Ecco gli ultimi articoli pubblicati su MEDIA INAF
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SESSANTA POTENZIALI GIOVIANI CALDI
Giganti gassosi pericolosamente vicini alla loro stella ospite. I ricercatori di Yale ne hanno individuati 60 analizzando l'immensa quantità di dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler in quattro anni di attività e osservando la luce proveniente da 140mila stelle
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A LONDRA UN EXHIBIT A BASE DI RAGGI LASER
Proposto in questi giorni al pubblico londinese in visita alla Summer Science Exhibition della Royal Society, "How to make a supernova" permette di scoprire e toccare con mano cosa avviene quando esplode una stella. Ne parliamo con uno degli ideatori, Gianluca Gregori, dell'Università di Oxford
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NESSUNA GALASSIA PUÒ SFUGGIRE A HUBBLE
Il telescopio spaziale Hubble ancora alle prese con l'effetto di lente gravitazionale. Questa volta ha catturato una galassia risalente a quando l'universo aveva solo 2,7 miliardi di anni
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VOCI E DOMANDE DELL'ASTROFISICA
Fenomeno fra i più drammatici e spettacolari che la natura possa offrirci, l'esplosione di una stella può essere innescata per diverse ragioni. Ed è un processo fondamentale per la produzione degli elementi della tavola periodica
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STUDIO CONDOTTO SU 231 ESOPIANETI GIGANTI
Come si forma un cosiddetto "gioviano caldo"? La spiegazione potrebbe arrivare da fenomeni migratori su scala interplanetaria. Lo suggerisce uno studio, coordinato da Aldo Bonomo dell'Inaf di Torino, condotto con lo strumento Harps-N, al Tng, su 231 esopianeti giganti
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MONDI IN FORMAZIONE ATTORNO A GEMINGA
Sfruttando la potenza degli strumenti che lavorano nel submillimetrico, due ricercatori hanno catturato la debole (e invisibile all'occhio umano) luce proveniente dalla pulsar Geminga. Si tratta di un oggetto ideale per studiare la formazione di pianeti dopo la morte di una stella
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SABATO 8 LUGLIO ALL'OSSERVATORIO INAF DI ROMA
Se non avete ancora programmi per questo sabato vi segnaliamo un appuntamento da non perdere, se ne avete cancellateli, e andate all'Osservatorio di Roma a Monte Porzio Catone, per vedere come danza l'universo: un viaggio attraverso la scienza, la musica, la danza, la pittura e la parola, per comprendere meglio noi stessi e il cosmo che ci circonda
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NUOVA PARTICELLA CON DUE QUARK PESANTI
Osservata con l'esperimento Lhcb, "double charmed Xi" (questo il nome della nuova particella) è formata da due quark charm e un quark up. Ha una massa pari a quasi quattro volte quella del protone e agisce come un sistema planetario: i due quark pesanti come stelle in orbita l'una attorno all'altra e il quark più leggero attorno al "sistema binario"
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COSÌ SPHERE HA VISTO IL SUO PRIMO ESOPIANETA
Lo strumento montato al Very Large Telescope dell'Eso in grado di raccogliere immagini dirette di esopianeti ha scoperto e immortalato il suo primo pianeta extrasolare. Distante da noi 385 anni luce e uno dei pochissimi finora ad essere stato osservato e studiato direttamente. Nel team di scienziati che lo ha scoperto partecipano anche ricercatori dell'Inaf
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AL VIA UN TELESCOPIO PER IL FOLLOW-UP OTTICO
Inaugurato sull'isola di La Palma lunedì scorso, il telescopio ottico Goto, delle università di Warwick e Monash, affiancherà gli interferometri nella caccia alle onde gravitazionali. Ma come funziona? E come partecipa, il nostro paese, a questa caccia da terra alle "controparti"? Lo abbiamo chiesto a due membri del team italiano Grawita, Enzo Brocato e Giulia Stratta
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NATE NELLA GRANDE NUBE DI MAGELLANO
Le stelle iperveloci delle Via Lattea sono in realtà delle fuggitive e provengono da un'altra galassia, la Grande Nube di Magellano. Viaggiando ad una velocità di 400 chilometri al secondo, questa galassia nana (satellite della nostra) trasforma le stelle fuggitive in una sorta di proiettili sparati da un treno in corsa
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DAL PROGRAMMA GEMME COSMICHE DELL'ESO
Il Very Large Telescope dell'Eso ha catturato una magnifica vista della galassia a spirale barrata Messier 77, che ne evidenzia i delicati i bracci ingioiellati solcati da eleganti filamenti rossastri di gas freddo. Ma sotto questa bellezza si nasconde anche la natura turbolenta di un nucleo galattico attivo
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METTE IN CRISI LE TEORIE: OSCILLA E PERDE IL RITMO
Glitching e wobbling: sono i termini tecnici usati dagli scienziati per indicare due irregolarità delle stelle di neutroni rotanti. I modelli che spiegano i due fenomeni sono fra loro incompatibili. Ora, però, si è scoperto che c'è una pulsar che li manifesta entrambi
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VOCI E DOMANDE DELL'ASTROFISICA
Stelle di neutroni in rapida rotazione, le pulsar sono oggetti affascinanti e incredibilmente utili: il "clock" da esse fornito le rende insostituibili per verificare sperimentalmente molte teorie della fisica. Ed è grazie a una coppia di pulsar se sappiamo che la Relatività generale di Einstein funziona almeno al 99.98 per cento
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