Può sembrare un ossimoro,il titolo che do a questo mio sproloquiare scritto”professione disoccupato”,ma in realtà la condizione di non avere lavoro,stà diventando il mestiere più in voga del momento,anche se nella maggior parte dei casi non è per scelta personale.
Cos'è che mi spinge a dipingere la condizione di di disoccupato come un”mestiere”?Bè tralasciando i casi di chi non vuole realmente non fare nulla o non ha per niente bisogno,essere inoccupati,può essere un vero e proprio lavoro a tempo pieno,stressante,faticoso e che perdipiù alla fine non portata neanche di che vivere in tasca,o per dirlo in parole povere:i soldi sotto forma di stipendio!
Dunque iniziamo descrivendo i primi passi che deve fare un disoccupato,se era uno di quei pochi fortunati che aveva un lavoro e l'ha perso.....NO,NO NON è una presa in giro anche se lo sembra.....deve prima di tutto preoccuparsi di andare al centro per l'impiego per comunicare la sua nuova posizione e di darne comunicazione all'INPS,nel caso,anche qui fortuna,che abbia diritto ad ammortizzatori sociali:disoccupazione,mobilità,ecc...ecc....
Se naturalmente uno fa parte di quei giovani,che non ha ancora iniziato a lavorare,può solo fare l'iscrizione al centro per l'impiego,ma non ha diritto ad alcun ammortizzatore sociale.
Il centro per l'impiego la cui funzione,in teoria,da collante tra chi è in cerca di lavoro e le aziende che assumono,in realtà è un ente inutile che non funziona,e non fa altro che darti delle indicazioni superficiali e tutt'altro che utili.
A questo punto che si fa inizia la ricerca di lavoro,tema che ho già approfondito in altro mio saggio l'inutilità di cercare lavoro dove ho descritto ampiamente,il barcamenarsi del cercare lavoro,che è esso stesso un impiego non retribuito e duro.
Vorrei però estrapolare un ulteriore compito del lavoro di disoccupato, essenziale alla ricerca di un impiego,ma molto impegnativo:la preparazione del Curriculum!
Una parola che per molti è un dogma,anche perché prima non esisteva farlo,se non per i lavori di alta dirigenza,e che tantissime persone non sanno neanche da dove partire a scriverlo;neanche le agenzie interinali sono molto d'aiuto in questo senso,io stesso ho imparato a farlo dopo molta esperienza e aiuto da chi ne sapeva più di me,tanto che ora quando capita aiuto chi ne ha bisogno a realizzarlo.
A questo punto a curriculum realizzato,c'è da partire con la ricerca di lavoro,cosa che può sembrare paradossale,è una cosa ben più faticosa di moltissimi impieghi e che ha differenza di essi non è remunerato,ma bisogna farlo per trovarne uno.Già questo ragionamento è talmente contorto che stanca la mente,anche se tristemente logico.
Ci sono più o meno cinque modi di cercare lavoro:
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la classica ricerca porta a porta,nelle zone industriali,negozi, alberghi,ecc....ecc....
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la consultazione di annunci su siti internet specializzati e/o giornali
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consultando il centro per l'impiego
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iscrivendosi alle principali agenzie interinali
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facendo domanda scritta/via web nelle principali catene di franchising e principali supermercati
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facendosi raccomandare anche solo semplicemente avendo un conoscente all'interno di una ditta,meglio se è qualcuno alto in grado
Di tutti questi metodi il più affidabile,in questi tempi di crisi è l'ultimo,ma paradossalmente proprio per effetto di questa,non è facilmente utilizzabile,vuoi per il costante calo di aziende aperte,vuoi perché ognuno di noi conosce troppe persone senza lavoro,per l'esiguo numero di posti che si libera.
Per il resto come si procede?personalmente consiglio di utilizzare tutti i metodi per aumentare le probabilità di trovare un occupazione,l'unico cui consiglio di perderci meno tempo possibile è il centro per l'impiego,che considero un ente inutile e privo di alcuna utilità;conosco solo una persona che ha trovato(per poco tempo)un lavoro tramite questo,però almeno la prima volta andateci,perchè come dico sempre qualche volta assumono.....
Bisogna anche considerare che oggigiorno,la ricerca di lavoro comporta una notevole perdita di denaro e tempo,in quanto stampare diverse copie del curriculum e andare in giro comporta una bella spesa,senza contare che volendosi iscrivere nelle agenzie interinali,queste si trovano nelle principali città(di solite i comuni-provincia)ed è impossibile farle tutte in unica mattinata,in quanto tra compilazione dei moduli e colloquio preliminare,si perde minimo una mezz'ora buona,costringendo il disoccupato a tornare nella provincia più volte.
Una volta archiviata la ricerca di lavoro,naturalmente così per dir,in quanto si ripete quanto meno di tanto in tanto,per lo meno per mettere a tacere chi ti pone la domanda:”ma lo stai cercando lavoro”,che fa così tanto nervoso;comunque dicevo una volta effettuata questa,c'è da pensare a una cosa fondamentale........A CAMPARE!!!!infatti se non si ha almeno un familiare che lavora o un ammortizzatore sociale (Disoccupazione,cassa integrazione,ecc...) che comunque si esauriscano dopo un tot di tempo,son problemi o per usare un espressione che rende meglio l'idea:son cavoli acidi,oddio ce ne sarebbe una che chiarisce meglio,ma è troppo volgare per scriverla,anche se ci starebbe bene tutta.
Dunque cosa si fa?per prima cosa si sparge la voce per lavoretti a nero, non per evadere le tasse,ma per necessità di sopravvivenza in quanto è facile trovare qualche persona,magari un anziano,una donna che vive da sola,un vicino che ha bisogno di un aiuto e ti può dare qualcosa in cambio di un aiuto,non è detto che siano necessariamente soldi,io ho anche accettato pagamenti in natura....No,no niente di pornografico, semplicemente ho accettato come compensi alimenti e/o generi di prima necessità.
Il problema vero è che di questi tempi,con la crisi(che ho rammentato spesso e la ricorderò altrettanto frequentemente),non si trovano molto neanche di questi lavoretti,in quanto anche la gente che te li farebbe fare ha pochi soldi e sono tantissimi quelli che si prestano a farli,quindi c'è tantissima concorrenza,ed è una vera gara al ribasso.
A volte anche titolari di attività ti possono fare lavorare a nero,ma anche qui non per evadere le tasse,ma perché con questa pressione fiscale, non possono assumere”in regola”per le troppe gabelle,quindi non fategliene una colpa.
Poi siccome,in molti casi non si riesce a mettere insieme una cifra adeguata per vivere,si fa il conto di cosa si può economizzare,e si fa a meno letteralmente di tutto il superfluo,riducendosi alle spese necessarie per vivere,mantenendo solo magari il comprarsi un pacchetto di sigarette ogni due giorni,chi invece il comprarsi una rivista al mese o altro,per cercare di mantenere un po' di lucidità;in quanto è difficile passare anche da un tenere di vita”povero”(guadagni,ma non bastano)ad uno”miserabile”senza impazzire.
Poi incominci a mettere insieme”cosa puoi vendere”,iniziando dagli oggetti a cui sei meno affezionato,passando per mobili e via via che passa il tempo,andando verso le cose a cui ti costa rinunciare,ma lo devi fare,magari non tanto per te,ma per chi vive con te.Rinunci a mobili che sono sempre appartenuti alla tua famiglia,a piccoli braccialetti d'oro regalati da padri e nonni che non ci sono più,arrivando in alcuni casi a vendersi la fede di nozze;e piano piano la tua casa si svuota,cosa che aggrava ulteriormente uno stato di tristezza,che il più delle volte sfocia in depressione.
Se poi soffri di salute o hai qualcuno in casa che ne ha,c'è ulteriormente da lavorare,e dico questo nonostante chi vi scriva,viva in Toscana, regione dove anche se non per tutti c'è un esenzione dal ticket,per i disoccupati,anche se non copre proprio tutti gli esami e tutti i farmaci.
Si perché nonostante il diritto alla salute,sia nella costituzione italiana, attualmente non è applicato come dovrebbe(e son buono a dire così) e bisogna barcamenarsi tra ASL,assistenti sociali e istituti di carità,spesso con risultati umilianti,proficui ma umilianti.
E poi....poi si pensa a rivolgersi agli assistenti sociali,un passo quasi obbligato di questi tempi,ma che è problematico,infatti nonostante ci sia chi svolge questo mestiere nel modo giusto( a cui rivolgo i miei sinceri complimenti)i più fanno il lavoro in una maniera talmente sbagliata,che costringono a lunghe trafile burocratiche,colloqui umilianti,attese snervanti e risposte che lasciano perplessi(e stò usando un termine molto blando e politicamente corretto);chi ha bambini piccini spesso evita di rivolgersi per la paura che ti tolgano i figli,e la cosa più divertente (se così si può definire)è che questi quando vengano messi in istituti o in case famiglie,gli viene passato 170€ al giorno a testa per tenerli li dentro.
La cosa più utile che ti viene dato è la tessera per la distribuzione alimentare,ma anche qui non siamo tutti uguali in Italia,nei comuni più grandi vengono allestite mense giornaliere,nei più vengono distribuiti ogni tot tempo dei pacchi-aiuto alimentari,e solo in qualche posto,ci sono dei validi posti,allestiti stile negozio,dove puoi scegliere di persona.
Ma c'è anche da vedere,se nel posto dove abiti,viene organizzata con coscienza o ci viene speculato dietro,in questi caso ti viene dato pochissimo e addirittura prodotti già marci,spacciati per”vicini alla scadenza”.
Inoltre bisogna preoccuparsi di fare l'ISEE(il redditometro),per vedere se siano diritto agli sgravi fiscali,sulle bollette e all'aiuto dei servizi sociali, però anche qui c'è un problema,infatti questo fotografa la situazione dell'anno precedente e non quella attuale,questo significa che se fino alla fine dell'anno trascorso lavoravi,e ora se anche ottobre/novembre di quello in corso,potresti non aver diritto a nessuna delle cose elencate all'inizio.Infine và anche considerato che il livello della soglia ISEE per aver diritto a questi,è talmente basso che bisogna essere terra-terra per usufruirne.
Non mi fate parlare poi delle procedure da effettuare,nel caso si voglia chiedere aiuto per avere dei medicinali non passate dalla mutua,che oltre agli assistenti sociali,bisogna farsi fare dei certificati dai dottori,che il più delle volte lasciano perplessi anche questi;io stesso se avessi dovuto farlo per me,avrei lasciato perdere tanto è stato lo stress che mi procuravano queste procedure.
Gli aiuti veri vengono più che altro,da istituti di carità che non sono legati alle istituzioni o da gente che ti aiuta senza farti mai sapere chi sono, anch'io sono stato aiutato così,ed a queste persone vanno i miei più sinceri ringraziamenti.
Ora considerate che in questo lungo racconto,sono stato abbastanza generico,non sono entrato nello specifico di molte cose,così come non ho detto cosa si può fare per sopravvivere,volutamente perché queste cose variano anche a seconda del paese dove si vive,delle persone, degli amministratori locali e anche della persona stessa,considerate che queste cose non si fanno una volta sola,ma ciclicamente,ve la sentireste di dire che al giorno d'oggi il Disoccupato non sia una professione?
Sono ben conscio che ci sono persone che ci marciano o che fanno i “finti bisognosi”,e vi garantisco che suscitano in me una rabbia infinita, ma qui ho parlato di chi si ritrova male e ce la vuole fare a tutti i costi, nonostante tutto e tutti.In queste situazioni è molto facile lasciarsi andare,abbandonare ogni volontà di andare avanti e cadere in depressione;quando sei in questa situazioni spesso ti fanno vuoto intorno quelli che ritenevi amici e spesso anche molti parenti,nella paura che tu gli chieda soldi,quando il più delle volte vorresti solo poterti parlare e sfogare.
Questo racconto,se non si è capito,è anche molto autobiografico,e vorrei dire che sono stato aiutato da persone che ci sono state,che mi aiutato moralmente e anche finanziariamente,ma che più di ogni altra cosa,mi telefonavano,mi venivano a trovare e chi poteva,di tanto in tanto mi portano pure a mangiare una pizza,ed è grazie a loro che sono andato avanti in questi anni e che voglio ringraziare.
Ricordate una cosa,al mondo ci sono tanti fannulloni e approfittatori,ma quelle persone senza lavoro,che non si arrendano,sono stressati quanto e forse più di chi lavora,e vi dico aiutateli,non in senso finanziario,ma siategli vicino e non abbandonateli!a volte basta solo poter parlare.
Distinti saluti
Marco Poli