Fatti non fummo per viver come bruti, ma per professar virtute e conoscenza..... Per etica ed onesta', per la gente tra la gente con la gente. In memoria di Albano Fini. capitan.futuro3000@gmail.com
ulivi
BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.
LETTORI SINGOLI
mercoledì 23 agosto 2017
A S T R O N E W S - 23/08 : Dopo l’eclissi di Sole, la newsletter di Media Inaf #ASTRONOMIA #ASTROFISICA #ECLISSI
Non più vincolate alla lunghezza d'onda del segnale che vogliono ricevere, le antenne ultracompatte descritte sull'ultimo numero di "Nature Communications" si basano su membrane risonanti a frequenze acustiche specifiche. Abbiamo chiesto un commento a Maura Sandri dell'Inaf di Bologna
Il cacciatore d'esopianeti di nuova generazione, erede di Harps, ha superato tutti i test preliminari. Stefano Cristiani (Inaf): «A fine anno lo strumento vedrà la "prima luce" in cielo, e noi scienziati speriamo finalmente, dopo sei anni di lavoro, di poter iniziare lo studio di pianeti extrasolari»
Grazie ai più potenti laser ottici e a raggi X a disposizione all'acceleratore di Stanford, in California, un gruppo di ricerca a guida tedesca ha ricreato in laboratorio le condizioni estreme che nell'interno di pianeti giganti ghiacciati come Nettuno e Urano possono portare alla produzione di diamanti da composti di carbonio
Affascinano l'umanità sin dai tempi più antichi, ma attorno alla formazione dei loro nuclei – planetesimi primordiali, residui della formazione del Sole e dei pianeti – ci sono ancora molte domande aperte. Un contributo fondamentale al loro studio lo ha dato la missione Rosetta dell'Esa
Uno studio su Pnas rivela come, in seguito al catastrofico impatto dell'asteroide responsabile per l'estinzione dei dinosauri, il nostro pianeta passò più di due anni avviluppato da fitte nubi di cenere, capaci di bloccare la luce del Sole e impedire i processi di fotosintesi: un cataclisma ecologico che causò l'estinzione di moltissime specie animali
Neanche un mese è passato dalla pubblicazione di una ricerca che ha individuato acqua in (relativa) abbondanza nel mantello lunare. Ora la nuova analisi di una particolare roccia lunare, soprannominata "Rusty Rock" per la presenza superficiale di sali metallici, ribadisce invece che la Luna deve avere perso acqua e composti volatili all'epoca in cui era una palla di magma
Secondo i calcoli di Stampede2 e Pleiades, due supercomputer operativi allo Austin's Texas Advanced Computing Center e alla Nasa, la tanto attesa eclissi del 21 agosto dovrebbe avere questo aspetto
Ecco come un'insipida zuppetta d'idrogeno diventa il nostro universo. Vi proponiamo, con il consenso dell'autrice, Patrizia Caraveo dell'Inaf Iasf di Milano, un articolo, pubblicato domenica scorsa sul Sole24Ore, sui temi affrontati nel libro «La Storia del dove» di Tommaso Maccacaro e Claudio Tartari
I bandi di concorso ancora aperti, in ordine di data di scadenza, per assegni di ricerca, borse di studio e contratti a tempo determinato e indeterminato.
Nessun commento:
Posta un commento