Questa è la denuncia del commissario Lega Nord sezione Mediavalle e Garfagnana Simone Simonini che attacca l'atteggiamento della prefettura e dei comuni.
Proprio in questi giorni, una ragazza che stava aspettando da sola il treno delle 20:46 alla stazione di Castelnuovo Garfagnana si è vista avvicinare da due presunti profughi di circa 25 anni.
L'intento secondo il racconto era chiaro, -prosegue il commissario- mentre uno di loro controllava che la stazione fosse priva di viaggiatori, l'altro si rivolgeva a lei importunandola e molestandola con le solite frasi del tipo " che fai qui, sei sola, dove vai" la ragazza impegnata volutamente al telefono, ha cercato intimorita di far finta di niente.
Fortunatamente il tentato approccio è fallito grazie all'arrivo di un signore in attesa di un viaggiatore.
I presunti profughi poi, pare, siano scesi alla stazione di Camporgiano.
Non è successo niente -continua Simonini- ma non possiamo "visti i fatti di cronaca a livello nazionale" continuare a sperare che vada sempre bene, prima o poi sono sicuro che qualcosa inevitabilmente accadrà, visto i personaggi che frequentano le stazioni e i treni.
Sempre a Castelnuovo Garfagnana rimanendo in tema servizio trasporto pubblico "apprendiamo" nei giorni successivi di un treno che si è dovuto fermare poiché un altro presunto profugo non voleva ne pagare il biglietto, ne scendere da esso, al che sono dovute intervenire le forze dell'ordine affinché il treno potesse riprendere il suo percorso, portando via il suddetto migrante.
La prefettura e i comuni – aggiunge Simonini- preferiscono stare a guardare senza intervenire, o se lo fanno minimizzando sempre gli accaduti, eppure basta farsi un giro, chi usa mezzi pubblici sa benissimo di cosa stiamo parlando.
Le istituzioni dovrebbero: oltre a spiegarci come intendano garantire più sicurezza generale, "come si possa tutelare la libertà della figura femminile", che oggi 《visti i fatti di cronaca giornalieri》 non ha più la sicurezza di vivere liberamente la propria quotidianità, soprattutto nelle ore notturne, vedendosi ridotto il proprio spazio vitale.
Si sta innescando un meccanismo che è destinato solo a peggiorare, con delle responsabilità ben delineate, dove le istituzioni si preoccupano più a piazzare finti profughi che alla sicurezza dei propri cittadini.
La verità - conclude Simonini- è che i cittadini non ne possono più, bisogna dare una risposta decisa, non possiamo assistere inermi fino a una possibile disgrazia.
Siamo pronti ad intraprendere insieme ai nostri iscritti qualsiasi iniziativa a favore di una maggiore sicurezza e sensibilizzazione della popolazione.
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