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lunedì 23 febbraio 2015

“IL PRESIDENTE ENRICO ROSSI E LE INGESSATURE MENTALI” di Francesco Fedi

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: "francesco fedi" Data: 23/feb/2015 18:43
Oggetto: I: "Enrico Rossi e le ingessature mentali" di Francesco Fedi
A: "capitan.futuro3000@gmail.com
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"Enrico Rossi e le ingessature mentali" di Francesco Fedi
 
Le peggiori porcate che la politica ogni giorno ci propina, sono sempre benedette da qualcuno: un "tecnico", un luminare, qualche barone universitario… ..Magari qualcuno che "barone", non lo è per caso, ma grazie ad amicizie e aderenze strategiche…
 
Chiariamo un concetto: la politica serve ai tecnici, per ottenere appalti e mega-consulenze, e i tecnici servono alla politica, per dare l'OK dove serve.
 
Così funziona in Italia da un bel pezzo e questo è il motivo per cui ci troviamo in mezzo a porcherie di ogni genere e tipo, tra opere incompiute, inutili, dai costi e tempi di realizzazione quadruplicati… ecc.. ecc…
 
E anche quando va bene e interviene la magistratura, il danno è già fatto e di sicuro l'ha pagato PANTALONE!... 
 
Alle volte però certi "meccanismi" si inceppano anche all'origine, semplicemente perché può accadere che la frittata è così grossa che anche il "tecnico", con il suo bel po' di pelo sullo stomaco, ha qualche attimo di tentennamento, e allora c'è davvero da farsi qualche risata:
 
"Anna Marson è un grande tecnico che ha dato un contributo fondamentale sulla svolta attuata in Toscana nelle politiche per il governo del territorio. Ma quando esprime giudizi politici compie scivoloni pericolosi…  Respingo con fermezza le sue dichiarazioni sul ruolo del Pd dipinto in modo grottesco, come un partito antiambientalista, asservito ad interessi particolari… …Ricordo a Marson prosegue Rossi che è stato grazie al contributo del Pd che la Toscana ha potuto, prima regione in Italia, approvare una legge innovativa che blocca il consumo di suolo. Esasperare i toni e le polemiche è il miglior regalo che può essere fatto a coloro che vogliono far fallire questi obiettivi.
Invito quindi a lavorare seriamente in commissione, confrontandosi con posizioni anche diverse ma legittime e ricercando soluzioni avanzate per conciliare ambiente e lavoro.."
 
Enrico Rossi è alla frutta e lo sappiamo bene, ma con queste parole decide proprio di mettersi alla berlina.
 
E' evidente che Anna Marson, Assessore Regionale all'Urbanistica e professore ordinario di Paesaggio all'università di Firenze, in chiusura della legislatura ha proprio sbottato, ma questo di certo non serve a renderle onore, di cinque anni di porcate che lei, da "grande tecnico",ha diligentemente benedetto…
 
Risibile il riferimento di Rossi alla "…legge innovativa che blocca il consumo di suolo…", pensando alle devastazioni già provate, ad esempio, dai quattro nuovi ospedali toscani (Massa, Lucca, Pistroia e Prato), qualcuno dei quali costruiti quasi nel nulla, e che hanno richiesto la costruzione di milioni e milioni di euro di nuove opere di urbanizzazione, con pesante sacrificio di suolo indedificato.
 
Oppure pensiamo alla previsione del Nuovo Aeroporto di Peretola, con una cementificazione senza precedenti nella Piana tra Prato e Firenze (vedi PIANA SANA)…
 

Una Legge, della quale, come prima cosa, si dovrebbe soprattutto ricordare il fatto che la stessa, nonostante i "grandi tecnici" che ci hanno lavorato, (…o dovremmo forse dire i "grandi politici" che avranno forse stravolto il lavoro e le indicazioni dei "grandi tecnici"?!...) è stata in parte impugnata per incostituzionalità dal Governo

 
Quando alla questione specifica, l'argomento che ha provocato certi botta e risposta è il maxiemendamento del Pd che riscrive il piano del paesaggio predisposto da Marson (che ha parlato di «partito del mattone»).
 
E' chiaro che a un soggetto tutto pieno di sé, come Enrico Rossi, questo della Marson, suona come un affronto inenarrabile: "…mi sembra di vedere un partito del mattone e della pietra che cerca di affermarsi..".

Così,  Enrico Rossi ha scaricato il suo Assessore all'urbanistica, e nonostante in passato l'abbia sempre difeso, tant'è vero che per lei correva voce di una riconferma per la prossima legislatura, in caso di un Rossi-bis.
I vertici del Pd, manco a dirlo, hanno fatto quadrato attorno a Rossi, e Anna Marson sembra ormai avviata sul viale del tramonto (Parrini, il segretario regionale ha giudicato le parole dell'Assesore  «..offensive e inaccettabili…».. ..fatto che ci spiega come nel PD, o si è d'accordo o si è offensivi, l'opinione contraria è di per sé un'offesa…)
 
Queste le dichiarazioni incriminate di Anna Marson, rilasciate al Corriere della Sera: «mi sembra di vedere un partito del mattone e della pietra che cerca di affermarsi, le elezioni regionali vicine hanno scatenato comportamenti anomali"..

Così Anna Marson, è al lavoro con il suo ufficio per studiare con attenzione il testo del Pd, con tanto che domani (Martedì 24 Febbraio) scade il termine per presentare gli emendamenti in commissione e tra questi ci saranno anche quelli  del centro destra, con Forza Italia in testa, con molti punti di contrarietà al Piano Marson, che in alcuni casi si fanno coincidenti con quelli del Pd (…è il Patto del Nazareno sul paesaggio toscano…)
 
Tutte scaramucce politiche, la cui certezza è che tutta la discussione si svilupperà in una bieca rincorsa dei tanti desiderata, dei vari gruppi di interesse in gioco.
 
«Chi pensa che si debbano chiudere le cave esprime una posizione velleitaria che non tiene conto dei problemi del lavoro né del fatto che le cave appartengono da secoli al paesaggio delle Apuane… …Le attività di escavazione devono quindi essere regolate, contenute e controllare per ciò che riguarda l'impatto ambientale e paesaggistico».

Una delle partite più grosse è quella, appunto, sulle cave delle Apuane, per questo il segretario regionale PD, Dario Parrini, spiega  al Tirreno: «Io sono per i volumi zero e contro il consumo di suolo. Ma sono anche contro gli eccessi vincolistici e burocratici che ostacolano gli investimenti per recuperi e perfino il mantenimento di attività esistenti. Sono perla tutela ma contro l'ingessamento… … anche se sarà emendato in alcuni punti, il piano del paesaggio della Toscana resterà un piano virtuoso, antispeculazioni, in linea con la filosofia dei volumi zero e del no al consumo di suolo».
 
Il problema però è che da sempre per il PD, non è evitare l'"ingessamento", ma l'oliatura di certi meccanismi perversi, che sono alla base del proprio consenso… …e con le elezioni regionali alle porte, c'è da guardarsi bene dall'andare a pesticciare i piedi alla potente lobby carrarina del marmo…
 
Dunque uno scenario ricco di suggestioni, con la Rete dei comitati per la difesa del territorio, capeggiata da Settis e dal Professor Asor Rosa, che tuona: «Con il maxiemendamento del Pd al Piano Paesaggistico il partito del mattone e del marmo tenta di distruggere il Piano paesaggistico, già adottato all'unanimità in Consiglio regionale nello scorso gennaio. Tale maxiemendamento ricalca persino sul piano linguistico le osservazioni di Forza Italia, riproponendo in chiave regionale il patto del Nazareno, con l'esito di svuotare il Piano e vanificarne gli obiettivi, corrispondendo ai desiderata dei cementificatori e delle lobby del marmo».
 
E' la lezione che il PD, come tutti i partiti in genere, non vogliono capire: o si fa tutela del territorio e del paesaggio e si decide di creare ricchezza, benessere e lavoro da questa, o si dà seguito a certe pressioni speculative.
 
Qui l'unico ingessamento che c'è, è nel cervello di chi non certe cose non le vuole vedere… 
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IN FOTO IL PIU' GRANDE SCEMPIO DI.TERRITORIO D'EUROPA
QUELLO CHE PER IL PD E GLI ALTRI E' UNA VALORIZZAZIONE:




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