SERAVEZZA - In un articolo apparso su Il Tirreno di stamani, si afferma che sulle cave del monte Costa si è già ripreso a scavare.
No, l'escavazione del marmo "Blu Turquine" non è ancora iniziata.
No, l'escavazione del marmo "Blu Turquine" non è ancora iniziata.
Spiace che il neonato Comitato Monte Costa esordisca sulla stampa con un passo falso.
In questo momento alla cava Sbasso Confine si sta semplicemente mettendo in sicurezza il sito, rimuovendo i detriti di una vecchia frana avvanuta in cava anni fa, come d'altra parte è previsto dai piani di escavazione concordati con le autorità competenti i queli stabiliscono anche i tempi e le modalità per l'avvio dell'attività estrattiva.
Il comitato si definisce apolitico. Il che sarà forse vero. Pur tuttavia nel comitato milita la meglio gioventù grillina di Seravezza, ed il primo sopralluogo effettuato ha visto la presenza di Giacomo Giannarelli, consigliere regionale 5Stelle, e di Mirko Mattei, consigliere comunale grillino, assieme ad una nutrita rappresentanza del suddetto comitato. Tutto legittimo, naturalmente, ma parlare di apoliticità mi pare non del tutto esatto.
A quell'incontro ero presente anch'io, e devo dare atto sia a Giannarelli che a Mattei di aver ascoltato con attenzione e senza pregiudizi ciò che Giorgio Noceti - proprietario delle cave - ha spiegato loro in merito a quello che sta realmente avvenendo sul monte Costa.
Pregiudizi che purtroppo ho invece percepito da parte del comitato che, ad oggi, mi pare nato solo e soltanto per dire "no" a prescindere.
Francesco Speroni
Lega Nord - Seravezza
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