Nella "democratica" Massarosa l'esercizio di alcuni fondamentali diritti costituzionali è limitata dall'obbligo di rilasciare una dichiarazione "di antifascismo".
Già così questa vicenda fa quanto meno sorridere.
Sorvolando, almeno per il momento, sui probabili aspetti di anti-costituzionalità di tale previsione, vorremmo capire quali siano i vantaggi per i cittadini e, soprattutto, quali le conseguenze per chi si dichiari falsamente antifascista. Limitare i diritti costituzionali ad una dichiarazione di antifascismo è qualcosa di aberrante. Non tanto in quanto riferita al fascismo, che sia ben chiaro, ma perché oggi si parte con i "fascisti" (o forse meglio con gli avversari politici). Domani saranno i cattolici, dopo domani gli eterosessuali o omosessuali, fra qualche mese i biondi o i mori, poi le donne, poi i poveri e via dicendo. Diversi anni fa erano gli ebrei... e come è andata tragicamente a finire lo sappiamo bene tutti.
Parlare di "fascisti" nel 2017 ha un ché di ridicolo. Il fascismo è finito, Mussolini è morto e la guerra è cessata.
Il fascismo ai tempi di oggi altro non è che la coperta di Linus delle sinistre quando non hanno più argomenti. È soltanto la scusa con cui tappano gli occhi ai cittadini mentre chiudono gli asili, perdono i ricorsi al Tar, fanno debiti su debiti, si inventano fantasiose norme e cartelli di passo carrabile, cercano di lucrare sull'accoglienza, non riescono a gestire il problema sicurezza, cercano di lucrare anche sui morti, si scagliano contro i cittadini dandogli degli evasori, lasciano cadere a pezzi il patrimonio storico artistico della città.
Perdono tempo in stupidaggini come questa invece di pensare ai problemi veri e reali dei propri cittadini.
Essere di destra, essere patriota, essere fiero di essere Italiano, chiedere più sicurezza, chiedere un controllo serrato delle nostre frontiere, chiedere servizi funzionanti, asili per i nostri figli, incentivi alla famiglia tradizionale, il rispetto delle nostre tradizioni culturali e religiose, la cura del nostro patrimonio artistico non fa di noi dei fascisti. Ma degli amanti della Patria, della nostra terra, della nostra identità culturale.
Mara Nicodemo - Portavoce provinciale FDI
Sauro Chiantelli - Portavoce comunale FDI
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