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martedì 21 marzo 2017

LE PROMESSE SANITARIE DI MARMO

La storia si ripete?

Purtroppo per molte persone ho dalla mia due fortune. La prima è che ho una buona memoria e ricordo tutto. La seconda è che nell'epoca di internet e dei computer è facile avere e tenere un archivio di tutto ciò che viene detto e scritto. Fortune per me,sfortune per altri.
Luca Marmo divenne sindaco di Piteglio vincendo le elezioni del 25 maggio 2014 con 562 voti contro i 543 del suo avversario, il sindaco uscente Claudio Gaggini. Quello che segue è il suo programma elettorale,nello specifico la parte sulla sanità.

2.2 Rafforzare il sistema dei servizi socio sanitari
Anche a seguito delle note vicende che negli ultimi mesi hanno interessato l'Ospedale di San Marcello, vogliamo qui esprimere alcuni intendimenti circa le posizioni che sosterremo, nei riguardi di USL, per il miglioramento dei servizi socio sanitari in montagna. Preso atto che la chirurgia è stata chiusa e che la sua riapertura appare oggi alquanto improbabile, riteniamo di doverci impegnare soprattutto, sugli aspetti che seguono:

Potenziamento del pronto soccorso con particolare riguardo al trattamento degli eventi che espongono al rischio vita.
Mantenimento del reparto di medicina.
Riordino dei servizi ambulatoriali in funzione delle reali necessità dei cittadini.
Apertura, sul territorio comunale, di almeno un punto di accesso ai servizi socio sanitari di base (prenotazioni per visite specialistiche e ritiro referti) da realizzarsi in collaborazione con Regione Toscana.

Ai servizi sanitari in senso stretto si affiancano i servizi sociali, che operano con la finalità di intervenire sulle situazioni di disagio (nei nostri territori legate prevalentemente allo status economico e all'età) al fine di ridurle. Questo servizio è oggi gestito dall'Unione dei Comuni Appennino Pistoiese che lo fa per conto dei comuni del comprensorio. Sarà di fondamentale importanza, negli anni a venire, continuare a investire sul tema del sostegno alle categorie deboli
puntando anche all'integrazione con i servizi messi in campo da una rete di associazioni del volontariato ancora molto diffusa.

Ora andiamo a ottobre di quello stesso anno e precisamente a sabato 11 ottobre 2014 nel paese di Amatrice, che da agosto 2016 è conosciuto per colpa del tremendo sisma che l'ha colpito,ma allora era un comune sconosciuto, o meglio dimenticato. E per l'appunto in quella giornata si costituisce l'associazione dei comuni dimenticati, a cui partecipa anche Marmo allora sindaco del fu comune di Piteglio.
In quell'occasione fu dato ai sindaci un documento realizzato su incarico di Sergio Pirozzi (sindaco di Amatrice), dall'avv. Valeria Lettera ,intitolato RAZIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI NELLE AREE DISAGIATE. Non sto a riportare tutto il documento,in quanto sono 16 pagine da leggere,riporto solo il sommario dei vari paragrafi:

ASPETTI COSTITUZIONALI / FABBISOGNI E COSTI STANDARD / ECCEZIONI A FAVORE DELLE ZONE DISAGIATE COME PRINCIPIO GENERALE DELL’ORDINAMENTO – TUTELA DELLA SALUTE E “GOLDEN HOUR” / GRANDI OSPEDALI: SONO DAVVERO L’UNICA RISPOSTA ALLE ESIGENZE SANITARIE? / ESTERNALITA’: COSTO ECONOMICO ULTERIORE RISPETTO A QUELLO STRETTAMENTE SANITARIO / MANCATO RISPARMIO E AGGRAVIO PER L’ERARIO, DANNO E NOCUMENTO PER IL PRIVATO

In sintesi quello che viene dato non è tanto un documento,ma un ottima arma per far valere i diritti delle aree disagiate. Arma che in due anni e mezzo Marmo non hai mai dato modo di usare. A dire il vero neanche di averla letta.
Da lì si succedono poche riunioni della commissione sovraccomunale per l'ospedale Pacini a cui Marmo partecipa,esprimendo si che ci voglia un pronto soccorso con tutte le caratteristiche, ma non contrastando l'allora sindaco del fu comune di San Marcello p.se,che ha ribadito più volte che l'ospedale era stato “potenziato”. Non si espone neanche quando l'associazione Zeno Colò nel marzo di tre anni fa chiede le dimissioni da presidente della sopracitata commissione,al sindaco San Marcellino.
Il PD sostiene la Cormio e
la sua scellerata visione
dell'ospedale
E si arriva al 21 luglio 2016, all'ultimo consiglio dell'unione dei comuni dell'appennino pistoiese. Da allora fino ad oggi non se ne sono più fatti, anche perchè ora due dei tre comuni facenti parte di questa, sono commissariati. In quell'occasione l'allora consigliere di minoranza Marco Ferrari presenta una mozione : richiesta di riconoscimento zona disagiata e ospedale di base (punto 7 dell'ordine del giorno). In pratica Ferrari ripropose la solita identica mozione che aveva presentato pochi mesi prima a Cutigliano. Questa fu sforbiciata con 4 emendamenti della maggioranza di Braccesi,che ne storpiò il senso e la rese sostanzialmente inefficace, tanto che lo stesso Ferrari voto contrò la sua stessa mozione, così com'era diventata monca.In quel caldo giorno di luglio la storia si è ripetuta,solita mozione,soliti emendamenti e nessuna seria richiesta di area disagiata venne fatta anche allora. Come votò Marmo in quel caso? Naturalmente voto a favore di tutti e 4 gli emendamenti che vennero presentati per depotenziare la mozione,così da lasciare depotenziato anche l'ospedale Pacini.
Si arriva a fine anno e per effetto della fusioni decadano i due comuni e i due sindaci tornano a fare quello che facevano prima. Marmo l'impiegato comunale e Cormio...qualcuno sa che faceva prima?
Partono le primarie del PD montano,una grossa operazione sia per sbandierare una presunta democrazia (che non c'è) e per mandare a casa la Cormio.
Nel primo confronto pubblico tra i due il 25 febbraio e i due prendono l'impegno formale dei due a
consegnare in Regione le firme raccolte per un vero pronto soccorso a San Marcello. Bene siamo contenti anche se promettere non conta nulla.
Al secondo confronto tra i due del 28 febbraio,una persona inizia un dibattito portato alla loro intenzione il decreto Balduzzi al punto 9.2.2. che regolamenta i Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate. Poi ricorda a Marmo che era presente alla nascita dell'associazione dei comuni dimenticati e il documento di cui ho parlato precedentemente.L'impressione è che l'ex sindaco di Piteglio conoscesse benissimo il documento,ma facesse finta di no.
Ora staremo ad aspettare che cosa ci prometterà nella campagna elettorale che è molto vicina. Ma la domanda ci si può fidare? Un sedicente intellettuale che poco sopporta le critiche,dopo che ho pubblicamente detto che ha fatto una ruffianata senza pari,mi ha detto che è”un uomo che vuol cambiare la montagna”. Personalmente lo ritengo un bel volo di fantasia,perchè per la cronistoria che ho fatto finora (a cui alcuni ho assistito con i miei occhi),dimostra che Marmo non si metterà mai contro il suo partito,ma ne avvallerà in toto le decisioni.
E soprattuto ora che si è un semplice impiegato comunale, ma anche il candidato sindaco del PD (che non si può neanche auto-votare perchè non residente nel comune),non può fare nulla? Dubito che non abbia i numeri di telefoni di esponenti del suo partito o dello stesso Rossi,a cui si potrebbe già raccomandare per il presidio ospedaliero della montagna.
Chi pensa che qualcosa cambierà eleggendo una persona sostenuta da tutto la crema del PD della montagna (usando una travagliesca citazione)o è un coglione è complice!




La mozione di Ferrari ripresentata all'unione dei comuni e sforbiciata con il voto favorevole di Marmo

                                                                                                                                           Distinti saluti



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