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NON SERVONO FALSI ALLARMISMI !!!
Iniziamo con un po' di storia...... Vengo contattato da diverse persone, sia locali , sia di passaggio, che mi dicono che il ''puzzo'' a Tana Termini è vomitevole, io subito il giorno dopo prendo e vado a sentire con il mio naso, e devo dire che la situazione era invivibile, un danno per chi ha attività in zona (Agriturismi, Ristoranti, ecc.).
Chiedo subito aiuto al mio collaboratore in Montagna Pistoiese, MARCO POLI, e chiediamo un incontro con il sindaco di Piteglio, LUCA MARMO, che si dimostra comprensivo e ci invita a mettere un membro nella commissione di controllo, al che chiedo di inserire il POLI per territorialità. (21 gennaio 2015).
Nello stesso periodo l'allora sindaco MASSIMO BETTI, manda una lettera dove chiede di porre fine ai miasmi che appestano le frazioni limitrofe di Bagni di Lucca.
Dopo questo incontro, inconcludente non ci siamo persi d'animo, e a testa bassa siamo andati avanti, visto che la situazione stava solo peggiorando, veniamo a conoscenza che dopo vari controlli, ARPAT e ASL esprimono un parere negativo, mentre sulla situazione del comitato di controllo, per noi si rigirava solo aria fritta, come denunciavamo in un post:
LEGGI QUI:
Quindi si decide di passare ad altre vie, tra Gennaio e Febbraio 2016 si fanno diversi incontri con il comitato locale e su mio suggerimento si decide di presentare un esposto sia a Pistoia, sia a Lucca, firmato dai cittadini dei 2 comuni interessati, vengono raccolte più di 200 firme, ed i primi di Aprile del 2016 viene presentato il seguente esposto:
ESPOSTO PRESENTATO DA ANDREOTTI ROBERTO ALLA PROCURA e ALLA PREFETTURA DI LUCCA e DA MARCO POLI ALLA PROCURA e ALLA PREFETTURA DI PISTOIA, TRAMITE LE LOCALI CASERME DEI CARABINIERI IN DATA 2 APRILE 2016 e per conoscenza ai sindaci interessati
POST:
TESTO DELL'ESPOSTO:
ESPOSTO:
Spett. Procura di ……………..
Spett. Stazione CC ………………...
e p.c. Prefettura di ………………….
e p.c. Sindaco Comune di ………………...
Oggetto: Impianto di Compostaggio ditta Sistemi Biologici Srl "Loc. Tana Termini" comune di Piteglio – Esposto.
I sottoscritti firmatari della presente ,intendono formalizzare il profondo disagio che giornalmente si verifica a causa dei cattivi odori emanati dall'impianto in oggetto indicato.Già da alcuni anni sopportiamo il malfunzionamento dell 'Impianto, a dire il vero tante sono state le rassicurazioni date ,in particolare dall'Amministrazione Comunale di Piteglio ,ad oggi sono rimaste rassicurazioni in quanto miglioramenti non ne abbiamo visti. Si sono susseguite varie vicende,fra le quali l'intervento del C.F.S. di Pistoia nell'anno 2014,anche da quel sopralluogo nulla è cambiato. Diversi sono stati i sopralluoghi di ARPAT,ASL ed entrambi hanno individuato malfunzionamento e inadempienze del gestore,da cui presumibilmente si accentua il cattivo odore in zone anche lontane dall'Industria. Nel rapporto che il responsabile dell'Azienda Usl di Pistoia Dr. Picciolli Paola, invia al Sindaco del Comune di Piteglio il 31.07.2015 si evidenzia che personale ARPAT nei mesi di Aprile e Maggio, effettuando dei sopralluoghi accertava una serie di violazioni prontamente segnalate alla Provincia di Pistoia. Nella stessa data e nello stesso rapporto si evidenziava la specifica competenza dell'Autorità Sanitaria Locale (Sindaco del Comune di Piteglio) il quale poteva intervenire con propri provvedimenti diffidando i responsabili dell'Impianto ad una più corretta gestione dello stesso ,con procedure e comportamenti da adattare per non recare disagio odorigeno contenendo la diffusione delle maleodoranze. Difatto il D.Lgs 152/06 art.177 lettera" B" indica ce i rifiuti devono essere gestiti " SENZA CAUSARE INCONVENIENTI DA RUMORI O ODORI". Si segnala inoltre che molto spesso il cattivo odore si avverte nei giorni festivi e prefestivi ,è certo che in quei giorni non avviene movimentazione del materiale compostato sia in carico che in scarico. Questo esposto ,affinchè si provveda , al fine di garantire la vivibilità dei luoghi adiacenti all'Impianto , a persone che da sempre qui hanno vissuto e non di meno garantire anche la salute dei lavoratori all'interno dell'Impianto.
Dopo la presentazione dell'esposto, si interessa del caso anche LEGAMBIENTE, il 08/06/16 noi facciamo pure un sollecito a mezzo stampa, ma come ben sappiamo i tempi della giustizia vanno un po' a rilento , comunque poco dopo vi è il colloquio informativo in procura del sindaco di Piteglio, che mai aveva visto i pareri negativi sopra citati, colpa a detta sua di un disguido che ha fatto si che restassero persi in qualche cassetto, dopo di che, ritornato in comune firmo subito l'ordinanza di chiusura dell'impianto, in seguito il gestore fece il fallimento e tutto fini in mano al tribunale fallimentare.
Successivamente vi furono pure degli incendi del materiale ancora presente in loco, che poi costrinsero la regione a ritirare l'AUTORIZZAZIONE di IMPATTO AMBIENTALE ( AIA ).
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VENIAMO AI GIORNI NOSTRI.....
Guardando il video del consiglio comunale di Bagni di Lucca del 10 luglio 18, dove chi non ha battuto ciglio finora, espone una storia a metà, dove non si cita chi ha tanto lottato per la chiusura, ma si usa la notizia del ricorso al TAR da parte del curatore fallimentare contro il ritiro dell' AIA, che è solo un atto dovuto ed obbligatorio, per non fare sminuire il valore dell'impianto di Tana Termini.
RIPETO, IL RICORSO AL TAR E' SOLO UN ATTO DOVUTO !!
( peraltro ribadito anche dal consigliere delegato ANTONIO BIANCHI ).
( peraltro ribadito anche dal consigliere delegato ANTONIO BIANCHI ).
Non vi è rischio alcuno per la riapertura dell'impianto, ma è solo un triste teatrino per gridare ''al lupo, al lupo !!! '' e poi forse vantarsene, beh, e se c'è da vantarsi forse anche io ho diritto di dire la mia.......
VI SPIEGO PERCHE' L'IMPIANTO NON POTRA' RIAPRIRE:1) nell'impianto sono presenti 4.750 tonn di RIFIUTO così composte:
2.500 di avvallo, cioè rifiuto CER 19.12.12
750 di compost fuori specifica , rifiuto CER 19.05.03
750 di compost riprocessabile
750 di compost misto ammendante.
TUTTO A CARICO DI CHI COMPRA e con questi valori solo un ente pubblico può trovare i fondi per smaltire il tutto, e non vi sono enti vicini così grandi da potersene accollare l'onere.
2) DALLA PERIZIA:
L'immobile non risulta regolare per la legge 47/1985 .
L'immobile non risulta agibile.
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In conclusione, voglio dire ai residenti ed alle attività interessate di stare tranquilli e non credere ai falsi allarmismi, certo che saltare su per un atto dovuto ed obbligatorio a me fa ridere, e come se una macchina portata dallo sfattino, il proprietario ne richiedesse il libretto di circolazione, quando un auto è demolita anche se hai il libretto ti ci puoi pulire il culo.
Magari se qualcuno mi avesse interpellato, si sarebbe potuto evitare di gridare allarmi insensati........
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