L'odore di mattatoio colpisce al pari della visione del sangue davanti all'entrata principale della Stazione di Viareggio. Questa mattina, tra gli addetti alla pulizia e una trentina di venditori abusivi accucciati sopra i fagotti della propria merce in attesa degli autobus, offriamo alla Città e a quei turisti che ancora frequentano le nostre spiagge, l'ennesima visione di un regolamento di conti che prevarica la Sicurezza e l'Ordine pubblico. Ad opera di nordafricani. Ancora una volta chiediamo all'Assessore Manzo e alla Prefettura che cosa intendono fare. Le promesse, i "faremo", i "disporremo", non bastano a chi abita o lavora nelle strade e nelle Piazze dove la concentrazione di certi personaggi è maggiore, come la Stazione, dove, oltretutto, come risposta alla violenza di tali e sempre più frequenti azioni, si pensa di collocare donne e bambini che da tali situazioni potrebbero anche essere in fuga , pensando forse di "redimere" o allontanare delinquenti che, per un qualsiasi motivo e senza preavviso non esitano a squartare o abusare. E in tutta questa "impotenza" che cosa si pensa invece di fare? Accogliere. Accogliere chiunque, purchè che la Prefettura riesca a svuotare le "Tagliate". Accogliere e dopo accertare chi ne ha diritto, impossibile farlo prima perchè in tutta la Toscana vi è solo una Commissione che esamina le richieste di asilo. Accogliere e deliberare in puro stile buonista, quello della Commissione di questa mattina sulle politiche di "accoglienza di nuovi richiedenti asilo", alla quale oltre ai Consiglieri parteciperanno i cittadini e nel corso della quale la sottoscritta chiederà conto di una richiesta atti presentata il 16 agosto ai sensi di due articoli del Regolamento Comunale che impongono una risposta in tre gg. lavorativi, che non è ancora stata evasa riguardante i carteggi tra Comune Prefettura e Croce Rossa, in merito all'immobile di Via Sauro e di un'altra, depositata in data 30 agosto, su immobili di possibile impiego per l'accoglienza e sulla gestione in generale, mirata su alcuni indirizzi forniti dai cittadini .
Maria D. Pacchini
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