Il massimo della spregiudicatezza, dell'arte di rigirare la frittata, o meglio per usare espressioni più eleganti, come piace al sindaco, del cambiare le carte in tavola a seconda della convenienza e dei fini politici. Facendo passare un messaggio per un altro. Ovvero che la minoranza si sarebbe opposta a presentare alla giunta regionale un documento di sostegno al liceo classico della città in vista del taglio di una sua sezione, impedendo, testuali parole, con regolamento alla mano la votazione in consiglio e conseguentemente l'invio del documento in questione.
Quelli svergognati, brutti e cattivi della minoranza che godono a vedere studenti stipati nelle aule e condizioni di insegnamento al limite della sopportazione per alunni e insegnanti, in piena attuazione tra l'altro al tanto decantato decreto sulla buona scuola di renziana memoria.
Merita ricordare al signor sindaco, prima di tutto che l'argomento non era stato inserito all'ordine del giorno, e così come valgono le regole per tutti, a maggior ragione dovrebbero valere per chi, ogni volta è inflessibile censore quando di mezzo ci sono gli avversari politici con i loro atti, per poi all'occorrenza diventare estremamente disinvolto e spicciativo quando meglio conviene. Addirittura nemmeno ha voluto ascoltare, come spesso succede, quello che i consiglieri volevano dire: colto da regale stizza ha infatti lasciato il consesso per andare a rinchiudersi nelle sue stanze e partorire la sua velina, affidata a chi non può certo contraddirlo, ovvero a se stesso, al suo profilo facebook. Poteva almeno sentire quello che volevamo proporre, ovvero di prevederne la discussione in un prossimo consiglio comunale, il più ravvicinato possibile, cercando nel frattempo di documentare al meglio la situazione che stanno vivendo numerosi istituti cittadini come anche il Marconi, alle prese con lo stesso problema della falciatura delle classi e della riduzione degli organici.
Con l'intento di avere in mano dati completi da inserire nel documento, che a questo punto merita di essere il più esaustivo possibile, rendendo giustizia a tutto l'insieme delle scuole della città che sono in affanno, in modo da informare puntualmente l'assessore regionale competente della gravità della situazione e della necessità di intervenire con tempestività in supporto a tutti gli istituti che stanno attraversando queste difficoltà, e non solo a quelli che hanno avuto finora un maggiore filo diretto con l'amministrazione o con qualche suo membro del consiglio. A questo punto siamo noi i primi a chiederci cosa dobbiamo aspettarci: Del Ghingaro cerca di risolvere questi problemi chiamando in causa gli amministratori regionali affinché ci mettano una pezza, proprio quella stessa sinistra che con le sue propaggini locali ha distrutto Viareggio, che per di più tiene tra le mani una legge salutata come il toccasana del sistema di istruzione italiano, della stessa matrice politica di chi fino a poco tempo fa, e tutt'ora in molti enti, continua ad andare a braccetto, per spingere il carro, più per convenienza che per unità di vedute e di intenti.. .a questo punto: chi ci salverà dal salvatore?
Quelli svergognati, brutti e cattivi della minoranza che godono a vedere studenti stipati nelle aule e condizioni di insegnamento al limite della sopportazione per alunni e insegnanti, in piena attuazione tra l'altro al tanto decantato decreto sulla buona scuola di renziana memoria.
Merita ricordare al signor sindaco, prima di tutto che l'argomento non era stato inserito all'ordine del giorno, e così come valgono le regole per tutti, a maggior ragione dovrebbero valere per chi, ogni volta è inflessibile censore quando di mezzo ci sono gli avversari politici con i loro atti, per poi all'occorrenza diventare estremamente disinvolto e spicciativo quando meglio conviene. Addirittura nemmeno ha voluto ascoltare, come spesso succede, quello che i consiglieri volevano dire: colto da regale stizza ha infatti lasciato il consesso per andare a rinchiudersi nelle sue stanze e partorire la sua velina, affidata a chi non può certo contraddirlo, ovvero a se stesso, al suo profilo facebook. Poteva almeno sentire quello che volevamo proporre, ovvero di prevederne la discussione in un prossimo consiglio comunale, il più ravvicinato possibile, cercando nel frattempo di documentare al meglio la situazione che stanno vivendo numerosi istituti cittadini come anche il Marconi, alle prese con lo stesso problema della falciatura delle classi e della riduzione degli organici.
Con l'intento di avere in mano dati completi da inserire nel documento, che a questo punto merita di essere il più esaustivo possibile, rendendo giustizia a tutto l'insieme delle scuole della città che sono in affanno, in modo da informare puntualmente l'assessore regionale competente della gravità della situazione e della necessità di intervenire con tempestività in supporto a tutti gli istituti che stanno attraversando queste difficoltà, e non solo a quelli che hanno avuto finora un maggiore filo diretto con l'amministrazione o con qualche suo membro del consiglio. A questo punto siamo noi i primi a chiederci cosa dobbiamo aspettarci: Del Ghingaro cerca di risolvere questi problemi chiamando in causa gli amministratori regionali affinché ci mettano una pezza, proprio quella stessa sinistra che con le sue propaggini locali ha distrutto Viareggio, che per di più tiene tra le mani una legge salutata come il toccasana del sistema di istruzione italiano, della stessa matrice politica di chi fino a poco tempo fa, e tutt'ora in molti enti, continua ad andare a braccetto, per spingere il carro, più per convenienza che per unità di vedute e di intenti.. .a questo punto: chi ci salverà dal salvatore?
Massimiliano Baldini - Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini
Maria Domenica Pacchini - Lega Nord
Alfredo Trinchese - Lega Nord
Alessandro Santini - Forza Italia
Stefano Pasquinucci - Gruppo Misto
Giuseppe De Stefano - Gruppo Misto
Annamaria Pacilio - Movimento 5 Stelle
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