Scrivo
dopo aver assistito all’ultimo consiglio comunale, e ci sarebbe da
ragionarne molto. Anche se alcuni punti tornerò sopra nei prossimi
giorni. Oggi al punto 7 si è discusso dei consigli comunali aperti
proposti dalla Lega montagna pistoiese presentato dal consigliere
Vivarelli.
Innanzitutto
ringrazio il consigliere Vivarelli per aver portato la richiesta in
consiglio comunale, e per aver citato la Lega. E qui finiscono i
ringraziamenti. Il rappresentante del partito indipendentista ha
fatto un esposizione decisamente carente e che dimostrava una certa
impreparazione sull’argomento. Penso che neanche abbia letto bene
la lettera che era stata protocollata a lui,al capogruppo di Futuro
Civico Venusia Ducci,al capogruppo di maggioranza Walter Mandolini e
al Sindaco Marmo. Quest’ultimo sembrava anche non aver letto la
lettera protocollata a cui per altro non ha dato risposta.
Quindi
tengo a precisare che la pessima esposizione del consigliere
Vivarelli non era concordata con la Lega. Le nostre richieste vengono
inviate a tutte le forze politiche nello stesso momento, anche se
vengono quasi sempre recepite dal solo Vivarelli,che ha comunque il
vizio di reinterpretarle a modo suo.
Quindi
pur ringraziando il consigliere per aver portato il punto in
consiglio comunale, gli consiglierei che se non lo sa esporre o lo
vuol modificare come gli pare,eviti di citare la Lega, per non
trascinarci nelle sue figure pessime. Come quella della mozione sulla
scuola che evito di commentare per non infierire.
Devo
comunque esprimere soddisfazione perché comunque la regolamentazione
dei consigli comunali aperti sarà discussa in commissione, sperando
che non venga affossata lì.
In
chiusura ripropongo il regolamento studiato dalla Lega montagna
pistoiese, già in possesso dei capigruppo e del sindaco,sperando che
venga preso in considerazione. I consigli comunali aperti sono un
ottimo strumenti di democrazia partecipata e introdurne la
regolamentazione, farebbe la differenza tra un amministrazione che
stimola partecipazione attiva dei cittadini e chi invece li vuole
tenere a margine.
1)
il
consiglio comunale aperto può essere convocato dal Sindaco, da un
certo numero di Consiglieri (esempio 1/3) o da un comitato (inclusi i
comitati spontanei)di cittadini con raccolta di firme (esempio lo
stesso numero di quelle necessarie per presentare una lista alle
elezioni comunali) su un determinato tema.Si
potrebbe pensare anche ad appositi moduli scaricabili dal sito del
comune per raccogliere le firme e
non incorrere in richieste interpretabili.
2)
Tali
consigli
hanno carattere speciale. Alle stesse possono essere invitati
Parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, di altri
Comuni, degli organismi di partecipazione popolare e delle
associazioni sociali e politiche interessate agli argomenti in
discussione, perché portino il loro contributo di opinioni e
conoscenze e precisino al Consiglio gli orientamenti delle parti
sociali da loro rappresentate.
3)
L’intervento
e la partecipazione al dibattito è garantita dal presidente
del consiglio
anche ad ogni singolo cittadino. Tutti, consiglieri e cittadini hanno
uguale tempo per parlare. In
questo particolare caso vista la possibile vastità degli oratori il
presidente regola il tempo degli interventi, nei minuti che ritiene
opportuni,ma uguali per tutti (consiglieri e cittadini)
4)
Durante i consigli comunali aperti possono essere presentate e
sottoposte alla discussione dello stesso, mozioni, ordini del giorno
e risoluzioni che saranno votate dai consiglieri comunali come nei
normali consigli comunali.
5)il
Consiglio comunale aperto viene pubblicizzato in maniera adeguata
dall’amministrazione, con invio di invito scritto a partecipare a
tutti i cittadini e con adeguata spiegazione del tema trattato e
dell’agenda di discussione, con i punti di vista dei richiedenti e
dell’amministrazione, almeno 10 giorni prima dell’evento.
6)Il
consiglio
comunale
aperto
può essere convocato in luogo diverso dalla sala
consiliare per
esigenze organizzative che consentano una
più ampia partecipazione della popolazione.
Marco
Poli
Lega
montagna pistoiese
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