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giovedì 5 marzo 2015

PRATO: Discarica Abusiva, Loc. Santa Lucia Via Bologna/SR325 Esposto denuncia Meetup134.

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: meetup 134 Data: 05/mar/2015 15:52
Oggetto: Discarica Abusiva - Loc. Santa Lucia - Via Bologna/SR325 - Esposto denuncia - Meetup134/M5S-Prato
A: BLOG CAPITAN FUTURO « capitan.futuro3000@gmail.com »

MEETUP134/M5S-PRATO
 
Di seguito il testo integrale del'esposto oggi inviato alla Procura della Repubblica di Prato, relativamente a quanto in oggetto.
 
GRAZIE.
 
_________________________________________________________________________________________ 
ALL'ECC. MO  PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI PRATO
 
Atto di esposto e di  contestuale denuncia-querela
 
Il presente atto ha quale scopo di porre all'attenzione di questo Ecc.mo Procuratore della Repubblica  accadimenti che si inseriscono nell'ambito di una vicenda personale, affinché vengano effettuati gli opportuni accertamenti, nonché venga valutata la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza di specifici fatti dedotti.
 
Tanto premesso, si informa che da alcuni anni in Località Santa Lucia di Prato, nei pressi della Via Bologna, all'intersezione con la Strada Regionale 325, dove da questa si distacca una viottola sterrata che conduce al civico n°358 della detta Via, all'interno di un terreno ubicato tra le dette vie e la sponda destra del Fiume Bisenzio, è installato un cantiere stradale occorso per la costruzione del tunnel, che oggi costituisce variante al percorso alla strada di regionale sopra menzionato.
 
I lavori sono da tempo ultimati ed il cantiere, dotato di recinzione ma per lunghi tratti completamente divelta e riversa al suolo, si presenta in totale stato di abbandono, con l'aggiunta che da qualche tempo si è notato che il cancello d'ingresso, in prossimità della SR325,  è privo di idonei accorgimenti di chiusura e che si presenta completamente aperto ad ogni ora del giorno. Presente, apparentemente anche un secondo cancello, lato Bisenzio, anch'esso completamente divelto.
 
All'interno, è stato notato il progressivo accumularsi di grossi sacchi di nylon nero, presumibilmente contenenti rifiuti o altro materiale di scarto, bidoni, silos e cisterne di metallo, pannelli di cartongesso (o similari), un frigo o distributore di alimenti e bevande, una cassettiera in legno  oltre che materiali da costruzione prefabbricati, strutture ed attrezzature varie , un box container, ex-ufficio o spogliatoio allora in uso al cantiere,  come documentato dalle immagini fotografiche inviate in allegato.
 
Per questi motivi, appare opportuno che:
 
*Sia tempestivamente eseguito il sequestro dell'area interessata dell'attività di cantiere;
* Siano individuati i soggetti responsabili della suddetta situazione e, se effettivamente riscontrato che trattasi di abbandono di rifiuti, anche legato ad attività lavorativa eseguita da impresa o ente, siano questi contestati l'illecito penale di cui agli art. 192 e 256 L.152/2006;
* Sia verificato se oltre alla problematica relativa all'abbandono di rifiuti, la situazione presente sul posto possa anche qualificare il reato di creazione di discarica abusiva, e ciò, a quel punto, tenuto conto dei considerevoli quantitativi di rifiuti presenti sul posto, eventualmente qualificabili anche come rifiuto pericoloso, nel caso sia accertabile la permanenza di questi da un tempo superiore all'anno, (giusto il termine in ultimo indicato anche dal Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205);
* Siano avviata ogni indagine ambientale del caso, estesa almeno a tutta l'area del cantiere, volta ad accertare sversamenti nel terreno o più in generale contaminazioni di varo genere, anche nelle zone
circostanti il sito, con particolare riferimento alle falde acquifere ed alle acque del vicino Fiume Bisenzio;
* Sia emesso, se dovuto, l'ordinanza di bonifica, provvedendo inoltre, nel caso di mancata  individuazione del responsabile o siano previste le opere di bonifica da realizzarsi a cure dalle Amministrazioni competenti (art. 250, L.152/2006), con istituzione sul fondo interessato di privilegio speciale immobiliare, a tutela del credito per la bonifica e la qualificazione degli interventi relativi come onere reale sul fondo stesso, onere destinato pertanto a trasmettersi unitamente alla proprietà del terreno (art. 253, L.152/2006).
 
In ultimo, con l'occasione si rivolge istanza d'avviso, ex-art. 406 c.p.p., in caso di richiesta di proroga delle indagini preliminari ed ex-art. 408 c.p.p. in caso di richiesta di archiviazione.
 
Con Osservanza.
 
Meetup134/M5S-Prato
 


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