---------- Messaggio inoltrato ---------- Da: "Simone Togneri"
Ho letto con interesse l'articolo riguardante gli scontrini non fiscali pubblicato sul tuo blog e come anticipato sono a scrivere un breve articolo sull'argomento cercando di non essere troppo tecnico.
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Ciò che scrivi è corretto e cioè corrisponde al vero il fatto che le multinazionali di fatto pagano le tasse dove vogliono.
Questo è possibile grazie a:
- normative europee sul libero scambio commerciale
- tutti quegli accordi tra EU e paesi o comunità di paesi terzi
- legislazione su fiduciarie e soprattutto su trust
Nello specifico le normative europee dicono, e quindi ci obbligano, a non porre limiti alle società europee ovvero di trattare le società aventi sede nell'EU ad avere gli stessi diritti/doveri/modalità di accesso per la commercializzazione dei propri prodotti/servizi all'interno di tutti i paesi membri. Questo si traduce in nessuna burocrazia aggiuntiva ammessa e nessuna tassa in più ammessa. Tutto normale direte vero? ebbene la risposta è NI perchè ci sono paesi europei dove per certi tipi di fatturazioni la tassazione reale è del 5% (Malta) o 10% o nulla (Cipro) rendendo quindi vantaggioso per aziende EU venire in Italia a commerciare i propri prodotti sicuri che le aziende italiane sono svantaggiate. Si paga ugualmente solo l'IVA ma poi questa viene rimborsata nella misura eccedente rispetto al paese sede dell'azienda estera (es. in Italia IVA 22% Cipro 15% quindi il 7% viene recuperato dall'azienda). Capirete che già qui si apre un abisso...
Abisso amplificato da accordi EU/paesi terzi o Italia/paesi terzi...
Ultimo punto che poi è quello fondamentale, è la legislazione su fiduciarie e trust. La fiduciaria è un'azienda la cui proprietà è di uno sconosciuto e che viene gestita da un fiduciario secondo le indicazioni e i voleri del vero proprietario. Il trust è più o meno un fondo patrimoniale con le seguenti differenze:
- non è limitato alla famiglia
- vi si possono conferire anche beni mobili e non solo quelli immobili
- si può fare in qualsiasi paese abbia una legislazione di trust
- il trust prende la residenza fiscale del paese dove viene registrato (fatto)
Cosa comporta questo? bene facciamo un esempio...
L'azienda Pippo srl che fino a ieri ha prodotto in Italia viene conferita in un trust maltese e in tale trust vengono conferiti tutti i beni materiali della pippo srl. La Pippo srl potrà diventare pippo LTD con capitale sociale 1200 euro (anzichè 10 mila come in italia) avrà tutti i beni materiali e intellettuali della vecchia pippo srl in comodato d'uso (macchinari, attrezzature, veicoli, contratti, ecc.).
In Italia da domani la pippo srl non esisterà più e ci sarà invece una "unità locale di azienda estera" per aprire la quale basta una comunicazione alla camera di commercio (e non mille atti come per una srl). Ora la pippo ltd inizia a produrre e succede questo:
L'unità locale produce al costo di 10 e vende a 10 alla sede centrale (che può essere anche una seconda ltd) la quale rivende in italia ai soliti clienti a 100. Rimangono 90 di utile tassati all'estero diciamo al 5% ovvero 4,5 su 100... In Italia dei 100 sarebbero rimasti circa 40 (forse) mentre facendo così 75,5 sono di utile al netto delle tasse... concorrenza sleale direi...
Il metodo può essere interpretato come abuso di diritto ma essendo la proprietà straniera diventa complesso dimostrarlo...
Ho semplificato molto alcuni passaggi ma il concetto spero sia piuttosto chiaro.
Parliamo di costi... aprire una società a Malta o Cipro completa di amministratore, sede reale, numero di telefono con segretaria che risponde, indirizzo mail reale, conto corrente aperto, dichiarazione dei redditi, ecc costa circa 5000 euro il primo anno e circa 2500-3000 euro gli anni successivi più le tasse. fate i conti per capire da che livello di fatturato diventa conveniente sapendo che paesi comunitari come Malta, Cipro, le isole Jersey, Lussemburgo, ecc vivono di questo...
Simone Togneri
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