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LETTORI SINGOLI

venerdì 30 marzo 2018

BAGNI DI LUCCA, CASO BASE srl : Pure i vigili per impedire la conferenza stampa che si è poi tenuta in mezzo ad una strada, una vergogna....

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Questa mattina ore 12:00 ho partecipato, come rappresentante LEGA alla conferenza informativa dell'ing. Vitiello, che doveva tenersi presso la sede della BASE srl (società in-house del comune di Bagni di Lucca), Doveva.... perché dopo che ieri con un colpo di mano, il comune ha licenziato senza giusta causa ing. Vitiello dall'incarico di Amministratore Unico, questa mattina ad impedire l'accesso alla BASE c'era il capo dei vigili urbani e il consigliere delegato Bianchi, e tale conferenza si è tenuta in mezzo alla strada, un'ennesima figuraccia di questa triste amministrazione comunale che invece di tutelare l'interesse dei cittadini, pensa solo alle ripicche personali che si trascinano dalla passata legislatura, faide che stanno portando un valore aggiunto come la BASE ad essere oggetto di contesa, con relativo danno per le tasche dei cittadini, io credo che in primis bisogna pensare alla gente e non agli interessi personali o di partito, ritenendo tutta questa vicenda una vergogna ed un danno per Bagni di Lucca.
BASE, oltre a dare lavoro a gente locale, con ricaduta economica sul territorio, ha portato solo bilanci con degli utili che potevano essere usati per far calare la TARI fino al 5% !!! con un notevole risparmio per le tasche dei cittadini, ma invece si vuole far passare come un male per non evidenziare i maggiori costi di un ente unico per tanti comuni Toscani, BASE è il palese esempio che fa passar male tutte le altre società di raccolta rifiuti in Toscana e distruggendo questo esempio si cerca di nascondere sotto il tappeto la cattiva gestione del resto della regione, questa a me pare una chiara scelta politica che va a buttare alle ortiche il buon lavoro svolto finora da questa società.

Se i 105.000euro circa di utile fossero stati spesi dal comune per diminuire le tasse sarebbero restati tutti nelle tasche dei cittadini, e quindi sul territorio, messi come utili 40.000euro andranno in tasse allo stato e solo 65.000euro a disposizione del comune, che già farebbe buona cosa facendo sapere come verranno spesi, i cittadini hanno il diritto di essere informati su come lavora il comune, ma finora si è visto solo un sovietico silenzio fatto di dittatoriali imposizioni che nulla hanno a che vedere con una buona amministrazione pubblica.
BASE poteva essere anche usata per salvare le Piscine, Per valorizzare il Territorio, una società in-house è un vanto ed un valore aggiunto, ma non per questa giunta.
Seguirò per voi  la vicenda, per qualsiasi cosa contattatemi
su: capitan.futuro3000@gmail.com o su Facebook.....

Andreotti Roberto, dirigente territoriale LEGA per SALVINI PREMIER.

QUI POTETE LEGGERVI IL BILANCIO:
http://bagnidiluccaservizi.it/amministrazione%20trasparente/index.html
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QUESTO IL COMUNICATO STAMPA
DELL'ING. VITIELLO :

COMUNICATO STAMPA DEL 30/3/2018

Questa mattina, alle 6, ora di inizio del turno di lavoro degli addetti di BASE, un nutrito gruppo di rappresentanti del Comune di Bagni di Lucca, guidato dal Consigliere Delegato Antonio Bianchi, e composto dal responsabile dell’Ufficio Tecnico e da alcuni vigili municipali, ha atteso i lavoratori per comunicare loro che l’Amministratore Unico ing. Giuseppe Vitiello era stato revocato in Assemblea con effetto immediato e sostituito con un nuovo amministratore che avrebbe incontrato gli operai a fine turno.

Un blitz mattiniero che dimostra la vera natura di questa Amministrazione Michelini; fin dal giorno del suo insediamento questa Amministrazione non si è mai degnata di prendere conoscenza della realtà industriale di BASE. Per la prima volta lo fa per comunicare un atto illegittimo.
E’ illegittimo sia nella forma che nel contenuto.
La revoca di un Amministratore deve avvenire nel rispetto dall’art. 9 :Gestione delle partecipazioni pubbliche del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (G.U. 8 settembre 2016, n. 210) come integrato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100 (G.U. 26 giugno 2017, n. 147) :
OMISSIS:
7. Qualora lo statuto della società partecipata preveda, ai sensi dell'articolo 2449 del codice civile, la facoltà del socio pubblico di
nominare o revocare direttamente uno o più componenti di organi interni della società, i relativi atti sono efficaci dalla data di
ricevimento, da parte della società, della comunicazione dell'atto di nomina o di revoca. E' fatta salva l'applicazione dell'articolo
2400, secondo comma, del codice civile.
8. Nei casi di cui al comma 7, la mancanza o invalidità dell'atto deliberativo interno di nomina o di revoca rileva come causa di
invalidità dell'atto di nomina o di revoca anche nei confronti della società.


Come è pertanto prescritto dalla normativa, non può essere l’Assemblea la sede legittimata ad effettuare tali revoche, ma deve essere un atto deliberativo interno dell’Ente ; in caso di mancanza o invalidità di tale atto deliberativo la norma prevede che la società non possa ritenere valida la stessa revoca.
In pratica il Sindaco e la Giunta devono adottare un atto preciso, ben motivato, con il quale deliberano la revoca dell’Amministratore della società.
Ciò per soddisfare i principi del diritto amministrativo che consentono al revocato la facoltà di opporsi a tale atto nei modi e nei termini previsti dalla legge.
La norma prevede esplicitamente che in assenza di tale atto la società non debba sentirsi obbligata a rispettarla.
Ovviamente ho informato di ciò il Sindaco e ho dato mandato ad un Avvocato di avviare le necessarie tutele giudiziarie.
Il comportamento del Sindaco è illegittimo anche nella sostanza. Una revoca può essere disposta solo per giusta causa; in pratica si dovrebbero determinare danni aziendali di notevole entità affinchè si possa ritenere valida questa scelta da parte del Socio.
Il Sindaco Michelini ha tentato di costruire un minimo di giustificazione addebitando al sottoscritto responsabilità gestionali dedotte da un verbale della Commissione di Vigilanza ( impropriamente chiamata Commissione di Controllo).
Naturalmente il sottoscritto ha puntualmente risposto a tali contestazioni.
In particolare gli si contestava una grave responsabilità nell’aumento dei costi di smaltimento determinatisi nel 2017; al contrario il
sottoscritto non solo aveva tempestivamente informato il Sindaco sull’andamento dei costi di smaltimento ( che tra l’altro dovrebbero essere monitorati direttamente dall’ufficio tecnico) ma ha anche proposto di compensarli con gli utili che si stavano formando all’interno della società; utili provenienti dalla vendita del materiale recuperato e dai risparmi sui costi di gestione.
Ma , come è noto, questa opportunità non è stata volutamente utilizzata; ciò perché era necessario che tali maggiori costi venissero utilizzati come un argomento che giustificasse la revoca.
Il Sindaco ha volutamente anticipato la revoca, tra l’altro prolungando autonomamente un’Assemblea che era stata invece rinviata su richiesta del revisore dei conti alla seconda convocazione prevista per il 12 aprile, pur di non approvare il bilancio relativo al 2017 che prevede un utile ante imposta di oltre 100.000 euro. Era evidente che con tale approvazione venivano meno le pretestuose argomentazioni utilizzate per giustificare una revoca.
Ma c’è di più; questi maggiori costi erano, e sono , necessari anche per impedire un risultato evidente sulla TARI. Infatti, se si fossero compensati tali maggiori costi nel 2017 e non si fossero portati come esistenti anche nel 2018 il Comune si sarebbe trovato a dover riconoscere che la TARI andava diminuita. Questa sera infatti si presenta in Consiglio Comunale una TARI che prevede un
costo complessivo di 1 .717.243,97 euro, ovvero 16.539,70 euro in più di quella dello scorso anno (1.700.704,27).
E’ evidente che se si fossero evitati i 90.000 euro imputati ai maggiori costi anche nel 2018 si sarebbe dovuti paradossalmente ridurre la TARI di almeno il 5%.
Sarebbe stato un oggettivo riconoscimento della validità della scelta della precedente Amministrazione Betti. Per questo bisognava trovare un modo affinchè non si creasse questa evidente sconfitta politica; e il modo era, ed è, quello di denigrare ed infamare gli artefici di questo importante risultato.
Ovviamente il sottoscritto si troverà costretto a tutelare la sua onorabilità e professionalità anche richiedendo il riconoscimento dei danni subiti; c’è da chiedersi allora chi dovrà poi farsi carico di questi costi, laddove gli organi giudiziari dovessero ritenere valide le mie richieste.
Sarebbe opportuno che pagasse di persona chi è il vero responsabile di quanto è successo, e non che si ribaltassero ancora una volta i costi sulla collettività.
Un passaggio di consegne che nasce in questo modo brusco non potrà che determinare danni ed inefficienze nell’operato della società. Un ulteriore danno proprio nel momento in cui si sta aprendo la stagione turistica a Bagni di Lucca.
Il 31/12/2018 sarebbe comunque finito il mio incarico; non capisco il motivo e la necessità di una tale accelerazione. Forse bisognava far fronte a qualche promessa, o forse bisognava predisporre la strada per scelte future.
Resta il rammarico di dover subire queste azioni nonostante in questi anni abbia consentito al Comune di Bagni di Lucca di uscire da una situazione stagnante e devastante e di potersi legittimamente onorare di essere tra i primi comuni della Toscana in termini di risultati e di efficienza del servizio.
ING. GIUSEPPE VITIELLO

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DOPO L'ASSEMBLEA DI IERI CHIUSA E RIMANDATA IN SECONDA CONVOCAZIONE AL 12 APRILE, NON SI SA A CHE TITOLO, E' PROSEGUITA, IN ASSENZA DI VITIELLO, SENZA CHE LUI POTESSE OPPORSI, PORTANDO A QUESTO COMUNICATO FIRMATO DAL SINDACO MICHELINI:

QUI DI SEGUITO LA RISPOSTA DELL'ING. VITIELLO

Al Sindaco di Bagni di Lucca Paolo Michelini
Oggetto: Comunicazione del 29/3/2018

Egregio Sig. Sindaco, in riferimento alla sua nota del 29/3/2018, con la quale mi comunica che l'assemblea tenutasi in data odierna ha deliberato la mia revoca dalla carica di Amministratore Unico della BASE Srl con efficacia immediata, mi preme precisarle quanto segue: L’Assemblea della società BASE è stata convocata in prima convocazione per il giorno 29/3/2018 ed in seconda convocazione per il giorno 12/4/2018 sul seguente ordine del giorno: 1) Bilancio al 31/12/2017: Approvazione 2) Determinazione compenso accessorio Amministratore Unico ; 3) Piano Finanziario 2018: presa d’atto 4) Convenzione Base- RAEE: determinazioni in merito 5) Esame del verbale della commissione di controllo, della relativa contestazione del Sindaco e della risposta dell'Amministratore Unico Ing. Vitiello; 6) Revoca dell'Amministratore Unico; 7) Nomina del Nuovo Amministratore Unico Come le è ben noto, e come emerge dalla registrazione della stessa , tale assemblea, su richiesta del Revisore dei Conti, è stata rinviata alla seconda convocazione in quanto lo stesso non aveva potuto produrre nei tempi previsti la propria relazione, anche a seguito della anticipazione delle scadenze rispetto a quelle previste dalla legge (30/4/2018). Non essendo stato possibile trattare il primo punto all’ordine del giorno, propedeutico alla discussione dei successivi, il sottoscritto, in qualità di Presidente della stessa Assemblea, ha dovuto rinviarla alla seconda convocazione prevista per il giorno 12/4/2018. Pertanto risulta impossibile che tale Assemblea abbia potuto deliberare quanto da lei indicato. Devo doverosamente richiamarle quanto previsto dall’art. 11 dello statuto che recita:
La revoca potrà avvenire liberamente in presenza di giusta causa o di congruo preavviso. E’ pertanto incomprensibile quali siano le motivazioni di tale presunta revoca. In ogni caso, prevale quanto prescritto dall’art. 9 :Gestione delle partecipazioni pubbliche del Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (G.U. 8 settembre 2016, n. 210) come integrato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100 (G.U. 26 giugno 2017, n. 147) : OMISSIS:
7. Qualora lo statuto della società partecipata preveda, ai sensi dell'articolo 2449 del codice
civile, la facoltà del socio pubblico di nominare o revocare direttamente uno o più componenti di
organi interni della società, i relativi atti sono efficaci dalla data di ricevimento, da parte della
società, della comunicazione dell'atto di nomina o di revoca. E' fatta salva l'applicazione
dell'articolo 2400, secondo comma, del codice civile.
8. Nei casi di cui al comma 7, la mancanza o invalidità dell'atto deliberativo interno di nomina o
di revoca rileva come causa di invalidità dell'atto di nomina o di revoca anche nei confronti della
società.

Come è pertanto prescritto dalla normativa, non può essere l’Assemblea la sede legittimata ad effettuare tali revoche, ma deve essere un atto deliberativo interno dell’Ente ; in caso di mancanza o invalidità di tale atto deliberativo la norma prevede che la società non possa ritenere valida la stessa revoca.
Pertanto, ai sensi del comma 8 dell’art 9 del richiamato Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 il sottoscritto continuerà ad esercitare le funzioni a lui assegnate di Amministratore Unico in attesa che sia efficace quanto previsto nello stesso comma.


Distinti saluti Bagni di Lucca,29/3/2018
L’Amministratore Unico Ing. Giuseppe Vitiello
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(vorrei ricordarvi che qualora il comune dovesse rifondere dei danni, saremo noi cittadini a dover pagare.....)
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I DATI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA:

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