Dopo aver richiesto e
fatto inserire lo streaming nei consigli comunali del comune di San
Marcello Piteglio, ho fatto richiesta al consiglio comunale per
inserire e regolamentare lo strumento dei consigli comunali aperti.
Ne sono già stati fatti anche nel nuovo comune,ma senza una precisa
modalità.Non sono infatti riportati nello statuto.
Ritenendolo uno
strumento di partecipazione allargata,ne ho fatto
richiesta,proponendo anche una mia versione del
regolamento,realizzata dopo avere studiato quelli dei comuni che si
sono già dotati di questo strumento.
1)
il
consiglio comunale aperto può essere convocato dal Sindaco, da un
certo numero di Consiglieri (esempio 1/3) o da un comitato (inclusi i
comitati spontanei)di cittadini con raccolta di firme (esempio lo
stesso numero di quelle necessarie per presentare una lista alle
elezioni comunali) su un determinato tema.
2)
Tali
consigli
hanno carattere speciale. Alle stesse possono essere invitati
Parlamentari, rappresentanti della Regione, della Provincia, di altri
Comuni, degli organismi di partecipazione popolare e delle
associazioni sociali e politiche interessate agli argomenti in
discussione, perché portino il loro contributo di opinioni e
conoscenze e precisino al Consiglio gli orientamenti delle parti
sociali da loro rappresentate.
3)
L’intervento
e la partecipazione al dibattito è garantita dal presidente
del consiglio
anche ad ogni singolo cittadino. Tutti, consiglieri e cittadini hanno
uguale tempo per parlare. In
questo particolare caso vista la possibile vastità degli oratori il
presidente regola il tempo degli interventi, nei minuti che ritiene
opportuni,ma uguali per tutti (consiglieri e cittadini)
4)
Durante i consigli comunali aperti possono essere presentate e
sottoposte alla discussione dello stesso, mozioni, ordini del giorno
e risoluzioni che saranno votate dai consiglieri comunali come nei
normali consigli comunali.
5)il
Consiglio comunale aperto viene pubblicizzato in maniera adeguata
dall’amministrazione, con invio di invito scritto a partecipare a
tutti i cittadini e con adeguata spiegazione del tema trattato e
dell’agenda di discussione, con i punti di vista dei richiedenti e
dell’amministrazione, almeno 10 giorni prima dell’evento.
6)Il
consiglio
comunale
aperto
può essere convocato in luogo diverso dalla sala
consiliare per
esigenze organizzative che consentano una
più ampia partecipazione della popolazione.
Si
potrebbe pensare anche ad appositi moduli scaricabili dal sito del
comune per raccogliere le firme e non incorrere in richieste
interpretabili.Anche questo punto mutuato da altri comuni.Infine
insieme a tale richiesta ho fatto presente l’eccessiva lunghezza
dei consigli comunali,dura per chi guarda figuriamoci per gli stessi
consiglieri. Ho consigliato all’amministrazione di passare
dall’attuale media di un consiglio comunale al mese a farne due
per evitare queste maratone. Se la motivazione è il risparmio dei
gettoni consiliari,dico che con un paio di consigli comunali al
mese,siamo perfettamente nella norma e ben lontani dagli scandali di
alcuni comuni dove se ne teneva una moltitudine di pochi minuti, per
far lievitare i compensi dei consiglieri.Visto e considerato che
questa amministrazione fa tante spese discutibili,facciamo anche
delle scelte di buon senso.Per esempio con il terzo di quello che
spendiamo per il tanto discusso “giornalino” copriamo i costi dei
gettoni per fare un consiglio comunale in più e sicuramente serve
più al dibattito democratico.
Marco
Poli
Lega
montagna pistoiese
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