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sabato 6 dicembre 2014

48° RAPPORTO CENSIS, LA GENTE RISPARMIA PERCHE' NON HA CERTEZZA DEL FUTURO

48° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2014
Cnel - Viale David Lubin, 2 - Roma

Giunto alla 48ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella difficile congiuntura che stiamo attraversando.
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come il Paese viva una profonda crisi della cultura sistemica: nella «società delle sette giare», i poteri sovranazionali, la politica nazionale, le sedi istituzionali, le minoranze vitali, la gente del quotidiano, il sommerso e la comunicazione appaiono come mondi non comunicanti, che vivono di se stessi e in se stessi.
Nella seconda parte,«La società italiana al 2014», vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell'anno, descrivendo una società satura dal capitale inagito, la solitudine dei soggetti, i punti di forza e di debolezza dell'Italia fuori dall'Italia.
Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, il governo pubblico, la sicurezza e la cittadinanza.

IL RAPPORTO:
http://www.censis.it/5?shadow_evento=121053

COMMENTO DI ANDREOTTI ROBERTO:
Secondo il rapporto del CENSIS , i soldi non sono spariti, secondo loro non vengono spesi , vengono risparmiati......
Difatti, un popolo che non ha certezza del suo futuro, non puo' spendere denaro senza pensieri !!!!
Quando, anni fa, un operaio iniziava a lavorare, aveva la certezza del suo lavoro, e della sua pensione, cio' permetteva di spendere , comprare ed investire in auto e case.
Adesso non piu'.......
Se non sei sicuro del tuo futuro, spendi solo il minimo indispensabile, perche' poi i soldi ti potrebbero servire in futuro !!!!! In quel futuro senza certezze......
Con la certezza del lavoro creata dai sindacati nel passato, c'era lavoro per tutti e ricchezza per quei tanti artigiani, negozianti ed imprenditori che adesso sono strozzati da tasse e crisi.
Crisi creata dal sistema politico che vuol tagliare i diritti acquisiti dai lavoratori, sponsorizzato da quegli industriali che si stanno uccidendo con le proprie mani!!!!
Ci guadagnano solo le multinazionali, che vengono a fare acquisti per pochi spiccioli.
Mentre i nostri politici fanno di tutto per rubare e mangiare i soldi delle nostre tasse.
Mafia capitale e' solo la punta dell'iceberg , ogni regione, provincia e comune ha il suo magnamagna, che noi paghiamo sulla nostra pelle.......

Andreotti Roberto.

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