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LETTORI SINGOLI

giovedì 18 giugno 2015

PRATO: “Mafia Cinese/Prostituzione – “Bisogna seguire i piccioli”… ..la lezione di Giovanni Falcone” di Francesco Fedi

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"Mafia Cinese/Prostituzione – "Bisogna seguire i piccioli", la lezione di Giovanni Falcone" di Francesco Fedi
 
Dalle pagine di questo blog, più e più volte abbiamo parlato di Mafia Cinese, di sfruttamento delal prostituzione e di corruzione. Lo abbiamo fatto così tanto da rendere queste pagine un luogo di sfogo della nostra ossessione per cui il "CASO-PRATO" non si spiega senza le due variabili fondamentali di MAFIA e CORRUZIONE.
 
Abbiamo anche detto che la chiave per dare soluzione al "CASO-PRATO", ammesso che davvero esista una politica intenzionata a farlo, sta nel trattare questo come un caso di mafia, arrivando ad imputazioni di reati di associazione a delinquere di stampo mafioso.
 
Nel fare questo abbiamo scomodato dei giganti della storia italiana, come il Giudice  antimafia Giovanni Falcone e la sua lezione del "Bisogna seguire i piccioli" , ossia per capire la struttura e le ramificazioni di un'organizzazione, bisogna idealmente "sedersi" sulle banconote e seguire i flussi… …Da dove partono? Dove arrivano? Per quali mani passano?...
 
Ls prima volta che ho fatto riferimento a ciò è stato poco più di un anno fa, quando su di un altro blog, parlavo del caso della prostituzione che avviene nelle zone di Piazza Mercatale e Via Sant'Antonio, quando mettevo in evidenza la particolarità di un'attività che viene svolta alla luce del sole, in pieno giorno ed all'interno del centro storico della città , anziché, nelle ore notturne, magari su strade interessante da intenso traffico, in prossimità di zone produttive o comunque semi deserte ma anche per essere comparsa quasi all'improvviso e di essere organizzata con una base logistica, ben ideata.

Evidenziavo allora i contorni singolari,  di come questa si fosse sviluppata in tempi ristretti, ma con la sensazione che rispondesse a un piano ben preciso: chi conosce quella realtà arriva velocemente a sostenere  l'illogicità di pensare che queste donne siano arrivate lì per caso alla rinfusa.
 
Ciò essendo al contempo noto e visibile come tutta l'attività si consumarsi all'interno dei piccoli locali, degli appartamenti dei palazzi che si affacciano sulla Via Sant'Antonio, dove con estrema facilità sarebbe possibile compiere delle indagini, risalendo all'identità di  proprietari di questi appartamenti, come pure a quella degli affittuari, prestanome ecc..…
 
Indubbiamente scopriremmo storie di affitti a nero, o di affitti con tanto di contratto regolarmente registrato, dove tizio, affittuario, paga ogni mese a caio, un canone di locazione. Duqnue potremmo monitorare i conti correnti intestati sia a tizio che a caio. Oppure pedinarli entrambi, mettere sotto controllo i loro telefoni… ..Capire quale possa essere la provenienza di quei  soldi, "i piccioli" per dirla alla Falcone, con cui ogni mese tizio paga a caio, scoprendo magari che dietro tizio c'è pure Sempronio, oppure che, tra i due, di mezzo c'è anche Mevio, collegato con Filano e poi Calpurnio…
 
Arriveremmo a uno scacchiere. Un gran bel diagramma…
 
Ma veniamo ai fatti delle ultime 24 ore: un ricercato per sfruttamento della prostituzione giudiziaria e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, per reati commessi nel 2010 e nel 2011 nel Nord Italia faceva il contadino a Prato.  Scovato a lavorare nei famosi "Orti cinesi" gli è stato notificato l'obbligo di dimora emesso dall'autorità… Si tratta forse di un convertito alla bellezza di una vita vissuta nella semplicità? Uno che ha avuto una crisi di coscienza e si è riconvertito?... …Oppure questi signore è solo un "nome"? Una pedina? Uno che viene spostato in giro per l'Italia,a seconda delle necessità?... Ma soprattutto, sulla base del nostro precedente ragionamento, di chi è quel terreno dove  è stato sorpreso a lavorare? Lavorava per conto di un affittuario? Questi hanno dei conti intestati? Veicoli? Beni immobili? Carte telefoniche? Il proprietario del terreno è un pratese? Che movimenti si registrano sul suo conto corrente?
 
Abbandoniamo la campagna e rientriamo in città: sempre ieri, agenti della polizia municipale hanno perquisito,due centri massaggi gestiti da cinesi e tre abitazioni private, nel quadro di un'inchiesta che ha così portato alla denuncia di cinque, la chiusura di un centro massaggi con farmaci e droghe sequestrate. Il tutto poi non così diversamente da come  nell'ambito della medesima indagine, alcuni mesi fa era già stato sequestrato un immobile in zona Soccorso (via Roma), dove si svolgevano le stesse attività illecite.
Questa volta le perquisizioni sono scattate nel grande centro di via Paronese, in un fondo di in via da Filicaia, in angolo con Via Bruno Zucca, più un paio di appartamenti in una palazzina di via Frà Bartolomeo.
Proprio qui, sequestrati proprio i famosi "piccioli", denaro contante proveniente dall'attività illecita, farmaci utili a propiziare l'attività sessuale e 26 grammi di droghe leggere.
 
Dunque chiusa l'attività del centro di in via Paronese e comminate sanzioni amministrative per 24mila euro. Questi però sono dettagli perché la questione è sempre quella del "bisogna seguire i piccioli" e se è vero che l'inchiesta è stata avviata dal monitoraggio di  annunci e volantini che pubblicizzavano in modo inequivocabile i particolari massaggi, allora verrebbe da indagare su chi e dove è stato stampato quel materiale pubblicitario… Anche questo, magari tipografo italiano, è stato pagato in nero? Chi gli ha commissionato il lavoro?...
 
E quegli immobili? Di chi erano? Chi li aveva affittati? Chi sono i vari Tizio, Caio, Sempronio e poi Mevio, Filano e pure Calpurnio, del caso? Hanno di conti? Carte telefoniche? Veicoli o immobili intestati? Da chi li hanno acquistati?....
 
Bisogna arrivare alla rete… ..ricomporre lo scacchiere… e per farlo dobbiamo solo seguire la lezione di Giovanni Falcone: "Bisogna seguire i piccioli…"..
 
 

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