Ordine Francescani fa crack. Investimenti in società legate a traffici di droga e armi
Articoli:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/19/crac-ordine-francescani-investimenti-in-societa-legate-traffici-droga-armi/1288136/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/20/crac-ordine-francescani-lalbergo-lusso-dei-frati-portato-bancarotta/1285980/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/21/crac-francescani-linee-guida-per-gestire-i-beni-degli-ordini-scritte-ministro-frati-minori/1286722/
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RIASSUNTO IN BREVE:
L'Ordine fondato dal "poverello" di Assisi si ritrova sommerso dai debiti. Non solo, si scopre che con le offerte di San Francesco, si legge sul Fatto Quotidiano, si compravano armi e droga. È una "grave situazione di difficoltà finanziaria" della Curia generale dei Frati Minori quella che, in una lettera-shock a tutti i frati dell'Ordine francescano, denuncia il ministro generale, l'americano padre Michael Perry, in seguito a un'indagine interna condotta a partire da settembre, che ha fatto emergere operazioni "dubbie", condotte dall'Economato. Al crack economico denunciato dal ministro generale, padre Michael Perry sul sito ufficiale dei Frati minori, seguono i particolari sconvolgenti della vicenda che ha ridotto sul lastrico i francescani della curia generalizia di Roma.
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Si legge sul Fatto Quotidiano:
«All’origine della bancarotta ci sarebbero investimenti sbagliati in società legate a traffici illeciti, come quelli di droga e di armi. Ma anche i lavori di ristrutturazione dell’hotel e ristorante di lusso Il Cantico, in via Gregorio VII a Roma, a due passi dalla Basilica di San Pietro e da Casa Santa Marta, la residenza di Papa Francesco. Alla guida della struttura, utilizzata spesso anche dalla Conferenza episcopale italiana, c’era proprio l’ex economo generale dei francescani, padre Giancarlo Lati, che si è già dimesso dal suo incarico e anche da quello di rappresentante legale dell’ordine, ufficialmente per motivi di salute.»
L'ex economo generale, padre Giancarlo Lati, si è già dimesso dal suo incarico e da quello di Rappresentante legale dell'Ordine, ufficialmente per motivi di salute. Al suo posto, come facente funzioni, il suo vice, padre Silvio De La Fuente, della Custodia di Terra Santa. Ma intanto, padre Perry, che punta il dito contro "il ruolo significativo che alcune persone esterne, che non sono membri dell'Ordine, hanno avuto nella faccenda", annuncia ricorso alla magistratura.
Si sente insomma odore di maxi-truffa in questo "buco", nell'ordine di svariati milioni di euro, denunciato dal superiore dei Francescani, eletto il 22 maggio dell'anno scorso, che con piglio anglosassone invita ora i confratelli a correre ai ripari. "La Curia generale si trova in una situazione di grave, sottolineo 'grave', difficoltà finanziaria, con un cospicuo ammontare di debiti", scrive nella lettera pubblicata sul sito dei Frati Minori a proposito del primo risultato della verifica interna. E' emerso anche, spiega, che "i sistemi di vigilanza e di controllo finanziario della gestione del patrimonio dell'Ordine erano o troppo deboli oppure compromessi, con l'inevitabile conseguenza della loro mancanza di efficacia rispetto alla salvaguardia di una gestione responsabile e trasparente". Terzo, "sembrano esserci state un certo numero di dubbie operazioni finanziarie, condotte da frati cui era stata affidata la cura del patrimonio dell'Ordine, senza la piena conoscenza e il consenso" del Definitorio generale.
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La replica di Papa Francesco trova spazio sempre sul Fatto Quotidiano:
«Intanto è arrivata anche una forte condanna da parte del Pontefice: “Tante volte io penso che la Chiesa in alcuni posti, più che madre è una imprenditrice”. Una denuncia fortissima quella di Bergoglio, per certi aspetti inedita nonostante egli abbia più volte tuonato con forza nei suoi due primi anni di pontificato contro i “preti affaristi” e la vendita di messe e sacramenti. Una durissima accusa che non aveva raccolto il consenso del presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco. Nell’ultima messa del 2014 con i fedeli nella sua residenza di Casa Santa Marta, il Papa ha puntato il dito contro la “sterilità della Chiesa: sterilità di egoismi, di potere, quando la Chiesa crede di potere tutto, di impadronirsi delle coscienze della gente, di andare sulla strada dei farisei, dei sadducei, sulla strada dell’ipocrisia”. Una vera e propria fotografia del crack finanziario dei francescani.»
Fatti non fummo per viver come bruti, ma per professar virtute e conoscenza..... Per etica ed onesta', per la gente tra la gente con la gente. In memoria di Albano Fini. capitan.futuro3000@gmail.com
giovedì 25 dicembre 2014
UN BEL NATALE PER I FRANCESCANI , CRAC FINANZIARIO , ARMI E DROGA. #ALLAFACCIA!!!
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