Presenti all'incontro il segretario di sezione Simone Simonini, e i dirigenti territoriali Luigi Zaccaria ed Andreotti Roberto.
Abbiamo valutato un incontro con l'azienda, dichiarano gli esponenti, dopo il clamore mediatico sorto sul caso Schott in questi ultimi giorni.
Riteniamo fondamentale prima di fare proclami, avere un quadro di insieme preciso e dettagliato, (questo almeno è il nostro modus operandi).
In questi giorni dopo aver appreso le notizie a mezzo stampa, abbiamo ritenuto necessario altresì sentire il parere di alcuni operai e sigle sindacali.
Oggi, apprendiamo che il nostro incontro sia stato fondamentale per approfondire alcune notizie uscite che risulterebbero contrastanti e inesatte.
L'incontro si è svolto in maniera cordiale e in totale trasparenza, L'amministratore Delegato di Schott l'ingegnere Massimo Ceccarelli, ci ha ringraziato in quanto siamo stati la prima forza politica ad aver chiesto questo tipo di incontro.
L'azienda come riportato dall'ad non riferisce di volere sospendere il contratto integrativo e in aggiunta di volere licenziare 40 persone, come erroneamente riportato.
Schott che fa della propria filosofia la vicinanza ai clienti, oggi soffre una difficoltà con la riduzione di un terzo del mercato italiano di vendita di elettrodomestici ( passato dal primo al quarto produttore ).
L'azienda non intende delocalizzare, ma negli ultimi anni sono stati molti clienti a spostare le produzioni all'estero andando a servirsi da concorrenti del settore.
L' ad ci ha spiegato che la previsione sul fatturato di quest'anno vedrà un calo stimato nel 15% circa, e per restare competitivi sul mercato serva quindi una riduzione dei costi.
Erroneamente ci riferisce e smentisce il riferimento a particolari marchi o prodotti.
l'azienda oggi deve recuperare quelle fette di mercato andate perse per mantenere livelli occupazionali odierni.
Per questo si prevede un accordo di solidarietà stimato in due anni e mezzo/due anni e nove mesi per 40 dipendenti, in modo da lavorare su leve aziendali per scongiurare con il recupero e l'aumento dei volumi gli stessi esuberi.
Dopo un primo scontro, riporta l'ad le parti hanno deciso di fare un passo indietro per riprendere le trattative in serenità.
Secondo Ceccarelli anche la politica dovrebbe lasciare lavorare l'azienda con le parti sindacali senza cavalcare battaglie che potrebbero essere dannose per tutti.
La nostra risposta è stata di vicinanza ai lavoratori e alla salute economica della nostra valle, avendo altresì fiducia nell'azienda e nella sua capacità di tornare ai suoi livelli massimi.
Abbiamo voluto tenere appositamente su questa vicenda un profilo moderato, senza mettere in difficoltà nessuna delle parti in causa.
Seguire le vicende di lato non vuol dire non volersi interessare delle cose, ma riteniamo il dialogo un elemento fondamentale per avere un quadro complessivo e chiaro.
Inutile a nostro avviso proposte solo esclusivamente mediatiche.
Senza clamori continueremo a seguire attentamente la vicenda, chiedendo nuovi incontri per essere aggiornati sul futuro, coinvolgendo i nostri rappresentanti Regionali e Parlamentari in caso di bisogno.
Simone Simonini, Segretario di sezione LEGA Mediavalle Garfagnana
Luigi Zaccaria e Andreotti Roberto, dirigenti territoriali.
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