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venerdì 28 marzo 2014

CRISI IN UCRAINA , LE BANCHE ALLUNGANO LE MANI , ANCHE LORO NEL GIOGO DEI DEBITI

IO CREDO CHE PUTIN ABBIA TANTE RAGIONI
L'UCRAINA CADUTA IN MANO AD UN'ULTRADESTRA MANOVRATA DA BILDERBERG E TRILATERALE , HA ACCETTATO UN PREMIER IMPOSTO DALLE BANCHE ......
PERMETTENDO AL SISTEMA BANCARIO DI IMPORRE LE SUE REGOLE DA USURAI !!!

ARRIVERANNO DEBITI MASCHERATI DA AIUTI, AFFINCHE' ANCHE QUEL POPOLO NON POSSA PIU' RIALZARE LA TESTA.
BASTA LEGGERE TRA LE RIGHE DI ARTICOLI ARTEFATTI COME QUESTO :

Accordo tra l'Ucraina e il Fmi. Centomila soldati russi ammasati vicino alla frontiera LIVEBLOG / Raggiunta l'intesa al termine di una missione dell'organizzazione di Washington che ha visitato la capitale ucraina per discutere un programma di riforme economiche. Mosca, intanto, fa i conti con le sanzioni e avverte: a rischio 100 miliardi

MILANO - Continua la partita a scacchi tra la Russia e l'Occidente. Da un lato la missione del Fondo monetario internazionale ha raggiunto un accordo con le autorità ucraine per prestiti tra i 14 e i 18 miliardi di dollari; dall'altro Mosca inizia a fare i conti con il deflusso di capitali e annuncia di essere pronta a lanciare un proprio sistema di pagamenti elettronici. Sul fronte militare, Kiev lancia l'allarme: 100 mila soldati russi sono ammassati alla frontiera.

QUESTI QUA CI HANNO ILLUSO , ED HANNO GIA COMINCIATO A VENDERE IL PROPRIO POPOLO.....
COME HANNO FATTO MONTI , LETTA ED ORA RENZI IN ITALIA , OPPURE PAPADEMOS IN GRECIA E NON MI PARE CHE STIANO RIALZANDO LA TESTA , ANZI E' SEMPRE PEGGIO !!!!
Per quanto riguarda l'Ucraina, dove il 25 maggio si svolgeranno le presidenziali, alle quali l'ex 'pasionaria' della rivoluzione arancione, Yulia Tymoshenko, ha annunciato di volersi candidare, il premier Arseniy Yatsenyuk mette in guardia dalla mancata attuazione delle riforme chieste dal Fmi: senza il Pil ucraino potrebbe crollare del 10% a fine 2014, conducendo il Paese al default. Anche per questo il Fondo ha annunciato che "la comunità internazionale nel corso dei prossimi due anni potrà mobilitare fino a 27 miliardi dollari. Di tale importo l'aiuto del fondo si riferisce a una forchetta tra i 14 e 18 miliardi di dollari".

In cambio il Fondo Monetario Internazionale chiede riforme in alcuni settori chiave fra cui il comparto finanziario, le politiche monetarie e di cambio, conti pubblici, e l'energia oltre che una maggiore trasparenza. Con l'obiettivo di "ripristinare la stabilità macroeconomica e riportare il paese sul sentiero di una solida crescita".

TUTTE LE RIFORME CHE CHIEDONO , FAVORIRANNO SOLO LE BANCHE CHE VOGLIONO GARANTIRE SOLO IL LORO INVESTIMENTO !!!!

Intanto la Russia inizia a fare il conto con le sanzioni: il deflusso di capitali, nel 2014, potrebbe raggiungere i 100 miliardi di dollari con un calo degli investimenti dell'1,3%. Una pausa secondo il governo di Mosca perché "la gente non è pronta a prendere decisioni sugli investimenti, in quanto considera i rischi inaccettabili e la situazione incomprensibile". Anche per questo Mosca ha annunciato che creerà un proprio sistema di pagamento elettronico, sul modello di Giappone e Cina. Nei giorni scorsi Visa e Masterbank avevano interrotto le operazioni per i clienti di alcune banche russe colpite dalle sanzioni americane. Il primo ministro Dmitri Medvedev ha, inoltre, ordinato alla compagnia del gas russa Gazprom d'inserire nel suo programma d'investimenti di quest'anno anche la Crimea.

QUESTO PER I POTENTI E' IL VERO PROBLEMA , CIOE' CHE LA RUSSIA NON FACCIA PARTE DI QUELLI STATI CONTROLLATI DALLE BANCHE ROTHSCHILD
LA CRIMEA NON C'ENTRA NULLA , SONO SOLO GIOCHI DI POTERE BANCARI , APRITE GLI OCCHI !!!!!

Nei giorni scorsi l'Europa si era fatta avanti verso l'Ucraina offrendo un piano d'aiuti del valore di 11 miliardi di euro, cercando così di tamponare il venire meno dei 15 miliardi di finanziamenti che la Russia aveva garantito e che sono stati congelati con l'escalation militare in Crimea e il cambio di governo. Il pacchetto di aiuti dovrebbe costituirsi con 3 miliardi che proverranno dal budget europeo, mentre 8 miliardi riguardano la Banca europea degli investimenti (3 miliardi) e quella per la ricostruzione e lo sviluppo (5 miliardi).

Esercitazioni Usa nell'Artico, russe al confine. L'eco della guerra fredda arriva a150 metri sotto la calotta di ghiaccio dell'Artico. Lì, gli Stati Uniti simulano un attacco contro un sottomarino russo, in un'esercitazione che assume una nuova valenza alla luce della crisi in Crimea. Dal canto suo la Russia ha lanciato esercitazioni dell'aeronautica militare nella regione meridionale di Krasnodar, al confine con la Crimea, per i "prossimi due giorni". Coinvolgeranno equipaggi di caccia Sukhoi-25Sm3, che compiranno "circa 20 voli e 50 simulazioni di attacchi aerei" con lanci di bombe e missili aria-superficie.

Centomila soldati russi alla frontiera. La Russia, secondo il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino Andriy Parubiy, ha schierato circa 100 mila soldati vicino alla frontiera con l'Ucraina. In un intervento via Internet da Kiev all'Atlantic Council, ha detto: "Circa 100mila soldati stazionano alla frontiera ucraina. Sono pronti - ha aggiunto - a colpire da diverse settimane".

SPERIAMO DI NO , MA SE SARA' GUERRA LO AVRANNO DECISO I VERTICI MONDIALI DI QUESTO MALEDETTO SISTEMA ECONOMICO , ED ANCHE NOI SAREMO COSTRETTI , COME SCHIAVI , A COMBATTERE CONTRO UN POPOLO LIBERO CHE IN CRIMEA HA DEMOCRATICAMENTE SCELTO , AL DI FUORI DI OGNI DUBBIO , IL LORO FUTURO !!!!!!

1 commento:

  1. Dopo la Crimea, anche la Transnistria vuole la Russia mar 27th, 2014 @ 09:30 pm ›

    La #Transnistria, piccola regione che ha conquistato l’indipendenza dopo 14 anni di guerra civile con la #Moldova. La #Nato teme che altre provincie russofone seguano l’esempio.

    La Crimea ha fatto scuola. Una nuova regione ex sovietica ha chiesto l’annessione alla Russia. Questa volta si tratta di un Paese dal nome disneyano: la Transnistria. La Russia per il momento temporeggia. La Nato e gli Stati Uniti minacciano. La speranza (da una parte) e il timore (dall’altra) è che altre regioni ex sovietiche si facciano avanti, come l’Abkhasia, l’Ossezia del Sud e il Nagorno-Karabakh, definite «zone grigie» dal “Washington Post”.

    Poco più di mezzo milione di persone russofone che ha deciso da ventiquattro anni di non far parte dell’allora neonata Moldova, in cui si parla rumeno. Un Paese che si è conquistato la sua indipendenza con la forza delle armi e che vive grazie alle armi, essendo diventato il più importante supermarket di armi leggere e pesanti del mondo. Si riforniscono in Transnistria i principali movimenti guerriglieri, le fazioni in lotta in guerre civili sparse per il globo, eserciti di Paesi che non si possono permettere di comprare armi ai prezzi di mercato o di comprare armi legalmente, perché sottoposti a embargo.

    «Nel 2006 il 97,2 per cento dei transnistriani ha votato in un referendum sì all’annessione alla Federazione russa», ha dichiarato il ministro degli Esteri Nina Shtanski. «Lo dobbiamo al sangue versato dai nostri morti».

    La Transnistria è stata in guerra con la vicina Moldova per quattordici anni. In realtà, i due Paesi non si sono mai pacificati. Nel 2004 è stato siglato un semplice cessate il fuoco. La Moldova ancora nega la secessione della Transnistria, negata anche dalla comunità internazionale (a differenza del Kosovo) e riconosciuta solo da Mosca.

    Il ministro degli Esteri della Transnistria Nina Shtanski.

    Il 23 marzo il generale statunitense della Nato Philip M. Breedlove ha lanciato un allarme sulle mire espansionistiche della Russia nella regione. Secondo Breedlove, l’aumento delle truppe russe lungo il confine orientale con l’Ucraina potrebbe facilmente permettere a Putin di invadere la Transnistria, che si trova lungo il confine occidentale ucraino (il confine orientale ucraino dista circa mille e cinquecento chilometri dalla Transinstria).

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