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Da: "Chiara Franceschini"
Data: 19/dic/2014 16:40
Oggetto:
Buon Natale dalle Malattie Rare Sezione Toscana ASKIS ONLUS
A:CAPITAN FUTURO.
RACCONTO:
Da: "Chiara Franceschini"
Data: 19/dic/2014 16:40
Oggetto:
Buon Natale dalle Malattie Rare Sezione Toscana ASKIS ONLUS
A:CAPITAN FUTURO.
RACCONTO:
Salve Amici, parenti e conoscenti, Vi invio questo mio ultimo scritto per strapparVi un sorriso e ringraziarVi tutti augurandoVi Buon Natale!
LE DIS-AVVENTURE
DI BABBO NATALE
CHE RIDERE!
di
Chiara Franceschini
Babbo Natale e le mutande alla moda
Natale 2014
Quest'anno sono rimasto in mutande! In boxer rosso fiammante, ovviamente! Non è mica per via della crisi; no no. È che secondo me va di moda: c'è chi resta senza reggiseno ballando, chi resta senza acqua calda e deve farsi la doccia gelata (è quello il motivo, giusto?), chi resta senza occhiali fotocromatici e mette la testa sotto la sabbia….o sarà stata la protesta contro il buco dell'ozono? Certo ce ne erano di buchi all'aria! Chissà nei dintorni che aria si respirava! E chi invece adotta questa tendenza: andarsene in giro facendo vedere gli slip. Solitamente sono le stesse persone a cui, l'anno scorso, ho regalato l'aspirapolvere da portafoglio. Almeno ora quando lo aprono, non corrono il rischio di diventare allergici agli acari della polvere. Altrimenti chi li curerebbe? Le ASL sono senza soldi, i Comuni idem, lo Stato pure..... mi chiedo: dove sono finiti tutti i quattrini? In vacanza?
E qui scatta il genio: devono essere stati sotterrati tutti nell' Isola che non c'è. Parto, tanto sono già in tenuta da mare....potrebbe sembrare che sia in costume!
All'aeroporto: "Scusi Signore, per l'Isola che non c'è non è prevista alcuna partenza!" "Ma come è possibile? Peter Pan ci va sempre in volo!" "Ma Lei crede ancora alle favole??? Non vorrà mica dirmi che crede ancora a Babbo Natale?" "Ovvio!" "Beh, allora Le consiglio di prendere il primo asino che vola che vede uscendo! Arrivederci!" E molto educatamente fa passare un altro viaggiatore.
Mi viene quasi una crisi di identità: Essere o far finta di Essere? Vivere o apparire? E a chi, o in cosa, credere? Si, perché ogni tanto me lo domando pure io, anche se la fantasia non mi manca. Sono anni ormai che mi sento abbandonato, che non ho più un riferimento, un Mito, uno Stato in cui avere fiducia. Ma al momento ho cose ben più importanti a cui pensare: le vacanze! Mi sorge anche il dubbio di essere finito per sbaglio nel primo libro di Harry Potter "Vuoi vedere che il mio aereo parte dell'imbarco due e mezzo voli superinternazionali?" Ridacchiando mi liscio la barba, ho risolto l'annoso problema. Forse. Muble muble….. Certo non c'è nessuno in fila...Che alternativa mi rimane? L'elicottero non posso usarlo per fini personali; sarebbe come se un dipendente usasse l'auto aziendale per andare in villeggiatura! O come se venissero usate le auto Pubbliche per scopi privati. Chi lo farebbe mai? E' reato! La stessa cosa dicesi per la Befana: non può mica andare in giro a fare shopping col carbone destinato ai bambini cattivi??? È poi mica reggerebbe il mio peso una vecchia scopo di saggina; mi sa che è collaudata fino una gobba, escluso il pancione. Ahahahah..... Dunque non mi resta che chiamare Campanellino e con la sua polvere magica, sarò all'Isola che non c'è in un battibaleno. Speriamo che mi risponda al telefono senza fili; beh che linea dovrebbe mai esserci su di un'Isola che non esiste?! Certo non le ho risposto all'ultima letterina che mi ha inviato. Voleva una nuova sacca che non c'è per la sua polvere fatata. La sacca non l'ho trovata; pensando a qualcosa di contenitivo le ho regalato un reggiseno da favola, con abbinata una mutandina da urlo! D'altronde alla moda pianigiana, chi 'un inceppa, un'imbefana. E poi chi 'un piange, 'un puppa!" Sul bigliettino le avevo scritto: "Quando vieni? Non vedo l'aria di vederti! Fatti almeno sentire presto!" Non avrà mica pensato ad un doppio senso? Lungi da me; ora perché l'anno scorso ho passato qualche mese in allegra compagnia, non penserete mica che sia un uomo di mondo? Il dilemma mi attanaglia: le mando un sms, un'e-mail, un messaggio tramite social network, una foto dell'Isola tramite Internet, o più semplicemente le invio un piccione viaggiatore? Perché dei folletti non mi fido; si dice che il coso sia inversamente proporzionale all'altezza e che le donne nane siano tutte...avete capito, giusto? Siccome tra fate e folletti se ne sentono delle belle, non vorrei mai indurre in tentazione la mia cara Trilli….nè vorrei crearle l'occasione per indossare il completino nuovo....Che fare dunque? Ma anche inviarle un uccello, fraintenderà? Per carità, che non le venga in mente Batman, avete presente la tartaruga? Addio me e la mia pancetta! Ho deciso: la chiamo!
"Tu…tu….tu….risponde la segreteria telefonica: scaricate la App gratuita di Trilli ed avrete tutti i servizi attivi. Arrivederci!" Accipicchia, TUTTI i servizi? La scarico subito! Ed in men che non si dica, dopo aver istallato una App così pesante che impallerebbe anche il più potenti dei sistemi operativi, mi ritrovo spruzzato di polvere magica. Avete capito fino a che punto si è spinta la magia? Hem, volevo dire, la tecnologia? Ora sono nel bel mezzo di una spiaggia affollata, bianco come la mia amata neve ed un caldo da far appassire anche un cactus. Per fortuna indosso il mio cappellino rosso con la punta, altrimenti rischiavo pure il colpo di sole. In realtà prendo un sacco di colpi di fulmine, non vi dico quanti ne ho collezionati con la slitta in metallo
Mi guardo intorno: c'è un'invitante signorina che mi offre una lunga collana di fiori, una sdraio in bambù ed un cocktail fresco con il famoso ombrellino colorato. Questo si che è un trattamento super! E' qui che voglio venire quando andrò in pensione. Già, ma quando ci andrò? E soprattutto, c'andrò mai? Pensare è un'attività a cui non bisogna dar retta; è meglio che ci propinino una bella gara canora in tv mentre un genio al femminile tutto italiano, figlia di un italiano medio, neanche belloccia e senza essere rifatta, effettua il primo lancio, dico, sulla Stazione Spaziale Internazionale. Una data storica per l'umanità italiana, ignorata dai media italiani a vantaggio di programmi per italiani medi. Per fortuna la Befana mi ha regalato internet, mio nipote Natalino me lo ha istallato, ed ho potuto vedere tutto sulle televisioni internazionali. E' stato emozionante, mi è pure scesa una lacrima, come la volta che ho consegnato il regalo numero Uno! Ma torniamo alle cose serie: mare, sole, donne. No, volevo dire: partite! No….volevo dire: concorsi canori; no, volevo dire.....boh non lo so nemmeno io! Mi adagio e mi preparo ad un sonnellino ristoratore; al tesoro penserò più tardi. Qualche ora dopo, vengo svegliato dall'odore della grigliata di verdure in riva al mare; la luna che si riflette sull'oceano. Mumm, è tutto semplicemente magnifico. Mi alzo, la pelle mi tira, ma devo dire che mi tirano di più le fatine che ridono intorno al buffet. Appena arrivo: "Hei…..Babbo Natale, ti conviene star lontano dal fuoco, non credi?" In genere non accetto di buon grado gli spassionati consigli dei tuttologi, in particolare quei pareri che non mi sognerei lontanamente di chiedere, però questa volta non ribatto, perché almeno qui mi hanno riconosciuto. Sono proprio nel mondo della fantasia! Finalmente sono stato chiamato col mio nome. Subito dopo sento dire: "Ma che bel gamberetto!" Ho già l'acquolina in bocca: verdure e pesce grigliato. Che delizia! Mi avvicino al tavolo: i crostacei non ci sono; meglio! E' cosi difficile aprirli che, solitamente, si lanciano sempre sulla mia tuta. E rosso su rosso, tra le pieghe varie, rischio sempre di partire con qualche calamaro attaccato alla giacca. Guardo la casacca, è rossa immacolata. Ma un momento: io ero in mutande; che magia è mai questa? Osservando meglio non vedo né i bottoni né la rifinitura bianca. Ops! Sono rosso tizzone; per poco non mi scambiano per la carbonella ardente. Ecco perché mi hanno riconosciuto: sembro proprio io in tenuta Natalizia. "Aiuto, al fuoco, al fuoco" grido disperato. Ed ecco che vedo venirmi incontro un piccolo aereo agricolo, travestito da aereo anti-incendio. E' già carnevale??? Salgo a bordo; lo vedo vacillare; chissà perché?! Rosso dalla sforzo sale, sale, oltre le nubi. In un attimo mi ritrovo nel mio amato Polo Nord; mi tuffo al volo nella neve fresca, mi rotolo e rido. Certo, bene come sto a casa mia, non sto da nessuna parte! Dovrò uscire in fretta dalla neve, perché se non mi affretto, domani, tutte le Tv, parleranno del pericolosissimo innalzamento delle acque, dovuto allo scongelamento dei ghiacciai. Quei due-tre decimi di millimetro che potrebbero sommergere città intere!
Pensare che sono partito in cerca di un tesoro per salvare il Mondo dalla miseria, ed invece, ho quasi causato un cataclisma naturale. E' meglio che torni a fare ciò in cui sono bravo: regalare giocattoli, fantasia e sorrisi.
Buon Natale a tutti: il vostro Babbo Natale
Ed i Natali precedenti come sarà andata? Un po' di storia…
Una giornata con Babbo Natale
Natale 2011
Salve, sono Babbo Natale. Eh già, per una volta sono io a scrivere! E' sera, il fuoco scoppietta nel camino, mi sto facendo di latte e biscotti, in barba alla dieta!!!
Ti sto scrivendo con i piedi a mollo in una bacinella di acqua calda; i miei scarponi non sono poi così comodi come sembrano e mi fanno venire i calli. Il mio unico giorno di riposo che ho nell'anno è quello di Natale, perciò io adoro il Natale.
Stamani all'alba sono partito per andare a portare i dolcetti della ferità ad un povero, solo, triste, vecchietto che da quest'autunno abita in un ospizio. L'avevo visto in TV che piangeva.
Non ci crederai, quando sono arrivato l'ho visto che rideva a crepapelle, seduto ad un tavolo mentre giocava a carte con latri 3 compari.
Mi sono avvicinato, non sembrava poi tanto disperato come mi era apparso in TV. Il suo nome è Luigino, ma qui lo chiamano Gino, è più FICO!
Allora gli ho raccontato di ciò che avevo visto in TV e lui mi ha confessato che ora si era inserito e adesso apprezzava sedersi a tavola con altre 20 persone, anziché da soli, e urlare per farsi passare il sale e ritrovarsi in mano il pane! Che ridere, il pane al posto del sale!!!
Mi raccontò che temeva di non riuscire a dormire per i rumori prodotti dagli altri, ma gli era bastato spegnere l'apparecchio acustico. Inoltre lì aveva scoperto molte diavolerie moderne, tra cui la più sensazionale: INTERNET, dove si vedono certe poppe!!!
Mi salutò con calore e sotto voce mi chiese se avessi del Viagra, aveva conosciuto un paio di allegre vedovelle…
"Chissà quante ne hai combinate con la Befana, eh amico?" Mi chiese Gino pungolandomi col gomito.
"Sfatiamo subito un mito: con la Befana mai e poi mai. A me piacciono quelle che le curve l'hanno per il verso giusto, non all'incontrario!" Risposi scocciato.
Un po' deluso dalla mia rivelazione, Gino mi suggerì di portare i dolcetti della felicità a qualcuno che ne avesse veramente bisogno. Lui si accontentava delle pillole blu.
Uscii di lì e mi annotai nel taccuino spara-pensieri: "Al contrario di ciò che si dice, le persone cambiano…si ma in peggio!"
Mi guardai un po' in torno e vidi un canile fatiscente. Pesai: dove portarli, meglio che a dei poveri animaletti soli ed abbandonati???
Quindi mi recai al canile. Parcheggiai le mie 18 renne e suonai il campanello. Mi aprirono la porta il paio di tette più enormi che avessi mai visto! Se fosse venuto con me San Giuseppe, avrebbe dovuto dire subito due avemaria, una per poppa! Lo conosco bene, usciamo sempre insieme. E se fossero arrivati i Re magi, avresti visto che luci nel cielo!
Per i primi 30 secondi l'unica cosa che vidi furono solo i seni che minacciavano di uscire dalla scollatura alla prima occasione. Poi mi costrinsi a spostare lo sguardo, però anziché in alto verso il viso, i miei occhi vollero scendere lungo la snella figura fasciata in una leggera maglietta rossa incrociata sul davanti (ne ho regalate a migliaia l'anno scorso), a cui seguiva la linea dei fianchi rotondi e perfetti e dopo una cintura nera. O meglio, una micro-gonna nera, alta quanto la mia cintura. Le lunghissime gambe affusolate si vantavano dentro a splendide calze rosse che terminavano dentro a dei decoltè, obbligatoriamente rossi, tacco 16.
Quando feci per alzare lo sguardo per sorriderle e dirle che avevo dato i dolcetti ai cani, dei capelli fluenti mi schiaffeggiarono dolcemente il berretto; la Jessica Rubbit del canile si stava allontanando verso il bagno, dicendomi di lasciare la donazione nel cesto, vicino alla specchiera. Non ebbi neanche il tempo di rispondere che, riflesso nello specchio,vidi il lungo collo venire spruzzato con piccole vaporizzazioni di profumo e labbra carnose baciare un brillante rossetto, ovviamente rosso.
"Aspettami solo un attimo, devo fare plim-plim!" Mi disse civettuola.
Poi si girò di fronte al wc e, in piedi, tirò fuori il suo coso, una sgrollatina, un'aggiustatina, e ritornò ad essere la femme-fatale di qualche attimo prima. "Scusami, ma con questo vestito, il freddo mi sollecita la vescica!" Precisò mentre rovistava nella borsetta alla ricerca delle chiavi. "Sono l'ospite d'onore ad una festa a sorpresa, che ne dici?" Mi chiese facendo una piroetta.
"Sulla sorpresa non ci sono dubbi!" Risposi con un filo di voce, mentre cercavo di recuperare la bazza che mi era caduta in terra per lo stupore.
Sentii il clacson di una macchina. "Mi suonano!" Affermò, indicando dalla porta-finestra, l'auto che faceva manovra.
"Sento, ma su questo avrei dei dubbi su chi fa cosa…" Riflettei a voce alta, ma lei/lui (boh???) non badò a me. Si stava infilando un lungo e caldo cappotto e ne stava assaporando il tepore.
"Se vuoi venire, ti imbuco alla festa." Mi propose mentre uscivamo di casa.
"Non ho dubbi che ci riusciresti, ma per questa volta passo!" Ribattei massaggiandomi il didietro e corsi verso la slitta. Mi annotai nel taccuino: "L'abito non fa il monaco, ma il pipo si!"
Andai in cerca delle renne, quando le vidi, al momento sorrisi, perché stavano tutte sulla schiena agitando le gambe in aria; pensai che i cani avessero raccontato loro delle barzellette e che le renne si stessero sbellicando dalle risate. In realtà si stavano grattando: avevano preso le pulci!
Diciotto renne pulciose si stavano strofinando per ogni angolo, spigolo, muro!
Quindi sono volato al supermercato a comprare un antiparassitario. In realtà avrei avuto bisogno anche dei collari antipulci, fiale e spray, il tutto per diciotto quadrupedi scalcianti che avevo lasciato nel parcheggio del supermercato, a grattarsi come pazzi.
Sono arrivato alla cassa con le bombolette che mi cascavano per tutto il corridoio (non avevo preso il carrello per fare prima); c'erano trenta casse, ma solo 5 aperte! E le altre venticinque erano già chiuse per le vacanze di Natale???
Ti dirò di più: c'era la cassa riservata ai proprietari di carta di credito, quella riservata alla signore in gravidanza, la cassa per i cestelli, la cassa veloce con ottanta persone in coda (e hanno il coraggio di chiamarla "veloce") ed infine la cassa ordinaria con la fila che faceva il giro dell'ipermercato.
Ho pensato che, essendo io il vero, unico, inimitabile, Babbo Natale avessi la precedenza.
"Papà, c'è Babbo Natale!" Indicavano i bambini e pensai "Per fortuna mi hanno riconosciuto, perciò ai genitori non resta che darmi la precedenza!"
Macchè, tutti i bimbi a dire "Garda mamma, Babbo Natale vuole passare avanti a tutti!"
E i genitori "Che esempio dà ai nostri figli, si vergogni! Ma chi si crede di essere Lei?"
E io: "Babbo Natale!" Ho risposto così solo perché l'avevo visto fare in TV e mi sembrava che la risposta funzionasse.
La gente mi si è rivoltata contro, cacciandomi in fondo alla fila. Ad un certo punto ho viso un tipo venire verso di me. Aveva dei fogli in mano ed ho pensato: che carino, mi porta un sacco di letterine!!! Con aria truce, sventolandomi i fogli sotto il naso, invece mi chiesto: "Sono sue le renne parcheggiate fuori?"
"Certo, la slitta non va mica a motore!"
Questo mi ha guardato e sbraitando ha ribattuto: "Lo sa che è vietato lasciare gli animali selvatici incustoditi? Queste sono diciotto multe. Dove gliele spedisco?"
Quando gli ho detto di inviarmele al Polo Nord, lui mi ha mandato a quello Sud!
"Allora, avanti mi dia l'indirizzo preciso! E le vada a spostare immediatamente, ha capito?"
Io ero atterrito ma gli ho dato comunque il biglietto da visita, con l'indirizzo del mio villaggio.
Allora il tizio ha aggiunto una multa per "insulto all'intelligenza di un pubblico ufficiale" sbattendomele tutte in mano.
Ancora non ho capito il motivo di tanta rabbia; di certo era che mi aveva fatto perdere il posto in fila. Quando infine sono riuscito a raggiungere la cassa, ho tirato un sospiro di sollievo: finalmente sarei tornato a casa mia.
Nel momento in cui ho fatto l'atto di pagare, la cassiera si è messa a ridere dicendo che i miei quattrini non valevano più niente, che erano carta straccia soldi da buttare via perché erano vecchi e scaduti! Nono erano buoni neanche per farci le mutande.
Qui sono obbligato ad aprire una parentesi, perché l'argomento "mutande" è intoccabile in quanto le porto solo di colore verde. Perché mi chiederai? Devi sapere che negli anni trenta, un periodo in cui regalavo solo noci e arance, venne da me il Signor Coca-Cola proponendomi un affare da milioni di soldi. Mi regalò una fabbrica nuova di giocattoli ma in cambio mi fece promettere di cambiare i miei vestiti, da verdi a rossi. Il mio colore preferito è verde-speranza, ma ho anch'io i miei sponsor e quindi ho ceduto sul completo rosso ma sotto indosso ancora le mutande verdi, in barba allo sponsor!
Eravamo rimasti al momento in cui cercavo invano di pagare e così le rispondo: "Ma signorina, che dice? Non vede: sono CE-N-TO MI-LA LI-RE!!!" Ho scandito con tono più alto.
La tipa mi ha rivolto un'occhiata torva e ha chiamato la sicurezza. E' tornato il tizio delle multe.
No, proprio lui no, pietà! Ho pensato con angoscia.
"Ora che ha combinato?" Mi ha chiesto quasi urlando.
"Babbo Natale non vuol pagare!" Ha risposto la cassiera al posto mio.
Ho scosso la testa sorridendo, sventolando i miei soldi con orgoglio. Avevo ben CENTO MILA LIRE in mano, mica qualche centesimo. Il mio Babbo mi diceva sempre che i soldi sono buoni anche vecchi, luridi e sporchi. Sempre buoni.
"Chi prende in giro? Quel pezzetto di carta è scaduto anni fa, ma dove vive???" Mi ha chiesto il poliziotto.
Pensare che gli avevo dato il mio indirizzo alcuni minuti prima. Stavo per rispondere, ma lui mi ha strattonato per la barba e mi ha, per così dire, accompagnato verso l'uscita. "Vede quell'ammasso informe? E' tutta gente che si accalca contro il banco della Direzione; se vuole può fare un assegno. Basta che si metta in coda e se è tutto RE-GO-LA-RE verrà autorizzato all'emissione di un titolo di credito valido e poi si mette in fila alla cassa "carte di credito/assegni". Tutto chiarooo???"
Con le orecchie che mi strusciavano lungo il pavimento, sono tornato dalle mie pulciosissime renne. Appena uscito fuori, un ciuffo di pelo scuro mi si è incastrato nella barba; odio le persone che si radono a cielo aperto. Stavo giusto per estrarre il taccuino, quando la mia mano ha rifiutato di muoversi. Manca poco mi prendeva un colpo: le renne sembravano quei cani a cui radono tutto il pelo tranne che quello sulla testa! Un orrore! Le mie bellissime, morbide, calorose, renne, trasformate in obbrobri, con le pulci impazzite che facevano le corse sulla loro pelle in cerca di posto caldo dove annidarsi.
Un disastro dopo l'altro. Ho ritenuto che a quel punto non mi potesse accedere nient'altro. Mai pensiero fu più funesto: la slitta era scomparsa! Deseparecida. Nada de nada.
Cerca cerca alla fine mi sono reso conto che avevano dipinto degli arzigogoli sulla mia slitta griffata, mimetizzandola in un murales! Ci mancava pure questa! E non solo, mi avevano pure fregato il paranaso. Cos'è il paranaso? Hai visto che sembra che abbia sempre il naso rosso? Non sono mica avvinazzato, oddio anche se non disdegno un buon vino d'annata, magari anche un vin broulette….no quello è un naso finto. Io lo chiamo paranaso. Ti svelerò un segreto: le renne decollano per così dire "a reazione", producono "aria calda", sai l'aria calda sale…insomma scoreggiano e tirano certi tuoni puzzolenti! Stendono! Ho sempre con me lo spray cattura-odori. Perchè credi che agiti sempre i campanacci e urli a squarcia gola "Buon Natale" in continuazione? Non certo per farmi venire i crampi alle mani o per perdere la voce; è un metodo coprire il rumore delle renne.
Io sono sempre sotto vento, quindi ti puoi ben immaginare come sia stato il mio viaggio di ritorno: un posto in prima fila!
Questa estate ho provato a montare dei pannelli solari sulle loro corna, è andato tutto bene, fino a che non è venuto l'inverno, ovvero il momento di usare la mia invenzione. Non avevo fatto conto che qui la luce estiva c'è per 6 mesi, ma d'inverno abbiamo 6 mesi di buio! Ops, che sbadato.
Infine nella fretta di tornare a casa (mi potrai capire), mi sono dimenticato di attaccare il mio catetere. E si, non posso mica fermarmi a dare un regolo e una pisciata. Quando sono arrivato a casa, ho doverosamente staccato la sacca e con orrore ho visto che era vuota.
Ho pensato: non ho pisciato nulla??? Lo conosci il detto: se non cachi cacherai, ma se non pisci sono guai! Stavo già per chiamare i 118 folletti, appendere gli scarponi al chiodo, passare le redini a mio nipote Natalino…quando sento dire che, poco fa, sono piovuti enormi chicchi di grandine, alcuni hanno sfondato anche i vetri delle auto. Ops, forse ho pisciato "fuori dal vaso"!!! Mi sa che mi arriverà qualche letterina di richiesta di regalo per dei parabrezza il prossimo anno!
Insomma vuoi sapere la morale: per fortuna che un giorno l'anno è Natale!
Firmato: Babbo Natale
Continua in…
…A Babbo Natale ci pensa la Befana!
Se sei tra quelli che hanno letto la lettera di Babbo Natale, vorrei dirti che io sarò molto più breve (…mi è sembrato di vedere sul tuo volto un'espressione di sollievo???), perché a differenza di lui, che è un imprenditore di successo (con fabbrica e folletti-operai, ecc.) io sono uscita da scuola che avevo 16 anni.
Gli studi non rientravano proprio tra le mie attività preferite…se aggiungi che di notte scorrazzavo su e giù con la scopa, capirai che la mattina dormivo giustamente sui banchi.
A giugno naturalmente si vedevano i risultati…
Quando i bambini di 1' elementare però cominciarono a scambiarmi per la "Signora Maestra" o addirittura per la "Bidella" (forse per il mio look) mi misi sotto a studiare e raggiunsi il meritato risultato: il diploma di 3' elementare!
QuandouandoQQqUNA iniziai a lavorare, conobbi Babbo Natale. Tra noi non c'è mai stato niente di serio perchè tra la mia gobba e la sua pancia, non riusciamo neanche a scambiarci gli auguri di "buonanno"!
Comunque siamo diventati grandi amici e festeggiamo la fine dell'anno insieme anche ai Re Magi, i pastorelli, Angelo, Stella, Giuseppe e Maria con il pargoletto.
C'è sempre una grande confusione: i pastori sono dei beceroni: urlano, strillano e schiamazzano. Sembra di essere in piazza.
I Re Magi sono un trio da immortalare: una porta la birra, il secondo porta il fumo (mi capite, giusto?) e l'ultimo porta loro perché uno è brillo e quell'altro è fatto! Il cammello di Melchiorre ha paura dei botti, sicché si imbuca sotto il tavolino ed ad ogni colpo sembra che ci sia il terremoto da tanto che trema! Angelo è l'unico che non si sente mai, sembra quasi che non ci sia. Già, ma quest'anno c'era? Ora che ci penso non l'ho visto.
Non parliamo di quella stella cometa, che segue il bambino ovunque vada: non c'è verso di appartarsi con nessuno perché lei illumina tutti gli angoli della stanza. Sarà per quello che il bimbo è così sveglio? Parlando proprio del piccino devo dire che è un birichino: appena la sua mamma si gira, lui trasmuta il latte del biberon in spumante! E giù con i brindisi! Quello lì darà del filo da torcere ai suoi genitori, ve lo dico io che di bimbetti me ne intendo!
Quest'anno Babbo Natale ha raccontato un'allegra storiella di una giornataccia che gli era capitata pochi giorni prima. Ha fatto ridere tutto il tavolo, non mi ero mai divertita così tanto! Mi sentiva anche la pancia da tanto che avevo sghignazzato!
Ma quando mi sono ritrovata da sola nel mio letto, ho riflettuto che tutto sommato lui non si doveva essere divertito un granché quel giorno: l'incontro con il trans, le renne spelate, la slitta sgangherata…Perciò quest'anno per Befana gli farò un regalo speciale.
Ho contattato suo nipote Natalino per capire bene il dono appropriato. E alla fine ho deciso: gli regalerò un elicottero a carbone, così non avrà più bisogno del paranaso, della slitta, delle renne, ecc. Ed inoltre lo vedrò più spesso perché avrà bisogno del carburante: gli porterò quintali di carbone dentro alle calze colorate!
Ma non finisce qui: a guidarlo sarà la mia amica "coscialunga", una tedesca dagli occhi color smeraldo e la pelle di porcellana. Lei porta l'ombelico scoperto anche d'inverno, tanto per farti capire il tipetto che è…e a cantare la befana sarà la mia amica Marcela, una caliente spagnola che si veste sempre in pelle attillata.
A Babbo Natale basterà dare una sbirciatina sotto la sottana per capire che questa volta non ci sono cose in più, tanto lei non indossa la biancheria intima perché "si vede il segno sul sedere", dice lei. Marcela sogna da anni di visitare la casa di Babbo Natale, di vedere la fabbrica di giocattoli, di passare del tempo con lui. Oramai è una donna fatta, ma dentro è rimasta sempre una bambina!
Penso che lui sarà ben contento di accoglierla nel suo villaggio. Marcela ha un'unica preoccupazione: non c'è nessuno che sappia usare la chitarra. Ma io l'ho rincuorata al volo dicendole che se chiedeva a Babbo Natale di suonarla, lui l'avrebbe di certo accontentata!
Buona Befana a tutti!
Che c'azzecca Babbo Natale, Rosaspina e Bufalo Bill???
(Natale 2012)
Vietato ai minori di 14 anni
Cari amici, sono Babbo Natale. Per chi avesse letto le mie disavventure dell'anno scorso, voglio precisare che quest'anno ho intenzione di passare un Natale in tutta tranquillità, perciò non aspettatevi grandi cose.
Per chi non fosse invece a conoscenza di ciò che mi è capitato l'anno passato, lo allego separatamente, così che possiate comprendere al meglio alcuni cambiamenti strategici che ho effettuato rispetto al passato.
Innanzi tutto ho dismesso la vecchia slitta a renne volanti, sostituendola con un elicottero rosso fiammante. Eh si perché, grazie alla mia amica coscialunga, ho potuto esercitarmi a tirare su e giù...la cloche naturalmente, che avevate capito??? Maligni! Poi ho voluto seguire il consiglio di mio nipote Natalino ed ho attivato il gps satellitare, così non avrò problemi a trovare le strade nuove, con tutte queste rotonde. Infine, oltre al cellulare che gestisce ben 4 operatori diversi contemporaneamente, mi sono fatto emettere anche una carta di credito oro a plafond illimitato. Voglio proprio vedere se così attrezzato avrò dei problemi anche stavolta!
Direi che ho pensato proprio a tutto! Questo Natale voglio esaudire il desiderio di Rosaspina. Vi ricordate di quella bella figliola delle favola che a 15 anni pungendosi con un fuso, dormirà insieme al regno per 100 lunghi anni, fino a che un principe con un bacio la risveglierà? Ora ha 14 anni e 11 mesi, quindi prima del letargo, il suo sogno, è proprio il caso di dirlo, diventerà realtà! Siete curiosi di conoscere il suo desiderio? Fin da bambina vorrebbe vedere dal vivo, nel vero farwest, il grande spettacolo circense di Bufalo Bill: il Buffalo Bill Wild West show. C'andremo in elicottero: la sera assisteremo allo spettacolo e il giorno dopo rimarremo al pranzo di Natale da Bufalo Bill e poi ce ne torneremo con calma al castello. Sono pronto, parto, all'arrembaggio!! ..Qualche minuto di volo più tardi...
"Ciao Rosaspina, caspita che bel costume da cowboy che indossi! Magnifico anche il capello!"
"Voglio essere intonata alla serata e dato che Bufalo Bill, dopo agguerrite battaglie contro gli indiani, ora è diventato amico fraterno di Toro Seduto, per il pranzo di domani ho portato un vestitino in stile pocahontas."
Ed io tra me e me penso 'averne di pocahntas!'
Durante il volo chiacchieriamo del più e del meno. La ragazza è impaziente di giungere a destinazione per vedere le carovane, gli indiani, il grande tendone dello spettacolo, i cavalli, le mandrie... È euforica. Al nostro arrivo ci attende una delegazione di benvenuto. Mi fanno parcheggiare l'elicottero in un'angusta grotta, "Bisogna metterlo al sicuro, non si sa mai." Mi suggeriscono i cowboys. Domani loro mi aiuteranno a spingerlo fuori e a rimetterlo su pista. Ci salutano calorosamente e Rosaspina viene subito coinvolta nella preparazione dello spettacolo. Io me ne sto un pò in disparte in compagnia del mio sacco.
Per una volta mi godrò un Natale in santa pace!
Cala la sera ed inizia lo show: è magnifico. I costumi, i trucchi, le scenografie è tutto perfetto. Le battaglie con gli indiani sembrano reali, i cavalli, che sono più di mille, sono addestrati alla perfezione, i duelli tra cowboy sono entusiasmanti. Per non parlare della caccia al bisonte e al raduno delle mandrie.
Rosaspina è così felice che si sta spellando le mani! Sono proprio soddisfatto di me stesso, anche perché qui non c'è pericolo che si punga con qualcosa. Bufalo Bill mi ha assicurato personalmente che non esistono fusi in questo deserto. Bene bene, vedo fiumi di rum scorrere come se fosse acqua e anche la bella Rosaspina tracanna come una vecchia spugna.
Alla fine della festa il dolce fiore barcolla per l'alcool ma è così eccitata dalle fantastiche esibizioni, che non riesce a star ferma neanche un minuto.
Alla fine della festa il dolce fiore barcolla per l'alcool ma è così eccitata dalle fantastiche esibizioni, che non riesce a star ferma neanche un minuto.
Io mi sono divertito e mi sto preparando per andare a dormire, quando sento Rosaspina sussurrarmi in un orecchio "Babbo Natale, accompagnami a letto!" rimango sbigottito. Che educazione hanno dato a una principessina?? Non lo sa che è l'uomo a fare le proposte indecenti? Il prossimo anno voglio regalarle un libro di buone maniere. L'accompagno al suo giaciglio, ma lei, lungo la strada, insiste: "Guarda le mie natiche, scoprile presto!" e si affanna a strapparsi i pantaloni come una forsennata. Sono allibito: due glutei candidi e sodi si affacciano al chiarore della luna.
"Presto Babbo Natale sbrigati!" Ma stavolta non sono le parole a colpirmi, bensì è ciò che vedo: il fondoschiena di Rosaspina è pieno zeppo di spine di cactus. Mi guardo intorno e mi rendo conto che si stanno tutti addormentando, la fanciulla compresa.
Oh no, la maledizione l'ha colpita anche qui! Le grido il suo nome mentre cerco di scuoterla dal torpore: "Cosa hai combinato?"
"Sono andata a fare plin-plin e sono caduta su qualcosa di appuntito, ora mi sento così strana. Cosa mi sta succedendo?"
Sono nel panico: presto tutto il farwest verrà ricoperto dai rovi e non si risveglieranno che tra cento anni! Cosa posso fare? Come la risolvo? Menomale che ho con me il cellulare e chiamo subito la fata Turchina, lei spezzerà l'incantesimo e tutto sarà risolto. ...mah un momento, non c'è campo, non c'è segnale. E ora? Beh le manderò un'email, ma chissà quando la leggerà....ma non c'è la connessione wifi.
Non è possibile! Con sto popò di ferrovia che stanno costruendo, non hanno pensato ha mettere neanche una linea telefonica!? Non mi resta che tornare all'elicottero ed andare a prendere o una fata o un principe per il bacio del risveglio. Mi farò guidare dal satellitare. Però il navigatore continua a ripetere: "ricerca satelliti fallita". I russi sono secoli che sparano rottami nello spazio, ci dovrà pur essere un satellite, benché di vecchia generazione! Mahcchè, niente da fare.
Allora torno all'elicottero e con i fari, chiedo aiuto utilizzando l'alfabeto Morse. Peccato che i fanali siano girati contro la parete rocciosa e da solo non riesco a spostare l'elicottero. Ho un'idea: farò i segnali di fumo alla fata Turchina. Dovrà essere un messaggio breve ma chiaro.
Quindi mi arrampico su un'alta rupe e preparo un grande falò, del resto anche i fuochi si erano addormentati proprio come nella favola. Col mio sacco inizio a batterlo sul fuoco, lo immolo alla causa. Non ho nemmeno il tempo di ammirare quanto sia stupenda l'alba, da tanto sono infunato. Seguo passo passo il libretto d'istruzioni che ho sottratto alla guida indiana e giù col sacco e su col fumo. Il messaggio recita: 'fata Turchina, sono Babbo Natale, occorre subito un baciatore. stop' lo ripeto fino a che non sento più le braccia.
Dopo mezz'ora una nuvola di polvere precede l'arrivo di una delegazione indiana. Vedo uno tutto penne scendere da cavallo, e con la mano sul petto dice 'Aught, io sono Cavallo Pazzo, abbiamo portato il migliore!'
Sono un pò frastornato perché mi aspettavo l'apparizione della fata Turchina, non dei pellerossa tutti compassati. Direi che sembrano preoccupati, che abbiano già intuito la gravità della faccenda? Meglio così, non perderò tempo in inutili spiegazioni. Conduco gli indiani da Rosaspina e gliela mostro. "Dorme" asserisce Cavallo Pazzo con totale indifferenza. "Come tutto il resto dell'accampamento. È una cosa
grave, dobbiamo far presto!' Suggerisco io ansioso che questa storia finisca.
grave, dobbiamo far presto!' Suggerisco io ansioso che questa storia finisca.
L'indiano si guarda intorno e afferma: "Si sveglieranno, siamo qui apposta! Ma prima rito propiziatorio." E si mettono in cerchio a danzare intorno ad un Totem. Io mi mangio le unghie dalla fretta, ho paura che resteremo bloccati nei rovi. Vedo già dei covoni di sterpi avanzare nel vento. E si fermano tutti al nostro tendone, haimè sono spacciato. Con un occhio scorgo le pudende che fanno capolino dai gonnellini quando i pellerossa danzano. E solo in quel momento mi accorgo che 'Cavallo Pazzo' non si sarebbe potuto chiamare altro che così! Direi che è ben attrezzato là sotto!
Per non parlare di quando fanno l'inchino al sole, 'Toro Seduto' non si sarebbe potuto chiamare certo 'Topo Seduto'! Hoioi, guarda un po' cosa mi tocca vedere!
Per non parlare di quando fanno l'inchino al sole, 'Toro Seduto' non si sarebbe potuto chiamare certo 'Topo Seduto'! Hoioi, guarda un po' cosa mi tocca vedere!
Finalmente la danza finisce e tutti si sparpagliano qua e là. Solo Cavallo Pazzo si avvicina. Mi sento un po' in imbarazzo non vorrei fare paragoni ma dopo ciò che ho visto mi viene spontaneo.
"Ora non ci resta che aspettare, i miei ragazzi sono i migliori" "Non lo metto in dubbio, ma dove sono andati? Rosaspina è nella tenda."
L'indiano mi guarda storto, sembra non capire la mia lingua. Allora mino e parlo più lentamente. "Barbabianca, di cosa stai parlando?" Mi domanda alla fine indispettito. "Il baciatore deve baciare Rosaspina subito!' "Cercate una Boccafelice? Dovevate dirlo prima! Ne ho una che fa al caso vostro. Parte dalla punta dei piedi, poi risale il monte di Venere, o d'Olimpo, dipende se è una lei o un lui…e poi lungo il busto fino alla bocca. E ha anche prezzi modici pur facendolo di mestiere!"
"Non le può stampare un semplice bacio?? Da noi quelle del mestiere ti danno tutto, tranne che i baci."
L'indiano è stupito ma con un gesto del capo chiama un suo tirapiedi. "Barcabianca, ti presento Boccafelice. Lui risveglierà la tua amica. Altrimenti ci penserà Mamasita più tardi. Vedrai, lei fa miracoli con le giuste cose in mano!"
Il discorso non fa una grinza, anche se non vorrei fraintendere, altrimenti non capisco a cosa si stia riferendo Cavallo Pazzo. Sorvolo, sono un uomo di sani principi morali infondo. E faccio strada a Boccafelice portandolo da Rosaspina. Aspetto fuori dalla tenda, ma non posso non udire i mugolii, cosa racconterò a suo padre il re?? Intuendo il mio imbarazzo, Cavallo Pazzo mi porta a passeggiare lontano, domandandomi di cosa mi occupassi. Gli spiego dei regali, delle letterine,ecc. Lui vuol sapere quali sono i miei hobby durante il tempo libero.
"Vado a caccia di t..., hem volevo dire di roditrici femmine" "Ma con quel pertugio stretto, come fate con la panza?" Mi domanda seriamente. "Beh, modestamente me la cavo ancora benone, e poi lo sapete come tira un pelo di roditrice…"
"Siete proprio un simpaticone Barbabianca, Lunghicapelli si sa scegliere gli amici! Manderò un mio ragazzo a cercarne qualcuna solo per voi!" Huau, questa si che è una splendida notizia! Penso tutto ringalluzzito.
Speriamo che il baciatore faccia bene il suo lavoro, in caso contrario me ne troveranno una in trance! A proposito, vediamo a che punto è, oramai è un'ora che è là dentro. Mi avvicino al tendone proprio mentre l'indiano esce.
"Tutto ok, capo. Tra poco si riprenderà." "Bravo, sono proprio felice. Quanto devo darti? Accetti la carta di credito?" e gli sventolo orgoglioso la mia carta oro. Lui la guarda sorridente e asserisce. "Certamente, dai 100 di quelle"
"Cosaaaaa?????????????'"
"A voi bianchi piace sempre contrattare, vero? Va bene, dammene 50 più tuo pertugio."
"No, quello assolutamente no! E poi cosa te ne fai di 50 carte di credito? La mia ha il plafond illimitato. Chiedimi qualunque cifra!" "Semplice, hai mai sentito parlare della cosa all'oro?" E ammicca il colore della tessera "E poi mi servono per giocarci a poker" "Ma allora ti do il mio tablet dove c'è anche il gioco del poker interattivo e ci puoi fare addirittura il solitario."
L'indiano sogghigna dicendo: "Quello lo faccio spesso, non mi occorre il tuo ta-ta-alet o come si chiama. Non è che stai cercando di rifilarmi una fregatura, vero Barbabianca? Come tutti i bianchi ci date le cianfrusaglie invece che monete d'oro!"
"Guarda che questo gingillino di ultima generazione vale oro quanto pesa"
"Allora ne vale troppo poco! Comunque non sono un tipo veniale e mi accontenterò del gingillino."
Pericolo scampato, penso dentro di me, mentre mi giro e scorgo Toro Seduto sorridermi tutto soddisfatto.
Rosaspina dorme ancora e lui ride, qui proprio non ci siamo!
"Toro Seduto, mi sembri stranamente di buon umore." Inizio io. E lui di rimando: "Missione compiuta: abbiamo preso un bisonte di 200 libbre, vari coyoti, e diversi serpenti. Mamasita è già al lavoro, non senti che buon profumino?"
Lo guardo a bocca aperta, non riuscendo a capire il nesso. Lui imperterrito continua: "Avete fatto proprio bene a mandare i segnali di fumo per chiedere aiuto. Sarebbe stato un pranzo di Natale magro con un unico gatto per il brodo. Si sa quello è solo uno sciacqua budella. Come avremmo potuto rinunciare al riso al nero di scorpione, allo stinco di bisonte con lenticchie, allo sformato di cactus e ad un bel frittino di serpenti?"
"Scusa non ti seguo, cosa c'entra con Rosaspina?"
"Niente, ovvio. Io mi riferivo al tuo messaggio conciso e chiaro: mama cucina solo gatto a natale. Occorre cacciatore. Stop"
Mi sento mancare gli stivali sotto i piedi, un sudore agghiacciante si impossessa di me: è il panico. Questi indiani non sono stati mandati dalla fata Turchina, lei non l'avrà neanche visto il messaggio. Siamo proprio nei guai. Qui non c'è nessun principe che spezzi il sortilegio.
In breve spiego l'equivoco al pellerossa e lui, dopo lunga riflessione mi domanda: "Ci sono, avete mangiato dei funghi ieri sera al circo, sono allucinogeni! Non preoccuparti, vi passerà presto. Chiamerei per un consulto lo sciamano ma è in vacanza di Natale." "Niente funghi, al circo mi ci dicono solo i popcorn. È tutto vero, guarda dormono ancora tutti. Ed i rovi avanzano!"
"Fanno sempre così dopo lo spettacolo, sono stanchi e pieni di rum, mi sembra il minimo. Quando sentiranno gli odori della cucina si sveglieranno. Fidati!"
Infatti da lì ad alcuni minuti, la gente prende a stiracchiarsi, tutti dopo Rosaspina naturalmente. Sono strabiliato: erano solo fatti come pere, tra funghi e alcool!
Che spavento! Va beh meglio così, non mi resta che godermi il pranzo.
Ci accomodiamo intorno ad una lunga tavola imbandita e una tipa, gemella di pòcahontas, mi si avvicina con andatura sinuosa, portando una grossa pentola. In quel momento mi ricordo dell'offerta di Cavallo Pazzo e vado in estasi. Il pellerossa si alza in piedi con il calice in mano, pronto per il brindisi, io invece le mani me le sfrego!
Cavallo Pazzo si avvicina poggiandomi una mano su di una spalla: "Un regalo speciale per Babbo Natale…" Io ho già delle idee, quando sento gli altri gridare allegramente: "tope fritte!" mentre la bella indiana solleva il coperchio e se ne va!
Firmato: Babbo Natale
Natale 2013
Babbo Natale, dopo aver sperimentato i mezzi moderni, aver mangiato topes nel deserto, essere stato coccolato dalle amiche della Befana, vuole condividere alcune letterine che gli sono arrivate.
Cari amici, questa letterina me l'ha scritta una nonna, riportando pari pari la conversazione che ha origliato dietro una porta tra suo nipote e suo figlio…eh si perché doveva essere una sorpresa! La nonna è piuttosto scandalizzata, perciò non ha il coraggio di scrivermi chiaramente ciò che ha intuito! E' una donna d'altri tempi, lei!
Ecco la letterina che ho ricevuto, dove la nonna riporta la conversazione tra padre e figlio:
" Oh che fai figliolo cor piffero in man?" "Oh pappà, ir mio un sona." " Voi provà ir mio? Tanto la bocca ce l'ho missa solo io! Forse anco varche mi amio, ma un sei mia schizzinoso?" "Oh pappà, io ho un compresso, ma mi ci direbbe proprio una bella sonata come dio io…" "Sai figliolo, quant'ero giovine, io ero bravo, tu mà m'appraudiva perunfin! Che be' tempi velli: io sonavo e tu mà cantava, più sonavo e le più cantava..." "Che be' tempi dovein esse velli, mi garberebbe anco a me! Sai, sonà giù nell'aia e vedè le fanciulle ballà! La maestra m'ha insegno ben! Una vorta s'è perunfin slogata un porzo per aiutammi! M'ha itto che debbo imparà a move ammodo le dita se voglio sonà ben." "Basta figliolo, un perdiam artro tempo: ficcati in bocca ir mi' piffero!"
Allora Babbo Natale confronta la lettera della nonna con quella del nipote:
"Caro Babbo Natale, vorrei un flauto traverso a fiato, così potrei suonare meglio nel mio complesso musicale!"
Forse ha ragione chi dice che origliare NON BA BENE!!!
La seconda letterina me l'ha scritta un ragazzo che ha un fratellino speciale. Vorrebbe che io cantassi insieme alla Befana la canzone che ha inventato per tutti i bambini: bianchi, neri e ricciolini! Perché la Befana non fa preferenze, del resto come me!
La Befana ha una casa lunga e stretta
che gira in tutta fretta:
alle pareti i doni per i bimbi
appesi ai muri coi dipinti.
Passa il tempo a rammentare
le calze da attaccare.
Per riempirle con i doni
e pezzettini di carboni.
Aiuta le mamme i figli a addormentare
lei, per una settimana, li può ospitare!
La befana ama tutti i bambini
che siam buoni o birichini!
Ama anche quelli con ali
ed i bimbi un po' speciali:
che lo sian di intelletto
o che abbian un difetto.
Lei non vede differenze
né di colore, né di tendenze!
che gira in tutta fretta:
alle pareti i doni per i bimbi
appesi ai muri coi dipinti.
Passa il tempo a rammentare
le calze da attaccare.
Per riempirle con i doni
e pezzettini di carboni.
Aiuta le mamme i figli a addormentare
lei, per una settimana, li può ospitare!
La befana ama tutti i bambini
che siam buoni o birichini!
Ama anche quelli con ali
ed i bimbi un po' speciali:
che lo sian di intelletto
o che abbian un difetto.
Lei non vede differenze
né di colore, né di tendenze!
La befana è un essere speciale perché il suo amore è Universale!
L'ultima lettera è stata scritta dai genitori di Lulù: il fiore tutto blu. A cui si sono aggiunti ben 42 persone! Al posto delle firme, ho ricevuto una pergamena lunga 70 centimetri!! Ai genitori si sono uniti i nonni, le nonne, i genitori di una stella, e due angeli Speciali: Angelo Nonno Furio e Angelo Nonno Bepi.
Caro Babbo Natale,
siamo i genitori di un bambino Speciale:
in che senso lo sia, non è importante,
possiamo solo dirti che il nostro cuore è Grande!
Colmo d'Amore, passione e speranza
anche se l'età avanza.
Noi siamo esseri umani uguali
ma al contempo anche speciali.
Però non saremo in eterno presenti :
verrà un giorno in cui saremo per sempre assenti.
Perciò noi chiediamo oggi in dono
un gruppo di persone coeso e buono
che sappia accogliere, sostenere ed Amare
ogni fanciullo Raro, Diverso e Speciale.
Firmato: i genitori di Lulù, il fiore tutto blu!
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