In questi giorni post voto,dove i”vinti” sorridono e i”vincitori”sono scuri e ostentano con strafottenza una vittoria di pirro,che nasconde una certa insicurezza,mi sono state rivolte delle accuse;pochine in verità perché un uomo di successo deve avere molti oppositori!battute a parte la cosa che mi è stato detto più spesso che prima di criticare chi si candida mi dovrei candidare,bene a sapersi perché se vedrò un film di Steven Spielberg che non mi piace saprò,in virtù dello stesso principio,che prima di dirlo dovrò vincere un oscar.
La seconda cosa che mi viene detto è che io critico demagogicamente, senza però entrare nel merito di nessun argomento....strano io pensavo che proprio questo tipo di ragionamento fosse demagogico....mah sarò io.
Infine mi viene detto che non fò proposte,a tal proposito recupero un lavoro svolto l'anno scorso con un altra persona,che tra l'altro è recuperabile via internet.Le proposte non sono nel dettaglio perché non voglio di certo aiutare chi non ha il cervello per attuarle,ma la manolesta per appropiarsene.Ora le ripubblico per l'ennesima volta,pronto a ricevere aiuto e critiche,voglio vedere se qualcuno mi dirà qualcosa,a meno che non dica di no a priori come fa il Partito Democristiano.....
memorandum di possibili interventi per la montagna al quale stiamo lavorando: alcune sono richieste forti come tasse 0 altre sono proposte per il recupero della microeconomia,ecc...ecc....
Qui di seguito riportiamo alcune delle tematiche che creano problemi nella nostra zona
Il progetto che abbiamo stilato nasce per accomunare le aree montane dell'appenino tosco-emiliano, sotto il profilo amministrativo e farle collaborare “decisionalmente”, sia sotto il profilo della cittadinanza attiva , che delle amministrazioni locali, valutandole come bacino di utenza accorpato.
Se consideriamo infatti le aree stesse come marginali, le vediamo come diradate come densità di popolazione, mentre in realtà sono comprensive delle utenze regionali di confine molto ampie.
Se si calcola la totalità della popolazione di quelle aree stesse, si nota un aumento considerevole di unità nell'ordine di migliaia, fino a contarne nell'ordine delle decine di migliaia di persone.
Questo approccio deve essere anche visto, nella misura in cui, le utenze siano considerate nella tipologia delle intere famiglie e non valutate come singoli individui per poter quindi sopperire alle loro reali esigenze.
Queste aree vicine fisicamente, hanno caratteristiche simili e le stesse esigenze oltre che tradizioni, ma REFERENTI AMMINISTRATIVI DIVERSI e si trovano quindi divise per geografia Regionale, provinciale e comunale, in maniera spesso assurda e per questo ancora più abbandonate a se stesse, poiché isolate, di quanto non siano invece le aree di pianura.
Queste aree potrebbero condividere progetti comuni, ma per mille ostacoli, regionali e “grazie” ad una mala gestione politica e amministrativa locale, non è quasi mai stato possibile. Ciò ha prodotto uno spopolamento della montagna ed il ripopolamento che si sta affacciano ora, non é da considerarsi fortunoso, bensì tipico della crisi. Chi ritorna lo fa per perdita di alloggio o di lavoro.
Tornando alle competenze territoriali.
Un ottimo esempio per chiarire queste assuridtà di gestione amministrativa può essere la località di Pracchia, un tempo paese vivo e funzionale, oggi carente di quasi tutti i servizi fondamentali.
Ora mantiene solo la Ferrovia della Porrettana, ma é una stazione che una volta era un riferimento per la montagna, che stanno chiudendo poco a poco.
Pracchia è una Frazione di Pistoia (Toscana), dista dal paese solo 20 Km, ma che in realtà è “schiacciata”, tra il comune di San Marcello Pistoiese, Pistoia (Toscana), che dista 13 Km (il paese in realtà inizia 1 Km dopo), e il comune di Granaglione, Bologna (Emilia Romagna),15 Km ( si ripete il discorso precedente).
Insomma una triangolazione di competenze che la vedono in balia delle decisioni amministrative spesso perpetrate a singhiozzo.
Come ad esempio in certe zone dell'Appennino la pulitura o la manutenzione delle strade fatta a macchia di leopardo (maltempo e neve compresi) ecc ecc..
cosa che può sembrare sciocco nominare se non fosse che capita anche di trovarsi la strada liberata dalla neve o cosparsa di sale per contrastare il ghiaccio a chilometri alterni; cioé lo spartineve o lo spargisale evita i chilometri che non sarebbero di loro competenza alzando la pala o evitando di spargere il sale ...perché ovviamente gli automobilisti tornando o recandosi al lavoro un chilometro sì e due no posson cimentarsi nello sci di fondo e prepararsi per le olimpiadi... di Soci
Questa realtà, dicevamo Pracchia, è facente parte attiva della montagna, é una tra le tante delle nostre vallate e deve rivolgersi per ogni esigenza al comune di cui fa parte, ovvero Pistoia, ma che oltre che per distanza ( che non dovrebbe essere una scusante) e relativi disagi per raggiungerla, si ha la sensazione che non ci sia volontà di capire le esigenze di questa frazione montana.
Cosa ancora più assurda se si pensa che i più colpiti da questa crisi, coloro che sono costretti ad avere bisogno, di andare a prendere alimenti alla Caritas, (stanno aumentando a dismisura) debbono rivolgersi a quella di Pistoia, invece che a quella più vicina di San Marcello, che si trova a Bardalone ad appena 7 Km di distanza, per il semplice fatto che ogni amministrazione si deve occupare dei suoi poveri !! Teniamo presente che la ferrovia é interrotta …. appunto costringendoli a spendere di carburante, sempre che possano farlo !!! ma si sa in discesa tutti i santi aiutano ….
Inutile dire che i biglietti dell'autobus sono a carico di chi si deve rivolgere al servizio, in quanto non c'è servizio a domicilio. Vi sono solo pochissime corse e se vi sono disabili ci sono molti disagi.
A nostro avviso si tratta di una discriminazione !!!
Altro esempio potrebbe essere la località delle Piastre, frazione anch'essa di Pistoia, che di recente (ma non è la prima volta), è rimasta senza collegamento Internet e telefono, cosa che capita spesso e “volentieri”, in altre zone della montagna, lasciando paralizzati servizi essenziali come: posta, banche, tabacchi per valori bollati o pagamenti e riscossioni, ma ha anche mandato nella disperazione quelle poche aziende che ancora tentano di resistere, senza web, fax e telefono oggi non si lavora neanche in città, figuriamoci in zone come le nostre.
Insomma tutto intorno a te … il vuoto assoluto… o il paese con il buco intorno... come preferite
Tra l'altro pensavamo di poter sennò eventualmente incrementare le attività di allevamento dei piccioni … viaggiatori che forse si aggiungerebbe anche qualche posto di lavoro come addestramento...
Nelle nostre zone troverebbe anche poca applicazione, purtroppo, la proposta del Movimento, di immettere il segnale wi-fi sulla frequenza della Rai, in quanto la copertura del digitale terrestre è pessima, per non dire nulla.
In molte zone il segnale arriva male, disturbato e quasi sempre la televisione di stato si vede appena o comunque trasmette solo 4 canali dei 13 gestiti.
Anche questo disservizio é discriminante, (era storicamente un disservizio anche quando eravamo in campo analogico), anni fa qualcuno diceva che se si chiamava il mago Otelma si potevano sintonizzare i canali mentre Jucas Casella ripeteva il segnale..., oggi visto che comunque il canone viene chiesto per intero e per intero l'abbiamo sempre pagato … chiediamo di poter avere una riduzione oppure una verifica la fine di ricevere tutti in egual misura !
Anche se a ben guardare di sti canali ce ne importa un fico... ( scusate la finezza della citazione) noi si sta meglio vangare l' orto che oltre ad essere antistress almeno raccogli due insalatine e due pomodori e teli mangi...
In molte zone addirittura sono lasciate al buio come segnale televisivo, anche in virtù di scelte non sempre comprensibili, come nel caso del Comune di San Marcello Pistoiese, dove il ripetitore è piazzato nel mezzo del paese, con un inquinamento elettromagnetico da verificare,ed essendo collocato in una conca tra i monti, chi risiede a 3-4 km da questo, riceve malamente il segnale comunque, fino a non poter usufruirne.
Anche le postazioni poste dal servizio provinciale Pistoia wi-fi, sono poche, blande e spesso con problemi di connessione. (provare per credere)
Altro punto debole di questo territorio è la viabilità e la manutenzione di questa, qui oltre alle competenze di vari comuni, entra in gioco anche la gestione ANAS per le strade provinciali, che anziché semplificare la vita, da vita ad un vecchio ma sempre di moda un gioco di società : “Lo scaricabarile “ ritardi, omissioni e e rinvii, tra gli enti ed i comuni, che si traduce in strade maltenute e con riparazioni a macchia di leopardo ( poi si dice del giaguaro... noi col leopardo oramai facciamo caccia grossa.. ).
In parole povere (ormai son povere davvero), vuol dire che esistono tratti di strada mai riparati e invece altri riparati anche troppo spesso.
Tu vuoi vedé che da quelle parti ci sta di casa un assessore?...
Altre cose non si capisce di chi siano competenza come il ponte sito nel centro di San Marcello PSE, dove vi è anche un notevole traffico di mezzi pesanti, dal quale è anni che si staccano pezzi di mattoni, e l'unica cosa che si è stati capaci di fare è mettere un bel ponteggio, per far si che non ne caschino sulla capoccia di qualcheduno...che passa lungo ella strada sottostante.
Un altro fatto grave sono gli smottamenti e le frane che sempre di più colpiscono il territorio, dovuti ad un degrado ed un abbandono dei boschi, una volta una risorsa inesauribile, oggi un pericolo.
I nostri boschi potrebbero e debbono tornare a essere una sorgente di vita, per tutti noi, urge un censimento di tutte le zone boschive e/o agricole della montagna, MA NO DEI DANNI !! DELLE POTENZIALITA'
a cui deve seguire un piano di riutilizzo e di valorizzazione di queste risorse, chiedendo prima ai proprietari di occuparsene, e in caso di risposta negativa (che può essere dovuta a molteplici cause),che siano create cooperative di persone locali che se ne occupino, creando così sia posti di lavoro e gestione accurata del territorio.
-si incentivi il lavoro locale
-si possano creare filiere di prodotti a Km 0
-si rivalutino prodotti tipici della montagna (funghi,castagne,mirtilli,ecc..)
-si recuperi il patrimonio boschivo e l'enorme quantità legname sparso e secco presente nelle foreste
-si implemetino anche le nuove biorisorse come il cippato
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si prevengono COSI' frane e smottamenti per cui SI POSSA EVITARE DI ESBORSARE OGNI ANNO INGENTI SOMME DI DENARO PUBBLICO per ripristinare la viabilità, le case e disastri che queste forme di incuria ambientale comportano, con risparmiando questi di denaro e miglioramento della sicurezza.
PERCHE' ESISTE UNA FORMULA EQUILIBRATA DELLO SFRUTTAMENTO DELLE RISOSE CHE SE RESTA A MISURA D'UOMO PUO' GIOVARE ALL'AMBIENTE ED ALL'UOMO STESSO.
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Quanto ai funghi: se i non residenti si impegnano , sempre con iscrizione libera ad albo libero a pulire i boschi, possono raccogliere pro-capite una quota da studiare assieme ad esperti micologi, fissa annua.
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Riassunto
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Occorre approfondire il problema della gestione della aree di confine a macchia di leopardo.
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Gestione rifiuti combinata alla popolazione residente.
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Gestione sottobosco
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Raccolta legna secca e pulitura boschi ad uso familiare.
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Raccolta funghi libera per residenti , vincolata alla pulizia del bosco per i forestieri.
Nei nostri boschi in prossimità dei fiumi si è sviluppato anche un altro fenomeno, ovvero le ragnatele di tubi installati selvaggiamente, autorizzate e non, che si possono trovare anche semplicemente passeggiando per strada.
Oltre ad un fattore estetico di impatto ambientale e degrado paesaggistico, poco degno di un paese come l' Italia si è creato col tempo una rete di tubi fatiscenti e deteriorati con vistose perdite che provocano piccoli smottamenti e in alcuni casi, d'estate seccano letteralmente i fiumi con tutto quello che ne consegue.
Un altro problema fondamentale è la sanità, nella montagna sono due gli ospedali territoriali di riferimento, quello di San Marcello (Toscana) e quello di Porretta Terme (Emilia Romagna), che naturalmente sono in fase di smantellamento. Anche se questa fase ha già avuto, almeno per Porretta un trascorso nel passato che sembrava essere poi risolto con la costruzione del nuovo ospedale... insomma corsi e ricorsi storici.
Sul versante toscano, con l'avvenuta costruzione dei quattro MEGA HOSPITAL STORE, che ben noi conosciamo, e che se volete tra poco ci potrete portare la famigliola a vedere un cartoon nella multisala appositamente studiata... scherzo.. anzi dimenticate cosa ho detto, sennò ho paura che poi che le mettono sul serio …
POI c'è stata la supercazzola del potenziamento per smantellare in sordina l'ospedale di San Marcello
... è notizia di poche settimane fa che un azzurro della nazionale di sci, dopo essere caduto ha impiegato più di due ore a raggiungere l'ospedale San Jacopo a Pistoia, per una cosa semplice che poteva tranquillamente essere gestita al Pacini di san Marcello,
Comunque se la territorialità é una opinione lo é anche la tempistica...
poiché ci ha messo ben 120 minuti ad arrivare, ( quanto a fa a kilometro all'ora? ) NONO NON PENSIATE CHE LO SPARTINEVE FOSSE PASSATO A SINGHIOZZO..
Era una giornata di splendido sole e gli é stato fortunato... perché se anziché essere azzurro gli era anche solo bianco Dio non volesse che lo rimpallassero a Pescia.
A Porretta Terme dove già chiusero un ospedale con tanto di allarmi popolari , negli anni novanta, per poi riaprirlo con tutti i crismi recentemente … oggi vanterebbe un gioiello che però é già stato privato della maternità... dove andremo a finire?
Rifiuti 0 creare un albo libero di iscrizione alla raccolta libera dei rifiuti extraurbani portabili o raccolti casa per casa dagli iscritti con precedenza ai meno abbienti .
Il raccolto verrà suddiviso per differenziata e pagato a volume e/o a peso.
Ciò garantirà
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abbattimento delle spese di raccolta
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recupero di piccole somme da parte dei meno abbienti
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incentivazione alla raccolta ed alla differenziazione.
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dissuasione all'abbandono dei rifiuti
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pulitura aree abusive o discariche storicamente abbandonate lungo i fossati.
Spero che le nostre voci e le nostre proposte siano ascoltate e rese , anche in una visone collettiva, riviste ed ampliate.
Grazie per l'attenzione
Marzo 2014
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