Lo aveva annunciato: siamo senza carburante a causa dei mancati pagamenti della Regione Molise, dall’11 febbraio fermiamo i mezzi. E stamane l’Atm ha attuato la serrata.
Nessun bus della ditta, che è quella con il maggior numero di chilometri in concessione per il trasporto extraurbano in regione, è arrivato al terminal di Campobasso. Rabbia a Termoli dove in tanti aspettavano gli autobus per il capoluogo. A subire i disagi maggiori gli operai delle aziende del nucleo industriale Val di Sangro che all’alba prendono il pullman per rientrare dal turno di notte. In particolare quelli della Sevel sono rimasti per ore nel piazzale – alle 9.30, informa una nota di Cgil, Cisl e Uil, erano ancora lì – ad aspettare. Anche gli studenti, che si spostano dai piccoli centri alle cittadine più grandi sono rimasti a piedi.
Atm sostiene che la Regione ha ridotto i finanziamenti ordinari, non riconoscendo competenze che prima venivano erogate. A questo, ha fatto sapere l’amministratore in una nota, si aggiunge il contenzioso su 1 milione e 300mila euro di risorse del contratto nazionale e la questione degli interessi che la Regione dovrebbe restituire alle banche.
L’assessorato ribatte che la vicenda degli interessi, che riguarda tutte le 36 autolinee cui ha affidato concessioni per il trasporto pubblico, sarà affrontata nel bilancio di previsione 2015. Sul resto evidenzia che si tratta di cifre che l’impresa pretende ma su cui c’è contenzioso e, soprattutto, la Regione le contesta. Come, da verifiche effettuate da uno studio di professionisti del capoluogo, la ditta avrebbe beneficiato nel 2012 di 2 milioni di sovra compensazioni. Soldi che “deve restituire” chiarisce Viale Elena. Benzina sul fuoco, dunque.
Alla vigilia, nessun margine di trattativa. E così si è concretizzato il mercoledì nero per i trasporti molisani.
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