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BORGO A MOZZANO - Piano di Gioviano, SP2 Lodovica.

LETTORI SINGOLI

domenica 25 maggio 2025

Inaugurata alla Croce Rossa di Albiano Magra la cittadella della salute.

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Inaugurata alla Croce Rossa di Albiano Magra la cittadella della salute per la prevenzione non occasionale. Maxi giornata di prevenzione tanti i casi trovati

Inaugurata ad Albiano Magra nella sede del Comitato della Croce Rossa l’annunciata ^^Cittadella della salute^^.  Obiettivo: fare la prevenzione non in modo occasionale. Il taglio del rituale nastro è stato fatto dall’avvocato Giacomo Bugliani, presidente della Prima Commissione regionale, in rappresentanza della Regione che, come altri importanti Enti ed Associazioni nazionali, ha patrocinato l’evento, del sindaco di Aulla avv. Roberto Valettini, il vice Roberto Cipriani e la presidente del Consiglio comunale Giada Moretti, dalla dott, Rebecca Del Re in rappresentanza dell’Ordine delle professioni infermieristiche apuane e di altri personaggi non meno importanti e ovviamente dei vertici della Cri con il testa il presidente Marcello Lo Presti, la vice Rita Peroni, Francesco Mandorli Unitalsi  oltre ad ed un vero e proprio ^^esercito^^ di volontari. L’inaugurazione è stata anche l’occasione di una ennesima e  mega giornata di prevenzione che ha visto la partecipazione di uno stuolo di noti  specialisti. Dr.  Silvia Toni: Responsabile della Diabetologia e  Endocrinologia del Meyer Irccs. Firenze; Prof.  Dott. Giovanni Orlandi Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa Unità Operativa Neurologia AOU Azienda Ospedaliera Universitaria  Pisana  e Responsabile Clinico Rete Ictus Regione Toscana; Prof. Dott. Ferruccio Bonino scienziato, gastroenterologo, epatologo di fama internazionale autore principale, co-autore o senior delle pubblicazioni  originali sulle  scoperte dei virus dell’epatite :D, C e B- HBeAg negativa. Dott. Mario Valli senologo di fama. Specialista in Chirurgia Generale ed Oncologia g. Direttore Dipartimento Oncologico Ospedale Santa Margherita Torino, Diabetologia, Endocrinologia: e. Dott. Ezio Szorenyi internistica, nefrologia, tossicologia, Direttore Unità Operativa Multizonale Nefrologia e Dialisi Asl Massa e Carrara, attuale presidente provinciale A.I.L. Dott. Giovanni Pesenti Barili - Ortopedia e prevenzione grosse articolazioni.  Dott. Roberto e Giovanni  Silvestri Farmacisti; Nutrizionista: Dott. Elisa Baldini; Infermieri  Rebecca Del Re e Daniele Calevro. Nella giornata è stato effettuato anche il test del colesterolo e dell’epatite C ed altri. I lavori iniziati assai presto sono durati a lungo ed hanno registrato una folta partecipazione da grandi occasioni, Molte le patologie riscontrate alcune molto gravi. ^^ Sono lieto di essere qui ad Albiano Magra in rappresentanza della Regione a questa giornata di prevenzione che ha visto anche l’inaugurazione della cittadella della salute - dice l’avv, Giacomo Bugliani che rappresenta un maggior punto di sensibilizzazione della collettività per  la prevenzione.^^ Bugliani sottolinea che ^^mai come oggi c’è bisogno di sviluppare la prevenzione, la sanità infatti si basa appunto sul suo sviluppo, La Croce rossa con i suoi dirigenti e volontari con questa e con le altre molte identiche iniziative organizzate sia quest’anno che negli anni precedenti stanno facendo un enorme dono alla popolazione. Spero che da iniziative come queste si possa realizzare possa realizzare qualcosa di stabile perché la sanità regionale è molto importante e da tante prestazioni deve sempre di più avvalersi di queste realtà di volontariato^^ .  ^^Abbiamo voluto creare qui ad Albiano nella nostra sede  che ospita già un patronato ed un ambulatorio infermieristico Asl – dice il presidente Marcello Lo Presti - perchè in tre anni di intensa attività di screening gratuiti ed anche prima sia pure in modo episodico abbiamo visto diverse migliaia di persone che aumentano sempre più in occasione delle giornate. Oggi con la cittadella ci poniamo l’obiettivo di organizzare grazie  alla disponibilità di trenta specialisti volontari di fama, una prevenzione non occasionale. Siamo soddisfatti del giudizio che ci da la Regione sulla nostra attività così come il nostro sindaco che è anche presidente della società della salute della Lunigiana.^^Sull’importanza degli screening attuati in Lunigiana  gli fa eco il Prof. Dott. Ferruccio Bonino^^  La fattibilità e sostenibilità di uno screening di popolazione generale mediante  particolari, ultramoderne e sofisticate tecnologie  è stata valutato e dimostrato su una popolazione di oltre 5 milioni di persone in Cina e utilizzando lo stesso metodo nel corso dell’ultimo anno anche in uno studio pilota di fattibilità condotto in alcuni comuni della Lunigiana grazie alla disponibilità dei volontari anche della Croce Rossa di Albiano Magra e dei gruppi di ricerca dell’IFC Istituto di Fisiologia Clinica del CNR (Ing. Francesco Faita) e Unità di Epatologia dell’AOUP e Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università (Prof. Maurizia Brunetto) di Pisa. I risultati di tale studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista internazionale Healthcare (De Rosa L, Ricco M, Brunetto MR, Bonino F, Faita F Sustainability of General Population Screening for SteatoticLiverDisease: A Proof-of-Concept Study Healthcare 2025; 13(7):759-770).  . Fattibilità e sostenibilità della proposta sperimentata propongono una nuova opportunità diagnostica per lo sviluppo di concreti programmi di screening di popolazione, per una migliore cura della salute, prevenzione e diagnosi precoce e allo stesso tempo per un notevole risparmio di risorse per il sistema sanitario che consegue alla cura preventiva  e precoce che costa sempre meno dei quella tardiva a malattia sintomatica manifesta. Dunque importanti queste giornate di prevenzione così come - conclude il Prof. Dott. Ferruccio Bonino – della cittadella oggi inaugurata^^.


Nelle foto: il momento dell’inaugurazione Bugliani con volontari e specialisti; il presidente Cri Marcello Lo Presti.


venerdì 9 maggio 2025

L'Ictus terza causa di morte ma prima per l'invalidità permanente. Prof. Dott. Giovanni Orlandi Resp. Clinico Rete Ictus Toscana

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Ictus terza causa di morte ma prima per l'invalidità permanente. Lo dice il prof. Dott. Giovanni Orlandi Responsabile Clinico Rete Ictus Regione Toscana dell’Università di Pisa presente stamani alla giornata di prevenzione di Albiano. Alle undici inaugurazione della cittadella.

Grande attesa per l’atteso evento di sabato prossimo nella sede del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra presieduto da Marcello Lo Presti,  Come annunciato grande me giornata di prevenzione  ma soprattutto si terrà  l’ inaugurazione della cittadella per la prevenzione non occasionale.  Un premio alla Cri albianese per tutto quello che ha fatto e sta facendo per la popolazione in tutti questi anni.  Stamani un  ^^esercito^^ di  specialisti di alto spessore che dalle nove alla quattordici effettueranno visite e test gratuiti: prevenzione: tumore della mammella: visita senologica; diabete anche infantile, consulto pediatrico  ed endocrinologico,  consulto nutrizionale; consulto epatologico, consulto gastroenterologico, consulto internistico, consulto nefrologico;  consulto ortopedico e prevenzione patologie grosse articolazioni, test udito peso, altezza, circonferenza, pressione arteriosa, TEST EPATITE C. 


Stamani presente il Prof.  Dott. Giovanni Orlandi Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa Unità Operativa Neurologia AOU Pisana . Responsabile Clinico Rete Ictus Regione Toscana. Proprio per la sua qualifica, il prof Orlandi  detta precise regole per prevenire l’ictus. Premette che: ^^ l’ictus in Italia rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, ma è la prima causa di disabilità permanente nell’adulto e soprattutto da questa derivano gli elevati costi assistenziali sia sanitari che sociali. Ogni anno in Italia circa 150.000 persone vengono colpite da ictus. Di queste circa 120.000 sono nuovi casi mentre circa 30.000 sono le ricadute che si ripetono ogni anno dopo il primo episodio. La frequenza dell’ictus è correlata all’età, più bassa nei giovani ma raddoppia gradualmente per ogni decade dopo i 60 anni. E’ causato dall’improvvisa chiusura (ictus ischemico) o rottura (ictus emorragico) di un vaso cerebrale e dal conseguente danno cellulare dovuto alla mancanza di ossigeno e dei nutrienti portati dal sangue.^^ Come si manifesta?: ^^ in modo improvviso, di solito senza dare dolore. Solo alcune volte, specie nell’emorragia cerebrale c’è mal di testa. I sintomi tipici di un ictus sono la comparsa improvvisa di mancanza di forza e/o di sensibilità a metà parte del corpo oppure anche solo ad un braccio e ad una gamba. Possibile poi che vi sia deviazione della bocca, difficoltà nel parlare o nel vedere da un lato. Questi sintomi a volte compaiono solo per alcuni minuti e poi se ne vanno ed in questi casi il disturbo si chiama attacco ischemico transitorio (TIA) che va considerato con la massima attenzione in quanto può essere un campanello di allarme per un ictus successivo. ^^ Quali i fattori di rischio? ^^ per ictus sono l’età ed alcune condizioni molto diffuse nella popolazione come la pressione alta, la fibrillazione atriale, il diabete, il fumo, l’obesità, il colesterolo elevato. Nonostante questi rischi l’ictus si può prevenire con buone regole di comportamento di cui le principali sono:- Alimentazione corretta: uno stile di vita corretto è alla base delle buone abitudini a tavola. L’alimentazione deve basarsi sul modello mediterraneo, si deve mangiare ogni giorno frutta e verdura nelle giuste porzioni, proteine animali e vegetali con le giuste frequenze, eliminare le bevande alcoliche e il più possibile gli alimenti raffinati e processati. Fare attività fisica. L’esercizio fisico aiuta a perdere peso e ad abbassare la pressione sanguigna ma anche da solo è un fattore che riduce il rischio di ictus.  Non fumare, evitare alcoolici ed altre sostanze d’abuso. In realtà bere una piccola quantità di vino può addirittura ridurre il rischio di ictus con preferenza per il vino rosso perché contiene resveratrolo, un polifenolo che protegge cervello e cuore dallo stress ossidativo che favorisce malattie vascolari e degenerative. Evitare però quantità maggiori e soprattutto evitare superalcolici. Perdere peso. L’obesità, così come le sue complicanze incluse la pressione alta e il diabete, aumenta le probabilità di avere un ictus.. Abbassare la pressione sanguigna. La pressione alta è il principale fattore di rischio per l’ictus. Quindi mantenere la pressione sanguigna al di sotto di 140/.Ridurre il colesterolo nel sangue. Valori elevati di colesterolo, soprattutto la frazione a bassa densità (LDL),aumentano il rischio di ictus perché il colesterolo è un grasso che contribuisce a formare le placche di aterosclerosi che ostruiscono le arterie-Trattare il diabete. Avere la glicemia alta danneggia i vasi sanguigni favorendo la formazione di coaguli al loro interno. L’obiettivo è quello di mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue controllando la glicemia attraverso gli esami di sangue, favorendo il calo ponderale con attività fisica e con un regime alimentare corretto e quando indicato assumere. Conclude il professore -  farmaci ipoglicemizzanti.^^ 

Questo Lo squadrone degli specialisti. Prof.  Dott. Giovanni Orlandi Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa Unità Operativa Neurologia AOU Pisana . Responsabile Clinico Rete Ictus Regione Toscana; Prof. Dott. Ferruccio Bonino scienziato, gastroenterologo, epatologo di fama internazionale autore principale, co-autore o senior delle pubblicazioni  originali sulle  scoperte  dei virus dell’epatite :D, C e B- HBeAg negativa. Dott. Mario Valli senologo di fama. Specialista in Chirurgia Generale ed Oncologia g. Direttore Dipartimento Oncologico Ospedale Santa Margherita Torino, Diabetologia, Endocrinologia: Dr.  Silvia Toni: Responsabile della Diabetologia e  Endocrinologia del Meyer Irccs. Firenze. Dott.  Ezio Szorenyi internistica, nefrologia, tossicologia, diabetologia  g, Direttore Unità Operativa Multizonale Nefrologia e Dialisi Asl Massa e Carrara, attuale presidente provinciale A.I.L.  Dott. Giovanni Pesenti Barili - Ortopedia e prevenzione grosse articolazioni. Dott. Veronica Costi Test audiometrico. Dott. Roberto Silvestri Farmacista Test Colesterolo: Nutrizionista : Dott. Elisa Baldini; Infermieri Rebecca Del Re, Luca Fialdini

Nelle foto: il prof, dott Giovanni Orlandi, Lo striscione della cittadella.



lunedì 5 maggio 2025

Settimana della Croce Rossa festeggiamenti nella sede di Albiano Magra e maxi giornata di prevenzione.


L’8 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa,
celebrata in occasione dell’anniversario della nascita di Jean Henry Dunant.  Per
festeggiare il compleanno del fondatore e la festa nazionale della Cri che durerà una
settimana il Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra organizza diversi
importanti eventi ma il clou sarà il dieci maggio con una maxi giornata di
prevenzione a trecento sessanta gradi con l’inaugurazione della cittadella per la
prevenzione non occasionale. Queste le visite e test che saranno effettuati da un
pool di specialisti, Prevenzione: tumore della mammella: visita senologica; diabete
anche infantile, consulto pediatrico ed endocrinologico, consulto nutrizionale;
consulto epatologico, consulto gastroenterologico, consulto internistico, consulto
nefrologico; consulto ortopedico e prevenzione patologie grosse articolazioni, test
udito peso, altezza, circonferenza, pressione arteriosa, TEST EPATITE C. 


Le visite solo su appuntamento telefonando al mattino al 0187415493. Settimana piena
di grandi eventi ma andiamo con ordine. Iniziamo con martedì 6 maggio con le
“Manovre salvavita Pediatriche”, lezione aperta alla popolazione: genitori, nonni,
ecc. Mercoledì 7 maggio incontro nell’ambito dell’Accademia Popolare con
l’argomento “ Ipazia di Alessandria, Scienziata e Martire con il Docente Prof. Vittorio
D’Auria, seguirà un Filmato sulla Storia della Croce Rossa. Giovedì 8 maggio dalle
sedici e trenta nella sede di via Don Corsini, tutti i volontari, le autorità e la
popolazione, in sede: si inizierà con l’alza bandiera, intonazione dell’inno della Cri
e dell’Inno Nazionale , subito dopo un coro intonerà “ l’Atto di Fede” del volontario
CRI, musicato dal nostro volontario Maestro Andrea Baroni . Seguiranno i saluti ed i
discorsi di circostanza aperti dal Presidente del Comitato Marcello Lo Presti e la
distribuzione degli attestati ai partecipanti all’Accademia popolare peraltro
frequentatissima. Attestati anche ai bambini che hanno frequentato il ^^ Progetto
8/13^^ , 26 iscritti. Ma come dicevamo il clou della manifestazione si terrà sabato
dieci maggio sempre nella sede Cri con una mega giornata di prevenzione a trecento
sessanta gradi e con l’ inaugurazione della cittadella per la prevenzione non
occasionale. Perché una mega giornata di prevenzione con uno stuolo di
specialisti? ^^ Tantissimi studi scientifici hanno dimostrato e dimostrano
l'importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre
l'incidenza delle malattie e la mortalità e di conseguenza i costi per il Servizio
sanitario nazionale e per la società ma anche per favorire il mantenimento del
benessere e della qualità della vita.^^ Così dice Marcello Lo Presti nuovo presidente
del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra forte di un ^^ esercito^^ di circa
duecento volontari tutti agguerriti che operano sia nell’emergenza il famoso
centododici svolto da volontari, per non parlare poi delle attività di protezione civile,
nel sociale oltreché nei compiti d’istituto. Lo Presti, colpo di scena, annuncia che in
occasione della settimana della Croce Rossa di oltre ad un’ ennesima giornata
gratuita di prevenzione sarà inaugurata nella sede del Comitato la cittadella per la
prevenzione non occasionale. Si tratta – dice il presidente-. di un’idea che è
venuta assieme ai miei più stretti collaboratori e sulla scia dell’attività svolta in
questi ultimi tre anni da Rita Peroni precedente presidente. In pratica, grazie ad
oltre quaranta specialisti volontari a disposizione in modo gratuito abbiamo fatto
oltre tre mila tra esami, test e visite gratuite scoprendo soprattutto non poche gravi
patologie…nascoste. La persone sono giunte da noi anche da Regioni vicino alla
nostra ^^ Il presidente precisa che ^^ la creazione di questa struttura soprattutto è
venuta grazie ad un fattivo aiuto ad un gruppo di studiosi, ricercatori e specialisti di
alto livello coordinati dal noto prof. dott. Ferruccio Bonino scienziato, epatologo di
fama internazionale autore principale, co-autore o senior delle pubblicazioni
originali sulle scoperte dei virus dell’epatite :D, C e B- HBeAg negativa nostro
responsabile scientifico nelle giornate di prevenzione e autore di una recentissima
pubblicazione che sta facendo il giro del mondo, Si tratta di un Una Nuova Misura
della Salute Studio pilota condotto nelle Giornate di Prevenzione Gratuite in
Lunigiana^^ Questo grande studio sarà meglio spiegato in apposito evento dal
prof. Dott. Ferruccio Bonino. Si tratta di uno studio pilota condotto in Lunigiana
grazie alla disponibilità dei volontari della Croce Rossa ed altri , dei gruppi di ricerca
dell’IFC CNR (Ing. Francesco Faita) e Dipartimento di Medicina Clinica e
Sperimentale dell’Università (Prof. Maurizia Brunetto) di Pisa utilizzando innovativi
strumenti diagnostici portatili messi a disposizione gratuitamente dalla Ditta Movi
Group di Milano. I risultati di tale studio sono stati recentemente pubblicati sulla
rivista internazionale Healthcare (De Rosa L, Ricco M, Brunetto MR, Bonino F, Faita
FSustainability of General Population Screening for Steatotic Liver Disease: A Proof-of-
Concept Study Healthcare 2025; 13(7):759-770). ^^Questa pubblicazione oltre a
tutta l’attività svolta nella prevenzione che, ripeto, è stata sensibile ci ha fatto
riflettere ed ecco l’idea di creare la cittadella della prevenzione perché grazie anche
al nostro contributo non occasionale tanti, tanti sono stati i casi scoperti
precocemente e curati. Debbo dire che non siano ^^ novellini nel settore socio
sanitario^^. La nostra sede ospita un Patronato per le varie attività sociali, un
ambulatorio centro prelievi Asl ed infermieristico. Inoltre intensa è l’attività che
svolgiamo sia nel sanitario vedi i trasporti in emergenza e sociali; gli aiuti alle
persone per avere farmaci soprattutto dalle farmacie ospedaliere. Per non parlare
poi del sociale la cui nostra attività da anni è intensa: basti pensare all’Accademia
Popolare, ai corsi laici per i defibrillatori alla popolazione nel nostro comprensorio
ne abbiamo installati già quattro, alle manovre di disostruzione pediatrica ed ai corsi
per bambini e di prima urgenza nelle scuole del nostro comprensorio, ai corsi
HACCP, per la distribuzione degli alimenti, anche questi aperti alla popolazione.
Visto però il successo con il gruppo di specialisti e la grande affluenza che si registra
alle giornate di prevenzione e soprattutto i casi trovati abbiamo, come dicevo,
deciso di organizzare una vera e propria cittadella per la prevenzione. Non
occasionale Aggiungo che lo stimolo è venuto anche anche nell’ultima giornata di
prevenzione dove la nota reumatologa Dott. Laura Bazzichi dice .^^nel corso della
mattinata ho visitato numerosi pazienti, riscontrando due casi di artrite, diverse
forme di artrosi infiammatoria e alcune situazioni compatibili con fibromialgia, una
sindrome complessa e spesso misconosciuta. Le malattie reumatiche colpiscono
milioni di persone in Italia e rappresentano una delle principali cause di dolore e
disabilità, soprattutto nelle donne. Riconoscerle presto consente di intervenire
tempestivamente, prevenendo danni articolari irreversibili e migliorando la qualità
della vita dei pazienti. Da qui l’dea ancora più forte- conclude Lo Presti - della
creazione della cittadella.^^


venerdì 4 aprile 2025

L’OBESITA’ IN ETA’ PEDIATRICA . Dott.ssa Sonia Toni - Ospedale Meyer.

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L’OBESITA’ IN ETA’ PEDIATRICA

Quali sono le principali criticità perché un intervento multidisciplinare sull'obesità infantile possa essere efficace?

  1. Che cosa possono fare le famiglie e le altre agenzie educative per prevenire il problema?

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Nella nostra società le problematiche alimentari e la disponibilità di cibo si sono modificate rispetto ad un passato neanche troppo remoto. Siamo passati da una carenza qualitativa e quantitativa di cibo ad un problema di eccesso, di disponibilità, di varietà. Negli ultimi 50 – 60 anni le generazioni uscite dal dopoguerra hanno sperimentato, con la complicità dei loro genitori che avevano vissuto la carestia, l’abbondanza   del cibo. In questo periodo sono state poste le basi per lo sviluppo dell’obesità che sta dilagando ai giorni nostri. In Italia all’incirca 1 bambino su 3 è sovrappeso e di questi circa il 10% è obeso. E stiamo parlando della forma cosiddetta essenziale della obesità, cioè quella legata esclusivamente alla malnutrizione in eccesso. Un altro aspetto che non è da sottovalutare è l’idea serpeggiante che ha le sue basi ancora più profonde nel passato, addirittura nei tempi preistorici è che l’aspetto florido sia espressione di salute, che nel passato era  garanzia di salute per avere maggiori chance di sopravvivenza.

Oggi il bambino obeso è invece un bambino acutamente ammalato di una malattia che è ingravescente per il futuro, minata da complicanze (cardiovascolari, muscoloscheletriche, metaboliche, respiratorie) e da diminuita aspettativa di vita. 

I fattori coinvolti nella patogenesi dell’obesità sono multipli: costituzionali, psicologici, socio-ambientali, educativi, culturali.

Pertanto, l’obesità è una malattia psico-sociale che coinvolge il bambino, la famiglia, la scuola, la società, la sanità stessa, l’ambiente.

L’intervento multidisciplinare dovrebbe essere un intervento allargato a ciascuna di queste componenti al fine di creare una sorta di alleanza sociale e sanitaria.


E il pediatra di fronte ad un bambino obeso si trova purtroppo a combattere in solitaria una sfida, una battaglia difficile che è segnata spesso da insuccessi in un susseguirsi dinamico di progressi e delusioni.

Quali sono le difficoltà… moltissime.

  1. È importante costruire un team multidisciplinare sanitario che accanto al pediatra necessariamente preveda lo psicologo per il bambino e per la famiglia, il dietista, il laureato in scienze motorie, l’educatore.

  2. Dobbiamo costruire nel bambino e nella famiglia, la CONSAPEVOLEZZA del problema (intesa proprio nel significato intrinseco della parola: Sapere e Volere).

    1. La famiglia si aspetta una soluzione a portata di mano, “la pillola” che risolva il problema velocemente e che permetta di perdere peso pur mantenendo le abitudini in essere

  3. L’intervento non può essere puntiforme, ma duraturo nel tempo

    1.  Dobbiamo stringere una alleanza terapeutica non solo con il bambino, ma anche con la famiglia

    2. Mantenere la motivazione 

    3. Richiede di porsi dei sotto-obiettivi che non necessariamente comprendono nell’immediato la perdita di peso

  4. Dobbiamo noi stessi avere la consapevolezza che non esiste un unico approccio al problema, ma ogni caso sottende a problematiche diverse che dovranno essere affrontate nello specifico

  5. L’intervento sul singolo ha dei costi che sono insostenibili, raggiunge solo una minima parte dei pazienti e non è detto che sia efficace; l’approccio di gruppo sicuramente può rappresentare una scelta vincente  sia in termini di efficacia che di sostenibilità.


Cosa può fare la società?

L’intervento sanitario da solo comunque non basta, la società deve fare la sua parte sia per la cura che per la prevenzione agendo su più fronti: 

  1. Ruolo dei comuni per la progettazione e la realizzazione di piste pedonali, ciclabili (no al diabete urbano), parchi dove muoversi e giocare in sicurezza

  2. ruolo dei media nel promuovere stili di vita sani, alimentazione corretta, lettura delle etichette dei cibi

  3. limitare o relegare la pubblicità fuorviante e  obesiogena in fasce orarie non fruibili dai bambini

  4. selezionare le offerte alimentari proposte nei distributori all’interno delle scuole

  5. corsi ad hoc durante la gravidanza (periodo estremamente motivante per la futura mamma che è quindi molto recettiva). La salute futura del bambino è nettamente influenzata dalla corretta alimentazione materna durante la gestazione. Insegnamento a riconoscere i segnali di fame nel bambino “il pianto non è sinonimo di fame, importanza della relazione madre/bambino”  

  6. promozione dell’allattamento al seno

  7. sfatare i miti sulle diete miracolose

  8. prevedere uno spazio didattico all’interno delle scuole (fin dalla materna) sull’alimentazione e creare la cultura del cibo

  9. interventi di concerto con il medico di medicina generale sulle famiglie “obese” anche precedenti la nascita dei figli


Non dobbiamo scoraggiarci e dobbiamo avere la consapevolezza che i nostri interventi preventivi porteranno a risultati tangibili probabilmente solo nel lungo periodo.

Per quanto riguarda il trattamento dobbiamo ripensare a un counseling sostenibile che in epoca di pandemia Covid-19 coniughi l’efficacia e la sicurezza.


Sonia Toni

Responsabile Diabetologia ed Endocrinologia Pediatrica

AOU Meyer


martedì 1 aprile 2025

In aumento il diabete in età pediatrica, lo dice la dott.ssa Sonia Toni resp. di Diabetologia ed Endocrinologia del Meyer.


In aumento il diabete in età pediatrica così come dilaga l’obesità infantile e in Toscana lo screening per il diabete di tipo 1 sui bambini. Lo dice la dottoressa Sonia Toni responsabile della Diabetologia ed Endocrinologia del Meyer.



^^Ogni anno – in Toscana – a circa 140 bambini viene diagnosticato il diabete. Una patologia cronica in continua ascesa purtroppo anche nell’ambito pediatrico. E con più di un campanello di allarme: se il diabete che colpisce i bambini è stato per anni per definizione il diabete di tipo 1 (insulinodipendente, autoimmune, detto anche giovanile perché colpiva i bambini e i giovani), oggi, purtroppo sullo scenario si sta affacciando anche il diabete di tipo 2, quello che era di appannaggio “degli adulti”^^. Così dice la dottoressa Sonia Toni  Responsabile della prestigiosa Struttura Operativa Complessa di  Diabetologia ed Endocrinologia Pediatrica della famosissima  Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, il meglio noto ospedale  dei bambini di Firenze  Istituto di ricovero e cura anche a carattere scientifico europeo cioè IRCSS che nella mattinata di sabato prossimo 5 aprile sarà ad Albiano Magra in occasione della Giornata di prevenzione interregionale. Colpo grosso per gli organizzatori avere una specialista di questo calibro uno dei numeri uno in Italia per la cura del diabete infantile. ^^ Albiano continua la prevenzione^^  sulla prevenzione della sindrome metabolica cioè del diabete anche infantile e patologie ad esso correlate, Saranno effettuate visite gratuite da specialisti.  L’evento è promosso dal Comitato della Croce Rossa di Albiano .La dottoressa innanzitutto  mette soprattutto l’accento sul bimbo sovrappeso o obeso.  . 

^^Nella nostra società – dice -  le problematiche alimentari e la disponibilità di cibo si sono modificate rispetto ad un passato neanche troppo remoto. Siamo passati da una carenza qualitativa e quantitativa di cibo ad un problema di eccesso, di disponibilità, di varietà. Negli ultimi 50 – 60 anni le generazioni uscite dal dopoguerra hanno sperimentato, con la complicità dei loro genitori che avevano vissuto la carestia, l’abbondanza   del cibo. In questo periodo sono state poste le basi per lo sviluppo dell’obesità che sta dilagando ai giorni nostri. In Italia all’incirca 1 bambino su 3 è sovrappeso e di questi circa il 10% è obeso. E stiamo parlando della forma cosiddetta essenziale della obesità, cioè quella legata esclusivamente alla malnutrizione in eccesso. Un altro aspetto che non è da sottovalutare è l’idea serpeggiante che ha le sue basi ancora più profonde nel passato, addirittura nei tempi preistorici è che l’aspetto florido sia espressione di salute, che nel passato era  garanzia di salute per avere maggiori chance di sopravvivenza. Oggi il bambino obeso è invece un bambino acutamente ammalato di una malattia che è ingravescente per il futuro, minata da complicanze (cardiovascolari, muscolo scheletriche, metaboliche, respiratorie) e da diminuita aspettativa di vita.

I fattori coinvolti nella patogenesi dell’obesità sono multipli: costituzionali, psicologici, socio-ambientali, educativi, culturali. Pertanto, l’obesità è una malattia psico-sociale che coinvolge il bambino, la famiglia, la scuola, la società, la sanità stessa, l’ambiente. L’intervento multidisciplinare dovrebbe essere un intervento allargato a ciascuna di queste componenti al fine di creare una sorta di alleanza sociale e sanitaria.^^ La Dottoressa Toni sottolinea che ^^ Il diabete tipo 1 è in aumento, infatti ogni anno le nuove diagnosi di diabete crescono del 3,6%, nella nostra regione abbiamo circa 120 nuove diagnosi all’anno. A breve partirà anche in Toscana lo screening per il diabete di tipo 1, che prevede un test su tutti i bambini in determinate fasce di età per la ricerca degli anticorpi diretti contro le cellule che producono insulina. Già da molti anni al Meyer facciamo uno screening nei soggetti a rischio di sviluppare diabete: sono bambini che hanno in famiglia un genitore o un parente di primo grado con il diabete di tipo 1 o con altre malattie autoimmuni (celiachia, psoriasi, tiroidite, artrite reumatoide), bambini che hanno una malattia autoimmune (celiachia, psoriasi, tiroidite) o che in corso di esami del sangue hanno riscontrato una iperglicemia occasionale. Oggi possiamo dire che intercettare questi soggetti a rischio ci permette di avviarli a terapie che possono ritardare di molti anni l’insorgenza del diabete di tipo 1, pertanto è importante che i genitori abbiano queste informazioni per effettuare questo screening e avviare questo percorso. Sul diabete di tipo 1 – precisa la dottoressa Toni -  la disinformazione continua ad essere molta, portando a trascurare i sintomi che caratterizzano l’esordio e condizionando l’arrivo del bambino in ospedale in condizioni gravi. Parlando di diabete, infatti si pensa che questa malattia colpisca solo gli adulti e gli anziani: anche i bambini possono sviluppare il diabete. Il diabete di tipo 1, insulino-dipendente e ad insorgenza giovanile, è la malattia cronica più frequente in età pediatrica, dovuta alla distruzione delle cellule che producono insulina.^^E’ possibile prevenire questa forma di diabete? ^^ Al momento non è possibile prevenire il diabete tipo 1, ma serve una diagnosi precoce e riconoscere i primi sintomi: aumento del bisogno di urinare, aumento della sete, svegliarsi la notte per bere ed urinare,  riprendere a fare la pipì a letto, stanchezza, dimagrimento, infezioni dell’area genitale. In presenza di questi sintomi è importante fare subito un controllo della glicemia dal pediatra o portare il bambino al pronto soccorso senza perdere tempo.

Infatti, se questi sintomi vengono trascurati le condizioni del bambino si aggravano rapidamente, compaiono, alito acetonico, dolori addominali, vomito e si arriva al coma chetoacidosico, condizione che può comportare il rischio per la vita e gravi danni cerebrali. Tutti i nostri sforzi sono rivolti alla prevenzione della chetoacidosi facendo informazione alla popolazione.^^

Dottoressa parlando invece del  diabete tipo 2 possiamo dire che  è dovuto ad uno stile di vita non corretto? ^^ Certamente la dieta mediterranea, patrimonio del nostro territorio, ha lasciato il posto al consumo di alimenti poco salutari: merendine del commercio, cibi confezionati, cibi raffinati, il consumo di frutta e verdura è ai minimi termini ; a  questo si aggiunge il fatto che la vita all’aria aperta e l’attività fisica sono soppiantati da un aumento della sedentarietà, del tempo trascorso al computer o davanti ai videogiochi. Questa forma di diabete si può prevenire adottando uno stile di vita sano, contrastando il sovrappeso e l’obesità che rappresentano la strada maestra per lo sviluppo della tanto temuta, quanto grave sindrome metabolica.^^ 

Qualche decennio fa il diabete tipo 2 nei bambini non esisteva? ^^ In effetti è così. Da far riflettere il fatto che oggi – conclude la dottoressa Sonia Toni -  sempre nella nostra regione, ogni anno abbiamo circa 10 – 15 nuove diagnosi. ^^


Nelle foto: la dottoressa  Sonia Toni ed una veduta del Meyer


Alberto Ruffini.