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sabato 21 marzo 2015

Riorganizzazione Centrali Operative 118 in Toscana. Di Francesco Saisi .

 118 NUMERO EMERGENZE SANITARIE.

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Sicuramente sotto campagna elettorale, visto l'avvicinarsi delle regionali, non è una buona pubblicità e forse è per questo motivo che non ne sentiamo più parlare, si leggono solo articoli riguardanti l'accorpamento delle Asl e del risparmio che avremo, ma a breve, dopo i ritardi degli ultimi mesi (chissà dovuti a cosa?), in Toscana inizierà il primo atto della riorganizzazione delle centrali operative 118, dove dalle attuali dodici passeremo a sei, il tutto in attesa del completamento della riorganizzazione denominato "area vasta" previsto a dicembre 2016, sempre salvo ulteriori ritardi, dove le centrali si ridurranno a tre in tutta la regione.

Sotto il mio personale punto di vista, in fase di rodaggio, questo sistema, sicuramente, porterà ad imprevisti e difficoltà. La domanda che mi pongo e che vorrei fare a chi fa di questi tagli il proprio credo, prendendo come esempio la zona della Valle del Serchio, territorio dove mi trovo ad operare come soccorritore, che vanta circa 63 mila 300 abitanti ed una superficie di 935 Km², attualmente zona gestita dalla centrale operativa di Lucca e che presto dovrà cedere lo scettro a Viareggio a cui ovviamente andrà a sommarsi anche tutto il restante territorio della piana lucchese più Massa Carrara, è se veramente potrà essere gestito il tutto in totale sicurezza per noi comuni mortali. La Valle del Serchio è da sempre risaputo terreno impervio, la collaborazione tra i membri delle associazioni e gli operatori del 118, all'attivazione dell'intervento, scelte come il veicolo più adatto al raggiungimento del targhet è di vitale importanza, spesso siamo noi delle associazioni che suggeriamo, visto la maggior conoscenza del luogo, con che mezzo andare, ambulanza piccola e magari 4x4 piuttosto che un altro mezzo, oppure il supporto più adatto, come ci dicono spesso noi siamo "gli occhi della centrale", questa io la chiamo collaborazione ed efficienza. Ogni agglomerato di abitazioni spesso riporta il nome della località e molte volte sono simili tra loro, alcuni esempi sono Sillano, Sillicano e Sillico, Gragnana, Gragliana e Gragnanella, Migliano, Magnano e Magliano e quasi tutti si trovano agli antipodi della vallata, quindi in caso di errore il tempo perso è notevole, come uguali sono anche i nomi di alcuni paesi facenti parte delle Versilia, un esempio su tutti Cardoso di Stazzema e Cardoso nel comune di Gallicano, così come Pedona nel comune di Camaiore e la frazione del Comune di Barga.

Già il fatto che in Italia il Servizio Sanitario, così come Protezione Civile, si basi maggiormente su dei volontari che hanno una loro vita e magari un lavoro che li impegna, mi sembra uno sforzo notevole, ma se poi chi dovrebbe aiutarci a semplificare le cose le complica pure ecco che la frittata rischia di essere fatta, noi non abbiamo auto blu ne tanto meno scorte, l'unico nostro conforto in caso di bisogno si chiama centrale operativa. 

Sempre rimanendo in zona Valle del Serchio, che vede all'attivo due mezzi presidi ospedalieri nel raggio di 15 chilometri, nell'attesa che si prenda una decisione sull'ormai famigerato ospedale unico, ma qui si entra in guerre di campanile tra comuni che forse nemmeno in età medievale avevano luogo, spesso le squadre di soccorso che hanno effettuato un ricovero al pronto soccorso dell'ospedale Santa Croce di Castelnuovo di Garfagnana sono chiamate per trasferire i pazienti al San Francesco di Barga, il tutto contornato da infrastrutture fatiscenti, un impiego di uomini e mezzi che ha dell'incredibile visto che un ambulanza impegnata in un trasferimento non può essere disponibile sul territorio per le emergenze, dove vanno a sommarsi pure relativi costi di esercizio, senza entrare in particolari dettagli di difficoltà economiche che alcune realtà territoriali si trovano ad affrontare e dove gli enti, spesso anche in ritardo con i rimborsi, fanno orecchie da mercante. 

L'Europa ci multa ogni anno per non aver ancora istituito il numero unico per l'emergenza 112, non credo che l'attuale tecnologia non permetta di munire le centrali attuali con questo servizio, dove poi le chiamate verranno smistate in base alle esigenze. Invece di tagliare la sanità, così come altri settori pubblici tra quali pensioni o scuola, sarebbe meglio iniziate a tagliare, con tagli veri e non di propaganda, i costi della politica che sta portando sempre più il Paese alla deriva, invece ogni taglio effettuato è sempre fatto a discapito dei cittadini.

Il mio appello a tutti gli abitanti della Valle di Lacrime, pardon Valle del Serchio, è di pensare a questo mio sfogo alle prossime elezioni regionali e se poi il 118 arriva in ritardo sappiate che non è sempre colpa nostra!

Francesco Saisi
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