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domenica 1 ottobre 2017

COMUNICATO STAMPA Carlo Vivarelli, consigliere, su situazione famiglie lasciate senza assistenza in caso di difficoltà


Maresca, 1 Ottobre 2017.
Comunicato Stampa: Famiglie abbandonate dallo Stato italiano.
A seguire la mia lettera al Sindaco di San Marcello Piteglio per la mia situazione personale e familiare e per la situazione delle famiglie lasciate sole senza reale assistenza in casi di conclamata necessità. Chiedo al Sindaco di San Marcello Piteglio di mettere in atto tutte le azioni possibili per sanare questa situazione incivile che distrugge, compromette o comprometterà in futuro, data la presenza di numerosissime persone anziane nel territorio, la possibilità di vivere di interi nuclei familiari.
Carlo Vivarelli

Maresca, 1 Ottobre 2017.
Al Sindaco di San Marcello Piteglio e a tutti i Consiglieri Comunali.
Egregio Sig. Sindaco,
mi trovo costretto a scriverLe a causa della mia situazione familiare, ma lo faccio non solo per una questione che riguarda la mia persona e mia madre, ma anche come consigliere comunale, per dare visibilità ad una questione generale, che riguarda tutta la nostra comunità in generale e che può coinvolgere ogni famiglia. Purtroppo, il 9 Giugno scorso mia madre è stata colpita da ictus, e seppur si sia parzialmente ripresa, è afasica, ha per fortuna recuperato il movimento, e dunque deve essere accudita 24 ore su 24. Una decina di giorni fa, inoltre, sono stato colpito da un infarto, piuttosto leggero, ma ho subito il secondo intervento di angioplastica, a Pescia. Dopo due giorni da questo intervento, sono dovuto uscire dall’Ospedale perché le persone che avevano seguito mia madre per tre giorni interi, non potevano continuare, ovviamente, a farlo, per impegni personali. Il sabato rientro a casa, e la domenica purtroppo mia madre subisce un attacco epilettico. Per fortuna adesso siamo di nuovo a casa, ma io non posso praticamente muovermi, per stare con mia madre. Non posso lavorare, non posso che stare qui in casa. Lo Stato italiano, dunque, ci ha lasciati quasi completamente soli. A parte la presenza attenta delle infermiere del territorio, il medico di famiglia, un aiuto economico di 100 euro al mese per sei mesi erogato dal Comune di Grosseto a favore di mia madre, e delle forniture alimentari a favore del sottoscritto, siamo soli completamente. Prima di continuare, Le dico che, paradossalmente, mi sento fortunato, perché immagino la situazione di chi debba seguire, in totale solitudine come me, persone colpite da demenza senile, o da SLA, o da altre malattie degenerative. Trovo la mia situazione, e quella di chi si trova nella mia identica situazione, un’infamia, da parte dello Stato italiano. Cito solo l’esempio di quando ho chiamato il 118 perché mi sentivo male: se non fosse stato per alcune persone davvero umane, di cuore, mia madre sarebbe stata lasciata sola come un cane. A crepare, perché non può badare a se stessa. Non accetto questa barbarie, lo dico da politico e consigliere comunale: non l’accetto per me né per nessun altro. Trovo una vergogna immonda che uno Stato civile, e  evidentemente lo Stato italiano non lo è, questa mia situazione ne è la prova, lasci una persona di 91 anni, impossibilitata a badare a se stessa, a morire come una bestia. E Le annuncio che una volta fatta presente la mia situazione al Prefetto di Pistoia, cosa che avverrà a seguire di questa mia lettera, inizierò un percorso legale contro coloro che permettono tutto questo, mentre, e lo sottolineo con forza, si finanzia la pagliacciata dei “migranti”, un immondo affare a favore di cooperative che dovrebbero eventualmente occuparsi della nostra popolazione, e non di gente benestante che viene nella stragrande maggioranza da terre nelle quali non esiste nessuna guerra, fatto questo che non giustifica in nessun modo avere asilo a volte a decine di migliaia di chilometri di distanza. Le chiedo con questa mia lettera, che presento sia a Lei, che al Consiglio Comunale, e che presenterò agli atti della Consulta per la salute, di attivare immediatamente i Servizi Sociali affinchè sia redatta una lista, che deve essere monitorata in continuo dagli uffici comunali preposti, di tutte le persone che come mia madre sono incapaci di badare a se stesse e delle loro famiglie, affinchè si possano coordinare interventi mirati al sostegno sia delle persone in difficoltà che delle famiglie anche per permettere a chi come me, di riniziare a lavorare.
Il confine che passa dalla civiltà alla barbarie si può passare con facilità: nel mio caso e in quello di tantissimi altri, esso confine è stato abbondantemente superato: mi risulta che siano milioni le famiglie italiche lasciate sole senza assistenza. La invito ad un’azione immediata affinchè il nostro territorio reagisca a questa deriva delirante, dove si chiedono le tasse a persone incapaci di intendere e di volere lascate poi sole come animali, e si passa la sanità gratis a persone che non hanno per la maggior parte nessun diritto d’asilo, come ha più volte dichiarato il Ministro dell’Interno, ma che verranno fatte rimanere qui, in dispregio di ogni buon senso e di ogni reale legalità, solo per continuare un lucroso, vergognoso affare, con lo scopo di distruggere il mercato del lavoro delle nostre popolazioni e per impedirne la riproduzione delle condizioni economiche per continuarne numericamente l’esistenza: mi sembra di aver sentito che i nuovi nati nel nostro Comune sono 20. Un genocidio.
I miei più sentiti Saluti.
Carlo Vivarelli, consigliere comunale

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