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martedì 30 giugno 2015

PRATO: La Task Force antidiscariche abusive è una soluzione risolutiva? di Francesco Fedi

"La Task Force antidiscariche abusive è una soluzione risolutiva? "

A detta dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Prato, lo smaltimento abusivo di scarti tessili, dovrebbe avere le ore contate. Dunque da  fenomeno in costante crescita, con di 60 luoghi di scarico abusivo accertate negli ultimi mesi tra  strade secondarie, parchi, spazi verdi e terreni privati con montagne di sacchi neri abbandonati all'aria aperta,
 
Un business da decine di migliaia di Euro all'anno per le bande di Rom ed albanesi organizzate. In altre parole, l'ennesima declinazione e diversificazione delle tante mafie etniche operanti nel nostro territorio (…ma attenzione a dirlo, perché qualcuno ci potrebbe correggere spiegandoci che "tecnicamente" non sono "mafie" ma comune malavita organizzata.. ..dunque anche attenzione a non sbagliare, perché è soprattutto la forma quella che conta…).
 
Così, da un articolo di Cristina Orsini del quotidiano Il Tirreno di oggi (30/06/2015) , scopriamo che le decine e decine di  quintali di scarti tessili abbandonati dall'inizio dell'anno  cono già costati ad Asm un qualcosa come 500.000 Euro dall'inizio dell'anno (..questo almeno è quello che si capisce dal tono…).

Comunque la soluzione è presto confezionata  e si chiama "TASK FORCE", ovvero un progetto coordinato tra Comune, ASM e Provincia, per impiegare 20 Guardie Ambientali Volontarie, appositamente formate per comporre un pool di uomini altamente specializzati per "un certo periodo di tempo".
 
E' un buon inizio e sarebbe disonesto e fazioso affermare il contrario. Una task force di "007-anti-smaltimento-abusivo-di-rifiuti-speciali-tessili." E' sicuramente un'iniziativa che al del buono…
 
Peccato che questa sia drammaticamente tardiva, perché adesso i 500.000 Euro spesi da ASM saranno né più né meno che riversati sui contribuenti pratesi.
 
In proposito va anche ricordato che il territorio della ex-Provincia di Prato, dove appunto opera ASM s.p.a. è quello con il non invidiabile record toscano in fatto di rifiuti prodotti (ben 673 chili di spazzatura a testa!!!) dopo che da qualche anno (2013) la maglia nera di "sudicioni toscani" è stata strappata ai territori della ex-Provincia di Livorno. Diciamo poi anche che secondo Ispra (Istituto superiore perla ricerca e la protezione ambientale), la Toscana con i suoi 596 chili di rifiuto pro capite prodotti, è campionessa di produzione dei rifiuti, seconda solo all'Emilia Romagna (…altra regione rossa ed altra regione di sedicente "buon governo"…).
 
Tutto questo è accaduto mentre si continuava a ripetere la filastrocca de "I CINESI SONO UNA RISORSA"… Con tanto che ogni riferimento al Governatore della Toscana, Enrico Rossi, e alla sua campagna elettorale, non è affatto casuale
 
Da annotare infatti che la soluzione delal "TASK_FORCE" arrivi a meno di un mese dalla sua rielezione, ovvero dalla fine della campagna elettorale… D'altronde sarebbe stato abbastanza inopportuno parlare di discariche abusive e di bande di organizzate di stranieri, fittamente operanti nel ritiro e scarico abusivo di scarti tessili, prodotti da ditte cinesi, anch'esse bellamente operanti nella quasi più totale illegalità…
 
Viene poi da farsi una domanda: ma un drappello di una ventina di uomini tra vigili, Gav e polizia provinciale, benché "armati" di fototrappole, telecamere utili all'esecuzione di  riprese notturne, anche adeguatamente riforniti di mezzi, sguinzagliati in giro per i Macrolotti, saranno in grado di reprimere un fenomeno così dilagante?
 
Lo ripeto, è sicuramente un buon inizio, drammaticamente tardivo, ma sicuramente lo è.  
 
Quello che non mi convince è che di fronte a un business non certo trascurabile, si parla di solo di "multe salate". Ecco questo è un altro punto che non mi convince, visto che dall'altra parte ci sono forse anch dei clandestini, nullatenenti e/o irreperibili che quelle multe, per quanto salate, non le pagheranno mai, e finiranno dell'immenso buglione dei crediti inesigibili dei vari enti e che poi forse nessuno recupererà mai.
 
Diverso sarebbe stato parlare da subito di sequestri, se non addirittura alla confisca dei mezzi, visto che, volendo, è possibile.  A questo proposito invito a leggere [clicca qui a destra] un'interessante nota di MaurizioSantoloci, pubblicata lo scorso anno sul sito http://www.greenreport.it.
 
Ma forse qui il problema è che per irrorare certe sanzioni le Guardie Volontarie sembrano non essere abilitate, e questi provvedimenti, al di là delle sanzioni di carattere pecuniario, sarebbero determinanti per risolvere il problema alla radice…
 
Dopodichè, sarà interessante anche capire come questi messi siano arrivati nel possesso di queste "bande"… ..e anche qui si ritorna alla questione del "Bisogna seguire i piccioli" … Ossia chi li ha venduti a chi, con quali denari sono stati comprati, da dove proveniva quel denaro?....
 
 

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