Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF
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INDIVIDUATO DAL RADAR ITALIANO MARSIS
Un team di scienziati guidato da Roberto Orosei dell'Istituto nazionale di astrofisica ha scoperto un bacino di acqua liquida e salmastra nelle profondità del Polo sud di Marte. È il primo lago sotterraneo confermato sul Pianeta rosso. Il risultato, ottenuto con la sonda Mars Express dell'Esa, sarà pubblicato domani su Science
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OSSERVATE DALLA SONDA MAVEN DELLA NASA
I protoni del vento solare rubano gli elettroni dall'idrogeno nei dintorni di Marte per poi rilasciarli nell'atmosfera del Pianeta rosso, generando aurore visibili sulla faccia diurna. Lo studio su Nature Astronomy.
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IN EPOCA REMOTA POTREBBE ESSERE STATA ABITABILE
Se oggi la Luna non è abitabile, non è detto che in passato non lo sia stata. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Astrobiology, potrebbero esserci state ben due finestre temporali nelle quali il nostro satellite potrebbe aver offerto le condizioni per ospitare forme di vita: 3.5 e 4 miliardi di anni fa.
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GRAZIE AI DATI DEL SATELLITE GAIA DELL'ESA
Un nuovo studio pubblicato su Astronomy & Astrophysics prevede i passaggi ravvicinati sulla volta celeste tra stelle nei prossimi cinquanta anni. Ciò permetterà agli astronomi di misurare le masse degli astri con il metodo delle lenti gravitazionali. Il prossimo passaggio di una stella dietro a una lente gravitazionale sarà tra due settimane: l'8 agosto 2018.
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I RISULTATI SU NATURE ASTRONOMY
L'osservazione dell'alone della galassia di Andromeda ha rivelato i resti di una antica e massiccia galassia, simile alla Via Lattea, divorata da Andromeda due miliardi di anni fa.
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UN ASSAGGIO DI QUANTO VEDRÀ PARKER SOLAR PROBE
Osservate nella parte esterna della corona del Sole strutture a grana fine mai rilevate in precedenza. I risultati, resi possibile da un algoritmo avanzato e tecniche di pulizia dei dati, sono pubblicati su The Astrophysical Journal.
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SULLA BUONA STRADA PER SCOPRIRNE L'ORIGINE
L'accoppiata tra il neutrino del 22 settembre e i raggi gamma punta a una galassia dove sono stati accelerati raggi cosmici. Un risultato importante, ottenuto coniugando le possibilità offerte da due diversi messaggeri. Con il consenso dell'autrice, l'astrofisica Patrizia Caraveo, vi riproponiamo questo articolo uscito ieri sul Sole 24 Ore.
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IL CULMINE DELL'EVENTO ALLE 22:22 DEL 27 LUGLIO
Il 27 luglio prossimo, su una volta celeste ricca di pianeti visibili a occhio nudo, andrà in scena l'eclissi di Luna più lunga del secolo, con oltre 100 minuti di totalità. Ecco le iniziative per l'evento promosse dall'Istituto nazionale di astrofisica.
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ANCHE NELLA PARTE ALTA DELL'ATMOSFERA
«L'aver individuato un chiaro collegamento tra gli strati superiore e inferiore della ionosfera di Marte è un risultato molto importante per la missione del radar Marsis», commentano Marco Cartacci, Andrea Cicchetti e Raffaella Noschese dell'Inaf di Roma, tra gli autori di un nuovo studio sulle dinamiche atmosferiche marziane basato su dati dello strumento a bordo della sonda europea Mars Express.
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NUOVA INDAGINE PER LA EXPEDITION 56
Gli astronauti della Expedition 56 a bordo della Iss stanno coltivando un giardino chimico per comprendere meglio l'impatto della gravità sulla crescita dei nanotubi. Mentre sulla Terra i colorati giardini chimici nei quali i cristalli crescono liberamente in ogni forma e colore, tendono a svilupparsi verso l'alto, ci si aspetta che a bordo della Stazione spaziale, in condizioni di microgravità, la crescita sia completamente diversa.
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L'IMPACT FACTOR SUPERA QUELLO DI MNRAS E APJ
Fondata nel maggio del 1968, la rivista scientifica europea dell'astronomia festeggia il mezzo secolo con un impact factor stellare: 5.57. Ce ne parla uno dei tre editor italiani, Sergio Campana, dirigente di ricerca all'Inaf di Brera.
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PIANETI DIVORATI SOTTO GLI OCCHI DI CHANDRA
Osservazioni ai raggi X della stella RW Aur A, nella costellazione del Toro, potrebbero spiegare il misterioso oscuramento periodico della stella come il risultato di successivi pasti a base di resti di giovani pianeti che si sono scontrati nelle sue vicinanze. Lo studio su The Astronomical Journal.
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DIECI ANNI DI RIVOLUZIONE CON 54 ORE DI TRANSITO
Una nuova tecnica, sviluppata dai ricercatori dell'università di Ginevra, potrebbe consentire di trovare, nel giro di pochi mesi, pianeti con periodi di rivoluzione fino a diversi anni. Il metodo è descritto nella rivista Astronomy & Astrophysics
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QUANDO L'UNIVERSO AVEVA UN MILIARDO DI ANNI
Si tratta di una radiogalassia ad alto redshift, cioè davvero molto distamte. Essendo oggetti rari e difficili da localizzare, gli esperti hanno quindi bisogno di effettuare osservazioni radio che coprano grandi aree di cielo. Lo studio è in uscita su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
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GALACSI E MUSE, COMBINAZIONE VINCENTE
Prima luce per la nuova modalità di ottica adattiva, chiamata "tomografia laser", del Very Large Telescope dell'Eso. Il nuovo sistema ha consentito di ottenere da terra immagini di prova straordinariamente nitide – più di quelle che riesce ad acquisire Hubble dallo spazio – del pianeta Nettuno, di alcuni ammassi di stelle e di altri oggetti.
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STIMATA ANCHE LA MASSA MINIMA DI PROXIMA B
Misurata per la prima volta la massa di Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole, con il metodo del microlensing gravitazionale, ottenendo così una misura precisa che ci permette di scoprire di più su questa stella e il pianeta che la accompagna. Media Inaf ha intervistato la prima autrice dello studio, l'astrofisica Alice Zurlo.
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