Si chiama "Aggiungi un posto a tavola" l'ultima trovata dell'Amministrazione guidata dal Sindaco Menesini che, ancora una volta, non perde occasione per dare il via ad iniziative alquanto discutibili.
A tavola, a dispetto della famosa canzone, non vi è però "un amico in più", ma un fantomatico richiedente asilo ed un'operatore della Coop. Odissea e/o dell'Osservatorio della Pace.
A tavola, a dispetto della famosa canzone, non vi è però "un amico in più", ma un fantomatico richiedente asilo ed un'operatore della Coop. Odissea e/o dell'Osservatorio della Pace.
Il progetto infatti prevede che ogni famiglia capannorese possa invitare nella propria casa (o nella corte in cui vive) un richiedente asilo, seguito da uno o più operatori delle cooperative che si occupano di questo business. A questi, la famiglia capannorese, potrà offrire un ampio banchetto durante il quale porre le domande più disparate, sicuri di una sincera risposta.
Al di la del sarcasmo, ci chiediamo come possa venire in mente, ad un'Amministrazione coscienziosa (appunto, coscienziosa: e qui ecco la risposta), di spendere soldi pubblici in cene tra famiglie ed immigrati quando la situazione di molti capannoresi che non arrivano a fine mese necessiterebbe di essere affrontata con la massima priorità.
Non importa se verremo tacciati di populismo. Potranno dire che i nostri discorsi sono retorici.
Ma questa è la realtà dei fatti. Di fronte a situazioni molto spesso drammatiche, l'Amministrazione capannorese mette ancora una volta davanti iniziative che non fatichiamo a definire inutili e che sono destinate a risolversi in un fallimento totale: quante adesioni riceverà questo "aggiungi un posto a tavola"? Era davvero necessario investire i soldi pubblici in un progetto del genere?
Il sottotitolo del progetto è "per abbattere muri e costruire ponti". Cii chiediamo se l'attuale Sindaco intenda abbattere i muri che separano i cittadini dall'attuale Amministrazione o se, come sembra, voglia continuare a costruire ponti laddove non è necessario. Analizzando questi anni di governo, ci sembra che muri e ponti verso i capannoresi bisognosi siano invisibili all'amministrazione, mentre quelli riguardanti gli immigrati spuntano ovunque.
Anche in questo caso, poi, la trasparenza della Giunta appare quanto mai nebulosa. Incuriositi da tale progetto, abbiamo cercato di risalire alle sue origini per capire quanti soldi pubblici siano stati spesi. Sul sito del Comune, precisamente nella parte riservata alla "pubblicazione atti", non abbiamo trovato nulla che facesse riferimento ad "Aggiungi un posto a tavola". Sperando che un qualche documento sia presente e che sia a noi sfuggito, intendiamo chiedere lumi a proposito.Una delle domande di tale progetto, infine, è la seguente: che ne dite di invitarne uno a cena (di richiedenti asilo)?
Vogliamo riprendere questa domanda, rivolgendola però a tutti i cittadini capannoresi bisognosi che, a differenza degli immigrati, non vedono avviarsi alcun progetto in loro sostegno. Cittadini che, senza lavoro, non riescono magari ad arrivare a fine mese e che avrebbero bisogno dell'aiuto delle istituzioni. Saremo noi ad invitarvi a cena, in un gesto simbolico a noi suggerito da diverse persone che ovviamente si estenderà ad ogni forma di aiuto possibile.
Stiamo lavorando a qualcosa in questo senso:
chi intendesse dare una mano può contattarci al numero 3406928134
o sulla nostra pagina facebook (Fratelli d'Italia - AN Capannori),
oppure inviare una mail a fratelliditaliacapannori@ gmail.com.
Matteo Petrini - Coordinatore Comunale Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Capannori
Direttivo Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Capannori
Matteo Petrini - Coordinatore Comunale Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Capannori
Direttivo Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Capannori
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