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lunedì 1 maggio 2017

FESTA DEL...QUALE LAVORO?


Il primo maggio è la festa dei lavoratori e ricorda le battaglie degli operai in particolare quella per ridurre e fissare l'orario lavorativo a otto ore giornaliere.
Le battaglie per la conquista delle otto ore di lavoro al giorno (in Italia col RDLn. 692/1923 del 1923) portarono alla promulgazione di una legge nel 1867 nell'Illinois. La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa.
In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo.
E oggi? Abbiamo i sindacati e associazioni varie che festeggiano in tutta Italia. Ma cosa c'è da festeggiare? Con una disoccupazione al 12% e con quella giovanile al 54% c'è poco da stare allegri o da festeggiare.
Cosa dire poi se consideriamo che nel 2017 si stima che ci sia 1.870.000 nuclei familiari i cui componenti abili al lavoro sono tutti senza lavoro? Oppure del fatto che ci siano quasi un milione di famiglie in cui lavora solo la donna ,mentre il coniuge o convivente è disoccupato? Infine se consideriamo che al 2015 ( e tranquilli che il dato non sarà diminuito)le famiglie a rischio di povertà erano il 28,7 % ?
Siamo arrivati ad un punto che una considerevole parte delle persone non lavora, e quelli che invece hanno la fortuna di avere uno straccio di impiego devono sottostare a condizioni capestre ed orari massacranti,che si possono paragonare ad una moderna schiavitù.
Oggi è la festa del...cosa? …del lavoro?...quale? Molti non si sono resi conti che prima ad una persona si domandava “che lavoro fai? “ mentre oggi si chiede “che lavoro facevi?” .
Il problema è che secondo me l'establishment oltre a portare la condizione lavorativa a questo punto, per tenere il popolo sottomesso, è riuscita anche a inculcare una rassegnazione collettiva, per far si che la maggior parte delle persone non alzi la testa.
Chi ha voglia di festeggiare lo faccia,ma la vera celebrazione sarebbe lottare per ribellarsi a questo sistema che ha annichilito il lavoro. Il tutto naturalmente senza quei sindacati e partiti che fintamente dalla parte dei lavoratori, hanno invece avvallato tutto questo.
Festa del...quale lavoro?


Distinti saluti


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