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LETTORI SINGOLI

sabato 22 luglio 2017

LUCCA: GIOVANNI BALDACCI (FDI) LETTERA DI CRITICA A MARCO SANTI GUERRIERI (MNS)

 
 
Carissimo,
Marco Santi Guerrieri segreteria provinciale di MNS:
 
 
 
Vedo che sei riuscito ad ottenere la segreteria Provinciale del Movimento Nazionale Sovranità,
è un ottimo risultato , sei riuscito ad infilarti in quei corridoi di Potere , sfruttando , amici , mettendo in discussione ogni forma di collaborazione , ma centrando tutto sulla teoria che il mondo deve girare su te stesso , sei uscito da un partito che hai elogiato per anni , hai sputato poi nel piatto là dove hai mangiato per anni , sei riuscito ad ottenere una bandiera che  hai considerato senza valore senza potere , hai sempre sostenuto che con i perdenti non fai lega , lo  "  0,60 % " non fa per te ,
nella campagna amministrativa di Lucca , ti sei presentato come Sindaco , poi hai fatto un passo indietro , non mi interessano i motivi , hai però discriminato sempre gli avversari in particolare il tuo ex FDI , sei riuscito ad indossare le scarpe che appartenevano ad altri , .
vedo che nella tua lettera riesci ancora a criticare chi è riuscito ad ottenere un risultato nelle amministrative Lucca , a tal proposito ti voglio riportare alcuni commenti da Anonimi , che scrivono a risposta della tua , :


- Magari... - da Anonimo - inviato in data 21/07/2017 alle ore 21.36.27
Magari lo pigliano anche gli altri e lui che deve essere... il più bischero? Te rosichi e lui si pappa
lo stipendio da consigliere...
Alla gente ni garba essere presa per il culo, per nulla a votare non ci sono andati.
In troppi.


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- O santi - da Anonimo - inviato in data 21/07/2017 alle ore 18.28.56
Ma i cazzi tuoi ?...pensa a storace
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Spero tu riesca a capire il male che fai agli altri per il tuo potere personale , a tal proposito voglio scriverti una piccola teoria sul Potere , tuo ex Amico Giovanni Baldacci
 
 
 
Teoria del Potere
Per potere si intende la possibilità di dirigere persone, contare su risorse umane e materiali, disporre di un apparato di coercizione e di una burocrazia. Il potere si basa sulla collaborazione di un vasto numero di gruppi, istituzioni, persone etc. Esso dipende dalle sanzioni come strumento per imporre o ripristinare l'obbedienza e dissuadere dalla disobbedienza nei confronti dei governanti. La continuazione del sistema di dominio dipende dall'obbedienza e dalla cooperazione della popolazione. Il sistema di dominio sfrutta varie risorse di potere:
Per qualcuno il potere causa la distribuzione degli altri valori sociali e fornisce quindi l'aspetto unificante per identificare la strutturazione delle disuguaglianze sociali. Per molti i poveri sono poveri perché mancano di certe cose.
Ma perché mancano di ciò? Ciò di cui mancano in realtà è il potere, il potere di procurarsi ciò di cui hanno bisogno. I rapporti che intercorrono tra le classi sociali sono essenzialmente quindi rapporti di potere, ma risulta arduo identificare classi a seconda del grado in cui in una società esso è distribuito.
Esistono 4 tipi di potere. Il potere su qualcun altro (dominazione, controllo); il potere con (o potere tramite, quello che appartiene ai cosiddetti "esperti" e che si esprime in termini di influenza e status); il potere da dentro (creatività, autostima);
L'obbedienza è sicuramente un elemento determinante se legato all'autorità. L'obbedienza all'autorità possa essere all'origine della distruttività umana.
Lo psicologo Stanley Milgram dimostrò questa tesi attraverso una serie di rigorosi esperimenti di laboratorio e che seguivano tutti questa metodologia
Ci suggerisce inoltre un'altra considerazione: l'uomo non sa di che cosa può essere capace.
Quando Milgram domanda agli studenti il numero di soggetti che si fermerà prima della conclusione questi gli rispondono :"L'85%". L'uomo ha un'idea sbagliata della normalità il che vizia i nostri fermi giudizi sulla violenza altrui e su quella, potenzialmente, nostra. 
Sarebbe inutile cercare prove di sadismo nei soggetti di Milgram. In questo caso la violenza nasce da un rapporto costrittivo che "imprigiona" l'individuo normale e lo trascina, a dispetto della sua coscienza morale, verso forme di violenza a lui stesso inimmaginabili. Scrive Milgram: "Coloro che hanno somministrato gli elettroshocks, non l'hanno fatto per soddisfare tendenze particolarmente aggressive, ma costretti moralmente dagli obblighi che pensavano di avere, in quanto soggetti dell'esperimento. Ed è questo forse l'insegnamento fondamentale di tutto lo studio: persone assolutamente normali, affatto prive di ostilità, possono diventare gli agenti di un atroce processo distruttivo, attenendosi semplicemente ai compiti che sono stati loro affidati. E' tuttavia chiaro che i soggetti in questione non sarebbero arrivati, di propria iniziativa, a livelli così forti di violenza inflitta ad altri.
La teoria che sta alla base di un approccio che analizza gli effetti dell'obbedienza ritiene che i governi dipendono molto dalla disponibilità della gente ad obbedire e che, con azioni nonviolente ben organizzate e con precisi obiettivi, si può influenzare pesantemente ogni tipo di potere costituito e, in casi estremi, ridurlo all'impotenza.
promuovere la giustizia tra gli uomini e la conservazione del pianeta per una migliore qualità della vita, accrescere le potenzialità umane sviluppando l'immaginazione e la creatività e sostenere lo sviluppo sostenibile preservando i diritti delle generazioni future ad un ambiente vivibile.
Agendo, informando e formando si vuole contribuire allo sviluppo delle comunità con un impegno prioritario nella comprensione e cooperazione locale e internazionale.
 
"Se gli uomini fossero tanto miseri da occuparsi soltanto del presente, non si seminerebbe, ne' si costruirebbe, ne' si allestirebbe, ne' si provvederebbe a nulla."Voltaire
 
Nell'Umanesimo invece si afferma una visione ottimistica dell'uomo, dal momento che egli appare sicuro e ricco di forze, capace di contrastare il gioco capriccioso della fortuna con la propria energia ed intelligenza e di costruirsi il proprio destino. Per questo uno dei temi prediletti dalla cultura quattrocentesca è proprio l'esaltazione della dignità dell'uomo. Come l'uomo domina la realtà esterna, così può dominare se stesso: non si scorge più opposizione tra facoltà spirituali e corpo, ma la possibilità di un armonico equilibrio, che esalta le facoltà dell'uomo e permette una realizzazione più compiuta delle potenzialità insite nella sua essenza. Questo equilibrio nasce anche da una facoltà di controllare razionalmente impulsi ed istinti, realizzando un'ideale misura di dominio del proprio comportamento. Fondamentale in questo ambito è ricordare che il nucleo dell'antropologia umanistica risiede nella celebre affermazione attinta dal mondo classico secondo cui: homo faber ipsius fortunae , mediante la quale gli scrittori del Rinascimento intendevano dire che la prerogativa specifica dell'uomo, vale a dire la sua particolarità nei confronti degli altri esseri, risiede nel forgiare se medesimo ed il proprio destino nel mondo. Dopo aver qui fornito un breve accenno sulla visione antropocentrica del Rinascimento, è ora senza dubbio utile analizzare singolarmente i principali esponenti di tale concezione, riassumendone piuttosto brevemente i tratti principali della loro filosofia.
 
 Giovanni Baldacci.
 

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