazuo Kinoshita, conosciamo anche i suoi precedenti passaggi che non furono però osservati, e che sono stati così ricostruiti:
30 gennaio 1854 - 11 giugno 1860 - 4 gennaio 1867 - 18 agosto 1873 - 4 aprile 1880.
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Passaggi storici osservati:
(Le tabelle dati con sfondo celeste vengono dal sito di Seiichi Yoshida).
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1886
Evento 15P/1886 S1 - Passaggio al perielio il 22 novembre 1886.
W.H. Finlay (Capo di Buona Speranza, Sud Africa) ha scoperto questa cometa con un equatoriale da 7 pollici il 26,83 settembre 1886. L'ha descritta come rotonda, larga un minuto d'arco e "molto leggermente più condensata verso il centro".
Ha aggiunto che la cometa era debole e di magnitudine +11, ma non mostrava la coda.
È stato in grado di determinare posizioni aggiuntive il 27,80 e il 27,85 settembre, a conferma che l'oggetto si stava muovendo.
La cometa è stata osservata ampiamente alla fine di settembre, con osservazioni riportate da Europa, Australia e Stati Uniti. La cometa è rimasta un debole oggetto fino agli ultimi giorni di ottobre, quando gli osservatori hanno riferito che la cometa era più luminosa e aveva un diametro di circa 2,5 minuti d'arco. Una condensazione più significativa iniziò a essere segnalata più o meno nello stesso periodo. La cometa ha raggiunto un diametro di circa 3 minuti d'arco intorno a metà novembre.
La dissolvenza era iniziata quando novembre volgeva al termine. Con il progredire di dicembre, sempre più osservatori hanno osservato quanto fosse debole la cometa.
Il diametro della chioma era tornato a 2 minuti d'arco nel mese di gennaio ed i pochi osservatori che riuscirono a vedere la cometa a febbraio di solito la descrissero come eccessivamente debole.
La cometa è stata vista l'ultima volta il 12 aprile 1887.
Orbita:
Quando furono effettuati i primi calcoli dell'orbita nel 1886, c'era una somiglianza tra questa orbita e quella della cometa periodica perduta di Francesco de Vico del 1844 (oggi ritrovata e catalogata come 54P/de Vico-Swift-NEAT).
Lewis Boss (del Dudley Observatory, Schenectady, Stati Uniti), notò grandi discrepanze tra le orbite e dopo ulteriori osservazioni ha concluso che la cometa di de Vico non poteva essere la stessa di Finlay.
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1893
Evento 15P/1893 K1 - Passaggio al Perielio il 12 luglio 1893.
L. Schulhof (Parigi) ha fornito una previsione per il ritorno della cometa nel 1893 e Finlay ha recuperato la cometa il 18 maggio, e l'ha descritta come molto diffusa, circolare e larga 1 minuto d'arco. Aggiunse che la cometa appariva debole, con una magnitudine di circa +11, e non mostrava coda. La cometa è stata seguita fino al 22 settembre.
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1900
Passaggio al perielio il 17 febbraio 1900, non osservato per condizioni sfavorevoli.
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1906
Passaggio al perielio l'8 settembre 1906.
Durante l'apparizione del 1906 la cometa transitò a 0,27 UA dalla Terra il 16 agosto, e si illuminò fino a raggiungere la magnitudine +6, tra la fine di agosto ed i primi di settembre, al limite della visibilità ad occhio nudo, momento in cui il diametro della chioma è stato indicato come 12 minuti d'arco.
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1913
Passaggio al perielio il 7 febbraio 1913, non osservato per condizioni sfavorevoli.
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1919
Passaggio al perielio il 15 ottobre 2019.
Il ritorno del 1919 fu ampiamente pubblicizzato su varie riviste di astronomia e scienza a causa della sua potenziale natura favorevole, ma non fu trovata, difatti nel 1919 il percorso effettivo era fuori dalle previsioni a causa di un passaggio ravvicinato a soli 0,45 UA da Giove nel 1910 che ne aumentò leggermente il periodo orbitale.
Difatti, la cometa in realtà era altrove e quella che era creduta una nuova cometa scoperta da Sasaki (Osservatorio di Kyoto, Giappone) il 25 ottobre 1919, fu poi accertato solo in seguito che fosse in realtà proprio la Finlay.
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1926
Passaggio al perielio il 7 agosto 1926.
Il ritorno del 1926 fu il più debole dalla scoperta della cometa.
Fu recuperata dal Dr. Stobbe a Bergerdorf il 3 agosto 1926, con una luminosità di +11,5 mag.
Passò al perielio 4 giorni dopo, in accordo con le previsioni di Jens P. Moeller.
La cometa era debole ma ben posizionata.
Altre osservazioni fotografiche sono state fatte da F.J. Hargreaves a Kingswood in Inghilterra.
Il 10 settembre appariva come una rotonda e diffusa nebulosità con un diametro angolare di circa 100'' che cresceva in luminosità verso il centro, mentre si muoveva lentamente in direzione est verso i Gemelli.
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1933-1940-1947
Passaggi al perielio non osservati per condizioni osservative sfavorevoli, o per crisi economiche o guerre, nelle date del:
16 giugno 1933 - 25 aprile 1940 - 27 febbraio 1947.
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1953
Passaggio al perielio il 25 dicembre 1953.
Fu recuperata il 7 dicembre 1953.
E' stata osservata il 29 dicembre 1953 (Van Biesbroeck) e il 5 gennaio 1954 (Jeffers).
In una fotografia del 4 marzo 1954 fatta al Lick Observatory, appariva con una nebulosità do soli 18'' di diametro angolare e con una magnitudine di circa +17.
L'ultima osservazione fu fatta da Van Biesbroeck al Yerkes Observatory il 1 aprile 1954.
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1960
Passaggio al perielio il 1 settembre 1960.
Fu recuperata da R. Burnham Jr. il 21,38 giugno 1960 presso il Lowell Observatory a Flagstaf in Arizona - USA, mentre si trovava a 0,70 UA dalla Terra e a 1,44 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 112°, di sedicesima magnitudine e descritta come diffusa e senza alcuna condensazione.
Il giorno dopo E. Roemer la fotografò rivelando una forte condensazione del nucleo.
Il 22 luglio 1960, George Van Biesbroeck osservò una chioma rotonda e diffusa con un diametro di 20'' ed una luminosità di circa +15 mag. Il 24 luglio invece notava una condensazione centrale, con una luminosità di +14 mag.
Il 9 agosto 1960, passò nel punto più vicino alla Terra a soli 0,4194 UA.
Il 31 agosto la chioma era di circa 1', con una chiara condensazione centrale e la sua magnitudine era salita a +11. Dal 26 al 28 settembre la condensazione centrale della chioma era di circa 30'' con una magnitudine sempre di +11.
Il 17 e 18 ottobre si registrò una magnitudine di +12.
Il 17 novembre si registrò una coda lunga 1' in direzione in PA 265°, mentre il 23 novembre la debole coda era in PA 270° e la magnitudine era scesa a circa +15.
L'ultima volta fu rilevata il 13,30 gennaio 1961 da E. Roemer, mentre era a 1,05 UA dalla Terra e a 1,99 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 154°, con una magnitudine di +19.
( Posizioni rilevate nelle osservazioni ).
Orbita:
T = 1960 Sept. 1.10258 ET Epoch = 1960 Aug. 14.0 ET Peri. = 321.61521 e = 0.7024771 Node = 42.05425 (1950.0) a = 3.6205449 AU Inc. = 3.64433 n_= 0.14306822 q = 1.0771950 AU P = 6.889 years
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1967
Passaggio al perielio il 28 luglio 1967.
Fu recuperata da George Van Biesbroeck il 7,44 agosto 1967 presso LPL in Arizona, mentre si trovava ad una distanza di 1,08 UA dalla Terra e a 1,09 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 63°, nella costellazione del Toro, con una magnitudine stimata in +14 con una chioma rotonda molto diffusa di 1' di diametro angolare.
Il 7 ed il 10 agosto fu poi osservata indipendentemente anche da K. Tomita (Tokyo Observatory, Dodaira, Giappone), che la stimò in +14 mag.
Fu poi trovata impressa su una fotografia precedentemente scattata il 17,75 luglio 1967 da K. Tomita, quando era a 1,02 UA dalla Terra e a 1,09 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 65°, con una luminosità stimata in +16 mag.
Il 7 e l'8 ottobre Tomita riuscì a fotografarla, appariva diffusa e si notava una condensazione, ne stimò la magnitudine rispettivamente di +16 per il 7, e +17 per l'8.
L'ultima volta fu vista da Tomita il 13,78 novembre 1967, mentre era a 1,18 UA dalla Terra e a 1,76 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 108°, nella costellazione del Cancro, con una magnitudine stimata in +17.
Orbita:
T = 1967 July 28.21220 ET Epoch = 1967 July 9.0 ET Peri. = 321.68525 e = 0.7019837 Node = 41.99796 (1950.0) a = 3.6251774 AU Inc. = 3.64166 n_= 0.14279407 q = 1.0803621 AU P = 6.902 years
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1974
Passaggio al perielio il 3 luglio 1974.
Fu recuperata da Tsutomu Seki il 24,77 giugno 1974 presso il Geisei Observatory di Kochi in Giappone, appariva di 15esima o 16esima magnitudine con un aspetto diffuso e con una condensazione, mentre si trovava a 1,38 UA dalla Terra e a 1,10 UA dal Sole, con un'elongazione di 52°. Poi sempre Seki, il 18,77 luglio la stimò di magnitudine tra +13 e +14, mentre il 19,77 luglio la indicò di +14 mag.
McCrosky e Bulger dall'osservatorio di Harvard, ottennero una fotografia da cui fornirono una luminosità di +14. Elizabeth Roemer dal LPL in Arizona, il 16 agosto non riuscì a trovarla, ma il 12 settembre allo Steward Observatory al Kitt Peak, riuscì a fotografarla, ed appariva ben condensata con una chioma di 12'' ed una magnitudine di +18,9.
L'ultima volta fu vista da E. Roemer il 7,30 gennaio 1975, che ne stimò la magnitudine a +20, allora la cometa si trovava a 1,48 UA dalla Terra e a 2,44 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 166°.
Orbita:
T = 1974 July 3.94631 TT Epoch = 1974 July 12.0 TT Peri. = 322.20772 e = 0.6991835 Node = 42.40180 (2000.0) a = 3.6428999 AU Inc. = 3.64994 n'= 0.14175331 q = 1.0958445 AU P = 6.953 years
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1981
Passaggio al perielio il 19 giugno 1981.
Fu recuperata il 7,88 maggio 1981, mentre si trovava a 1,64 UA dalla Terra e a 1,25 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 49°.
E' passata nel punto più vicino alla Terra il 6 giugno 1981, ad una distanza di 1,5584 UA.
L'ultima volta fu vista il 10,48 settembre 1981, mentre si trovava ad una distanza di 1,82 UA dalla Terra e a 1,54 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 58°.
Orbita:
T = 1981 June 19.99204 TT Epoch = 1981 June 5.0 TT Peri. = 322.20904 e = 0.6984240 Node = 42.42302 (2000.0) a = 3.6504677 AU Inc. = 3.64707 n'= 0.14131273 q = 1.1008936 AU P = 6.975 years
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1988
Passaggio al perielio il 6 giugno 1988.
E' stato un passaggio estremamente sfavorevole, e fu vista solo un giorno.
Fu recuperata da Gilmore e Kilmartin presso l'osservatorio di Mt John in Aotearoa, su una coppia di fotografie fatte il 21 aprile 1988, nella costellazione dell'Acquario, mentre era a 1,81 UA dalla Terra e a 1,25 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 42°, ed una magnitudine di +17.
Poi non fu più vista.
Orbita:
T = 1988 June 6.07364 TT Epoch = 1988 June 8.0 TT Peri. = 322.28240 e = 0.6994726 Node = 42.36194 (2000.0) a = 3.6414401 AU Inc. = 3.65195 n'= 0.14183856 q = 1.0943524 AU P = 6.949 years
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1995
Passaggio al perielio il 5 maggio 1995.
Fu osservata per poco tempo solo tra la fine del 1995 e l'inizio del 1996 tra la ventesima e la ventunesima magnitudine, si trattò di un passaggio estremamente sfavorevole.
Orbita:
T = 1995 May 5.04937 TT Epoch = 1995 May 3.0 TT Peri. = 323.54668 e = 0.7103101 Node = 42.03997 (2000.0) a = 3.5745851 AU Inc. = 3.67379 n'= 0.14583629 q = 1.0355212 AU P = 6.758 years
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2002
Passaggio al perielio il 7 febbraio 2002.
Orbita:
T = 2002 Feb. 7.20181 TT Epoch = 2002 Feb. 15.0 TT Peri. = 323.64122 e = 0.7105182 Node = 41.96118 (2000.0) a = 3.5721223 AU Inc. = 3.67476 n'= 0.14598714 q = 1.0340642 AU P = 6.751 years
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2008
Passaggio al perielio il 22 giugno 2008.
Fu un'osservazione molto favorevole, dove al suo massimo la cometa si è illuminata all'incirca fino alla nona magnitudine subito dopo il suo passaggio al perielio.
Orbita:
T = 2008 June 22.56133 TT Epoch = 2008 June 23.0 TT Peri. = 347.48500 e = 0.7213569 Node = 13.81196 (2000.0) a = 3.4810879 AU Inc. = 6.81688 n'= 0.15175101 q = 0.9699810 AU P = 6.495 years
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2014
Passaggio al perielio il 27 dicembre 2014.
Durante il passaggio al perielio del 2014, la cometa è esplosa il 16 dicembre 2014 dalla magnitudine +11 alla magnitudine +9 diventando abbastanza luminosa da essere vista con un comune binocolo con un obiettivo da 50 mm.
Il 23 dicembre 2014, 15P e Marte erano distanti solo 1/6 di grado nel cielo dopo il tramonto, ma la cometa si era notevolmente attenuata dalla prima esplosione.
Il 16 gennaio 2015 la cometa è esplosa di nuovo fino a raggiungere una magnitudine di +8.
Orbita:
Epoch = 2014 Dec. 9.0 TT T = 2014 Dec. 27.05708 +/- 0.00088 (m.e.) TT Peri. = 347.55333 +/- 0.00028 Node = 13.77776 +/- 0.00026 (2000.0) Inc. = 6.79895 +/- 0.00001 q = 0.9759017 +/- 0.0000009 AU e = 0.7201842 +/- 0.0000006 a = 3.4876569 +/- 0.0000024 AU n' = 0.15132248 +/- 0.00000016 P = 6.513 +/- 0.0000067 years A1 = +0.429 +/- 0.020 A2 = +0.00691 +/- 0.00035
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2021
Passaggio al perielio il 13 luglio 2021.
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Passaggi storici futuri:
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2028
Passaggio al perielio previsto per il 10 febbraio 2028.
Non sarà un'osservazione favorevole.
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2034
Passaggio al perielio previsto per l'8 settembre 2034.
Il 13 agosto 2034, passerà nel punto più vicino alla Terra ad una distanza di 0,1897 UA, diventando visibile ad occhio nudo in cieli scuri.
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2041-2047-2054
Passaggi al perielio previsti dai calcoli di Kazuo Kinoshita, per le date:
3 aprile 2041 - 26 ottobre 2047 - 3 maggio 2054.
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2060
15P/Finlay ha attualmente una MOID terrestre di 0,009 UA (1.300.000 km).
La cometa arriverà al perielio il 4 ottobre 2060 e poi, tra il 26 e il 28 ottobre 2060, passerà a circa 0,04 UA (6,0 milioni di km) dalla Terra, con una regione di incertezza di circa ±2,5 milioni km.
Questo sarà uno degli approcci della cometa più vicini alla Terra, che la renderà uno spettacolo interessante e ben visibile ad occhio nudo.
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Altri passaggi successivi:
Questi sono i passaggi al perielio previsti dai calcoli di Kazuo Kinoshita, per le date:
18 gennaio 2067 - 2 agosto 2073 - 4 maggio 2080 - 28 febbraio 2087 - 24 dicembre 2093 -
19 ottobre 2100 - 10 agosto 2107.
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16P/BROOKS 2
La cometa Brooks 2, formalmente 16P/Brooks, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane, raggiunse la luminosità massima di +8 solo nel suo primo passaggio nel sistema solare interno.
Scoperta:
Fu scoperta il 7 luglio 1889 da William Robert Brooks dall'osservatorio di Geneva, New York.
Attività:
Un altro aspetto interessante della prima apparizione di questa cometa è che ha raggiunto una magnitudine massima di +8, ma nonostante una distanza del perielio inferiore nel 20° secolo, la cometa non è mai diventata più luminosa della magnitudine +10,5. Questo schiarimento anormale, e il fatto che la cometa si è divisa in più pezzi, è attribuita al pianeta Giove nel 1886, quando gli stress gravitazionali apparentemente hanno distrutto la cometa, rivelando superfici fresche per interagire con la radiazione solare all'apparizione del 1889. Inoltre dal 1889, nessuna traccia di nessuno degli altri nuclei è mai stata presente ai ritorni successivi, ne sono stati trovati altrove.
Evoluzioni orbitali:
La cometa segue un'orbita molto caotica, dovuta ai molti passaggi ravvicinati con Giove, Prima della sua scoperta nel 1886 sfiorò il pianeta gigante a soli 0,0008 UA restando per ben 2 giorni all'interno dell'orbita di IO, precedentemente aveva un perielio come un Centauro a 5,53 UA dal Sole.
Successivamente ha subito altri passaggi, ed anche se non così ravvicinati, che ne hanno spesso modificato il perielio da circa 1,4 a 2,0 UA.
Parametri orbitali attuali:
L'unica orbita aggiornata ai nuovi parametri la troviamo sul sito del Minor Planet Center dell' IAU, Rudenko con 350 dati osservativi tra il 31 agosto 2007 ed il 29 gennaio 2022, ha formulato un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,4863479 ed un semiasse maggiore di 3,6568957 UA con un periodo di rivoluzione di 6,9930857 anni.
Il piano dell'orbita e solo leggermente inclinato di 3,01165° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 245,19901°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 138,86972° (2000.0).
Attualmente la cometa passa da un perielio di 1,8783723 UA fino ad un afelio di 5,435419 UA.
( Diagramma orbitale - MPC ).
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Passaggi al perielio dalla sua scoperta:
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1889
Passaggio al perielio il 30 settembre 1889 (evento 16P/1889 N1).
William R. Brooks (Geneva, New York) stava cercando comete la mattina del 7 luglio 1889, quando trovò questa cometa nel cielo sud-orientale all'interno della costellazione dell'Acquario.
L'ha descritta come debole, con un coma lungo 1 minuto d'arco e una coda lunga 10 minuti d'arco . Sebbene non fosse in grado di rilevare alcun movimento prima dell'alba, Brooks trovò rapidamente la cometa la mattina successiva e notò che si era spostata leggermente verso nord.
Osservazioni:
La cometa si è costantemente illuminata dopo la scoperta mentre si avvicinava sia al sole che alla Terra. Ma con l'illuminazione sono arrivate le sorprese.
Il 1° agosto, E. E. Barnard ha individuato due piccoli compagni nebulosi situati a 1 e 4,5 minuti d'arco di distanza. La notte successiva, Barnard vide quattro o cinque oggetti nebulosi aggiuntivi, che erano tutti assenti il 3 agosto.
Il 4 agosto, Barnard vide altri due oggetti. Il nucleo principale era etichettato "A", mentre quelli visti il 1 agosto erano etichettati "B" e "C". I due oggetti visti il 4 agosto sono stati etichettati "D" ed "E".
Il compagno "E" non è stato visto dopo il 4, mentre "D" è rimasto visibile per circa una settimana.
A metà agosto "B" iniziò improvvisamente a diventare grande e diffuso e fu visto l'ultima volta il 5 settembre. Il compagno "C" rimase osservabile fino al 26 novembre, mentre il nucleo principale, "A", rimase visibile quasi fino al momento in cui la cometa è stata vista l'ultima volta, il 13 gennaio 1891.
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Altri passaggi:
Dall'apparizione della scoperta della cometa, c'è stato poco di cui entusiasmarsi.
È stata mancata solo due volte, nei passaggi del 1918 e del 1967, quando la geometria Sole-Terra-cometa era particolarmente pessima.
Il passaggio ravvicinato con Giove nel 1921 ridusse la distanza del perielio da 1,96 UA a 1,86 UA.
PASSAGGI AL PERIELIO:
4 novembre 1896 (evento 16P/1896 M1) - 6 dicembre 1903 - 8 gennaio 1911 -
(13 febbraio 1918, non osservato) - 1 novembre 1925 - 9 ottobre 1932 - 15 settembre 1939 -
25 agosto 1946 - 7 agosto 1953 - 17 giugno 1960 - (11 marzo 1967, non osservato) -
3 gennaio 1974 - 25 novembre 1980 - 16 ottobre 1987 - 1 settembre 1994.
Dati dal sito di Seiichi Yoshida.
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Passaggi recenti:
Dati dal sito di Seiichi Yoshida.
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2001
Passaggio al perielio il 19 luglio 2001.
Fu osservata dal Capricorno, passando per Acquario, Pesci, Ariete, fino ad arrivare nel Toro ben un anno dopo.
Orbita:
T = 2001 luglio 19.83513 TT Epoca = 2001 luglio 30.0 TT Peri. = 198.10739 e = 0.4919294 Node = 176.91388 (2000.0) a = 3.6115029 UA Inc. = 5.54814 n'= 0.14360585 q = 1.8348985 UA P = 6.863 anni
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Passaggio ravvicinato con Giove il 20 settembre 2005, modificherà il perielio da 1,83 a 1,46 UA.
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2008
Passaggio al perielio il 12 aprile 2008.
Osservazione sfavorevole.
Orbita:
Epoca = 2008 Apr. 4.0 TT T = 2008 Apr. 12.59458 +/- 0.00035 (m.e.) TT Peri. = 219.47385 +/- 0.00021 Node = 159.37112 +/- 0.00022 (2000.0) Inc. = 4.25802 +/- 0.00002 q = 1.4665886 +/- 0.0000021 UA e = 0.5626793 +/- 0.0000004 a = 3.3535769 +/- 0.0000017 UA n' = 0.16048767 +/- 0.00000012 P = 6.141 +/- 0.0000048 anni A1 = +0.434 +/- 0.022 A2 = -0.13155 +/- 0.00019
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2014
Passaggio al perielio il 7 giugno 2014.
Raggiunse al suo massimo una luminosità di circa +15 mag.
Orbita:
16P/Brooks
Da 480 dati da 08/05/1994 a 25/03/2015, m. residua 0".78.
Parametri non-gravitazionali A1= +0.94, A2= -0.1876.
Epoca = 2014 Maggio 23.0 TT JDT = 2456800.5
T = 2014 giugno 7.5617355757 TT +/- 0.0001647766
Peri. = 219.6500712386 +/- 0.0001187972
Node = 159.3061665601 (2000.0) +/- 0.0001196472
Incl. = 4.2581426140 +/- 0.0000109907
q = 1.4663143951 UA +/- 0.0000007946
e = 0.5627449134 +/- 0.0000002434
A1 = 0.9442087144 +/- 0.0069201322
A2 = -0.1876478169 +/- 0.0004579389
a = 3.3534530303 UA +/- 0.0000007768
n = 0.1604965614 +/- 0.0000000558
P = 6.1409893151 anni +/- 0.0000021338
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Passaggio ravvicinato con Giove il 1 gennaio 2017, modificherà il perielio da 1,46 a 1,87 UA.
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2021
Passaggio al perielio il 18 aprile 2021.
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Passaggi futuri:
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Questi passaggi al perielio elencati qua sotto e correlati anche dei passaggi ravvicinati che la cometa avrà con Giove, sono stati calcolati da Kazuo Kinoshita e pubblicati nel suo sito:
21 aprile 2028 - 22 aprile 2035 - 21 aprile 2042 - 22 aprile 2049 -
(Passaggio ravvicinato con Giove il 4 luglio 2053, modificherà il perielio da 1,88 a 1,49 UA) -
23 marzo 2056 - 29 maggio 2062 -
(Passaggio ravvicinato con Giove il 18 ottobre 2064, cambierà il perielio da 1,49 a 1,70 UA) -
19 novembre 2068 - 24 giugno 2075 - 27 gennaio 2082 - 12 settembre 2088 - 28 aprile 2095 -
5 dicembre 2101.
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17P/HOLMES
La 17P/Holmes è una cometa periodica che nel novembre del 1892 era visibile ad occhio nudo raggiungendo la luminosità di +4/+5 mag per alcune settimane, e nell'ottobre del 2007, ha raggiunto la visibilità ad occhio nudo, raggiungendo la magnitudine di +2,5 ed è restata così visibile fin nel primo mese del 2008.
La cometa fu scoperta da Edwin Holmes il 6 novembre 1892 durante una campagna osservativa della Galassia di Andromeda (M31), poco prima di mezzanotte ma la cui posizione esatta fu, tuttavia determinata a causa della fitta copertura nuvolosa solo dopo la mezzanotte, quindi il 7 novembre.
La scoperta fu possibile grazie ad un incremento in luminosità simile a quello manifestato nel 2007.
La cometa raggiunse una magnitudine di +4 o +5 per un periodo di diverse settimane prima di affievolirsi. A metà gennaio 1893 la cometa era solo un oggetto di circa decima magnitudine prima che la sua luminosità raggiungesse ancora una volta l'ottava magnitudine.
( Foto del 10 novembre 1892, della cometa Holmes vicino alla Galassia di Andromeda ).
La scoperta fu confermata da Edward Walter Maunder dell'Osservatorio Reale di Greenwich e da William Henry Maw.
Successive scoperte indipendenti avvennero da parte di Thomas David Anderson (Edimburgo, Scozia) l'8 novembre, e da Mike Brown (Wilkes, USA) e John Ewen Davidson (Queensland, Australia) il 9 novembre.
La prima orbita ellittica della cometa Holmes fu calcolata in modo indipendente sia da Heinrich Kreutz ed anche da George Mary Searle. Ne fu quindi determinata la data del perielio, per il 13 giugno, ed il periodo di rivoluzione, 6,9 anni.
Altri passaggi:
Il previsto ritorno della cometa fu confermato da osservazioni nel 1899 e nel 1906.
Fu poi persa per alcuni decenni e fu ritrovata per la prima volta nel 1964.
Da allora, è stata osservata in ogni successivo passaggio al perielio.
Un'eruzione intensa come quella del 1892 non è stata più osservata fino all'ottobre 2007.
Evento del 2007:
Il 24 ottobre 2007, la cometa periodica 17P / Holmes ha mostrato uno spettacolare aumento di luminosità. La cometa poteva essere vista improvvisamente nella costellazione del Perseo come un oggetto apparentemente a forma di stella di circa 2,5 magnitudini, ad occhio nudo.
Normalmente, Holmes avrebbe dovuto mostrare una luminosità di circa +17 magnitudini in questo momento, ma ha superato questa previsione di oltre 14 magnitudini!
Quindi è diventata improvvisamente quasi 500.000 volte più luminoso del previsto.
Lo sviluppo che la luminosità della cometa ha mostrato nell'ottobre 2007 è paragonabile alle circostanze che hanno portato alla scoperta dell'oggetto 115 anni prima.
Holmes appartiene alla famiglia delle comete di Giove perché la sua orbita è compresa tra le orbite di Marte e Giove. La cometa ha bisogno di poco più di 7 anni per compiere un'orbita intorno al sole.
La 17P aveva già attraversato il suo perielio il 4 maggio 2007 ad una distanza dal Sole di 2,6155 AU. Al momento dell'eruzione, si trovava a circa 1,63 AU (245 milioni di chilometri) dalla Terra.
Nella notte dal 23 al 24 ottobre, l'astrofilo spagnolo Juan Antonio Henríquez Santana ha notato l'insolita luminosità della cometa a Tenerife. A quel tempo, la Holmes mostrava già una luminosità di circa +10 mag. Solo circa 12 ore dopo era possibile trovarla ad occhio nudo. In serata aveva già raggiunto la 3a magnitudine.
Nel telescopio, la 17P inizialmente è apparsa come un oggetto quasi di forma puntiforme con un falso nucleo molto luminoso della dimensione di soli 3 minuti d'arco e un debole coma di circa 10 minuti d'arco.
Nei giorni successivi, tuttavia, la nube di gas e polvere che circondava il nucleo si espanse notevolmente e divenne quindi più evidente. All'inizio di novembre, il coma luminoso interno ha raggiunto un diametro di circa 12 minuti d'arco e la cometa ora poteva essere riconosciuta ad occhio nudo come un punto sfocato nel cielo.
In soli 10 giorni, il coma interno è cresciuto fino a raggiungere un diametro effettivo di circa 900.000 chilometri. Ciò corrisponde a una velocità di espansione di circa 500 metri al secondo!
Il coma verdastro esterno aveva un diametro ancora più grande di circa 30 minuti d'arco all'inizio di novembre. A quel tempo, la cometa occupava un'area apparente del cielo che corrisponde all'incirca al diametro della luna piena. Nelle esposizioni a lungo termine si possono vedere anche strutture molto fini con un diametro superiore a 60 minuti d'arco.
Dalla fine di ottobre, alcuni deboli approcci ad una coda ionica potevano essere riconosciuti anche fotograficamente con un lungo tempo di esposizione.
Alla fine del 2007, il diametro effettivo della chioma della cometa era cresciuto così tanto che la cometa di Holmes è diventata l'oggetto più grande del sistema solare, superando persino il Sole.
Studio dell'evento ed ipotesi:
Dopo il violento scoppio dell'attività, anche i grandi telescopi spaziali erano stati puntati sulla cometa Holmes. I risultati ottenuti con il telescopio spaziale Hubble hanno fornito solo alcune risposte alla domanda su come sia potuto accadere l'evento straordinario.
Nel novembre 2007 e marzo 2008, la NASA ha utilizzato il telescopio spaziale Spitzer per dare un'occhiata al coma in espansione della cometa.
Le immagini del telescopio a infrarossi mostrano alcune stelle filanti curve all'interno del coma di polvere rotondo della cometa. I dati spettroscopici così ottenuti consentono anche di trarre conclusioni sul materiale rilasciato durante l'evento.
Secondo questa rilevazione, nel novembre 2007 c'era una quantità particolarmente grande di polvere di silicato nella chioma della cometa, che era in gran parte più fine della sabbia. Gli scienziati sospettano che strutture così fini si presentino sempre quando i sensibili grani di silicato contenuti nel nucleo della cometa sono esposti a grandi forze e quindi frantumati in frammenti più piccoli. Quando la cometa è stata osservata di nuovo nel marzo 2008, le particelle di polvere fine erano scomparse ed erano presenti solo frammenti più grandi.
Ogni sei anni, la cometa 17P / Holmes si sposta dall'orbita di Giove verso il sistema solare interno, attraversando nel processo la fascia degli asteroidi. È possibile che nell'anno della sua scoperta e nel 2007 ci sia stata una rara collisione con un asteroide più piccolo, che ha fatto esplodere un cratere nel nucleo della cometa durante il suo impatto. Da questo, in breve tempo, potrebbe essere stato rilasciato molto materiale fresco, che si è diffuso in un'enorme nuvola di polvere nello spazio.
Gli scienziati sono perplessi sull'orientamento del coma di polvere e dei filamenti, che, osservati a novembre, sporgevano dal nucleo della cometa e, apparentemente modellate dalla pressione del vento solare, sembravano puntare tutte nella direzione opposta al sole.
Quasi cinque mesi dopo, tuttavia, i filamenti e la forma del guscio di polvere in espansione intorno a loro puntavano ancora nella stessa direzione, anche se da allora la cometa si era spostata parecchio lungo la sua orbita intorno al sole e il vento solare stava arrivando da una direzione diversa.
Si presume che ciò possa essere causato solo da granelli di polvere molto grandi di diametro superiore a 1 millimetro, che possono essere accelerati meno fortemente dal vento solare.
Osservazione:
Alla fine del 2007, 17P/Holmes si trovava nella posizione ottimale di osservazione, vista dalla Terra era opposta al Sole e in posizione circumpolare nella costellazione del Perseo e poteva quindi essere trovata per tutta la notte. Dall'Europa centrale, poteva essere vista la sera in alto a nord-est, e poco dopo la mezzanotte allo zenit, mentre nel cielo mattutino a nord-ovest.
La cometa si è spostata molto lentamente tra delta Persei e Mirphak. Nelle prime tre settimane di novembre si è apparentemente spostata verso la stella principale della costellazione del Perseo, quindi in un arco verso Algol.
Dalla fine di ottobre fino all'inizio di novembre la luminosità della cometa è rimasta abbastanza costante intorno a +2,5 mag. Successivamente, l'oggetto svanì solo molto lentamente, ma occupò sempre più spazio nel cielo, così che Holmes era inizialmente spettacolarmente grande, ma dal volgere dell'anno divenne sempre più poco appariscente.
A gennaio 2008, Holmes poteva essere facilmente trovata ad occhio nudo. A marzo, la cometa ha incontrato la Nebulosa California. A quel tempo, però, era già una sfida fotografare la cometa, che ormai era diventata molto sbiadita.
Alla fine del 2008 e all'inizio del 2009, la cometa 17P/Holmes ha attraversato le aree settentrionali della costellazione del Cancro, e fotograficamente era ancora possibile catturare l'estesa nuvola di polvere.
Parametri orbitali:
dimensione | valore |
epoca | 2007 maggio 20.0 TT = JDT 2454240.5 |
Passaggio al perielio (T) | 2007 maggio 4.4998227387 DD |
Argomento del perielio (ω) | 24.2587862926° |
Distanza del perielio (q) | 2.0531695384 UA |
Longitudine del nodo ascendente (n) | 326.8672428475° |
Eccentricità (e) | 0.4324292587 |
Inclinazione dell'orbita (i) | 19.1132017815° |
DATI da 211 osservazioni dal 16 luglio 1964 al 15 agosto 2007 |
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18D/PERRINE-MRKOS
La 18D/Perrine-Mrkos era una cometa periodica di piccole dimensioni, della famiglia dinamica di Giove, che dal 1969 è considerata perduta, dato che nei successivi passaggi al perielio non è più stata osservata.
Scoperta:
- È stata scoperta per la prima volta, dall'astronomo statunitense/argentino Charles Dillon Perrine il 9 dicembre 1896, al Lick Observatory in California.
- Fu riscoperta dall'astronomo ceco Antonín Mrkos il 19 ottobre 1955 dall'Osservatorio astronomico di Skalnaté Pleso in Slovacchia.
Dati fisici:
Sappiamo ben poco della natura di questo corpo celeste, se non che si deve trattare di un corpo di piccole dimensioni, e riportiamo la tabella delle magnitudini assolute riportate sul sito del JPL:
Parametri | Valore | Referenze | |||
---|---|---|---|---|---|
[M1] comet total magnitude | 11.5 | ICQ 2002 Handbook | |||
[K1] comet total magnitude slope | 20.0 | ICQ 2002 Handbook | |||
[M2] comet nuclear magnitude | 15.5 | ICQ 2002 Handbook | |||
[K2] comet nuclear magnitude slope | 15.0 | ICQ 2002 Handbook |
Orbita 1968:
Sul sito del JPL si trova l'ultima orbita calcolata da M.S.W. Keesey che ha usato 16 osservazioni nell'arco di 7,07 anni (2484 giorni), quindi ne risultava un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,642580982439164 ed un semiasse maggiore di 3,55954221481951 UA con un periodo di rivoluzione di 6,715825823291041 anni, in cui la cometa spaziava da un perielio di 1,27224808138711 UA (passato l'ultima volta il 1,54213337 novembre 1968), fino ad un afelio di 5,84683634825191 UA.
La traiettoria della cometa risultava solo leggermente inclinata di 17,7589827722319° rispetto al piano dell'eclittica, con un Argomento del perielio di 166,0504171249452°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 240,8755466309168° (Epoca 2440240.5 (1969-Jan-19.0) TDB).
( Diagramma orbitale dell'ultimo passaggio al perielio noto 01/11/1968 - JPL ).
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Passaggi al perielio osservati:
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1896
Passaggio al perielio il 25 novembre 1896 - Evento 18D/1896 X1.
Prima scoperta:
Charles Dillon Perrine (Lick Observatory, California, USA) ha scoperto questa cometa il 9,35 dicembre 1896. Ha stimato la sua magnitudine come +8 e ha detto che c'era un nucleo ben definito, oltre a una coda lunga meno di 30 minuti d'arco.
La cometa è stata confermata dallo stesso Perrine il 10 dicembre.
Osservazioni:
Dopo il periodo con la luna piena di dicembre, la cometa è stata ampiamente osservata durante gli ultimi giorni di dicembre. Gli astronomi l'hanno quindi descritta con un diametro compreso tra 3 e 4 minuti d'arco, con un nucleo di magnitudine da +10,5 a +11.
La cometa è sbiadita durante gennaio ed a febbraio è stata osservata solo da una manciata di osservatori. R. Schorr (Amburgo) vide la cometa il 3 febbraio e disse che appariva piccola e debole, con una distinta condensazione simile a una stella di magnitudine +12,5. Kobold (Strasburgo) ha detto che la cometa è stata vista a malapena in un rifrattore da 18 pollici il 24 febbraio. L'ha descritta come "un pallido fuoco fatuo" di circa 1 minuto d'arco. Le osservazioni sono continuate fino a marzo, ma solo a malapena. Kobold ha detto che la cometa era ancora appena visibile nel rifrattore da 18 pollici il 1° marzo, e H.C. Wilson (Northfield) ha ottenuto l'osservazione finale il 4 marzo.
Wilson stava usando un telescopio da 16 pollici e notò che la cometa era: " estremamente debole, ma è stata sicuramente vista ".
Orbita:
Le prime orbite paraboliche furono pubblicate il 14 dicembre 1896. La prima fu calcolata da W.J. Hussey e da Perrine dalle osservazioni ottenute il 9, 10 e 11 dicembre. Indicava una data del perielio del 26,17 novembre 1896. La seconda è stata determinata da F. Ristenpart (Heidelberg) e ha indicato una data del perielio del 1,21 dicembre. A metà gennaio, Ristenpart, così come Hussey e Perrine, avevano riconosciuto che l'orbita era di breve periodo, così come il fatto che aveva una somiglianza con l'orbita della cometa periodica perduta Biela. L'orbita della cometa di Perrine era infatti simile a quella di Biela tranne che per l'argomento del perielio, che differiva di ben 60 gradi.
Ristenpart ha calcolato un'orbita ellittica rivista che è stata pubblicata il 4 febbraio 1897.
La data del perielio era il 25,12 novembre 1896 e il periodo orbitale era di 6,44 anni.
Ha anche esaminato diverse ipotesi su una possibile relazione tra questa cometa e la cometa periodica perduta Biela, e considerando gli effetti gravitazionali di Giove, ma determinò che le orbite delle due comete non potrebbero mai coincidere in un dato momento tra la scomparsa di Biela e la scoperta della cometa di Perrine.
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22 aprile 1903
Passaggio al perielio non osservato, per le condizioni orbitali sfavorevoli.
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1909
Passaggio al perielio il 1 novembre 1909 - Evento 18D/1909 P1.
F. Ristenpart predisse che questa cometa sarebbe arrivata al perielio il 4,58 novembre 1909.
A. Kopff (Astrophysikalisches Institut Königstuhl-Heidelberg, Germania) la recuperò il 12,93 agosto 1909 e ne ha stimato la magnitudine come +15.
La cometa è stata seguita fino al 21,02 novembre quando Wolf l'ha fotografata ed ha stimato la magnitudine come +14,0. In seguito Wolf, ha esposto una lastra fotografica sulla posizione della cometa l'8 gennaio 1910, ma non ne è stata trovata alcuna traccia.
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Passaggi al perielio non osservati:
22 maggio 1916 - 23 dicembre 1922 - 26 luglio 1929 -
24 febbraio 1936 - 22 settembre 1942 - 5 aprile 1949.
L'apparizione del 1916 risultava essere sfavorevole e non furono fatte ricerche, ma quella del 1922 fu considerata molto migliore, e sono state effettuate diverse ricerche e, sebbene la ripresa della cometa fosse stata annunciata in Giappone, questa si è rivelata non essere la cometa prevista e non sono state fatte ulteriori osservazioni.
La cometa è stata cercata anche nel 1929, ma ancora una volta non è stata trovata alcuna traccia.
In seguito non furono fatte altre ricerche.
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1955
Passaggio al perielio il 27 settembre 1955 - Evento 18D/1955 U1.
Dopo che diverse apparizioni sono trascorse senza previsioni o ricerche, Ichiro Hasegawa pubblicò una previsione nel 1955 (IAUC 1488 e 1505) per l'apparizione del 1955. Le ricerche, inizialmente, si sono rivelate nuovamente infruttuose, finché la cometa fu accidentalmente trovata da Antonin Mrkos (Skalnate Pleso Observatory) durante una ricerca di routine di comete con un binocolo 25x100 il 19 ottobre 1955.
Ha stimato la magnitudine come +9. Quasi immediatamente, Leland E. Cunningham (Leuschner Observatory, University of California, Berkeley) ha detto che la cometa era probabilmente la cometa periodica perduta Perrine.
La cometa si indebolì rapidamente già verso la fine di ottobre, con magnitudini stimate in +11 per il 24 ottobre al Lick Observatory, di +16 il 14 novembre da Van Biesbroeck e di +18,3 il 25 novembre a cura di E. Roemer. La sua coda era debole e lunga solo 3' in direzione PA 290° nelle foto fatte da Miss Roemer il 24 e 27 ottobre.
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1962
Passaggio al perielio il 12 febbraio 1962.
La cometa è stata nuovamente vista durante l'apparizione del 1961-2, quando ha raggiunto la tredicesima magnitudine.
Fu recuperata da Elizabeth Roemer il 29,10 novembre 1961 a Flagstaff in Arizona, mentre si trovava nella costellazione dell'Acquario, ad una distanza di 1,66 UA dalla Terra e a 1,56 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 66°.
Successivamente fu ritrovata in un'immagine precedente risalente al 11,40 novembre 1961.
Furono compiute diverse osservazioni nei mesi successivi sempre da parte di E. Roemer.
Fu vista per l'ultima volta il 5,14 aprile 1962, nella costellazione del Toro, mentre era a 1,96 UA dalla Terra e a 1,41 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 43°.
[Kronk, vol.5 - p.62-63].
Orbita:
T = 1962 Feb. 12.76917 TT Epoca = 1962 Feb. 25.0 TT Peri. = 165.94200 e = 0.6431400 Node = 240.94388 (2000.0) a = 3.5557056 UA Inc. = 17.76391 n'= 0.14699934 q = 1.2688891 UA P = 6.705 anni
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1968
Passaggio al perielio il 1 novembre 1968.
Anche nel 1968 fu di nuovo osservata ed anche in questo passaggio raggiunse una magnitudine di +13, quando è passata a 0,3144 UA (47.030.000 km) dalla Terra, il 14 novembre 1968.
Fu recuperata da G.A. Tammann (Palomar Observatory, California - USA), il 20,33 novembre 1968, mentre la cometa si trovava nella costellazione del Toro, ad una distanza di 0,32 UA dalla Terra e a 1,29 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 160°.
Successivamente vu trovata in varie immagini di pre-scoperta a partire dal 24 ottobre 1968, quando era nella costellazione di Perseo.
Fu vista per l'ultima volta al Tokyo Astronomical Observatory da Tomita il 17,5 gennaio 1969, mentre era nella costellazione di Orione, e quando si trovava ad una distanza di 0,70 UA dalla Terra e a 1,57 UA dal Sole, con un'elongazione di 136°.
[Kronk, vol.5 - p.221-222].
(Per i dati orbitali vedi sopra nel comma ad essi dedicato).
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Scomparsa:
Il ritorno del 1975 avrebbe dovuto raggiungere una magnitudine di +15, ma le ricerche ancora una volta non sono riuscite a trovare la cometa, ed oltre questa ultima osservazione del 1968 non è stata più vista nonostante siano stati fatti complessi calcoli orbitali e campagne osservative coordinate, ma, o la cometa è diventata inattiva, oppure non si è tenuto conto di tutte le influenze gravitazionali come l'aver sfiorato un asteroide visti i ripetuti passaggi sia nella fascia principale, sia nella zona dei Troiani di Giove come nel 1971.
Sul sito di Kazuo Kinoshita troviamo pubblicati 2 differenti profili orbitali che dal 1975 fino ad oggi e proiettandosi nel futuro per altri 50 anni, differiscono di parecchio a testimonianza dell'enorme incertezza che abbiamo riguardo a questa cometa.
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19P/BORRELLY
La cometa Borrelly, formalmente 19P/Borrelly, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane.
Scoperta:
Fu scoperta da Alphonse Louis Nicolas Borrelly durante una normale ricerca di comete a Marsiglia, il 28 dicembre 1904.
Esplorazione:
È stata analizzata da vicino dalla sonda Deep Space 1.
Il 21 dicembre 2001 la sonda Deep Space 1, lanciata per testare nuove tecnologie spaziali, effettuò un Sorvolo ravvicinato (fly-by) della cometa Borrelly, passando entro 2171 km dalla cometa e ad una distanza di 1,36 UA dal Sole. Il sorvolo della cometa fu programmato nell'estensione della missione e rappresentò un bonus inaspettato. A dispetto del guasto al sistema di orientamento, Deep Space 1 riuscì a rimandare a terra ciò che all'epoca furono considerate le migliori immagini e dati scientifici riguardanti una cometa. Inoltre, durante l'incontro furono programmate osservazioni della cometa dalla Terra per mezzo del Telescopio spaziale Hubble e di altri strumenti osservativi, anche radar.
A differenza delle altre comete e secondo i dati inviati dalla sonda, la superficie sarebbe secca e priva di ghiaccio.
Attività cometaria:
Una tipicità della cometa Borrelly è l'asimmetria della sua coda, riportata nelle osservazioni storiche e riscontrata anche durante il sorvolo della sonda Deep Space 1.
Al momento dell'incontro (otto giorni dopo il passaggio al perielio), dal nucleo fuoriusciva un potente getto in direzione del Sole, perpendicolarmente all'asse di rotazione. Il getto principale era accompagnato da due getti più deboli, uno nell'emisfero della cometa in direzione del Sole e l'altro in direzione della coda.
Riportiamo le misurazioni dello spettrometro di massa ionica in situ dalla chioma della cometa 19P/Borrelly, ottenute durante il sorvolo della navicella spaziale Deep Space 1 il 22 settembre 2001. Gli ioni cometari sono stati rilevati a distanze da ∼5,5 × 10E5 km a 2200 km dal nucleo della cometa. Gli ioni pesanti predominanti osservati durante l'intervallo di sette minuti circa l'approccio più vicino a Borrelly includevano OH+ (al 57% della densità ionica totale del gruppo idrico), H2O+ (al 29%), O+ (al 13%), CH3+ (al 5%) e CH2+ (al 4%).
Di particolare nota è la piccola quantità di H3O+ (<9%), poiché questo era lo ione molecolare più abbondante osservato all'approccio più vicino alla cometa di Halley. Questa differenza è dovuta alla differenza nei tassi di produzione di acqua tra le due comete.
Massa atomica | Specie di ioni | Abbondanza | ||
---|---|---|---|---|
12 | C + | 0,019 | ± | 0,005 |
13 | CH + | <0,023 | ||
14 | N + | <0,046 | ||
CH 2 + | 0,036 | 0,010 | ||
15 | CH 3 + | 0,052 | 0,020 | |
16 | O + | 0.131 | 0,041 | |
17 | OH + | 0,566 | 0,087 | |
18 | H 2 O + | 0.293 | 0.111 | |
19 | H 3 O + | 0,010 | 0.078 |
LINK : https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1029/2002GL016840
Dati fisici:
Le osservazioni ravvicinate rivelarono un nucleo di 8x4x4 km, attivo.
Le variazioni topografiche e fotometriche (vedi sotto), misurate hanno permesso di stimare un periodo di rotazione di circa 25 ore.
( Mappa altimetrica ).
( Mappa dell'albedo ).
Movimento di precessione:
La cometa 19P/Borrelly è caratterizzata dalla presenza di un prominente getto polare quasi allineato con il suo asse di rotazione. Il modello del getto polare è stato quindi utilizzato in passato da diversi autori per determinare l'orientamento dell'asse di rotazione della cometa, e per verificare se l'asse di rotazione durante l'apparizione del 2021-22 fosse nelle posizioni previste secondo le coordinate del polo che erano state precedentemente pubblicate, gli angoli di posizione (PA) del getto polare sono stati accuratamente misurati, risultando che erano in un orientamento dell'asse di rotazione in AR = 206,1° e DEC = -5,0° (λ = 206.0°, β = 5.4°, con un'inclinazione sul piano orbitale della cometa di circa −24.4°).
Queste coordinate sono diverse da tutte quelle pubblicate da altri autori durante precedenti apparizioni, difatti il confronto delle misurazioni delle PA del getto effettuate da altri autori durante le precedenti apparizioni (1911-1932 e dal 1994 al 2008) con le ipotetiche PA calcolate secondo le nuove coordinate polari ha mostrato differenze significative, confermando così che l'asse della cometa sta attualmente indicando una posizione diversa. La mancanza di immagini adeguate dell'ultimo passaggio al perielio del 2015 non consente di chiarire se lo spostamento dell'asse di rotazione osservato nel 2021-22 sia avvenuto durante questa orbita o sia il risultato di una lenta deriva secolare o di una precessione.
L'analisi delle osservazioni effettuate dalla navicella spaziale Deep Space 1 (DS1) durante il sorvolo ravvicinato del 22 settembre 2001, ha confermato la presenza di una caratteristica polvere prominente, simile a un getto, emanata dal polo esposto esposto al Sole del nucleo, e quasi allineato con l'asse di rotazione. Si stima che l'asse di questo getto, e quindi l'asse di rotazione della cometa, punti a AR = 218° ± 2°, DEC = −12° ± 2°, gli studi pubblicati, hanno proposto che il gas supersonico e il flusso di polvere da geyser, che si sprigionano da una cavità sotterranea e accelerano attraverso uno stretto orifizio, possano essere responsabili di questo getto altamente collimato.
In occasione del recente passaggio vicino alla Terra, avvenuto a cavallo tra settembre 2021 e aprile 2022, un team italiano formato da astronomi professionisti e non, guidato dall’astrofilo Virginio Oldani (in foto) della Stazione astronomica di Sozzago, in provincia di Novara, ha raccolto numerose immagini riprese con vari telescopi, tra i quali lo Schmidt da 92 cm dell’Osservatorio astrofisico di Asiago. «Le analisi delle immagini», spiega Oldani, «focalizzate sulle misure con elevato grado di precisione dell’orientamento del jet primario, e di conseguenza dell’asse di rotazione, hanno permesso di stimare in maniera inequivocabile uno spostamento del polo nord dell’asse della 19P di circa 8 gradi rispetto alle misure effettuate nel 2001-2 e nel successivo passaggio del 2008-9. La modellizzazione della morfologia della chioma interna della cometa mediante un software appositamente sviluppato dal nostro team ha confermato la nuova posizione dell’asse».
LINK: '' Comet 19/P Borrelly in 2021–22: Change in the spin axis orientation versus previous apparitions ''. Virginio Oldani, Federico Manzini, Paolo Ochner, Andrea Reguitti, Luigi R. Bedin, Raoul Behrend, Jean Gabriel Bosch.
Parametri orbitali:
La cometa ha effettuato diversi passaggi moderatamente ravvicinati con Giove che ne hanno perturbato l'orbita nel corso dei secoli. L'ultimo incontro, previsto per il 14 maggio 2019, è avvenuto ad una distanza di 0,44 UA e ha causato una riduzione della distanza perielica e una riduzione del periodo orbitale. Si prevede che il nuovo valore della distanza al perielio sarà compreso tra le 1,35 e le 1,31 UA, mentre il nuovo valore del periodo orbitale tra i 6,83 ed i 6,57 anni.
Caratteristiche orbitali | |
---|---|
Epoca 2015 | |
Afelio | 5,854 UA |
Perielio | 1,3489497 UA |
semiasse-maggiore | 3,6013319 UA |
Eccentricità | 0,6254303 |
Periodo orbitale | 6,83 anni |
Anomalia media | 358.29847° |
Inclinazione | 30,36809° |
Longitudine del nodo ascendente | 74.24751° |
Argomento del perielio | 351.91409° |
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20D/WESTPHAL
La 20D/Westphal era una cometa periodica di tipo Halley, che nel suo primo passaggio osservato, anche se debolmente fu visibile ad occhio nudo, poi dopo il passaggio del 1913 la cometa appariva disgregata e più debole, non è più sta vista.
Dati fisici:
Parametri | Valore | Referenze | |||
---|---|---|---|---|---|
[M1] comet total magnitude | +8.8 | Vsekhsvyatskii,S. | |||
[K1] comet total magnitude slope | +10.0 | Vsekhsvyatskii,S. |
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Passaggi osservati:
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1852
Passaggio al perielio il 13 ottobre 1852.
Passaggio ravvicinato il 13 settembre 1852, a 0,61 UA dalla Terra.
Scoperta:
Justus Georg Westphal (Göttingen, Germania) scoprì questa cometa il 24,97 luglio 1852 nella costellazione della Balena, e notò che nel cercatore di comete l'ha mostrò come una nebulosità brillante di alcuni minuti d'arco. Westphal ha confermato la sua scoperta il 26,05 luglio.
Christian Heinrich Friedrich Peters (Istanbul) ha scoperto indipendentemente questa cometa il 9 agosto.
Osservazioni:
Nei primi giorni il chiaro di luna era inizialmente un problema per gli osservatori, ma alla fine la cometa è stata oggetto di un'osservazione diffusa dopo il 10 agosto.
La cometa si è illuminata per tutto il mese di agosto, sebbene non siano state effettuate stime di magnitudine. Una probabile estensione simile a una coda è stata notata intorno a metà mese, da H.L. d'Arrest ed E. Hartwig (Lipsia, Germania) che hanno notato che puntava verso PA 55° il 17.
Per il periodo dal 16 al 22 agosto, gli osservatori hanno notato che la dimensione della cometa era compresa tra 2,5 minuti d' arco e 5 minuti d'arco.
La cometa ha continuato a illuminarsi durante il mese di settembre, e Eduard Schoenfeld (Bonn, Germania) ha riferito che era forse visibile ad occhio nudo il 5, ma non sono state riportate altre osservazioni a occhio nudo fino a quando A. Reslhuber (Kremsmünster, Austria) l'ha trovata facilmente visibile il 4 ottobre. Reslhuber aveva già descritto la cometa come non facile da vedere il 10 settembre, ma brillante alla forte luce lunare il 23 settembre.
C. Fearnley (Christiania, ora Oslo, Norvegia) ha detto che la coda si estendeva di 30' verso PA 225° il 2 ottobre, quando la cometa si stava allontanando dalla Terra, ma si stava ancora dirigendo verso il Sole all'inizio di ottobre.
Era anche visibile per tutta la notte dalla maggior parte degli osservatori e il 5 ottobre è passata entro due gradi dal polo nord celeste. Schoenfeld ha riportato l'ultima osservazione ad occhio nudo il 19, con la luna che ha interferito in seguito.
La lunghezza maggiore della coda è stata segnalata il 5 ottobre, quando J.R. Hind ha notato che era lunga 40'. Fearnley ha detto che la coda si stava estendendo verso PA 25° il 14 ottobre.
Il giorno più interessante durante l'apparizione del 1852 fu l'11 ottobre, quando Hind descrisse la cometa come piuttosto curiosa e poi elaborò:
" La nebulosità era estesa nella solita direzione della coda ed era visibile un piccolo punto luccicante nella parte più condensata situata vicino a il confine della nebulosità verso il Sole. Da questo punto un raggio di luce schizzava nella materia cometica formando una coda corta: in certi momenti questo era molto distinto e mi ricordava alcuni dei disegni della cometa di Halley con il suo settore luminoso ".
È interessante notare che Fearnley ha anche riportato un getto che emanava dal nucleo e si estendeva per circa 1°, e Hind ha notato che era lungo 40'.
La cometa ha continuato a svanire durante il mese di dicembre e le osservazioni sono state ottenute fino a quando la luna ha iniziato a interferire intorno a metà mese. Reslhuber ha detto che la cometa è stata vista con grande difficoltà il 5 dicembre ed è stata vista come una traccia debole il 10.
Altri osservatori, come C.A.F. Peters (Königsberg, ora Kaliningrad, Russia), riferirono tipicamente che la cometa era molto debole e diffusa. Fearnley ha detto che la chioma era di 8 minuti d'arco il 3 dicembre, mentre la coda si estendeva verso PA 0°.
All'inizio di gennaio, solo una manciata di osservatori continuava a seguire la cometa.
Peters ha descritto la cometa come molto debole e diffusa il 3 e il 7, mentre N.R. Pogson (Radcliffe Observatory, Oxford) ha dato la stessa descrizione il 6.
Schoenfeld ha misurato la posizione per l'ultima volta l'11,75 di gennaio 1853. Dopo il periodo dei cieli serali illuminati dalla luna, Schoenfeld ha cercato e trovato la cometa il 27 gennaio, ma la luna si è alzata e ha impedito di misurarne la posizione. Seguirono molti giorni di maltempo e Schoenfeld ritrovò la cometa nel cielo serale il 9 febbraio 1853. Il suo aspetto ampio e molto debole ha impedito una misura della posizione e non sono state fatte ulteriori osservazioni.
Orbita:
La prima orbita è stata calcolata da A. Sonntag. Ha utilizzato tre posizioni ottenute durante il periodo dal 26 al 30 luglio e ha determinato un'orbita parabolica con una data del perielio del 14,58 ottobre 1852.
Ulteriori orbite di Sonntag, G. Rümker e B. Valz durante le successive settimane hanno rivelato un notevole allontanamento dal moto parabolico. La prima orbita ellittica è stata calcolata da A. Marth utilizzando posizioni che coprono il periodo dal 28 luglio al 18 settembre, e la data del perielio risultante era il 13,13 ottobre e il periodo era di 67,8 anni.
Le orbite durante le settimane e gli anni successivi di Sonntag, A. Möller e Westphal hanno indicato che il periodo orbitale era compreso tra 60,0 e 60,7 anni.
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1913
Passaggio al perielio il 26 novembre 1913.
Passaggio ravvicinato il 30 settembre 1913, a 0,59 UA dalla Terra.
Recupero:
Sebbene siano state fatte previsioni per il prossimo ritorno, le ricerche si sono rivelate infruttuose fino a quando la cometa non è stata accidentalmente trovata da Pablo T. Delavan (Osservatorio di La Plata) il 27 settembre 1913. Stava conducendo una ricerca di routine del cielo con un cercatore di comete di 20 cm quando trovò la cometa vicino a Omicron Aquarii e la descrisse come:
" quasi rotonda con una forte condensazione centrale, ma senza un vero nucleo stellare. Nessuna coda era visibile con gli strumenti utilizzati. La sua magnitudine totale era quindi quasi uguale a quella di una stella di settima magnitudine ".
Sebbene Delavan fosse stato sicuro che nessun altro avesse visto questa cometa, non sapeva delle effemeridi che erano state pubblicate per il previsto ritorno della cometa Westphal.
Il suo collega, W.J. Hussey, difatti ha suggerito un possibile collegamento già nei primi telegrammi che annunciavano la scoperta della cometa.
Osservazioni:
I calcoli orbitali in seguito hanno rivelato che la data del perielio per l'apparizione del 1852 era stata effettivamente il 13,22 ottobre, mentre il periodo era di 61,20 anni.
Sebbene gli astronomi abbiano iniziato rapidamente ad osservare la cometa durante gli ultimi giorni di settembre, ci sono stati cambiamenti insoliti nel mese di ottobre. La cometa avrebbe dovuto illuminarsi per tutto ottobre e la maggior parte di novembre. Edwin Emerson Barnard (Yerkes Observatory, Wisconsin, USA) ha osservato la cometa il 28 settembre e ha stimato che la chioma fosse di circa magnitudine +9, mentre il nucleo era vicino a magnitudine +8. Quella stessa sera, R.G. Aitken (Lick Observatory, California, USA) ha riportato un "piccolo nucleo discoidale" di magnitudine +11.
Barnard e Kiyofusa Sotome (Tokyo Astronomical Observatory, Giappone) hanno entrambi segnalato un nucleo simile a una stella durante i primi giorni di ottobre, ma Barnard non poteva più vedere il nucleo il 6 ottobre. Nei giorni successivi riferì che la condensazione centrale divenne più diffusa.
Subito in seguito all'interferenza del chiaro di luna, Barnard ha ritrovato la cometa il 22 ottobre e l'ha descritta come "molto allungata come se avesse una testa più o meno appuntita".
Entro il 26 ottobre, Barnard disse che la cometa era molto diffusa, senza una condensazione definita. Le osservazioni finali di Barnard sono state fatte con il rifrattore da 40 pollici il 5 novembre. Alle 1:10 UT ha scritto:
" C'è un debole bagliore sulla piccola stella che penso debba essere quella ".
Alle 3:37 UT, Barnard ha detto:
" Non c'è assolutamente alcuna forma nella cometa né alcuna condensazione. Sembra essere in qualche modo allungata. Tutto quello che puoi dire è che c'è qualcosa di grande lì ".
Parametri orbitali:
Sul sito del JPL troviamo l'orbita calcolata da M.S.W. Keesey, da 201 osservazioni nell'arco di 61,11 anni, da cui risulta un'orbita ellittica con un'eccentricità di 0,919831188993609 con un semiasse maggiore di 15,6421524304176 UA da cui deriva un periodo di rivoluzione di 61,86613327560553 anni, tempo in cui la cometa spazia da un perielio di 1,2540127619273 UA, fino ad un afelio di 30,03029209890796 UA.
Il piano orbitale della cometa è inclinato di 40,8900610587027° rispetto all'eclittica, con un Argomento del Perielio di 57,08095497141959°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 348,0064469311446°.
( Diagramma orbitale al perielio del 1913 - JPL ).
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1976
Il Passaggio al perielio era previsto per il 3 gennaio 1976.
Nonostante le previsioni, la campagna osservativa messa in atto si è rivelata infruttuosa, e la cometa non fu ritrovata.
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Eventuale futuro ritorno:
Le simulazioni ed i calcoli orbitali hanno previsto un possibile ritorno al perielio il 4 maggio 2038.
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21P/GIACOBINI-ZINNER
La 21P/Giacobini-Zinner è una cometa periodica della famiglia dinamica di Giove.
( Dall'osservatorio della Montagna Pistoiese è stata ripresa la cometa 21P Giacobini-Zinner, appartenete alla famiglia delle comete Gioviane, da Martina Maestripieri e Paolo Bacci ).
Scoperta:
Fu scoperta il 20,81 dicembre del 1900, da Michel Giacobini (dall'osservatorio di Nizza) nella costellazione Aquario, mentre si stava muovendo verso est.
Dati fisici & Attività:
Le sue dimensioni sono piuttosto contenute di circa 2 km.
Variazioni nella distanza dal Sole comportano variazioni nella quantità di energia trasmessa per irraggiamento dal Sole al nucleo cometario e, conseguentemente, nella quantità di massa eiettata per orbita.
La cometa è stata oggetto di studio della sonda International Cometary Explorer, che ha attraversato la sua coda di plasma l'11 settembre 1985.
La cometa è stata oggetto di studio della sonda International Cometary Explorer, che ha attraversato la sua coda di plasma l'11 settembre 1985.
In uno studio pubblicato nel 2000 viene suggerita la presenza sulla cometa di materiale organico, rilevato analizzando la polarizzazione della luce rifratta sulle particelle di polvere della cometa stessa. Una conferma a questa ipotesi sembra provenire anche dall'analisi dalle Draconidi, sciame meteorico associato a questa cometa.
LINK :
( Foto del passaggio perielico del settembre 2018 ).
Meteore:
La pioggia di meteoriti (Draconidi) si verifica intorno al 9 ottobre di ogni anno, ma di solito è irriconoscibile; tuttavia, nel 1933 e nel 1946 si verificarono tempeste di meteoriti che produssero diverse migliaia di meteore entro un'ora al massimo.
Orbita:
La particolarità della sua orbita fa si che la cometa venga influenzata dalla forza gravitazionale di Giove, difatti l'afelio è in prossimità dell'orbita del pianeta gigante ed il periodo orbitale è circa la metà di quello gioviano. Ciò implica che ci siano incontri ravvicinati tra la cometa ed il gigante gassoso ogni due orbite circa. Durante questi incontri, Giove perturba l'orbita della cometa, variando, solitamente, la distanza perielica. Un episodio del genere è avvenuto nel 1898, quando, a seguito di un incontro ravvicinato dei due corpi, si è verificata una riduzione della distanza perielica da 1,22 UA a 0,93 UA.
Attualmente orbita con un semiasse maggiore di 3,526 UA ed un'eccentricità di 0,7056, che fa spaziare la cometa da un perielio di 1,038 UA fino all'afelio di 6.014 UA, in 6,621 anni con un inclinazione orbitale di 31.8108°.
( Diagramma orbitale ).
( Diagramma orbitale ).
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Passaggi osservati:
La cometa è stata vista quasi ad ogni ritorno dalla scoperta, ad eccezione dei ritorni molto sfavorevoli del 1907, 1920 e 1953.
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1900
Passaggio al perielio il 28 novembre 1900.
Passaggio ravvicinato a 0,88 UA dalla Terra il 15 dicembre 1900 (che ha contribuito alla prima scoperta della cometa).
Osservazioni:
Michel Giacobini (Nizza, Francia) ha scoperto questa cometa il 20,81 dicembre 1900.
Questa cometa è stata osservata per quasi due mesi durante la sua apparizione alla scoperta.
Durante gli ultimi giorni di dicembre del 1900, gli osservatori stimarono la magnitudine totale della cometa compresa tra +10,5 e +11, mentre la magnitudine della condensazione nucleare era valutata in circa +12. La chioma aveva un diametro di quasi un minuto d'arco e non è stata segnalata alcuna coda. La cometa è svanita all'inizio di gennaio ed è stata vista l'ultima volta il 16 febbraio 1901.
Orbita:
La cometa è stata riconosciuta come una cometa di breve periodo durante questa apparizione e il periodo orbitale è stato infine determinato in 6,52 anni.
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1907
Passaggio al perielio il 19 maggio 1907, non osservato.
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1913
Passaggio al perielio il 2 novembre 1913.
Passaggio ravvicinato a 0,51 UA dalla Terra il 14 novembre 1913 (che ha contribuito alla seconda scoperta della cometa).
Osservazioni:
Ernst Zinner (Bamberg, Germania) scoprì una cometa mentre osservava le stelle variabili vicino a Beta Scuti il 23 ottobre 1913. La descrisse di circa magnitudine +10, con una chioma di 3 minuti d'arco di diametro angolare e una coda di 30 minuti d'arco.
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1920
Passaggio al perielio il 18 maggio 1920, non osservato.
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1926
Passaggio al perielio il 11 dicembre 1926.
Fu recuperata il 16 ottobre 1926 a Bergedorf.
La posizione rilevata, indicava che la previsione per questo ritorno era stata errata di soli 5 giorni.
La cometa ha raggiunto una luminosità massima di +11 mag, ed una lunghezza massima della coda di circa 2 minuti d'arco.
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Altri passaggi al perielio osservati:
15 luglio 1933 - 17 febbraio 1940.
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1946
Passaggio al perielio il 18 settembre 1946.
L'apparizione del 1946 è stata particolarmente degna di nota poiché la cometa è passata a soli 0,26 UA dalla Terra alla fine di settembre.
La cometa era quindi vicina alla magnitudine +7, rendendo questo l'aspetto più luminoso dalla sua scoperta. È interessante notare che la cometa ha sperimentato un'esplosione di luminosità inaspettata che l'ha portata a raggiungere la magnitudine +6 durante i primi giorni di ottobre (Alcuni riferiscono che raggiunse la quinta magnitudine).
Ci fu anche una copiosa e breve pioggia di meteore, il 9 ottobre 1946.
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1953
Passaggio al perielio il 16 aprile 1953, non osservato.
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1959
Passaggio al perielio il 26 ottobre 1959.
La cometa tornò nel 1959, ed il 31 agosto, il 23 settembre e il 24 ottobre furono rilevate esplosioni di luminosità impreviste, ciascuna delle quali aumentava la luminosità della cometa di circa metà magnitudine. Alla fine, la luminosità massima della cometa raggiunse +7 nel 1959 e, a un certo punto, la coda era lunga circa un grado.
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Altri passaggi al perielio osservati:
28 marzo 1966 - 4 agosto 1972 - 12 febbraio 1979.
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1985
Passaggio al perielio il 5 settembre 1985.
Fu recuperata il 3,41 aprile 1984, mentre si trovava alla distanza di 3,65 UA dalla Terra e a 4,55 UA dal Sole, con un'elongazione di circa 150°, e fu vista per l'ultima volta il 2,25 aprile 1987, mentre si trovava a 3,97 UA dalla Terra e a 4,79 UA dal Sole.
Circa sei mesi prima che una flotta di diverse sonde spaziali esplorasse la cometa di Halley, l'11 settembre 1985, la sonda spaziale ICE (International Cometary Explorer - nel disegno qui a lato) della NASA, volò a 7.800 km dalla testa della cometa passando attraverso la coda della Giacobini-Zinner.
È stata quindi la prima cometa mai esplorata da una sonda. Il veicolo spaziale era originariamente chiamato ISEE 3, ed era nata per studiare il vento solare appena prima che raggiungesse il campo magnetico terrestre.
Ha potuto studiare l'interazione del vento solare e del campo magnetico interplanetario con la coda di questa cometa.
A bordo purtroppo non c'era nessuna telecamera per le registrazioni, e quindi non esistono immagini.
Ma però si è scoperto che la sfera di influenza della cometa era più grande di quanto si pensasse in precedenza e che il campo magnetico del vento solare ha invertito la direzione quando la sonda ha superato il centro della coda, ma non è stata in grado di misurare un chiaro shock di prua quando il vento solare colpisce la sfera di influenza della cometa.
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1992
Passaggio al perielio il 13 aprile 1992.
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1998
Passaggio al perielio il 21 novembre 1998, a 1.034 UA dal Sole.
Osservazioni:
La cometa era piuttosto debole all'inizio dell'estate, con una magnitudine di +15 all'inizio di giugno, ma si è costantemente illuminata. Ha superato la magnitudo +14 a fine luglio, +13 poco prima di metà agosto, per poi salire rapidamente alla magnitudo +11 entro la fine di agosto. Si è poi illuminato a un ritmo di poco inferiore a una magnitudo al mese, raggiungendo +10 entro la fine di settembre, +9 entro la fine di ottobre, prima di raggiungere un picco di magnitudo +8,5 a metà novembre.
( La fotografia è stata scattata il 24 ottobre 1998 da Michael Jäger, utilizzando una fotocamera Schmidt da 0,25 m. Questa è stata un'esposizione di 8 minuti utilizzando la pellicola hypered TP6415. La magnitudine della cometa è stata determinata come +8,8, mentre si vede un grado di coda estendersi verso PA 78° ).
Successivamente, quando la cometa si è allontanata sia dal Sole che dalla Terra, la luminosità è diminuita rapidamente. Era più debole di +10 alla fine di gennaio, vicino alle +12 alla fine di febbraio ed era vicino alle +13 alla fine di marzo. Il diametro della chioma era compreso tra 5 e 6 minuti d'arco quando la cometa era al massimo.
( Questa immagine è stata scattata il 5 novembre 1998 da Masayuki Suzuki (Giappone), utilizzando un telescopio da 0,20 mf/9 e una camera CCD. L'immagine è un'esposizione di 60 secondi. L'immagine misura 16 per 12 arcmin ).
Meteore:
È interessante notare che la pioggia di meteoriti della cometa, più comunemente nota come Draconidi , è riapparsa. Gli osservatori di tutto il mondo hanno iniziato a guardare i cieli il 7 ottobre, ma era l'8 ottobre quando i tassi hanno iniziato a salire.
I conteggi orari hanno raggiunto il picco nella regione tra l'Asia e l'Europa orientale, con le velocità visive più alte di circa 100 all'ora e quelle radar più alte di circa 500 all'ora. Tutti gli osservatori visivi hanno riportato un'abbondanza di deboli meteore durante la visualizzazione.
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2005
Passaggio al perielio il 2 luglio 2005.
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2012
Passaggio al perielio il 11 febbraio 2012.
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2018
Passaggio al perielio il 10 settembre 2018.
Durante l'apparizione del 2018, gli spettri ottici hanno rivelato che la cometa è impoverita di molecole a catena di carbonio e anidride carbonica, indicando probabilmente la sua origine in una parte relativamente calda del sistema solare.
Nell'estate del 2018 ha raggiunto una magnitudine di +8 ed era visibile come una piccola nebulosità con un buon binocolo.
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Prossimi ritorni:
Il prossimo ritorno al perielio sarà il 25 marzo 2025, e la cometa non sarà in una posizione favorevole, anche se gli strumenti odierni ci permetteranno un facile recupero.
Poi dai calcoli di Kazuo Kinoshita, qui di seguito sono pubblicati quelli futuri:
30 agosto 2031 - 16 maggio 2038 - 10 febbraio 2045 - 24 novembre 2051 - 6 settembre 2058 -
14 giugno 2065 - 21 marzo 2072 - 19 ottobre 2078 - 29 giugno 2085 - 21 marzo 2092 -
2 gennaio 2099 - 15 ottobre 2105.
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22P/KOPFF
La Cometa Kopff, formalmente 22P/Kopff, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane. La massima luminosità l'ha raggiunta nel 1996 raggiungendo la settima magnitudine, quindi non è mai stata visibile ad occhio nudo.
Scoperta:
La scoperta si deve ad August Kopff (Osservatorio di Königstuhl, Heidelberg, Germania) il 23,07 agosto 1906, e fu stimata con circa una magnitudine di +11.
Un esame di precedenti fotografie di questa regione ha rivelato un'immagine pre-scoperta su una lastra fotografica esposta dallo stesso Kopff il 20,93 agosto.
Dati fisici:
Si stima che il nucleo della cometa abbia un diametro di 3,0 chilometri con un albedo di 0,05.
Il nucleo è scuro perché gli idrocarburi sulla superficie sono stati convertiti in una sostanza molto scura, simile al catrame per effetto della radiazione ultravioletta solare.
Parametri | Valore | Errori | Referenze | ||
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[M1] comet total magnitude | +11.6 | 1. | K223/12 | ||
[K1] comet total magnitude slope | +9.5 | K223/12 | |||
diametro | 3.0 km | 0.4 | |||
albedo geometrico | 0.05 | 0.01 |
Evoluzione dell'orbita:
Le simulazioni ed i calcoli orbitali di Kazuo Kinoshita, ci hanno permesso di ricostruire la sua storia dinamica, scoprendo che prima del 2 ottobre del 1847, quando ebbe un incontro estremamente ravvicinato con Giove, essa aveva un perielio poco oltre le 3 UA, ma quel passaggio ridusse tale distanza fino a circa 2,02 UA.
Un successivo incontro il 31 maggio 1883, abbassò ancora di più il perielio fino a circa 1,7 UA, che aumento parecchio l'attività cometaria e quindi la luminosità permettendone la sua scoperta pochi anni dopo al primo passaggio favorevole con la Terra.
Un incontro ravvicinato con Giove (0,57 UA) nel 1943 ne ridusse la distanza perielica, da 1,68 ad 1,50 UA, ed il periodo orbitale, da 6,54 a 6,18 anni.
Un nuovo incontro ravvicinato con Giove (0,17 UA) nel 1954 ha determinato lievi incrementi nella distanza perielica e nel periodo orbitale. Tuttavia, l'incontrò anche ha determinato una drastica variazione dell'orbita sia del nodo ascendente che dell'Argomento del perielio.
Il passaggio ravvicinato con Giove (0,6743 UA) che avverrà il 3 marzo 2038, farà diminuire ulteriormente la distanza del perielio che oscillerà tra 1,18 e 1,15 UA, con il periodo di rivoluzione che scenderà a circa 5 anni e mezzo, il più basso dopo la cometa di Encke.
Distanza del perielio in epoche diverse | |||||||
ANNO | Perielio ( UA ) | ||||||
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1906 | 1.70 | ||||||
1944 | 1.49 | ||||||
1957 | 1.52 | ||||||
1990 | 1.58 | ||||||
2027 | 1.32 | ||||||
2039 | 1.19 |
Parametri orbitali:
DATI | |
---|---|
(all'epoca 2457320.5 25 ottobre 2015) | |
Semiasse maggiore | 3,4453689 UA |
Perielio | 1,5582300 UA |
Afelio | 5,333 |
Periodo orbitale | 6,4 anni |
Inclinazione orbitale | 4,73711° |
Eccentricità | 0,5477320 |
( Diagramma orbitale, al 1 marzo 2022, mentre sta effettuando un passaggio ravvicinato al pianeta Marte, e dalla cui superficie dovrebbe essere ben visibile visto che è prossima anche al suo perielio, il 18 marzo 2022 - JPL ).
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Passaggi storici osservati rilevanti:
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1906
Passaggio al perielio il 3 maggio 1906.
(Evento 22P/1906 Q1)
La cometa è stata scoperta all'Osservatorio Königstuhl ad Heidelberg, in Germania.
August Kopff analizzò lastre fotografiche che aveva esposto il 20 agosto 1903, confrontandole con immagini pre-scoperta della stessa regione, ed il 23 agosto 1903, Kopff potè concludere che fosse una cometa con una magnitudine apparente stimata di +11.
Orbita:
A metà settembre 1906, la natura di breve periodo della cometa fu riconosciuta da un team guidato da Kiel Ebell del Dipartimento di Astronomia di Berkeley.
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Altri passaggi:
La cometa è stata persa quando ha fatto un ritorno il 25 novembre 1912 perché situata in una posizione sfavorevole, tuttavia il 25 giugno 1919 gli astronomi hanno recuperato la cometa, che è stata localizzata a meno di tre giorni dalla posizione prevista poi passata al perielio il 28 giugno 1919 (Evento 22P/1919 M1). Nei successivi numerosi ritorni, nessuno fu degno di nota, e ci furono passaggi al perielio osservati il 28 gennaio 1926, il 21 agosto 1932, il 13 marzo 1939.
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1945
Passaggio al perielio il 11 agosto 1945.
Al ritorno della cometa del 1945, la cometa raggiunse il picco di magnitudine +8,5.
L'aumento della luminosità fu il risultato di un incontro ravvicinato con Giove che ha alterato l'orbita della cometa tra gli anni dal 1939 al 1945.
Questo cambiamento nell'orbita ha avvicinato la cometa al Sole aumentandone l'attività.
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1951
Passaggio al perielio il 20 ottobre 1951.
Il ritorno del 1951 fu unico perché la cometa era 3 magnitudini più deboli di quanto previsto quando fu recuperata nell'aprile 1951. Ma la cometa raggiunse comunque la magnitudine +10,5 nell'ottobre 1951.
Era ancora vicino alla magnitudine +11,5 quando è stata rilevata l'ultima volta il 29 novembre.
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1958
Passaggio al perielio il 20 gennaio 1958.
La cometa è passata molto vicino a Giove nel 1954. Le perturbazioni hanno aumentato la distanza del perielio a 1,52 UA e il periodo orbitale a 6,31 anni. Sebbene questi cambiamenti fossero relativamente minori, le restanti porzioni angolari dell'orbita della cometa subirono cambiamenti piuttosto drastici. Tuttavia, i calcoli di Kepinski consentirono di recuperare la cometa a soli 3 minuti d'arco dalla sua posizione prevista il 25 giugno 1958.
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Altri passaggi:
Ci sono stati passaggi al perielio osservati il 16 maggio 1964, il 2 ottobre 1970, il 7 marzo 1977, il 10 agosto 1983, il 20 gennaio 1990.
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1996
Passaggio al perielio il 2 luglio 1996.
Il 30 novembre 1994, Carl W. Hergenrother (Lunar and Planetary Laboratory, Arizona, USA) su frame ottenuti da SM Larson, è stato in grado di recuperare la cometa a una magnitudine stellare di +22,8 utilizzando il riflettore da 1,5 m al Catalina Sky Survey .
Questa è stata la quattordicesima apparizione di questa cometa periodica ed è stata particolarmente favorevole con la cometa che è passata al perielio il 2 luglio (1,5796 UA) e più vicina alla Terra l'8 luglio (0,5651 UA).
La cometa ha raggiunto la magnitudine +7 durante i primi di luglio del 1996.
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Altri passaggi osservati:
Sono stati osservati anche i seguenti passaggi:
12 dicembre 2002 - 25 maggio 2009 - 25 ottobre 2015.
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2022
Passaggio al perielio il 18 marzo 2022.
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Passaggi futuri:
Dopo un incontro con Giove il 25 aprile 2026, tornerà nei pressi della Terra il 13 luglio 2028 a sole 0,3532 UA, subito dopo essere passata al perielio il 28 giugno 2028.
Altri passaggi al perielio avverranno il 14 maggio 2034, il 3 marzo 2040, il 6 ottobre 2045, ecc.
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23P/BRORSEN-METCALF
La cometa Brorsen-Metcalf, formalmente 23P/Brorsen-Metcalf, è una cometa periodica del Sistema solare, appartiene dinamicamente al gruppo cometario della cometa di Halley.
Questa cometa può raggiungere il limite della visibilità ad occhio nudo solo in cieli particolarmente scuri.
Scoperta:
Fu scoperta la prima volta dall'astronomo danese Theodor Brorsen (dall'Osservatorio di Altona, ad Amburgo, in Germania) il 20 luglio 1847, ed indipendentemente anche dall'astronomo svizzero Kaspar Schweizer (dall'Osservatorio universitario di Mosca) l'11 agosto dello stesso anno.
Dati fisici:
Parametri fisici | Valore | Referenze | |||
---|---|---|---|---|---|
[M1] comet total magnitude | +7.8 | ICQ 1991 Handbook | |||
[K1] comet total magnitude slope | +8.0 | ICQ 1991 Handbook | |||
[M2] comet nuclear magnitude | +14 | ICQ 1991 Handbook | |||
[K2] comet nuclear magnitude slope | +5.0 | ICQ 1991 Handbook | |||
[PC] comet nuclear phase coefficient | 0.03 | ICQ 1991 Handbook |
- Le linee HCN J(1-0) e J(3-2) sono state rilevate sulla cometa, mentre il tasso di produzione di HCN relativo all'acqua in 23P/Brorsen-Metcalf è paragonabile a quello precedentemente misurato nella cometa 1P/Halley.
- La transizione H2CO (3 sub 12 - 2 sub 11), è stata osservata solo marginalmente nella cometa 23P/Brorsen-Metcalf, difatti una caratteristica debole a 354,7 nm nello spettro ottico è proposta come transizione fondamentale di H2CO, il che renderebbe questo il primo rilevamento cometario nello spettro ottico di questa molecola che è molto abbondante nelle nubi molecolari giganti, e le osservazioni effettuate in posizioni offset millimetriche suggeriscono che la fonte di H2CO potrebbe essere distribuita, difatti l'abbondanza di H2CO è dell'ordine dello 0,5 percento di quella dell'acqua, assumendo una lunghezza di scala di 10 km a 1 UA dal Sole per la sorgente distribuita.
Parametri orbitali:
L'orbita della cometa attraversa quella della maggior parte dei pianeti: il suo perielio è infatti interno all'orbita di Venere, mentre il suo afelio è esterno all'orbita di Plutone. È stato calcolato che la cometa sia transitata in prossimità di alcuni pianeti nel corso del Novecento: oltre al già citato incontro con la Terra del 7 agosto 1989, ce n'è stato uno con Saturno quando il 4 agosto 1901 la cometa è transitata ad una distanza di 1,68 UA, che ha ridotto il periodo di rivoluzione di quasi 2 anni.
23P/Brorsen-Metcalf
da 184 osservazioni 1847 Ago 10-1989 Set 9, residui medi 1".55.
Parametri non gravitazionali A1 = +0.17, A2 = -0.0533.
Epoca = 1989 ottobre 1.0 TT JDT = 2447800.5
T = 1989 Set. 11.9374621271 TT +/- 0.0001297504
Peri. = 129.6109778914 +/- 0.0002991380
Node = 311.5855809048 (2000.0) +/- 0.0002017509
Incl. = 19.3339599885 +/- 0.0000782740
q = 0.4787500314 UA +/- 0.0000010376
e = 0.9719542036 +/- 0.0000000109
A1 = 0.1721929043 +/- 0.0147872968
A2 = -0.0532789003 +/- 0.0000061071
a = 17.0702954934 UA +/- 0.0000022020
n = 0.0139747007 +/- 0.0000000027
P = 70.5279983727 anni +/- 0.0000136465
( Diagramma Orbitale - JPL ).
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Passaggi storici osservati:
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1847
Passaggio al perielio il 10 settembre 1847.
(evento 23P/1847 O1).
La cometa fu scoperta il 20 luglio 1847, quando Theodor Johann Christian A. Brorsen ad Altona, in Germania, la trovò in Ariete mentre cercava comete nel cielo mattutino.
La descrisse come una debole nebulosità, senza una notevole condensazione, e notò il suo movimento verso nord-est. La cometa è stata scoperta indipendentemente anche da K.G. Schweizer a Mosca, l'11 agosto, quando è stata descritta come rotonda, e senza coda.
Durante il corso del 1847 la cometa è passata nel punto più vicino alla Terra il 6 agosto (0,65 UA) e ha superato il perielio il 10 settembre (0,49 UA). Sebbene abbia superato la Terra, la cometa ha continuato a illuminarsi mentre si avvicinava al Sole, le stime della magnitudine non sono disponibili, alcune ipotesi ragionevoli basate sulla scoperta della cometa e sull'osservazione finale indicherebbero che la luminosità massima potrebbe aver raggiunto +8 mag. La lunghezza massima della coda riportata era di un quarto di grado . La cometa non è stata più vista dopo il 13 settembre 1847.
Determinazione dell'orbita:
Grazie alle posizioni rilevate e dai primi calcoli, ritenevano che fosse ovvio che la cometa si muovesse su un'orbita ellittica, le stime del periodo orbitale variavano da 71 a 99 anni, con 71-75 anni che sembravano più probabili.
Furono fatte previsioni indicando che la cometa sarebbe tornata tra il 1919 e il 1922.
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1919
Passaggio al perielio il 17 ottobre 1919.
(evento 23P/1919 Q1).
Durante una ricerca di routine di comete, il reverendo Joel H. Metcalf (Camp Idlewild, South Hero, Vermont, USA) scoprì questa cometa poco prima dell'alba del 21 agosto 1919, appena a ovest del Grande Quadrato di Pegaso. È stata descritta di 8a magnitudine. La cometa è stata confermata da Edward Emerson Barnard (Yerkes Observatory, Wisconsin, USA) il 22 agosto ed è stata descritta come "molto grande e diffusa", con "una debole condensazione mal definita" di magnitudine +15.
Barnard ha aggiunto che la chioma era "leggermente più condensato nel lato sud anteriore".
Scoperte indipendenti furono fatte da Giacobini (Parigi, Francia) il 22 agosto, Ostrovlev (Theodosia, Crimea) il 28 agosto e Selavanov (San Pietroburgo) il 2 settembre.
La cometa divenne un oggetto a occhio nudo all'inizio di settembre e raggiunse una magnitudine massima di circa +4,5 all'inizio di ottobre. Intorno al periodo dell'avvicinamento alla Terra, la chioma della cometa era di circa 25 minuti d'arco, o quasi uguale alla larghezza apparente della luna (30 minuti d'arco). Nessuna coda è stata rilevata fino all'inizio di ottobre ed è cresciuta fino a una lunghezza massima di 8,5 gradi entro la metà di ottobre. Successivamente la cometa svanì e la lunghezza della coda diminuì. La cometa è stata persa nel crepuscolo mattutino dopo il 18 novembre.
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1989
Passaggio al perielio il 11 settembre 1989.
(evento 23P/1989 N1).
Durante il 1989 la cometa è passata nel punto più vicino alla Terra il 7 agosto (0,62 UA) e ha superato il perielio l'11 settembre 1989 (0,48 UA). Tra queste due date la cometa ha raggiunto una luminosità massima vicina a +5 mag.
Il 7 agosto le dimensioni effettive della chioma sono state misurate in 220.000 km di diametro.
Alcune stime della magnitudine visiva totale:
12.10 agosto, +6.3 (R. Haver, Tolfa, Italia, binocolo 15x80; Coda di 0,7 gradi in pa 290 gradi);
13.08 agosto, +6.0 (F. Van Loo, Genk, Belgio, binocolo 8x30);
14.20 agosto, +6.5 (M. Kidger, La Palma, Isole Canarie, 12x50 binocolo);
15.50 agosto, +6.0 (CS Morris, La Canada, CA, 10x50 binocolo);
17.07 agosto, +6.1 (JD Shanklin, Cambridge, Inghilterra, 10x80 binocolo; durante l'eclissi lunare);
18.32 agosto, +6.2 (DWE Verde, Cambridge, MA, binocolo 20x80).
Orbita:
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Passaggi futuri:
Il prossimo passaggio al perielio avverrà l'8 giugno 2059, ed il successivo ci sarà il 12 maggio 2131.
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24P/SCHAUMASSE
La cometa Schaumasse, formalmente 24P/Schaumasse, è una debole cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia dinamica delle comete gioviane.
Scoperta:
Questa cometa fu scoperta nella costellazione della Vergine da Alexandre Schaumasse (Nizza, Francia) il 1° dicembre 1911. Egli ne stimò la luminosità in circa +12 mag e descrisse la cometa come diffusa, con una chioma con un diametro angolare di circa 3 minuti d'arco .
Dati fisici:
Secondo gli studi di J.Scotti del 1994 la cometa possiede una dimenzione media di circa 2,6 km
Parametri orbitali:
Sul sito del JPL si trova l'attuale profilo orbitale (2018) calcolato da Shantanu Naidu da 832 osservazioni nell'arco di 6464 giorni (17,70 anni), ne risulta un'orbita ellittica prograda con un'eccentricità di 0,7048377385790582 con un semiasse maggiore di 4,086460844502399 UA ed un periodo di rivoluzione di 8,260935194489516 anni che la fanno spaziare da un perielio di 1,20616902407146 UA fino ad un afelio di 6,966752664933339 UA.
Il suo piano orbitale risulta inclinato di 11,73397999992298° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 58,00232148852397°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 79,66577775476655°.
La cometa oltre ad essere soggetta a vari influssi gravitazionali dai pianeti subisce pure modifiche dai getti di gas emessi dal nucleo che risultano più forti che in altre comete.
( Diagramma orbitale - JPL ).
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Passaggi osservati:
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1911-1912
Passaggio al perielio il 13 novembre 1911. (evento 24P/1911 X1).
Dopo la sua scoperta descritta qui sopra, la cometa si è illuminata fino a magnitudine +11, mentre continuava ad avvicinarsi alla Terra. All'inizio del 1912 si stava già allontanando sia dal Sole che dalla Terra e svanì rapidamente. È stata vista l'ultima volta il 19 febbraio 1912, quando la sua magnitudine era svanita al di sotto di +14.
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1919
Passaggio al perielio il 20 ottobre 1919. (evento 24P/1919 U1).
Durante il ritorno del 1919 fu recuperata il 30 ottobre, da Gaston Fayet dell'Osservatorio di Parigi, come un oggetto di magnitudine +10,5 e da allora in poi svanì costantemente mentre si allontanava sia dal Sole che dalla Terra..
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1927
Passaggio al perielio il 1 ottobre 1927.
La cometa raggiunse una magnitudine massima di +12,0 durante l'apparizione del 1927.
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1935
Questo ritorno al perielio del 15 settembre 1935 non è stato osservato. Nel 1937 la cometa è transitata a 0,37 UA da Giove, e l'incontro ha determinato un leggero incremento nel periodo orbitale.
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1943-1944
Passaggio al perielio il 26 novembre 1943.
Inizialmente le ricerche non hanno avuto successo durante il ritorno previsto della cometa nel 1943, ma alla fine è stata localizzata da Henry L. Giclas (Lowell Observatory, Arizona, USA) su placche fotografiche ad ampio campo esposte il 24 marzo 1944. La cometa era allora a sette gradi dalla sua posizione prevista, indicando che era presente un'accelerazione sconosciuta.
Questa è stata successivamente identificata negli anni '60 come una forza non gravitazionale causata dall'azione simile a un getto di gas che scorre dal nucleo della cometa.
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1951-1952
Passaggio al perielio il 10 febbraio 1952.
Questa è stata l'apparizione meglio osservata poiché la cometa era inaspettatamente luminosa ed è rimasta più luminosa della magnitudine +7 da gennaio 1952 fino a metà marzo, e molto vicina a +6 per la maggior parte di febbraio. La chioma ha raggiunto anche un diametro di 20 minuti d'arco.
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1960
Passaggio al perielio il 18 aprile 1960.
Il ritorno della cometa nel 1960 sia stato buono, con una magnitudine massima di +9,5.
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1968 & 1976
Non osservata. Passaggi al perielio: 4 luglio 1968 - 5 settembre 1976.
Ricerche approfondite nel 1968 e nel 1976 non hanno rivelato nulla e questo ha lasciato perplessi gli astronomi. Alcuni astronomi si sono chiesti se l'inaspettato aumento della luminosità all'inizio del 1952 indicasse un problema che portò alla scomparsa della cometa. Come è stato rivelato nel 1984, Elizabeth Roemer (Steward Observatory, Arizona, USA) ha trovato una macchia debole, diffusa e debole su una fotografia esposta il 27 dicembre 1976 che indicava una correzione alla data del perielio di -0,03 giorni.
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1984
Passaggio al perielio il 6 dicembre 1984.
Il 5 e 6 settembre 1984 è stata finalmente recuperata da J. Gibson (Osservatorio Palomar, California, USA) che ha fotografato la cometa con un telescopio Schmidt da 1,2 m.
Mentre i calcoli della nuova orbita eseguiti da Brian Marsden confermavano l'identificazione della cometa Schaumasse nell'immagine del 1976.
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1993
Passaggio al perielio il 3 marzo 1993.
L'apparizione della cometa nel 1993 è stata buona.
( Foto di Gerald Rhemann (Austria). Questa immagine è stata ottenuta il 1993 alle 20.92 UT di marzo con un Takahashi E-160 da 530 mm f/3.3. Il tempo di esposizione è stato di 40 minuti e l'emulsione fotografica è stata hypered Technical Pan 2415 ).
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2001
Passaggio al perielio il 2 maggio 2001.
L'apparizione del 2001 è stata anche migliore della precedente con la cometa che ha raggiunto una magnitudine massima di circa +10 da fine aprile a inizio giugno, ed era collocata nel cielo serale nelle costellazioni di Auriga e Gemelli.
( Curva di luce da Seiichi Yoshida ).
(Foto di Giovanni Sostero e Luca Donato (Osservatorio Remanzacco, Italia). Questa immagine è stata ottenuta il 29,86 aprile 2001 con una fotocamera Baker-Schmidt da 0,3 mf/2,8. L'immagine è stata costruita utilizzando 4 esposizioni da 120 secondi ottenute con una telecamera CCD Hi-Sis 24).
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2009
Passaggio al perielio non osservato il 9 agosto 2009.
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2017
Passaggio al perielio il 16 novembre 2017.
( Foto di Michael Jager del 23 novembre 2001 ).
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Passaggi futuri:
Il prossimo passaggio al perielio avverrà l'8 gennaio 2026.
I successivi passaggio ci saranno: il 16 marzo 2034 - il 28 maggio 2042 - il 1 ottobre 2050 - ecc.
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25D/NEUJMIN 2
La cometa Neujmin 2, formalmente 25D/Neujmin, è una piccola cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane, attualmente considerata perduta.
Scoperta:
Fu scoperta il 24 febbraio 1916 da Grigorij Nikolaevič Neujmin dall'osservatorio di Simeiz, in Crimea (Russia).
( Questa immagine della cometa Neujmin 2 è stata ottenuta il 2/3 aprile 1916 con il riflettore da 1 m all'Osservatorio di Amburgo. Una lastra fotografica 9x12 è stata esposta per 10 minuti, mentre il telescopio è stato guidato sulla cometa ).
1916
Passaggio al perielio il 11 marzo 1916. (evento 25D/1916 D1).
La scoperta fu confermata il 1º marzo da George Van Biesbroeck, dall'Osservatorio Yerkes, e da Frank Watson Dyson, dall'Osservatorio di Greenwich. La scoperta avvenne in prossimità della data del perielio, calcolato per l'11 marzo 1916, ed in occasione di un avvicinamento della cometa alla Terra, 0,38 UA raggiunte il 25 febbraio. La cometa si presentò come un oggetto della 11ª magnitudine.
È stata rilevata l'ultima volta il 5 giugno, quando Neujmin ha rilevato una debole traccia su una fotografia.
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1921
Il ritorno del 1921, secondo una previsione di Andrew Crommelin, sarebbe stata in una posizione molto sfavorevole ed in effetti non furono registrate osservazioni.
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1927
Passaggio al perielio il 16 gennaio 1927. (evento 25D/1926 V2).
La predizione fatta per il 1927 permise di osservarne il ritorno.
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Passaggi successivi:
Le ricerche nei successivi ritorni non sono state coronate da successo e la cometa non è stata più osservata dal 1927 ed oggi è considerata perduta.
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Parametri orbitali:
Sul sito del JPL troviamo l'orbita calcolata da M.S.W. Keesey da da 55 osservazioni nell'arco di 3994 giorni (10,93 anni), ne risulta che la cometa aveva un'orbita ellittica prografda con un'eccenticità di 0,566818596285863 con un semiasse maggiore di 3,08916688391109 UA ed un periodo di rivoluzione di 5,429630278527211 anni, che la fa spaziare da un perielio di 1,33816964707983 UA, fino ad un afelio di 4,840164120742355 UA, appena interno all'orbita di Giove.
La traiettoria della cometa correva su un piano che risultava inclinato di 10,6387130963875° rispetto all'eclittica, con un Argomento del perielio di 193,7040335562024°, ed una Longitudine del nodo ascendente di 328,7169509657245°.
Da successivi calcoli risulta che abbia subito varie modifiche ed i parametri attuali sono sconosciuti.
( Diagramma orbitale al perielio del 1927 - JPL ).
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A cura di Andreotti Roberto.
Con la consulenza di Giovanni Donati.
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