Il
primo maggio è la festa dei lavoratori e ricorda le battaglie degli
operai in particolare quella per ridurre e fissare l'orario
lavorativo a otto ore giornaliere.
Le
battaglie per la conquista delle otto ore di lavoro al giorno (in
Italia col RDLn.
692/1923 del 1923)
portarono alla promulgazione di una legge nel 1867
nell'Illinois.
La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero
introdotte anche in Europa.
In
Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati
socialisti della Seconda
Internazionale riuniti
a Parigi nel 1889 e
ratificata in Italia due anni dopo.
E
oggi? Abbiamo i sindacati e associazioni varie che festeggiano in
tutta Italia. Ma cosa c'è da festeggiare? Con una disoccupazione al
12% e con quella giovanile al 54% c'è poco da stare allegri o da
festeggiare.
Cosa
dire poi se consideriamo che nel 2017 si stima che ci sia 1.870.000
nuclei familiari i cui componenti abili al lavoro sono tutti senza
lavoro? Oppure del fatto che ci siano quasi un milione di famiglie in
cui lavora solo la donna ,mentre il coniuge o convivente è
disoccupato? Infine se consideriamo che al 2015 ( e tranquilli che il
dato non sarà diminuito)le famiglie a rischio di povertà erano il
28,7 % ?
Siamo
arrivati ad un punto che una considerevole parte delle persone non
lavora, e quelli che invece hanno la fortuna di avere uno straccio di
impiego devono sottostare a condizioni capestre ed orari
massacranti,che si possono paragonare ad una moderna schiavitù.
Oggi
è la festa del...cosa? …del lavoro?...quale? Molti non si sono
resi conti che prima ad una persona si domandava
“che lavoro fai? “
mentre oggi si chiede “che
lavoro facevi?”
.
Il
problema è che secondo me l'establishment
oltre a portare la condizione lavorativa a questo punto, per tenere
il popolo sottomesso, è riuscita anche a inculcare una rassegnazione
collettiva, per far si che la maggior parte delle persone non alzi
la testa.
Chi
ha voglia di festeggiare lo faccia,ma la vera celebrazione sarebbe
lottare per ribellarsi a questo sistema che ha annichilito il lavoro.
Il tutto naturalmente senza quei sindacati e partiti che fintamente
dalla parte dei lavoratori, hanno invece avvallato tutto questo.
Festa
del...quale lavoro?
Distinti
saluti
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