La "nuova" Piazza Beccaria nel progetto definitivo della Linea 3.2
C'è anche la Tram di Firenze s.p.a. nel servizio di E. Fittipaldi sull'Espresso del 16 dicembre intitolato "Condotte, il crac e l'odore del Giglio" che parla di un'inchiesta su quel fallimento avviata dalla Procura di Roma. Infatti la coppia del cemento, Duccio Astaldi e Isabella Bruno, proprietari dell'impresa di costruzioni avevano acquistato da Fabrizio Bartaloni, amministratore di quella società, le due aziende (Inso e Nodavia) che permisero loro di accedere all'appalto della Tav fiorentina, accollandosene i debiti e finendo per dissestare la loro azienda.
Lo stesso Bartaloni si è presentato nell'affollata assemblea indetta dal Sindaco di Bagno a Ripoli il 13 dicembre, alla presenza di Dario Nardella e dell'Assessore regionale Ceccarelli per illustrare il progetto definitivo della linea tranviaria che da Piazza della Libertà raggiungerebbe il comune a sud est dell'area metropolitana.
La storia tormentata delle infrastrutture fiorentine, in uno scenario politico nazionale e regionale profondamente mutato e alla vigilia della scadenza elettorale, rischia di concludersi con un naufragio. Ecco perché i vertici di un potere locale che forse non sa neanche con quale partito si presenterà alle prossime elezioni amministrative, si affrettano a rispettare le scadenze per ottenere 80 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale, completando la progettazione esecutiva della linea 3.2 per Bagno a Ripoli con uno stanziamento di 3,31 milioni degli enti locali.
A tal fine Regione, Città Metropolitana, Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi, Sesto e Scandicci hanno firmato il 20 dicembre una integrazione all'accordo per l'estensione del sistema tranviario fiorentino a completamento di un atto del 2016.
Da giugno si apriranno i cantieri per la Variante Centro storico della linea 2 (Lavagnini, Libertà, S. Marco), procedendo in parallelo con studi e progettazione delle estensioni per Sesto e per Campi, mentre la progettazione preliminare della linea 4, da Leopolda a Le Piagge, sta per concludersi.
Troppo lungo sarebbe ricostruire la storia della costosissima rete tranviaria fiorentina, un' opera che non abbiamo mai smesso di definire devastante. Un'unica convenzione del 2005 affida, con finanza di progetto, la gestione della linea 1 (allora in costruzione con appalto ordinario), la progettazione e realizzazione delle linee tranviarie 2 e 3, oltre che la gestione trentennale del sistema, alla società di project permettendogli di "sequestrare" la città con i cantieri per 20 anni.
La 3 non è in realtà una linea: è un insieme di "raccordi" e "diramazioni" che coprono l'intera città da Nord Ovest a Est. Da Fortezza a Careggi; da Fortezza, Libertà via Cure, Campo di Marte fino a Rovezzano; da Fortezza, Libertà, via Beccaria, Tempio, Colombo, Giannotti fino a Bagno a Ripoli. Un' area eterogenea, che per popolazione è più del 50% di quella di Firenze, e attualmente servita da ben 12 linee bus "forti": la 1, la 3, la 6, 7, 8, 10, 11, 14, 17, 20, 23, 32.
Attraverso atti aggiuntivi previsti originariamente (2007, 2008 e 2014), si fanno rientrare nella convenzione lavori complementari, si rimodulano i piani finanziari. Fallimenti e scandali di imprese costruttrici che paralizzano i lavori e la conseguente ristrutturazione nella composizione della società di project non cambiano le cose. Dal 2014, con una serie di atti legislativi tra i quali spicca lo "Sblocca Italia", si riescono ad ottenere i finanziamenti facendovi rientrare, oltre alle estensioni ad ovest, la linea 4 da Leopolda a Le Piagge, un tronco marginale, che in realtà è dannoso in quanto distrugge una tratta ferroviaria, sempre evitando la riapertura di una nuova gara, se non per le estensioni ad ovest. Cambia il contesto, si estende la rete, ma concessionario e società di progettazione, restano sempre gli stessi.
Il progetto definitivo della 3.2, presentato in due assemblee pubbliche, è stato preparato da Architecna Engeneering, la società di ingegneria di Messina che ha costruito tutto il sistema, ma ha perso l'unica commessa messa in gara (i prolungamenti per Sesto e Campi)