---------- Messaggio inoltrato ----------
Data: 06/mar/2015 12:05
Oggetto: I: "Cina/Inquinamento: Il documentario che ci rende tutti uguali e a rischio tumore" di Francesco Fedi
A: <capitan.futuro3000@gmail.com>
———————————————————
"Cina/Inquinamento: Il documentario che ci rende tutti uguali e a rischio tumore" di Francesco Fedi
Per chi non l'avesse ancora visto, il nostro consigli è quello di andarsi a vedere il documentario della giornalista e videomaker Michela Dell'Amico, pubblicato sul sito http://www.wired.it/ (vedi: Cina, il documentario choc sull'inquinamento parla anche di noi ). Nel suo video la dell'amico documenta un autentico inferno in cui i bambini nascono malati e restano reclusi in casa.
E' il lavoro Chai Jing, una semplice signora, madre di una bimba, che è riuscita a portare alla ribalta il tutto, sfidando il sanguinario regime comunista cinese. In un paese che conta più di un miliardo di persone, sono più di 100 milioni di persone che hanno visto il video dalla sua uscita, avvenuta lo scorso 27 febbraio.
Un investimento di oltre 150mila dollari, tutto autoprodotto, è stato necessari per documentare come la bambina di cui era incinta aveva un tumore benigno, con ogni probabilità causato dal particolato. Un video con interviste con altri bambini a spiegare di non sapere cosa sia il cielo terso, le nuvole e le stelle, e che chiedono perché vengono segregati in casa, perché intrappolati. Tutto sfuggito come per miracolo alla rigidissima censura del regime.
L'argomento viene affrontato in modo così diretto, personale, e facile, domandandosi cosa ci sia nel particolato, giungendo alla risposta che questo altro non è che un mix di 14 diversi agenti carcenogeni, responsabili ogni anno di 500 mila morti ogni anno solo in Cina. Da qui la critica alle mancate politiche governative ed alle compagnie petrolifere.
L'inquinamento in Cina ha assunto proporzioni mostruose, con studio recenti che sono arrivati dichiarare la capitale Pechino quasi "invivibile per gli esseri umani".
Questo però non deve farci fare spallucce, perché in fondo è solo un problema dei cittadini cinesei; l'aria del pianeta è una massa unica, che si muove e si sposta e l'inquinamento cinese non resta certo confinato all'interno di quella nazione che lo produce
Anche noi non siamo certo dei santi: a Milano, già a marzo, abbiamo già esaurito i 35 giorni di sforamento dei livelli di Pm10 concessi dall'Europa, con la conseguenza di essere sempre sotto costante rischio di infrazione
Non siamo a Pechino, questo è vero, ma molti tra i bambini e gli anziani, fanno registrare dei picchi di ricoveri nei nostri ospedali in concomitanza con l'innalzamento dei parametri d'inquinamento registrato dalle nostre centraline di monitoraggio ambientale (…e nonostante che queste siano troppo spesso, se non sempre, collocate sul territorio in modo alquanto "strategico"…)
Abbiamo citato Milano e allora dobbiamo ricordare anche che la Lombardia (fonte Legambiente) è la regione più motorizzata d'Italia, con tanti che l'Italia è il Paese più motorizzato d'Europa (Istat). Poi abbiamo gli inceneritori, e come qui non ricordare il tanto osannato inceneritore di Brescia, con il suo inquinamento che si propaga per tutta la regione lombarda? (leggi: Brescia, la bomba ecologica che tutti ignorano).
Ci sono poi gli impianti di produzione del calore (caldaie, centrali termiche..). Impianti vecchi ed obsoleti, installati all'interno di edifici privi di accorgimenti per il risparmio energetico…
Ed anche dalle nostre parti, le magagne non mancano: abbiamo gli inceneritori di Montale, Baciacavallo, di Testi… ..avremo poi forse quello di Case Passerini… …Poi il Nuovo Aeroporto di Peretola, mentre il problema del traffico, i tutta la Piana , dove i mezzi pubblici scarseggiano e le corse sono poche e poco integrate tra loro…
Dunque, la Cina è molto più vicina e molto più uguale a noi, di quanto tanti pipponi sull'integrazione potrebbero propinare… … Questo documentario che ci rende tutti uguali e a rischio tumore..
Siamone consapevoli…
Nessun commento:
Posta un commento