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lunedì 7 maggio 2018

LEGA MONTAGNA PISTOIESE SODDISFAZIONE PER LA DISCUSSIONE SUI CONSIGLI COMUNALI APERTE,MA RAMMARICO PER LA PESSIMA ESPOSIZIONE


Scrivo dopo aver assistito all’ultimo consiglio comunale, e ci sarebbe da ragionarne molto. Anche se alcuni punti tornerò sopra nei prossimi giorni. Oggi al punto 7 si è discusso dei consigli comunali aperti proposti dalla Lega montagna pistoiese presentato dal consigliere Vivarelli.
Innanzitutto ringrazio il consigliere Vivarelli per aver portato la richiesta in consiglio comunale, e per aver citato la Lega. E qui finiscono i ringraziamenti. Il rappresentante del partito indipendentista ha fatto un esposizione decisamente carente e che dimostrava una certa impreparazione sull’argomento. Penso che neanche abbia letto bene la lettera che era stata protocollata a lui,al capogruppo di Futuro Civico Venusia Ducci,al capogruppo di maggioranza Walter Mandolini e al Sindaco Marmo. Quest’ultimo sembrava anche non aver letto la lettera protocollata a cui per altro non ha dato risposta.
Quindi tengo a precisare che la pessima esposizione del consigliere Vivarelli non era concordata con la Lega. Le nostre richieste vengono inviate a tutte le forze politiche nello stesso momento, anche se vengono quasi sempre recepite dal solo Vivarelli,che ha comunque il vizio di reinterpretarle a modo suo.
Quindi pur ringraziando il consigliere per aver portato il punto in consiglio comunale, gli consiglierei che se non lo sa esporre o lo vuol modificare come gli pare,eviti di citare la Lega, per non trascinarci nelle sue figure pessime. Come quella della mozione sulla scuola che evito di commentare per non infierire.
Devo comunque esprimere soddisfazione perché comunque la regolamentazione dei consigli comunali aperti sarà discussa in commissione, sperando che non venga affossata lì.
In chiusura ripropongo il regolamento studiato dalla Lega montagna pistoiese, già in possesso dei capigruppo e del sindaco,sperando che venga preso in considerazione. I consigli comunali aperti sono un ottimo strumenti di democrazia partecipata e introdurne la regolamentazione, farebbe la differenza tra un amministrazione che stimola partecipazione attiva dei cittadini e chi invece li vuole tenere a margine.

1) il consiglio comunale aperto può essere convocato dal Sindaco, da un certo numero di Consiglieri (esempio 1/3) o da un comitato (inclusi i comitati spontanei)di cittadini con raccolta di firme (esempio lo stesso numero di quelle necessarie per presentare una lista alle elezioni comunali) su un determinato tema.Si potrebbe pensare anche ad appositi moduli scaricabili dal sito del comune per raccogliere le firme e non incorrere in richieste interpretabili.

2) Tali consigli hanno carattere speciale. Alle stesse possono essere invitati Parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, di altri Comuni, degli organismi di partecipazione popolare e delle associazioni sociali e politiche interessate agli argomenti in discussione, perché portino il loro contributo di opinioni e conoscenze e precisino al Consiglio gli orientamenti delle parti sociali da loro rappresentate.

3) L’intervento e la partecipazione al dibattito è garantita dal presidente del consiglio anche ad ogni singolo cittadino. Tutti, consiglieri e cittadini hanno uguale tempo per parlare. In questo particolare caso vista la possibile vastità degli oratori il presidente regola il tempo degli interventi, nei minuti che ritiene opportuni,ma uguali per tutti (consiglieri e cittadini)

4) Durante i consigli comunali aperti possono essere presentate e sottoposte alla discussione dello stesso, mozioni, ordini del giorno e risoluzioni che saranno votate dai consiglieri comunali come nei normali consigli comunali.

5)il Consiglio comunale aperto viene pubblicizzato in maniera adeguata dall’amministrazione, con invio di invito scritto a partecipare a tutti i cittadini e con adeguata spiegazione del tema trattato e dell’agenda di discussione, con i punti di vista dei richiedenti e dell’amministrazione, almeno 10 giorni prima dell’evento.

6)Il consiglio comunale aperto può essere convocato in luogo diverso dalla sala consiliare per esigenze organizzative che consentano una più ampia partecipazione della popolazione.



Marco Poli

Lega montagna pistoiese


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