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mercoledì 12 dicembre 2018

#ASTRONEWS - 12/12/18 : La newsletter di Media Inaf, speciale post su ''FASCIA PRINCIPALE DEGLI ASTEROIDI''



LA FASCIA PRINCIPALE DEGLI ASTEROIDI. by Andreotti Roberto.

Gli asteroidi sono piccoli corpi del sistema solare composti principalmente di rocce di silicati, metalli e condriti carbonacee.

La fascia principale degli asteroidi occupa la regione tra le orbite di Marte e Giove, tra 2,3 e 3,3 UA dal Sole.
 
Si ritiene che siano residui rimasti dal processo di formazione del sistema solare, la cui fusione è fallita a causa dell'interferenza gravitazionale di Giove.
 
(in foto a lato l'asteroide Steins).
 
 
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Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF


SARANNO SEI IN TOTALE
Piccoli, economici ma capaci di captare con tempestività e precisione su tutta la volta celeste i segnali in banda X prodotti da lampi di raggi gamma, potentissime esplosioni cosmiche. Sono i nano-satelliti del progetto Hermes.
 

SCOPERTI SILICATI IDRATI SULL'ASTEROIDE
 
Le indagini spettroscopiche condotte sui dati di Osiris-Rex rivelano la presenza di molecole d'acqua nei minerali che si trovano sulla superficie dell'asteroide Bennu: si tratta di silicati idrati, materiali antichissimi, originati nella nebulosa protosolare da cui si sono formati i corpi che popolano il Sistema solare, che contengono acqua nella loro struttura cristallina. Il commento di John Brucato (Inaf)

ORA SI TROVA A 18 MILIARDI DI CHILOMETRI DA NOI
Anche Voyager 2, la sonda lanciatda dalla Nasa nel 1977, ha ufficialmente varcato i limiti estremi del nostro sistema planetario e continua il suo viaggio nello spazio interstellare. Per i ricercatori del Jpl in California che analizzano i dati che provengono dagli strumenti del veicolo spaziale, l'uscita si è verificata il 5 novembre scorso.
 

LO STUDIO SU ASTRONOMY & ASTROPHYSICS
Un team guidato dal ricercatore dell'Inaf di Palermo Ettore Flaccomio ha analizzato 68 brillamenti avvenuti in 65 stelle, osservandoli ai raggi X (con Chandra) e simultaneamente in ottico (con CoRoT) e in infrarosso (con Spitzer).
 

INTERVISTA AD ALDO STEFANO BONOMO
 
Kepler ha scoperto un nuovo esopianeta gigante temperato di lungo periodo, Kepler-1657b, i cui parametri fondamentali (soprattutto raggio e densità) non sembrano essere influenzati dal forte irraggiamento stellare, e la cui orbita è fortemente eccentrica. Media Inaf ne ha parlato con Aldo Stefano Bonomo, ricercatore all'Osservatorio astrofisico dell'Inaf di Torino, coinvolto in prima persona nella scoperta

SCOPRÌ LE SORGENTI DI RAGGI X COSMICHE
L'astrofisico italo-americano, vincitore nel 2002 del Premio Nobel per la Fisica, è morto ieri all'età di 87 anni. «Quando ebbi il piacere e l'onore di conoscerlo personalmente», ricorda il presidente Inaf Nichi D'Amico, «rimasi inevitabilmente affascinato dal suo carisma».
 

LA SCOPERTA GRAZIE ALLO STRUMENTO ITALIANO VIR
 
C'è tanto carbonio sulla superficie del pianeta nano Cerere. Maria Cristina De Sanctis, ricercatrice Inaf e responsabile scientifica di Vir, è tra gli autori dello studio uscito oggi su Nature Astronomy: «La composizione mineralogica di Cerere è compatibile con un evento di scala globale di alterazione acquosa di rocce, rocce, che potrebbe fornire condizioni favorevoli alla chimica organica».
 

SEGUENDO LE TRACCE DEI FOTONI KILLER
Per tentare di arrivare a una stima di tutti i fotoni dell'universo, gli scienziati del telescopio spaziale Fermi della Nasa sono andati in cerca di uno strano effetto noto come "interazione fotone-fotone". Ne parla Patrizia Caraveo in quest'articolo uscito domenica sul Sole 24 Ore, che vi riproponiamo con il consenso dell'autrice.
 

OGGI IL SATELLITE ESA SPEGNE 19 CANDELINE
Se non è un record poco ci manca: 1.58 milioni di secondi. Tanto è il tempo che un team di astronomi guidato da Marcella Brusa, ricercatrice all'Università di Bologna e associata Inaf, ha ottenuto sul telescopio spaziale europeo per raggi X. Tempo che verrà dedicato allo studio dei venti emessi a velocità subrelativistica dai dintorni dei buchi neri supermassicci

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