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sabato 30 settembre 2017

Il colonnello Salvino Paternò interviene su sicurezza, criminalità e immigrazione

 
«Vi pare che i reati predatori siano in aumento? Vi sentite meno sicuri? Pensate, addirittura, che gli autori di furti e rapine siano in gran parte stranieri? CAZZATE! Ve lo state solo immaginando.
Se non ci credete ascoltate quanto ci dicono i nostri governanti, con il pieno avvallo del capo della polizia, per capire che il nostro paese non è insicuro, è solo una questione di "percezione". In realtà i reati sono in calo e non c'è alcuna differenza statistica tra italiani e stranieri che delinquono.
Poiché anche io soffrivo di allucinazioni (e mi chiedevo: ma chi ho arrestato negli ultimi anni? dei fantasmi?), prima di andare dallo psichiatra per farmi curare la latente schizofrenia, sono andato a vedermi le statistiche del Ministero dell'Interno. Ho così scoperto che in realtà gli unici reati in calo sono quelli relativi agli omicidi, ma solo quelli di stampo mafioso (quelli nati da liti e risse invece sono aumentati). Dato che il calo vertiginoso di morti ammazzati con la lupara è iniziato dagli anni 90, è lecito presupporre che il motivo sia legato al cambio di strategia della criminalità organizzata che, abbandonando la tattica stragista, ha adottato tecniche più subdole ma meno sanguinarie (Riina docet). Certamente il merito del "contenimento" del fenomeno è in gran parte attribuibile al "carcere duro" introdotto dal "famigerato" 41 bis (che tentano in tutti i modi di cancellare).

  Per quanto riguarda invece i reati predatori (furti e rapine), il dato è pressoché costante, anche se in verità si registra un leggero calo dei furti in appartamento. Però c'è da chiedersi: ci sono meno ladri, o meno vittime che denunciano? Considerando che neanche il 10% dei ladri viene scoperto, qualche perplessità sorge, anche in considerazione che quel 10% di delinquenti sfigati in breve tempo torna in libertà.

  Sugli stranieri che delinquono, infine, inaspettatamente mi accorgo che oltre a me, anche il professore Ricolfi, noto sociologo (di sinistra), è schizofrenico. Secondo i suoi studi, infatti, "in Italia il tasso di criminalità degli stranieri è circa sei volte quello degli italiani". Ma d'altronde quando si permette l'ingresso indiscriminato di masse di immigrati senza avere la possibilità di integrarli, come dovrebbero campare queste persone?

  Eh già…la percezione. Mi pare ovvio che viaggiando comodamente all'interno di auto blu, immersi nella lettura del giornale, beneficiando della scorta che a sirene spiegate si apre la strada nel traffico cittadino, non si percepisca alcuna insicurezza.
Per cui, se riteniamo che le dichiarazioni rassicuranti dei nostri governanti siano il frutto di un rapporto disturbato con la realtà sociale, non ce lo stiamo immaginando, non lo stiamo solo percependo… è vero, ci stanno proprio raccontando cazzate!»

Colonnello dei Carabinieri Salvino Paternò

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