La cattiva Italia è quella che
vive senza indignarsi, senza restare sconvolta da quello che succede ogni
giorno per la strada; quotidianamente sentiamo dire che gli Italiani sono
buoni, che sono accoglienti, che sono altruisti: ma verso chi??? Ieri una
famiglia di Italiani è stata SBATTUTA fuori dall’hotel di famiglia, una storia
di ordinaria follia, quella di un Italia in crisi, quella di imprenditori che
falliscono perché il lavoro è poco, perché sono oberati dalle tasse, perché la
crisi, nonostante le falsità sbandierate dal governo, è ben lontana dal
passare.
La famiglia Ceragioli con un
figlio DISABILE, proprietaria dell’Hotel Gigliola da generazioni, si è vista
sequestrare la struttura per mandarla all’asta fallimentare. Non era in nessun
modo possibile recuperare l’attività e quindi salvare se possibile la famiglia
da questa grave situazione???
Mi piacerebbe che il sindaco Del
Dotto e l’amministrazione tutta di Camaiore, che si reputa cosi generosa e cosi
pronta, quando si tratta di accogliere extracomunitari, questa volta si
muovesse per trovare almeno, una sistemazione per questa famiglia ITALIANA, una
famiglia che per generazioni ha pagato tasse e quindi contribuito al benessere
della nostra comunità.
Mi pare insensibile quello che è successo.
Viviamo in uno stato che non aiuta gli imprenditori e le famiglie in
difficoltà. E’ impensabile che una famiglia in situazione di dissesto
finanziario, oltretutto con un figlio invalido, non abbia diritto ad una
sistemazione almeno temporanea. Ricordo a tutti che le case alla misericordia
di Lido di Camaiore, oggi abitate da extracomunitari (pagate quindi dallo stato 35 euro al giorno ad personam) furono
costruite a spese degli abitanti di Camaiore dall’amministrazione Bertola, e come
fine avevano l’emergenza abitativa. Ora questa famiglia mi pare chiaro che sia
in piena emergenza abitativa visto che è stata buttata per la strada dalle
stesse istituzioni che invece avrebbero dovuto difenderla e tutelarla mentre, alla
richiesta della casa popolare, alla sig.ra Ceragioli e al figlio disabile è
stato risposto che hanno la precedenza gli stranieri; e perché?? Ci chiediamo infatti se il comune abbia
applicato la legge regionale che prevede che gli extracomunitari, per essere
inseriti nelle liste, non debbano possedere immobili al loro paese di origine e
soprattutto che debbano essere residenti sul territorio da un certo numero di
anni. Non dubitiamo che i requisiti siano rispettati, ma la risposta è comunque
indelicata.
Lascio a voi ogni commento, io
resto basito di fronte ad una storia di pubblico fallimento, una storia di
crudeltà, una storia che non solo riguarda tutti, ma che può essere nel futuro
di ognuno di noi.
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