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venerdì 28 marzo 2014

VIRUS EBOLA SI ESPANDE IL CONTAGIO IN AFRICA

Emergenza Ebola in Guinea, inviati esperti italiani per gestire l’epidemia

Lo Spallanzani di Roma ha deciso di mandare suo personale medico nella regione africana dove ci sono stati 88 contagi e 63 morti. Cessato allarme in Canada: l’uomo che sembrava aver contratto il virus ha in realtà la Malaria

L’emergenza “Ebola” in Guinea ha convinto l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma a inviare esperti italiani tra il personale medico che sta affrontando l’epidemia in quel paese.

La missione dello European Mobile Laboratory gestirà due laboratori di alta sicurezza per la diagnosi della malattia. Del team, che è arrivato quest oggi in Guinea, faranno parte oltre ai ricercatori italiani anche personale del Bernhard-Nocht Institute di Amburgo e dell’Institut Pasteur di Lione. La missione, a cui si aggiungeranno esperti britannici, dovrebbe durare qualche mese, fino alla fine dell’epidemia, in collaborazione con le autorità locali e con l’organizzazione Medici Senza Frontiere che ha circa 30 esperti nella zona. L’esatto numero di persone impiegate e la loro collocazione esatta sono invece tenuti segreti per motivi di sicurezza, visto che la zona è anche considerata teatro di guerra.

Fino a questo momento in Guinea si sono avuti 88 casi con 63 morti, concentrati nella zona di confine nel sud del paese. Alcuni contagi sono stati rilevati anche in Liberia e Sierra Leone. I paesi confinanti hanno aumentato la sorveglianza alle frontiere, mentre il governo ha emanato una serie di raccomandazioni per evitare i contagi, tra cui non toccare i corpi delle persone morte per la malattia, una usanza comune ai funerali, evitare di mangiare la carne di pipistrello, animale che è un potenziale vettore.

Rientrato intanto l’allarme virus Ebola in Canada. Il caso sospetto tenuto d’occhio nei giorni scorsi è risultato negativo ai test di verifica alla febbre emorragica virale. A darne conferma sono l’Oms e le autorità sanitarie canadese. Secondo gli esperti l’uomo residente nel Saskatchewan, una provincia del Canada occidentale, «non è affetto da virus Ebola, febbre di Lassa o dal virus del Congo-Crimea, ma potrebbe essere stato colpito da malaria». Le autorità sanitarie canadesi confermano che «allo stato attuale non c’è un rischio per la cittadinanza della zona del Saskatchewan, anche se c’è stata preoccupazione per il possibile contagio. «A questo punto - riporta il sito della Cnn - tutto quello che sappiamo è che abbiamo una persona gravemente malata e che ha viaggiato in zone dove si sono verificati dei casi legati a queste malattie virali».

Quattro casi di Ebola anche nella capitale della Guinea Conakry

Almeno 63 le persone morte finora nel sud del paese !!!!

CONAKRY Conakry, 27 mar. (TMNews) - L'epidemia di Ebola che ha ucciso decine di persone nel sud della Guinea è arrivata anche nella capitale Conakry, dove sono stati confermati quattro casi di contagio. Stando a quanto riferito da fonti mediche, i pazienti sono stati immediatamente posti in quarantena per evitare la diffusione del virus, estremamente contagioso e mortale. Sono almeno 63 le persone morte finora in Guinea su 89 casi registrati dallo scorso gennaio di Ebola, che ha colpito anche i vicini Liberia e Sierra Leone, causando altri sei decessi.

Congo, epidemia Ebola: 46 contagiati

Sono 19 finora i casi fatali Nella zona colpita non sono previste restrizioni ai viaggi

Non si arresta l'epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo: secondo l'ultimo report dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) i casi sarebbero infatti in totale 46 (14 confermati in laboratorio e 32 probabili), 19 dei quali fatali.

Ci potrebbero essere poi altre 26 nuove persone colpite, ma per saperne di più bisognerà attendere l'esito delle verifiche ancora in corso da parte dei sanitari.

La zona colpita è il distretto di Haut-Ue'le' e i nuovi casi sono stati tutti identificati nelle due aree sanitarie di Isidro e Viadana. Il ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo per rispondere all'emergenza ha attivato una task force , di cui fanno parte oltre all'Oms anche l'Unicef, la Croce Rossa Internazionale , la onlus Medici Senza Frontiere, l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale e il Centro americano per il controllo delle malattie e la prevenzione. Nella zona non sono previste, come spiega l'Oms, restrizioni ai viaggi o agli scambi commerciali.

L'Ebola è una febbre emorragica che oltre a febbri altissime, vomito, diarrea provoca emorragie interne ed esterne. Ad oggi non esiste ancora un vaccino contro l'Ebola, che provoca la morte fra il 25% e il 90% dei malati, a seconda della potenza del virus.

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