Nell’ultimo
mese e mezzo si sono susseguiti tutta una serie di eventi strani sul
centro profughi di Lizzano. Alcuni sono stati resi pubblici in un
comunicato stampa ignorato da quasi tutti i giornali online e
cartacei. Altri non sono ancora a conoscenza dei più, ma spero di
poterli rendere noti in seguito.
Il
17 aprile scorso una delegazione della Lega montagna pistoiese
accompagnata dal collega della mediavalle e Garfagnana Andreotti
Roberto,ha incontrato il Sindaco Marmo per parlare per l’ennesima
volta del problema. In quell’occasione per la prima volta disse che
c’era la volontà politica di chiudere il centro di Lizzano. Nei
giorni successivi il primo cittadino ebbe una reazione stizzita al
comunicato stampa della Lega in cui avevamo riportato questa sua
affermazione.
La
sua dichiarazione sui giornali “mi
sarebbe sembrato un gesto di gentilezza apprezzabile se la
delegazione della lega Montagna Pistoiese che ho incontrato mi avesse
informato che era una conferenza stampa e non un incontro prettamente
privato
“ (
Tirreno 20 aprile 2018) , non solo tradisce un certo nervosismo ma
lascia anche perplessi,visto che periodicamente abbiamo sempre
pubblicato comunicati dei nostri incontri. Mai Luca Marmo aveva
reagito così, e non l’ha fatto neanche sul successivo comunicato
della Macchia Antonini. L’unica spiegazione è che questo nervoso
dipenda dal fatto che l’abbiamo costretto a confermare questa sua
affermazione mettendolo in crisi. Ritengo insieme
a
tutto il gruppo della Lega montagna pistoiese, che intorno al centro
profughi di Lizzano, gravitino degli interessi sia economici, sia
politici e che nell’ultimo periodo col nostro lavoro,ne abbiamo
destabilizzato gli equilibri.
Nell’incontro
della discordia, Marmo affermo che prima era necessario un passaggio
in consiglio comunale,ma in quello che ci sarà lunedì 7 maggio (il
primo dopo il 17 aprile),non è presente tale punto all’ordine del
giorno da parte della maggioranza.
Sono
presenti due punti su Lizzano.Una interrogazione da parte del gruppo
Futuro Civico e una mozione del Partito Indipendentista,già
presentata da Vivarelli a dicembre, che con un clamoroso errore si
fece seppellire in commissione ( sbaglio ripetuto per molte altre
cose tra l’altro),invece di farla votare.
A
questo punto c’è da domandarsi come mai non c’è il passaggio
indicato da Marmo. Un problema di tempi e non è stato possibile
inserirlo in questo consiglio comunale o un ennesimo
tentativo di tirarla
per le lunghe?
Oppure
è intenzione della maggioranza approvare parte della mozione di
Vivarelli ? Su quest’ultima ipotesi l’unica motivazione potrebbe
essere un tentativo di sminuire il lavoro della Lega montagna
pistoiese,preferendo far prendere il merito al consigliere del
partito indipendentista. Se fosse così la maggioranza l’unico
risultato sarebbe quello di apparire ancora più patetica di quello
che è.
In
ogni caso la Lega montagna pistoiese non si ferma e oltre ad essere
presenti al consiglio di lunedì, arriverà a breve un altra
iniziativa che sveleremo presto. Inoltre comunico che lunedì 14
maggio saremo ricevuti dal prefetto di Pistoia,per chiedere
chiarimenti sull’eccessivo numero di profughi nella montagna
pistoiese.
Anche
qui la vicenda è curiosa,il sindaco Marmo in 6 mesi non è riuscito
ad incontrarlo, adducendo scuse ai limiti del ridicolo. Io in meno di
un mese ho avuto l’appuntamento che oltretutto, ci sarebbe stato
proprio lunedì 7,ma che ho dovuto rimandare perché avevo un impegno
improrogabile. A questo punto mi domando se il primo cittadino di San
Marcello abbia volutamente rimandato l’incontro o se io sia più in
gamba di lui,ma questo è un giudizio che lascio ad altri.
Concludo
ribadendo che la Lega montagna pistoiese continuerà ad essere in
prima linea sul problema e che a breve seguiranno nuovi
aggiornamenti.
Marco
Poli
Lega
montagna pistoiese
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